Grosso guaio a Chinatown, 1986 (Instant Classic)
Vi va di fare un salto sul Pork Chop Express insieme a quella sagoma del vecchio Jack Burton? L'action hero che non era il solito action hero, e a ben vedere non lo era affatto? Certo che vi va. Siete pront...? ah, già: siete nati pronti. Ché è da quando è nato il blog, grosso modo, che ti si chiedeva di parlare di Grosso guaio a Chinatown, metti [...]
La rubrica Instant Classic, ricorderete, nasce per raccontare in 70 scatti un grande classico del cinematografò. Con Grosso guaio a Chinatown ne sono bastati meno di cinquanta, perché il film, tolti i titoli di coda, dura sì e no un'ora e mezza. Un'ora e mezza di battute sborone e figuracce del protagonista trasformatesi in cult, dopo il floppone in sala (una ventina di milioni spesi, undici racimolati). Un po' il tema portante del cinema di John Carpenter, pronto a imbarcarsi qui in un'altra avventura da incassi magri e rivalutazione postuma insieme a Kurt Russell, dopo 1997: Fuga da New York (1981) e La Cosa (1982). La terza, contando quel film per la TV su Elvis del '79.
D'altronde, Grosso guaio a Chinatown non era un film facile da vendere, sosteneva lo stesso Russell. Una commedia d'azione in cui il presunto protagonista è in realtà la spalla dell'eroe cinese, e non il contrario? Alla Fox non piaceva. Alla Fox, che pensava più che altro a spingere Aliens - Scontro Finale, arrivato in sala quello stesso luglio dell'86, solo dodici giorni dopo, sembrava troppo strano. La scena qui sopra, con Egg Shen che parla di Jack Burton, accompagnando la sua spiegazione con un fulmine - ché a casa sua quelli dei contratti gas e luce che fingono di essere dell'Enel non bussano mai - fu aggiunta per conferire al signor Burton un tono più eroico. Seeee.
Ed eccolo, il nostro non-eroe. Alla guida del suo Pork Chop Express. Camionista dispensatore di pillole di saggezza a mezzo CB. Con gli occhiali scuri anche di notte e sotto la pioggia, per fare il figo.
Una serata di gioco d'azzardo nel mercato di Chinatown, una scommessa vinta con l'amico Wang, un debito da riscuotere affrontando mostri e fantasmi e fulmini, anche se ancora non lo sa.
Wang (il Dennis Dunn appena uscito dall'Anno del dragone di Cimino) non saprà tagliare in due una bottiglia con un coltello, ok, ma è il vero eroe kickass della pellicola, con tanto di calci volanti e voli veri e propri da wuxia. Vanno in aeroporto, Jack e Wang, perché il secondo sta aspettando la sua fidanzata. L'amica d'infanzia che vuole sposare, manco fossero in un cacchio di manga shojo.
Jack, in quanto galantuomo, si presenta all'avvocatessa Gracie Law (nomen omen) con una finissima richiesta di fare un po' di mambo orizzontale. Scambieranno pochissime parole, loro due, nel film, ma abbastanza saliva per gli standard del genere. Fosse stata la Kim Cattrall del futuro, diventata la maiala di un eterogeneo quartetto di rappresentanti dell'universo femminile in una New York da bere, la scena si sarebbe svolta magari al contrario.
E se Felipe avrà gli occhi azzurri, Miao Yin, la fidanzata di Wang, e Gracie li hanno verdi. Cioè, per finta: sia Kim Catrall che la modella di Playboy Suzee Pai (apparsa in una scena del primo Rambo! Non ve la ricordate? Per forza, la scena è rimasta sul pavimento della sala di montaggio) indossavano delle lenti a contatto colorate.
C'è che un uomo molto potente è in fregola per le asiatiche (ma anche non) con gli occhi verdi, e siccome non c'è ancora Tinder, manda i suoi scagnozzi a rapire Miao Yin. Enter i Signori della Morte, nome altisonante per una banda di scappati di casa con gli occhiali da psicotronici.
Egg (Victor Wong) porta intanto a spasso i turisti per Chinatown, mentre la sua carriera avrebbe portato a spasso lui in pellicole come Tremors e in tutta la cacchio di saga dei 3 ragazzi ninja, trasformandolo in nonno Mori, praticamente un incrocio tra il maestro Miyagi e nonno Libero.
Jack e Wang cercano la gatta Miao, infilandosi con il Pork Chop Express nei vicoli della San Francisco che mangia involtini primavera e ritrovandosi nel bel mezzo di una battaglia.
Da una parte i buoni, i Chang Sing, riconoscibili perché hanno le fascette con il dress code del ragazzo dal kimono d'oro,
dall'altra i malvagi Wing Kong, capitanati da quell'urlo con i capelli distribuiti male attorno a cui si è condensata la persona di Al Leong, che avete visto in tre miliardi di robe, da Arma Letale a Die Hard. Sempre lì, pronto all'uso, con lo stesso urlo in faccia e i baffetti da Fu-Manchu.
Ma a sparigliare le carte arrivano le Tre Bufere (Three Storms): Tuono, Pioggia e Fulmine (Thunder, Rain e Lightning), con i loro superpoteri e i cappelli a lampadario gigante di vimini.
Se vi ricordano Raiden di Mortal Kombat è perché quest'ultimo fu ispirato proprio a Fulmine delle Tre Bufere. Anche se si era pensato in un primo momento di chiamarlo Doppia T, come terremoto e tragedia.
Si unisce alla festa anche Lo Pan, David Lo Pan, per la precisione: creatura mistica con le unghie lunghe, un chiodo gigante piantato in testa che gli annebbia il pensiero e la capacità di sparare raggi dagli occhi. E sappiamo bene che quelli che sparano raggi dagli occhi sono tutti coglioni, no? James Hong ha oggi 89 anni e un curriculum lungo e avventuroso come la Salerno-Reggio Calabria. Tra le altre cose, è stato in Blade Runner (Chew, il creatore d'occhi), in Friends, in Fusi di Testa 2 e in Agents of P.I.P.P.E., come padre di Melinda May, oltre ad aver doppiato un'infinità di cartoni e videogiochi.
Salvatisi per il rotto della cuffia, Wang e Jack preparano un piano per salvare Miao Yin, elaborato insieme all'avvocatessa Gracie, che non si capisce bene che ci faccia lì o come ci sia arrivata, ma chi se ne frega. Ed è un piano studiato benissimo, eh:
Jack si finge un minchione anni 80 vestito come un testimone di geova e va nel bordello dove gli psicotronici hanno portato la ragazza per farne una schiava sessuale. Suda, Russell, di brutto. Qui e per tutto il film, ché aveva una brutta influenza sul set. Non nel senso che spingeva gli altri a drogarsi e ubriacarsi, c'aveva proprio il febbrone.
Stranamente il piano non funziona, le Bufere rapiscono la ragazza dagli occhi verdi, perché Lisa dagli occhi blu non c'era, e tocca provare con un approccio più diretto. "Sei pronto?", chiede Wang a Burton, alzandogli la schiacciata. Il tempo di dire alla storia del cinema di prendere appunti e Jack risponde il suo "Io sono nato pronto". Cazzo ne sapevano gli spettatori dell'86 che hanno lisciato, anche con la p, Grosso guaio a Chinatown in sala. Cosa ne sapevano cosa. (Anche se poi vai a vedere quali sono stati i film più visti del 1986 e te ne esci con un wowone spostamobili, ché lì dentro c'è metà del tuo immaginario, tipo). Ma dicevamo.
Parte della cumpa aspetta nel ristorante di Wang, The Dragon of the Black Pool, il resto va ad affrontare in due gruppi Lo Pan,
incartapecorito catananno cinese vecchio duemila anni, trasformato dal primo imperatore in un fantasma in cerca di una sposa
Dopo una nuotata, lui e Gracie limonano la prima volta. "Ehi", gli fa lei. "Scusa, ma sono felice di essere vivo", risponde lui. E a proposito di nuotata: anche questa missione di salvataggio fa acqua come le prospettive di incassi della pellicola. Gli eroi fuggono, ma perdendosi per strada non solo Miao Yin, ma anche Gracie.
E mentre fa la sua comparsa un demone scimmia che non sembra servire sostanzialmente a una cippa, se non a dare da mangiare ai truccatori tipo Screaming Mad George, l'amicone di Brian Yuzna,
si preparano le nozze di Lo Pan con entrambe le ragazze. Il vecchio porco c'ha preso gusto. Il rituale prevede tutta una cafonata con spade e altre lame, di cui si occupano le Bufere, in particolare Tuono (Carter Wong, l'istruttore di Rambo III), il sosia giovane di Branko quello degli oroscopi,
Ti rimangi peraltro quanto detto sul matrimonio tamarro, perché nonostante il teschio gigante circondato da neon azzurri da cui esce una scala mobile usata dallo sposo, hai visto sicuramente matrimoni calabresi molto, molto più zingari.
E visto che il pistolone per sentirsi "un uomo arsenale" (in originale è "You'll feel like Dirty Harry", citando la celebre magnum dell'Ispettore Callaghan) contro Lo Pan non serve, Egg Shen prepara una bella pozione alla Panoramix per tutti.
Perché stavolta Jack è pronto, no? Vuole essere lui l'eroe, no? Mica vuol far fare di nuovo tutto a Wang, no?
Lo dice a tutta la banda, in ascensore. La gag da ascensore più divertente prima di Capitan America 2.
Ha la mitraglietta, ha la pozione che gli fa vedere cose, si sente invincibile e urla al nemico e al mondo la sua voglia di darci dentro, sparando al soffitto.
Si limona di nuovo, stavolta nell'ascensore che porta allo scontro finale. Per festeggiare l'interruzione delle nozze
e per regalare a Jack quel tocco di rossetto che fa tanto macho che se lo può permettere. Ok, almeno Lo Pan, visto che è un vecchio dimmerda di duemila anni indebolito dallo scontro mentale con Egg, riesce a stenderlo? Vuole farla qualche cacchio di cosa questo biondo che la Fox spaccia per vero eroe della pellicola?
Tuono, molto pettinato, la prende malissimo per la morte del suo datore di lavoro, ed essendo un guerriero molto potente, mette in atto una feroce vendetta:
Stregone e guida turistica, Egg dichiara concluso il suo compito e se ne va per primo, là fuori nella nebbia, come un gorilla senza più uno scopo.
Jack lo segue, piantando lì Gracie, triste come una Grecia Colmenares sedotta e abbandonata. "Non le dai neanche un bacio d'addio?", gli chiedono. "No".
E va via. Di nuovo alla guida del suo camion, di nuovo a dire cazzate al CB, nella notte.
La rubrica Instant Classic, ricorderete, nasce per raccontare in 70 scatti un grande classico del cinematografò. Con Grosso guaio a Chinatown ne sono bastati meno di cinquanta, perché il film, tolti i titoli di coda, dura sì e no un'ora e mezza. Un'ora e mezza di battute sborone e figuracce del protagonista trasformatesi in cult, dopo il floppone in sala (una ventina di milioni spesi, undici racimolati). Un po' il tema portante del cinema di John Carpenter, pronto a imbarcarsi qui in un'altra avventura da incassi magri e rivalutazione postuma insieme a Kurt Russell, dopo 1997: Fuga da New York (1981) e La Cosa (1982). La terza, contando quel film per la TV su Elvis del '79.
D'altronde, Grosso guaio a Chinatown non era un film facile da vendere, sosteneva lo stesso Russell. Una commedia d'azione in cui il presunto protagonista è in realtà la spalla dell'eroe cinese, e non il contrario? Alla Fox non piaceva. Alla Fox, che pensava più che altro a spingere Aliens - Scontro Finale, arrivato in sala quello stesso luglio dell'86, solo dodici giorni dopo, sembrava troppo strano. La scena qui sopra, con Egg Shen che parla di Jack Burton, accompagnando la sua spiegazione con un fulmine - ché a casa sua quelli dei contratti gas e luce che fingono di essere dell'Enel non bussano mai - fu aggiunta per conferire al signor Burton un tono più eroico. Seeee.
Ed eccolo, il nostro non-eroe. Alla guida del suo Pork Chop Express. Camionista dispensatore di pillole di saggezza a mezzo CB. Con gli occhiali scuri anche di notte e sotto la pioggia, per fare il figo.
Una serata di gioco d'azzardo nel mercato di Chinatown, una scommessa vinta con l'amico Wang, un debito da riscuotere affrontando mostri e fantasmi e fulmini, anche se ancora non lo sa.
Wang (il Dennis Dunn appena uscito dall'Anno del dragone di Cimino) non saprà tagliare in due una bottiglia con un coltello, ok, ma è il vero eroe kickass della pellicola, con tanto di calci volanti e voli veri e propri da wuxia. Vanno in aeroporto, Jack e Wang, perché il secondo sta aspettando la sua fidanzata. L'amica d'infanzia che vuole sposare, manco fossero in un cacchio di manga shojo.
Jack, in quanto galantuomo, si presenta all'avvocatessa Gracie Law (nomen omen) con una finissima richiesta di fare un po' di mambo orizzontale. Scambieranno pochissime parole, loro due, nel film, ma abbastanza saliva per gli standard del genere. Fosse stata la Kim Cattrall del futuro, diventata la maiala di un eterogeneo quartetto di rappresentanti dell'universo femminile in una New York da bere, la scena si sarebbe svolta magari al contrario.
E se Felipe avrà gli occhi azzurri, Miao Yin, la fidanzata di Wang, e Gracie li hanno verdi. Cioè, per finta: sia Kim Catrall che la modella di Playboy Suzee Pai (apparsa in una scena del primo Rambo! Non ve la ricordate? Per forza, la scena è rimasta sul pavimento della sala di montaggio) indossavano delle lenti a contatto colorate.
C'è che un uomo molto potente è in fregola per le asiatiche (ma anche non) con gli occhi verdi, e siccome non c'è ancora Tinder, manda i suoi scagnozzi a rapire Miao Yin. Enter i Signori della Morte, nome altisonante per una banda di scappati di casa con gli occhiali da psicotronici.
Egg (Victor Wong) porta intanto a spasso i turisti per Chinatown, mentre la sua carriera avrebbe portato a spasso lui in pellicole come Tremors e in tutta la cacchio di saga dei 3 ragazzi ninja, trasformandolo in nonno Mori, praticamente un incrocio tra il maestro Miyagi e nonno Libero.
Jack e Wang cercano la gatta Miao, infilandosi con il Pork Chop Express nei vicoli della San Francisco che mangia involtini primavera e ritrovandosi nel bel mezzo di una battaglia.
Da una parte i buoni, i Chang Sing, riconoscibili perché hanno le fascette con il dress code del ragazzo dal kimono d'oro,
dall'altra i malvagi Wing Kong, capitanati da quell'urlo con i capelli distribuiti male attorno a cui si è condensata la persona di Al Leong, che avete visto in tre miliardi di robe, da Arma Letale a Die Hard. Sempre lì, pronto all'uso, con lo stesso urlo in faccia e i baffetti da Fu-Manchu.
Ma a sparigliare le carte arrivano le Tre Bufere (Three Storms): Tuono, Pioggia e Fulmine (Thunder, Rain e Lightning), con i loro superpoteri e i cappelli a lampadario gigante di vimini.
Se vi ricordano Raiden di Mortal Kombat è perché quest'ultimo fu ispirato proprio a Fulmine delle Tre Bufere. Anche se si era pensato in un primo momento di chiamarlo Doppia T, come terremoto e tragedia.
Si unisce alla festa anche Lo Pan, David Lo Pan, per la precisione: creatura mistica con le unghie lunghe, un chiodo gigante piantato in testa che gli annebbia il pensiero e la capacità di sparare raggi dagli occhi. E sappiamo bene che quelli che sparano raggi dagli occhi sono tutti coglioni, no? James Hong ha oggi 89 anni e un curriculum lungo e avventuroso come la Salerno-Reggio Calabria. Tra le altre cose, è stato in Blade Runner (Chew, il creatore d'occhi), in Friends, in Fusi di Testa 2 e in Agents of P.I.P.P.E., come padre di Melinda May, oltre ad aver doppiato un'infinità di cartoni e videogiochi.
Salvatisi per il rotto della cuffia, Wang e Jack preparano un piano per salvare Miao Yin, elaborato insieme all'avvocatessa Gracie, che non si capisce bene che ci faccia lì o come ci sia arrivata, ma chi se ne frega. Ed è un piano studiato benissimo, eh:
Jack si finge un minchione anni 80 vestito come un testimone di geova e va nel bordello dove gli psicotronici hanno portato la ragazza per farne una schiava sessuale. Suda, Russell, di brutto. Qui e per tutto il film, ché aveva una brutta influenza sul set. Non nel senso che spingeva gli altri a drogarsi e ubriacarsi, c'aveva proprio il febbrone.
Stranamente il piano non funziona, le Bufere rapiscono la ragazza dagli occhi verdi, perché Lisa dagli occhi blu non c'era, e tocca provare con un approccio più diretto. "Sei pronto?", chiede Wang a Burton, alzandogli la schiacciata. Il tempo di dire alla storia del cinema di prendere appunti e Jack risponde il suo "Io sono nato pronto". Cazzo ne sapevano gli spettatori dell'86 che hanno lisciato, anche con la p, Grosso guaio a Chinatown in sala. Cosa ne sapevano cosa. (Anche se poi vai a vedere quali sono stati i film più visti del 1986 e te ne esci con un wowone spostamobili, ché lì dentro c'è metà del tuo immaginario, tipo). Ma dicevamo.
Parte della cumpa aspetta nel ristorante di Wang, The Dragon of the Black Pool, il resto va ad affrontare in due gruppi Lo Pan,
incartapecorito catananno cinese vecchio duemila anni, trasformato dal primo imperatore in un fantasma in cerca di una sposa
a cui mostrare la sua sontuosa collezione di statue e ombretti. Lo spillone è per bucare i palloni dei rEgazzini, chiaro.
Jack - la canotta orientale infilata nei jeans, i jeans infilati negli stivali e una mitraglietta presa al nemico infilata in pugno - e gli altri liberano le prigioniere di Lo Pan e tentano la fuga. Durante il primo scontro a fuoco, gli chiedono se è la prima volta che uccide qualcuno. "Tsè! Ma che dici?", risponde con una smorfia. Oh, stai parlando con Jena Plissken, bello.Dopo una nuotata, lui e Gracie limonano la prima volta. "Ehi", gli fa lei. "Scusa, ma sono felice di essere vivo", risponde lui. E a proposito di nuotata: anche questa missione di salvataggio fa acqua come le prospettive di incassi della pellicola. Gli eroi fuggono, ma perdendosi per strada non solo Miao Yin, ma anche Gracie.
E mentre fa la sua comparsa un demone scimmia che non sembra servire sostanzialmente a una cippa, se non a dare da mangiare ai truccatori tipo Screaming Mad George, l'amicone di Brian Yuzna,
si preparano le nozze di Lo Pan con entrambe le ragazze. Il vecchio porco c'ha preso gusto. Il rituale prevede tutta una cafonata con spade e altre lame, di cui si occupano le Bufere, in particolare Tuono (Carter Wong, l'istruttore di Rambo III), il sosia giovane di Branko quello degli oroscopi,
e Pioggia, il capellone Peter Kwong (Il bambino d'oro, California Skate).
Fulmine (James Pax) non si sa bene cosa stia lì a fare, ma fa gesti buffi con le mani. Dice che è il coreografo.Ti rimangi peraltro quanto detto sul matrimonio tamarro, perché nonostante il teschio gigante circondato da neon azzurri da cui esce una scala mobile usata dallo sposo, hai visto sicuramente matrimoni calabresi molto, molto più zingari.
E visto che il pistolone per sentirsi "un uomo arsenale" (in originale è "You'll feel like Dirty Harry", citando la celebre magnum dell'Ispettore Callaghan) contro Lo Pan non serve, Egg Shen prepara una bella pozione alla Panoramix per tutti.
Perché stavolta Jack è pronto, no? Vuole essere lui l'eroe, no? Mica vuol far fare di nuovo tutto a Wang, no?
Lo dice a tutta la banda, in ascensore. La gag da ascensore più divertente prima di Capitan America 2.
Ha la mitraglietta, ha la pozione che gli fa vedere cose, si sente invincibile e urla al nemico e al mondo la sua voglia di darci dentro, sparando al soffitto.
Pioggia di calcinacci, eroe KO. Altra figurimmè. Vai, Wang, pensaci tu, per cortesia.
E Wang va, e uccide Pioggia con una spada isolante, mentre Jack, ripresosi, fa sollevamento pesi con l'armatura di un nemico.Si limona di nuovo, stavolta nell'ascensore che porta allo scontro finale. Per festeggiare l'interruzione delle nozze
e per regalare a Jack quel tocco di rossetto che fa tanto macho che se lo può permettere. Ok, almeno Lo Pan, visto che è un vecchio dimmerda di duemila anni indebolito dallo scontro mentale con Egg, riesce a stenderlo? Vuole farla qualche cacchio di cosa questo biondo che la Fox spaccia per vero eroe della pellicola?
E infatti lo fa, centra Lo Pan in piena fronte col coltello. Al secondo lancio. Meglio che niente.
Vengono giù le statue, viene giù tutto, visto che la magia dell'ombrettato non è più.Tuono, molto pettinato, la prende malissimo per la morte del suo datore di lavoro, ed essendo un guerriero molto potente, mette in atto una feroce vendetta:
li uccide tutti a cavucimmocc, come un rissoso fan di Liberato?
No, però trattiene il fiato fino ad esplodere. Uffi. Con voi non ci gioco più, stronzi.
La terza Bufera la stende direttamente Egg chiavandogli una statua in fronte, poi tutti a bordo del Pork Chop Express, si fugge e si limona. E vissero felici e contenti, solo che no.Stregone e guida turistica, Egg dichiara concluso il suo compito e se ne va per primo, là fuori nella nebbia, come un gorilla senza più uno scopo.
Jack lo segue, piantando lì Gracie, triste come una Grecia Colmenares sedotta e abbandonata. "Non le dai neanche un bacio d'addio?", gli chiedono. "No".
E va via. Di nuovo alla guida del suo camion, di nuovo a dire cazzate al CB, nella notte.
Lui, il camion...
...e una scimmia demone portoghese a bordo. Tuttappò.
Filmone. Punto.
RispondiElimina"triste come una Grecia Colmenares" Questa la capiscono solo quelli che si puppavano le telenovelas argentine su rete quattro a casa della nonna. Con tanto di "Non cambiare che non sto dormendo: sto riposando gli occhi"
RispondiEliminaFratello di lecce!. Quanti cartoni sacrificati sull'altare delle telenovelas della nonna.
EliminaQuesto è il motivo vero per cui mi sento a casa sull'Antro... Vi voglio bene a tutti! E comunque le nostre nonne avevano i superpoteri, anche se stavano russando appena cambiavi canale partiva lo sguardo feroce e il "Rimettilo che sennò me lo fai perdere"
EliminaAhahahahhah vero, sin da piccoli ci siamo sorbiti ore e ore di telenovelas tamarre Argentine e guai a cambiare
EliminaPresente :D
EliminaRicordo a casa di mia nonna numeri di "Tele Bolero" con Palomo in copertina.
EliminaGrande film, visto in cassetta con gli amici, nessuno si aspettava una cosa del genere.
RispondiEliminaIo godevo, piacevolmente sorpreso e gli altri un po' meno, che non avevamo proprio gli stessi gusti
Maledetto capolavoro!! Non c'è davvero altro da aggiungere.
RispondiEliminaCheers
Un film che non ti stanchi mai di riguardare
RispondiElimina"Quelli che sparano raggi dagli occhi sono dei coglioni" LOL
RispondiEliminaChe le ali della libertà non perdano mai le piume!
Nel suo fracasso assordante di Filmone di Serie B di Carpenter ha una forza immaginifica invredibile. Ho aognato per anni un seguito m anche un " 20 anni dopo " . Chissa.....
RispondiEliminaC'è il fumetto https://docmanhattan.blogspot.it/2017/02/grosso-guaio-chinatown-ted-chiang-your-name.html
Eliminal'ho visto talmente tante volte che non mi ricordo nemmeno più se la prima volta fu al cinema o su retequattro!film meraviglioso e che ha influenzato l'immaginario di tutti noi che in quegli anni avevamo 12/13/ 14 anni o giù di lì...ivi compresi una fracassata di attuali sceneggiatori e registi ollivudiani!
RispondiElimina"wowone spostamobili" è la cosa più bellissima dell'internet
RispondiEliminaUno dei miei film preferiti! Non mi ricordo se lo vidi in tv o noleggiai la vhs, temo che sia uno dei motivi per i quali mi piacciono i tamarri.
RispondiEliminaPer l'epoca, effetti bellissimi, e trama divertente ed esotica.
si questo film ho adorato talmente lui tanto che mi ha fatto divertire cbe penso che se lo incontro per strada neanche lo chiamo kurt ma.lo chiamondirettamente B.U.R.T.O.N. burton!! jack burton ormai e lui anche nella realta!!!
EliminaAdoro questo film, ne conoscevo le battute a memoria. Ogni volta che esce il mostropalla pieno di occhi e jack fa “ma no ... che schifo ... che roba è? ... aspetta non voglio saperlo” soffoco dal ridere.
RispondiEliminaCapolavoró punto.
Concordo in pieno. Scena e-p-i-c-a.
Elimina"Esplosioni verdi? Gente che entra e esce volando? Naaaaaaaaaaaa"
EliminaLo citiamo di continuo a casa. SOPRATTUTTO la scena del mostrillo disgustoso con tanti occhi. Mio marito lo ha fatto rivedere ai suoi alunni delle medie, sono impazziti, piaciuto tanterrimo.
EliminaGrazie Doc.
RispondiEliminaNon credo ci sia altro da aggiungere.
Io adoro Carpenter <3
RispondiEliminaMa qualcuno mi spiega l'effettiva utilità di quella pozione magica?
RispondiEliminaVabbè che era fin dall'inizio un figo, ma non credo che Weng potesse volare e stendere una decina di Wing Kong senza la bumba
EliminaUno dei migliori film di sempre! Visto rivisto e stravisto, ma ogni volta è sempre uno spettacolo. Carpenter è uno dei migliori registi di genere di sempre e colui che ha creato la figura dell'eroe/anti-eroe, regalandoci dialoghi straordinari e battute epiche, fin dal mitico "Distretto 13 - Le brigate della morte".
RispondiEliminaRivisto pochi giorni fa su Netflix..sempre da bruschetta negli occhi!
RispondiEliminaBellifffimo. Forse il più bello di tutti per i miei gusti.
RispondiEliminaSe non è il mio film preferito non esce comunque dai primi 3, capolavoro assoluto ovviamente non capito subito perchè avanti di una quindicina di anni, come tutto il cinema di Carpenter (Essi vivono?)
RispondiEliminaIo ora sto masticando un Plasmon proustiano - anche se ho l'età per una overdose di Prostamol - ripieno di un tg , probabilmente RAI e mollicoso, in cui si notava come Grosso Guaio negli States non avesse incassato di che pagare i cestini del pranzo di Biscia Plissken e della sua posse. Non ricordo perchè, ma non fu il servizio di Vinnie a fermarmi dallo spendere le mie lire ( antica moneta ndr ) per sovvenzionare l'arte del Carpentiere. Ammesso che fosse stato il Mollica. Vidi il film qualche tempo dopo in tv. Ero giovane ed ignorante e mai il più sveglio della stanza anche quando da solo - oggi sono così e più vecchio - e trovai imbarazzanti i dialoghi e la magia cinese ( scusa Carp ) e del film salvai solo l'antipatia di Burton per la natura sulla pelle perchè la pioggia mi piace solo quando posso guardarla da sotto una veranda jayconradcortomaltesica. Dovrei provare a riguardarlo oggi che le sinapsi sono cortocircuitate. Chissà.
RispondiEliminaIntanto kudos per aver finalmente parlato di Grosso Guaio a Chinatown, noi bambini degli anni '80 attendevamo da anni questo momento.
RispondiEliminaPerò non mi hai messo la foto del beholder.
Il beholder, cacchio.
Roba che io mi sono scervellato per anni per capire se ci fosse qualche appassionato di D&D alla sceneggiatura del film.
O non l'hai messo per paura del copyright? :D
L'occhio del beholder.
EliminaChe è un po' come l'occhio del paragone.
Non ho messo sue foto per una ragione molto più semplice, in realtà: ho fatto due catture dal raggioblù ma non ne è venuta nessuna decente.
In effetti uno degli occhietti lancia "cecità" se non ricordo male... :D :D :D
EliminaIl film che preferivo (assieme ai Ghostbusters e Ritorno a Oz) da bambina. Lo Pan e i suoi servi mi facevano una paura assurda ma il mio piccolo cervellino comprendeva quanto fosse figo Russell, benché imbracchiato, e bastava questo a farmi coraggio!
RispondiEliminatra l'altro il tie in di questo film veniva recensito nella prima rivista di videogames che ho mai comprato (credo l'ultimo numero mai uscito di Videogiochi News della Jackson), motivo in più per amarlo alla follia.. e comunque Doc non hai messo la scena col Beholder/Cacodemone :)
RispondiEliminaYep, vedi risposta precedente.
EliminaLo vidi al cinema estivo all'aperto durante la visita militare a Pisa. Dopo molte altre volte, l'ho fatto vedere al pupo 11enne che se l'è veramente goduto.
RispondiEliminaGrande film ,divertentissimo da vederlo e rivederlo Kurt Russell buffo come non mai l'Antieroe per eccellenza visto ke il suo scopo e ritrovare il suo amatissimo camion e riavere i soldi della scommessa.Detto questo quasi quasi vado a comprarmi il dvd e stasera me lo rivedo........ciao debosciaaaaaaa
RispondiEliminaDopo la recente cancellazione (sigh) di Ash vs Evil Dead pensavo alle somiglianze tra Ash Williams e Jack Burton, due antieroi piuttosto simili nei modi di fare.
RispondiEliminaRicordo che da piccolo, quando chiesi a mio padre il genere del film, diventò bianco e disse:"un giallaccio!".
RispondiEliminaComunque, andrebbe visto aggiungendo un logo a caso di Raidue in basso a destra, per aumentarne l'effetto anni 80/90.
Grande film, visto in cassetta con gli amici, nessuno si aspettava una cosa del genere.
RispondiEliminaIo godevo, piacevolmente sorpreso e gli altri un po' meno, che non avevamo proprio gli stessi gusti
Uno (you wa) shock, in senso positivo: io fanciullo, quella sera non ero semplicemente preparato; una domenica su Canale 5 o Rete 4, se la memoria non mi inganna. Uno di quei film che, realizzi subito, ti porterai dietro per sempre. Naturalmente, non l'unico: restando tra quelli di Carpenter, voglio citare l'impatto frontale con "Fuga da New York", con quel "1997" del titolo italiano che rimandava a un futuro che sembrava lontanissimo... che bomba, davvero. Grazie a John Carpenter e grazie a te per questi momenti.
RispondiEliminaVisto, rivisto e stravisto in VHS, forse una trentina di volte in totale, forse di più, identificandomi con l'eroe simpatico, ma imbracchiato, che limonava duro e veniva sommerso da situazioni molto più grandi di lui, ma quanto mi piaceva Grosso guaio a Chinatown.
RispondiEliminaOra non mi resta che aspettare le recensioni che mancano, sull' Antro, delle perle del grande John Carpenter, che "se dai un dito si prendono la mano" :)
PS
Doc, sei alla fiera del libro di Torino quest'anno?
No, ma vengo su la settimana prossima per un'altra cosa.
EliminaSe ne parlerà sui social nei prossimi giorni.
Jack "Hei Wang, cosa c'è scritto?" Wang "Inferno dei morti bolliti vivi!" Jack "Scherzi?"
RispondiEliminaWang "Sì, c'è scritto vietato l'ingresso!"
L'ho adorato, a proposito di Raggio Blu, l'unica edizione che ho trovato su Amazon è quella tedesca, che fortunatamente porta anche l'audio italiano...
Grande filmone che adoravo da piccolo e continuo ad adorare tuttora! Grazie per questa succulenta bruschetta Doc! Ah, e ovviamente "poi c'è il sacchetto dei Sei Demoni!" - "Ah, magnifico! Che c'è dentro?" - "Fuoco, Vento e altre cose del genere…" (nessuno dei miei conoscenti purtroppo coglie la citazione, quando parlo del Six Demon Bag :( giovincelli irrispettosi!)
RispondiEliminaNe approfitto per riferire che...L'ANTRO A RIPRESO A SCORRERE POTENTE ANCHE SUL MIO PC!! Con la vecchia versione si impallava, nell'ultimo periodo...
RispondiEliminaCerto che il buon John è stato veramente scalognato, nel corso della sua carriera...da LA COSA in poi non ne ha imbroccata più una.
E anche questo film non fa eccezione.
Flop clamoroso al cinema, ed in seguito rivalutato sia in home - video che nei passaggi televisivi fino a diventare un classico. Peccato che alle major interessino soprattutto i risultati al botteghino...
Non me ne voglia Carpenter (che adoro), ma spesso ci ha messo del suo, nei suoi insuccessi.
Ha un modo personalissimo di comporre le sue opere, che funziona alla grande con gli appassionati di genere. Ma che fa cilecca quando si tratta di fare mega - produzioni che debbano portare in sala migliaia di persone.
D'altronde lui e' fatto così. Prendere o lasciare.
In questo film, oltre ad omaggiare i film di Hong Kong e della Hammer (tipo LA LEGGENDA DEI SETTE VAMPIRI D'ORO), si diverte a ribaltare tutti i luoghi comuni di un film d'azione.
Prima di tutto fa praticamente sbagliare al protagonista ogni mossa per tutta la durata del film (quando di solito avviene il contrario, in modo che chi lo guarda ci si possa identificare), e lo fa conciare a più riprese come un idiota. Ed inoltre fa sempre in modo che i personaggi facciano la cosa sbagliata, nel posto e nel momento sbagliato. Tipo Tuono, che mentre insegue Wang si ferma e spacca una tavola. COSI'. Perché lo fa? PERCHE' SI, PUNTO. Oppure Lo Pan, che in quanto cattivo finale dovrebbe schiattare per ultimo, al termine di un duello all'ultimo sangue. Ed invece tira le cuoia in mezzo secondo, o giù di lì. E DA VERO COGL...FESSO.
Sono tutte storture "volute", dei tocchi di classe che donano al film un'aria strana. E che forse non sono state molto apprezzate (specie dal pubblico yankee, che ovviamente non vuole fare nemmeno lo sforzo di capire quel che vede su schermo. E non penso che allora le cose fossero migliori di adesso, da questo punto di vista).
Poi, forse, è come dici tu...in quell'anno sono usciti talmente tanti di quei filmoni che questo ha finito per passare in sordina. Carpenter ce l'ha a morte coi distributori, e non ne ha mai fatto mistero. Li ritiene i principali responsabili dei suoi disastri (LA COSA, ad esempio, a detta sua è uscito dopo E. T. , e la gente non voleva saperne di alieni cattivi!).
Per il resto...UN CAPOLAVORO. Azione sfrenata, risate e battute che hanno fatto la storia, ed invenzioni geniali a raffica (la mia preferita? Egg e Lo Pan che combattono a colpi di...STAND!!).
E Ricordatevi le parole del grande Jack Burton:
QUANDO DALL'ALTO CADONO FRECCE SOTTO FORMA DI PIOGGIA, E I TUONI FANNO TREMARE I PILASTRI DEL CIELO...GUARDATE IL CICLONE SCATENATO PROPRIO NELL'OCCHIO E DITEGLI "CORAGGIO, AMICO...MENA IL TUO COLPO PIU' DURO. NON MI FAI PAURA!!"
Pure la citazione di Tuono Pettinato sei riuscito a infilarci! 😁
RispondiEliminaFilmone, di quelli che a noi adolescenti dell'epoca ha segnato la vita e ci ha fatto nascere pronti...
Semplicemente un film uscito con trent'anni di anticipo. Se fosse andato in sala adesso, avrebbe fatto "strisce ai culi" ai Guardiani della Galassia! Ai tempi io e la mia cumpa di amici lo avevamo qualificato come il film più figo di sempre, praticamente...
RispondiEliminaVisto che insieme a Ritorno al Futuro è il mio film preferito di sempre, visto al cinema dopo aver pranzato al ristorante cinese, giuro, conoscendo ogni battuta a memoria (e utilizzandone alcune abitualmente) ricordo anche quando prendendo al volo la bottiglia che Wang cerca di tagliare dice questione di riflessi e poi la ripropone alla fine quando infilza Lao Pan. Poi quella dell'ombrello (che poi è anche il motivo per cui non lo uso): l'uomo vero non usa l'ombrello, ama sentire la natura sulla pelle, al che l'amico Wang gli fa notare che l'uomo saggio usa l'ombrello quando piove (sarà per questo che Kurt Russell si è ammalato?).
RispondiEliminaVolevo poi anche sottolineare come sia veramente azzeccata la rappresentazione di amicizia tra i due protagonisti. È maschia e intima allo stesso tempo, sembra davvero una di quelle vecchie amicizie in cui i due fratelli non si devono parlare per capirsi. Infine ricordo anche il videogioco per zx spectrum preso in edicola, ovviamente, dove i principali personaggi erano disposti in fila uno dietro l'altro e si potevano impiegare a turno.
bello, bello, bellissimo. come molti di voi, ho consumato almeno un paio di vhs a forza di rivederlo. all'epoca non sapevo neppure che fosse un film di carpenter, ma era palese che non si trattava del solito action, divertentissimo e ancora 'giovane'. perfino la love story tra eddie e margo alla fine ha un suo perché. grazie doc, film che anche oggi, seppur rivalutato, meriterebbe ben altra attenzione. segnalo comunque una buona dose di merchandising in rete, compreso un boardgame creato via crowdfounding e già in produzione...
RispondiEliminaIl grande potere della nostalgia non finirà mai di sorprendermi.
RispondiEliminaDal mio alias si dovrebbe intuire cosa significhi per me questo film...lo adoro da sempre e ancora oggi ogni scena e' scalfita nella mia memoria senza possibilità di cancellarla..che dire? Credo che ogni uomo/ragazzo che li abbia visto abbia detto almeno una volta nella vita : " sono nato pronto!"
RispondiEliminaQuando uscì il primo mortal kombat pensai fosse la trasposizione di grosso guaio a china town, a parte Raiden preso pari pari da una delle 3 tempeste, shang Sting era troppo simile a loopan, giro era la versione meno brutta del mostro deforme, più kang era wond senza maglietta, Sonia era la versione combattiva del topino biondo... Ancora mi chiedo perche' mentre x La cosa usci' a distanza di anni prequel e videogame, su fuga da XXX (a scelta) bene o male ha detto tutto metal gear solid, ma ggact non ha mai avuto una trasposizione videoludica... Magari sbaglio..
RispondiEliminaC'era, in realtà, il picchiaduro a scorrimento per Commodore 64 e altri computer a 8 bit.
EliminaLeggi qui.
L'avevo scritto anche io nel mio commento! Ricordo chiaramente rivista in edicola con schermata del gioco a scorrimento, per zx spectrum!
EliminaAmmetto, non lo conoscevo (anche perche' ero povero ed il c64 non me lo potevo permettere avendo al suo posto un olivetti fuck simile), e sembra aver avuto anche recensioni parecchio positive.. Bella storia. Intanto mi son accorto che il correttore aveva cannato 3 nomi su 2.. Bravi a capire..
EliminaL’ho rivisto stasera (sempre capolavoro) e le analogie con mortal kombat ci stanno tutte (ok, raiden e shang tsung li avevo notati anche all’epoca), ma stavolta ho notato anche le mosse (la raffica di pugni e i calci volanti di wang-liu kang) e le colonne sonore molto simili. Davvero MK ha attinto un sacco da qui
EliminaNon mi ha mai detto nulla questo film, non capisco perché esalti tutti... E dire che Carpenter mi piace... boh
RispondiEliminaLeggenda. Capolavoró. Visto e rivisto dalla vhs registrata da italia 1 con gerry scotti che presentava una serie di film action.
RispondiEliminaColonna sonora di carpenter riuscitissima e
un sacco di one liner sboronissime (anche se dovrei vederlo in lingua originale).
“Se non ritorno prima dell’alba.. chiamate il presidente.” la uso ancora oggi.
Uno di quei film che mai mi stancherò di rivedere
RispondiEliminaQuesto è un vero classico immortale! Non so quante volte l'ho visto con mio fratello. E ogni volta che mi chiedono se sono pronto io rispondo: IO SONO NATO PRONTO!
RispondiEliminaLo dico sempre anche io! Peccato che nessuno colga mia il riferimento colto!!
EliminaGran bel film visto e rivisto a chi interessa è stato fatto ultimamemte anche un gioco da tavolo
RispondiEliminaOh mio Dio... L'avrò visto centinaia di volte! CLASSICO INTRAMONTABILE della mia infanzia!!!!
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RispondiEliminaCavolo, mi hai fatto venire voglia di riguardarlo dopo eoni (che non so cosa sono ma fa scena).
RispondiEliminaahahhahaha "Branko, quello degli oroscopi", sto ridendo da 10 minuti, grazie Doc!
RispondiEliminaMarty McFly, Peter Venkman e...Jack Burton! I miei avatar del cuore!
RispondiEliminaE come dico ora agli albionici: "Yeah, and a wise man has enough sense to get in out of the rain!"
Film davvero imprescindibile, e' una delle poche pellicole che posso guardare e riguardare scoprendovi sempre nuovi motivi di ilarita' e godimento.
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