L'enciclopedia di Zelda, gli anni 80, Deadwood Dick, Anubi, Venom, il Nathan Never inglese
Torna, dopo la pausa di agosto, Microletture - rubrica che ha da oggi un nuovo logo (parte di una serie di nuovi loghi che vedrete nei prossimi giorni). Questa volta parliamo di: Deadwood Dick 1 e 2, Anubi, Piccolo Almanacco degli anni 80, la fine di Morgan Lost Dark Souls, Spider-Man: La nascita di Venom, Fragments of Horror di Junji Ito, Nathan Never Generazioni 4 e Zelda - Enciclopedia di Hyrule. Si va? Si va [...]
Anche se non ci fosse quel disclaimer, "contenuti espliciti", in copertina, che Deadwood Dick faccia parte della nuova linea editoriale Bonelli, Audace, dedicata a prodotti più maturi appare evidente dopo solo qualche pagina. Quello che appare meno evidente è perché tutti i fumetti Bonelli - tolti quelli Kids - non siano così, visto che il loro pubblico maturo lo è già da un pezzo. Insomma, vale lo stesso discorso fatto mesi fa per Senzanima di Dragonero. Tratta da i racconti e dai romanzi - come Paradise Sky - di Joe Lansdale ispirati alla figura del vero Deadwood Dick/Nat Love, un cowboy di colore, questa serie presenta vari cicli di storie affidate ad autori diversi. I primi due numeri ospitano Rosso come il sangue di Michele Masiero e Corrado Mastantuono. Scritta bene, con temi e linguaggi liberi dai paletti texiani, disegnata divinamente: sembra di leggere un western della Vertigo dei bei tempi, ma disegnato da uno dei migliori esponenti della scuola italiana. Il numero due, in particolare, con quella scena lì dell'assedio e come ne viene fuori, è davvero fantastico. Dovrebbe essere uscito ieri il terzo numero: i primi due li potete recuperare in fumetteria o nel volume cartonato da 144 pagine che li raccoglie, che però costa 19 carte.
Dark Novels, la seconda serie di Morgan Lost, si chiude con questo nono numero. Ti fa molto strano una "stagione" che si ferma così, senza neanche arrivare alla dodicesima uscita. Più che un problema di vendite - in Bonelli non funziona così, e si parla comunque di un ritorno a inizio anno nuovo con un'altra stagione - credi che siano andati lunghi e abbiano bisogno di qualche mese per recuperare. Peraltro, questo nono numero è scollegato dai precedenti: sembra una storia della prima stagione, infilata in coda. Intanto a novembre c'è il team-up con Dylan Dog. Com'è andata Dark Novels? Decisamente meglio della prima stagione. Il formato con meno pagine e la trama orizzontale hanno giovato alla testata, tirandola fuori dalla ripetitività feroce in cui s'era impantanata presto con la formula precedente. Certo, tante cose restano un po' così e tante altre inespresse (l'ucronia), ma nel complesso Dark Novels non l'hai trovata affatto sgradevole.
Parlando di formati diversi. Qualche mese fa dicevi di quanto sia folle e apprezzabile almeno negli intenti l'esperimento di Nathan Never Generazioni, una testata in cui la numerazione non appare da nessuna parte e la storia prosegue, ma cambiando di volta in volta fonte d'ispirazione. Compreso il mondo di Ken il Guerriero. Il terzo numero, legato a Star-Lord e i vecchi Guardiani della Galassia e a Flash Gordon, è uno degli albi Bonelli più WTF che tu abbia letto negli ultimi tempi. Pur comprendendo la voglia di riprendere la fantascienza ingenua di un tempo e i suoi tormentoni, il risultato è quanto di più lontano dai tuoi gusti e dai tuoi limiti di sopportazione nella lettura si potesse ottenere. Eppure non hai mollato, perché eri troppo incuriosito da questa quarta uscita: due strisce verticali per pagina (con il titolo e i nomi degli autori su ognuna) per riprendere le strisce dei fumetti sci-fi inglesi alla Jeff Hawke.
Il numero, in pratica, va letto di lato, come un playboy vintage. Il titolo dell'albo, Base Lunare Alpha, riprende chiaramente l'altra fonte d'ispirazione, Spazio 1999, e il tutto è legato al Regno Unito. Ottimi i testi di Adriano Barone - fantastica la trovata delle didascalie "superflue", come nelle strisce di Sydney Jordan - disegni solidissimi di Sergio Giardo, il copertinista di Nathan Never. Uno dei vantaggi di questa serie è che cambiando ogni mese scenario, puoi fare quello che vuoi di tanti personaggi: ammazzare i comprimari, aggiungerne di nuovi e portarteli dietro in un altro mondo. È un gioco col lettore, senza indizi (ancora zero redazionali), e tra alti e bassi alla fine va bene così, dai. Solo una cosa: Legs, Branko e May indossano mai della biancheria per dormire? (No).
Hai riletto giorni fa Anubi di Marco Taddei e Simone Angelini. Anubi, avrete sentito in giro, non è un fumetto come gli altri. Ed è vero. Il tratto essenziale cela una storia complessa, quella di un dio che finisce sulla terra (e fin qui) e si trova alle prese con la depressione, il vuoto pneumatico, la teoria di facce sempre uguali in compagnia delle quali consumiamo la nostra esistenza. Di divinità così umane in cui rivedere i vostri amici del baretto, in giro, non ce n'è. Prossima tappa, degli stessi autori, Horus.
Un'antologia di storie brevi dall'autore di Uzumaki: Spirale, Junji Ito. Storie altrettanto disturbanti, senza il vincolo del personaggio ponte e dello stesso villaggio come setting. Il che da un lato fa perdere quella sorta di inquietante continuity, dall'altro permette a Ito di sbizzarrirsi. Come detto per Spirale, horror vero, con deformazioni corporee, decapitazioni e cose che diventano vive. O persone che si tramutano in oggetti. Racconti grotteschi, dal sapore EC Comics, ma virati all'horror nipponico. Decisamente non per stomaci deboli.
Avrete visto la pubblicità di questa collana di "Graphic Novel" Marvel portata in edicola da Hachette. Il primo volume è in realtà una celebre raccolta di storie pubblicate sulle testate del Ragno, quindi graphic-novel-niente, ma si tratta comunque di un pezzo di storia del Marvel Universe. Oltre che di un metodo facile per scoprire com'è nato Venom per chi quelle storie lì non le avesse mai lette. Sul resto della collana non ti pronunci, ma questo cartonato a meno di quattro euro è regalato. Contiene delle storie di De Falco/Stern sul triangolo Peter/MJ/Gatta Nera che ancora ricordi vignetta per vignetta come se le avessi lette ieri e una delle copertine più belle della storia dell'Uomo-Ragno (Web of Spider-Man #1 di Charles Vess). Peccato per la presenza in coda di McPupazzo, (rotfl, pezzente). In compenso, vi regalano pure un poster di Alex Ross, sputaci sopra.
Chiudiamo con la segnalazione di due volumi ai quali hai, in modi diversi, partecipato anche te. Piccolo Almanacco degli Anni 80, dell'antrista Mirco Delle Cese, è un libro totale. Dentro ci sta davvero di tutto, un genuino almanacco del decennio: dai programmi TV ai videogiochi, dalle riviste ai giocattoli, passando per le sorpresine, le classifiche dei dischi, i cartoni. È impossibile sfogliarlo e non pescare qualcosa che era completamente sepolto nella propria memoria. E sì, è successo anche a te. Più volte (l'adesivo del vagabondo di spalle con la chitarra, gli stecchi dei ghiaccioli Motta incastrabili. Madò...). Tra i personaggi intervistati - da Verdone alla Cuccarini, da Bonolis a Bruno Conti - ci sei pure te, e l'Antro è citato da Mirco più volte nel libro. Un onore. Su Amazon al momento non è disponibile, ma in libreria lo dovreste trovare facile.
Su Zelda - Enciclopedia di Hyrule hai versato invece sangue e diottrie, perché due terzi di questo volume gigante, che pesa quasi due chili, li hai tradotti te. Una guida totale alla saga di Zelda, con descrizione di capitoli, trame e personaggi, note di sviluppo e bozze di design,
armi, oggetti, nemici, cronologie, legami familiari e tutto quello che vi serve non solo per mettere in fila le storie dei vari Zelda e capire come sono collegate, ma per soddisfare qualsiasi curiosità sul mondo dei Link e della loro battaglia infinita con quella bestia di Ganondorf. Non c'è Breath of the Wild, perché il volume è stato realizzato prima, ma di quello - e del come si passa al free roaming in una saga come Zelda - parla Eiji Aonuma in una lunga intervista alla fine. Sei stato per due mesi alle prese ogni giorno con questo mondo, è stato faticoso ma molto bello, e il risultato finale è un volume sontuoso che senti anche un po' tuo. E con cui puoi minacciare ogni tuo nemico. Se vi interessa, lo trovate in amazzonia a un po' meno del suo prezzo di copertina
cliccando nel link nella scheda descrittiva o sul bannerino qui sopra. Nessun Goron ha subìto maltrattamenti durante il lavoro di traduzione, ma un'ocarina del tempo ti avrebbe fatto un casino comodo.
Voialtri, invece, cosa state leggendo/avete letto di bello negli ultimi tempi?
Anche se non ci fosse quel disclaimer, "contenuti espliciti", in copertina, che Deadwood Dick faccia parte della nuova linea editoriale Bonelli, Audace, dedicata a prodotti più maturi appare evidente dopo solo qualche pagina. Quello che appare meno evidente è perché tutti i fumetti Bonelli - tolti quelli Kids - non siano così, visto che il loro pubblico maturo lo è già da un pezzo. Insomma, vale lo stesso discorso fatto mesi fa per Senzanima di Dragonero. Tratta da i racconti e dai romanzi - come Paradise Sky - di Joe Lansdale ispirati alla figura del vero Deadwood Dick/Nat Love, un cowboy di colore, questa serie presenta vari cicli di storie affidate ad autori diversi. I primi due numeri ospitano Rosso come il sangue di Michele Masiero e Corrado Mastantuono. Scritta bene, con temi e linguaggi liberi dai paletti texiani, disegnata divinamente: sembra di leggere un western della Vertigo dei bei tempi, ma disegnato da uno dei migliori esponenti della scuola italiana. Il numero due, in particolare, con quella scena lì dell'assedio e come ne viene fuori, è davvero fantastico. Dovrebbe essere uscito ieri il terzo numero: i primi due li potete recuperare in fumetteria o nel volume cartonato da 144 pagine che li raccoglie, che però costa 19 carte.
Dark Novels, la seconda serie di Morgan Lost, si chiude con questo nono numero. Ti fa molto strano una "stagione" che si ferma così, senza neanche arrivare alla dodicesima uscita. Più che un problema di vendite - in Bonelli non funziona così, e si parla comunque di un ritorno a inizio anno nuovo con un'altra stagione - credi che siano andati lunghi e abbiano bisogno di qualche mese per recuperare. Peraltro, questo nono numero è scollegato dai precedenti: sembra una storia della prima stagione, infilata in coda. Intanto a novembre c'è il team-up con Dylan Dog. Com'è andata Dark Novels? Decisamente meglio della prima stagione. Il formato con meno pagine e la trama orizzontale hanno giovato alla testata, tirandola fuori dalla ripetitività feroce in cui s'era impantanata presto con la formula precedente. Certo, tante cose restano un po' così e tante altre inespresse (l'ucronia), ma nel complesso Dark Novels non l'hai trovata affatto sgradevole.
Parlando di formati diversi. Qualche mese fa dicevi di quanto sia folle e apprezzabile almeno negli intenti l'esperimento di Nathan Never Generazioni, una testata in cui la numerazione non appare da nessuna parte e la storia prosegue, ma cambiando di volta in volta fonte d'ispirazione. Compreso il mondo di Ken il Guerriero. Il terzo numero, legato a Star-Lord e i vecchi Guardiani della Galassia e a Flash Gordon, è uno degli albi Bonelli più WTF che tu abbia letto negli ultimi tempi. Pur comprendendo la voglia di riprendere la fantascienza ingenua di un tempo e i suoi tormentoni, il risultato è quanto di più lontano dai tuoi gusti e dai tuoi limiti di sopportazione nella lettura si potesse ottenere. Eppure non hai mollato, perché eri troppo incuriosito da questa quarta uscita: due strisce verticali per pagina (con il titolo e i nomi degli autori su ognuna) per riprendere le strisce dei fumetti sci-fi inglesi alla Jeff Hawke.
Il numero, in pratica, va letto di lato, come un playboy vintage. Il titolo dell'albo, Base Lunare Alpha, riprende chiaramente l'altra fonte d'ispirazione, Spazio 1999, e il tutto è legato al Regno Unito. Ottimi i testi di Adriano Barone - fantastica la trovata delle didascalie "superflue", come nelle strisce di Sydney Jordan - disegni solidissimi di Sergio Giardo, il copertinista di Nathan Never. Uno dei vantaggi di questa serie è che cambiando ogni mese scenario, puoi fare quello che vuoi di tanti personaggi: ammazzare i comprimari, aggiungerne di nuovi e portarteli dietro in un altro mondo. È un gioco col lettore, senza indizi (ancora zero redazionali), e tra alti e bassi alla fine va bene così, dai. Solo una cosa: Legs, Branko e May indossano mai della biancheria per dormire? (No).
Hai riletto giorni fa Anubi di Marco Taddei e Simone Angelini. Anubi, avrete sentito in giro, non è un fumetto come gli altri. Ed è vero. Il tratto essenziale cela una storia complessa, quella di un dio che finisce sulla terra (e fin qui) e si trova alle prese con la depressione, il vuoto pneumatico, la teoria di facce sempre uguali in compagnia delle quali consumiamo la nostra esistenza. Di divinità così umane in cui rivedere i vostri amici del baretto, in giro, non ce n'è. Prossima tappa, degli stessi autori, Horus.
Un'antologia di storie brevi dall'autore di Uzumaki: Spirale, Junji Ito. Storie altrettanto disturbanti, senza il vincolo del personaggio ponte e dello stesso villaggio come setting. Il che da un lato fa perdere quella sorta di inquietante continuity, dall'altro permette a Ito di sbizzarrirsi. Come detto per Spirale, horror vero, con deformazioni corporee, decapitazioni e cose che diventano vive. O persone che si tramutano in oggetti. Racconti grotteschi, dal sapore EC Comics, ma virati all'horror nipponico. Decisamente non per stomaci deboli.
Avrete visto la pubblicità di questa collana di "Graphic Novel" Marvel portata in edicola da Hachette. Il primo volume è in realtà una celebre raccolta di storie pubblicate sulle testate del Ragno, quindi graphic-novel-niente, ma si tratta comunque di un pezzo di storia del Marvel Universe. Oltre che di un metodo facile per scoprire com'è nato Venom per chi quelle storie lì non le avesse mai lette. Sul resto della collana non ti pronunci, ma questo cartonato a meno di quattro euro è regalato. Contiene delle storie di De Falco/Stern sul triangolo Peter/MJ/Gatta Nera che ancora ricordi vignetta per vignetta come se le avessi lette ieri e una delle copertine più belle della storia dell'Uomo-Ragno (Web of Spider-Man #1 di Charles Vess). Peccato per la presenza in coda di McPupazzo, (rotfl, pezzente). In compenso, vi regalano pure un poster di Alex Ross, sputaci sopra.
Chiudiamo con la segnalazione di due volumi ai quali hai, in modi diversi, partecipato anche te. Piccolo Almanacco degli Anni 80, dell'antrista Mirco Delle Cese, è un libro totale. Dentro ci sta davvero di tutto, un genuino almanacco del decennio: dai programmi TV ai videogiochi, dalle riviste ai giocattoli, passando per le sorpresine, le classifiche dei dischi, i cartoni. È impossibile sfogliarlo e non pescare qualcosa che era completamente sepolto nella propria memoria. E sì, è successo anche a te. Più volte (l'adesivo del vagabondo di spalle con la chitarra, gli stecchi dei ghiaccioli Motta incastrabili. Madò...). Tra i personaggi intervistati - da Verdone alla Cuccarini, da Bonolis a Bruno Conti - ci sei pure te, e l'Antro è citato da Mirco più volte nel libro. Un onore. Su Amazon al momento non è disponibile, ma in libreria lo dovreste trovare facile.
Su Zelda - Enciclopedia di Hyrule hai versato invece sangue e diottrie, perché due terzi di questo volume gigante, che pesa quasi due chili, li hai tradotti te. Una guida totale alla saga di Zelda, con descrizione di capitoli, trame e personaggi, note di sviluppo e bozze di design,
armi, oggetti, nemici, cronologie, legami familiari e tutto quello che vi serve non solo per mettere in fila le storie dei vari Zelda e capire come sono collegate, ma per soddisfare qualsiasi curiosità sul mondo dei Link e della loro battaglia infinita con quella bestia di Ganondorf. Non c'è Breath of the Wild, perché il volume è stato realizzato prima, ma di quello - e del come si passa al free roaming in una saga come Zelda - parla Eiji Aonuma in una lunga intervista alla fine. Sei stato per due mesi alle prese ogni giorno con questo mondo, è stato faticoso ma molto bello, e il risultato finale è un volume sontuoso che senti anche un po' tuo. E con cui puoi minacciare ogni tuo nemico. Se vi interessa, lo trovate in amazzonia a un po' meno del suo prezzo di copertina
Voialtri, invece, cosa state leggendo/avete letto di bello negli ultimi tempi?
Vorrei tanto poter resistere, ma temo che presto l'enciclopedia di Zelda farà compagnia agli altri enormi volumi cartonati enormi e bellissimissimi che tengo su di una mensola dedicata, almeno finché il peso non riuscirà finalmente a scardinarla dal muro.
RispondiEliminaSenza almeno due mensole scardinate dal peso, nella propria carriera, non si è veri lettori. It is known.
EliminaIo ho iniziato Il Pendolo di Foucault e ci sono dentro con tutte le scarpe. Per dire, mi sto guardando tutti i video di Eco che trovo su Youtube, anche quelli di 2 ore (prossima fermata Diario Minimo).
RispondiEliminaPoi vabbè, la DON ROSA LIBRARY è giunta al 10° volume con la conclusione della SAGA! Non so bene spiegare perché, ma potrei rileggere Don Rosa all'infinito.
Ho letto anche l'ultimo di 4Hoods. Oh a me piaceva, peccato che non ce l'abbia fatta.
Già, peccato.
Elimina...aspettavo proprio Microletture per elevare un solenne inno ai 4Hoods: fantasy epica, simpatica, metaletteraria, che riprende i luoghi comuni del genere con competenza e autoironia. A tutto questo si aggiungono dei disegni non banali (schizzi monocromi per i personaggi su sfondo pittorico), personaggi ben caratterizzati e trame non scontate. Insomma, tutto quello che doveva essere Disincanto e non è stato. 4Hoods-Groening 4 a 0. L'editoriale dice che torneranno in altra forma: speriamo! (Fra parentesi: l'unica testata kids che si salvava, perchè Dragonero adventures e Creepy past sono illeggibili: nemmeno mio figlio che ha tre anni li sopporta)
EliminaNon avrei saputo descrivere 4HOODS meglio! Aggiungio solo che secondo me l'errore è stato quello di farlo uscire nella linea "Bonelli Young": vista la sua particolarità, i lettori giovani potrebbero non averlo apprezzarlo pienamente mentre gli adulti magari lo hanno snobbano perchè pubblicato in una linea "ggiovane". Io ad esempio, avendo già troppe cose da leggere, lo avevo lasciato lì in edicola per poi scoprirlo in ritardo sfogliandolo in fumetteria. Un vero gioiellino per chi è cresciuto come me amando con il Fantasy in tutte le sue forme. Ci ironizza sopra e allo stesso tempo lo omaggia.
EliminaCompletamente d'accordo! IMHO, oggi il genere fantasy può sopravvivere solo rimescolato, ibridato, corrotto: Martin, ad esempio, descrive un mondo fantasy dove tutte le sue caratteristiche (magia, draghi, licantropi, nani, elfi) sono decadenti, pericolose, leggendarie. Dragonero, al contrario, funziona solo in Senz'anima, dove le caratteristiche fantasy sono solo uno sfondo: nella serie regolare non abbiamo altro che l'ennesimo clone del clone del clone del clone, dove davvero poco si salva.
EliminaCerto che vedere oggi il primo Venom senza lingua penzoloni (se non sbaglio fu una trovata di Larsen) fa un effetto strano. Detto questo ho finalmente colmato un'altra mia lacuna letteraria con il libro Contact di Carl Sagan, cronaca di un possibile "primo contatto" tra gli umani e gli alieni. Appassionante e scritto con grande rigore scientifico, si concentra più sul lato umano della faccenda: come reagiremmo alla scoperta che "loro" esistono per davvero? Una lettura eccellente che consiglio anche a chi non è fan della fantascienza.
RispondiEliminaBello davvero.
EliminaL'abitudine di Legs e May di dormire nude è una delle cose più belle del mondo di Nathan Never ;)
RispondiEliminaCasco dal pero scoprendo solo ora la linea per "maturi" della bonelli, a questo punto Gene Gnocchi mi avrebbe detto "Figa ma dove vivi?"
:D
EliminaL'enciclopedia di Hyrule la avevo vista e invoglia parecchio , tanto, ok la compro.
RispondiEliminaConcluso il secondo volume di Black Science ed è davvero tanta roba, sempre grazie ai preziosi consigli del Doc!
Ho anche riesumato dalle profondità del garage vecchi topolino e fumetti disney vari, con l'intenzione di vendere qualcosa, ma non ho la forza... E quindi da una settimana rileggo tante vecchie e belle storie.
E se salta fuori qualche pubblicità fuorviante degna di nota, sai a chi scrivere. Black Science tanta roba davvero.
EliminaUltimamente, in una sorta di perversa autofagia letteraria, sto leggendo solo roba scritta da me. Lo so, non è bello, ma a volte capita. Prometto di smettere presto, giuro. Da domani. Forse...
RispondiEliminaE oh, hai scritto storie grandiose, Lucio, te lo puoi permettere. Di recente ne ho beccata qualcuna anche sui primi numeri dell'antologico L'isola che non c'è.
EliminaOddio, quel vecchissimo giornalino dove esordì Venerdì 12? C'era anche Michelon, non era male. Gli editoriali erano fuori di testa. Leoni lì cosa scriveva?
EliminaUh, in realtà sull'Isola avevamo più che altro disegnato. Di scritto da me e dalla Emanuela c'era solo Gionni Guitar, che poi era una ristampa dato che prima era uscito su Ink... Con grande soddisfazione di un mio amico che era servito da modello per il personaggio!
EliminaNon avrei lasciato Deadwood Dick in edicola/fumetteria, se fosse stato disegnato da Tim Truman
RispondiElimina( immagino che tu alludessi alle mini serie di Jona Hex scritte da Lansdale ) o da Carlos Ezquerra, ma le tavole di MST - bellissime formalmente - non mi sono sembrate adatte al personaggio. De gustibus.
Spezzo una lancia a favore di McFarlane - disegnatore che oggi mi piace meno di ieri e molto meno dell'altro ieri - perché è sicuramente merito suo se, sul finire degli anni di plastica, Spidey non è scivolato nella lista dei personaggi di cui tutti conoscono il nome e nessuno legge più da tempo. Praticamente quelo che è capitato con Daredevil e Bats e Frank Miller ( " Denny O'Neill mi disse, prendilo e fanne quello che vuoi ! Non può vendere meno di così ! "). La ragnatele spaghetti saranno state una citazione di Golden e gli occhioni un ritorno a Ditko, ma il papà di Spawn è arrivato al momento giusto ed era perfettamente sincronizzato col momento. Scommetterei che è la ragione per cui il Bats di Moench ad un certo punto è stato affidato a Kelley Jones. E lo dico da fan di Leonardi e Bagley e JR jr e Larsen per Spidey e di Breyfogle ( spero ti riprenda Norm ! ) e Nolan per Bats.
Complimentoni per il volume spaziale scardina-mensole Ale! Per il resto tutto molto interessante e fa piacere l'apprezzamento per quel pazzo di Junji Ito
RispondiEliminaCiao Doc, io sto leggendo Providence di Alan Moore e Jacen Burrows e dopo un inizio un po' WTF ci sono finito dentro con tutte le scarpe. Conoscevo solo di sfuggita la weird fiction di H.P. Lovecraft e devo dire che la chiave trovata da Moore per raccontarne i temi letterari è magnifica. Che ne pensi?
RispondiEliminaMolto particolare, ma notevole.
EliminaE' da un po che mi perdo le "microletture", finalmente mi rileggo con gusto queste recensioni che ti lasciano la curiosità di leggere cose nuove.
RispondiEliminaDi Bonelli ho letto solo il Dylan Dog sceneggiato da Dario Argento ("Profondo Nero"), ed è stata l'unica novità italiana che ho comprato (solo per lo sceneggiatore e per l'edizione speciale argentata). La storia è bellissima, non so se sia merito degli splendidi disegni oppure del collaboratore di Argento che scrive con lui la storia a 4 mani, ma su questo albo c'è veramente di tutto: Bondage, Cinema horror gotico/romantico italiano, una buona narrazione. Sono tornato indietro di almeno trent'anni.
Poi ho provato la marvel con la "Resurrezione di Jean Grey", torna Fenice con una storia che mi ricorda David Lynch. Aspetto il terzo volume in uscita per una valutazione totale. Per il momento è "abbastanza si" (come del resto tutte le nuove testate Marvel Legacy).
Poi Venom, che comprerò fino al numero 12. Insomma, è tornato Eddie Brook, e sono felice solo per questo, la sottotrama con l'Alkemax, la storia con Stegron, quando rileggo le storie che mi ricordano gli anni 80/90 mi viene sempre da approvare. Menzione speciale alla storiella del "venomverse" fortemete seguita perchè da piccolo avevo fatto dei disegni con gli altri eroi marvel "venomizzati" e trovandomeli sulla testata di Venom... no, niente, maledetti c'ero arrivato prima io!!!!
Menzione speciale va alla testata Aliens della Salda che solo per l'estate ospita AVP (Alien vs Predator) con una storia anni '90 che... niente sempre quella cosa dei ricordi. Parte tra poco anche lo spillatino di Predator. E che facciamo, non ce li prendiamo i primi numeri? ^_^
Infine, come sapete per me l'estate è sempre all'insegna dei fumetti sexy-horror 70/80/90 e ne ho letti a bizzeffe anche quest'anno. Tanto mò è così...
Anche io mi aspettavo tanto da Profondo Nero, ma purtroppo ne sono rimasto delusissimo. A parte i disegni che vabbè cosa ci vuoi fare, lui è un fenomeno, la trama non sta in piedi nemmeno se la leghi. Ne dico solo una: MICROSPOILER una tipa famosissima viene sostituita dall'amica e nessuno se ne accorge per giorni. FINESPOILER Occasione persa.
EliminaSono stato subito esaudito! :D grazie doc
RispondiEliminaLetto i primi due numeri del fumetto Caldaje di ZC e Bevilacqua (si trova online gratis, su caldaje.com, noto ora che è uscito il terzo capitoletto e vado a leggermelo!).
In cartaceo invece il volume 24 de L'attacco dei giganti, un po' interlocutorio ma bello, non vedo l'ora di leggere che casino scoppia nel prossimo numero!
infine, volumi 3-4 di The Promised Neverland. La fine del terzo mi ha lasciato di sasso, ma anche il quarto è pieno di colpi di scena e ha un finale strepitoso... Purtroppo il 5 deve ancora uscire. Il difetto che trovo a questa serie è che ci sono troppi colpi di scena uno dietro l'altro, ma per ora sono tutti intriganti quantomeno.
Deadwood Dick è una notizia interessante, il terzo volume disegnato da Frisenda poi... Mi sa che me lo prenderò, magari a fine miniserie (dovrebbero essere 7 numeri da quel che so)
Grazie per la dritta su caldaje!
EliminaHEAD LOPPER: uscito per la linea 100% hd della panini racconta le gesta di questo grosso guerriero dalla barba bianca che se ne va in giro con una testa mozzata di strega (molto logorroica).
RispondiEliminalo stile grafico è quello che mi ha fatto prendere il volume a scatola chiusa: è un riuscito mix tra underground, linea chiara, un pizzico di mignola e una spruzzatina di cartoon.
DRAGONERO: "ceneri di un impero", notevole numero della maxi saga delle regina nere, un vero e proprio blockbuster cartaceo, con lo scontro finale..e adesso che succedera'?
DISEGNA! : terzo numero di questo divertente ma in alcuni momenti anche profondo manga autobiografico che racconta le peripezie che hanno portato l'autrice (akiko higashimura, quella del divertente kuragehime) a fare la mangaka.
DEADWOOD DICK 3: il terzo numero, nonostante i disegni assurdamente brutti, mi è forse piaciuto più degli altri. Forse perchè il disegno sporchissimo e nauseabondo inquadrava la storia ancora meglio dei disegni pettinatissimi (e splendidi) di Mastantuono. Ancora più AUDACE, giuro.
RispondiEliminapoi, in attesa di WINDS OF WINTER, mi sto rileggendo gli altri tomi, procedendo per personaggi e non per capitoli. L'anno scorso era toccato a Jon e Bran, l'anno prima a Daenerys, quest'anno a Brienne e Jaime. Incredibile come ad ogni rilettura si notino una valanga di dettagli perfetti. A Martin grande salute e ispirazione!
Letto Deadwood Dick, veramente forte e coinvolgente tutto l'attacco da parte degli indiani, e poi finalmente tornano degli indiani cattivi, erano anni che ci propinavano quelli politically correct buoni e pacifici! Letto anche Nathan Never Base Lunare Alfa, molto divertente, anche sa fa venire all'inizio un po' di mal di testa con la sua disposizione particolare. Adriano Barone è bravissimo, oltre che un grande nerd: ha pubblicato una sua foto sui social nei panni di Martin Landau, per pubblicizzare l'albo :) Anubi l'ho preso a metà prezzo, me ne hanno parlato tutti benissimo, devo trovare il tempo di leggerlo!
RispondiEliminaDoc, ma rispetto alla vecchia versione di Multiplayer che ho io, questa enciclopedia di Zelda cosa ha in più?
RispondiEliminaChe quasi quasi...
Se dici quel libro a forma di agenda uscito qualche anno fa, quello copriva solo le storie, ed era tutto testuale. Questa è un'enciclopedia zeppa di foto e illustrazioni originali in cui c'è tutto.
EliminaSi, quello intendevo.
EliminaOk, quindi tocca prendermerlo. :D
Sto leggendo Sottomissione di Houllebecq
EliminaAl momento sto leggendo 4321 di Paul Auster, da prima di Agosto.
RispondiEliminaE' un bel malloppone (piu' di 900 pagine) ma non e' male.
Piacevole l'effetto "Sliding Doors" dove la vita del protagonista si sdoppia a seconda delle scelte che fa, anche se alle volte si finisce col perdere un po' il filo.
E dopo aver letto la recensione sia del fumetto che del film sto aspettando che mi arrivi I KILL GIANTS, visto che mi ha incuriosito parecchio. Ti faro' sapere.
Ormai questa è una delle mie rubriche preferite qui sull'Antro, dato che ogni volta riesci a scovarci delle belle perle Doc! Così è stato ad esempio con DESCENDER, dietro tua recensione recuperato direttamente in iuessei, letto tutto d'un fiato, ricominciato e gustato con più calma (bellissima storia da pugno sotto lo sterno tranne
RispondiEliminaSPOILER
SPOILER
SPOILER
quella deriva verso il magico che prenderà la serie successiva Ascender e cui si accenna già in uno dei capitoli finali, che secondo me non lega molto con l'universo razionale che gli autori hanno creato e
RI-SPOILER
la non-spiegazione dell'intero senso dei Creatori in ottica soprattutto della loro paura di Tim-21 ("you are forbidden to be")).
FINE SPOILER
Di questa nuova carrellata direi che mi interessano soprattutto il Deadwood Dick e il Nathan Never versione just cause... A parte il Descender ho al momento in cantiere la lettura dell'antologia di STARCRAFT (romanzi e racconti brevi in unico volume recuperato sulla baia) e ECLIPSE, fumetto scritto da Zack Kaplan e disegnato dall'italiano Giovanni Timpano, che promette di essere una storia affascinante e ben costruita. Per tentare che si facesse invogliare: il mondo è nel caos dopo che il sole è diventato letale (in pratica sotto i raggi del sole bruci all'istante) e l'umanità è costretta a vivere nel sottosuolo ed uscire solo dopo il tramonto o con speciali tute iceman refrigerate. In tutto questo, complotti della compagnia al potere (Solarity Inc, nomen omen), ribelli alla Atto di Forza, selvaggi madmaxi della wasteland e un'inquietante figura che apparentemente può circolare liberamente sotto i raggi solari… Siamo alla decima uscita questo mese e le prime otto sono state pubblicate anche in due volumi trade paperback...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaDoc,sto leggendo “Progetto Jennifer-parte prima” di Charles Stross.In edicola per Urania questo mese (Urania n.1658). Penso potrebbe piacerti.Mi ricorda, a tratti, nello stile con cui il traduttore lo ha reso, molto certi tuoi post delle origini del blog (tipo 2007/2008) nei quali parlavi della vita da ufficio, delle routine aziendali, delle trasferte etc.....solo che qui devi aggiungerci un tocco di orrore cosmico lovecraftiano e gadget alla James Bond.
RispondiEliminaTi consiglierei, qualora ti gustasse (consiglio enorme ma è davvero una figata inconcepibile umanamente) di recuperare anche il primo volume de “the Laundry Files” edito sempre da Urania Mondadori col titolo (figo anch’esso col suo titolo simil ballardiano) : “Rapporto sulle atrocità”, Urania n. 1631, con la prima avventura e mezzo. Combo vincente=nazisti occultisti più magia praticata col computer più orrore cosmico etc.
Trovi facilissimo l’ebook
Spero di non essere andato off topic, nel caso mi scuso col padrone di casa. Ma mi sono fatto prendere dall’entusiasmo.
P.s. Dai sul serio un occhio alla sinossi di “The Laundry files” sulla Wiki, è appetitoso già dal riassunto
Grazie per la dritta, ci butto un occhio!
EliminaÈ figo,sembra una roba scritta da Grant Morrison, sai, del tipo “‘macchine da guerra memetiche aliene quadridimensionali nascoste in presentazioni a convegni aziendali in Power Point”
Eliminaebbene quest' ultimo scorcio di estate con le letture ... è andata malissimo ! Ho cominciato cinque libri ma non ne ho finito nessuno in quanto noiosi come una telepredica su una tv locale e li ho lasciati tutti a metà . Ne parlerò più avanti quando troverò il coraggio di finirli. cinque di fila, comunque... che sfiga !
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