Le pubblicità fuorvianti di Topolino (parte XXX): ottobre 1983
Nelle ultime due settimane abbiamo avuto troppo 1983. Tra Corrierini e pubblicità fuorvianti non abbiamo fatto che scorrazzare avanti e indietro in quell'anno. Perciò, ecco un ALTRO Topolino del 1983, il numero 1457 (30 Ottobre 1983, 800 lire). Ma prima di passare a spizzicarvi le sue poche ma significative pubblicità, aprite TuTubo e mettete su una canzone dell'epoca adeguata, tipo "Eye in the Sky" degli Alan Parsons Project. Che è dell'82, ok, ma per tutto l'83 andava ancora fortissimo. Fatto? Ok [...]
I pupazzetti di Blackstar sono stati già oggetto di pernacchie e lancio di sedani tanto in un qualche appuntamento passato con le pubblicità fuorvianti, quanto e soprattutto in quel post lì sui cuginetti sfighè dei Masters.
In questa sede ti premeva solo aggiungere che Tongo, quel coso giallo lì al centro, è il pupazzino più brutto di ogni epoca, includendo anche tutte le altre realtà parallele a questa, compresa quella in cui siamo ancora tutti degli australopitechi e i bambini giocano solo lanciandosi dei sassi
Big Jim viene trascinato per il parrucchino plastificato in una nuova, fantastica avventura dal sapore fantascienzo, tra bolle all'idrogeno liquido, raffiche del suo Lanciaraggi a tracolla e stazioni di controllo spaziale. Una fantastica avventura ambientata... uh, dentro una gabbietta per canarini? Sul filtro di un orinatoio?
Ma attenzione, perché i pubblicitari Mattel, sempre pronti a lanciare il proprio italiano da quinta elementare oltre l'ostacolo, ci parlano anche del cofanetto dei cosmetici di Barbie, con la sua profumatissima acqua di COLOGNA. Non acqua di colonia, o eau de cologne, proprio acqua di cologna, in francopugliese
Nutella es sabrosa, dice il piccolo Juanito in Perù. Prima di tornarsene a suonare col suo flauto peruviano La Colegiala e la musichetta del nescafé
"Il latino è bello se parla Paperino". Può essere. Di sicuro lo è molto meno se te lo insegna quella scassacazzi destrorsa della Polidori con il suo neo peloso, la vecchia bastarda
Ancora una triste prova dell'esistenza non solo delle stazioni di servizio Texaco, ma delle loro mascotte pensate per i gggiovani (un bambino ubriacone e un robottino pezzente). E poi quei premi, la radio con la cassettina, il walk-man della pompa, il windsurf di pierrecossò, il - santo cielo - mangiadischi. Robe così fortemente legate al 1983 non ne fanno più almeno dal 1983
Dicevamo settimana scorsa del "Se lo sai rispondi", autoproclamatosi "il più tradizionale e simpatico" dei giochi a premi senza chiedere prima il permesso a nessuno. Due pagine di concorsone in cui la pezzenteria dei premi sfiorava ogni settimana nuovi picchi: in questo caso, un fantastico centro lavanderia di Lisa. Tutta una roba Fiba su licenza Takara, sempre con lo scopo di insegnare alle bambine, future donne di oggi, il posto che spettava loro nella scala di valori che Silvio sarebbe presto venuto a donare a tutti noi, liberandoci dal comunismo delle toghe staliniste nomadi di quell'altra religione. Il posto che spettava loro se cofane, ché quelle giovani e gnocche avrebbe pensato lui a piazzarle al meteo di qualche tiggì al posto di quei vecchi musoni dell'aeronautica militare
Ve la sentite di provare a indovinare il personaggio misterioso senza rovesciare il monitor per leggere la soluzione? Ve la sentite di fissare quell'immagine con la consapevolezza che il suo orrore potrebbe non abbandonarvi mai più, tornando a visitarvi negli incubi peggiori dopo un'impepata di cozze particolarmente carica? Ve la sentite?
Ma leggiamo pure la grande perizia teNNica con cui i curatori della rubrica descrivono il "giocattolo elettronico" Autoracer della Mattel: "Un elettronico tascabile che non necessita, per il gioco, dello schermo della TV. Precisissimo, ad alta velocità, con vari effetti sonori, Autoracer, per un'emozionante corsa automobilistica, è in vendita nei negozi di giocattoli". Ora, non sapresti voialtri, ma nella seconda frase quel soggetto nascosto come un ninja nella boscaglia di virgole ti fa impazzire
Ma le Papernews di questo numero non hanno finito di sorprenderci. Arriva in Italia l'ultimo film di John Travolta, Staying Alive, presentato nientemeno che da Gianni Minà. Ve lo ricordate sì chi era il regista di quella grande puttanata di Staying Alive? Se non ve lo ricordate c'è scritto nel catenaccio dell'articolo. E c'è pure una bella foto lì in basso
Il cantiere delle Hot Wheels ricordava IN MODO SOSPETTO la base cittadina delle Hot Wheels, con la stessa struttura a curva del casinò. Ma era figo lo stesso, dai
Un altro periglioso avviso del misterioso Comitato Italiano di Corresponsabilità. Questa volta si parla di latte, e si precisa che "tutti possono berne a volontà perché non fa mai male". Sì, Ciccio, vienimelo a dire quando mi torna la colite
Arruolati anche tu nei carabinieri, ragazzino che compri Topolino nell'83. Il carabiniere è un uomo, leggiamo, che "decide, agisce, lavora", e allora arruolati per, uh, "decidere, agire, lavorare". E caso mai non avessi ancora afferrato il concetto, poco sotto si ribadisce che quello del Carabiniere non è un lavoro che si fa dietro una scrivania (anche se nella foto in basso quei due debosciati sono seduti), perché, ehr, bisogna "decidere e agire". E lavorare. Anche lavorare, non dimentichiamocelo. Poi dici le barzellette
E chiudiamo con un'altra pubblicità dell'epoca d'oro dei Masters, quando ancSTRATOS! MA CHE DIAVOLO STAI FACENDO CON QUELLA MANO A MER-MAN?!?!?
LE ALTRE PUBBLICITA' FUORVIANTI ANCHE QUESTO E' AMORE AD ETERNIA DI TOPOLINO (clicca sul pulsante):
Che poi "La colegiala" e la musichetta del Nescafè erano la stessa cosa; infatti mi pare che sulla copertina del 45 giri di Rodolfo y su Tipica (gli esecutori originali del brano, che non erano peruviani ma colombiani) ci fosse proprio scritto "pubblicità Nescafè". Fra gli esecutori di "La colegiala" voglio ricordare anche il divo dell'italodance Gary Low.
Bambolo, qui latita il tastone per raggiungere il resto della serie... anche se forse a questo punto è il caso di passare direttamente alla creazione di una apposita sezione nei contents, che ne dici?
"Stragnoli"??? Mah... Grazie per avermi indotto subdolamente a guardare l'identità del pupazzo con la faccia da panda. Che beeeelle le scatoline del Mulino Bianco...
La gara elettronica ce l'ho ancora da qualche parte a casa dei miei. Effettivamente faceva cagare anche se credo di averci giocato molto. Se non sbaglio c'era anche la versione identica, blu, che era la discesa di sci.
...E pensare che il robottino della Texaco, di proprietà di un mio compagno di elementari, suscitò invidia irrefrenabile in tutta la classe per almeno una stagione. Roba che ad avere un Mazinga o un Jeeg ti sentivi comunque un pezzente rispetto a quel coso. Bah...
http://www.youtube.com/watch?v=N3jb__DDvXA Inclusa a grattise copertina con Franco Ravaioli poco prima di condividere quel simpatico virus chiamato HIV con i trans che lo contornano.
Oh cazzo. Mi ricordo bene il dannato robottino della Texaco. La discostory la prese mio padre a un distributore, credendo forse mi sarebbe piaciuta, boh. Di essa non ricordo fortunatamente nulla salvo il nome del bimbo debosciato, Arturo, e il fatto che il robottino parlasse invertendo le lettere delle parole (ma non mettendo al contrario l'intera frase). La frase di chiusura della storia "oaic, Orutra!" mi perseguita ancora.
Di "scatoline col disegno vintage fuori e la magia dentro" (poeta, Doc) pure io e mia sorella ne abbiamo rimediate un sacco... avevamo persino il Maxi-sorpresiere: una valigetta di uno squallore imbarazzante... e ci abbiamo pure raccolto i punti per averlo... Ora, dovrei andare in un angolo a vergognarmi, ma se non ci è andato Sergio Paoletti, il tipo che ha avuto il coraggio e la facciatosta di firmare le barze della meravigliosa rubrica "UACK! UACK! UACK!" (quella che hai magnanimamente saltato a piè pari a fianco delle Papernews), non vedo perché ci dovrei andare io. No, cioè, dico!
PS: Doc, compliementi per l'uscita del 30esimo post della rubrica. Inizialmente leggendo "parte XXX" pensavo a qualche pornoparodia. Ma è solo colpa tua e di queglialtripostli,cheèinutilechefaiquellafacciali,saibeneacosamiriferisco... :P
Ma la storia di Paperino in Latino, era la stessa in cui nella versione in italiano facevano parlare il veggente in dialetto, mimetizzando i caratteri in mezzo a dell' arabo tarocco?
Infatti è quella; il disegnatore della storia, il milanesissimo Marco Rota, aveva scritto dei messaggi subliminali in dialetto meneghino collocandoli poi alla rovescia per farli sembrare caratteri arabi. Per esempio il veggente nella prima vignetta dice "tel lì Paperùn, me te stè?" (per non milanesi: ciao Paperone, come stai?) fonte: il numero di "Zio Paperone" del 1995 (o 1996, non ricordo esattamente) in cui la storia fu ristampata.
Anche io avevo il maxisorpresiere.. che si sono sfasciate le cerniere che aprivano la valigetta dopo poco. In compenso dvrei ancora avere la cuffia radio del Mulino Bianco una tamarrata cosmica degli anni 80 come poche, guarda
@Sam: Cerniere puntualmente sostituite da nastri e nastri di scotch da pacchi marrone...
La radiolina mi manca, ma in compenso ai tempi ho avuto il coraggio di sfoggiare in cameretta una cosa come 4 Mulini Bianchi, di quelli a tema, pieni ogni volta di fregnacce diverse, che collezionavi i bollini e te li mandavano a casa...
Senza contare le milionate di piatti giallini con le rondini e il mulino stilizzato. I miei, nella casa di campagna, ne hanno ancora un servizio da 256.
Comunque, come sottolineava Omoragno, siamo già al 30° post delle pubblicità fuorvianti. Ho cercato di ammazzare questa rubrica già un paio di volte, ma a furor di popolo ho dovuto ripescarla. Non ce ne liberiamo più.
Anche la mamma del datore di lavoro di mio marito conserva una bella pigna di quelle tazze e quei piatti, l'ho notato un giorno in cui ho preso un caffè da lei. E conserva pure il cubo di Rubik e la pianola Bontempi.
Della Mulino Bianco c'era la sveglia che faceva un casino pazzesco (tic toc che nemmeno una pendola dell'800) e poi c'era il mitico scaldasaccottini che avrò usato 3 o 4 volte (era lento e consumava quanto un altoforno) e, probabilmente, giace da qualche parte nello scantinato dei miei...
La sveglia l'avevo , ma la radiocuffia era appunto una cuffia con antenna ( che faceva molto Tonino Carino) giallo azzurra da decorare con tradferelli del piccolo mugnaio bianco. E riceveva i programmi malissimo.
Se la rivendo su e-bay mi sa che faccio i milioni. Poi avevo una valanga di giochi del mulino , tra cui una specie di gioco dell' oca con pedine a forma di tizi che corrono, un gioco di carte di nome " Killer" e altre boiate bellissime fino a quando io e mio fratello abbiamo buttato tutto sulla Luna.
Centro Lavanderia di Lisa: il "quaranta" scritto per esteso potrebbe far pensare che si tratti del nome del centro stesso...ci tengono a precisare "bambola esclusa", ma per fortuna! Ma il tubo speciale per il recupero dell'acqua prevedeva che per funzionare sarebbe occorso bucare il muro e farci passare l'impianto idraulico di casa?!? L'aspirapolvere per raccogliere i grani di polvere?!?!? E gli elettrodomestici funzionano veramente? Voglio dire, può anche girare il cestello della lavatrice e mi sta bene, ma il ferro da stiro? E il "sacco di altre cose" sarebbe quel SET di 3 vasetti in alto a destra, visto che il resto, mestolo a parte, è tutto disegnato? Sarei curioso di vedere il "Bagno di Lisa e Luca", nonché di vedere Luca!
Indovinello del personaggio su PaperNews (complimenti per il nome della rubrica!): assomiglia un po' a Convoy dei Transformers. Rubrica Uack Uack Uack no comment!
Se a Mer Man aggiungiamo una "d", stona troppo?
Nel gioco dei cosmetici, la Mattel, molto stilisticamente corretta, precisa che nel kit sono compresi i fardS, giustamente al plurale!!
Mi permetto di disquisire, ma fa parte dei gusti, su Stayin' alive, visto che è diventato molto famoso soprattutto in coppia con il precedente, sicuramente 3 gradini sopra! Ma non si parla di cinema qui
Della "discostory" intitolata "Gazosa & Petrolio", ricordo anche una pubblicità televisiva con un commento musicale (forse tratto dal disco) di uno squallore indefinibile. Questi omaggi per bambini, come anche la DelFINA che conoscono bene i bimbi anni '60-'70, erano veramente malcurati ma non per malignità bensì per ingenuità dei pubblicitari dell'epoca o forse per mancanza di un marketing organizzato.
Mi piacerebbe se qualcuno mettesse su youtube questa "discostory": non mi meraviglierei della vacuità dei contenuti. Ma...cavolo...il Texanauta che «alrap la oirartnoc»?!?
Il Texanauta si vinceva con un concorso chiamato "Disegna la tua fantasia": quando si andava con i propri genitori alla Texaco, rigorosamente ad un cambio d'olio, ti davano album e pennarelli appunto per tirare fuori chissà quali "croste"...
E poi c'era un altro problema tecnico, che poteva rovinare l'automobile: molti benzinai si limitano ad aspirare l'olio vecchio lasciando le morchie di quest'ultimo in circolo, mentre il meccanico scarica proprio la coppa da sotto la vettura che è la tecnica più intelligente per cambiare il lubrificante. D'accordo, niente cose divertenti per i "proli" però non si danneggiava la meccanica del veicolo.
Anche questa pubblicità della Nutella era una Benetton ante litteram, ce n'erano diverse versioni con bambini di diversi paesi: Russia, Inghilterra, Canada, Brasile, Australia e chi più ne ha più ne metta. Il bambino inglese, ritratto in uniforme scolastica, diceva "Nutella is smashing!"
Stratoe and Stragoli rock!
RispondiElimina" Prima di tornarsene a suonare col suo flauto peruviano La Colegiala e la musichetta del nescafé"
RispondiEliminaahahahaha! :D
Che poi "La colegiala" e la musichetta del Nescafè erano la stessa cosa; infatti mi pare che sulla copertina del 45 giri di Rodolfo y su Tipica (gli esecutori originali del brano, che non erano peruviani ma colombiani) ci fosse proprio scritto "pubblicità Nescafè". Fra gli esecutori di "La colegiala" voglio ricordare anche il divo dell'italodance Gary Low.
Elimina"Anche questo è AMORE ad Eternia"
RispondiElimina:D
Ma...ma...
Rambo ha diretto un film di fighetti che ballano? Rambo? RAMBO??
Bambolo, qui latita il tastone per raggiungere il resto della serie... anche se forse a questo punto è il caso di passare direttamente alla creazione di una apposita sezione nei contents, che ne dici?
RispondiEliminaAhò non parlare male del "se lo sai rispondi" che ci avevo vinto il Diatron dei Diaclones e i televisorini Mupi!
RispondiElimina"Stragnoli"??? Mah...
RispondiEliminaGrazie per avermi indotto subdolamente a guardare l'identità del pupazzo con la faccia da panda. Che beeeelle le scatoline del Mulino Bianco...
Retronika: mi sono perso i "se lo sai rispondi" migliori, a quanto pare :((
RispondiEliminaPiù acqua di cologna per tutti, anche per i carabinieri che decidono, agiscono e LAVORANO!
RispondiEliminaEh si, di Rambo regista sapevo eccome... solo che a volte mi pare una roba ai confini della realtà.
Hanno dimenticato di mettere la pista bianca come indizio per individuare ancora meglio il personaggio misterioso.
RispondiElimina(ıllǝuƃɐ oqqoƃ ıuuɐıƃ)
La gara elettronica ce l'ho ancora da qualche parte a casa dei miei.
RispondiEliminaEffettivamente faceva cagare anche se credo di averci giocato molto.
Se non sbaglio c'era anche la versione identica, blu, che era la discesa di sci.
grande come al solito doc :) tra l'altro questo numero dovevo averlo perchè ricordo bene il quiz con Agnelli col testone della Panda... bei tempi.
RispondiEliminaTongo, Gargo, Neptul, Blackstar e...
RispondiEliminaMARA.
A sto punto chiamala Francesca.
...E pensare che il robottino della Texaco, di proprietà di un mio compagno di elementari, suscitò invidia irrefrenabile in tutta la classe per almeno una stagione. Roba che ad avere un Mazinga o un Jeeg ti sentivi comunque un pezzente rispetto a quel coso. Bah...
RispondiEliminaEpic Win per il senso del dovere dei carabinieri, che solo dopo aver deciso, agito, lavorato, si raccontano le barzellette!!!
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=N3jb__DDvXA
RispondiEliminaInclusa a grattise copertina con Franco Ravaioli poco prima di condividere quel simpatico virus chiamato HIV con i trans che lo contornano.
Oh cazzo.
RispondiEliminaMi ricordo bene il dannato robottino della Texaco. La discostory la prese mio padre a un distributore, credendo forse mi sarebbe piaciuta, boh. Di essa non ricordo fortunatamente nulla salvo il nome del bimbo debosciato, Arturo, e il fatto che il robottino parlasse invertendo le lettere delle parole (ma non mettendo al contrario l'intera frase). La frase di chiusura della storia "oaic, Orutra!" mi perseguita ancora.
Di "scatoline col disegno vintage fuori e la magia dentro" (poeta, Doc) pure io e mia sorella ne abbiamo rimediate un sacco... avevamo persino il Maxi-sorpresiere: una valigetta di uno squallore imbarazzante... e ci abbiamo pure raccolto i punti per averlo...
RispondiEliminaOra, dovrei andare in un angolo a vergognarmi, ma se non ci è andato Sergio Paoletti, il tipo che ha avuto il coraggio e la facciatosta di firmare le barze della meravigliosa rubrica "UACK! UACK! UACK!" (quella che hai magnanimamente saltato a piè pari a fianco delle Papernews), non vedo perché ci dovrei andare io. No, cioè, dico!
"Vuoi vedere che per un pò gli passa la voglia di fare il cattivo?"
RispondiEliminaLa premessa non è buona
"Benvenuti alla Texaco, la vostra auto uscirà più bella, dalla stazione con la Stella!"cit.
RispondiEliminaPS: Doc, compliementi per l'uscita del 30esimo post della rubrica.
RispondiEliminaInizialmente leggendo "parte XXX" pensavo a qualche pornoparodia. Ma è solo colpa tua e di queglialtripostli,cheèinutilechefaiquellafacciali,saibeneacosamiriferisco... :P
Ma la storia di Paperino in Latino, era la stessa in cui nella versione in italiano facevano parlare il veggente in dialetto, mimetizzando i caratteri in mezzo a dell' arabo tarocco?
RispondiEliminaInfatti è quella; il disegnatore della storia, il milanesissimo Marco Rota, aveva scritto dei messaggi subliminali in dialetto meneghino collocandoli poi alla rovescia per farli sembrare caratteri arabi. Per esempio il veggente nella prima vignetta dice "tel lì Paperùn, me te stè?" (per non milanesi: ciao Paperone, come stai?) fonte: il numero di "Zio Paperone" del 1995 (o 1996, non ricordo esattamente) in cui la storia fu ristampata.
EliminaAnche io avevo il maxisorpresiere.. che si sono sfasciate le cerniere che aprivano la valigetta dopo poco.
RispondiEliminaIn compenso dvrei ancora avere la cuffia radio del Mulino Bianco una tamarrata cosmica degli anni 80 come poche, guarda
@Sam:
RispondiEliminaCerniere puntualmente sostituite da nastri e nastri di scotch da pacchi marrone...
La radiolina mi manca, ma in compenso ai tempi ho avuto il coraggio di sfoggiare in cameretta una cosa come 4 Mulini Bianchi, di quelli a tema, pieni ogni volta di fregnacce diverse, che collezionavi i bollini e te li mandavano a casa...
Mulini di cui la regia favorisce le diapositive:
RispondiElimina1, 2, 3 e 4,
E questa dovrebbe essere la tua radiolina
Ma c'era pure la sveglia! Dai, non siate i timidi: chi di voi ha la sveglia?
Senza scordare quanto era terrificante il logo del comitato di corresponsabilità: una testa di pappagallo tricolore che ride. Altro che Pennywise.
RispondiElimina@omoragno
RispondiEliminala sveglia ce l'aveva mia sorella, ma non so se abbia mai funzionato
ma perchè i masters si fanno sempre le pippe a vicenda?
RispondiEliminaSenza contare le milionate di piatti giallini con le rondini e il mulino stilizzato. I miei, nella casa di campagna, ne hanno ancora un servizio da 256.
RispondiEliminaComunque, come sottolineava Omoragno, siamo già al 30° post delle pubblicità fuorvianti. Ho cercato di ammazzare questa rubrica già un paio di volte, ma a furor di popolo ho dovuto ripescarla. Non ce ne liberiamo più.
Anche la mamma del datore di lavoro di mio marito conserva una bella pigna di quelle tazze e quei piatti, l'ho notato un giorno in cui ho preso un caffè da lei. E conserva pure il cubo di Rubik e la pianola Bontempi.
EliminaDella Mulino Bianco c'era la sveglia che faceva un casino pazzesco (tic toc che nemmeno una pendola dell'800) e poi c'era il mitico scaldasaccottini che avrò usato 3 o 4 volte (era lento e consumava quanto un altoforno) e, probabilmente, giace da qualche parte nello scantinato dei miei...
RispondiEliminaCordialità
Attila
"Non ce ne liberiamo più."
RispondiEliminaAMEN!
Il che è bene. Ma anche un po' male :D
Te i piatti, noi le tovaglie. Sempre bianche con le rondinine azzurre.
E lo scaldamerendine è arrivato a casa quando non c'eravamo. Lo ha ritirato la vicina. Che però ha sempre negato il fatto. Maledetta!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaLa sveglia l'avevo , ma la radiocuffia era appunto una cuffia con antenna ( che faceva molto Tonino Carino) giallo azzurra da decorare con tradferelli del piccolo mugnaio bianco.
RispondiEliminaE riceveva i programmi malissimo.
Se la rivendo su e-bay mi sa che faccio i milioni.
Poi avevo una valanga di giochi del mulino , tra cui una specie di gioco dell' oca con pedine a forma di tizi che corrono, un gioco di carte di nome " Killer" e altre boiate bellissime fino a quando io e mio fratello abbiamo buttato tutto sulla Luna.
Centro Lavanderia di Lisa: il "quaranta" scritto per esteso potrebbe far pensare che si tratti del nome del centro stesso...ci tengono a precisare "bambola esclusa", ma per fortuna! Ma il tubo speciale per il recupero dell'acqua prevedeva che per funzionare sarebbe occorso bucare il muro e farci passare l'impianto idraulico di casa?!? L'aspirapolvere per raccogliere i grani di polvere?!?!? E gli elettrodomestici funzionano veramente? Voglio dire, può anche girare il cestello della lavatrice e mi sta bene, ma il ferro da stiro? E il "sacco di altre cose" sarebbe quel SET di 3 vasetti in alto a destra, visto che il resto, mestolo a parte, è tutto disegnato? Sarei curioso di vedere il "Bagno di Lisa e Luca", nonché di vedere Luca!
RispondiEliminaIndovinello del personaggio su PaperNews (complimenti per il nome della rubrica!): assomiglia un po' a Convoy dei Transformers. Rubrica Uack Uack Uack no comment!
Se a Mer Man aggiungiamo una "d", stona troppo?
Nel gioco dei cosmetici, la Mattel, molto stilisticamente corretta, precisa che nel kit sono compresi i fardS, giustamente al plurale!!
Mi permetto di disquisire, ma fa parte dei gusti, su Stayin' alive, visto che è diventato molto famoso soprattutto in coppia con il precedente, sicuramente 3 gradini sopra! Ma non si parla di cinema qui
...e cmq io voto per la permanenza delle pubblività fuorvianti
RispondiEliminaforse il tizio nascosto da scoprire è Umberto Agnelli
RispondiEliminaIo ricordo anche un Rambo scrittore. Per la precisione lessi questo libro
RispondiEliminahttp://cinema.tipiace.it/film/scheda/taverna-paradiso.htm
trovato imboscato in uno scaffale della biblioteca del mio paese qualche eone fa.
Secondo wiki il romanzo in questione ha segnato il debutto come scrittore di Stallone...
Della "discostory" intitolata "Gazosa & Petrolio", ricordo anche una pubblicità televisiva con un commento musicale (forse tratto dal disco) di uno squallore indefinibile. Questi omaggi per bambini, come anche la DelFINA che conoscono bene i bimbi anni '60-'70, erano veramente malcurati ma non per malignità bensì per ingenuità dei pubblicitari dell'epoca o forse per mancanza di un marketing organizzato.
RispondiEliminaMi piacerebbe se qualcuno mettesse su youtube questa "discostory": non mi meraviglierei della vacuità dei contenuti. Ma...cavolo...il Texanauta che «alrap la oirartnoc»?!?
Il Texanauta si vinceva con un concorso chiamato "Disegna la tua fantasia": quando si andava con i propri genitori alla Texaco, rigorosamente ad un cambio d'olio, ti davano album e pennarelli appunto per tirare fuori chissà quali "croste"...
E poi c'era un altro problema tecnico, che poteva rovinare l'automobile: molti benzinai si limitano ad aspirare l'olio vecchio lasciando le morchie di quest'ultimo in circolo, mentre il meccanico scarica proprio la coppa da sotto la vettura che è la tecnica più intelligente per cambiare il lubrificante. D'accordo, niente cose divertenti per i "proli" però non si danneggiava la meccanica del veicolo.
A proposito di Gazosa & Petrolio, ho anche pensato che accanto al tristissimo Texanauta, ci fosse una bambina e non un bambino.
RispondiEliminaDimenticavo...la Texaco è una compagnia petrolifera e poi...regala windsurf che sono alimentati col vento e non con frazioni del petrolio?!?
RispondiEliminadei mulini mi manca forse il 2°, di sicuro il 3° e non ricordo se alla radio c'eravamo già rotti i majoni di raccogliere punti...
RispondiEliminala sveglia invece per me è sempre stata una gran pheegata... quando si è scassata dopo anni m'è dispiaciuto un sacco :P
Anche questa pubblicità della Nutella era una Benetton ante litteram, ce n'erano diverse versioni con bambini di diversi paesi: Russia, Inghilterra, Canada, Brasile, Australia e chi più ne ha più ne metta. Il bambino inglese, ritratto in uniforme scolastica, diceva "Nutella is smashing!"
RispondiElimina