15 picchiaduro a incontri degli anni 90 che hai giocato un casino
L'altra volta si diceva dei picchiaduro a scorrimento, con le loro asce d'oro, i loro punitori, i loro combattimenti finali, le loro cadillac e perfino i loro dinosauri, estintisi un po' alla volta (i picchiaduro a scorrimento, non i dinosauri) quando a prendere il sopravvento nell'evoluzione carburata a gettoni in saletta è stato il predatore noto come picchiaduro a incontri. O, a quel punto, picchiaduro e basta. Street Fighter II, Tekken e i loro fratelli, giochi di maschio confronto a base di hadoken e chiavi articolari, terreno fertile per leggende metropolitane, doppiaggi estemporanei sgarrupati, discussioni, miti, mitomani, cazzate, vittorie leggendarie, epiche sconfitte. Ecco allora i tuoi 15 picchiaduro a incontri degli anni 90 preferiti [...]
STREET FIGHTER II: THE WORLD WARRIOR (CAPCOM, 1991)
Partiamo, e non potrebbe essere altrimenti, dal gioco che ha reso ultrapopolare il genere dei picchiaduro a incontri. C'era un cabinato di Street Fighter II ovunque, nei primi anni 90, pure nei centri telefonia del mare popolati solo da anziani ultraottantenni ed elenchi telefonici del '78, nei bar nuclearizzati, dal fruttivendolo.
Nasceva il mito degli attacchen splughen, si inventavano minchiate, si giocava (tanto) e si guardavano gli altri giocare (ancora di più). Per imparare, per esser testimoni di partite e sfide di un certo livello. Per gufare quei rEgazzini incapaci che però avevano una pila di gettoni alta così e non si decidevano a schiodare. Poi arrivò sulle console domestiche, e chiunque avesse un Mega Drive o un Super Nintendo era automaticamente il miglior amico di un casino di gente. In totale, per le due console, tra Street Fighter II′ Turbo, Super Street Fighter II (SN) e Street Fighter II′: Special Champion Edition (MD), sono stati venduti nel mondo 14 milioni di copie. Quattordici. Il tuo Street Fighter II preferito? La versione liscia, probabilmente, per questioni d'affetto, seguita da Super Street Fighter II Turbo per 3DO (eggià). Prima o poi dovremmo dedicare un post anche ai clonazzi di Street Fighter II, i vari World Heroes, Eternal Champions, Body Blows...
Ma soprattutto, i livelli nel II erano ancora ambientati in quel mondo dark fantasy tamarro, niente cimiteri e metropolitane (o costumini minimal pezzenti) del terzo Mortal Kombat. La versione Amiga del gioco non faceva stranamente pena e schifo come il porting di Street Fighter II, anzi, ai tempi ti sembrava proprio come il coin-op. L'ingenuità dell'essere superguaglioni. Una quindicina d'anni più tardi, siccome il mondo è strano, saresti finito a scambiare due chiacchiere davanti a una birra con il creatore della serie Ed Boon, parlando di Noob Saibot e di Grosso guaio a Chinatown.
E siccome Davide storpiava i nomi dei personaggi, a qualunque cosa si giocasse, Soul Blade divenne in tempo zero il picchiaduro di Sagumina, Solstizia e VOLVO.
E sì, insomma, avevi il tatuaggio di Jin dipinto su una spalla, ti bullavi con le contromosse di King, come un comprimario carismatico in un film con Van Damme, ma quando c'era da piallare qualcuno veramente forte, ti giocavi le tue chance con Heihachi Mishima. I vecchietti bucapalloni rancorosi che scagliano parenti nei vulcani funzionano sempre, dice.
E oltre a un sistema di combattimento memorabile, a un'ottima grafica e a una bella selezione di personaggi, c'era pure un rippone di Children di Robert Miles.
MORTAL KOMBAT II (MIDWAY, 1993)
Non sei mai stato un grande fan di Mortal Kombat, perché il suo ti è sempre sembrato un gameplay troppo legno. E beh, lo era. In una certa misura lo è ancora, anche oggi che i Mortal Kombat sono fighi da giocare. Però sul secondo hai bruciato un sacco di tempo e soldi. In saletta furoreggiava perché c'erano tante nuove Fatality, più quelle specifiche dei vari stage. Oltre a nuovi lottatori come Kitana e Kung Lao. Faceva troppo Bart Simpson, all'epoca, schiumare qualcuno in sala con una fatality.Ma soprattutto, i livelli nel II erano ancora ambientati in quel mondo dark fantasy tamarro, niente cimiteri e metropolitane (o costumini minimal pezzenti) del terzo Mortal Kombat. La versione Amiga del gioco non faceva stranamente pena e schifo come il porting di Street Fighter II, anzi, ai tempi ti sembrava proprio come il coin-op. L'ingenuità dell'essere superguaglioni. Una quindicina d'anni più tardi, siccome il mondo è strano, saresti finito a scambiare due chiacchiere davanti a una birra con il creatore della serie Ed Boon, parlando di Noob Saibot e di Grosso guaio a Chinatown.
SOUL BLADE (NAMCO, 1995)
E chi se lo scorda Soul Blade/Soul Edge? Quella intro semplicemente pazzesca nella versione PlayStation, quel roster di lottatori fantastico, nel primo, grande Tekken-con-le-armi di Namco. Nelle partite infinite a casa con il tuo amico Davide, soppiantò presto Battle Arena Toshinden (a cui lui si ostinava a voler giocare anche quando avevate Tekken sotto mano, vai a sapere perché).E siccome Davide storpiava i nomi dei personaggi, a qualunque cosa si giocasse, Soul Blade divenne in tempo zero il picchiaduro di Sagumina, Solstizia e VOLVO.
Un bel clic per ringere di brutto.
Nel '98 arriva in sala il primo Soulcalibur e, qualche mese più tardi, la versione per Dreamcast fa impallidire tutti. Pescando un altro aneddoto dal berretto (ce n'è quanti ne volete), a Soulcalibur per Dreamcast ci hai giocato a casa di Castellini, il disegnatore. Ti ha asfaltato di brutto.
TEKKEN 3 (NAMCO, 1997)
Insieme a SF II, inevitabilmente il re di questo listone. Il livello di competizione scatenato ovunque da Tekken 3 veniva superato a fine anni 90 solo dai tornei a Winning Eleven. Ovunque c'era una Pleistèscio e ovunque ci si giocava a Tekken 3. Il primo aveva sbalordito tutti con la sua grafica tridimensionale e le sue mosse, il secondo aveva reso felici gli early adopter della console Sony, il terzo era praticamente uno sport nazionale. Anche internazionale, quando ve lo portavate in Grecia con gli amici, prima di esser presi a bottigliate.E sì, insomma, avevi il tatuaggio di Jin dipinto su una spalla, ti bullavi con le contromosse di King, come un comprimario carismatico in un film con Van Damme, ma quando c'era da piallare qualcuno veramente forte, ti giocavi le tue chance con Heihachi Mishima. I vecchietti bucapalloni rancorosi che scagliano parenti nei vulcani funzionano sempre, dice.
GAROU: MARK OF THE WOLVES (SNK, 1999)
Anni 90 pelo pelo, perché Garou è arrivato in sala in Giappone a fine '99, prima di sbarcare su Neo Geo, Dreamcast e altrove. Ottavo titolo della serie Fatal Fury, Garou allestiva attorno a Terry Bogard e i suoi compadres un picchiaduro 2D di altissimo livello.E oltre a un sistema di combattimento memorabile, a un'ottima grafica e a una bella selezione di personaggi, c'era pure un rippone di Children di Robert Miles.
Sentite, se non lo avete mai fatto, il tema di Rock Howard, qui sopra...
BUSHIDO BLADE (SQUARE, 1997)
Fine anni 90: Squaresoft, non ancora fusa con Enix, non ancora dedita alla produzione quasi esclusiva di Final Cosi e Kingdom Fuffi, sperimenta con i generi. Ne escono, scrivevi in un vecchio post qui sull'Antro, dieci anni fa,improbabili racing game i cui veicoli avevano un'inerzia venusiana (Driving Emotion Type-S), sontuosi sparatutto a scorrimento orizzontale in grado di dar la paga a qualsiasi roba partorita da Taito e Irem (Einhander), mediocri saghe bresslinistiche (All Star Pro-Wrestling) e, sì, anche bizzarri picchiaduro come i due Bushido Blade.
Bizzarri perché diversi da qualsiasi altro picchiaduro con armi, nel loro approccio "realistico". Potevi uccidere l'avversario con un colpo, se ti veniva bene. Rendergli inutilizzabile un braccio dopo averlo centrato con un fendente. Il tutto seguendo un rigido codice comportamentale dettato dalle regole di etichetta dei combattenti samurai vestiti di lilla che invoglia.
L'anno dopo uscì sempre sulla prima PlayStation un altro Bushido Blade... e poi basta. Lo sviluppatore, Light Weight (oggi Bergsala Lightweight), si dedicò quindi al pedestre Kengo e ad altri giochi dimmerda per PS2. Uno dei loro titoli più recenti è Hello Kitty Kruisers. Rendiamoci conto.
Ché il 99% della popolazione mondiale dell'Internet di TKoF conosce solo le cosplayer scosciate di Mai Shiranui, e vabbè. Sono problemi. Prima che qualcuno se lo chieda, sì, la locandina in alto è della versione The King of Fighters '98: Ultimate Match, uscita dieci anni dopo e approdata anche su PS2.
Erede spirituale di Samurai Shodown, vantava un roster di combattenti giapponesi - con un paio di infiltrati stranieri - di epoca Bakumatsu (sgoccioli del periodo Edo) e dal charadesign pazzesco. Visivamente eccezionale, bello tosto. The Last Blade 2 (1998) è migliore sotto quasi tutti i punti di vista, ma l'hai giocato poco e sei quindi più legato al primo.
Un gioco dedicato alla memoria di Jack Kirby, da poco scomparso, e il cui gameplay era incentrato sulle Gemme dell'Infinito. Ma tu pensa. Come avveniva per tutti i picchiaduro 2D dell'epoca, per bieche ragioni di memoria RAM, la versione Saturn era graficamente più figa di quella PSone, ma dal punto di vista del gioco vero e proprio avevano grosse lacune entrambe. Di Marvel Super Heroes avevi una versione, uh, non originale, e il modo in cui te la sei procurata sarebbe materiale da aneddoto anch'esso, non fosse che non sei certissimo si sia a posto con i tempi della prescrizione. Magari ne riparliamo tra dieci anni.
a parte una grafica di medjugorje. Qualcosa di impossibile per tutto il resto, ai tempi. Quando ne hai trovato, anni dopo, una cartucciona AES a un prezzo umano, per poco non piangevi dalla giuoia. No, aspetta: forse l'hai fatto. Restava un titolo bastardissimo, addirittura un sette stelle sulla scala Giggino, un vergognoso succhiagettoni imbroglione, ma che spettacolo. Cacchio, è meraviglioso da guardare ancora oggi.
Il boss finale era Apocalisse. Versione Saturn fighissima grazie al solito cartuccione con 4MB di RAM, porting per PSone caccapupù. L'anno dopo è uscito il seguito Marvel Super Heroes vs. Street Fighter.
pretoriani del futuro, clown e subdoli ninja con la maschera a gas. Una copia di Kizuna Encounter per Neo Geo AES passa di mano oggi sulla baia per la modica cifra di alcune migliaia di euro. Quattro o cinquemila cucuzze, indeed, tanto che c'è chi lo paga in motorini.
...e i dislivelli. Si lottava su scalinate, falsopiani, discesine, zattere e qualsiasi altra cosa potesse mettere in luce questo sistema di combattimento su piani diversi. Non sai che gusto, prendere a cazzotti le ginocchia di qualcuno.
Ti piacevano i personaggi da fiaba horror dei Darkstalkers, tra vampiri, mummie e licantropi, e non solo per Morrigan, eh. Ah, naturalmente, per il tuo amico Davide lo storpianomi, Felicia era automaticamente Pornicia. Ne era ancora convinto, nel '99. Probabilmente lo è anche adesso.
L'anno dopo uscì sempre sulla prima PlayStation un altro Bushido Blade... e poi basta. Lo sviluppatore, Light Weight (oggi Bergsala Lightweight), si dedicò quindi al pedestre Kengo e ad altri giochi dimmerda per PS2. Uno dei loro titoli più recenti è Hello Kitty Kruisers. Rendiamoci conto.
THE KING OF FIGHTERS '98 (SNK, 1998)
La superrimpatriatona di tutti i brutti ceffi dei The King of Fighters precedenti, con i loro team da tre elementi pescati da Fatal Fury, Art of Fighting, dallo zingarismo USA, dalla Corea vestita peggio e dalle Mai Shiranui peratissime.Ché il 99% della popolazione mondiale dell'Internet di TKoF conosce solo le cosplayer scosciate di Mai Shiranui, e vabbè. Sono problemi. Prima che qualcuno se lo chieda, sì, la locandina in alto è della versione The King of Fighters '98: Ultimate Match, uscita dieci anni dopo e approdata anche su PS2.
THE LAST BLADE (SNK, 1997)
A The Last Blade non hai mai giocato in sala. Mai (Shiranui). È, del resto, un gioco del dicembre '97: le sale giochi, qui, erano animali lanciatissimi verso l'estinzione (o l'evoluzione in quell'altra roba brutta che sono ora). Ma in quel '98 in cui avremmo vinto sicuramente i mondiali, garEntito, approdavano in casa tua il MAME e le sue meraviglie, e The Last Blade è rimasto per anni nella cartella dei preferiti.Erede spirituale di Samurai Shodown, vantava un roster di combattenti giapponesi - con un paio di infiltrati stranieri - di epoca Bakumatsu (sgoccioli del periodo Edo) e dal charadesign pazzesco. Visivamente eccezionale, bello tosto. The Last Blade 2 (1998) è migliore sotto quasi tutti i punti di vista, ma l'hai giocato poco e sei quindi più legato al primo.
MARVEL SUPER HEROES (CAPCOM, 1995)
Il secondo picchiaduro Capcom con gli eroi Marvel, dopo X-Men: Children of the Atom (1994). Per i Marvel fan dell'epoca come il qui presente, un sogno. Ti avevano tirato fuori un picchiapicchia Capcom con Hulk e Destino, Thanos e l'Uomo-Ragno, Wolverine e Psylocke (due dei quattro reduci di Children of the Atom, insieme al Fenomeno e a Magneto). Un gioco dedicato alla memoria di Jack Kirby, da poco scomparso, e il cui gameplay era incentrato sulle Gemme dell'Infinito. Ma tu pensa. Come avveniva per tutti i picchiaduro 2D dell'epoca, per bieche ragioni di memoria RAM, la versione Saturn era graficamente più figa di quella PSone, ma dal punto di vista del gioco vero e proprio avevano grosse lacune entrambe. Di Marvel Super Heroes avevi una versione, uh, non originale, e il modo in cui te la sei procurata sarebbe materiale da aneddoto anch'esso, non fosse che non sei certissimo si sia a posto con i tempi della prescrizione. Magari ne riparliamo tra dieci anni.
3 COUNT BOUT (SNK, 1993)
Fermo restando che un post sui giochi di bresslinz storici sarebbe altrettanto necessario, no, 3 Count Bout (noto in Giappone come Fire Suplex) non era un gioco di wrestling, ma un picchiaduro 2D ambientato in un ring bresslinistico, come i Saturday Night Slam Masters/Muscle Bomber di Capcom. Che aveva di speciale, 3 Count Bout? Grosso modo, nulla,a parte una grafica di medjugorje. Qualcosa di impossibile per tutto il resto, ai tempi. Quando ne hai trovato, anni dopo, una cartucciona AES a un prezzo umano, per poco non piangevi dalla giuoia. No, aspetta: forse l'hai fatto. Restava un titolo bastardissimo, addirittura un sette stelle sulla scala Giggino, un vergognoso succhiagettoni imbroglione, ma che spettacolo. Cacchio, è meraviglioso da guardare ancora oggi.
X-MEN VS. STREET FIGHTER (CAPCOM, 1996)
E non Marvel vs. Capcom? Già. Perché il Marvel vs. Capcom a cui ti sei davvero sfondato è il 2, che è del 2000, e perciò squalificato. Ti giochi allora il primo crossoverone della serie, che aggiungeva personaggi come Rogue, Gambit e Sabretooth.Il boss finale era Apocalisse. Versione Saturn fighissima grazie al solito cartuccione con 4MB di RAM, porting per PSone caccapupù. L'anno dopo è uscito il seguito Marvel Super Heroes vs. Street Fighter.
KIZUNA ENCOUNTER (SNK, 1996)
Kizuna Encounter (Fūun Super Tag Battle) era in pratica un Fatal Fury con l'aggiunta della possibilità di cambiare al volo personaggio - ma solo all'interno dell'area di tag - tra i due selezionati. Seguito del poco conosciuto Savage Reign (1995), Kizuna Encounter aveva dei lottatori ultrafichissimi,pretoriani del futuro, clown e subdoli ninja con la maschera a gas. Una copia di Kizuna Encounter per Neo Geo AES passa di mano oggi sulla baia per la modica cifra di alcune migliaia di euro. Quattro o cinquemila cucuzze, indeed, tanto che c'è chi lo paga in motorini.
VIRTUA FIGHTER 3 (Sega, 1996)
Citazione doverosa anche per la saga che ha lanciato il picchiaduro 3D nel remoto '93. Da principio legnosissimi (ma lo erano tutti i fighting game con grafica poligonale dei primi anni 90, per ovvie ragioni) i Virtua Fighter avevano raggiunto ai tempi del 3 un livello tecnico già pregevolissimo. Uscito in sala e su Dreamcast, Virtua Fighter 3 aggiungeva un tasto per la schivata......e i dislivelli. Si lottava su scalinate, falsopiani, discesine, zattere e qualsiasi altra cosa potesse mettere in luce questo sistema di combattimento su piani diversi. Non sai che gusto, prendere a cazzotti le ginocchia di qualcuno.
STREET FIGHTER III: 3RD STRIKE (Capcom, 1996)
Un altro Street Fighter? Eh. Non puoi non infilare nel listone quello che è stato a lungo il tuo picchiaduro 2D preferito in assoluto. Terza iterazione di Street Fighter III, 3rd Strike aggiungeva Chun-Li e alcuni lottatori nuovi, come Q e Remy.
Di Q si parlava in questo video che hai realizzato per Multiplayer, un paio di settimane fa, sui lottatori più bizzarri di Street Fighter.
DARKSTALKERS 3 (Capcom, 1997)
Chiudiamo con un altro picchiaduro Capcom, il terzo Darkstalkers, noto in Giappone come Vampire Savior: The Lord of Vampire. Ti piacevano i personaggi da fiaba horror dei Darkstalkers, tra vampiri, mummie e licantropi, e non solo per Morrigan, eh. Ah, naturalmente, per il tuo amico Davide lo storpianomi, Felicia era automaticamente Pornicia. Ne era ancora convinto, nel '99. Probabilmente lo è anche adesso.
Un post del genere mi ricorda che in quanto a picchiaduro ad incontri io sono rimasto a IK+ :D
RispondiEliminaHai dimenticato... scherzavo. Nella mia personalissima lista, volendo citare uno da te non inserito in lista, metterei Samurai Shodown con il buon vecchio Tam Tam che scopro adesso essere un guerriero maya. Ho sempre pensato avesse una maschera da oni-rosso o da tengu e quindi fosse legato al folclore giapponese.
RispondiEliminaUn altro che consumai alla follia, in versione casalinga, fu Mortal Kombat Trilogy il cui game play per me è sempre stato "circo" e non "legno" [indovina chi mi ha "imparato" questo modo di distinguere i picchiaduro]. L'incontro 2 contro 2 era favoloso e con alcune coppie di personaggi ero letteralmente un rullo compressore, non lasciavo al mio avversario il tempo di reagire.
L'intro di Soul Blade mi ha fatto venire la pelle d'oca!
RispondiEliminaQuesto gioco lo adoravo, l'intro non la skippavo mai, e lo story mode era troppo coinvolgente, con la ricerca delle armi e i match speciali.
Eh niente... 20+ anni dopo ancora la pelle d'oca (vera) per l'intro di Soul Blade.
EliminaBellissimo post da bruschette.
RispondiEliminaE che dire del side game Tekken Ball, per combattere la calura estiva sudando l'anima in salotto?
E la sera a sdraiarsi di birra tipo Bosconovitch.
EliminaNella mia lista avrei messo i primi due Battle Arena Toshinden. Non che li ritenga superiori a quelli citati sopra (e a molti rimasti fuori dalla lista), ma diciamo che per chi, come me, per motivi anagrafici è entrato nel mondo videoludico con la prima PSX quei picchiaduro in 3d hanno avuto un fascino non da poco, complice anche una colonna sonora che tuttora mi piace.
RispondiEliminaAbbastanza d'accordo con tutto, nella mia lista metterei Samurai Shodown, Firtua Fighter, il primo, che quando lo vidi la prima volta rimasi in apnea per diversi minuti.
RispondiEliminaMa anche altri non proprio eccezionali a cui però ho regalato parecchie monete tipo World Heroes, Art of Fighting...anche Double Dragon.
Soprattutto fammi aprire una piccola parentesi Amiga: il genere picchiammazza 1vs1 era all'epoca sicuramente il mio genere preferito, e l'Amiga non offriva granchè, anzi. Quante lacrime miste a imprecazioni e bestemmie in varie lingue quando uscì Street Fighter 2, mamma mia che immondizia. E quanto odio per chi possedeva uno snes con QUELLA conversione lì.
Poi, visto che me l'hai citato, quanta delusione micidiale per Body Blows, atteso per mesi, sfogliando i vari TGM e K con la bava che gocciolava sulle immagini in anteprima. E poi niente, fuffissima.
Mortal Kombat invece non era malvagio a parte i caricamenti infiniti, Mortal Kombat 2 eccezionale invece, considerando poi che tutto si faceva con un tasto.
Praticamente in contemporanea uscì l'iper italiano Shadow Fighter, che fu forse il primo vero picchiapicchia figo per Amiga, first me second me.
A pensarci ho ancora l'occhio lucido.
Marò DOC, che momento di ringere al lunedì mattina poi...odiavo i cinnazzi ricchi che occupavano SF2 con le pile di gettoni e che, quando arrivava finalmente il mio turno, mi si piazzavano dietro e ad ogni mossa che facevo mi domandavano "ma quella come si faaaaaa?". E comunque ATTACCHEN SPLUGHEN!!!
RispondiEliminaIl 3DO. Chapeau. Una console talmente utile che se la sarebbero potuti comprare solo i figli di papà e gli addetti ai lavori (io no, anche se ai tempi raccoglievo informazioni per la mia tesi sul mercato dei VG). Motivo? Un roster di titoli tanto risicato quanto foriero di innumerevoli punti interrogativi sopra la testa. A parte Street Fighter che era praticamente Arcade Perfect e pochi(ssimi) altri.
RispondiEliminaPer il resto, della tua lista mi sono consumato gli occhi su SFII (stranamente non il III, che ancora mi manca), MKII, SoulEdge/SoulBlade (Madò, ho ancora la colonna sonora rippata su CASSETTA), Darkstalkers 3, Marvel Vs Capcom 2.
Mi comprai anche Tekken 3 ma il sistema di gioco non mi è mai piaciuto. I titoli della SNK invece li ho sempre considerati con aria di sufficienza.
Aggiungo alla lista:
- Guilty Gear (più per l'atmosfera che altro, anche se come tecnica da impiegare non era niente male)
- l'oscuro Martial Champion della Konami (1993) che avevo trovato in una sala giochi estiva di fianco al cabinato di SFII e che monopolizzò quel mio periodo di vacanza;
- Street Fighter Alpha 3 per PS1, credo il mio picchiapicchia più giocato in assoluto per console domestiche dopo SoulBlade.
E comunque:
EliminaBANGOOOOO!!!!! (cit.)
Beeeeeeelllisssimissimo argomento, Doc!
RispondiEliminaQuanti ricordi con i piacchiaduro ad incontri!
Street Fighter II giocato in sala (personaggi preferiti direi Ryu e Ken) e perfino sul primo Gameboy, PlayStation praticamente comprata per poter giocare a Soul Calibur (personaggio preferito Siegfried, senza dubbio), Mortal Kombat II giocato tantissimo su PC, specie assieme ad un amico (personaggio preferito: Baraka... il mio amico prendeva sempre Liu Kang ed io giravo un po' tutti; vinceva spesso lui, poi io passavo a Baraka ed a quel punto lo asfaltavo facilmente); di Tekken 3 (personaggio preferito: non so, di solito usavo Law, oppure GunJack oppure Yoshimitsu) qualcuno mi aveva passato un salvataggio di memory card con tutti i personaggi sbloccati (yay!); X-men vs Street fighter è uno dei pocchissimi giochi che sono riuscito a finire in sala giochi (forse addirittura con un solo gettone, ma non sono sicuro) con l'accoppiata Ken e Ryu, e mi spiacque molto che nella versione Playstation non fosse possibile scambiare i personaggi durante il combattimento.
Di quelli citati nel post devo aver giocato in sala giochi qualche Street Fighter III (forse il primo... ricordo che non mi piaceva il dover scegliere una sola super mossa), un poco-poco di X-Men CotA, un po' (del primo?) Virtua Fighter. Qualche King of Fighters l'ho un po' giocato, ma non ricordo se in sala o solo a casa.
Nella mia lista personale vorrei menzionare anche Psychic Force 2, Bloody Roar 2, Raging Fighter (per Game Boy), Pocket Fighter. Poi ci sta che mi sia dimenticato qualcosa. Ma certo, come posso non citare Street Fighter EX (1 e 3), con il mitico Skullomania?
Correggo un refuso: ovviamente sulla PlayStation era Soul BLADE (la versione domestica di Soul Edge, che avevo scoperto in sala giochi). Di Soul Calibur avevo il 2 ed il 3, ma si tratta di PlayStation 2...
EliminaAggiungo anche che una volta trovai in una sala giochi il gioco di Street Fighter The Movie (mi verrebbe da definirla "MK meets SF"). Non mi era sembrato malaccio, specie come grafica, anche se ebbi modo di provarlo MOLTO POCO. Poi trovai la versione per Playstation, ma la sviluppò un'altra software house, quindi era proprio un altro gioco, con grafica che mi pareva peggiore e meno fluida. Per la giocabilità non saprei dire se meglio o peggio di quello Arcade, però comunque non mi "prese" molto... Quindi se non è tra i miei giochi più amati perché ne ho parlato? Boh, per completezza...
EliminaIn sala giochi sicuramente Marvel Super Heroes (con il Fenomeno) e Street Fighter III 3rd Strike (con Oro).
RispondiEliminaSu console, comodamente spaparanzato sul divano, credo Street Fighter Alpha 3 e Soul Calibur III (il CAS era una droga).
il 3do, gran macchina ma purtroppo per "bimbi ricchi" all'epoca :D.
RispondiEliminaIo già per avere un, ormai, pezzentissimo megadrive dovetti invocare la combo compleanno/natale (la tristezza dei nati a dicembre per avere il "regalo grosso") e consigliare l'acquisto in un noto magazzino romano sulla nomentana, vicino raccordo, famoso per avere spesso un sacco di merce "caduta dai camion" (tutto nuovo eh! :D). Ma quanto me lo sono goduto tra thunder force IV (prima cartuccia) e poi street fighter 2 turbo (ver jap con adattatore a 4 switch, era MOLTO più veloce a causa degli FPS ntsc :D) e Mortal Combat II straconsumati....ma andiamo oltre.
Per forza di cose, tutti i titoli SNK li ho giocati pochissimo e malissimo solo in sala giochi, li guardavo con invidia quando uscivano le pagine con i colpi sulle riviste (sigh samurai shodown 2 con caffeine nicotine il monaco buddista vizioso :D) ma avendo avuto una dlele playstation della prima ora...Beh tutti i 3D sono stati sviscerati e a tekken sono un campioncino (col pad), sapevo tutte le ten hit combo di tutti i PG e tutte le combo di prese di King, imparate su Tekken grazie allo studio di una delle ultime guide da paginone centrale di Game Power, ma funzionanti ancora anche su tutte le nuove versioni, tanto che giocavo in scioltezza anche con Mokujin (=Miocuggin da noi). Bello bello :)
E chi se lo poteva permettere, ai tempi. Ne ho comprato uno una decina di anni fa, di 3DO, ed era una macchina davvero bestiale. Con feature uniche, come i pad collegabili a catena per il multi... e nessuna protezione anticopia per i dischi.
EliminaRicordo benissimo la presentazione del 3D0 su Game Power con i giochi della... Crystal Dynamics? Pareva li facessero solo loro i giochi per quella console. Ricordo un Need4Speed eccellente e poco altro.
EliminaSono stati tra i primi sviluppatori per 3DO. Anche Gex è nato lì.
EliminaIo avevo i luccichii alla manga Jap ogni volta che vedevo un gioco 3DO (mi ricordo la FANTASCIENZA del primo gioco di calcio coi CORI PERSONALIZZATI PER SQUADRA, inconcepibile all'epoca) , compravo regolarmente Game Power ma avevo solo un game gear, il mega drive arrivò davero molto molto dopo aver consumato la piccola(piccola...era una abbacchio pesantissimo succhiabatterie!!!!) portatile di casa sega. Altri tempi e tanti soldi spesi in saletta :)
EliminaL'epicità di Soulblade e Soulcalibur, quest'ultimo con uno stage ambientato su uno zatterone che naviga nel Canal Grande della mia Venezia... :°°° E pure i vari picchiaduro Capcom della Marvel ce li avevo tutti per la Playstation. <3
RispondiEliminaGiacché lo citerai nel post dei clonazzi (anche se secondo me si ispira più a Mortal Kombat che a Street Fighter), anticipo solo che per me Eternal Champions vince il titolo "Best trama ever per un picchiaduro".
RispondiEliminaIn sala (o meglio, al bar dell'oratorio) SF2 e MK e le file per giocare. Ma le monetine scarseggiavano sempre. Su PC (un 386sx) SF2 era penoso, soprattutto perchè ci si giocava in 2 su una tastiera. Il mio cuore va a Tekken 2 e soprattutto 3 su PSOne, per gli infiniti tornei della domenica con gli amici. Ogni tanto ci giochiamo ancora su emulatore! Bell'articolo Doc.
RispondiEliminaGrazie per aver citato Last Blade. Assieme a "Mark of the wolves" fu probabilmente l'apice della SNK, grafica, fluidità, caratterizzazione dei personaggi e, perchè no, trama unite ad un gameplay impegnativo e vario in cui si sceglieva rapidamente tra DUE stili (e non mezza dozzina, di cui quattro inutili): Speed se volevi scombare in maniera precisinadellafungia(tm) e Power se volevi far assaporare "il botto di un tipo di cazzotto"(ri-tm) al tuo avversario.
RispondiEliminaE, SOPRATUTTO, Last Blade NON aveva il classico "SNK boss" che tanti calendari mi fecero memorizzare. Forte, pericoloso, ma che (finalmente) potevi battere con un po' di gioco, e non bruciando continue per trovare quell'unica mossa che non veniva contrastata in automatico, manco fosse, per dire, "teleguidato da un computer".
E grazie ovviamente a Nicola Salmoria, per sempre benemerito
Meraviglia di post, back to the future!!!!
RispondiEliminaDoc, dico un'ovvietà, ma "Samurai Shodown"? Insieme a Fatal Fury uno dei più grandi succhiagettoni(soldi) di sempre!
Approposito di Fatal Fury, ricordo ancora con nostalgia la grande sfida: Pao Pao Cafè preso come primo avversario veniva ucciso a tempo di record da tutti, quindi per divertirci meglio lo facevamo da sbronziXD
Ricordo ancora un noto "Campionissimo" locale, il Giamma, che riusci a sconfiggerlo usando una mano e... il naso(!?!?!)
Ho scelto The Last Blade, perché mi piaceva di più, ma pure ai Samurai Showdown ho giocato un frappo. Soprattutto quello con i due fratelli ninja (il IV?).
Eliminaun titolo che non è stato menzionato ma che meritava ben altro successo è power stone, di cui sogno da anni un terzo capitolo che permetta di giocare in 4 online
RispondiEliminainoltre citerei anche dead or alive
Madonna l'intro di Souledge, da brividi anche con questo caldo
RispondiEliminaAll'epoca io soffrivo parecchio per il dramma vs fighting. Avevo SNES e Megadrive, più qualche gioco valido su PC, ma i giochi migliori erano su PSX, Saturn, Dreamcast e Neo-Geo, da me clamorosamente assenti (ma rimediati negli anni successivi). La movelist di KOF95 su Gamepower devo essermela effettivamente sognata di notte...
RispondiEliminaC'era insomma grave penuria di videocinquine, un ictopauperismo che ho potuto colmare solo con l'arrivo del messia dei giocatori poveri: l'emulazione! E intorno al 98-2001 partì un recupero folle di Street Fighter Alpha, Vampire, tutti i KOF e i Marvel Vs., all'inizio giocati senza sonoro perchè il PC era lento.
Tra i miei preferiti SF Alpha 2 (bellissimo stile grafico e personaggi), 3rd Strike (cast bislacco ma carismatico), Marvel Super Hoeros (Hulk! Shuma-Gorath! Juggernaut Punch! Unstoppable!) e KOF98 (probabilmente il capitolo più rifinito della serie).
Ma che me-ra-vi-glia.
RispondiEliminaRicordo di avere passato un'intera estate a buttare bulaccate di 500 lire nella macchinetta della società del paesino dove vivo, che aveva Street Fighter II prima e Tekken (non so quale numero) poi.
Non ho MAI saputo come si facessero le mosse speciali, valeva la regola del "schiaccia tutti i tasti che puoi, distruggi la manopola muovendola a caso, bestemmia a piacere". Una volta facendo così con Tekken ero arrivata ad un livello improbabile, per la perplessità incarognita dei ragazzi più grandi che mi guardavano attoniti XD
Ricordo un traghetto per la Sardegna con sala giochi immensa, ci passai tutta la traversata. X-MEN VS. STREET FIGHTER era il RE della Sala, c'era una coda fissa per giocare e gruppo perenne di spettatori intorno al cabinato.
RispondiEliminaNella cerchia di gente attorno a me si giocava un casino a Street Fighter Alpha 3, che con la sua grafica figherrima e la modalità World Tour faceva giocare praticamente chiunque; è invece passato nell'anonimato Street Fighter III a causa principalmente dell'ostinazione di uscire su cabinato in tempi in cui le sale erano praticamente sparite e successivamente a causa dell'ostinazione di uscire (prima) su Dreamcast che qua da noi non se lo cagava nessuno.
RispondiEliminaAll'epoca avevo giocato un casino pure Bloody Roar.
E riguardo a Soul Edge/Blade... ma perchè non si decidono a mettere a Taki quella stupenda tecnica ninpo come finisher nel nuovo gioco in arrivo?!?! Sono anni che ce l'hanno lì pronta nella intro del PRIMO gioco e no, loro le vanno a mettere i multi slash.
RispondiEliminaCose che non sono cose...
Ora torno nell'angolino a piangere per i ricordi di infiniti tornei, serate tra amici e bruschette varie.
Cheers
Bruschette forever and never to part, Bruschette forever we two (parafrasando il bravo Rick Astley). Inutile dire che Tekken 3 l'ho consumato sulla PS1, tra partite con mio fratello e mio papà (lacrimuccia) e con gli amici di Sanremo (con i quali si organizzavano tornei domenicali nel negozio di videocassette di Christian, alternati a quelli di ISS Pro '98). Begli anni, ci si divertiva con poco e si era tutti amici!
RispondiEliminaRicordo con amore l'unica partita che feci a World Warriors (spero si chiamasse così): mi esaltava a 15 anni il ninja chiamato Hamzo, al primo incontro andi contro l'altro ninja del gioco, Fuma, e persi in tempo zero. Un mio amico commentò "Hamzo, come fuma!", sic et sempliciter, per paracularmi per la mia figura barbina. Mai più giocato ma ricordo indelebile :D
RispondiEliminaMa Dead or Alive non se lo ricorda più nessuno? Cioè le tette ballonzolanti di Kasumi hanno fatto storia...
RispondiEliminaDoc perché non fai un post sulle riviste di videogiochi anni 80/90?
Ma sul serio hai giocato a Soul Calibur con Claudio Castellini?Che fortuna.
RispondiEliminaAnche io mi farei battere da Castellini ,basta che mi faccia vedere come disegna.e vedere le sue tavole dal vivo.
Aggiungo (mi sembra di non averlo visto menzionato, correggetemi se sbaglio...) Real Bout Fatsl Fury Special e Bloody Roar 2. Per carità, non saranno state delle pietre miliari ma di va a gusti, per cui scelgo loro...
RispondiEliminaCitare SFII Hyper Turbo è doveroso ma in generale non sono mai stato un patito dei picchiaduro. Anche perché gli anni '90 per me sono il trionfo degli arcade. A quando un bel post su questi ultimi?
RispondiEliminaAltro bellissimo post, Doc.
RispondiEliminaComplimenti davvero.
Ci ripensavo giusto oggi, mentre stavo schiattando sul lavoro (reparto presse a fusione, CINQUANTA GRADI...).
Quel periodo a cavallo tra il vecchio ed il nuovo millennio ha sfornato delle robe a dir poco fantastiche.
E detto fra noi, mi manca un casino, penso sia irripetibile.
Complice il fatto che ormai il 3D stava per imporsi, anche i vecchi picchiaduro in due dimensioni davano davvero il meglio.
Dunque...SF II e MK II giocati fino alla nausea, sia in sala che su Super Nintendo. Idem per TEKKEN 3 e SOUL BLADE, sia in sala che su PSone.
Per il resto...giocati praticamente tutti, e ogni tanto li ripesco sul MAME per una partitina.
Perche' e' vero che c'erano le conversioni sulla PSuno, ma in genere erano piuttosto scialbe. Alle volte avevi l'impressione di affrontare sempre gli stessi avversari, indipendentemente dal personaggio utilizzato.
Mi ricordo che DARKSTALKERS 3, STREET FIGHTER ALPHA 3 e JOJO' S BIZARRE ADVENTURE soffrivano di questo problema.
In tal senso le conversioni per Saturn (vedi X-MEN VS. STREET FIGHTER) erano decisamente migliori.
Vorrei aggiungere anch'io le serie gloriose della SNK come FATAL FURY, ART OF FIGHTING e SAMURAI SHODOWN ma direi che LAST BLADE e KING OF FIGHTERS ne rappresentano la summa. Cosi' come GAROU - MARK OF WOLVES.
E si, me la ricordo bene CHILDREN nello stage del figlio di Geese...allora era veramente quella!!
All'appello mancherebbe solo VIRTUA FIGHTER 3, che non ho mai giocato. Ne' in sala ne' su Dreamcast (era uscito su Dreamcast, no?).
Un'ultima cosa: la Square, in quel periodo, tiro' fuori delle robe pazzesche (oltre alla consueta tonnellata di RPG) per la prima Playstation.
Forse perche' lavorando a generi non convenzionali si approccio' in maniera diversa dal solito.
Si sa...cio' che per alcuni e' un limite, per altri diventa l'occasione di dare vita a qualcosa di insolito. E originale.
Oltre ai due BUSHIDO BLADE ed il grandioso EINHANDER cito anche TOBAL N.1 ma soprattutto EHRGEIZ, fantastico picchiaduro a incontri in 3D uscito anche in sala giochi e convertito alla perfezione. E nella versione PSOne c'erano pure un casino di personaggi segreti (tra cui Zack e Tifa, se non sbaglio)!
Sigh...quanto mi manca, quel periodo...
Ahahahaha, grazie Doc per questi post! Con questo in particolare mi sale la lacrimuccia, dato che ero appassionatissimo di picchiaduro all'epoca e li ho giocati praticamente TUTTI. Sì, anche quelle robe semi-sconosciute come Primal Rage (con i dinosauri che si tirano i morsi) e il remake di Body Blows Galactic (rispetto all'originale con aggiunte di lottatori uber-pezzenti tipo il cosacco dall'originalissimo nome di...uhm... Kossack). Menzione d'onore per il bellissimo Samurai Shodown (il IV in particolare, sempre detto che Haoh Maru era Musashi Miyamoto!) e una mia piccola gloria personale: vittoria al cabinato di Tekken 3 con Yoshimitsu!!! Applausi dei due amici che erano con me e cinquine dai genitori per 15 mila lire sprecate in gettoni! Ah, bei tempi!
RispondiEliminaKossack faceva parte del cast del primo Body Blows e quando lo utilizzava la CPU nell'arcade era pure sgravo da morire.. in generale, comunque, quel gioco era proprio tarato per non farti arrivare in fondo e dio solo sa quanto ci ho provato ai tempi dell'Amiga. Che poi con i suoi cinquecentomila cambi di dischetti ed i suoi tempi di caricamento faraonici era pure comodo, no? XD
EliminaCome picchia su Amiga ti giocavi o quello o la conversione cessa di SF2, che tempi amari. O magari la conversione rotta di Pit-Fighter, santo cielo.
Però Mortal Kombat era buono. E su IK+ ci ho perso i millenni dopo che già lo avevo fatto anche su C64.
Il primo Virtua Fighter fu una rivelazione, secondo me avrebbe meritato molto più spazio, inoltre era molto più fluido rispetto al suo rivale Tekken.Però il suo gameplay era abbastanza astruso per i più, ma per gli appassionati era il gioco per eccellenza.
RispondiEliminaSu street fighter II non dimenticherò mai l'emozione di trovare un super cabinato con ben 6 tasti per giocatore ed anche la delusione nello scoprire che le combinazioni di tasti non funzionavano come era lecito aspettarsi fino a quel giorno
PENSIERO RANDOM del martedì mattina:
RispondiEliminaL'intro di Soul Blade era così bella e ben fatta che ci sarebbe quasi stato da temere che fosse uno di quei titoli in cui tre quarti del budget andavano nella intro e poi il gioco faceva pena. Fortunatamente non è stato così, ed il gioco era magnifico. (Probabilmente perché quelli di Namco non sono sono degli scappati di casa e perché comunque buona parte del gioco esisteva già dalla versione arcade). Fra l'altro mi ha sempre affascinato la velocità nei caricamenti: altri picchiaduro per PS1 avevano caricamenti piuttosto lunghi, quelli di Soul Blade erano rapidissimi!
quello dei picchiaduro a incontri è un genere che mi ha sempre affascinato, ma a cui non sono mai riuscito a dedicarmi come avrei voluto. Nel mio cuore rimangono Tekken 3 perchè all'epoca vedere Hwoarang fare nella intro le stesse forme di Taekwondo che facevo io mi sembrava una figata astrale, e King of Fighters 94 perchè adoravo la caratterizzazione dei personaggi (Kio Kusanagi in primis). Purtroppo invece l'unico che ho giocato fino in fondo è Mortal Kombat IX, e solamente lo story mode.
RispondiEliminaNella mia personale lista sarebbe finito inevitabilmente "Star Gladiator" , che e' vero che era un po' lento e non troppo tecnico ,ma i chara era bellissimo come le mosse e la sua semplicita'....e poi il cattivo era una specie di Darth Vader in salsa neon fastenfuria. fighissimo.
RispondiEliminaE poi ce n'era un altro che mi dovete aiutare che l'ho giocato allo sfinimento....
3D ,anime style ,dove i personaggi era i classici stereotipi giappo , la scolaretta con la katana, l'esorcista con i vari sigilli in carta, il pg tipo sentai ecc ecc e ogni story mode aveva gli intermezzi e la sigla tipo fosse stata una serie anime . So che vi e' gia' venuto in mente .... daije
I miei preferiti, ovviamente quelli per cui ho più dato in termini di gettoni: Street Fighter 2: Champion Edition (meglio bilanciato del predecessore, ricordiamo il danno bestiale di uno shoryuken somministrato con solerzia a Sagat durante un suo tiger uppercut), Tekken 2 e The King of Fighter 94/95/97. I vari Samurai Shodown ("Samurai scetateve" per don Ciccio, gestore della sala giochi del Bar Mexico) mi affascinavano molto per l'ambientazione, ma ero scarsissimo. Ho giocato molto pure ai primi due World Heroes, ma non mi entusiasmavano particolarmente.
RispondiEliminaOra, qualche aneddoto.
Un pomeriggio, vado da Mondial Games coi miei amici storici e troviamo una ressa bestiale, gente incastrata come i tetramini in attesa del pezzo lungo: primo cassone di Street Fighter 2 nella mia cittadina, prima che le sale ne fossero monopolizzate. Fui profetico: "non sfonderà mai", ricordo queste parole come le stessi pronunciando ora.
Fatal Fury 2: pomeriggio assolato, lo troviamo in sala come un dono inaspettato e uno dei nostri, non disponendo di gettoni, decide di andare a chiedere la mancetta anticipata al padre, intento a passare il pomeriggio nel circolo cacciatori. Ci regala anche una bottiglia di coca fresca, con cui brindiamo al nuovo episodio della famosa saga SNK. Mentre stiamo bevendo/giocando, entra il barista del bar Mexico e ci fa una chiavica, "ma io non ho capito, andate a comprare la Coca-cola al bar Caputo e venite a berla da me?". Non riuscimmo a convincerlo di averla ricevuta in dono, se ne tornò a servire al bancone disgustato.
Per Soul Edge, facevamo le trasferte nel paese vicino per via dell'attrazione suono. Che cos'è l'attrazione suono? Semplice, la traduzione maccheronica di demo sound, una voce dei menù di settaggio delle schede arcade. L'attrazione suono di Soul Edge era, per l'appunto, la leggendaria musica dell'intro.
Tekken 2, stiamo giocando e entra un tizio: "ma che è questo gioco, sembrano dei tocchi di legno... chi l'ha fatto, mastro Geppetto?".
Aneddoti tra i tanti di un'epoca che è stata e non sarà più.
Dimenticavo 3 Count Bout: nel Bar Mexico mancava il pulsante per lo schienamento, praticamente era impossibile andare oltre il primo incontro. La gettoniera restò vuota praticamente dal primo giorno e don Ciccio non riuscì a mai a capirne il motivo.
EliminaMa niente Killer Instinct ???
RispondiEliminaSapreste dirmi il nome del picchiaduro in cui tra i personaggi da battere c'erano una tigre ed una tigre bianca? Non ricordo se fossero dei bonus stage, ma non credo.
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