The Black Hole - Il buco nero (1979)

The Black Hole - Il buco nero (1979)
Un film di fantascienza Disney pieno di gente che muore. Nel '79. Ma soprattutto un film Disney in cui appariva già Darth Vader. Sempre nel '79. Benvenuti nello strano mondo di The Black Hole, ma soprattutto bentornati nel salottino di SuperFantaScienzo. Sigla [...]

Cominciamo col dire che il tuo rapporto con The Black Hole è piuttosto bizzarro. E non facciamo battute volgari, per piacere. Dicevi: l'hai visto in TV molti anni fa e ti sei fatto un'ora e mezza di risate su questo rippone di Star Wars. Due robottini, di cui uno piccoletto e che sa tutto? Un esercito di soldati-carne-da-cannone con la mira scarsissima, la corazza e l'elmo, il capo dei quali in total black? Aggiungiamoci pure il fatto che del robottino V.I.N.CENT ti stava praticamente sulle balle tutto: dal look da bidone della differenziata al nome (acronimo ahahah di Vital Information Necessary CENTralized), passando per i giocattoli che continuavano a saltare fuori anche nei primissimi anni 80. Tipo nell'81, su uno sfondo di scudetti della Cremonese
Sì, quello a sinistra, accanto ad Ernest Borgnine, è Anthony Perkins.
Norman Bates in un film Disney.

Dove sta il bizzarro? Nel fatto che risciroppandotelo qualche giorno fa in raggioblù, l'hai visto sotto una luce diversa. Sì, resta in tanti aspetti un rippone senza pudore di Star Wars. Sì, i dialoghi fanno spesso ridere e tutto l'equipaggio della Palomino sembra composto solo da idioti. Sì, ogni volta che si prova ad accennare un minimo spiegone fisico sul buco nero, il sopracciglio ti si alza a tal punto da circumnavigare l'orecchio. Però. C'è un però? C'è un però. Ma prima facciamo i garbati e spieghiamo un attimo a chi non l'avesse mai visto di CHE DIAVOLO stiamo parlando.
Quello stronzo di Maximilian.
The Black Hole è stato il primo film Disney con rating PG. 

La nave USS Palomino sta tornando da un viaggio nello spazio profondo. A bordo, mescolati all'equipaggio, ci sono anche un giornalista imbucato e una ESPer. E il piccolo, adorabile robot rompicoglioni filosofo e maestro di vita V.I.N.CENT, a cui R2-D2 rivolgerebbe solo qualche breve fischio di derisione. La Palomino si imbatte in un buco nero, nei pressi del quale orbita la USS Cygnus, un'altra nave da esplorazione scomparsa vent'anni prima. A bordo un solo sopravvissuto, il Dr. Reinhardt, in compagnia di una serie di servi robotici, di un robot guerriero chiaramente malvagio chiamato Maximilian e di un robot identico a V.I.N.CENT ma anziano e scassato (santocielo), B.O.B. Bob e Vincent, un altro po' e facevano Pulp Fiction.
Il Dottor Hans Reinhardt, un grande Maximilian Schell,
Oscar nel '62 per Vincitori e vinti.

Ma nonostante il tono simpa e per famiglie verso cui il tutto sembra scantonare a bordo di un trenino di capodanno brigittebardò, arrivano a sorpresa morte e devastazione. E un finale che l'altro giorno hai voluto riguardare due volte. Perché sì, tanto quanto è scema e financo urticante la prima parte del film, così è più godibile la seconda. Certo, non è Alien o 2001, e tante grazie, Ciccio.
Ma è proprio il contrasto a stupire. Gli occhietti del robottino c'entrano poco o nulla con quel finale mistico-infernale. 
Con il robot malvagio che trivella gente. Con la vera natura dei servi di Reinhardt. Tanto che ti ha sorpreso scoprire quanto simile a quest'ultimo ti fosse venuto fuori, senza rendertene, conto il personaggio di Zajcev in Rim City. Vedi il subconscio, alle volte, che cose strane che accadono, signora mia, dove andremo a finire. 
The Black Hole mostra peraltro nella sua natura ibrida proprio i segni di uno sviluppo incasinato. È un progetto che gira in Disney dal '74, ma chi quell'idea l'aveva partorita, Winston Hibler, muore nel '76. L'anno prima di Star Wars, l'anno prima che cambi tutto. All'inizio, nel progetto chiamato Space Probe One, il buco nero manco c'è. Chiede di mettercelo Ron Miller, il genero di Disney, perché a fine anni 70 è un argomento di cui la comunità scientifica discute molto, pare. Così come chiede di infilarci i robot e tutto il resto che possa accostarlo a quella roba lì di Lucas che ha fatto una valanga di grana. Normale ne sia venuto fuori un film infantile da un lato e cupissimo dall'altro.
Talmente cupo che il progetto di un remake, messo in piedi dopo Tron Legacy, è stato accantonato due anni fa. Perché, spiegò lo sceneggiatore Jon Spaihts,
"quel mondo era troppo cupo per la Disney". 
Uno dei meravigliosi matte painting realizzati per il film da quel mostro di Harrison Ellenshaw. Ma lì in alto, la figura al centro che muove un bastone, sembra mica...? 

Ed è proprio per questo che nel complesso te la senti di dare una sufficienza a un film che parte così scemo. È difficile riguardare oggi The Black Hole e non trovarci un accenno (giusto un accenno) di quanto arriverà molti anni dopo con Event Horizon. O con Interstellar. È un film di una Disney che voleva rivolgersi a un pubblico più vasto, e perciò ha preso i suoi rischi, raccogliendo risultati modesti (35 milioni di dollari incassati negli USA, a fronte di 20 spesi per la realizzazione - tantissimi per gli standard dell'epoca - più altri 6 di promozione).

Poco, ma non tanto da convincere la Disney a non ascoltare Steven Lisberger quando, un anno dopo, presenta la sua idea per Tron. E anche lì, altri rischi, altra delusione commerciale - anche se il film diventa un cult della fantascienza - ma la storia non diventa mai tetra come quella di The Black Hole.
Uno dei tanti aforismi snocciolati dal robottino rompiballe nel film recita: "Esistono tre tipi base, signor Pizar: chi vuole, chi non vuole, chi non può. Chi vuole riesce in tutto, chi non vuole dice di no a tutto e chi non può non tenta niente". La Disney di allora, dopo il flop di Tron e alle prese con le secche di uno dei periodi meno solidi finanziariamente della sua vita, non poteva più. Anni dopo creerà la Touchstone, una label per film più maturi, ma niente più fantascienza per tutta la famiglia con epiloghi infernali.

Quella di oggi invece potrebbe, ma chi glielo fa fare? Se fai i fantamiliardi con gli eroi in tutina e Star Wars, cosa ti frega di provare qualcosa di diverso? E del resto, si è visto che fine ha fatto il progetto Tron 3. Altri aforismi ficcanti al riguardo, secchio con gli occhietti? "Tutto sole fa un deserto, dicono gli arabi". E i topi dalle grandi orecchie.


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Commenti

  1. lol ti aspettavo al varco con Black Hole, mancava da troppo tempo.
    il pupazzo di vincent cel nella stessa capsula del tempo da cui è uscito l'r2d2 dei playmobil :D

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  2. Grazie alla programmazione a mentula canis delle emittenti locali degli anni 80, beccavo sempre la parte finale del film che per me divenne qualcosa di terrorizzante, era quasi un film dell'orrore. Quando raramente vedevo la prima metà, credevo si trattasse di un altro film. Col tempo, dopo aver messo insieme i pezzi del puzzle, e aver studiato con un certo dettaglio cosa fosse un Buco Nero, mi ci sono fatto parecchie risate. Giudizio critico: tavanata galattica.
    Non riesco a pensare a Tron come un film cupo, ma nemmeno lontanamente.

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    1. Perché non lo è: è pieno di lucette.
      Battute sceme a parte, il tono tetro di The Black Hole è qualcosa che in Disney non si è chiaramente più visto. Tron era semplicemente più maturo dei film per famiglie con Russell e di molto di quello che è venuto dopo. Era una fantascienza adatta anche agli adulti.

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    2. Ricordiamo anche che in quegli anni la Disney faceva uscire roba come The Black Cauldron (con Tim Burton alle prime armi) o Ritorno dall'ignoto (piccolo cult personale) e Dragonslayer!

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    3. Di Taron parliamo nei prossimi giorni ;)

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    4. Taron e la pentola magica, ovvero il cartone animanto meno rivolto ai bambini che sia mai stato fatto da mamma Disney!!

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  3. Ma dai, che flash! Lo vidi che avevo tipo 8- 10 anni, una vita fa quindi e poi mai più. Mi sembra di ricordare questa nave, che stava in equilibro precario sul bordo del buco nero. Mi fece parecchia ansia, era cupo in effetti. I robottini sparasaggezza penso di averli rimossi, perchè non me li ricordo affatto!

    Magari se mi capita, provo a riguardarlo.

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  4. Ciao Doc, film della mia infanzia, visto al cinema nel 1980 e mai più rivisto. Te lo avevo anche segnalato in qualche post precedente, se non sbaglio. Ricordo che mi lasciò uno strano senso di inquietudine, tanto che mi sovviene ancora quando, finito il film, tornando a casa durante una serata piovosa, con mio papà e mio fratello, pensavo ancora alle immagini dell'astronave che veniva fagocitata dal buco nero. Però, più del film, ho dei ricordi legati al merchandising su Topolino, dove cercavano di vendere gli action figure dei robottini e i personaggi del film. Mi chiedevo che senso aveva possedere un personaggio che poi muore e che ha un carisma pari a un paracarro ammaccato. Però Maximilian era figo. Off topic: Jack Ryan, serie Tv. Appena finita di vedere, molto carina. C'è possibilità di articolo?

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    1. Ora molto difficile, non ho proprio il tempo di guardarla. Peccato, perché mi interessa molto. Magari più in là...

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    2. Ti posso dire che hanno trovato (finalmente!) un protagonista simpatico, forse dovuto anche al fatto che hanno calcato un pò sulla parte nerd (ma ci può stare) e inoltre l'alchimia tra lui e il suo capo funziona molto bene.

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    3. Ho visto che hanno realizzato il Funko Pop di Maximilian! Lo voglio.

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  5. Mai visto, ma sospetto che il mio amico ed ex allievo Peter David deve essere stato morso da un Black Hole radioattivo perché il finale della saga del Pantheon di Hulk ( mi pare Devil & Hulk n. 30 o giù di lì ) vede Agamennone alla guida di una orda di zombi che sono stati elementi della organizzazione dissenzienti. Non vorrei passare per necrofilo , ma se fosse ancora nella Realtà Prima, Tony Perkins sarebbe un Pippo perfetto in un film Touchstone e Max Schell potrebbe essere un Rockerduck da antologia in una pellicola che atterri dalle parti di Oliver Stone lato Wall Street.

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  6. io persi il sonno per settimane, la scena in cui si scopre chi sono realmente i servitori del tizio mi ha ossessionato le notti. Il finale e' delirio puro. Facevo le elemenatri e miei portandomi a vedere un film disney clone di star wars mai avrebbero pensato un simile turbamento in me.
    Boh magari e' successo solo a me

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  7. E' uno di quei film dal potenziale inespresso, aggiustando certe cose poteva venire un capolavoro. Avessero dato al robottino un aspetto meno imbecille togliendo almeno gli occhietti e caratterizzato meglio l'equipaggio della Palomino poteva diventare un cult.
    Lo guardai da bambino e mi appassiono, tolto il robottino orribile. Ricordo che piacque molto anche a mio Padre, soprattutto per la figura del cattivo.

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    1. Reinhardt è grandioso. Un po' Nemo, tanto mad doctor.

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    2. Quotone per Drakkan. Il film è un ibrido stranissimo che parte come un film scemotto del Giffoni e termina come un incubo che Cronenberg levati che non sei nessuno.
      Avessero preso una piega sola (film per famiglie o target adulto) e centrando maggiormente un po' il design dei mech staremmo parlando di un classico. Pur con qualche ingenuità di troppo tipo la sfida al lasergame tra robot.

      Comunque avevo i giocattoli sia di Vincent che di Maximillian. Mi pare fossero compatibili con i Micronauti...

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    3. Ora ho capito!!

      Il film non lo ricordo, ma avevo la action figure di uno "storm trooper" nero che era compatibile coi Micronauti!!

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  8. C’era un finale che era tipo finale di “2001 odissea nello spazio”for dummies o ricordo male?del film ho ricordi febbricitanti legati al fatto che lo vidi solo una volta a letto con la febbre alta

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    1. Il finale da Ai confini della realtà è una delle cose migliori del film.

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    2. Si,é vero.Ma me lo ricordo un pó stridente col resto del film(e ci sono pure tipo delle citazioni letterali/visuali fortissime di “2001”).Non so,sembra tutto in bilico tra santi e falsi de.....tra film di fantascienza serio e film guaglionico.Tra l’altro mi trovo d’accordissimo con te,finale misticheggiante(alla 2001,aridaje) che stona un poco col resto

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  9. Visto e rivisto e, considerando gli anni e la disney, una buona premessa per un filmone, poi annaquato da Vincent . Se avessero osato un briciolo di piu' probabilemnte staremmo parlando di un classico. Spero ancora in un remake piu' maturo ma vedo che il sogno è naufragato.

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  10. D'accordo su tutto... ma il giocattolo di Maximilian era uno dei miei sogni di bambino, guardavo e riguardavo le pubblicità sul Topo in continuazione: purtroppo quando i miei si decisero a comprarmelo non si riuscì a trovare da nessuna parte :-(

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  11. Lo vidi da piccolo, tipo 5-6 anni.
    Non mi ricordo praticamente nulla della trama ma
    [SPOILER]





    ricordo piansi tutte le lacrime che un bambino può piangere alla scena della morte di B.O.B.
    Trauma infantile assicurato.







    [FINE SPOILER]

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  12. Io adoro questo film e mi stupisco che ancora in giro ci sia qualcuno che non lo conosce, quindi ogni tanto mi trovo a consigliarlo. Ogni tanto me lo riguardo con piacere. Era pieno di mimmate, tipo il Dr. Hans che ogni volta che sta lì a fare i conti A MANO su carta per calcolare non so che del buco nero bofonchia di continuo roba tipo 2 pigreco erre al quadrato. Lol. E' un buco, sarà un cerchio, giustamente.
    E ingenuità scientifiche da far ridere come il gruppo inseguito dal meteorite rotolante, ma è sempre così cupo, così delirante nel finale che... wow. E pensare che è roba Disney fa ancora più strano.
    Dall'infanzia ho conservato i 2 magnemo di STAR e VINCENT e a Lucca 2 anni fa ho recuperato il mio amato Maximillian. Se solo ora ritrovassi il braccio sinistro di STAR sarei contento...

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  13. Quando ero bambina, nei primi anni 80, ci siamo trasferiti in un'enorme casa vecchia, piena di spifferi e con la caldaia che in inverno faceva rumore, rumore che passava attraverso i tubi dei termosifoni che quindi producevano un rumore sordo e cadenzato, tipo goccia che scende ma amplificato. Io ero terrorizzata da quel suono, soprattutto di notte. In quel periodo mia madre mi leggeva dei libricini di favole tratte dai film Disney, tipo Aristogatti, Cenerentola e Co, ma anche con fiabe della tradizione come I musicanti di Brema o Pippo Mugnaio (sic!). Tra quei libelli c'era The Black Hole che io volevo farmi leggere di continuo perchè adoravo Vincent e Bob. Per concludere: mia madre mi diceva che il rumore sordo che sentivo era Vincent che girava dentro ai tubi per proteggerci tutti ( a distanza di anni era meglio un Max forse) ed io, credulona come solo un bimbo di 4 anni può essere, me la bevevo sempre e mi mettevo tranquilla.
    Il film invece credo di non averlo mai visto intero ed ho un vago ricordo del finale...penso che comprerò il raggioblù, così da rimanere scioccata a vita!
    Comunque grazie per aver aperto un cassettino della memoria che credevo chiuso per sempre... sob.

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  14. Ricordo il finale, veramente allucinante..mi sembra che il film lo vidi su Rai 1 quando trasmettevano ogni settimana un film Disney, certo era molto diverso dagli altri trasmessi!

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  15. Bellissimo! Da piccolo ho aiutato questo film e mi feci comprare tutti e 3 i robot della serie.
    Maximilian e Star avevano un disegno fichissimo che tuttoggi scalcia i culi a nastro!
    Vincent era il minchione ma ne avevo lo stesso 2 versioni: piccola, con testa e gambe che rientravano dentro il corpo, e grande, con i pezzi magnetici staccabili. Anche di Star avevo la versione con gli arti attaccabili e faceva ottima concorrenza al Baron Karza!
    Che ricordi! Grazie Doc!

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  16. "Uno dei meravigliosi matte painting realizzati per il film da quel mostro di Harrison Ellenshaw. Ma lì in alto, la figura al centro che muove un bastone, sembra mica...?"

    Aiuto, non ho colto..!

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    1. https://vignette.wikia.nocookie.net/starwars/images/7/71/Lukevaderesb.png/revision/latest?cb=20130219045408

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  17. ricordo che mio Zio molti ma molti anni fa regalò a me e a mio fratello le action figure del film. Un robot sentinella, il professore con la barba e Maximillian. Ancora non conoscevo la pellicola ma ricodavo bene le pubblicità su Topolino e per un lungo periodo quei pupazzini vennero utilizzati come sparring partner di Masters o alri giocattoli. Poi d'improvviso una sera, durante la rassegna "Al cinema in famiglia" di Rai 2 vidi il film e SBAMMM!!! L'illuminazione, il finale era davvero fortissimo (nel senso di violento, pesante e onirico). Lì per lì rimasi molto confuso ma capii quanto poco rispetto avevo dato a quelle action figure!

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  18. Tra i film che ha ispirato (sul genere nave spaziale che soccorre altra nave spaziale che si rivela essere una trappa) ci metto anche SUNSHINE di Boyle.
    Bello, inquietante e suggestivo. Anche se un po' palloso.
    E' proprio questo il punto.
    Ne vorremmo molti di piu' di film cosi', alla Disney.
    Dovrebbero pensare ad una linea di cartoni, film e serie pensate e sviluppate per un pubblico adulto, e non solo per una fascia eterogenea o per famiglie.
    E la cosa che rammarica e' che ora avrebbero i soldi e i mezzi per farlo, visto che con cio' che gia' hanno fanno soldi a palate.
    Ma, come dici tu...cosa gliene frega di farlo?
    Ma penso che dovranno farlo, prima o poi. O appiattiranno tutto, di questo passo.

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  19. Ricordo che avevo Vincent, alto 3-4cm, che mi faceva schifo ma che ci giocavo lo stesso domandandomi cosa cacchio mi rappresentasse. Il film in effetti non l'ho mai recuperato, potrebbe essere arrivato il momento.

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  20. epperò alla disney ogni tanto il centone fanta-horror-dormimaleragazzinodemmerda te lo facevano. ricordo il film "qualcosa di sinistro sta per accadere", trasmesso un venerdi su rai tre per la serie "cinema in famiglia" che mi turbò alquanto

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  21. nemmeno a farlo apposta, complice il fatto che è presente su netflix, l'ho giusto rivisto qualche giorno fa...se a livello di trama, ritmo e ingenuita' è invecchiato un po maluccio (a parte quel bellissimo epilogo da incubo), a livello visivo e di fx regge benissimo e potrebbe sfidare alcuni film odierni, una vera gioia per gli occhi (a a partire dei matte painting e dalle scenografie).
    come molti che furono bambinelli all'epoca, anche io fui investito dal merchandising selvaggio e possedevo qualche personaggio e robottino finiti poi chissa' dove.

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  22. Doc mi è venuta in mente un'altra rubrica antrista, il "black Disney", ovvero sui film cupissimi della casa del Topo... "tipo Qualcosa di sinistro sta per accadere"...

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  23. Ossessionato da quel film, visto (modestamente) al cinema che ovviamente non esiste più.
    Avevo
    tutti
    i personaggi.
    Pure una coppia di walkie-talkie a tema (attualmente sulla mia libreria. Nella scatola).

    E poi via a cercare tutto quanto possibile sui buchi neri...

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  24. L'ho sempre visto come un'occasione sprecata. Quando ero piccolo perchè pensavo che sarebbe stato divertente e invece era "triste". Ora lo vedo non riuscito perchè l'avrei voluto più cupo e invece ha tutti quei momenti jar-jar che mi scocciano.

    Adoravo Vincent...che volete farci, lo vedevo su Topolino e mi piaceva troppo.
    Oggi adoto la musica inziale! Meravigliosa. Inquietante al massimo! Basta uno sfondo nero con stelline e quella musica e hai già un film!

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  25. Mi ricordo di questo film principalmente per il robottino Vincent, che vedevo spesso nelle pubblicità dell'epoca (specie su "Topolino", la madre degli spot: qualcuno si ricorda la VHS vintage con cornice bianca? La Nostalgia Canalis...), e finalmente ieri sera l'ho visto. Molto carino, con una storia semplice ma che ispira grande curiosità. Certo si sente che è un film SF vecchio, vista la recitazione molto "carica", ma gli effetti speciali sono interessanti, con un particolare sistema di telecamere. E poi quel finale surreale...

    La storia ha qualcosa di familiare: una nave chiamata Cygnus che finisce in un buco nero mi ricorda la storia di due grandi album dei Rush (A Farewell to Kings e Hemispheres, '77 e '78), e apprendo oggi che il tutto si riferisce al Cygnus X-1, un buco nero identificato proprio in quel periodo. Ehh, #antrotiimparalecose.

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  26. Il film non me lo ricordo affatto, ma ricordo che all'epoca ci fecero un articolone-spiegone sulla rivista Scienza & Vita Nuova. Più che sui buchi neri, però, mi pare fosse incentrato su come erano stati fatti gli effetti speciali, tipo nave che si avvicina al buco nero, e cose del genere. Purtroppo non posso controllare, perché quelle riviste sono da tempo immemorabile finite nel riciclo della carta...

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  27. avevo il libro pop-up superbellissimo alle elementari... il film non l'ho mai visto però, vedrò di recuperarlo anche per traumatizzare il figlio novenne

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