TRANSFORMERS, TUTTA LA LINEA G1 RECENSITA (PARTE I - 1984)

TRANSFORMERS, TUTTA LA LINEA G1 RECENSITA (PARTE I - 1984)
Prosegue l'impresa cimentosa delle recensioni totali delle vecchie serie di giocattoli. Dopo aver passato in rassegna tutta quella classica dei Masters of the Universe e aver visto le prime due di M.A.S.K., è il momento di tutti i Transformers delle prime linee G1, partendo dalla primissima, uscita nel 1984. Autorobò, trasformaziò! [...]

Ora, per evitare di ammattire dietro a Diaclone, Trasformer Gig senza la N, release speciali giapponesi e altro, hai preso in considerazione solo i modelli classici della prima serie G1 USA, uscita per l'appunto nell'84. Per ogni Transformer hai indicato anche il nome giapponese e quello vintaggio italiano. Per i nomi antristici del progetto Transformansi (Bambolì, Misembra, Ferrocelo, etc) si veda invece qui

Non stai a ripetere per l'ennesima volta che i voti sono una roba personalissima e di ridere, perché ti sembra offensivo per chi legge (anche se, per quanto sembri impossibile, ogni volta c'è qualcuno che non capisce, because l'Internet, e vabbè). Ok, fine del pistolotto introduttivo, andiamo! 
SERIE 1 (1984)

 OPTIMUS PRIME
Nome italiano: Commander
Nome giapponese: Convoy
E niente. Passano gli anni, ma l'iconicità del robot camion e camionista, il leader dei Transformer con il poster zozzo di carmenrusso in cabina, non arretra di un millimetro. Un White Freightliner WFT-8664T da campione di braccio di ferro che fa Hawk di cognome. Rosso e blu e in parte in metallo, che si tira dietro una postazione da battaglia mobile con tanto di drone blu che grida legalizzala!, Roller.

Anche senza gli omini Diaclone della sua prima incarnazione, Commander era un giocattolo bellissimo ai tempi, con i suoi copertoni in gomma e il rimorchio da cui far scendere al volo altri Autorobot fingendo di essere in una puntata di Supercar. Ditto per il robot, di grande impatto anche oggi, pure se per questioni di design non è mai stato in grado di tenere dritto quel cacchio di braccio che impugna l'arma. C'è solo UN Optimus Prime/Commander, ma cosa ne sa Petardo Bay, cosa. 
Voto 10
 JAZZ
Nome italiano: Tigre
Nome giapponese: Meister
Le auto sportive trasformabili, gli Autobot/Autorobot delle primissime linee di Transformer G1, erano troppo una figata suprema. Per chi usciva da anni di robottoni giapponesi, vedere tanti robot dal design fighissimo, tutti diversi, che diventavano una macchinina altrettanto pheega, era l'apoteosi. Giocattoli due volte scalciaculi. Il vecchio Tigre, con il suo visore blu e il cannone da spalla, posterboy dei precursori Trasformer senza N di Gig (con quelle pubblicità che ti scimmiavano a bestia con la storia dei roboveicoli creati dal computer), ti diventava una Porsche 935/76 Martini Racing.

Sugli adesivi c'era una I in più alla fine di Martini, perché storpiare i nomi degli "sponsor" si portava, e oh, i giapponesi lo fanno ancora in manga, anime e viggì. No Martinii, no partyy.
Voto 9
 MIRAGE
Nome italiano: Mistero
Nome giapponese: Ligier
Fiumi gialissi non già di parole, ma di lacrime napulitante. Perché Mirage sia uno dei Transformer a cui sei più legato veniva spiegato in questo post dedicato qui sul Mistero di Mistero. Sì, si scassava facile il perno del bacino, ma quel robot col volto da sfinge, quei colori, il fatto che diventasse una Ligier JS11 da Formula 1, lo rendevano e lo rendono belliFFimo ai tuoi occhi. Pure se il modello Diaclone che hai in casa ha il muso della monoposto allentato e non sta dritto.

Qui il nome delle sigarette gianfransuà un po' zingare Gitanes prendeva una C come iniziale a scopo camuffo. Il logo Elf, però, era rimasto tale e quale, vai a sapere.
Voto 9
 PROWL
Nome italiano: Pantera
Nome giapponese: Prowl

Il vecchio Sbirreggia, altro modello simbolo della linea. Con le sue calzett corna rosse, i due cannoni da spalla, le stelle da supersceriffo. Un robopoliziotto che Robocop muto in un angolo, convertibile in una Datsun 280ZX Turbo (Fairlady Z) della polizia. Decisamente più cool di un'Alfetta, oh.
Voto 9
 BLUESTREAK
Nome italiano: Ariete
Nome giapponese: Streak/Silverstreak

Mmh, no. Il repaintone, primo dei gemelli di Prowl, non ti diceva granché. L'auto era magari più elegante, ma il robot sembrava quello che era: Prowl pucciato nel grigio e cosparso di adesivi a caso. Andrà meglio, l'anno dopo, con l'altro gemello del gol, il corsaiolo Smokescreen.
Voto 7
 WHEELJACK
Nome italiano: Saetta
Nome giapponese: Wheeljack

Altro Autorobot del cuore, Saetta/Wheeljack. Il voto qui sotto è una media tra il 6 scarso della versione robot, un coso orribile con le braccia penzoloni (occhio agli indiani), le recchie de gaumm, robe a caso montate sulle spalle e guanti da cucina, e il 10+++ dell'alt mode. L'auto più bella della storia dell'uomo, la Lancia Stratos Turbo, con livrea Alitalia. Qui, se guardate con attenzione, Alitalla, sempre per quella storia dei nomi scamuffi.

Per vedere il logo corretto della nostra amata compagnia di bandiera, che ti fa fare 12 ore di volo per Tokyo su un aereo con uno schermino da Atari Lynx, toccherà aspettare la versione Masterpiece. Il cugino perduto, la Stratos Diaclone con livrea bianca e rossa Marlboro (anzi, Marlboor), verrà ripescata anch'essa molti anni dopo nella linea Masterpiece. Mirage non era l'unico Transformer con un passato da tabagista incallito, pare.
Voto 8
 IRONHIDE
Nome italiano: Falco
Nome giapponese: Ironhide

Nella fretta di assemblare la linea Transformer per il mercato internazionale, Hasbro ci infilò un po' tutto quello che trovava, in casa Takara e non, come noto. E se gran parte degli Autorobot avevano un look quanto meno omogeneo, c'erano quelli che col resto non c'entravano chiaramente una well-loved. Ironhide era una Nissan Vanette trasformabile in una postazione da battaglia... con un robot senza testa. Nella sua incarnazione Diaclone aveva senso (erano dopo tutto veicoli NON senzienti pilotati dagli omini), qui faceva ridere. Detto questo, fico chiamarsi in Italia Falco nei primi anni 80, e fischiettDer Kommissar geht um oh oh. oh. Check it out, yo, il furgoncino robò!
Voto 6
 RATCHET
Nome italiano: Doc
Nome giapponese: Ratchet

Idem con presidentesse per il gemello ospedaliero Ratchet, che da rEgazzino ti stava sui maroni non solo per la sua natura di robot irrisolto e privo di testa, ma anche perché un robot guerriero ambulanza part time non si poteva sentire.
Voto 5
 SIDESWIPE
Nome italiano: Freccia
Nome giapponese: Lambor

La meraviglia della figosità che scorreva potente sia in versione bipede che su gomma, robot e Lamborghini New Countach LP500S. Mostro rosso da 290 all'ora: scusa un attimo, ambulanza. Sculpt riciclato per altri Transformers come Red Alert e varie versioni esclusive giapponesi (Tigertrack, Deep Cover, Clamp Down...). Non era però strettamente imparentato con l'altra Lambo della prima serie. Parlando della quale...
Voto 9
 SUNSTREAKER
Nome italiano: Lince
Nome giapponese: Sunstreaker

Il vecchio Lince era infatti una Lamborghini Countach LP500S modificata, con motore esposto per darle quel tocco fantascienzo in più, ma come robot era tutta un'altra roba rispetto a Sideswipe/Freccia. Un coso brutto con le braccia penzoloni e la faccia scojonata. L'auto, però, era belliFFima, nel suo giallonero della giustizia e pronta per ritornare al futuro.
Voto 7
 TRAILBREAKER
Nome italiano: Tuono
Nome giapponese: Trailbreaker

E oltre alle macchine sportive e ai furgoncini, con e senza malati all'interno, c'erano pure quegli altri veicoli lì. Un pick-up 4x4 Toyota 4WD Hi-Lux da boscaiolo, per esempio. Il robot era buffo, ma aveva un certo suo fascino vintaggio da robot sgarrupato anni 70, diremo.
Voto 7
 HOUND
Nome italiano: Canguro
Nome giapponese: Hound

Il primo Transformer di Sasà Baratta e, credi, di conseguenza il primissimo TF con cui tu abbia mai giocato. Il robot era un po' troppo squadrato, ma non stonava accanto a Prowl e gli altri. L'alt mode era sì una jeep, ma giapponese: una Jeep J-59, prodotta su licenza dalla Mitsubishi per oltre quarant'anni. Il nome italiano, Canguro, faceva troppo scarpe anni 80 di suo.
Voto 7
 BUMBLEBEE
Nome italiano: Maggiolino
Nome giapponese: Bumble

Oggi sarà pure una star di Hollywoo, con un suo film in arrivo che tutti i fan dei Transformers aspettano con amaure perché ci sono i TF con il look classico G1 anziché quelle cagate citanes di Bay piene di ferraglia, ma le origini di Bumblebee sono molto umili. Questo Volkswagen Beetle in stile Choro-Q (la linea di macchinine SD di Takara) trasformabile era infatti una delle Mini Car, o Minibots, TF minuscoli Super Deformed venduti in blister.

La scusa scusagna perfetta per parenti pirchios a cui chiedevi un Transformer come regalo e se ne uscivano con queste minchiatine. Bumblebee veniva venduto in due colori, giallo e rosso (lo stesso accadeva per Cliffjumper), allo scopo di dare l'idea di una gamma di giocattoli più ampia. Carrellata veloce degli altri miniveicoli, voto collettivo alla fine.
 
CLIFFJUMPER
Nome italiano: Grillo
Nome giapponese: Cliff

(Considerato spesso il fratocugino di Bumblebee, era una Porsche 924 Turbo)
 GEARS
Nome italiano: Mulo
Nome giapponese: Gears

(È forte come un mulo, ma)
 HUFFER
Nome italiano: Turbo
Nome giapponese: Drag

(Il nipotino dei futuri Excavators/Constructicons)
 WINDCHARGER
Nome italiano: Lampo
Nome giapponese: Charger

(Una mini Pontiac Firebird Trans Am rossa. Wind of Change playing)
 BRAWN
Nome italiano: Cammello
Nome giapponese: Gong

(Toyota Land Cruiser modificata. Il robot, invece, è chiaramente un cylon deforme)
Voto collettivo mini car: 5
 MEGATRON
Nome italiano: Megatron
Nome giapponese: Megatron

Quel gran pistola di Megatron. Il Gun Robo - P38 U.N.C.L.E., parte di una sottoserie di pistole robot della linea Microman, così chiamato perché ricordava la Walther P38 del telefilm Organizzazione U.N.C.L.E. (The Man from U.N.C.L.E.). Una pistola su cui si potevano agganciare mirino, silenziatore, calcio da spalla... e poi diventava una postazione antiarea come in Una pallottola spuntata 2½, in pratica.

Questa cosa che in mezzo a macchine e aerei robot ci fosse una pistola non solo era buffa, ma cozzava con le leggi di molti paesi, perché un giocattolo che può essere scambiato per un'arma vera non faceva scattare esattamente l'ola negli stadi. Risultato: Megatron non venne venduto anche in alcuni stati degli USA, dove probabilmente era però molto più semplice ed economico procurarsi un'arma vera. Tutto ok, eh.
Voto 7
 SOUNDWAVE
Nome italiano: Memor
Nome giapponese: Soundwave

Come scritto innumerevoli volte, il tuo Transformer preferito a mani basse. Fa niente che un registratore a cassette era inutile in battaglia quasi quanto un microscopio (sorry, Supervista), Memor era troppo figo, per colori, design, badasseria. Masterpezzo, esattamente quanto il suo meraviglioso Masterpiece, per restare in argomento. Nato come Cassette Man della linea Micro Change di Takara, Soundwave era privo di alcuni accessori della sua prima incarnazione (come le cuffiette, non funzionanti come tutto il resto). Hasbro lo vendeva insieme alla cassettina Buzzsaw (vedi sotto).
Voto 10
 BUZZSAW
Nome italiano: Micro
Nome giapponese: Buzzsaw

Il nome italiano del primo minion di Soundwave, un condor robot, era molto appropriato, perché si trattava pur sempre di microcassette e non di normali musicassette.
Voto: 7

  LASERBEAK E FRENZY
Nomi italiani: Gufo e Tartar
Nomi giapponesi: Condor e Frenzy

Laserbeak/Gufo era un recolor di Buzzsaw, e fin qui. Frenzy era invece la cassettina e il robottino blu. Ma nel cartone anni 80, il robottino blu veniva chiamato Rumble, o almeno così ti sembra di ricordare.
Voto: 7
 RAVAGE E RUMBLE
Nomi italiani: Iena e Tremor
Nomi giapponesi: Jaguar e Rumble

Il giaguaro robot armato di lanciamissili era indubbiamente lo sgherro di Soundwave più dannatamente cool. Stilosa anche la cassettina nera con la scritta Japan. In Italia era diventato Iena perché i nomi da battaglia animaleschi li avevano distribuiti chiaramente a membro di segugio, e "Giaguaro" venne impiegato l'anno dopo per Red Alert.
Voto: 8 Ravage, 7 Rumble
 STARSCREAM
Nome italiano: Astrum
Nome giapponese: Starscream

Ma i Decepticon/Distructor regnavano su tutta la linea. Non solo per il logo bellissimo, ma per la loro essenza di villanzoni aggressivi: una squadriglia di aerei da guerra come cattivi, metti, capeggiata dal viscido Starscream/Astrum. Figata astrale, appunto. Starscream, in attesa di fare una gran brutta fine nel film, era un F-15 grigio, rosso e blu. Si poteva però fare di meglio, in quanto a malvagità cromatica?
Voto: 8
 SKYWARP
Nome italiano: Corvo
Nome giapponese: Skywarp

Sì, si poteva. Il repaint Skywarp si gettava direttamente tra le braccia del nero e del viola villanzone, col risultato di rendere il suo robot il primo Transformer di colore con il ritmo nel sangue.
Voto: 7
THUNDERCRACKER
Nome italiano: Vampiro
Nome giapponese: Thundercracker

Il vecchio spaccatuono Vampiro, invece, trovava la sua dimensione badassica e malandrina in un azzeccato blu metallico. Tornando ai nomi italiani, vero che come detto erano spesso messi un po' a caso, ma a loro si doveva parte del fascino dei G1, all'epoca. Due arei da guerra robot chiamati Corvo e Vampiro? Soocare, Maverick e Iceman.
Voto: 8

Ovviamente [CONTINUA] presto con l'annata '85. Stay come il tonno. 


Tutte le foto di questo post vengono da UNICRON.COM,
su gentile concessione del co-fondatore del sito,
Kevin (Perceptor). Thanks, man! 


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Commenti

  1. L'hai fatto davvero! Evvai, pupazzi fino al 2020! :D

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  2. Comunque, a dirla tutta, comprendo la scelta di adottare una linea guida (la G1 americana) per evitare di impazzire. Un po' mi spiace però perché così non vedrò recensite alcune chicche Trasformer Gig del nostro mercato domestico tipo il Convoy blu e nero, ma pazienza.

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    1. Sì, sarebbe stato davvero il delirio. Già così sono tantissimi.

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    2. Eh, lo so T_T. BTW, molto fico il logo Antro Toys!

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    3. Grazie. Fa parte della nuova linea di loghi. Avete già visto Antro Gaming (ieri o sulla rece di Spider-Man PS4) e Antro Comics, nell'ultimo Microletture. Ma ce ne sono altri cinque o sei già pronti ;)

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    4. Volevo tanto chiedertelo dei loghi. Sei stato tu a crearli o ti hanno aiutato Daniele o Manuel.

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    5. Fatti da me, partendo da un template trovato sull'Internet.

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  3. Grazie Doc ... aspettavo da sempre questa lista. I miei giocattoli preferiti ... bellissimi.

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  4. La primissima serie G1 l'ho zompata per chiare questioni anagrafiche. Nelle prossime serie sono sicuro di rifarmi con tantissimi "celo". Detto questo, giocattoli bellissimi.

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  5. che listone belliffimo!!! ricordo che per farmi regalare un Transformer dovetti aspettare la comunione, e la scelta ricadde su Hound/Canguro... ho adorato da subito la trasformazione complicatissima, per giocarci accannai tutti gli invitati :) detto questo noto con piacere che nella prima ondata compaiono praticamente i TF più belli di sempre imho, almeno fino ai Constructicons e Dinobot. Ma quanto era figo Skywarp, un F15 nero che si teletrasporta??

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  6. Meraviglia delle meraviglie... scusate la bruschetta, mi devo riprendere.
    Questi cosi io li amavo alla follia, passavo ora a trasormarli in maniera compulsiva solo per il gusto di farlo, Quanto vorrei averne qualcuno a portata di zampa per poterlo trasformare più e più volte, top!
    Ma passiamo ai ricordi vintaggi:
    Tra i primi trasformer in assoluto che avevo la menzione straordinaria va a Starscream. Era sicuramente la versione Diaclone, credo, ma del tutto uguale a quella Gig. Per i "Seeker" (transformers aeroplanini tutti uguali) nutrivo una grande simpatia e avrei voluto collezionarli tutti anche se i miei dicevano "ma sono uguali, prendine uno diverso", e io mi facevo convincere.
    Poi c'era anche Commander, ovviamente, ma si trattava del fratocugino coreano, ovvia copia dell'originale che diversamente dall'originale aveva le seguenti caratteristiche: nessuno al mondo riusciva a farlo reggere in piedi, non aveva le gambe dentellate ma con delle molle che ne ritraevano sempre gli arti, in pratica era sempre in posizione da camion; aveva il vetro unico e non diviso in 2; non aveva i tubi di scarico ma delle scalette nelle spalle; diversa la decorazione del furgone; all'interno del "carico" c'era solo il "Roll" senza la torretta che si alzava, sostituita da un'inutile piattaforma che sparava la macchinetta. Ma io lo amavo come se fosse l'originale, fu il regalo di Natale della seconda elementare, e a scuola andavo anche male...
    In fine Laserbeek, venduto in blister ORIGINALE (ebbene si) su un negozietto dello stabilimento di Torrette di Fano, località dove andavo al mareda piccolo. "Ma è Gufo!!!", mia madre me lo prese perchè inpiegabilmente costava poco. Penso che mi sono divertito più con quello che con il mare anche se a portata di piedi...

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  7. Ricordo che ai tempi dei Trasformers Gig (senza N) fantasticavo sulle pubblicità di Topolino cercando di immaginare i meccanismi della trasformazione... e impazzivo su modelli tipo Pantera/Prowl perché non sapevo che il bacino potesse ruotare e non riuscivo a capire come facesse la parte inferiore ad essere orientata in quel modo!
    Cmq uno dei miei traumi infantili è dovuto al fatto che un mio compagno di scuola aveva Sideswipe/Freccia, io allora ho chiesto ai miei di regalarmi il trasformer che "si trasforma in un auto rossa" (non c'era ancora il cartone, non sapevo il nome e neanche il modello dell'auto) e finalmente mi arriva... non la countach ma la honda city turbo :(

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  8. Mi ricordo che li seguivo in TV,mi piacevano tanto ma non so come mai non me ne ero fatti regalare molti,anzi,poco roba,ricordo che non era un argomento su cui spingevo. Boh

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  9. "Ma nel cartone anni 80, il robottino blu veniva chiamato Rumble, o almeno così ti sembra di ricordare."
    La faccenda è uno di quei misteri persi nel tempo. Per approfondire: https://tfwiki.net/wiki/FIRRIB

    Ah, ma in italiano Rumble non era TremoR, con la R in fondo? Refuso del Doc o orecchie bacate mie?

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  10. ...la prima "reclame" in TV: "parappappapappa papararparapààà... solo il computer poteva creare Autorobot Trasformer...e tu potrai pilotare questa fantasticq trasformazione!!!"... era la fine del 1984 e andavo in prima media... il seguito dello spot era la sequenza di trasformazione di Tigre...Porsche e Martini(i) ...già colore ufficiale delle Lancia 037 e (presto) di tutte le Delta... e rimasi a bocca aperta (a dir poco...) ...il primo Autorobot che toccai con mano fu Canguro (era di Nunzio Maniscalco, un Sasà palermitano, probabilmente) ...poi, per la promozione, a giugno, ricevemmo Tigre (io) e Saetta (mio fratello)... ah che ricordi, grazie Doc!

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  11. Come mai in alcuni c'è il nome giapponese e in altri il nome antristico? Errore di revisione? Perché vedo che Sbirreggia ha come indicato come nome antristico Prowl...

    Detto questo, già in questo post vedo buona parte della mia magrissima collezione di TF.

    Non avevo commander ma il frattocugino Convoy (uno degli ultimi arrivi transformici in casa dell'allora Ragnetto), la bisarca versione cabina blu e dianauta giallo e metallo con i piedini calamitati, boxato Trasformer senza N della GiG.
    E per quanto mi riguardava la motrice era Commander (non ricordo se anche nel libretto di istruzioni, ma chissene), pure che non era rosso, quindi ci sta.

    Gli altri che vedo qui in questa prima ondata sono Saetta (a parte la meravigliosa configurazione auto, mi piaceva anche la capoccia jeegrobotdacciaia del robot, molto diversa da quella degli altri TF), Astrum (di cui amavo il design, tranne per le braccine ridicole e molli. Forse il TF con il mio conteggio personale di trasformazioni più alto, tant'è che piano piano molti giunti sono andati in pezzi) e Tuono (che io volevo tanto pantera, la macchina della polizia bianca e nera, ma mi sa che costava di più e quindi mi sono dovuto accontentare, grazie papà).

    In questa sfocatissima panoramica si dovrebbe riuscire a riconoscere qualcuno dei sopravvissuti, più salvi che sani.

    PS: Finalmente sta serie di post me la godrò con tanta nostalgia Canalis condita da lacrime napulitante di ringere. TF e Lego best giocattoli preferiti di ever. Che i MOTU, confesso, non m'hanno mai attratto particolarmente, c'avrò avuto giusto uno degli Horde Trooper, regalatomi perché assomigliava ad un robottino probabilmente. Shame on me, lo so.

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    1. No, niente, avevo incollato male le schede :)
      Grazie per la segnalazione, corretto.

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    2. "Uno è lieto di poter servire" :)

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  12. Ah, che emozione quando vidi i primi Transformers nelle pubblicità e poi invadere i negozi! E che gioia poi sapere che ne facevano pure un cartone animato!! Figuriamoci poi pure i fumetti ! Ma che fastidio invece trovarsi personaggi che non avevano un italico corrispettivo nei negozi, tipo i Minibot di Maggiolino ( e la sorpresa poi di vedere quanto erano diversi i settei dai giocattoli effettivi! ^^' ). Saetta e Tuono nonostante i braccioni li ho sempre trovati peculiari ed affascinanti, mentre il peggiore dell'annata per me è Canguro, così striminzito, mentre il duo Falco e Doc, per quanto decapitati , avevano la mini base che almeno pareggiava un po' la mancanza della testa ( ma noi italiani li abbiamo conosciuti con i Diaclone quindi la cosa ci pesava meno, immagino, dei bimbi Usa ).

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  13. L'intelligenza di Megatron si riassumeva tutta nella forma trasformabile che si era scelto (mi ricordo che come pistolina e si faceva impugnare da uno dei suoi sgherri)... Infatti nelle incarnazioni successive l'hanno giustamente cambiato in carro armato e anche una navicella se non sbaglioXD

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  14. Sia lode al dio meccanico dei pupazzi trasformabili

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    1. i giocattoli più belli dell'universo, figli della linea di giocattoli più bella dell'universo (diaclone), figlia a sua volta della più fantastica casa produttrice di pupazzi dell'universo tutto (Takara), sempre e comunque, e tutti gli altri muti.
      All'epoca semplicemente non c'era gara, cosa volevi di più incommensurabilmente incredibile di robot jappi (perché si capiva benissimo che erano giappi eh? bastava guardare i volti e lo scialare di cromature) che diventavano veicoli, oggetti di uso comune e DINOSAURI (dinosauri cromati e dorati per l'esattezza. ho iniziato a sbavare a 9 anni e non ho mai smesso...) attraverso trasformazioni semplicemente GENIALI? Niente, appunto, questi vincevano tutto il vincibile e facevano anche il giro doppiando allegramente tutto il resto.
      Lode al Doc per l'impresa, e resto in spasmodica attesa delle altre puntate...

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  15. Bellissimi robot, avevo Sideswipe (versione Diaclone) e me lo portavo sempre in giro, manco fosse un orsachiotto. Devo averlo/a ancora in qualche scatolone in cantina, magicamente resistito a vari incontri / scontri con i Transformers di amici e di mio fratello (ha retto più della vernice della mia Punto, ma questa è un'altra storia)... Parlando delle pubblicità su Topolino, ricordo ancora quando vidi le prime, con la livrea stilizzata su sfondo nero, mi sembra fosse il 1982 o giù di lì, rimasi estasiato per la potenza immaginifica che riusciva a trasmettere, nella sua semplicità. Comunque rivendico la paternità di Antro - Toys, lo avevo scritto per primo in qualche post precedente!!

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    1. Ma i nuovi loghi sono tutti così, Daniele :D
      Antro - Comics, Antro - Gaming, etc.

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    2. Scusa, è più forte di me: Antroys? Antromics?

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  16. eh poi quando si arriva ai Dinobot, dove il buon "Tiran" è addirittura esposto al museo di storia naturale di Londra, grande nostalgia milfona Canalis

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  17. Mi ricordo che tra i miei amici non piacevano tanto i trasformer, l'unico che ne aveva uno aveva Saetta, ti ci ha fatto giocare una volta o due (agita il pugno di bimbo con pochi giochi, i soldi in casa non è che ce ne erano tanti, solo uno stipendio e 5 figli)
    Non mi ricordavo i braccioni penzoloni ma ci sta.
    Commander era bellissimo, dal cartone e dalle pubblicità ne avevo fatto uno con i lego ( di un altro amico, vedi parentesi precedente) ed era uguale sputato, credo ;) , però si trasformava, mi sono chiesto più volte come avessi fatto, i mistery della fanciullezza.
    Il tarocco G1 di Commander l'ho preso su ebay per togliermi la soddisfazione, devo dire che in alt mode fa la sua figura

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  18. Meravigliosamente meravigliosi. Canguro è stato anche il mio primissimo TF ricevuto in regalo, poi qualcun altro negli anni, che ancora conservo con i loro acciacchi. Ora qualche MasterPiece, ma preferisco evitare di far entrare in casa ANCHE i TF. Giusto Commander e Memor, Saetta e Maggiolino. E tutte le cassettine. I vintage hanno un fascino meraviglioso a reggono bene botta anche oggi a guardarli bene. Peccato davvero per Saetta, così sacrificato in modalità Robot, ma gli voglio bene lo stesso in collezione.

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  19. Ho sentito un crac,mi si é spezzato il cuore a vedere Optimus...era il mio giocattolo preferito,non lo lasciavo mai...mai fino a quando mia madre me lo lanciò nel fiume che ho davanti a casa(colpa mia lo ammetto,ero una peste)...ancora adesso quando il fiume si asciuga guardo il punto esatto "del tuffo olimpionico" sperando di trovarlo....vado in camera mia a piangere...ed a continuare la lettura��

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  20. Io continuo a confondermi con i nomi di Commander. Tatno che alla fine ho deciso di chiamarlo Optimus Prime per tagliare corto. La confusione è che in tv mi sembrava di ricordare che lo chiamassero Convoy...e infatti in questa lista c'è pure scritto che in Giappone si chiamava convoy.
    Solo che io come tutti ho visto i Transformer in italiano. Non sarà che c'è stato anche un altro "Prime" che in Italia chiamavamo Convoy?
    Mai capita sta cosa.

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    1. In Italia Convoy era Ultra Magnus, cioè il camion bianco con il rimorchio rosso/azzurro che nel cartone animato si vede a partire dalla terza stagione (che da noi si chiamava Transformers 2020 credo), quella dopo il film. C'è la possibilità che in uno dei doppiaggi a cacchio della versione ita Abbiano scambiato Commander per Convoy, comunque (non mi ricordo dove lo lessi) che i nomi italiani erano registrati da Gig e per effetto di questo, comunque da considerare ufficiali o almeno ufficiosi...

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    2. Convoy è il nome giapponese di Optimus Prime, ma anche appunto il nome italiano di Ultra Magnus, dato che era il nome ereditato dal Diaclone, quindi probabilmente ai tempi fra noi bimbi c'è chi chiamava Commander anche col nome di Convoy dato che Magnus sarebbe apparso due anni dopo, dato che le motrici erano uguali, o anche perchè magari, ed è il mio caso, nei negozi ai tempi diaclonici aveva visto solo il pre Ultra Magnus e non il pre Optimus, col rimorchio chiuso.

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    3. Pur conoscendo tutta la storia, mi sta venendo lo stesso mal di testa :D

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    4. Faccio schemino:

      G1 Americana Cartone-> Ultra Magnus (camion bisarca bianco e celeste);
      G1 Americana Toys-> Ultra Magnus (camion bisarca bianco e celeste);

      G1 Italiana Cartone -> Convoy (camion bisarca bianco e celeste)
      G1 Italiana Toys -> Convoy (camion bisarca bianco e celeste)
      Diaclone Italiana Toys -> Convoy (camion bisarca blu e grigio)

      In Giappone invece chiamano "Convoy" la qualunque e sua sorella, dato che Optimus si chiama appunto (Battle) Convoy, Ultra Magnus si chiama (Powered) Convoy, e così via.

      Per buttare ancora un po' di carne al fuoco: del Convoy Diaclone furono distribuite in Italia due versioni: una più comune con la motrice blu e l'altra, più rara, con la motrice rossa...che quindi era sputata a quella di Optimus Prime! Poi dice che da piccoli ci si confondeva...

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  21. Ho sempre creduto che Soundwave fosse un walkman funzionante. Quale ignoranza.
    Non sono mai riuscito a trovare Starscream/Thundergranpavesi che pensavo non esistessero e quindi mi costruii da solo con sudore e Lego. D'altra parte i rispettivi giocattoli non avrebbero forse appagato il me ottenne scassacazzo dell'arcade perfect, contrariamente ad altri transfTransf più fedeli.
    Mi sovviene solo adesso che il mio Commander/Convoy era quello superpheego con il rimorchio a bisarca che si arrobottava a sua volta formando insieme alla motrice un direi 35/40 cm di gioia prepuberale. Ma ugualmente cacavo il ca22o perché non era uguale a quello del cartone ché li c'era il rimorchio a parallelepipedo.

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    1. Ah vedo che è gia stato mentovato il Convoy a bisarca. Ignoravo anche la distinzione Tras e Trans. Tempo di colmare delle lacune.

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  22. Ricordo di quando al mare seppellì maggiolino nella sabbia, che doveva tendere una imboscata al nemico,poi mi chiamarono per mangiare...e niente spero che chi l'ha ritrovato sia stato felice quanto lo ero io.
    Questi post mi fanno venire voglia di svaligiare un portavalori e spendere la refurtiva su ebay

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  23. E' partita una bruschetta grossa come una casa...

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  24. Ne ho avuti alcuni, ricordo anche le tutto sommato piccole scatoline che contenevano ad esempio Tigre e Pantera, col polistirolo e le nicchie per riporre i missiloni gommosi. Esteticamente erano magnifici, ma, forse perche' da settenne non li assemblavo, per così dire, benissimo, nella versione auto non mi appagavano in quanto a giocabilità, non so, sembravano scricchiolanti e poco scorrevoli sul pavimento. Vero è che venivo da anni (beh si fa per dire) di quasi monomania per le automobiline Majorette, Hot Weels ecc.

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  25. Di tutti questi avevo solo Memor, anzi ne avevo 2: mio zio cominciava a sentire un po' l'arteriosclerosi e non si ricordava di avermelo già regalato.

    Ho dovuto aspettare i 40 anni ma sono riuscito ad avere infine sia Convoy che Commnder.
    Come detto già altre volte tutto questo per merito/colpa del Doc e dei suoi post che mi hanno riacceso un vecchio amore.
    Grazie una volta di più Doc.

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  26. Doc, ma il listone dei giocattoli M.A.S.K. finisce con le prime 2 linee?
    Per una volta che potevo dire:"Quello ce l'avevo anch'io!" e scoprire cosa fosse quella moto che si trasformava in un... aratro.

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    1. No, la seconda parte del listone la riprendiamo più avanti.

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  27. E niente dopo 30 anni rivedo in foto il mio Saetta...e piango così...nostalgia canaglia di quando bastava così poco... grazie per questo ennesimo bellissimo post!

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  28. ...io freccia ce l'avevo giallo, e non era lince...

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  29. Pensavo: ma quei transformers (spuri) scrausi e a loro modo unici, sono l'equivalente dei PlayMobil dediti a professioni/ruoli sociali diversamente interessanti? Mi riferisco a quelli che si trovavano nelle uova di Pasqua o su qualche bancarella, ed erano miniroulette robot o flipperini robot o registratori di cassa robot.

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    1. In realtà erano un bieco tentativo dei Monopoli di instillare il seme della passione del gioco nelle giovani menti di noi fanciulli. Mi ricordo che avevo quello roulette russa, imbarazzante nella sua bruttezza

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    2. Erano i "Microgiochi Trasformer", senza la N, parte della prima ondata di trasformabili Gig, prima della nascita ufficiale dei Transformers. Diaclone, Micro Change, etc.
      Per una carrellata di pubblicità dell'epoca, teletrasportatevi QUI.

      @Daniele: RUSSA? Tipo Il cacciatore? :D

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    3. Hai ragione, dannato t9! Ero in metro vicino a degli studenti scalmanati e scrivevo con una mano sola mentre li tenevo a distanza (ma gli zaini li hanno inseriti chirurgicamente ché non possono levarseli?). Però poteva essere una bella idea: fornivano anche un paio di Colt con il colpo in canna insieme al robot!

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    4. Vero, erano i trasformer senza la N (N...forza Napoli alé alé, ma non divaghiamo 😆). Ricordo che forse il primissimo affarino trasformabile con cui giocai era una piccola Mercedes Benz, tipo nell'autunno del 1984, perché la comprai come regalino-ristoratore dopo essere uscito dall'ospedale (mi ero spaccato la testa nel giardino della scuola).

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    5. Esattamente quelli, doc, scopro che esisteva pure la slotmachine trasformabile. Io, però, credo di aver avuto sì il flipper, la roulette e il registratore di cassa, ma nemmeno in versione Gig (e già quella...), bensì la versione anonima protocinese.

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  30. Molto bella la pagina ! posso chiedere se ci sarà una lista dettagliata degli articoli relativi a Dino Riders in futuro ?

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  31. Ciao Dottor Manhattan. Sono un paio di anni che ti seguo. Mi sono deciso a intervenire da fan quarantacinquenne dei Transformers. Alle mie spalle ho due teche Ikea con circa un centinaio tra Autobots e Decepticons, provenienti direttamente dall'era G1, e che sono riuscito a conservare per trent'anni in scatoloni e che finalmente un paio di anni fa, assieme al mio "socio" (mio figlio Stefano) siamo riusciti a riportare alla luce e a dar loro la giusta posizione. Insieme a loro ho aggiunto qualche Masterpiece e Chogokin (Goldrake, Trider, Daltanious). Puoi capire quindi quali tasti hai toccato e tocchi ogni venerdì sera, con me. Avanti così, che sei un grande.

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  32. Qui come detto sono recensite le versioni USA. Ma il Mistero che veniva venduto in Italia è possibile che avesse il logo Gitanes anziché Citanes? Io lo avevo e mi sembra di ricordare fosse Gitanes, d'altronde all'epoca la pubblicità di sigarette non era proibita in Italia e anche nei GP italiani le F1 potevano mostrate i marchi tabacchini.

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  33. Bellissimo. Scusa se mi permetto, credo manchi Skids.

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  34. Carissimo Doc, grazie per la bellissima recensione. Nel lontano 1984 comprai la versione gialla di Sideswipe, sempre originale Takara: la sto cercando disperatamente a casa dei miei genitori in vecchissimi scatoloni messi da parte oltre 35 anni fa. A te o agli lettori risulta questa versione in giallo? Perchè riesco a trovare informazioni solo nella versione rosso, come sulle tue foto del resto. Aspetto un tuo commento da esperto, grazie! Tex

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