Il 1992 di Nathan Never

Nathan Never anno 2 - 1992

Tutti gli albi di Nathan Never usciti in edicola in quella gloriosa seconda annata che fu, per l'Agente Alfa della Bonelli, il 1992. Com'erano, quei numeri? E come sono a rileggerli oggi, dopo oltre trent'anni? [...]

Nathan Never 11 Fanteria dello spazio 1992 - 2

Qualche mese fa, raccontando della rilettura di alcune serie classiche Bonelli che porti avanti, ogni volta che puoi, grazie all'ubiquità della piattaforma Bonelli Digital Classic a cui sei abbonato, abbiamo passato in rassegna gli albi usciti nel primo anno di vita di Nathan Never, il 1991. Oggi tocca al 1992, che contiene peraltro - dicevamo - alcune delle tue storie a fumetti preferite (non solo di Nathan Never, ma in generale) di sempre.

Nathan Never 8 Uomini Ombra 1992 - 1

NATHAN NEVER 8 - Uomini ombra (gennaio 1992)
di Antonio Serra e Nicola Mari

Nathan Never 8 Uomini Ombra 1992 - 1

Il 1992 di Nathan Never si apre con la seconda parte della storia di Antonio Serra e Nicola Mari che omaggia 1997: Fuga da New York di John Carpenter. Scopriamo cos'è e cosa vuole l'organizzazione chiamata Fratellanza Ombra. 

Nathan, che ormai lo si è capito, esattamente come Dylan non è un eroe Bonelli classico, confessa a un certo punto quanto sia difficile fare quello che fa. 

"Non so come sia per gli altri che fanno questo stesso lavoro", pensa, mentre avanza in territorio ostile all'interno di un esoscheletro con cui poco dopo affronterà un mostro, "ma per quanto mi riguarda, la paura mi attanaglia sempre la gola".

Nathan Never 9 Gli occhi di uno sconosciuto 1992 - 1

NATHAN NEVER 9 - Gli occhi di uno sconosciuto (febbraio 1992)
di Michele Medda e Stefano Casini

Nathan Never 9 Gli occhi di uno sconosciuto 1992 - 1

Un'altra, evocativa copertina di Claudio Castellini accompagna a febbraio l'arrivo in edicola di una delle storie per cui Nathan fa breccia in quegli anni nel cuore degli appassionati come te. Tutta la malinconia, il blues della fantascienza alla Blade Runner nella prima storia della coppia Medda - Casini. 

Una storia sulla solitudine umana, che la tecnologia fa solo finta di colmare (oggi come allora), un racconto struggente. 

Negli anni avremmo visto Nathan Never passare da detective a salvatore del globo in una guerra interplanetaria, da esploratore spaziale a tanto altro. Quello che non avremmo mai dimenticato, però, sono queste storie piccole e intimiste, sotto il cielo perennemente di piombo, nonostante tutti quei neon, di una megalopoli del futuro in cui nella pioggia si perde e scivola via tutto. 

Anche i sogni e le speranze, non solo le lacrime.

Nathan Never 10 Inferno 1992 - 1

NATHAN NEVER 10 - Inferno (marzo 1992)
di Bepi Vigna e Dante Bastianoni

Nathan Never 10 Inferno 1992 - 1

Inferno, di Vigna e Dante Bastianoni (che come Castellini è uno dei primi artisti Bonelli a sbarcare negli USA: con Fantastic Force, nel 1994), porta l'Agente Alfa giù nelle profondità dei livelli inferiori della città, dove nessuno vuole avventurarsi. 

A rileggerlo ora, l'albo ha molti punti di contatto con quello che Peter David e Rick Leonardi avrebbero raccontato un anno dopo a partire dal numero 6 di Spider-Man 2099, con tanto di chiesa tra le profondità di Downtown.

Il motivo di questa convergenza va ricercato con ogni probabilità nelle fonti d'ispirazione comuni. Una delle prime città dai tanti livelli, quello inferiore (Billibotton) dei quali tramutatosi in una legge di nessuno, c'era già in Trantor, il pianeta-città che Asimov inventa nei primi anni Quaranta (è dove Hari Seldon incontra l'indovina Mother Rittah). 

Nathan Never 11 12 Fanteria dello spazio L'ultima battaglia 1992

NATHAN NEVER 11-12 
Fanteria dello spazio - L'ultima battaglia
(aprile-maggio 1992)
di Antonio Serra e Roberto De Angelis

Nathan Never 11 12 Fanteria dello spazio L'ultima battaglia 1992

Un colpo basso. Un vero colpo basso. A chi, come te, nel 1992 aveva già rivisto in videocassetta venti volte Aliens - Scontro Finale, una doppia storia come quella portata in edicola in primavera da Serra e De Angelis, e fortemente ispirata dal secondo film della saga di Alien, non poteva che sembrare una cosa meravigliosa.

E lo era, eh. Anche perché nell'avventura in incognito di Nathan tra i cadetti della Fanteria dello Spazio del capitano Susan Connery, Serra, amante del fumetto e dell'animazione nipponica, riesce a infilare tanto altro.

Nathan Never 11 12 Fanteria dello spazio L'ultima battaglia 1992

E così in Fanteria dello Spazio e L'ultima battaglia, oltre ad Aliens e ovviamente Heinlein, ci sono le tute potenziate Anson-Tomino (Anson come il secondo nome di Heinlein e Tomino come il Tomino di Gundam); c'è Never che sceglie come nome finto quello di Noah Bright (come il comandante della Base Bianca. Ancora Gundam); c'è un attenzione al dettaglio, tecnologico e non, che fa paura. Per dire, anche Nathan, come Ellen Ripley tra i marines coloniali, indossa un paio di Reebok.

Nathan Never 13 Oltre le stelle 1992 - 1

NATHAN NEVER 13 - Oltre le stelle (giugno 1992)
di Serra, Medda, Vigna e Germano Bonazzi

Nathan Never 13 Oltre le stelle 1992 - 7 Star Wars

Detto che, come chiarivi la volta scorsa, anche lo stile di Germano Bonazzi ti è sempre piaciuto tantissimo, una delle cose sicuramente più spassose di questo numero 13 è la quantità e la varietà di cameo. Sin da quella Arale sul numero 1, gli omaggi espliciti ad altri mondi del fantastico (o ad altri fumetti non fantastici) non sono mai mancati in Nathan Never, e Oltre le stelle ne è appunto pieno.

Dai droidi di Star Wars qui sopra...

Nathan Never 13 Oltre le stelle 1992 - 6 Mazinga Z Gundam

... a questa suggestiva coppia di statue all'ingresso di un edificio, con Mazinga Z e un Gundam.

Nathan Never 13 Oltre le stelle 1992 - 6 Mazinga Z Gundam

C'è anche questa parodia di Nathan e Sigmund Baginov con cui si affrontano in un videogioco i due diretti interessati. Può sembrare oggi una cosa da nulla, ma una pagina e mezzo di vignette in stile manga chibi/SD, in un albo Bonelli da edicola, erano nel 1992 qualcosa di estremamente nuovo. 

Oltre che un segnale chiarissimo del fatto che Nathan Never - come, con una sensibilità leggermente diversa e meno paletti, la rivista Cyborg - fosse un fumetto sintonizzato su quello che era lo zeitgeist di voi giovani impallinati di fantascienza, videogiochi, manga e anime dell'epoca.

Prima della grande esplosione manga di metà anni Novanta, prima del boom di fumetti italiani che guardavano a Tokyo e dintorni abusando di linee cinetiche, prima che l'apice in Bonelli, in tal senso, si toccasse anni dopo con Legs Weaver alla guida del robottone Rebecca Alfa (uno dei tanti omaggi dello storico numero 50 di Legs), prima insomma di tanto altro.

Speciale Nathan Never 1 giugno 1992 - 1

SPECIALE NATHAN NEVER 1 - Cybermaster (giugno 1992)
di 
Bepi Vigna e Roberto De Angelis

Speciale Nathan Never 1 1992 - 5

Quell'estate esce anche il primo Speciale di Nathan Never, Cybermaster, della coppia Vigna - De Angelis. Al di là della storia, un lungo tuffo nel cyberspazio per come veniva inteso all'epoca, e cioè come l'allucinazione cosciente e piena di luci al neon dei romanzi cyberpunk alla Gibson, era interessante anche il volumetto allegato, che vedete ritratto nella copertina dello speciale.

Esattamente come quelle storie ti stavano spingendo a scoprire un mondo intero in libreria, a cominciare proprio dai romanzi di William Gibson e Bruce Sterling che in quegli anni affiancarono Asimov e Dick, gli approfondimenti testuali che orbitavano attorno al fumetto ti spingevano a scoprire film fondamentali del genere fantascientifico.

Non sai che fine abbia fatto il tuo, di libretto "Nathan Never presenta Il cinema di Fantascienza", perciò speravi che su Bonelli Digital Classic ci fosse anche quello. C'è, nella sezione degli allegati agli speciali. Risfogliarlo oggi, dopo tutto questo tempo, ti ha riportato alla mente quei mesi di ricerche in videoteca, in tutte le videoteche della città, di tutti quei film sci-fi degli anni 70 e 80 citati.

Fu un bel viaggio. Difficile ma alla fine memorabile, quasi come la notte che bruciammo Chrome.

Nathan Never 14 15 Terra bruciata I predoni del deserto 1992

NATHAN NEVER 14-15
Terra Bruciata - I predoni del deserto
(luglio-agosto 1992)
di Michele Medda ed Esposito Bros

Nathan Never 14 15 Terra bruciata I predoni del deserto 1992

Altra doppia storia, con Michele Medda e i fratelli Esposito tra le sabbie bruciate e radioattive di un'area desertica contaminata, il Territorio. Tra animali delle sabbie chiamati Centozampe (come i vermoni di Dune, e altrettanto molesti) e bande di selvaggi che danno il filo da torcere alla brava gente, come in Mad Max 2 e come nei film western che lo hanno ispirato (e il film di samurai che hanno ispirato questi ultimi).

Nathan Never 16 Il Campione - 1

NATHAN NEVER 16 - Il campione (settembre 1992)
di 
Michele Medda e Stefano Casini

Nathan Never 16 Il Campione - 1

Dicevamo: se un numero di Nathan era firmato da Michele Medda e Stefano Casini, sapevi quale volto dell'eroe ti saresti trovato davanti (delle tre anime del personaggio, una per ciascuno dei suoi creatori, si diceva qui). Un'altra storia pronta a scavare nei suoi protagonisti, dunque, e questo vuol dire qui soprattutto un campione di fightball - la risposta del mondo di NN a Rollerball - chiamato Diego Hernandez.

Il racconto sui Lobos di Hernandez per i quali, come per la squadra di Houston guidata da Jonathan E., andare a punti era più importante di qualsiasi altra cosa, e la verità che si cela dietro Diego, si sovrappongono alla storia di un altro campione dallo stesso nome di battesimo che proprio a quel tempo stava scontando una lunga squalifica per doping che lo avrebbe portato lontano da Napoli. 

Col senno di poi, con tutto quello che poi si è saputo di quegli anni del vero Diego e con la sua morte, a rileggerlo oggi è un numero ancora più triste, ma non per questo meno bello. Anzi.

Nathan Never 17 Sopravvivenza Zero - 2

NATHAN NEVER 17 - Sopravvivenza zero (ottobre 1992)
di 
Michele Medda e Francesco Bastianoni

Nathan Never 17 Sopravvivenza Zero - 2

Sopravvivenza zero doveva il suo titolo a un giallo di Mickey Spillane del '70, e infatti vedeva Nathan Never coinvolto nelle indagini sulla misteriosa sparizione di una famiglia. Ai disegni l'altro Bastianoni, Francesco

Nathan Never 18 19  L'abisso delle memorie L'undicesimo comandamento

NATHAN NEVER 18-19
L'abisso delle memorie - L'undicesimo comandamento
(novembre-dicembre 1992)
di 
Michele Medda e Nicola Mari

Nathan Never 18 19  L'abisso delle memorie L'undicesimo comandamento

E qui torniamo all'incipit. Perché i numeri L'abisso delle memorie e L'undicesimo comandamento (a cui era allegato anche un albetto con una storia extra, Giochi di Guerra di Serra e De Angelis) non presentano solo un capitolo fondamentale del passato di Nathan, l'origine di tutte le sue pene e la sua sofferenza, ma insieme formano un capitolo altrettanto fondamentale nella storia del fumetto italiano. 

Perché questa non è solo una delle tue storie preferite di sempre, di qualsiasi fumetto, di qualsiasi epoca. Ne scrivevi qui sul blog anni fa, parlando del volume che raccoglie i due albi:

"L'abisso delle memorie raccoglie in un volume cartonato i numeri 18 e 19 di Nathan Never. Quelli della storia di Nathan, quelli scritti divinamente da Michele Medda e disegnati da un Nicola Mari stellare. Il suo Never con l'eyeliner e l'espressione triste è per te, da allora, la versione perfetta del personaggio. 

È una storia di dolore e di rimpianti, di un uomo imperfetto e della sofferenza che deve vivere per diventare l'eroe triste che sarà. Un volume imperdibile non solo per tutti i membri del nostro fanclub antristico di Michele Medda, ma in assoluto per tutti gli amanti della fantascienza e, più in generale, dei fumetti con la F e tutte le altre lettere maiuscole".

Nathan Never 18 19  L'abisso delle memorie L'undicesimo comandamento

E ancora: 

"Questa storia non ha perso un grammo del suo fascino, conserva intatta tutta la potenza narrativa e visiva che ricordavi. Non può esistere un Nathan Never senza queste origini, e il livello di queste origini le rende inarrivabili".

Trentadue anni dopo, è ancora così. Riletto oggi, ha solo più livelli di cui ti puoi accorgere, da padre, e per i quali partecipare al dramma del suo - improvvisamente - canuto protagonista. 

Concludi segnalando i cameo che Mari si diverte a inserire nel mondo della piccola Ann Never (Lupo Alberto, Mafalda, Garfield...). Personaggi solari e allegri, che rendono ancora più indifeso il personaggio di Ann e crudele il suo destino.

Un capolavoro da leggere e rileggere. 

Non era così colorato romanzo
14 

Commenti

  1. che ricordi meravigliosi.... erano quei richiami e omaggi che mi rendevano immancabile l'appuntamento mensile con NN ...."Inferno" resta una delle mie storie preferite.... ma era tutto quel giocare con film, serie animate e altre cose che formavano ancora gran parte del bagaglio di tanti di noi (nel 1992 ero appena maggiorenne) che rendeva la lettura di ogni episodio un'esperienza unica....

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    1. Proprio così. E a rileggerle ora ti affiora tutto il bagaglio aggiuntivo di ricordi legati a quelle storie. Succede sempre, quando rileggi fumetti di tanti anni fa, chiaro: ma qui c'era questo strato in più di collegamenti con cinema, anime, libri e TV.

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  2. Oltre la bellezza delle storie di per se stessa un altro elemento che mi ha assorbito è stato il mondo di NN tutto da scoprire. Quando si scendeva al prima livello si scendeva tutti per la prima volta così come quando ci si inoltrava nel territorio. È inevitabile che più si svela del mondo e del personaggio più questo perdemordente. Ma quell'annata e quella qualità sono stati davvero memorabili per la SF italiana ma anche in generale

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  3. Dove preferisci leggere i fumetti in digitale? ipad? Io sto considerando un kobo a colori per l'esperienza simil-cartacea.

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    1. In genere su iPad, per lo schermo retina.
      Ma Bonelli Digital Classic, vuoi per il bianco e nero, vuoi perché ti permette di scomporre le pagine striscia per striscia, lo uso anche su PC e sullo smartphone. Quando ho del tempo da ammazzare, anche se sono in giro, pesco un numero che non ho letto tra le serie presenti sull'app, e me lo leggo.

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  4. Gran bella disamina , gran bell'annata questa , io quegli anni non li ho vissuti , sono nato nel 1996 , però 3 anni fa da pazzo scatenato ho recuperato i primi 200 numeri di Nathan , ed è stato amore a prima lettura , queste storie davvero non sono invecchiate di una virgola e lasciano emozioni enormi , anche in ragazzi come me , che non hanno vissuto quel tempo , quando succede ciò ,secondo me il fumetto è da considerarsi capolavoro , perchè va oltre il tempo.

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  5. Presto o tardi qualcuno dovrà dire qualcosa sulla quantità di intrattenimento ad alto livello, capace di stimolare la fantasia e di spingere ad allargare le conoscenze, che la Bonelli ha saputo fornire ad un prezzo decisamente basso. Scott

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  6. Meglio l'Eta' della Pietra dell'intelligenza artificiale.

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  7. È la volta buona, con l'occasione fel digitale, che recupero un po' di queste perle bonelli. Doc sai mica perché Dylan Dog non è ancora disponibile?

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    1. Lo chiedono in tanti. Le serie vengono aggiunte, da quel che ho capito, un po' per volta, ma tutte insieme (ciascuna completa cioè di numeri regolari, speciali, etc).

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  8. Immagino tu lo sappia, ma lo aggiungo in modo da allargare la lista di omaggi: il Kobayashi citato nel pannello dei n. 11 e 12 è ripreso da Star Trek II

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