Catalogo di giocattoli Gig del 1986
Continua la strage di cataloghi di giocattoli acquistati in giro o sull'Internet allo scopo di passarli tutti al fil di scanner e postarne qui il contenuto, senza watermark di sorta, in ossequio al principio della libera circolazione della bruschetta. E così dopo il Catalogo Mattel dell'84 e quelli Gig del '90 e del '91, tocca questa volta a un altro "Gig è Bel" (sì, il gioco di parole resta pietoso anche dopo averlo letto settanta volte). Quali erano i giocattoli Gig del 1986? E quanto costavano? (tanto) [...]
Detto della solita generic copertina un po' inquietante (chi abiterà mai in quella torre a pianta ottagonale con tetto tipo Cremlino? Non lo sapremo mai),
si apre con una nostra vecchia conoscenza delle Pubblicità Fuorvianti di Topolino, il concorso - in partnership con Euro TV - che, raccogliendo i bollini delle confezioni dei Transformers, permetteva di vincere una mini Ferrari Testarossa a benzina. Roba che il tipo, lì, aveva già rimorchiato la compagna di classe più carina prima ancora di uscire di casa. Ché se uno, ai tempi feroci delle elementari, arrivava a scuola con una piccola Ferrari, minimo veniva fatto sindaco junior e portato in trionfo per ore. Prima di esser picchiato e derubato dai bulli, chiaro.
E sono proprio i Transformers, evidentemente, ad aprire il catalogo e far la parte del leone, in quel 1986 che aveva ribadito quanto la Francia resterà sempre un paese malvagio e fondamentalmente superfluo (e toccava aspettare ancora 20 anni per buttarglieloalcù. Rendiamoci conto). Si parte con due bestioni multitrasformazione, Guardian (in originale Metroplex), nelle tre configurazioni robot, base e base x altezza diviso 2, e la sua nemesi Tripticon (Trypticon), che in quanto trasformabile anche in un dinosauro robot camminante - finché non si scassava - vinceva tutto il vincibile. Prezzo indicativo al pubblico, leggiamo, 110mila lire: in termini di potere d'acquisto, secondo la rivalutazione istat dei prezzi al consumo, pari a 130 euro di oggi. Cotiche.
Passiamo ai classici della linea, i più sobri Autorobot (Autobot) da strada a trasformazione singola. Quelli bellissimi, figli della linea Diaclone, e quelli un po' pezzotti e plasticosi venuti dopo. Sia Commander (Optimus Prime) che il suo clone non abbronzato Convoy (Ultra Magnus. Per complicare le cose, Convoy era il nome giapponese di Optimus Prime) costavano 65mila lire (pari a 77 euro di oggi), mentre i fratocugini Gancio (Grapple) e Inferno venivano via a 29.500 lire (34,95 nowamoneyeuro). Commander, per la cronaca, resta un gran bel giocattolo ancora oggi.
Ma si entra nella mitologia della meraviglia meravigliosa con alcuni dei pupazzetti più belli della storia dell'uomo. Quanto, ma quanto erano fighi Tigre (Jazz), Alert (Red Alert), Canguro (Hound) e Mistero (Mirage)? E quando cavolo esce il Masterpiece di Mirage, porcatrottola? Decisamente più mazzarellici, ma comunque rispettabilissimi per le loro auto di un certo livello, Freccia (Sideswipe) e Saetta (Wheeljack). Prezzo cadauno, 25.000 lire (poco meno di 30 attualsoldi). Pantera (Prowl o Sbirreggia), disperso. Quei due cosi brutti là sotto non ce li caghiamo, andiamo avanti.
I Transformers Combiner, qui volgarmente "assemblabili", in tutta la loro mastodontica mole, tanto che oltre al prezzo ti dicevano pure la dimensione artistica: Devastator (31 cm), Pentajet (Superion, 29 cm).
Di Predaking e Pentacar (Menasor) l'altezza non è indicata. In compenso scopriamo che ciascun Combiner costava 72.500 lire (85,89 eurospicci odierni), tranne Predaking, dove è indicato il prezzo dei singoli Predacon (Zannar, Felin, Falcon, Torox, Rinox), 35mila lire. Per un totale di 175mila cucuzze, DUECENTOSETTEEURO e TRENTATRÉ di oggi. Limorté trasformabili.
Ultimi i già sinceramente inguardabili "Tripla Azione", Triplex Uno e Triplex Due (Blitzwing e Astrotrain), Bora (Springer) e Ghibli (Sandstorm), a 35.000 vecchiosoldi ciascuno.
Una veloce occhiata a dei giochilli elettronici succhiapile venduti a prezzi osceni (per quanto i tre in basso, com quel look da minicabinati, siano degli oggetti dal pronunciatissimo sapore retrovintaggio),
e arriviamo ai Radiocomandi Gig, con prezzi compresi tra le 90 del popolare Turbo Panther e le 350mila lire del modello Bison F. 350mila picchiodineri dei tempi del Pentapartito corrispondono a QUATTROCENTOQUATTORDICI euro e spicci attuali. Un regalino di Natale così, senza pretese, da rata del mutuo.
Decisamente più economica questa Ferrari Testarossa con controllo "semiprotezionale", cioè rigido come un'insegnante di matematica veterofascia, proposta a soli 99mila soldi.
Le macchine del potere, veicoli zarri che non si fermavano davanti a niente, neanche a televisioni da stanzetta tenute accese per tutto il pomeriggio. Eskalator, con le sue 16 ruote, Flex, con le ruote che si gonfiavano quando si emozionava, e i due modelli gettaponte Cross Boss.
I fighissimi Sectaurs. O meglio, fighi lo erano solo Skulk (54mila, 64 euro circa) e General Spidrax (69mila lire, 81,75 euro) con i loro megaragnoschifi a guanto, molto meno il rubizzo Pinsor e i minchietti appiedati con mostrillo (Waspax, Zak e gli altri). Il sinceramente brutto Castello dei Sectaurs veniva 72.500 lire (85,89 euro), i Sectaurs minori 23.500 lireitaliche (poco meno di 28 euro).
In casa Playmobil troviamo lo scusagno castello medievale, annichilito dai castelli Lego (120mila cartevecchie = 142 cartenuove), ma soprattutto il mitologico dittico composto da galeone (stesso prezzo)
e fortino del west (qui fortino del wet perché bagnato. 98mila, 116€). C'era anche il fustino sorpresa, con 35 personaggi e 200 accessori. Oh, magari ti diceva culo e ci trovavi pure il Playmobil Barbone. Momento mariomerolo al ricordo dei giocattoli, soprattutto "le costruzioni", tenuti dentro un vecchio fustino di detersivo e perciò aromatizzati a vita al dixan.
Giocattoli per fanciulle. La ballerina dei sogni, con il collo lungo mezzo metro, tutta sproporzionata, a soli 59.500 soldi (70 euro e qualcosa. C'è ancora qualcuno convinto che oggi i giocattoli costino troppo?). Ma spazio anche a Sbrodolino, il piccolo bambolotto re dello squirting,
agli ubiqui Cuorecaldo per tutte le tasche (da 13.500 lire del modello proletario alle 59.500 del gigante mostruoso con capelli pagliazzi), passando per l'inquietante Spay, il bambolotto venuto dallo spazio, chiaramente un piccolo Roy Batty. Prezzo suggerito al pubblico di 49.500 vecchioconiovaluta, cioè 58,65 germanpecunia. Più altrettanti per il passeggino o la culla.
Pin e Pon erano dei pupazzilli con i loro colorati playset, la fattoria, il giardino dell'acqua, dove si coltivano le bottiglie di minerale, e la Casa Grande, che era una casa, però grande. Prezzi attorno alle 69mila lire, 81 euro per 'ste cagatine. La Villa Pimpi Rosa era invece lo scrigno per i giochi di tutti i pampìni e costava molto meno.
La linea Ridimmy, gli orsacchiotti pappagally. Di Ridimmy, l'orsetto parlante, scopriamo le incredibili facoltà adattive: "Se gli parli con dolcezza, ti risponde con dolcezza, se gli parli con allegria, riderà con te". Se gli dici parole di maleducazione, ti rifila una cinquina. C'era pure il Ridimmy che arrivava con le sue cazzate già da casa, Ridimmy Cantastorie, ma costava di più. Ma che vuoi che siano, papà del 1986, 95mila lire (€ 112,55 del 2015) per un portentoso orsacchiotto con un cacchio di registratorino incorporato? Essù, non fare il braccino come Tripticon.
Poi, siccome la fantasia arrivati alla penultima pagina era finita, la linea di Peluche si chiama Tenero Peluche e la descrizione lì accanto attacca con un "Il Peluche è tenero". Tautologia, portami via. L'orsacchiottone gigante Gig Boy (72 cm) costava 59.500 lire, mentre per un Fido Tenerone si arrivava anche a 72.500. Ma d'altronde, se te ne chiedevano 54 per un orsacchiotto bianco con un cappellino della cippa.
Chiudiamo con Bebi Mia (nome del prototipo: Mia Onii Sciugar), bambola elettronica che "si comporta come una bambina vera", cioè che se a dieci anni non la porti a vedere Violetta ti dice che ti odia. 149mila lire, che in soldo odierno fa 176 euro e 53 alla cassa. "La bambola che ti fa sentire davvero mamma", nel senso che te la faceva sentire, la mamma, mentre urlava alla povera ragazzina - plagiata dalla febbre del consumismo tipica degli anni 80 - "Figlia disgraziata, ma credi che i soldi li troviamo sotto un mattone, ma vaialdiavolo tu e 'sto catalogo che ora te lo brucio". Ma poi era Natale, e si era tutti più felici. Gig è bell (x2), gig all the waynes.
Gig è Bel Natale '91
Gig è Bel Natale '90
Catalogo Mattel '84
Altri cataloghi di giocattoli
Detto della solita generic copertina un po' inquietante (chi abiterà mai in quella torre a pianta ottagonale con tetto tipo Cremlino? Non lo sapremo mai),
si apre con una nostra vecchia conoscenza delle Pubblicità Fuorvianti di Topolino, il concorso - in partnership con Euro TV - che, raccogliendo i bollini delle confezioni dei Transformers, permetteva di vincere una mini Ferrari Testarossa a benzina. Roba che il tipo, lì, aveva già rimorchiato la compagna di classe più carina prima ancora di uscire di casa. Ché se uno, ai tempi feroci delle elementari, arrivava a scuola con una piccola Ferrari, minimo veniva fatto sindaco junior e portato in trionfo per ore. Prima di esser picchiato e derubato dai bulli, chiaro.
E sono proprio i Transformers, evidentemente, ad aprire il catalogo e far la parte del leone, in quel 1986 che aveva ribadito quanto la Francia resterà sempre un paese malvagio e fondamentalmente superfluo (e toccava aspettare ancora 20 anni per buttarglieloalcù. Rendiamoci conto). Si parte con due bestioni multitrasformazione, Guardian (in originale Metroplex), nelle tre configurazioni robot, base e base x altezza diviso 2, e la sua nemesi Tripticon (Trypticon), che in quanto trasformabile anche in un dinosauro robot camminante - finché non si scassava - vinceva tutto il vincibile. Prezzo indicativo al pubblico, leggiamo, 110mila lire: in termini di potere d'acquisto, secondo la rivalutazione istat dei prezzi al consumo, pari a 130 euro di oggi. Cotiche.
Passiamo ai classici della linea, i più sobri Autorobot (Autobot) da strada a trasformazione singola. Quelli bellissimi, figli della linea Diaclone, e quelli un po' pezzotti e plasticosi venuti dopo. Sia Commander (Optimus Prime) che il suo clone non abbronzato Convoy (Ultra Magnus. Per complicare le cose, Convoy era il nome giapponese di Optimus Prime) costavano 65mila lire (pari a 77 euro di oggi), mentre i fratocugini Gancio (Grapple) e Inferno venivano via a 29.500 lire (34,95 nowamoneyeuro). Commander, per la cronaca, resta un gran bel giocattolo ancora oggi.
Ma si entra nella mitologia della meraviglia meravigliosa con alcuni dei pupazzetti più belli della storia dell'uomo. Quanto, ma quanto erano fighi Tigre (Jazz), Alert (Red Alert), Canguro (Hound) e Mistero (Mirage)? E quando cavolo esce il Masterpiece di Mirage, porcatrottola? Decisamente più mazzarellici, ma comunque rispettabilissimi per le loro auto di un certo livello, Freccia (Sideswipe) e Saetta (Wheeljack). Prezzo cadauno, 25.000 lire (poco meno di 30 attualsoldi). Pantera (Prowl o Sbirreggia), disperso. Quei due cosi brutti là sotto non ce li caghiamo, andiamo avanti.
I Transformers Combiner, qui volgarmente "assemblabili", in tutta la loro mastodontica mole, tanto che oltre al prezzo ti dicevano pure la dimensione artistica: Devastator (31 cm), Pentajet (Superion, 29 cm).
Di Predaking e Pentacar (Menasor) l'altezza non è indicata. In compenso scopriamo che ciascun Combiner costava 72.500 lire (85,89 eurospicci odierni), tranne Predaking, dove è indicato il prezzo dei singoli Predacon (Zannar, Felin, Falcon, Torox, Rinox), 35mila lire. Per un totale di 175mila cucuzze, DUECENTOSETTEEURO e TRENTATRÉ di oggi. Limorté trasformabili.
Ultimi i già sinceramente inguardabili "Tripla Azione", Triplex Uno e Triplex Due (Blitzwing e Astrotrain), Bora (Springer) e Ghibli (Sandstorm), a 35.000 vecchiosoldi ciascuno.
Una veloce occhiata a dei giochilli elettronici succhiapile venduti a prezzi osceni (per quanto i tre in basso, com quel look da minicabinati, siano degli oggetti dal pronunciatissimo sapore retrovintaggio),
e arriviamo ai Radiocomandi Gig, con prezzi compresi tra le 90 del popolare Turbo Panther e le 350mila lire del modello Bison F. 350mila picchiodineri dei tempi del Pentapartito corrispondono a QUATTROCENTOQUATTORDICI euro e spicci attuali. Un regalino di Natale così, senza pretese, da rata del mutuo.
Decisamente più economica questa Ferrari Testarossa con controllo "semiprotezionale", cioè rigido come un'insegnante di matematica veterofascia, proposta a soli 99mila soldi.
Le macchine del potere, veicoli zarri che non si fermavano davanti a niente, neanche a televisioni da stanzetta tenute accese per tutto il pomeriggio. Eskalator, con le sue 16 ruote, Flex, con le ruote che si gonfiavano quando si emozionava, e i due modelli gettaponte Cross Boss.
I fighissimi Sectaurs. O meglio, fighi lo erano solo Skulk (54mila, 64 euro circa) e General Spidrax (69mila lire, 81,75 euro) con i loro megaragnoschifi a guanto, molto meno il rubizzo Pinsor e i minchietti appiedati con mostrillo (Waspax, Zak e gli altri). Il sinceramente brutto Castello dei Sectaurs veniva 72.500 lire (85,89 euro), i Sectaurs minori 23.500 lireitaliche (poco meno di 28 euro).
In casa Playmobil troviamo lo scusagno castello medievale, annichilito dai castelli Lego (120mila cartevecchie = 142 cartenuove), ma soprattutto il mitologico dittico composto da galeone (stesso prezzo)
e fortino del west (qui fortino del wet perché bagnato. 98mila, 116€). C'era anche il fustino sorpresa, con 35 personaggi e 200 accessori. Oh, magari ti diceva culo e ci trovavi pure il Playmobil Barbone. Momento mariomerolo al ricordo dei giocattoli, soprattutto "le costruzioni", tenuti dentro un vecchio fustino di detersivo e perciò aromatizzati a vita al dixan.
Giocattoli per fanciulle. La ballerina dei sogni, con il collo lungo mezzo metro, tutta sproporzionata, a soli 59.500 soldi (70 euro e qualcosa. C'è ancora qualcuno convinto che oggi i giocattoli costino troppo?). Ma spazio anche a Sbrodolino, il piccolo bambolotto re dello squirting,
agli ubiqui Cuorecaldo per tutte le tasche (da 13.500 lire del modello proletario alle 59.500 del gigante mostruoso con capelli pagliazzi), passando per l'inquietante Spay, il bambolotto venuto dallo spazio, chiaramente un piccolo Roy Batty. Prezzo suggerito al pubblico di 49.500 vecchioconiovaluta, cioè 58,65 germanpecunia. Più altrettanti per il passeggino o la culla.
Pin e Pon erano dei pupazzilli con i loro colorati playset, la fattoria, il giardino dell'acqua, dove si coltivano le bottiglie di minerale, e la Casa Grande, che era una casa, però grande. Prezzi attorno alle 69mila lire, 81 euro per 'ste cagatine. La Villa Pimpi Rosa era invece lo scrigno per i giochi di tutti i pampìni e costava molto meno.
La linea Ridimmy, gli orsacchiotti pappagally. Di Ridimmy, l'orsetto parlante, scopriamo le incredibili facoltà adattive: "Se gli parli con dolcezza, ti risponde con dolcezza, se gli parli con allegria, riderà con te". Se gli dici parole di maleducazione, ti rifila una cinquina. C'era pure il Ridimmy che arrivava con le sue cazzate già da casa, Ridimmy Cantastorie, ma costava di più. Ma che vuoi che siano, papà del 1986, 95mila lire (€ 112,55 del 2015) per un portentoso orsacchiotto con un cacchio di registratorino incorporato? Essù, non fare il braccino come Tripticon.
Poi, siccome la fantasia arrivati alla penultima pagina era finita, la linea di Peluche si chiama Tenero Peluche e la descrizione lì accanto attacca con un "Il Peluche è tenero". Tautologia, portami via. L'orsacchiottone gigante Gig Boy (72 cm) costava 59.500 lire, mentre per un Fido Tenerone si arrivava anche a 72.500. Ma d'altronde, se te ne chiedevano 54 per un orsacchiotto bianco con un cappellino della cippa.
Chiudiamo con Bebi Mia (nome del prototipo: Mia Onii Sciugar), bambola elettronica che "si comporta come una bambina vera", cioè che se a dieci anni non la porti a vedere Violetta ti dice che ti odia. 149mila lire, che in soldo odierno fa 176 euro e 53 alla cassa. "La bambola che ti fa sentire davvero mamma", nel senso che te la faceva sentire, la mamma, mentre urlava alla povera ragazzina - plagiata dalla febbre del consumismo tipica degli anni 80 - "Figlia disgraziata, ma credi che i soldi li troviamo sotto un mattone, ma vaialdiavolo tu e 'sto catalogo che ora te lo brucio". Ma poi era Natale, e si era tutti più felici. Gig è bell (x2), gig all the waynes.
Gig è Bel Natale '91
Gig è Bel Natale '90
Catalogo Mattel '84
Altri cataloghi di giocattoli
Che nostalgia...
RispondiEliminaMa l'eskalator si arrampicava davvero? Ho questo dubbio da 20 anni.
Il galeone Playmobil odierno sta sui 70 euro
Ma il vero risparmio dei nostri giorni è sulle macchinine telecomandate...l'anno scorso ne ho presa una da 10 euro, ed andava gran bene, finchè i ripetuti crash test l'hanno uccisa :D
Con 50 euro si trovano delle gran cose (si parla di giocattoli per bambini, non tiratemi in ballo che le professionali han prezzi a 3 cifre :)).
Eskalator non si arrampicava manco per il casso.
EliminaMi ricordo una GROSSA delusione nel vedere che non scalava i muri.
Cmq avevo sia Guardain che Tripticon! Maledetto Doc, non puoi piazzarci un post così Lacrime Napuletanti il lunedì di prima mattina....
Parlando di macchine radiocomandate io la Bison F10 l'avevo e l'ho ancora solo che ha il differenziale rotto e quindi è a riposo. Andava come un missile mi sono divertito un casino con quella macchina,è stato un regalo di mio papà azzecatissimo
EliminaPer il resto mi ricordo che avevo sia Commander che Convoy e il galeone piratesco della Playmobil e anche un Sectaurs col suo mostrillo,Skito con il fedele Toxicid,e ricordo ancora quanto bramavo la Ferrari a benzina... Un po' come adesso...
EliminaAvevo anche il Ridimmy! Che ricordi ragazzi
Elimina"C'è ancora qualcuno convinto che oggi i giocattoli costino troppo?"
RispondiEliminaMah, tranne poche eccezioni e facendo due conti qualità/prezzo francamente direi di si, ma di brutto.
Poi va beh, i peluche, giocattoli per bambine e bambolottame vario son sempre costati uno sproposito, questo è vero.
Più oggettivo dei prezzi convertiti al loro potere d'acquisto cosa vogliamo usare, la macchina del tempo per dare un'occhiata di persona? :) Magari i tarocchi e le cinesate, ma se parliamo di giocattoli di marca qui carta canta, sono dati oggettivi. Personalmente quando vado a comprare qualche giocattolo a mio figlio non vedo mai tanta roba che costi così tanto.
Elimina@Alex:
EliminaParlavo ovviamente dei prezzi di allora in raffronto a quelli attuali, non di quelli attuali in assoluto, né della qualità che ti danno per i soldi spesi. Quello è tutto un altro discorso.
Predaking costava davvero uno sproposito. LO chiesi per il compleanno ma mi son dovuto accontentare di uno solo dei predacon, il toro. E bobbè.
Eliminaanche io ho notato: i giocattoli di oggi costano decisamente meno!
Eliminaanche perchè il mercato è molto ridimensionato, a un ragazzino prima anche per regali importanti, tralasciando i bimbi ricchi con un botto di roba, gli compravi i giocattoli, oggi si va su console e videogames vari per i regali grossi.
EliminaLe macchine della scuderia GIG mi ricordo che costavano veramente uno sproposito, tanto da doverci mettere una pietra sopra. Così come certi Lego. Sfatiamo questo mito che con la cara vecchia Lira tutto costasse meno!
Eliminaavrei potuto ripetere il consueto "solo il computer poteva creare Autorobot Trasformer"....ma alla Gig avevano già rettificato il nome in Transformers", modificato le confezioni e ritoccato il prezzo dell'Autorobot classico (da 20.000 lire nel 1985 alle 25.000...)
RispondiEliminae quindi dico:
"Soffia il vento piano piano
e ti porta da lontano
tanti fiori profumati
Pimpi Rosa son chiamati" ....è arrivata così, da non so dove, la canzoncina della reclame...
Grazie Doc, ricordo perfettamente questo catalogo del 1986 (avevo 13 anni età della quasi ragione)...e vai con le bruschette!
Ho rosicato tantissimo quando a mia cuggina hanno regalato la Bebi Mia originale. Ovviamente lei per sfoggiarla mi invitò a casa sua a giocarci.
RispondiEliminaFu lì che si scoprì che per "giocarci" si doveva stare tutti zitti e fermi se no la bambola non si addormentava e cominciava a piangere alla maledetta. Cinque minuti e mi aveva già rotto le bolle, rosico annullato e una vita più felice.
Oddio, meraviglia!!! *.*
RispondiEliminaNell'86 avevo 5 anni, quindi questo catalogo non me lo ricordo, in compenso dopo aver buttato un occhio ai prezzi ho capito come mai solo raramente ricevevo i regali che chiedevo...
RispondiElimina"chi abiterà mai in quella torre a pianta ottagonale con tetto tipo Cremlino?" a me con quel "cappuccio" (nudge nudge) di neve ricorda in maniera molto inquietante qualcos'altro.
RispondiEliminama forse sono io un depravato
azz mi hai rubato il commento, comunque si, decisamente e senza dubbi.
EliminaGran bella raccolta, alcuni giocattoli non li conoscevo nemmeno.
RispondiEliminaDei combiner io avevo il Pentacar, degno di nota perche' per completare l'unione dovevi aggiungere i pugni, il mutandone nero e soprattutto le ciabatte viola (sapete, era malvagio...).
Il Cross Boss non l'avevo mai visto, ma e' bellissimo. "Capo, c'e' da passare uno strapiombo, come facciamo?" "Non c'e' problema, ho giusto qui un PONTE sulla schiena". "La', transitate lo cavalcone in fila longobarda!".
Citazione meravigliosa :)
Eliminasottoscrivo... Ti veggo e Ti piango...
EliminaDoc, è da un po' che ci penso, ma mi sa che il convertitore ISTAT è attendibile quanto l'auditel.
RispondiEliminaPerchè io ho il distinto ricordo che 110.000 lire, nel 1986 non equivalevano a 130 euro odierni.
Nel 1986 la richiesta "Mamma, papà, voglio un giocattolo da 110.000 lire!" veniva processata dal traduttore automatico figliese->genitorese e convertita in "Onorabile Madre, Venerabile Padre, faccio rispettosa richiesta di essere inviato a cucire palloni 14 ore in uno scantinato per il resto delle mie scuole dell'obbligo in quanto mi sono reso conto che la vostra amorevole guida ancora troppo mi protegge dal mondo feroce che mi attende la fuori."
L'esatta composizione della frase poteva variare da modello a modello del traduttore, con l'aggiunta o meno di "nutrito a pane ed acqua" e conversioni temporali che andavano da "per le scuole medie" a "fino a Dottorato conseguito".
Ma il senso era quello.
Bruschette così, di lunedi, per iniziare bene la settimana...
RispondiEliminaCmq essendo bimbo povero, il triplex due me lo feci da me medesimo con i lego...non era la stessa cosa ma quanta soddisfazione!
Non preoccuparti, io i transformers me li facevo di carta ritagliata e si trasformavano davvero! Solo che di Triplex 2 (Blitzwing) ne avevo una versione tarocca che diventava trattore inece che carro armato ed era verde e bianco...
Eliminaaaaahhh che momento mariomerolo!!! Anch'io mi facevo i transformers di carta, ricordo Commander, Megatron, Grillo (che credo fosse Bumblebee) trasformabili, erano una figata!!! Li tenevo nel diario di scuola (quello dei Peanuts!!!) e ricordo ancora quando la mia compagna carina delle leementari venne a chi3edermi se potevo farne uno per suo fratello. Un'ascesa di classe mica da ridere!!!
EliminaGrande!!!! Di carta avevo un'intera armatadi personaggi: Transformers, Centurion, Cavalieri dello Zodiaco e 5 Samurai e poi ovviamente i robot di Go Nagai + General Daimos (perchèper qualche motivo era "Il figlio di Goldrake"). ovviamente tutte le truppe erano affiancate da personaggi inventati di sana pianta da me. Ancora oggi se ho a che fare con qualche nipote, gli faccio i giochi di carta che sono sempre molto graditi!!!! ^_^
Elimina#PoveriMaIngegnosi #Abbracciamocifortissimi :)
EliminaOddio, ma allora non ero l'unico! Ho ancora una scatola DA SCARPE a casa dei miei, dove hanno collezionato tutte le mie "opere". Dagli "orologi di Michael Knight di carta per parlare con K.I.T.T." delle elementari, ai Transformers, per concludere con qualche Cavalieri dello Zodiaco.
EliminaAh, quanti anni fa.
Grandi ,anch io ero uni di quei bambini che si disegnava i transformers di carta poi li ritagliavo e poi via a giocare sognando di avere quelli veri un giorno!! Che nostalgia
EliminaAaargh, il 1986? Guardian e Ghibli nel cuore (e un hole in the chest nel portaimbrogli dei miei, che me li regalarono nell'arco di un paio di anni...aveo anche Iperion, che bruschette formato famiglia il lunedì mattina...).
RispondiEliminaPiccolo aneddoto su BebiMia: i miei la comprarono a mia sorella nel 1988 o giù di lì (mia sorella è del 1987). Dopo un paio di giorni lei mise BebiMia nello scatola e disse a mia madre che la metteva a riposare. E' ancora a riposare dopo quasi 30 anni.
Bye
Oscar
La Ferrari Testarossa radiocomandata... 7 pile nella macchina + 4 nel telecomando per 15 minuti di gioco. Però mettendo le Duracell fresche per 5 minuti partendo col turbo le ruote posteriori pattinavano di brutto.
RispondiEliminaLa turbo Panther fece un paio di salti ammazzatutto in cortile ma resistette imperturbabile.
Qualche anno dopo arrivò il Convoy (di cui mi bullavo come se non ci fosse un domani) e, a rate, il Pentacar. Giocavo come un matto per pomeriggi interi...
Purtroppo l'alluvione del '94 si è portata via tutto (con tanto di tre carriolate di Topolino da fine anni '60 al 1984), ad oggi avrei un tesoretto mica male. Bruschette a non finire.
Ricordo anche io il prezzo spropositato dei giochi allora, ed in effetti li trattavamo davvero bene, molto meglio di cosa fanno oggi i nostri figli. Ne ricevevamo di meno, e quindi eravamo anche più legati.
Me lo ricordo perfettamente questo catalogo. Ho passato ore a sognare di avere tutti i transformers :(
RispondiEliminaE' vero, i fustini Dixan con quel loro odore usati per contenere il giocattolame vario!
RispondiEliminaAhhhh i Pinipon, i bambini zuccherini! Mia cuggina ne aveva un intero playset (compreso quello del fioraio) e mi costringeva a giocarci con lei perchè avevamo la stessa età. "Vale ma non li fanno neri 'sti cosi?", "No, sono zuccherini, solo colorati"..."cazzo..."
RispondiEliminaI transformers visti così un attimo mi fanno venire una nostalgia canalis™ che manco le macchine del tempo. I combiner erano tutti qualcosa. Tivia: non so se è vero ma tra di noi all'epoca girava voce che Pentacar fosse molto raro e per questo valeva di più.
Credo che il primo transformer che mi sia stato regalato fosse la countach con la livrea della polizia, seguito poco dopo dal fratocugino di Prowl, la porsche grigia.
RispondiEliminaErano veramente fighissimi, nel 1986 avevo 6 anni ed il catalogo gig era LA BIBBIA del regalo di natale; lo consumavo a furia di guardarlo che neanche playboy gli anni successivi..post bruschettoforo del lunedì!
Ho ancora il pupazzame trasformabile di Commander e Freccia e la Turbo Panther radiocomandata, se mi mettevi a pelare cipolle per il resto della giornata piangevo di meno ç_ç
RispondiEliminaio avevo il Commander farlocco coreano (Containder, questo era il suo nome) noto in tutto il globo per avere ul vetro unico davanti (non era diviso in 2 come i verri truk amerrigani) e per il fatto che era impossivile da mettere in piedi, le gambe a mollo tornavano sempre indietro e lo sbalzavano sulla schiena, un dramma
EliminaCatalogo che con grandissima sicumera mi è passato sotto le mani e, forse, da qualche parte devo ancora avercelo.
RispondiEliminaGaleone Playmobil sogno bagnato di ogni bimboragazzè, in quella fase di passaggio tra infanzia ingenua e rivistezozze.
A proposito: fate conto di una decina di chili di tutte queste meraviglie presenti contemporaneamente nella mia cameretta, a tredici anni; un pomeriggio metto tutto in un megacesto e regalo tutto al bambino incredulo del piano di sotto, così, solo perché la ragazzina più bella di scuola veniva a trovarmi e speravo di limonarmela apparendole più grande di quel che ero.
Quindi mi sono dato all'eroina e alle big babol.
Fighissimo (o meglio ringerissimo) questo racconto :-)
EliminaDobbiamo immaginare che il trucco non abbia funzionato, lasciandoti senza limone e senza dieci chili di transformer & C :-)
Ommarò...Convoy, Alert e Tigre ce li avevo!...anche se non credo che mi fossero stati comprati nello stesso anno.
RispondiEliminaIo avevo la Ferrari Testarossa. Quintali di batterie per vederla sfrecciare nel corridoio di casa mia e driftare tra le sedie della cucina. Bei tempi.
RispondiEliminaIl galeone era strabellssimo ! Mi ricordo inenarrabili pomeriggi a casa di un amico a giocare ai pirati .
RispondiEliminaFissa che mi è restata , e si è viagrizzata all' uscita di Money Island e non mi ha mollato più .
Uno dei regali piú belli di mia madre.... ce l'ho ancora, sopravvivendo alle mie ex manine da bambino killer
EliminaBruschette...
RispondiEliminaMi se che avevo l'auto da corsa gialla (solo quella) di Pentacar... mi pare anche di ricordare il quadratino nero al centro dell'alettone anteriore, che dovevi strofinarlo col dito (riscaldarlo?) per far apparire il logo di Distructor (Decepticon)...
Possiedo tutti i Sectaurs ( tranne il castello ) il " mini cabinato " Galaxy 2 , un clone di Galaga , ancora lo conservo gelosamente ( seppur non più funzionante , sigh ! ) e ai " giocattoli con odore di Dixan " ( per me costruzioni , macchinine e soldatini ) mi è venuto un magone..........(=^___^=)
RispondiEliminaScusate, ma la bambina testimonial di Baby Mia è la sorella di Dennis the Menace o è proprio lui travestito per l'occasione? O_o
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RispondiEliminaDoc, non so se lo ricordi, ma ancora prima dell'86 era uscita una PRIMA versione del Convoy, con Optimus Prime / Commander come motrice e rimorchio colorato di blu e grigio. Io me lo feci regalare giustappunto per Natale...
RispondiEliminaEcco i link a foto prese di straforo da un paio di annunci su Ebay:
http://thumbs.ebaystatic.com/images/g/--4AAOSwN81WEnCW/s-l225.jpg
http://i.ebayimg.com/00/s/MTIwMFgxNjAw/z/TIcAAOSwg3FUccz5/$_35.JPG
Nostalgia come piovesse...
Avevo pure io questa versione
EliminaPresente, l'avevo anche io.
EliminaTant'è che ero convinto che fosse Commander a diventare Convoy...convinzione durata fino all'anno scorso quando è uscito il masterpiece di Ultra Magnus :D
Sì ma... "funziona con 8 pile stilo" "funziona con 4 pile tipo torcia". Praticamente all'interimento delle pile il peso del mezzo raddoppiava. E la Turbo Panther con 8 pile fresche girava al massimo mezz'ora. Se ricaricabili (all'epoca costosissime, ricordiamolo) ancora meno. Altro che settantacinquemilalire.
RispondiEliminaQuanti momenti mariomeroli in questo catalogo... non solo il mio primo Trasformer, Freccia, ma anche tanti altri giocattoli che avevo (e che ho ancora conservati in qualche scatolone)
RispondiEliminaOltre a Freccia, dei Trasformer avevo anche il Pentajet ed il tripla azione Triplex Due, che dal vivo non era così brutto come sembrerebbe in foto.
ah si, avevo anche una sola delle auto del Pentacar.
E avevo anche il galeone dei Playmobil.
Ovviamente si tratta di regali ricevuti in anni e momenti diversi, non tutti nel 1986... ma in ogni caso, corro a telefonare ai miei genitori per ringraziarli :-)
Bizzarro: in questo catalogo non c'è nessun giocattolo che a quei tempi avrei desiderato con tutte le mie forze; qualcosa di interessante sì, ma nulla che allora avrei chiesto in regalo con insistenza. Forse le mie preferenze andavano ad altre marche, chissà. Però una piccola CuoreCaldo e un Pimpirosa li avevo: col senno di poi, vorrei conoscere colui/colei che ha tradotto "Charmkins" come "PimpiRosa".
RispondiEliminaPer BebiMia ho avuto una breve fascinazione, ma un'amichetta se la fece regalare e scoprii che le sue capacità effettive erano da ridimensionarsi parecchio rispetto a quel che diceva la pubblicità.
Ricordo ancora con tristezza quando il mio Guardian si divise in due ad altezza busto :/
RispondiEliminaPure il mio, era attaccato per una cazzo di rotellina tonda di mezzo centimetro maledetti loro. (O così ricordo)
EliminaNemmeno con il superattack si riusciva a rimetterlo in sesto.
Ho smesso di piangerci 3 giorni fa.
OMG, su "Villa Pimpi Rosa" ho avuto un momento di epifania-del-dejavù! °_° E' vero, questo roba esisteva! E mi sa che uno di quegli anellini per casa ha pure girato. OMG(2), avevo completamente rimosso! O__O
RispondiEliminaDa brava collezionista di pelouche, credo di aver chiesto varie volte l'orsetto Dolcenatale o un cagnone Tenerone, ma invano. E ora che vedo i prezzi, capisco anche perché invano... :-O
Il più bel catalogo Gig di tutti i tempi (e scusate il gioco di parole)!
RispondiEliminaSto piangendo fortissimo...
RispondiEliminaDoc, bisogna che un giorno di questi parli dei Robotix perche' secondo me erano un figata assurda!
Quanto erano fichi i Gig è Bel!
RispondiEliminaNonostante sia nato due anni più tardi dall'uscita catalogo, torno indietro nel tempo :)
io me lo ricordo quel catalogo, avevo 6 anni (età perfetta) e canguro (il mio primo transformers di una bella collezione ormai dispersa come lacrime nella pioggia.)
RispondiEliminaI Lego conservati nel fustino di Dixan che mia madre aveva foderato con la carta con i gigli marroni in campo beige, quanti ricordi.
RispondiEliminaBellissimi i Transformer, adesso che sono pure entrato nel tunnel di quelli prodotti dalle terze parti le mie finanze tremano.
PS: quanto è figo quello che mi hanno consegnato a Lucca e si vede nel post di Lucca.
Qui andiamo sulle bruschette pesanti, è il catalogo GIG che ricordo di più. In pieno boom dei Transformers, quel Natale mi feci regalare Commander, non ricordo di essere mai stato così felice nel ricevere un regalo. Tra l'altro nel catalogo c'è un errore (che notai già all'epoca, e avevo quasi 10 anni), quello nella foto non è Freccia (Sideswipe), ma Lince (Sunstreaker), il quale non fu mai importato ufficialmente nella versione rebrandizzata della serie animata, ma solo nella Diaclone.
RispondiEliminaTutti. Quei. Transformers.
RispondiElimina:°)
Grazie per il post da Bruschetta con la maiuscola, Doc. Questo è il primo catalogo che ricordo da cima a fondo.
RispondiEliminaUn giorno, quando avrò una casa tutta mia come un rEgazzino cresciuto avrò una stanza piena di G1
Bellissimo catalogo, io avevo il Guardian e ricordo che già lo scatolone era gigantesco oltre che bellissimo. Forse perché ero io ad essere piccolo, ma mi sembrava davvero immenso, e aveva anche una maniglia per sollevarlo. Ho avuto anche Tigre e la Lamborghini rossa, che in questo catalogo non c'è. Ma pure Pentajet, Convoy che aveva il robot motrice Commander rosso e il rimorchio blu. E anche Iperion, che ricordo essere molto macchinoso e faticoso da trasformare, perché le sue parti mobili avevano molto attrito tra di loro.
RispondiEliminaA proposito di Bebi Mia, ricordiamo per favore anche il suo upgrade Baby Viva: io la volevo, ma i miei mi annichilirono con "costa tantissimo, pensa ai bambini poveri che non hanno niente".
RispondiEliminaEccola ora, siliconata e miagolante:
https://www.youtube.com/watch?v=2H70xcty86g
Ricordo tutto benissimo! Avevo 10 anni, a quell'età sai tutto e ti ricorderai per sempre tutto! La Testarossa per bambini mi scimmiò parecchio e se ci ripenso mi scimmia ancora adesso. Per anni mi sono chiesto chi potesse avere in casa una cosa così bella e potenzialmente così pericolosa. Sono cresciuto ad Arese, bambini ricchi a go-gò ma una cosa così non se la sarebbe sognata nessuno!
RispondiEliminama hai visto a che prezzi la vendono la testarossa junior?
RispondiEliminaOddio la raccolta dei bollini per la testarossa..
RispondiEliminaI prezzi erano folli e più ancora i miei genitori, che solo della roba di questo catalogo mi regalarono Predaking (completo) svariati transformers, 2 Sektaurs, Galaxy II e la Missiler, che si succhiava tipo 20 AA in 7 minuti, che appena sfioravi il telecomando veniva sparata contro il muro più vicino. Un giorno la feci guidare ad un mio amico che impiegò 3 secondi per fracassarla su un palo. Ricordo ancora che la riparazione costò 68.000 lire e diverse settimane di attesa. Inutile, perchè da allora non la usammo MAI PIU'. Ci avrò giocato 10 volte in tutto. Viziato di merda che ero.