"Nathan Never lo sa!" - Le tre anime dell’agente Alfa nella primavera del 1991

Nathan Never lo sa pubblicità Bonelli 1991

È la primavera del 1991. All'arrivo in edicola di Nathan Never, e al debutto in grande stile di uno dei personaggi a oggi più iconici di Sergio Bonelli Editore - 18 giugno '91 - mancano solo pochi mesi. Mesi di febbrile attesa per gli impallinati di fantascienza come chi scrive, che si aspettano tanto da quella finestra che di lì a poco Bonelli spalancherà sui vari mondi dell'immaginario sci-fi. A cominciare dal cyberpunk e da quanto promesso sulla più cyberpunk delle riviste italiane. Sono i mesi di "Nathan Never lo sa", dei vari volti e delle tre anime di Nathan Never [...]

Nathan Never lo sa pubblicità Bonelli 1991

NATHAN NEVER LO SA!

Ad aprile e maggio di quell'anno, una campagna di teasing che coinvolge molte testate Bonelli (Dylan Dog, Dylan Dog Ristampa, Tex, Martin Mystère...) porta in quarta di copertina le promo "Nathan Never lo sa!". Una serie di criptici interrogativi, ciascuno legato a uno scenario diverso, di cui l'agente Alfa sembra sempre conoscere la risposta, visto che sono un assaggio di avventure che vivrà nei suoi primi anni di vita editoriale. 

Nelle due foto precedenti ne vedete cinque, che hai pescato negli albi dell'epoca e passato al fil di scanner. Ce n'erano altre due: "Qual è la missione degli spietati uomini ombra?" e infine "Solo un uomo conosce il nostro futuro", quest'ultima con il volto di Nathan disegnato dal grande Nicola Mari accanto alla copertina del primo numero.

Nathan Never giornale Bonelli maggio 1991

SUL GIORNALE DI SERGIO

Intanto, il nuovo mensile viene presentato a maggio da Sergio Bonelli sul celebre Il giornale di Sergio Bonelli Editore, l'inserto periodico che illustrava novità e uscite speciali della casa editrice. In queste due pagine - da Dylan Dog 57 - si parla di Antonio Serra, Michele Medda e Bepi Vigna, che vengono definiti "tra i più giovani titolari di una serie che la storia dell'editoria ricordi".

I "tre sardi" collaborano con Bonelli da tempo e hanno già firmato storie di Martin Mystère e Dylan Dog. E ora proprio insieme al disegnatore di una di queste storie di Dylan (Horror Paradise, DYD 48), Claudio Castellini, hanno dato vita al mondo di Nathan.

Sopra, nella pagina a destra, vediamo infatti gli schizzi preparatori del personaggio, così come immaginato, sulla base delle indicazioni dei suoi tre padri, da Dante Bastianoni, Michele Pepe e Claudio Castellini. La casa editrice ha scelto quest'ultima versione e Castellini firmerà il primo numero, Agente Speciale Alfa, e sarà copertinista della serie per cinque anni, fino al numero 59.

Nathan Never intervista Antonio Serra Cyborg 5

UN TRIPLICE SHOCK DEL FUTURO

Ma, come si diceva all'inizio, di Nathan Never si parla in quei giorni un po' ovunque. Dopo le 14 pagine a tiratura limitata, qualche settimana prima, del numero Zero (che verrà in seguito ristampato e allegato al numero 7 di Nathan) e nel pieno della campagna promozionale, si percepisce già in modo evidente come questo personaggio andrà a colmare un vuoto nel parco titoli Bonelli. E che se tutto fosse andato come doveva, avremmo avuto per la fantascienza quello che Dylan Dog - di cui era appena partita la Seconda ristampa - era per l'horror già da cinque anni. Spoiler: sarà proprio così.

E allora sempre a maggio, sul quinto numero di Cyborg, la rivista che Daniele Brolli ha creato per la Star Comics (ne parlavamo qui), si legge un'intervista in cui Antonio Serra spiega alcuni aspetti interessanti del nuovo eroe. A cominciare dalla sua triplice anima.

Alle domande di "Boris Vani", Serra risponde infatti che Nathan Never è nato dalla fusione di tre visioni differenti, perché ciascuno dei tre aveva in mente un personaggio diverso: "Un cacciatore di taglie, un killer, un detective privato" che fosse il più "negativo e triste mai visto in un albo popolare come quelli Bonelli".

Questo perché Serra era un grande appassionato di fumetto giapponese, Medda legato a un mood più triste e problematico,Vigna alle arti marziali. Nel resto dell'intervista si citano Frank Miller, L'Eternauta, Gundam e il cyberpunk, la continuity e Masamune Shirow. Ma anche i disegnatori che partecipano al progetto, oltre a Castellini e al citato Dante Bastianoni, come Nicola Mari, Pino Rinaldi e Roberto De Angelis.

Cliccate sulla foto qui sopra per leggere il tutto.

Nathan Never giornale Bonelli giugno 1991

ARRIVA L'AGENTE ALFA

A giugno, il Giornale di Bonelli ha la copertina dedicata a Nathan e altre due pagine di presentazione, in cui viene mostrata anche la cover del numero 2 e si cita un paio di volte Blade Runner.

Qualche giorno dopo è il 18 giugno, un caldo martedì. Sei un quindicenne già in vacanza, ma davanti all'edicola praticamente all'apertura, tanta era la voglia di leggere questo nuovo fumetto. Sono passati trentadue anni, ma ricordi tutto come se fosse oggi: quel numero letto due volte di fila, e poi sfogliato innumerevoli altre fino all'uscita del numero 2. 

Le discussioni con i tuoi amici - uno dei quali, ancora oggi tra i più cari che hai mai avuto. Ciao, Ciro - sul ruolo che la Bonelli arrivava ora a giocarsi nel pieno di un'esplosione di fumetto internazionale che aveva travolto voi tutti, giovani cyberselvaggi di quel principio di anni 90, a colpi di coloratissimi super-eroi USA, avventure manga, strisce e personaggi italiani e della tradizione francobelga. 

Con il senno di poi, a rendere così particolari quei primissimi anni di Nathan Never fu proprio la sua natura sfaccettata, il fatto che più di altri eroi bonelliani, anche dello stesso Dylan Dog - pur protagonista sostanzialmente con ogni albo di un "film" al mese, nuova fidanzata inclusa - Nathan sembrava vivere (e aver vissuto) tante vite. Un giorno era Rick Deckard e Philip Marlowe, un altro il combattente di un torneo alla Mortal Kombat, l'altro ancora un eroe dello spazio alle prese con un'avventura lontano dal nostro pianeta. 

Il futuro era arrivato davvero, e ti sembrava bellissimo. 

Nathan Never numero zero agente speciale alfa pubblicità

VERSO OCCHI DI SCONOSCIUTI E ABISSI DELLE MEMORIE

Il monolito nero, Operazione Drago, L'isola della morte, Forza invisibile, Terrore sotto zero, La zona proibita... Ogni mese un nuovo viaggio, a ogni viaggio nuove sorprese, in un albo da affiancare agli altri nella crescente collezione di costine in bianco, rosso e nero. Ti basta rivederne una, quando riponi i nuovi Nathan, per provare di nuovo tutto quel maelstrom di sensazioni.

Su tutto, ti piacevano in particolare le storie di Michele Medda, e arrivati a Gli occhi di uno sconosciuto (NN 9), pensavi fosse difficile far di meglio. Ti sbagliavi, perché un anno dopo lui e Nicola Mari avrebbero sfornato quel capolavoro in due parti che sono L'abisso delle memorieL'undicesimo comandamento.

Quello che non sapevi, e non avevi proprio modo di immaginare, è che molti anni dopo avresti conosciuto Michele Medda, per la prima di una lunga serie di chiacchierate, e tanti dei disegnatori e autori di Nathan. Che avresti continuato a leggere quel mensile per oltre tre decenni, e che ti avrebbe fatto scoprire tanto altro. 

Che Nathan Never sarebbe diventato una colonna di quell'immaginario ibrido, internazionale, malinconico che ti porti dentro, tra Aliens e Blade Runner, Ghost in the Shell e Akira, Moebius che c'era già prima di tutti, William Gibson e Spider-Man 2099. Che sareste invecchiati insieme, e a un certo punto saresti inevitabilmente diventato più vecchio tu.

Tu tutto questo non lo sapevi, ma Nathan Never sicuramente sì. 

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Commenti

  1. Ho amato NN sin dal primo numero, e son sempre stato un grande fan della serie. Ricordo storie davvero bellissime, anche se ho scordato i nomi degli albi. Solo che, a un certo punto, ho iniziato a perdermi dietro ai vari spin off.

    Quando mi son trasferito all'estero per lavoro ho iniziato ad avere difficoltà a seguirlo, e l'ultima saga che ricordo era una specie di reset dopo la Guerra su Marte. Cosa è successo dopo, in questi ultimi anni?

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    1. Quella era la saga della Guerra dei Mondi, all'inizio dello scorso decennio. Dopo sono cambiate altre cose, soprattutto nel rapporto con l'agenzia.

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    2. Grazie Doc. Sarebbe bello recuperare da qualche parte un riassunto delle varie sage, stile Marvel. Che poi ricordo, a un certo punto, l'apparizione di Omega. Un robot simil Ultron fatto da Sigmund

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  2. Ho seguito NN per i primi 5 anni per poi perderlo di vista per lavoro e cambi di vita, spero dì recuperarlo un giorno, chissà

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  3. Mamma mia cosa sono i primi 40 numeri di Nathan! Purtroppo a quel punto ho smesso di comprarlo, se non saltuariamente, perchè seguivo un po' troppe testate e non riuscivo a starci dietro con i soldi :(
    Oggi ogni tanto compro qualche numero, ma mi mancano molti passaggi sulla continuity quindi non riesco a starci dietro, ma mi mangio le mani ogni giorno per non averlo continuato in maniera assidua

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  4. Ricordo anche io la data d'uscita, però non lo comprai... All'epoca, pur essendo un grande appassionato di fantascienza, preferivo altri giornaletti, tipo "Teletutto"... Però il fratello del mio migliore amico, Federico, lo acquistò e poi me lo prestò e capii che avevo fatto un grande sbaglio, era veramente tanta roba... Lo riscoprii qualche tempo dopo grazie al papà di una ex fidanzata che mi regalò un numero (mi sembra fosse il 15) e decisi quindi di cominciare a leggerlo / collezionarlo... Oggi sono ancora qui che lo compro regolarmente... Certo che le copertine di Castellini, che se non sbaglio fu poi preso dalla Marvel, erano veramente bellissime... Ciao

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    1. Ciao , che bell'articolo! , io essendo nato nel 1996 , ho potuto leggere q

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  5. Ciao bell'articolo! , io essendo nato nel 1996 , ho potuto leggere solo negli ultimi 2 anni questo fantastico personaggio , non a caso ho recuperato i numeri fin dall'inizio , e ora sono al numero 161 , mamma mia ragazzi che storie , sia i primi , alcuni davvero clamorosi(occhi di uno sconosciuto, l'ultima onda, Gli occhi di una farfalla ecc..) , ma anche quelli dopo il 100(infiniti universi, saga alfa , l'anima della città ecc..) , non oso immaginare comunque come possa essere stato vedere l'uscita di questo personaggio in edicola , provo davvero moltissima invidia e nostalgia verso di voi ;)

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  6. praticamente il buon Nathan è l'opposto di Jon Snow!

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. ...bel ricordo, Doc.... di tempi lontani in cui anche io - diciassettenne spensierato - acquistai quei primi venti, trenta numeri di NN (insieme a DD e Nick Raider...MM non mi piaceva, chissà perchè...), trovando più di uno spunto e un richiamo a cose che mi erano piaciute tanto o tantissimo, solo pochi anni o addirittura mesi addietro... riferimenti a film epocali come Blade Runner, 2001 o 1999... a esoscheletri potenziati e fanterie dello spazio, monoliti neri, Bruce Lee e John Saxon....

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  9. Ah, che balzo indietro con quella pubblicità. Mi ricordo che il giorno di giugno non arrivava mai, andavo continuamente in edicola, ogni giorno, per verificare. E non arrivava. Appena uscito sono corso a casa a leggerlo tutto d'un fiato. Che spettacolo le prime storie!

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  10. Ma soprattutto... Che patata era Legs Weaver?


    (L'avrà saputo questo, Nathan Never?)

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  11. Chissà se le pubblicità di NN sono state in qualche modo ispirate allo slogan di The Shadow alla radio: "Who knows what evil lurks in the hearts of men? The Shadow knows!"
    shorturl.at/rRTUY

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    1. Sulla sua pagina FB, Michele Medda ha scritto che la frase di lancio riecheggiava, appunto, quella di The Shadow. Non ricorda chi abbia avuto questa idea, probabilmente Antonio Serra.

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    2. Grazie mille della conferma, e complimenti per questo bell'approfondimento.

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    3. Ho chiesto ad Antonio Serra, e sì, quella pubblicità fu una sua idea.

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    4. Grazie mille per la precisazione, Michele!

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  12. che bell'articolo, restituisce proprio il sapore di " quell'immaginario ibrido , internazionale , malinconico" che tutti noi portiamo dentro, un'immaginario intriso di nostalgia , nostalgia per il futuro che una volta ci si aspettava

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  13. Non lo seguo da anni purtroppo. Non ho seguito gli sviluppi odierni, c'è stato un reboot o la trama va avanti?

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  14. Era la mia prima estate pseudoindipendente: genitori e zii per i fatti propri in vacanza e noi gggiuovini a casa, soli, sotto la supervisione della cugina ventenne. La giornata passava in cortile, con la combriccola stile "banda dei cinque invincibile banda". Ovviamente giravano fumetti, ma siccome eravamo POVEVI avevamo stabilito una specie di comune: a turno uno di noi li comprava e li passava agli altri. Enzo e Pasquale comprarono Nathan Never vol 1, io lo imparai a memoria, requisito e trattenuto per tutta l'estate dietro cospicua ricompensa (lavai i loro piatti per parecchi giorni). Un fumetto amatissimo, e sempre letto a scrocco: mi sono comperata per me sola solo pochi numeri (L'abisso delle Memorie e l'Undicesimo Comandamento, ovviamente). Poi comincio' a darmi fastidio il non piu' velato strizzare l'occhio alle produzioni nipponiche, che da sobria citazione divenne palese copiato: quando comparvero Kelly Shela e Tati mi sentii profondamente tradita. Evvabe'. Ora che, non piu' pobre pibe, posso permettermi di comprare le squadre di calcio, appena lo ribecco mi rifaro' con gli interessi, e la mia libreria dovra' stringersi ancora un po'.

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  15. Non molti lo ricorderanno, ma in quella primavera del 1991 una bella anteprima uscì sul n.5 della rivista musicale "Velvet", che dedicò a Nathan anche la copertina.
    Qui il pezzo, dal blog dell'autore: shorturl.at/fgjCZ

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