Punto di non ritorno (Event Horizon, 1997)

Event Horizon Punto di non Ritorno recensione
È il gennaio del 1998. Ti giri a guardare perplesso i tuoi amici che sono usciti dal cinema tutti scimmiati per questo horror fantascienzo che avete appena visto. Si intitola Punto di non ritorno (in originale Event Horizon) e lo ha diretto un tale Paul Anderson, che di lì a poco aggiungerà un paio di consonanti a caso al cognome e pianterà la tenda a Raccoon City insieme a Milla Jovovich. Scuoti leggermente la testa. No, Punto di non ritorno non ti è piaciuto. Non ci vuole questo gran cultore del cinema per capire che è un mischione di spunti diversi assemblato alla cazzomannaggia. Eppure... [...]
"DJ, hai tutta l'attrezzatura medica con te?"
"Sì, qui nel gilettino"
Nel lontano 2015, la colonizzazione della Luna (#credici) ha dato il via a nuove e incredibili avventure dell'uomo a zonzo nel sistema solare, tipo sparire nel nulla a miliardi di chilometri di casa. È quello che è successo una trentina d'anni più tardi alla Event Horizon, scomparsa per sette lunghi anni e poi riapparsa all'improvviso nei pressi di Nettuno. Ora, se l'idea di una missione di salvataggio legata a un misterioso SOS vi fa pensare ad Alien e il fatto che sia affidata a un gruppo di militari dalla battuta facile ad Aliens - Scontro Finale, beh, quello è il meno. Nel senso che Event Horizon abbandona presto i suoi debiti di gioco - che Anderson non ha mai davvero negato - nei confronti dei primi due Alien, per diventare qualcos'altro. Qualcosa che nei piani del regista inglese doveva essere un film molto, molto più horror delle sgambate fantascienze di Ripley.

Laurence Fishburne, un attimo prima
di diventare davvero famoso.


E in effetti, appena in inizia a colare il sangue, Event Horizon diventa uno Shining dello spazio, giusto per riciclare la definizione più gettonata dai critici all'epoca, un classico splatter da casa infestata, solo che qui al posto della mansion c'è una buffa astronave sgraziata costruita per piegare - letteralmente - le leggi della fisica. Ed è proprio lì, nell'abbracciare con l'entusiasmo di un nerd invitato a una festa di p0rnodive idee prese da Hellraiser, Solaris, 2001: Odissea nello Spazio e un'altra mezza dozzina di film, che Event Horizon varca il suo "Punto di non ritorno", il suo personalissimo orizzonte degli eventi. Perché a un appassionato di fantascienza può star bene il look così anni 90 dell'astronave di Miller e compagni, le loro tute tutto nero e metallo, funzionali ai risvolti che il film prenderà di lì a poco. Ma è tutto quello che viene dopo, appunto, a stringere forte al collo dell'aficionado di film sci-fi la cravatta del Vabbè. Cioè, che minchia di senso ha un'astronave che all'interno sembra un castello del Dottor Frankenstein, con arredamento gotico e corredo di fulmini fuori dai finestrini? Con una parete a "mattoni" di metallo? Gli archi a tutto sesto? Il corridoio tritacarne? Cioè, davvero?
Sam Neill e Joely Richardson
È tutta roba già vista, si dice sempre l'appassionato di cui sopra con poca tolleranza verso il gore, e quindi probabilmente davanti al film sbagliato, e qui messa su pure abbastanza male. Personalmente, gli interni gotici della Event Horizon e i momenti da scienziato pazzo di Sam Neill, Ulisse che ha varcato le sue colonne d'Ercole e non vuole tornare più indietro, ti hanno fatto sempre sorridere. I momenti da salto sulla sedia, abusati come in un La casa 57 qualsiasi, pure. Però apprezzi paradossalmente del film proprio il fatto che si sia voluta raccontare una storia di dannazione, dimensioni altre raggiunte incautamente con un viaggio nel quartiere ultradimensionale sbagliato. E lì, più che a Hellraiser, la cosa ti ha sempre fatto pensare al Warp di Warhammer 40.000, l'Immaterium, la dimensione di Chaos puro i cui demoni ti lasciano sempre un gentile souvenir se fai un salto a trovarli. Non è un caso che i fan di Warhammer 40K abbiano adottato Event Horizon come prequel non ufficiale del gioco e del suo Warp-Drive.
Oh, va' chi c'è! Sean Pertwee!
La storia, insomma, per quanto derivativa - ma nella fantascienza lo è praticamente tutto, e da decenni, ricordiamolo - era interessante, tanto che nelle mani e nella macchina da scrivere giuste (lo zio King? Gibson? Oh, qui c'è pure un po' del suo Hinterlands) ne sarebbe venuto fuori un romanzo o un racconto fantastico. Invece ale è toccato accontentarsi di dialoghi da TV movie e personaggi cesellati con grande perizia e delicatezza a colpi di scure da Bepi il mastro d'ascia ipovedente. D.J., il medico di bordo interpretato da Jason Isaacs, che se ne va in giro con un gilettino da pesca con siringhe e bisturi nei taschini, IN UN'ASTRONAVE, è una roba che neanche in un'avventura di Topolino con Zapotec e Marlin.
I tipici interni avveniristico bavaresi
di un'astronave del 2040.
In più non ha certo giovato il fatto che Anderson volesse montare un certo tipo di film, e invece si è ritrovato solo con pochi giorni per farlo e i produttori che gli gridavano fortissimo in un orecchio TAGLIA! e nell'altro SBRIGATI! Il regista ricorda il convulso montaggio di Event Horizon come un incubo analogo a quelli vissuti a occhi aperti dai suoi protagonisti a causa dell'astronave scherzona. Il primo cut era troppo lungo e i test screening disastrosi: la produzione ordinò così una versione molto più corta e molto meno gore. Considerato il numero non indifferente di scene disturbanti comunque presenti nella versione finale (su una scala da zero a orgiamassacro e a tizio appeso per i ganci con le interiora sparse sul tavolo sottostante), è facile immaginare quanto più malata fosse quella originale. Una delle sequenze tagliate, ti par di ricordare, inscenava un inferno di corpi torturati nella sala adeguatamente s/m del motore con gli spuntoni, avuta in prestito dal club Gli Amici dei Cenobiti.
E alla fine della fiera è proprio quello che salvi insieme alla storia, l'impronta da horror satanico e malato che rende un minimo visivamente interessante una pellicola il cui budget - ovviamente non recuperato dal clamoroso flop al botteghino - se n'è andato quasi tutto in carta copiativa. Non l'ideale da mostrare su Netflix alla vostra zia super teocon Cleofe Ermenegilda, ecco, ma a suo modo e a sua volta influente su altro che è venuto dopo. Cioè, prendi Dead Space.  
    
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Commenti

  1. In ogni caso, visto come prequel di WH40k in cui ancora le navi non hanno il Gellar Field, è davvero bello :)

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  2. A me invece sto film è sempre piaciuto molto, non l'ho mai preso per un prodotto di fantascienza, ma più Lovecraft nello spazio, praticamente il primo e unico film di War Hammer 40000 prima edizione!
    Peccato che NON riesca a raccattare un dvd in italico che sia unico sull'amazzone.

    O.T.: odio andare OT ma spero mi perdonerete, ne approfitto perchè sono il primo (nel mentre che scrivo), qualcuno ricorda un film dove c'era un sacco di gente diversa che si sparava e nel mezzo c'era una bambina che con alcuni faceva la santarellina e ad altri gli diceva di ammazzare tutti? Mi pare ci fosse anche un punk.
    Preciso che ho ricordi vaghi e confusi.

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    1. precisino della fungia attivato...
      la PRIMA edizione del 40k ( rogue trader) era ironica forte. uno humor nero molto inglese. Talmente nero che nel giro di pochi anni è diventato horror.... ;)

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    2. Già...adesso è eroistica.
      Infatti io ho mollato, non ce la faccio più.
      "Distopia"...per me questa parola ha ancora un significato.

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    3. @Sabashaw: Forse ti riferisci alla "Città dei bambini perduti"? In ogni caso, tornando al film, a me non mi è dispiaciuto, considerato per la componente horror (la parte di fantascienza, effettivamente è un pò ridicola e mostra i limiti del basso budget). In particolare (spoiler) il fatto che non finisca bene (e vuoi vedere, con un'astronave che si porta dietro gli strascichi dell'inferno...) mi ha sempre fatto apprezzare la pellicola, anche perché all'epoca non erano tanti i film che finivano senza happy end, seppure sia molto ingenua e stiracchiata. Ma quanto è bravo Sam Neill a fare il pazzo (vedi anche "Il seme della follia")? Gli viene proprio bene!!

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    4. No, ricordo bene che c'erano mitragliette e pistole semiautomatiche, automobili delgi anni 90' e credo una valigia o un borsone pieno di soldi.

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  3. Visto parecchi anni dopo la sua uscita, e non mi dispiacque, e appunto,va ringraziato per aver pesantemente ispirato Dead Space!

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  4. Grande occasione mancata...mi è rimasta impressa solo la scena della lattina...A me la scenografia è piaciuta un sacco (Fantascienza avanzata ma non troppo, con vapori, tubi riparati alla bella e meglio, grosse maniglie, metalli arrugginiti...cose per cui, non so per quale mia perversione, vado in brodo di giuggiole). Per il resto mah...peccato per sam neil...

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  5. Quoto il doc, ha sviluppato quella vaga sensazione di incompletezza e perplessità che la visione del film mi aveva suscitato. A distanza di anni gli ho dato una seconda chance e l'ho rivisto da poco ma niente, parte con premesse scimmiesche (come non provare un brivido quando entrano nell'astronave abbandonata?) ma termina con un si va beh.

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  6. Orgoglioso di averlo visto a suo tempo al cinema, il migliore come audio a Padova, l'Arcobaleno, ora diventato sala bingo(sighhh..). Lo trovo sottovalutato, da rivalutare, rispetto a tante mimmate super pubblicizzate del periodo e anche seguenti. Mi ricorda in qualche aspetto pure il disneyano "Black Hole", film quasi sparito da ogni dove. Ps: posseggo dvd del 2000, ovviamente preso quando fanno le vendite a kilo

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  7. Un film a cui sono molto affezionato.
    Non l'ho mai ritenuto un film riuscitissimo dall'inizio alla fine (nessun film di Anderson lo è) ma tra i suoi lavori, assieme al primo Resident Evil, è di certo quello che più ho impresso nella memoria.
    Grazie Netflix, avevo già il Blu-Ray ma è sempre un piacere avere tutto a portata di mano ^^

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    1. Ma nel Blu-Ray ci sono pure le scene tagliate? Io ho la versione DVD e non c'è l'anticamera del niente.

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  8. Vidi il film in televisione (seconda/terza serata chi ricorda) e mi piacque proprio per i motivi elencati dal Doc. Per mi piacque ovviamente non intendo che fosse un bel film, ma tendo a farmi piacere tutto quello che mi stupisce inaspettatamente.

    Sarà stata l'ora tarda, sarà stato che veramente non credevo nella svolta gore di questo film fantascienzo (e poi l'hanno tagliato!), comunque mi sono divertito quella sera; ne riparlai poi con un mio collega (Conte di Ramadoro, anche lui "antrista") ed eravamo molto incuriositi dalla storia (più che altro).

    La stessa sensazione di compiacimento me l'hanno data film come "I Cavalieri" (con Ron Moss) oppure "Space Trucker" di Stuart Gordon, non so hanno qualcosa che non ti aspetti e quindi valgono almeno la visione.

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  9. A me è piaciuto, forse perché dal primo Alien le storie ambientate sull'astronavina sperduta nello spazio profondo mi intrippano in casino. In effetti, mi sono piaciuti anche The Black Hole (che vidi già al cinema) e...Pandorum (si lo so...). E ora la scimmietta aspetta con trepidazione Passengers

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    1. Pandorum effettivamente gioca nello stesso campionato di Punto di Non Ritorno e anch'io non l'ho trovato affatto male, per quanto abbastanza prevedibile sia nell'evolversi della vicenda sia come colpi di scena telefonati, ma...si, me lo riguarderei

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  10. Ho iniziato a giocare a WH40K dopo aver visto questo film, di cui all'epoca avevo capito poco.
    Quando ho letto il concetto di Warp mi è subito tornato in mente Event Horizon.
    Paragone azzecatissimo doc :)

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  11. Ho dei bei ricordi di questo film (anche perché me lo riguardo ogni anno con piacere, quindi sono sempre freschi).
    Pure alla mia prima visione lessi in giro pareri simili al tuo, però l'idea mi scimmiava molto e alla fine ho chiuso un occhio su diverse cose che, in fin dei conti, non trovato così terribili da inficiare il godimento.
    Il look della navi sci-fi/gotico lo trovai originale, più che fuori luogo (d'altronde dopo millemila pellicole di genere un po' ti devi ingegnare) e ho apprezzato molto l'idea, come dici tu, dello Shining spaziale.
    Tuttavia ci sono due cose non sono mai riuscito a digerire. La prima era che non si vedeva pressoché una cippa di quanto accade nella dimensione infernale (poi magari si è perso tutto nel cut e va beh), il che magari aumenta il mistero, ma due minuti in più di qualcosa che aiutava a capire non ci stavano male.
    La seconda, purtroppo, nella fase finale, con un Sam Neil/Pinhead del tutto fuori luogo e quell'inutile e stupido cliffhanger alla fine che 'sti sogni troppo realistici (per giunta pure in chiusura), senti, ma basta.

    Comunque Event Horizon è proprio uno di quei film che ti piace o ti meh.

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  12. Film che non ho visto perché non amo i film gore ma che mi ha sempre attirato perché l'idea dell'astronave dispersa nello spazio che ritorna mi ha sempre affascinato.

    L'ho visto che mi faceva ciao ciao dal menù di Netflix ed sono indeciso se vederlo.

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  13. Questo bel punto e clicca riprende molto da Event Horizon...http://www.fullyramblomatic.com/7days/

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  14. Lo vidi per caso e senza sapere manco di che parlasse una domenica pomeriggio, a zonzo per Milano con mia sorella e una sua amica (loro prima liceo, io quinta). A fine pellicola l'amica era stranamente pallida e non diceva una parola :D...
    Tra le mani avevo pure un volumetto di Berserk appena recuperato al Libraccio (finale dell'arco narrativo del Conte-lumacone, con la prima apparizione dei 5 della MdD): praticamente quel pomeriggio mi sono fatto un'overdose di Hellraiser senza averne visto un solo fotogramma!!
    Al di là del sottile piacere per aver sconvolto forse per sempre le menti di due ragazzine appena uscite dalle medie, ricordo anch'io che ad ogni scena pensavo "Questo l'ho già visto qui, quello l'ho già visto là" (il massimo c'è stato quando Sam Neill stava nei corridoi verdi coi circuiti, che mi ricordava tanto tanto la scena di Aliens nei condotti di aerazione: ho pensato "ci manca solo un'ombra che passa velocissima dietr..." e poi è successo).
    Eppure 'sto film ogni tanto mi torna in mente, si vede che qualche corda l'ha toccata dopotutto.

    Piccola riflessione: non è che l'architettura gotica senza senso è dovuta al fatto che la nave è stata all'inferno e ritorno, diventando una sorta di essere vivente malvagio? Magari quel design non è stato voluto dai progettisti, ma si è formato da solo in quella dimensione da incubo. Un po' come le armature dei cavalieri d'oro resuscitati da Hades, che erano nere e piene di spuntoni...

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    1. In effetti anche io, alla prima visione del film, mi convinsi che la struttura interna della nave era stata alterata appunto dalla presenza malefica, anche se di fatto la cosa non viene mai chiarita

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    2. Ipotesi suggestiva, davvero, ma cozza con due cose:

      [SPOILER, HAI VISTO MAI]
      ...
      ...
      a) il corridoio tritacarne, per fare un esempio, viene descritto proprio così com'è da Weir (Sam Neill, il costruttore della nave), che s'inventa una cazzabubbola scientifica. B) Quanto al resto della nave, trovandola diversa lo stesso Weir avrebbe dovuto esserne un minimo sorpreso, e invece quando entra nella sala del motore in stile Hellraiser o in quella di comando, con gli archi e il look gotico, non dice una cippa. Nota: lui non sa dove sia stata la nave e appena sale a bordo non ne è ancora influenzato.

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    3. [L'ho visto una vita fa, non mi ricordavo questi particolari :)...]

      E niente, si vede che alla NASA avevano assunto Ozzy Osbourne come architetto d'interni.
      Sciccosissime tra l'altro le porte a forma di bara :D...

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    4. MA perché? Un giretto su un'astronave progettata dal sig. Osbourne non ve lo fareste?

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    5. Ozzy di giretti se n'è fatti tanti, ma senza bisogno di astronavi...

      p.s. ma com'è che io le scene splatter del film non me le ricordo? l'ho visto 3 o 4 anni fa, l'ho trovato carino ma poco horror. sarà che sono abituato ai vecchi Fulci, Romero, D'Amato, Deodato...

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  15. Mah...l'ho sempre considerato una mezza poverata. L'unica cosa riuscita sono le parti horror in stile Hellraiser e il finale alla Carpenter. Il problema e' che sono un fan di entrambi: e quando ci sono in giro gia' gli originali, chi ha bisogno delle copie (tra l'altro malriuscite)?
    E poi si prende troppo sul serio, per un film di serie b. Meglio Space Truckers: pura serie z, ma che non si vergogna affatto di esserlo, una volta tanto.

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    1. Space Truckers mi era piaciuto molto, sicuramente più di questo...

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    2. Space Truckers è uno di quei film che con gli amici ti riguardi tipo all'infinito e ti fa sempre ridere un vallo

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    3. Space Truckers l'ho sempre ritenuto un film di una bruttezza rara e per arrivare alla fine ho dovuto fare uno sforzo titanico.
      Il mondo è bello perché è vario.

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  16. Titolo a parte, ho dimenticato il 90% del film...

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  17. Io sono più simile ai tuoi amici che a te, visto che mi era piaciuto molto. Anche perché avevo da poco giocato ai primi 2 Dead Space! Ti consiglio Pandorum - L'universo parallelo (2009) perché secondo me ha preso molto da questo

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  18. Altro film recente che deve molto a Punto Di Non ritorno è il piacevole Infini del 2015 (consigliato!)

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  19. Visto per caso una notte e mi ha preso bene .
    Mi piace Lovecraft , mi piace WH 40K . Sarà un caso....

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  20. Eppure 'sto film, con tutte le pecche che ha, e che hai sapientemente descritto, mi affascina sempre: sepolto c'è un film potenzialmente interessante, ma perso tra errori di regia e di produzione.

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    1. Che in fondo è quello che penso anch'io del film, non so se nel commento precedente sono stato spiegato (cit).
      L'ho rivisto perché mi ricordavo le premesse ed erano interessanti, ma il finale lo avevo scordato completamente. Poi ho capito perché.

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  21. A me piacque, un 7 meno tranquillo :)

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  22. L'ho visto solo in tempi recenti, l'ho trovato troppo derivativo per farmelo piacere.
    Non un brutto film in toto, però evitabile sì.

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  23. Concordo in pieno con il Doc e aggiungo:
    1) Uscì nel '97 ma credo di averlo visto almeno un paio di anni dopo, una sera, in seconda serata, su un canale privato ed era pure già mezzo iniziato.
    Ricordo bene che non fù un'esperienza piacevole, avevo quasi 15 anni e non avevo nemmeno letto il titolo, quindi non mi aspettavo l'aspetto horror.
    2) Onestamente, anche rivisto un paio di volte successivamente, non ho mai capito come/dove abbiano speso 60 milioni di dollari per un film del genere.

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    1. Perché non hai visto cosa c'era nei cestini del pranzo!

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  24. Doc, adesso fai le recensioni sincronizzate con Montesi???
    https://youtu.be/Z3kJxjsBbRw?t=6m6s
    XD

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  25. visto qualche settimana fa su Netflix, suggerito da un amico che diceva "guarda questo film, ti immagini un live di Dead Space fatto in questo modo?", gancione malefico per convincermi a vedere un horror claustrofobico nella spazio.
    Tolte le dovute sospensioni dell'incredulità sulla fisica del cosmo l'ho trovato molto bello da vedere, compreso il jumpscare finale
    Ad esempio io non sono uno scienziato aereospaziale, ma ho l'impressione che se ti fai un giro nello spazio dopo 5 secondi sei già morto surgelato e probabilmente a pezzi, tipo l'astronauta sfigato di Sunshine che manca il portellone, e quello era pure coperto di Domopak termico per resistere di più, mentre il povero ragazzino di tempo ne passa anche di più, con gli occhi aperti tra l'altro.

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    1. meh, invece pare che un uomo nello spazio resista molto di più di quello che si creda (tipo 30 secondi - un minuto eh, mica ore), per via del fatto che fa freddo, sì, ma non c'è un mezzo per dissipare il calore corporeo. muori molto prima di asfissia, probabilmente.
      cmq non credo che gli sceneggiatori di Event Horizon si siano troppo documentati, a riguardo.

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  26. Dimenticavo, questo film è stato riscoperto in tempi recenti per la citazione che Chritopher Nolan ne fa nel suo Interstellar (la scena in cui Sean Neill spiega il principio del warp con il foglio di carta bucato) anche in un episodio di Stargate SG-1 viene fatta la stessa citazione

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    1. Anche in Stranger Things viene fatto un esempio simile per spiegare il passaggio dal nostro mondo al "sottosopra" o in generale ai mondi paralleli.

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  27. ho ricordi vaghi di questo film. in generale non mi piacque perchè trovai che il tema di molti film simili anni '80 "ci sono forze con cui gli uomini non devono giocare" lo trovai fuori tempo massimo ed esagerato al parossismo. tipo "gli uomini non dovrebbero giocare coi viaggi interstellari, che sennò rischiano di evocare satana". LOL.

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  28. Visto ieri... tutto sommato non è poi malvagio. Ambientazione un po'troppo da film horror + che da fantascienza ma tutto sommato considerato il film non ci stava male.

    /SPOILER ON/
    certo se il cattivo di turno non uscisse come una brutta versione di Pinhead forse sarebbe stato meglio...
    /SPOILER OFF/

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  29. Per me uno dei titoli più belli di fantascienza di quegli anni, lo riguardo sempre ipervolentieri e la prima volta che lo vidi a 14 anni mi cagai addosso, senza se e senza ma.

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  30. a me era piaciuto tantissimo

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  31. Non esente da difetti, sono il primo ad ammetterlo...e gli ultimi 15-20 minuti sono un po' più "deboli". Ciononostante mi è sempre piaciuto molto, ha un fascino particolare e almeno la prima ora scorre in maniera meravigliosa.

    Quando l'ho visto avevo già letto qualcosa qua e là sul mondo di Warhammer 40k e anche a me la similitudine è subito saltata all'occhio :D

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  32. Non per fare polemica gratuita... Ma alla fine nemmeno gli interior designer della Nostromo avevano studiato e approfondito i concetti di ergonomia, benessere degli utenti, praticità d'uso ecc.!Era tutto buio o illuminato da neon da ospedale psichiatrico, con esalazioni (tossiche ?!) che uscivano qua e là e spigoli vivi in ogni dove (che con quel buio chissà quanti mignolini hanno fatto fuori)! Non proprio l'ideale per passarci anni e anni mantenendo un minimo di sanità mentale!

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