Le pubblicità fuorvianti di Topolino (parte seconda): novembre 1983
E siccome oggi è venerdì, è già tempo per un altro appuntamento con la nostra nuova rubrica settimanale sulle inquietanti pubblicità di merendine, giocattoli e quant'altro pubblicate con nonchalance da Topolino negli anni 80. E se avete trovato folli, maldestre, sgrammaticate e pure un po' criminali quelle dell'ottobre '82 sette giorni fa, aspettate di vedere che diavolo sono stati capaci di infilare tra copertina e copertina nel numero 1459 (13 novembre 1983, 800 lire) [...]
Gli allegri matitoni! Che non si rompono! Che non sporcano! Che si cancellano! Che sai quanto cazzo me ne frega e datemi un uniposca indelebile e buttate questi cosi nel cesso per favore! |
"Un prodotto di qualità brevettato in tutto il mondo". Nientedimeno. E puoi disegnare anche i "tondi", se, tipo, sei un serial killer |
Super Stunt Moto di Harbert: l'esilarante, incredibile divertimento dello, uh, sfondare due mattoncini di plastica di merda con una moto a molla |
Il fottutissimo, terrificante letto a baldacchino di Barbie, "illuminato da tante lucine e con il grande specchio", per quando fanno le cose zozze con Ken |
La prima di un trittico di agghiaccianti pubblicità di giochi per il Colecovision: Zaxxon presentato da Mysterio, il nemico dell'Uomo Ragno... |
...i puffi con l'articolo superfluo a uso nord Italia ("LA puffetta"?) e un Gargamella-Bersani dal respiro internazionale ("Gargamel")... |
La testa. "Proteggila Conte of Florence". Che la preposizione "con" l'abbiamo dimenticata a casa e ce la portiamo domani, signora maestra |
Poi uno si chiede perché l'Alitalia sia fallita |
"Il piacere di piacere fa piacere". Soprattutto se sei la figlia di Chewbacca |
Gli adesivi coloratissimi di cui si parla sono ovviamente quelli con dietro la droga |
La neve ha il gusto di Cacao. E Cacao ha la font di Coca Cola, senza avercela chiesta |
He-Man e l'equivoco Man-at-Arms hanno appena sconfitto Skeletor, Beast-Man e Mer-Man. E ora possono finalmente giocare in santa pace a schiacciapollicione |
Dove lo metto l'incrocio, qui o lì? Quel bambino dall'aria pericolosa oggi è l'assessore alla viabilità di Milano |
Gli altri bambolotti dormono, sono ubbidienti, qualche volta fanno la pipì. Ma "PEPO E' DIVERSO!". Sua madre, però, ci vuole bene lo stesso, anche se è un bambolotto ricchione |
La console era pezzente di suo (il vecchio Magnavox Odyssey 2 rimpacchettato), ma le pubblicità riuscivano a fare incredibilmente anche peggio |
Big Jim ti invita a salire sulla sua navicella stratosferica per assaporare le "emozioni spaziali". Scusa, Jim, ma le emozioni spaziali con le virgolette vaccele a dire a tua sorella |
Mangia i terrificanti biscottini Nippon e vinci un missile giapponese! Con paracadute! Evviva! Bombardiamo qualche fottutissimo paesino mediorientale! Che ce frega! |
Delle pile Magnum ti puoi fidare. Te lo dice l'omino inquietante con i baffi |
Il controspionaggio internazionale è affidato a Big Jim e alla sua, uh, roulotte da polacco |
No, però, dai. Come diavolo fai a credere nella buona fede di un tizio che decide di chiamare una linea di pupazzi per bambine come un film porno su VHS? Pelocaldo? PELOCALDO?!? |
I mitici biscottini Uao con Snoopy che ti insegnavano l'inglese. Solo però se ti ricordavi di leggerli prima di aver iniziato a mangiarli |
Sto ridendo come un disgraziato alle 9.20 del mattino.
RispondiEliminaGrazie per il meraviglioso inizio di giornata :-)
"E ora possono finalmente giocare in santa pace a schiacciapollicione"
RispondiElimina"Quel bambino dall'aria pericolosa oggi è l'assessore alla viabilità di Milano"
Queste due mi hanno piegato!
io il videopac g7000 ce l'avevo!!
RispondiEliminaAhahaha! Ma che pubblicitari cazzari.
RispondiEliminaAyeye, occhio. Se ti legge il doc, conoscendolo prova a comprartelo quel videopac... :D
Ma soltanto a me la pubblicità con la bimba figlia di chewbacca mi puzza tanto di messaggio subliminale per pioneristici pedobear?
RispondiEliminaE poi perchè il titolo dei giochi con i mattoncini che cadono si chiama Go Dawn e non Go Down? Vai Alba? Sì lei se ne va ma poi li rimetti tu nella scatola.
Perché Go Down era politicamente scorretto.
RispondiEliminaSolo politicamente? :)
RispondiEliminaSecondo me era puro sabotaggio. Visto che giusamente è stato già fatto notare che il gioco lo pubblicizzavano in maniera sgrammaticata come come "Go Dawn", l'intento palese è quello di vanificare tutti gli sforzi di Snoopy e dei biscotti UAO (che probabilmente volevano essere "WOW" anche loro, ma forse non è sano essere così pignoli... :P ).
Adoro l'estetica anni '80, grazie del post, godutissimo.
RispondiEliminaComunque non è tutta pubblicità da buttare dai, beccatevi questa: "Intellivision, il grande capolavoro del piccolo schermo" cioè, mica pizza e fichi.
Una rubrica che già adoro :)
RispondiEliminaDue cose: 1) il campione degli occhiali Alitalia sarebbe "Beppe Gabbiani"? E chi diavolo è/era?
2) Il Big Jim col furgone... che sta facendo con quella mano?!?!?
Big Jim è un pupazzo solo, ricordiamolo
RispondiEliminaMarò, ricordo la frustazione di posizionare tutti i mattoncini di Go Dawn attraverso quella sorta di stampo con due levette, alzando le quali in teoria i suddetti dovevano restare in piedi...
RispondiEliminaSolo che i cartoncini forati avevano difetti e/o tremavi quando tiravi le poco lubrificate levette e... tutti a terra i mattoncini!!
Nervi!
Esattamente. In più, alcune di quelle figure sul cartoncino erano progettate male. Anche mettendo giù tutto per bene, poi i mattoncini non cadevano come dovevano. Quei dannatissimi, stramaledetti mattoncini
RispondiEliminaBello questo blog, complimenti :)
RispondiEliminaGrazie, giovane skywalker
RispondiEliminaE chi se lo scorda Pepo, il bebé tutto pepe :)
RispondiEliminaSe lo ricorda mio zio perché lo comprò durante un viaggio di lavoro a Roma nel periodo prenatalizio: mia cugina lo voleva come regalo di Natale e qui in Padania non lo si trovava. Per acquistare quel Pepo lo zietto perse il treno e prendendo il successivo arrivò a casa alle quattro del mattino.
EliminaSto ridendo da solo come un pazzo da un'ora.. questo blog e' un capolavoro e questa e' la mia rubrica preferita!
RispondiEliminaFaccio outing: avevo la stazione di servizio Lego con l'emblema della Shell e andavo molto fiero (più che non della stazione di polizia), ma non ricordo perchè...
RispondiEliminaCordialità
Attila
ma questa cosa è sconvolgente! SHELL! la benzina lego è la OCTAN!
Eliminasei un fottuto genio
RispondiEliminaw il subbuteo http://subbuteo70.forumfree.it/
RispondiEliminaSì...sei un fottuto GENIO. e te ne rendo merito!!!
RispondiEliminaCmq nessuno mi tocchi il COLECOVISION!!! l'avevo....E ahimè avevo anche lo SMURF(puffi) che aveva una cantilena depressiva di sottofondo che mi è costata 7 anni di Analisi Junghiana!!!:-))
Ricordo con AMORE e RIMPIANTO i biscotti UAO: i disegni erano in dolce zucchero e noi si andava in sollucchero!!
CARA SAIWA...RIPRODURLI NO VERO'??
Cris 74
Tra Natale e Capodanno '82-'83 mi feci prendere la confezione più economica del Big Domino Rally (GIG) credo da diecimila lire (bella cara, eh, per l'epoca). Non riuscivo a superare la trentina di tesserine, che già cadeva tutto. Che sputi di bile, per 'sto aggeggio, ben lontano dai coreografici circuiti che si vedevano in televisione accompagnati da una versione modernizzata della "Marcia turca" di Mozart.
RispondiEliminaGiuro, era meglio perdere un listato quasi alla fine (magari perché andava via la luce, o mio fratello mi inciampava nel cavo) del VIC 20 o del Commodore 64 che non avere a che fare con quell'inutile circuito di tesserine colorate. Forse anche quel flop contribuì
a spingermi verso l'informatica, che sta costituendo la mia seconda laurea.
UAO: gli UAO erano maledettamente buoni, con sapore di malto e miele, slurppppp...
RispondiEliminaIo li prendevo, ma non certo per imparare l'inglese. Per quello avevo una grande motivazione ma anche una severa professoressa "vecchio stampo" alle medie, che esercitava la nostra memoria facendoci tradurre frasi "al volo".
"Cloud" è una parola che oggi mi piace: "cloud computing", che però è una cosa vecchissima perché si sfrutta la capacità elaborativa di altre macchine poste chissà dove. E.g.: Facebook è un'architettura cluoud.
L'aerocargo Hot Wheels...boh non saprei che dire. Primi esempi di elettronica embedded, che oggi forse potrebbe essere sfruttata negli esperimenti di "circuit bending", come già si fa col Grillo Parlante. C'era la versione con e senza il sibilo: quella con il suono costava molto di più di quella senza.
Per la "fantalavagna" Gig...fu un modo di svecchiare le lavagnette magiche degli anni '70, tipo Telécran.
Presepe DAS?????????? Ma io avevo un meraviglioso designer e costruttore di presepi! Era mio nonno materno, che viveva con noi e che, puntualmente, verso metà dicembre, cominciava i lavori per fare spettacolari presepi di cartapesta!
Per il Super Stunt Moto e Car...guardatevi la pubblicità televisiva del 1985!!!!!!! Si trova sul "tubo" e sembra una di quelle pubblicità in stile Girotondo (rubrica pubblicitaria Rai trasmessa negli anni '60-prima metà anni '70 nel pomeriggio)...cercatevela e preparatevi a ridere!
Per l'Intellivision...ottima macchina ma con un brutto marketing e poi...dagli home computer, tipo Commodore 64. Stesso discorso per il Colecovision di CBS, i cui porting dei videogiochi da bar avevano un'ottima qualità per i tempi e considerati gli otto bit dello Z80.
I "Venti di guerra" furono tali per Retequattro perché contribuirono ad affossarla, e dovette comprarla Berlusconi. Gli investimenti pubblicitari senza precedenti, non ebbero ritorno. E io stesso guardavo altre cose, quando guardavo la tv.
Il bambolotto Pepo aveva una patetica pubblicità che era un minimusical, ma la cosa più inquietante è che Pepo ruotava il collo come se stesse facendo un esercizio fisico.
Per il Videopac, vale lo stesso discorso dell'Intellivision; uscì anche una versione con monitor (B/N) incorporato e un'altra più sofisticata con espansione (opzionale) Microsoft Basic (sì, la Microsoft, quando ancora non aveva inventato Windows).
Il Nippon lo fanno ancora e non è male come snack. Ma che giocabilità avrebbe avuto un missile, magari in città...
Le pile Magnum devo dire che erano buone, ma la pubblicità era chiaramente rivolta agli adulti.
Le pubblicità Subbuteo, Meccano e dei Dinky Toys sono l'esempio vivente di come rovinare prodotti di altissima qualità. Ma non sembrano avere collegamenti tra di loro: presentato così, il Meccano non faceva capire cosa fosse e così i Dinky Toys, tra l'altro costosissimi.
Non dimenticate che Dink è un acronimo che sta ad indicare una coppia giovane con doppio stipendio e senza figli (Dual Income, No Kids) spesso con lavori di responsabilità e quindi con la possibilità di acquistare questi prodotti.
UAO: gli UAO erano maledettamente buoni, con sapore di malto e miele, slurppppp...
RispondiEliminaIo li prendevo, ma non certo per imparare l'inglese. Per quello avevo una grande motivazione ma anche una severa professoressa "vecchio stampo" alle medie, che esercitava la nostra memoria facendoci tradurre frasi "al volo".
"Cloud" è una parola che oggi mi piace: "cloud computing", che però è una cosa vecchissima perché si sfrutta la capacità elaborativa di altre macchine poste chissà dove. E.g.: Facebook è un'architettura cluoud.
L'aerocargo Hot Wheels...boh non saprei che dire. Primi esempi di elettronica embedded, che oggi forse potrebbe essere sfruttata negli esperimenti di "circuit bending", come già si fa col Grillo Parlante. C'era la versione con e senza il sibilo: quella con il suono costava molto di più di quella senza.
Per la "fantalavagna" Gig...fu un modo di svecchiare le lavagnette magiche degli anni '70, tipo Telécran.
Presepe DAS?????????? Ma io avevo un meraviglioso designer e costruttore di presepi! Era mio nonno materno, che viveva con noi e che, puntualmente, verso metà dicembre, cominciava i lavori per fare spettacolari presepi di cartapesta!
Per il Super Stunt Moto e Car...guardatevi la pubblicità televisiva del 1985!!!!!!! Si trova sul "tubo" e sembra una di quelle pubblicità in stile Girotondo (rubrica pubblicitaria Rai trasmessa negli anni '60-prima metà anni '70 nel pomeriggio)...cercatevela e preparatevi a ridere!
Per l'Intellivision...ottima macchina ma con un brutto marketing e poi...dagli home computer, tipo Commodore 64. Stesso discorso per il Colecovision di CBS, i cui porting dei videogiochi da bar avevano un'ottima qualità per i tempi e considerati gli otto bit dello Z80.
I "Venti di guerra" furono tali per Retequattro perché contribuirono ad affossarla, e dovette comprarla Berlusconi. Gli investimenti pubblicitari senza precedenti, non ebbero ritorno. E io stesso guardavo altre cose, quando guardavo la tv.
Il bambolotto Pepo aveva una patetica pubblicità che era un minimusical, ma la cosa più inquietante è che Pepo ruotava il collo come se stesse facendo un esercizio fisico.
Per il Videopac, vale lo stesso discorso dell'Intellivision; uscì anche una versione con monitor (B/N) incorporato e un'altra più sofisticata con espansione (opzionale) Microsoft Basic (sì, la Microsoft, quando ancora non aveva inventato Windows).
Il Nippon lo fanno ancora e non è male come snack. Ma che giocabilità avrebbe avuto un missile, magari in città...
Le pile Magnum devo dire che erano buone, ma la pubblicità era chiaramente rivolta agli adulti.
Le pubblicità Subbuteo, Meccano e dei Dinky Toys sono l'esempio vivente di come rovinare prodotti di altissima qualità. Ma non sembrano avere collegamenti tra di loro: presentato così, il Meccano non faceva capire cosa fosse e così i Dinky Toys, tra l'altro costosissimi.
Non dimenticate che Dink è un acronimo che sta ad indicare una coppia giovane con doppio stipendio e senza figli (Dual Income, No Kids) spesso con lavori di responsabilità e quindi con la possibilità di acquistare questi prodotti.
"Venti di guerra" fu acquistato dalla Rete 4 non ancora berlusconiana per fare concorrenza a "Uccelli di rovo" che era allora il pezzo da novanta della programmazione di Canale 5, un po' come era già avvenuto con "Dallas" e "Dynasty". In entrambi i casi ha vinto C5.
EliminaVarie sparse:
RispondiElimina- il ricordo (riemerso dopo la lettura) di aver ingoiato una pallina del Go Down, fatto finta di niente sennò erano botte;
- i baffi di Man at Arms. Qualcuno mi spieghi perchè nel cartone li aveva e non l'action figure. qualche casino nella progettazione dello stampo?^_^
Dudo (TFP)
Edilio Parodi era il nonno di Cristina e Benedetta?
RispondiEliminaIl nome del gioco Go Dawn avrebbe dovuto essere scritto correttamente Go Down, ma nel 1983 la conoscenza dell'inglese in Italia era poco sopra lo zero (facevano eccezione solo gli studenti appassionati di musica come la sottoscritta, che lo imparavano traducendo testi di canzoni). Comunque non è che nel 2013 le cose siano molto migliorate.
RispondiEliminaI Nippon non erano biscotti, erano barrette di riso soffiato ricoperte di cioccolato; non li ricordo molto bene come gusto, ma vedendoli in foto mi sembrano simili all'attuale Cioccoriso della Scotti.
RispondiEliminaUn Natale mi ricordo, avevo chiesto ai miei un mio miny pony. E invece ci ho trovato il kit per fare le statuine del presepio con il Das... che tristezza.
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