Batman - Cavaliere della notte (The New Batman Adventures): ancora Batman, ma non lo stesso Batman

Batman - Cavaliere della notte (The New Batman Adventures)

Dopo la parentesi sugli X-Men della scorsa settimana, è ora di riportare questo lungo discorso sull'animazione USA a Gotham City. Nel '97, due anni dopo la chiusura della serie precedente, il Batman animato di Bruce Timm torna in TV con The New Batman Adventures (da noi Batman - Cavaliere della notte). Sembrano semplicemente altri 24 episodi del Batman animato anni 90, ma non è affatto così [...]


Per quanto, infatti, venga considerato dai più un supplemento di Batman The Animated Series, altre due nuove stagioni dello stesso show - e come tale è presentato negli anni in varie edizioni home video e nelle repliche in syndication negli USA, riciclando la vecchia sigla - in realtà The New Batman Adventures è una creatura simile, ma nient'affatto uguale alla prima serie.

Batman, e più in generale l'ormai avviato DC Animated Universe, non sono più una creatura solo di Bruce Timm, ma ormai figli di due padri, vista l'importanza assunta nel frattempo anche formalmente da Paul Dini. Timm e Dini hanno da poco trasferito il metodo Batman TAS a Metropolis, cambiando letteralmente la notte per il giorno con la serie dedicata a Superman (Superman: The Animated Series, 1996. Ne parliamo un'altra volta).

Così, quando la Warner chiede a Timm e Dini di rilanciare Batman, a due anni dalla fine di Batman TAS, con dei nuovi episodi da affiancare a quelli di Superman, i due si accorgeno che il primo ostacolo che Batman dovrà affrontare sarà proprio adeguarsi al cambio di stile imposto dall'eroe vestito di rosso e di blu.


Le due serie dovranno coesistere nel contenitore The New Batman/Superman Adventures su Kids' WB,
perciò lo stile grafico più spigoloso e stilizzato adoperato in Superman TAS (anche e soprattutto per risparmiare sul budget delle animazioni), viene adottato anche per gli abitanti di Gotham.
Per far questo, tanti membri del pantheon del Pipistrello cambiano radicalmente aspetto, in alcuni casi uscendone migliorati (lo Spaventapasseri, ad esempio. O se vogliamo Catwoman), in tanti altri forse eccessivamente semplificati, come l'Enigmista, ora idiota in calzamaglia con punto interrogativo gigante da telequiz.

Cambia, in tutto questo, pure lo stesso Batman.


C'è un modo molto semplice per capire da una singola immagine se pescata da Batman TAS o da The New Batman Adventures: nella nuova serie, sul petto del paladino di Gotham è scomparso il cerchio giallo che circonda il logo del pipistrello. Allo stesso modo, sul suo mantello sono svaniti i riflessi blu. È, a tutti gli effetti, la versione animata del costume di Batman: Anno Uno.

Attorno a Batman, muta pelle anche Gotham, più moderna e meno "Dark Deco": non è più il meraviglioso anacronismo in vetro e cemento imbottito di vecchi gangster, pur conservando il suo caratteristico cielo rosso sangue su cui far stagliare meglio le figure incappucciate.

Crimine grave, vostro onore? Molto. Come vedremo tra un attimo, non è l'unico aspetto da noir animato a svanire nei ricordi dei bei tempi che furono. Erano passati solo una manciata di mesi dalla fine di Batman TAS, ma già non era più possibile tornare indietro. La marcia forsennata della TV USA non guarda in faccia a nessuno, neanche ai miliardari mascelloni in fissa con i chirotteri.


Cambia, allo stesso modo, anche il cast. Tim Drake è il nuovo Robin, anche se le sue origini e la sua storia sono fin troppo simili a quelle del secondo Robin, Jason Todd (che in quanto celebre morto ammazzato della storia del fumetto era inutilizzabile). L'ex ragazzo meraviglia Dick Grayson, nello stacco di tre anni che funge da premessa narrativa della serie, è diventato invece un super-eroe adulto e ha indossato la tuta di Nightwing. Si allarga la Bat-famiglia, con la presenza costante di Batgirl, seconda in gettoni di partecipazione al solo Batman (è in 15 puntate su 24).

Il tono sembra in generale più leggero, a beneficio del pubblico giovane, eppure per tanti aspetti non è così.

Liberi dalle folli ganasce della censura sopportata ai tempi della partnership con Fox, ora che il loro Batman va in onda su un canale di casa, una rete Warner, Timm, Dini e gli altri possono fare essenzialmente quello che vogliono, all'interno di una serie per ragazzi. Basta loro tenere sotto controllo il fronte violenza, e il resto è ok.


La Harley Quinn coperta di crema che si offre a Joker, dicevamo l'altra volta, sulle frequenze Fox non l'avremmo mai vista, ma in The New Batman Adventures non dà noia a nessuno.

Per cercare di non allontanare troppo la serie dal seminato della vecchia Batman TAS, si cerca di contrastare il tono da allegra ditta di batvigilanti a conduzione familiare, che in tanti episodi fiorisce in presenza di Robin e Batgirl, con trame a volte tese, pucciate in quella notte cremisi, e con dialoghi di Batman ancora più tesi.
Il risultato più immediato di questo mirabile esercizio di cerchiabottismo creativo è che Batman diventa uno stronzo.

In parte è anche il fatto che, non più mini-film noir come in Batman TAS, gli episodi di The New Batman Adventures sono ora decisamente più incentrati sull'azione. Episodi peraltro in cui i veri protagonisti non sono Batman e le sue nemesi, ma la stessa Gotham e gli altri eroi che ne occupano i tetti. La Warner voleva che il quadro di allargasse, dando più spazio ai Bat-comprimari perché è quel che serve a una serie a cartoni, per vendere meglio i pupazzetti e tutto il resto.

Il protagonista eponimo del cartone finisce di conseguenza per essere, tra una scazzottata e l'altra, più che altro impassibile testimone degli eventi, o se proprio un apatico motore degli stessi. Un Batman a cui sembra fregare molto meno meno delle cose e della gente, costretto però a tirar fuori risposte aspre per il bilanciamento precario di cui sopra. Meno cuore, ma più stronzo. Appunto.


The New Batman Adventures va in onda negli USA per due stagioni di 12 episodi l'una, fino al gennaio del '99. Da noi arriva proprio nel '99, su Canale 5, come Batman - Cavaliere della notte, con tanto di nuova sigla cantata da Enzo Draghi. La cosa ironica è che l'edizione italiana ha un titolo simile a quello che Dini avrebbe voluto usare negli USA, Batman: Gotham Knights, e che gli era stato bocciato dalla produzione. 

Quello che pensi di questo seguito è, con poca originalità, quello che vi diranno dello stesso tanti fan della prima serie animata. Si sente l'assenza del noir di Batman TAS, compensato poco e male dal Batman mascella di legno e cuore di stagno, e si sente soprattutto la mancanza di quella meravigliosa parata di umanissimi freak che erano i mini-film sui nemici di Bats, travisati astutamente anni prima da episodi di un cartone per bambini. 


C'è però del buono anche in The New Batman Adventures, soprattutto per lo spazio concesso all'eroe di Blüdhaven. Dalla mano di stilizzazione forzata a cui è sottoposto l'intero cast, Nightwing emerge stiloso e supercool, con ogni probabilità più del suo ex mentore. 

E poi ci sono degli episodi scritti bene, perché pure se di ritorno a Gotham per imposizione dall'alto, e anche se tanti sceneggiatori di talento della vecchia serie si erano ormai accasati a Metropolis (pensi soprattutto ad Alan Burnett), restavano degli autori di talento a buttar giù le storie. 

C'era ancora Paul Dini, ovviamente, e accanto a lui erano ancora nel Bat-giro nomi di peso come quelli di Steve Gerber, il co-creatore di Howard the Duck, e Joe R. Lansdale (che sceneggia l'episodio 16).


L'elenco dei tuoi episodi preferiti di Batman - Cavaliere della notte / The New Batman Adventures si limiterà a sei puntate, essenzialmente per due ragioni. Per non dilungarci ulteriormente e perché sono le uniche che ricordi in modo distinto. Si tratta pur sempre di un quarto dell'intera produzione.

Mad Love (Un grande amore), in questo, è difficile da dimenticare, anche se non per meriti strettamente propri. Frutto di una sorta di ping pong mediatico, il 24° e ultimo episodio di The New Batman Adventures è l'adattamento del Mad Love a fumetti, celebre one-shot di Dini e Timm del '94 premiato con un Eisner Award e in continuity con la prima serie animata.

I natali di Harley Quinn e pure la sua epifania, quando realizza che l'unico modo per farsi amare da Joker è eliminare la sua principale fonte di distrazione: uccidere Batman. Il fumetto è stato pubblicato in Italia per la prima volta da Play Press, sul mensile Le Avventure di Batman, e poi ristampato da RW Lion.


Anche Legends of the Dark Knight (Leggende) pesca dai fumetti, ma con un accostamento decisamente bizzarro. Dei ragazzini di Gotham parlano di Batman, raccontando la loro visione del crociato cittadino, uno spunto ripreso da "The Batman Nobody Knows!" (su Batman #250, luglio 1973).

Nella prima parte dell'episodio, Batman viene raffigurato come nelle storie degli anni 40 di Bill Finger e Dick Sprang, nella seconda lo vediamo invece durante il suo scontro con i mutanti ne Il ritorno del Cavaliere Oscuro. Con tanto di carro armato caricato a proiettili di gomma. Una prima, parziale e sorprendente trasposizione animata del capolavoro di Frank Miller, quindi, tredici anni prima del film DCAU in due parti Batman: The Dark Knight Returns.


Tra gli episodi incentrati su Nightwing è da segnalare Old Wounds (Finalmente la verità), in cui Dick spiega al nuovo Robin cos'è andato storto nel suo rapporto con Batman e con Barbara Gordon in quei tre anni lì. Ma il tuo preferito è You Scratch My Back (Lo smeraldo del gatto), con la nuova e stilosa Catwoman, nient'altro che qualche linea su una silhouette completamente nera, che flirta con l'ala della notte.

Qui e più che mai, Dick Grayson è l'unico Robin che ce l'ha fatta. Ma è anche l'ex Robin che se le fa tutte, danzando sui tetti con l'intero Batuniverso al femminile. Una vecchia tradizione portata avanti su carta per anni e anni da quella lenza di Dick. Nomen omen.


Beware the Creeper (La storia si ripete) in questa lista ci va di default per il tuo affetto nei confronti del Creeper di Steve Ditko, tuo alter ego ai tempi di Horror Mania. Ma sì, quella storia l'hai già raccontata duecento volte, sorry. Qui Jack Ryder si invaghisce di Harley e vuole uccidere Joker. È la prima apparizione animata dell'eroe psicopatico color giallo limone creato da Ditko una manciata d'anni dopo Spider-Man.


Judgement Day (Il giudice) racconta di un nuovo e spietato vigilante arrivato a Gotham. Chi nasconde quella maschera, non già da tigre ma da parruccato magistrato da sistema di common law? Nota a margine: la regia di alcuni episodi è di Atsuko Tanaka, animatrice giapponese che ha lavorato in una mezza dozzina di film dello Studio Ghibli e in tanti altri anime celebri, da Mononoke a La città incantata e Si alza il vento, da The Boy and the Beast a Your Name. Ma tu pensa.

Qui era al lavoro per la giapponese TMS, cui Timm e Dini hanno subappaltato le animazioni di cinque puntate, portando avanti una collaborazione nata con Batman TAS e proseguita con Superman.


Ma se avete tempo per guardare un solo episodio di TNBA, buttatevi tranquilli su Over the edge (Il piano dello Spauracchio). Durante uno scontro con lo Spaventapasseri, Batgirl precipita da un tetto e muore: il commissario Gordon scopre l'identità segreta della figlia e dà la caccia a Batman, ritenendolo responsabile dell'accaduto. E pur di riuscire a catturarlo, si allea con Bane. Finirà male, per tutti.

Nonostante il finale ribalti il tavolo da gioco - perché no, non potevano davvero ammazzare Batgirl - è una delle storie più tese e truci del Batman televisivo. Di qualsiasi Batman televisivo.


Le nuove avventure del Batman che ha finito il giallo e il blu per la tuta si concludono come detto all'alba del 1999, quando lo show viene rimpiazzato da Batman Beyond (in Italia, per l'ebbrezza di dargli un altro titolo in inglese, ma più banale, Batman of the Future). Prossima tappa del discorso: ancora Gotham, quindi.  O meglio, la Neo-Gotham del 2039.

Restate sintonizzati, abbiamo ancora tanta strada da fare nella... com'era? Ah, sì, nella più grande cavalcata nei ricordi catodici della storia dell'Antro. Già te n'eri dimenticato.

LE ALTRE PUNTATE: BATMAN, GARGOYLES, X-MEN, DUNGEONS AND DRAGONS



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Commenti

  1. La Catwoman stilosa ed essenziale mi ricorda quelli degli episodi - successivi naturalmente - di Ed Brubaker e Javier Pulido. Non credo di aver visto più di qualche minuto di questi episodi in rete, ma mi piace la grafica puntuta ed il costume di Bats preso dal lavoro di Miller e Mazzucchelli. Ho letto da qualche parte che a Miller la citazione del suo Dark Knight è piaciuta. Grazie per il post perché il Creeper della foto mi piace: in un cartone animato ha senso la collisione di colori tra parrucca , pelle di montone ed altro che il nostro indossa.

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  2. Peccato per la coda di cavallo di Nightwing. Nel primo numero della serie scritta da Chuck Dixon e disegnata da Scott McDaniel, un ceffo la taglia con un coltello ed il look di Dick Grayson ci guadagna.

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  3. Cavoli,non me la ricordo questa serie,probabile che mio fratello l'abbia vista però

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    1. Fu trasmessa solo la prima metà, la domenica mattina su Canale 5. Poi, per quel che ne so, è sparita nel nulla.

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  4. Che bella questa serie di post. Ora aspetto quelli su Superman e Batman Beyond. E Spider-Man naturalmente.

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    1. Arrivano, arrivano. Non so in che ordine, ma arrivano.

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    2. Ma quindi anche Hulk, i fantastici 4 e Silver Surfer dei 90's, nonchè la serie animata di SPAWN ;)

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  5. Di questa serie ricordo solo l'unica puntata che mi capitò, per caso fortuito, di vedere in quel periodo: quella in cui Batgirl "muore" e James Gordon riesce finalmente a fare 2+2 scoprendo la vera identità di Bats...sappiamo tutti come finisce la storia.

    Peccato che nel nostro bel (?) paese, sia difficile trovare i dvd e, ancor peggio, i raggioblù...alla Warner Italia forse non frega un ciops di portare queste perle da noi, valli a capire.
    Poi però si lamentano se ci si butta a fare il pirata con tanto di uncino e pappagallo scagazzone appollaiato sulla spalla.

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  6. A me piaceva La bambina d'argilla, il povero Tim pensava di aver trovato un ragazza e invece era un pezzo di Clayface, penso che a Dini qualcuno avesse raccontato dei pericoli delle conoscenze online:)

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  7. Mi piace questo percorso filologico che stai seguendo Ale. Al termine della disamina potresti anche raccogliere il tutto in un saggio, secondo me.
    Detto questo devo dire che, benché l'argomento Tizi in Tuta mi interessi marginalmente, ho sempre preferito lo stile asciutto e cinematico delle prime due serie del Pipistrello ai barocchismi dei cartoni Marvel (oddio, anche a Supes e ai due Batman successivi, ma in quel caso credo fosse anche questione di temi e sceneggiature). Che ci fosse dietro lo zampino del Sol Levante lo sospettavo e mi fa piacere che tu me ne abbia dato conferma.

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    1. E che zampino. Il curriculum della Tanaka è impressionante. Ha lavorato a una buona fetta dei film anime che adoro: https://www.animenewsnetwork.com/encyclopedia/people.php?id=13229

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  8. bella serie, sicuramente inferiore a quella precedente per i motivi espressi, ma comunque con episodi molto validi .
    A me sono piaciuti molto anche Cold Comfort (nella quale assistiamo ad una svolta significativa per Mr Freeze), Never Fear e Love is a Croc (la relazione tra Baby Doll e Killer Croc è piuttosto inquietante).
    Abbastanza trascurabile Critters (perfetto per una campagna anti OGM).

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  9. Io, per certi aspetti, la preferisco alla serie madre.
    Avevo cominciato a leggere Bats nel '94, quando iniziò a pubblicarlo la Play Press, e avevo da poco appreso che si erano succeduti tre Robin e che Batgirl era sulla sedia a rotelle.
    Mi sarebbe piaciuto vedere la cosa anche in altri media, ed ecco pochi anni dopo la bat-family in tv sintetizzata al meglio, senza il peso di una continuity intricata (il Dini/Timm touch, per così dire).
    Peccato per i pochi episodi e per il look troppo stilizzato e spigoloso. Resta comunque imprescindibile, poiché il crossover con Superman TAS ha gettato le basi per Justice League.
    PS
    Non sono così d'accordo sul fatto che manchi spazio per l'umanità dei Freaks.
    Oltre a Mad Love, ricordo molto bene l'episodio sul Ventriloquo, quello sulla modella ossessionata dalla vecchiaia, e la love story a senso unico tra Croc e Baby Doll.

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    1. Non ho scritto che manca l'umanità dei freak, però. Ma che mancano i mini-film, che erano "una meravigliosa parata di umanissimi freak". Si lamentava in pratica il cambio di struttura, con l'accento messo sull'azione. Poi, soprattutto nelle storie scritte da Dini, chiaro che l'approfondimento dei villain fosse ancora presente.

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  10. Pure io credo che questa serie sia meglio della prima. Animazione molto più fluida, colori migliorati, Batgirl è bellissima. Unico neo quel cavolo di codino da redneck che ha Nightwing. Mad Love episodio stupendo e sono assolutamente d'accordo con i titoli da voi elencati. I cieli rossi anche qui hanno una gran Malinconia e i temi trattati sono sempre attuali e all'avanguardia per l'epoca. Top serie. Personalmente non ho notato il lasciarsi alle spalle il dark decò. Spero prossimamente in JLA e JLA Unlimited e magari JL Action.

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