Transformers: Wheeljack G1/Diaclone e il Masterpiece MP-25 di Tracks
Come promesso qualche giorno fa, ecco qualche fotina degli ultimi Transformers arrivati a casa Manhattan. Il Masterpiece MP-25 Tracks, e il vecchio Wheeljack/Saetta in versione G1 degli anni 80, perché un mondo con più Lancia Stratos - ormai lo sappiamo - è un mondo più buono e giusto [...]
Partiamo da Tracks, il Masterpiece codice MP-25, uscito lo scorso autunno. Noto ai tempi in Italia come Puma, Tracks era un personaggio secondario nel cartone dei Transformers G1, pur nella figosità garantita da questa Chevrolet Corvette Stingray capace di trasformarsi in un'auto volante e di comporre con le sue scie chimiche la scritta nel cielo M.A.S.K. puppa".
La confezione include, oltre a Tracks anche Raoul, il ragazzo tamarro degli anni 80 con il mullet, e un mini Blaster/Radiorobot in versione boombox, per una rimpatriata dall'episodio 25 della seconda stagione del cartone.
La Corvette è solida e compatta come tutti i modelli della linea Masterpiece. Forse un pelo meno solida, ma più che altro perché ha una linea più affusolata rispetto agli altri Autobot.
La trasformazione è, come al solito, lunga ed elaborata, ma non ti sei arenato su alcun passaggio in particolare, fatto salvo il momento in cui dovevi far scattare due perni di ferro tirandoli, e hai avuto paura di fracassare tutto. E niente, ricordiamolo, tira giù santoni creativi ai danni degli ingegneri giapponesi e delle loro famiglie per sette generazioni più di un giocattolo costoso che si scassa. Fortunatamente, non si è scassato nulla.
Per piazzare in bella posa l'auto volante, è compreso nel prezzo anche questo piedistallo snodato, con il logo degli Autobot/Autorobot. Figo, ma va bilanciato bene, se non volete vedere l'auto piantarsi di punta sulla scrivania. Gli specchietti retrovisori, come per le altre macchine della serie, sono su telaio e vanno incastrati. Il problema è che questa volta non volevano saperne di restare al proprio posto, continuando a cascare. Fortuna che nella confezione ce ne sono due coppie.
E infatti eccoli là, a un certo punto li hai messi via e buona notte. Proseguendo nella trasformazione, l'auto volante ti diventa robot. La linea è piacevole, per quanto più slanciata e meno massiccia rispetto agli altri Masterpiece Autorobot. Non bellissimo quello spazio vuoto che resta al posto delle ginocchia, ma alla fine non si nota granché.
Missilini e ali sono orientabili a piacimento, e soprattutto il secondo particolare è molto gradito, visto che sul ripiano lo spazio è risicato, come vedremo tra un attimo. Cosa non ti convince? Boh, forse il fatto che questo autorobot dalla faccia rossa, in generale, non ti ha mai detto nulla.
E parlando di rosso, l'uscita successiva della linea Masterpiece, l'MP-26, è stato Road Rage, recolor ispirato al Diaclone da cui è stato tratto Tracks, che era appunto una Corvette rossa.
Ah, anche se non si vede, Road Rage è il primo robot femmina della linea Masterpiece.
E veniamo al nostro vecchio Wheeljack/Saetta. Per il Masterpiece della linea hai dato tempo fa, ma qualche giorno orsono hai trovato su Internet un modello semicompleto del vecchio Saetta. Per la precisione, si tratta della versione pre-G1, il Diaclone della Lancia Stratos, nella variante con tetto blu uscita - per una qualche ragione - all'epoca in Italia.
Tracks e Saetta riuniti ai loro fratelli, nella vetrinetta "Transformers e pUtenza su ruote". Nella prima fila in alto, una parata di G1/Diaclone. Subito sotto, le versioni ChoroQ trasformabili di Prowl, Smokescreen, Wheeljack e Red Alert. Mancherebbe alla cumpa solo Mirage/Mistero, ma non hai usato il condizionale a caso. Incoming...
Partiamo da Tracks, il Masterpiece codice MP-25, uscito lo scorso autunno. Noto ai tempi in Italia come Puma, Tracks era un personaggio secondario nel cartone dei Transformers G1, pur nella figosità garantita da questa Chevrolet Corvette Stingray capace di trasformarsi in un'auto volante e di comporre con le sue scie chimiche la scritta nel cielo M.A.S.K. puppa".
La confezione include, oltre a Tracks anche Raoul, il ragazzo tamarro degli anni 80 con il mullet, e un mini Blaster/Radiorobot in versione boombox, per una rimpatriata dall'episodio 25 della seconda stagione del cartone.
Foto di Tracks e Raoul da tfwiki.net. |
La trasformazione è, come al solito, lunga ed elaborata, ma non ti sei arenato su alcun passaggio in particolare, fatto salvo il momento in cui dovevi far scattare due perni di ferro tirandoli, e hai avuto paura di fracassare tutto. E niente, ricordiamolo, tira giù santoni creativi ai danni degli ingegneri giapponesi e delle loro famiglie per sette generazioni più di un giocattolo costoso che si scassa. Fortunatamente, non si è scassato nulla.
Per piazzare in bella posa l'auto volante, è compreso nel prezzo anche questo piedistallo snodato, con il logo degli Autobot/Autorobot. Figo, ma va bilanciato bene, se non volete vedere l'auto piantarsi di punta sulla scrivania. Gli specchietti retrovisori, come per le altre macchine della serie, sono su telaio e vanno incastrati. Il problema è che questa volta non volevano saperne di restare al proprio posto, continuando a cascare. Fortuna che nella confezione ce ne sono due coppie.
E infatti eccoli là, a un certo punto li hai messi via e buona notte. Proseguendo nella trasformazione, l'auto volante ti diventa robot. La linea è piacevole, per quanto più slanciata e meno massiccia rispetto agli altri Masterpiece Autorobot. Non bellissimo quello spazio vuoto che resta al posto delle ginocchia, ma alla fine non si nota granché.
Missilini e ali sono orientabili a piacimento, e soprattutto il secondo particolare è molto gradito, visto che sul ripiano lo spazio è risicato, come vedremo tra un attimo. Cosa non ti convince? Boh, forse il fatto che questo autorobot dalla faccia rossa, in generale, non ti ha mai detto nulla.
E parlando di rosso, l'uscita successiva della linea Masterpiece, l'MP-26, è stato Road Rage, recolor ispirato al Diaclone da cui è stato tratto Tracks, che era appunto una Corvette rossa.
Ah, anche se non si vede, Road Rage è il primo robot femmina della linea Masterpiece.
E veniamo al nostro vecchio Wheeljack/Saetta. Per il Masterpiece della linea hai dato tempo fa, ma qualche giorno orsono hai trovato su Internet un modello semicompleto del vecchio Saetta. Per la precisione, si tratta della versione pre-G1, il Diaclone della Lancia Stratos, nella variante con tetto blu uscita - per una qualche ragione - all'epoca in Italia.
Eccolo trasformato in robot, senza alette, alettoni e lanciamissili,
ed ecco il sottopancia, con la data di produzione indicata dal copyright Takara: "1980, 1982", due anni prima della nascita dei Transformers. Per quanto siano dei modellini molto piccoli rispetto ai Masterpiece, e nonostante le linee molto più goffe in versione robot, i vecchi Diaclone/G1 non hanno perso un'oncia del loro fascino. Sarà anche che qui c'era ancora molto metallo, non era tutta plastica. Tracks e Saetta riuniti ai loro fratelli, nella vetrinetta "Transformers e pUtenza su ruote". Nella prima fila in alto, una parata di G1/Diaclone. Subito sotto, le versioni ChoroQ trasformabili di Prowl, Smokescreen, Wheeljack e Red Alert. Mancherebbe alla cumpa solo Mirage/Mistero, ma non hai usato il condizionale a caso. Incoming...
Oh sono il primo (n'è vero).
RispondiEliminaDoc, per Tracks, dovresti ruotare gli introcoscia e metterli come parastinchi, magari qualche foto su internet ti può aiutare.
Ah ecco, l'illustrazione sulla scatola mostra la trasformazione corretta.. Per gli specchietti, devi "incastrarli", bisogna spingerli finchè il pezzetto di plastica-perno entra del tutto dentro, e per i piedi non ricordo se vanno sollevati così oppure esiste il famoso "click" di posizionamento...
EliminaGrazie, Francesco. Non me n'ero proprio accorto :)
EliminaCerto che Wheeljack pre-G1 era proprio inguardabile.
RispondiEliminaMolto meglio tenerlo nella sua forma di automobile, può soltanto guadagnarci :D
Saetta, a memoria è l'unico Transformer che abbia mai avuto. Ovviamente in comune con mio fratello. Chissà che fine ha fatto.
RispondiEliminaHo Saetta G1, con un po' di acciacchi purtroppo.
RispondiEliminaSu Tracks... non è un brutto modello, ma per quanto lo sia a pieno titolo, l'ho sempre sentito poco autobot. Sembra quasi un estraneo in mezzo agli altri. Oppure è solo il pessimo ricordo del suo episodio, non so.
...sante parole, Doc.
RispondiEliminail mondo è più buono e giusto...anche se Alitalla!!!
Sono d'accordo che un mondo con più Lancia Stratos è un mondo migliore.
RispondiEliminaBello il robottone,è molto caruccio il robottino
Come ha già detto qualcuno, la trasformazione delle gambe è incompleta...anche a me erano sfuggiti ma se cerchi qualche recensione su youtube vedrai che ce la si fa...
RispondiEliminaTracks e amichetto umano Raoul messi in mostra il giorno (e l'ora!) in cui si votano le unioni civili in Italia?
RispondiEliminaGOMBLODDO!!! :P
Sphinx in arrivo? ^^
RispondiEliminaBeep! Sbagliato! :D
EliminaAllora temo per il tuo portafogli...
Elimina#einvece...
EliminaNe riparliamo appena arriva, promé! :)
Allora è Invisible :P (se parliamo dei third parts).
EliminaLANCIA STRATOS contro la potente Lobby che tutti conosciamo .....
RispondiEliminaDebbo dire che a me gli specchietti non cadevano e non cadevano manco quando lo avevo dato in mano a mia figlia di circa 20 mesi (è della bimba quando mi era arrivato Tracks).
RispondiEliminaHo trovato abbastanza frustrante il fatto che si agganciano a fatica e non rimangono perfettamente orizzontali i due motori laterali quando è in versione auto volante. Aggiungo che non è bellissimo il fatto che dal lunotto posteriore, quando lo posizioni sul piedistallo vedi sotto la macchina. Va detto anche che quando lo posizioni i due alettoncini di coda si spostano solo a guardarli intensamente, infatti nella foto uno dei due è parzialmente rientrato.
Per sfizio mi sono preso anche Road Rage da esporre trasformato in robot.
Drakkan sei troppo preciso,puntiglioso e professionale nei tuoi commenti,sai essere preciso come solo un ingegnere sa essere! :-) ho indovinato??? :-)
EliminaSono un ingegnere mancato, ho fatto economia ma forse era meglio se facevo ingegneria.
EliminaI famosi attacchi di pdeffetudine di Drakkan! :)
Elimina:-) non parliamo di scuola/professioni sbagliate che io sono un professionista!
EliminaAnche a me questo MP non convince ma non per realizzazione, lo trovo apprezzabile pensando a cosa deve diventare partendo dalla corvette, ma proprio perchè il personaggio non mi ha mai detto nulla di nulla. Sarà la faccia rossa! #gombloddo #disgriminazione
RispondiEliminasi tratta di certo di #gombloddo :)
EliminaSei #trasfomofobo :P
EliminaPensa che invece a me ha sempre incuriosito il contratso tra la faccia rossa e il blu scintillante del resto del corpo. Senza contare che la Corvette è proprio una bella macchina e che l'esclusiva gimmick autovolante - compagni autobot soocate - me lo ha da sempre fatto figurare come la mach patrol della situazione, ovvero bonus badassico di + 1000 sul resto della cumpa.
RispondiEliminafaccia rossa ? un grande ! l' autobot avvinazzato !! Ritirategli la patente
RispondiEliminaOra, tralasciando il fatto che di questo Tracks non ho alcun ricordo...è normale che il robottone Masterpiece mi piaccia molto di più in versione auto volante che non, beh... robottone? O_o
RispondiEliminaWheeljack ha il simbolo Alitalia!
RispondiEliminaIn versione robot Tracks non mi fa impazzire, per assurdo se avesse avuto la faccia bianca e la capa rossa forse rendeva di più.
RispondiEliminaBella rece! Tracks mi piace molto, a parte la faccia che è un pò così... Lacrime a fiumi per Wheeljack G1, ricordo che ci passavo le ore quando i miei mi portavano fuori a cena, per farmi stare bravo l'unico modo era mettermi davanti un pò di Transformers con cui giocare...
RispondiEliminaDoc ma da quello che si vede dall'immagine sulla scatola dovresti girare i 2 pezzi grigi sulle cosce per coprire le gambe o sbaglio? ;-)
RispondiEliminaTecnicamente non deve tirare giù nulla, deve posizionare i pannelli posti nell'interno coscia davanti ;-)
EliminaInfatti ho scritto "girare" nel senso di " ruotare" drakkan, non tirare
EliminaSemplicemente grazie, Doc. È sempre un GenuinoMomentoEmozione (cit) quando vedo dei G1. Amore per tutto il mondo.
RispondiEliminaNon capisco perchè da qualche giorno non vedo metà delle immagini che carichi. Boh.
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