Letture consigliate giugno 2024: fumetti

Microletture antro giugno fumetti

Le cose che hai letto nell'ultimo mese erano talmente tante che hai deciso di dividerle in due post di Microletture: una prima parte sui fumetti ora, un'altra sui libri, nei prossimi giorni. Quella sui fumetti, lo diciamo subito, contiene alcuni dei volumi più belli che ti sono passati sotto gli occhi da un sacco di tempo a questa parte [...]

Quando muori resta a me Zerocalcare

QUANDO MUORI RESTA A ME
Editore: Bao
Pagine: 304
Quanto costa: 24
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5 

Il primo di una serie di "5 Presidentesse" piene di oggi è ovviamente l'ultimo libro di Zerocalcare, Quando muori resta a me, del quale potreste non aver sentito parlare solo se siete stati in gita su Ganimede. Gran parte di voi lo avrà già letto, a questo punto, ma comunque. 

Michele racconta una persona di cui finora aveva parlato in effetti molto poco, suo padre. Ma Quando muori resta a me non è solo la storia del ramo paterno della sua famiglia, il completamento se vogliamo di un discorso intrapreso dieci anni fa con Dimentica il mio nome. Quando muori resta a me è una delle opere in assoluto più personali di Zerocalcare, in cui, oltre che del rapporto con suo padre, l'autore parla molto di se stesso, di quello che oggi vive e gli fa paura, all'età che c'ha, per quello che fa o non fa. 

E lo fa con la consueta onestà, senza indorare il suo vissuto.

Abbiamo attraversato tutti la fase in cui mitizzavamo nostro padre, poi quella in cui da ragazzini scemi ce ne siamo magari allontanati, perché a volte dire quello che pensi e provi non è semplice. E poi quella in cui, anni dopo, in quella figura invecchiata abbiamo rivisto parte di noi, o perlomeno quello da cui siamo venuti. 

E visto che siamo in argomento. Se il vostro papà è ancora con voi, abbracciatelo forte e ditegli che gli volete bene. Non vi costerà nulla, ma lo renderete felice.

Il deserto dei tartari Bonelli Medda Frisenda

IL DESERTO DEI TARTARI
Editore: SBE
Pagine: 176
Quanto costa: 25
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5 

Il deserto dei tartari, il romanzo originale di Dino Buzzati, è uno dei libri che hai più "amato odiare" nella tua vita. Una lettura bellissima, ma che hai sempre qualche timore di consigliare agli altri, soprattutto se non sono più dei ragazzini, soprattutto se non ti sembrano sereni. Perché quando lo leggi ti colpisce allo stomaco con una forza rara.

C'è stato un periodo, molti anni fa, in cui alle soglie dei 40 parlavi spesso qui di quel libro. Trascorrevi buona parte della tua esistenza in un ufficio, e capivi benissimo le sensazioni che spinsero Buzzati a scriverlo, quel romanzo, quando trascorreva giorni tutti uguali nella redazione del Corriere della Sera. 

Ora il viaggio esistenziale del sottotenente Giovanni Drogo alla Fortezza Bastiani è diventato un libro a fumetti per Bonelli. Un capolavoro illustrato reso tale dalla sensibilità di uno dei più grandi e delicati sceneggiatori italiani, Michele Medda, e dalle splendide tavole acquerellate di Pasquale Frisenda. A Buzzati, che amava Diabolik e Paperino, e con i fumetti aveva pure sperimentato (Poema a fumetti, 1969), sarebbe piaciuto molto.

La strada coconino

LA STRADA
Editore: Coconino
Pagine: 160
Quanto costa: 28
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5 

E parlando di romanzi che fanno male diventati fumetto. Setacciate gli albori di questo blog e troverete due vecchi post in cui parli de La strada, il libro di Cormac McCarthy, e di The Road, il film di John Hillcoat che ne è stato tratto, con Viggo Mortensen e Kodi Smit-McPhee. 

Il francese Manu Larcenet, di cui Coconino ha pubblicato molte opere nell'ultimo decennio, ha tradotto ora la storia di McCarthy in una graphic novel che ne restituisce tutta la spietatezza e la ferocia. Il mondo postapocalittico di McCarthy, talmente crudele da far impallidire qualsiasi altro scenario post-disastro, rivive nei neri pesanti, nei tratteggi e nei colori pallidi della storia di Larcenet, quanto e più che nel pur valido film di Hillcoat.

Il pregio migliore di questa trasposizione è che riesce a rendere alla perfezione i momenti più crudeli  dell'originale, che non sono la famigerata scena dello spiedo o gli esseri umani vivi usati come carne in dispensa, ma il vivo terrore che anima il protagonista. Quello di lasciare suo figlio da solo.

Se c'è una cosa che la paternità ti rifila, tra le tante belle, è l'angoscia per il futuro. Il pensiero di cosa ne sarà di loro dopo, quando non ci sarai più. Ora figuratevi in uno scenario del genere. È un tema in cui in tanti hanno saputo toccare le corde giuste (tra gli altri, Ammaniti in Anna), ma McCarthy lo ha fatto nel modo più diretto e crudo, forte e viscerale, possibile. E Larcenet tutto questo lo ha portato nelle sue pagine alla perfezione.

Le Guerre di Lucas Bao

LE GUERRE DI LUCAS
Editore: Bao
Pagine: 208
Quanto costa: 23
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5 

Lo avevi ben detto che questo Microletture sarebbe stato un'infilata di 5 su 5. Come non apprezzare tanto, del resto, questo ritratto avvincente e dettagliato delle rocambolesche origini di Star Wars? Le Guerre di Lucas, di Renaud Roche e Laurent Hopman, è la storia di un sogno.

Il sogno di un ex studente di cinema che vuole lasciarsi alle spalle la deprimente fantascienza degli anni 70 (grazie tante, George, eh) e tornare alle avventure spaziali leggere come quelle di Buck Rogers che amava guardare in TV da ragazzino. È una storia di azzardi e di rischi, di bluff e compromessi, di amori e litigi sul set di quella che sarebbe diventata la più celebre space opera di tutti i tempi.

La copertina ne è una perfetta sintesi: in quell'uomo sulla sedia da regista, solo davanti al (doppio) tramonto di Tatooine, e nel suo sogno, tranne la moglie Marcia e pochissimi altri non sembrava credere nessuno. Neanche i suoi amici registi, neanche gli stessi attori del film, di certo non la Fox. 

Il più grande #einvece di sempre.

Eternity Bilotta Bonelli

ETERNITY 4 e 5
Editore: Bonelli
Pagine: 72
Quanto costa: 18
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5 

A costo di ripetersi: se vi è piaciuto Mercurio Loi, ma anche se non lo avete letto (e non sapete cosa vi siete persi), seguite la serie in volumi Eternity di Bonelli. Hai letto, uno dopo l'altro, gli ultimi due, in cui Alessandro Bilotta è stato affiancato rispettivamente dai disegni di Sergio Gerasi e Sergio Ponchione.

Proseguono le surreali avventure, in una Roma che non esiste e che al contempo è fin troppo realistica, del dandy Alceste Santacroce, uno tra i personaggi più enigmatici in cui tu ti sia mai imbattuto. Perennemente appeso a una sigaretta, a uno stile impeccabile, a uno sguardo feroce ma sincero sul mondo che lo circonda. Cinico? Apatico? Crudele? Eppure guardalo, a ballare sulle note de Il coccodrillo come fa? Guardalo, destreggiarsi come meglio gli riesce tra feroci dive del grande schermo, sosia e le parole della gente, che quando sono tante, troppe, perdono di significato e si fanno grammelot.

Ogni numero di Eternity è un viaggio in cui cervello e sentimenti ti si mettono in moto già dagli editoriali - sempre sul pezzo, mai banali - dello stesso Bilotta, e continuano a girare anche dopo esser arrivati alla fine e aver riposto il volume sullo scaffale di pregio della libreria. Perché? Non ce nessuno che lo sa, direbbero quelli del coccodrillo. Ma in realtà la risposta è semplice: Eternity è una dannata meraviglia.

Ricordato che tutti i fumetti e i libri di cui si parla sull'Antro li trovate  elencati anche in questa pagina amazzonica qui - e che per ogni acquisto tramite i link di affiliazione Amazon verrà riconosciuta una piccola percentuale che sarà utilizzata per autoalimentare questa rubrica - via con la chiacchiera: cosa state leggendo/avete letto di bello in questo periodo?

Non era così colorato romanzo
10 

Commenti

  1. Parlando di pugni nello stomaco (ho avuto la stessa esperienza dolceamara col Deserto dei Tartari e già mi pregusto questa versione a fumetti) pure Zerocalcare stavolta non scherza, il flusso di coscienza verso la fine è spietato, io in particolare in quanto "quarantenne che schiva la vita" mi sono sentito inchiodato al muro.

    Ma invece Doc, quel gioiello di Furiosa? Ne hai parlato da qualche parte? Su Screenweek vedo un articolo di un altro redattore.

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  2. La settimana scorsa, di ritorno da una trasferta romana, ho comprato alla Feltrinelli della Stazione Termini e letto in treno "Non era così colorato": è stata una bella lettura, curiosamente con tematiche simili a miei sogni notturni ricorrenti (io vado ancora più indietro nel tempo, negli anni in cui non sono ancora nato o sono appena nato).
    Occhi lucidi per i passaggi dedicati al nonno (anche il mio paterno prigioniero in Albania) e per tutto ciò che non ho mai vissuto (per sua totale dedizione al lavoro) e non potrò più vivere con mio padre.
    Mi sarebbe piaciuto avere ancora più pagine da leggere, consiglio comunque di leggerlo tutto d'un fiato per entrare meglio in sintonia col vagare di poche ore del protagonista. Bravo Doc!

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  3. In effetti Ganimede è stata una bella esperienza...

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  4. Io ho letto il settimo volume di Something is killing the children, probabilmente il migliore finora.
    Considerato quanto sia alta l'asticella della qualità per questa serie, potete immaginare a che livelli siamo. Tynion IV non ha paura ad andarci pesante con le scelte narrative e a questo punto sono curiosissimo per i prossimi archi narrativi.

    Ho letto anche Inferno Girl Red, la nuova serie del Massive-verse dopo Radiant Black e Rogue Sun. È più convenzionale delle altre due per quanto riguarda il genere supereroistico, succede forse anche più roba nel primo volume se paragonata a RB e RS, non penso sia un bene però perché un ritmo con maggior respiro giova sempre meglio. La trovo carina, vedrò col prossimo volume se continuare o meno.
    Ancora nessuna notizia di una pubblicazione italiana di qualche evento condiviso del Massive-verse che negli USA dovrebbe essere già uscito

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  5. Ciao Doc!
    Zerocalcare mi è piaciuto e non poco, una trama semplicissima che però si incastra nella complessità dei rapporti umani e della difficoltà di trovare un punto di riferimento nel mondo attuale.
    Ho letto con molto piacere "Cenere" di Natangelo, che consiglio a tutti dal momento che tratta di un tema che purtroppo tutti, prima o poi, devono affrontare.
    In questo momento sto leggendo "Cresci piano, pensa a me!" di Walter Leoni, a quattr'occhi con la mia dolce metà. Scene di vita vissuta di un padre che ama essere padre, condito da battute nella loro semplicità geniali.
    Finito quest'ultimo mi attende sul comodino "Non era così colorato" di un autore poco conosciuto, ma che aveva scritto un bel libro su Tokyo che mi ha permesso di fare una partita ad un vecchio cabinato in un palazzotto un po' fuori mano, chissà come sarà questo...

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  6. "Se il vostro papà è ancora con voi, abbracciatelo forte e ditegli che gli volete bene. Non vi costerà nulla, ma lo renderete felice"...frase stupenda. Mi hai commosso.

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  7. Di solito le opere migliori di un autore sono le prime e nel caso di Zerocalcare, sempre con lo stesso protagonista e lo stesso stile, le opere successive si assomigliano un po'. Eppure l'ultimo libro è il migliore per molti motivi.

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