Le pubblicità fuorvianti di Topolino (parte III): giugno 1984

E' già venerdì, quindi è nuovamente tempo di bersi un succo di frutta jolly colombani in compagnia delle pezzentissime, terrificanti, bellissime pubblicità con cui Topolino contribuiva a fare di voi tutti una futura generazione di precari e debosciati. Perché per fare il pubblicitario, in quegli anni lì, bastava mettersi una cravatta, vivere a Milano e tirarsi ogni giorno sul lavoro tre bottiglie di amaro ramazzotti. Questa volta risaliamo la corrente fino al numero 1490 (17 giugno 1984, 1000 lire). Trovate posto sui sedili della DeLorean, ché ora cerchi un po' di monnezza per metterla in moto. [...]
Il pesciolino della Mares ha incontrato sott'acqua una creatura con occhi enormi, polmoni incredibile e più veloce di lui. Era lo Squalo
Che... ma che diavolo... una linea di giocattoli chiamata "Le Patatine Fritte"? Con dei personaggetti orribili con le frasi pornografiche sulle magliette? Qualcuno di voi ne sa qualcosa? "Allegre e croccanti, scritte sul di dietro e dietro tutti quanti e parte sul davanti". Boh
Il simpatico gioco dell'estate del Calippo. Che consisteva nel, uh, mostrare il Calippo con fare equivoco alle proprie amiche esibizioniste giù al parco
"Un pallone firmato Zico". Perché Arthur Antunes Coimbra non ci stava tutto in quel pentagono
Se tu, Giocadipiù-Giocadag, ti inventi questo mini bamboloccio, "così piccolo, così vero", c'è una qualche ragione sensata per cui lo devi chiamare GIOVANNONE?
Come il tag-team Sprint Arancia e Spectrum ZX81 ha trasformato milioni di ragazzini innocenti di allora nei drogati del gratta e vinci all'ultimo stadio di oggi
Il principe Adam, il virile principe Adam in fuseaux lilla. E vabbé. Occhio al testo: si parla di un Pianeta Eternia non ancora "inquinato" da Skeletor e i suoi. Inquinato. Non messo in pericolo, proprio "inquinato". Che se ne vanno ancora in giro sulle pantere euro 0, quegli stronzi di merda
Il Vic-20, quando ancora si portava comprare giochi Commodore su cartuccia e nei negozi. Anziché, tipo, con le cassettine in edicola, con i nomi cambiati e tutto il resto. Da mandato di cattura dell'accademia della crusca il tentativo di incastrare in una rima baciata le parole venti e prendi.
Sono abbastanza uomo da...? Portami tua sorella e ti faccio ved... ah, si parlava della BMX. Ok. Gran belle le BMX. Anche se l'unico che conoscevi che sapeva farci DAVVERO i salti una volta è scivolato dal sellino e ha preso una tale botta ai maroni sulla canna della bici che tutti pensavate fosse morto. La sua però, va detto, era una Bianchi
Il computer? E diamoglielo un po' di credito a questi poveri cristi di designer giapponesi, su (nota a margine: spaccavano pure le pubblicità, dei Transformers)
Ahhhhh!!! La maledettissima cagna cagnolina Poochie!!! "Dove c'è Poochie c'è amicizia". Ma anche: nausea, fastidio, vomito, dissenteria, cerchi alla testa, aritmie cardiache, morte
Meglio o peggio di un Ciao? Più o meno pezzente? E la velocità, partendo giù dalla discesa del comune? Tanto avevate nove anni, e col cazzo che ve lo facevano guidare un motorino
Sono tondo, volo in giro per il mondo. Mi chiamo Ronaldo
Una pagina triste nella storia della pubblicità per bambini in Italia. Questa povera fanciulla riceve in regalo una lampada di topolino e un armadio in plastica da profughi di topolino. Ma in casa non hanno i soldi per i termosifoni, e ci piove, e lei, avvolta nel suo impermeabilino, è costretta a schiaffi dalla mamma a dire che questi due complementi d'arredo la "fanno divertire un sacco". Si vede. Si vede dall'espressione da cane bastonato
Ora, visto che quanto hai scritto in quel post sui Big Jim ha suscitato le ire di una community di appassionati italiani di Big Jim che se l'è legata al dito, ci tieni a precisare che non hai nulla contro, uh, il pupazzo Big Jim in sé e non vuoi urtare la sensibilità dei quarantenni che amano collezionare i vecchi Big Jim. Cioè, ognuno. Della pubblicità: qui si parla solo dei pezzentissimi testi delle pubblicità Mattel dell'epoca. Ok? E con questo dovresti aver scongiurato il rischio di ritrovarti una testa del cavallo di Barbie nel letto. Cioè, forse. Speriamo. Si diceva: la pubblicità. Leggetela, questa meravigliosa descrizione della Roulotte Controspionaggio. La sua storia di malviventi, minacce destrorse, "colori mimetizzati" e bande del circondario.
Dagli aeroplanini fighissimi dei Super Amici a questa merda con i Puffi. Per rappresaglia hai abbandonato per mesi il Nesquik, abbracciando la causa dell'Ovomaltina
"Nella splendida villetta c'è spazio in abbondanza!". Bella forza, è un fottuto garage con la porta a vetri
"MioMini Pony è felice con te. Si fa accarezzare, pettinare, sbaciucchiare, infiocchettare". La povera bestia. Ma poi perché tutti i pony giocano all'aperto e Cannella l'hanno rinchiusa nella stalla? Si droga?
La maglietta è in regalo. Il taglio di capelli da coglione te lo paghi invece da solo, ciccio
Le simpatiche canaglie avevano Alfa Alfa, Polistil la Alfa Alfa Alfa. Caliamo un velo pietoso sull'idea della Patente Internazionale in regalo
E' mezzanotte. La misteriosa fanciulla ha abbandonato di corsa il ballo. Di chi sarà mai - si chiede il principe azzurro - questa scarpina orrenda con su scritto a caratteri cubitali "BARBIE"?
Perché non lo sa nessuno, ma nel 1984, e solo per qualche giorno, Yoda aveva imparato a parlare come un essere umano normale
"Che idea azzeccata il nastro fatto di rose!", scriveva il povero pirla che continuava a curare le pubblicità Mattel solo perché aveva uno zio nel Pentapartito
"Sotto l'impermeabile porta una pistola infallibile". E' il Big Jim Maniaco
Dimenticate per un attimo quel "Tente, giochi scelti da Mondadori", e concetratevi sulla frase principale in alto. "Pronto per salire a bordo", ragazzino? C'è il capitano inquietante col baffo a manubrio che ti aspetta
Non un walkman, attenzione, ma una semplice radiolina AM/FM. A sole 31.900 lire un paio di ciufoli, brutti ladri dimmerda
E questo era il vostro mondo nel giugno del millenovecentoottantaquattro. E per quanto vi sentiste tutti proiettati verso il domani, con i vostri primi Spectrum e Vic-20 sotto il Phonola, il futuro nessuno sapeva cosa vi avrebbe portato.

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Commenti

  1. Le vignette del Calippo sono parecchio inquietanti. lol per il capitano con il baffo a manubrio :))

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  2. Faccio il Captain Obvious della situazione e dico che l'unica pubblicità non ridicola era quella dei transformers. Non peraltro perchè quel tamarro discotecaro di Tigre ce l'ho ancora.

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  3. Ahhh, Zico! Mi hai imbellito la giornata, decisamente! :)

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  4. Ma davvero sei stato preso di mira da dei fan di Big Jim? Meraviglioso :D

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  5. Nah. Sono bravi ragazzi, in fondo. Solo qualcuno mi ha dato dell'idiota e dell'omosessuale, ma con affetto

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  6. Credo solo che stessero cercando di esprimerti della stima, Doc, associando alla tua persona quegli stessi aggettivi che alle loro orecchie suonano come complimenti, visto che li sentono quotidianamente più e più volte, accostati al loro pupazzetto preferito. ;) :)

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  7. Shhh! Per carità... vuoi vedermi morto? Finito a colpi di moto di Big Jim?

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  8. zico è nato il mio stesso giorno

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  9. Quella pagina degli Autobots ce l'ho stampata a fuoco sulle retine! Credo abbia rovinato la pagina a furia di osservarla, sbavando.
    Il secondo ricordo più vivido è l'odioso motivetto di Poochie. Lo rimembrate? Ce lo sparavano in tv uno spot sì e l'altro no.

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  10. no aspetta, sulla pubblicità di yoda c'è scritto Star Wars e non Guerre Stellari. strano.

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  11. La pubblicità della Sprint e del concorso dove si vincevano i due famosi computer Sinclair basati sullo Zilog Z80, mi piace...perché riflette una struttura di controllo IF...THEN...ELSE!!!

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  12. Patatine Fritte: mi piacciono quelle "vere".Slurpppp...

    La Villetta di Barbie era la versione della Villa (che costava quanto uno stipendio di insegnante del 1980) per le Barbie fattesi dal nulla, tanto per dire «me so' fatta la Villa».

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  13. La bambina con l'armadio di topolino sembra in partenza.per l'America ad inizio'900

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  14. Patatine fritte, era il primo nome a cui avevano dato all'epoca. Conisciute come le Patate Novelle El greco erano pupazzetti pieni di sabbia. Io ne avevo una.

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