Quella storia del matrimonio segreto di Kenshiro e Julia, Mazinga Z che è un po' figo ma dipende
Torna Animeray, la rubrica sugli anime in raggioblù, e si porta dietro altri due titoli arrivati da Koch Media per il suo catalogo Anime Factory: il primo cofanetto Blu-ray di Mazinga Z e il film Ken il Guerriero - La leggenda del vero salvatore. Storie di matrimoni, origini, baroni Ashura, e Garada K7 che c'ha le corna e te lancia pure addosso [...]
Disponibile in Blu-ray a 12 euro (o in DVD allo stesso prezzo), Ken il Guerriero - La leggenda del vero salvatore è il quinto e ultimo film della saga Ken il guerriero - La leggenda, di cui abbiamo già parlato a luglio a proposito della pellicola su Toki. Volendo è pure possibile pupparsi l'intera film collection in un cofano da 5 dischi a una cinquantina di carte.
La versione raggioblù, con custodia esterna in cartoncino come gli altri film, include un booklet di 20 pagine con bozzetti dei personaggi, sfondi e schede dei protagonisti, una cartolina imbustata con la locandina giapponese e un allucinante special televisivo sul matrimonio tra Ken e Julia. More on that tra un attimino, ché prima, se non ne sapete nulla, vorrete giustamente sapere di quale diavolo di matrimonio tra Ken e Julia si stia parlando.
Uscito in Giappone nell'ottobre del 2008 e arrivato in Italia (anche in sala) tre anni dopo, Ken il Guerriero - La leggenda del vero salvatore (Kyuseishu Densetsu Hokuto no Ken - Kenshiro Den, o Hokuto no Ken Zero) è a tutti gli effetti l'apice e il coronamento dei La Leggenda. Per festeggiare quello che era allora il 25° anniversario della saga, si parte da quanto molti fan hanno sognato di vedere per anni. Fan come te, metti.
Cioè Ken e Julia che, ritrovatisi in un tempio dopo la sconfitta di Raoul, decidono di celebrare il loro matrimonio. Testimone di nozze: Re Nero.Lei non vivrà, è come se ci fosse quello stronzo di Gaff di Blade Runner in un angolo a ricordarlo, ma c'è una sorpresa, una rivelazione pregna d'amore, ma soprattutto prena (questa la capiscono in tre fuori dai confini calabresi, ma ok).
Ed è proprio al futuro pargolo che Kenshiro racconta il suo passato, quello che gli è successo dopo il rapimento della ragazza da parte di Shin. La trama si snoda quindi nella gioventù del futuro salvatore del mondo, alle prese con schiavisti, vecchi maestri, bambine in ostaggio. E quando, per la prima volta, alla tempesta di cazzotti dell'Hokuto Hyakuretsu Ken segue quella frase, viene giù la sala. Cioè, è venuto giù il salotto di casa, ché te lo sei rivisto da solo, ma avete capito.
I personaggi nuovi non sono particolarmente memorabili, ma sono funzionali alla storia, che ovviamente pesca a piene mani dalle atmosfere della serie animata. Jugai, con il suo stile dell'Aquila solitaria della Sacra Scuola di Nanto, allievo di Fugen insieme a Shin, lo schiavista Guruma, il gigante Gades, il deforme Siska, un altro clonazzo di Jabba the Hutt come Geira nel manga (nella serie TV, per non farsi strafulminare dagli avvocati di Ciccio Lucas, era diventato praticamente Danny De Vito).
Visivamente, soprattutto nella prima parte e sul finale, il film è davvero splendido. Hai guardato lo struggente inizio e l'esplosione di viulenza conclusiva, con la nascita del vero Ken, con gli occhi foderati di bruschette.
Le immagini tendono ad essere pure qui un po' troppo chiare, come nel resto dei film La leggenda, con colori a volte troppo vivaci e poco contrasto dove ne sarebbe servito molto di più, ma non sono slavate e non presentano stramberie nel design dei personaggi. Ti spieghi: dato per buono un charadesign ultramuscolare, con Ken e gli altri dal collo supertaurino, naturale evoluzione di quanto visto nella seconda serie e in quanto venuto dopo, questo Kenshiro ti piace molto. Lui e il film che gli gira attorno.
È probabilmente il capitolo più bello della pentalogia, insieme a Ken il guerriero - La leggenda di Raoul, e per quello che racconta, e come lo racconta, è un finale di suo perfetto per la saga di Kenshiro. Che avrebbe anche potuto chiudersi così, dopo Raoul, con Ken e Julia e il nuovo mezzo di trasporto a quattro zampe cazzuto. Senza Cento, Orca, Kaio, Tizio, Sempronioh.
Dicevamo all'inizio dello special televisivo sul matrimonio. Come amano fare i giapponesi, sin dai tempi del funerale vero per Toro Riki di Rocky Joe, è stata organizzata una mega festa per festeggiare le nozze tra Ken e la sua amata moribonda. Uno spettacolo teatrale all'interno di una riproduzione del luogo in cui i due si sposano, con statue in polistirolo e tutto, pieno di ballerini, canzoni, momenti di grande imbarazzo.
Quello qui sopra, per dire, è uno dei passaggi più sobri della serata. Il tutto dura la bellezza di un'ora. You wa shock! sul serio.
Passando a Mazinga Z. Si è detto già dei cofanetti Blu-ray di Jeeg e de Il Grande Mazinga. Ora è arrivato anche Mazinga Z. E visto che gli episodi del primo dei fratellicugini Mazinga sono un miliardo e mezzo (92, di cui ai tempi la RAI ne trasmise solo una cinquantina), i box saranno questa volta quattro.
Il primo cofanetto contiene su tre dischi gli episodi dall'1 al 24, e costa 48 euro (la versione DVD 37).
Dal punto di vista tecnico e dei contenuti valgono essenzialmente le considerazioni fatte per le altre collection in raggioblù dei robottoni di Nagai. La qualità video è buona, l'audio in italiano è il doppiaggio storico rimasterizzato, i sottotitoli sono fedeli ai dialoghi originali, e permettono di apprezzare non solo le libertà prese in fase di traduzione, ma anche le tante parti tagliate e non doppiate per comprimere di qualche secondo gli episodi (se ne parlava a proposito di Jeeg).
Gli extra consistono nelle sigle televisive italiane dell'epoca, una pioggia di grana, fruscii, titoli tremolanti e spuntinature a video da lacrime napulitante, e in un booklet da 20 pagine con la sinossi degli episodi e i bozzetti preparatori.
Non sei mai stato molto tenero con Mazinga Z. Quando è arrivato in TV, c'erano già stati Goldrake e, sia pure da pochissimo, il Grande Mazinga. Sembrava vecchio rispetto ai suoi fratelli, perché lo era. Tante inquadrature di Mazinga e di Afrodite A, tante riprese dal basso di Koji Kabuto ribattezzato Ryo, Sayaka Yumi e Boss, tante sequenze sono bislacche, dalle proporzioni buffe, a volte decisamente mimme.
Però, episodio dopo episodio, ne hai pescate anche tante magnifiche, che non ricordavi, come quelle che vedete immortalate in questi screenshot. Tagli efficacissimi dello Zetto, sequenze ombreggiate a carboncino, bozzate bene, financo decisamente badass. Il tutto sul solito fiorire di sfondi dipinti bellissimi, in cui ogni singola via di Tokyo ha praticamente il monte Fuji a venti metri.
Bisogna farci l'abitudine, accettare che quei Garada K7 e Doublas M2 - i Gianni e Pinotto Mikenes del mondo di Mazinga - che avanzano tutti sgraziati sono gli stessi robot guerrieri fichissimi che qualche minuto prima sono emersi dalle acque. Capire che in una produzione televisiva veloce che nessuno immaginava sarebbe stata sulla bocca e sulla tastiera di ex ragazzi quarantasette anni dopo in un altro continente, la mancanza di coerenza stilistica o di uno standard qualitativo costante fossero normali.
Prendere il buono con il buono, approfittandone per ripassare la storia, le basi di un tutto unico che parte da quel pistola del Dr. Hell e attraverso Ashura, il centro ricerche per l'Energia Fotoatomica del supplente di Kabuto, e infine Blocken, il Duca Gorgon e gli altri, conduce fino alla seconda, decisamente più riuscita parte con Tetsuya Tsurugi alla console, accanto al dj resident Mimmo Amerelli.
Prendere il buono con il buono, approfittandone per ripassare la storia, le basi di un tutto unico che parte da quel pistola del Dr. Hell e attraverso Ashura, il centro ricerche per l'Energia Fotoatomica del supplente di Kabuto, e infine Blocken, il Duca Gorgon e gli altri, conduce fino alla seconda, decisamente più riuscita parte con Tetsuya Tsurugi alla console, accanto al dj resident Mimmo Amerelli.
Quando qualche antrista più giovane ti chiede da quale serie classica nagaiana partire alla scoperta del genere, consigli sempre Il Grande Mazinga o Jeeg: più fighe, invecchiate meglio, pure più compatte.
Ma per collezionisti completisti, nostalgici e chiunque voglia riguardarsi, scoprire o riscoprire le basi di quel mondo di robot che tanti PTOM e UUUUSH ci ha fatto urlare mentre si giocava ai cazzotti atomici per finta (quasi sempre) giù al parco o in strada, beh, Mazinga Z c'è. E, sorprendentemente, in diversi episodi è pure meno monotono di Goldrake. Dieci anni fa non l'avresti mai detto, neanche sotto tortura.
Rochettopanci per tutti.
Mazinga z sempre un po' bistrattato ma come hai detto tu, dopo tanti anni, rivalutato alla.grande
RispondiEliminaSono il primo a doverlo ammettere. Ne avevo un ricordo troppo mimmo, frutto anche di tutte le puntate più bislacche riguardate negli anni per scriverne post come quello sul Babbo Natale robot. E invece c'è tanto di buono, almeno in questa prima parte (poi vai a sapere, dovrei riguardarle tutte). La vera delusione, nel rewatch forsennato degli ultimi anni, è stato Goldrake al suo approdo su Man-Ga. La ricordavo bellissima, ma è di un soporifero notevole. Anche i mostri guerrieri, per la gimmick forzata del disco volante, sono una palla.
EliminaPer forza che i giapponesi non se la sono mai filata di pezza.
Mamma mia. Se mi dici così evito di guardarla con mio figlio che è già prevenuto su tutto quello che gli faccio vedere. Un alieno. Non gli piace star wars: "papà se ti fa piacere ti accompagno a vederlo ma a me non è mai piaciuto". 😱
EliminaSe mi diceva che era gay la prendevo meglio ma è così 👋
su Grendizer/Goldrake quanto hai ragione... ammetto di non essere stato un fan neanche al momento della sua uscita ma ho provato a dargli una possibilità qualche anno fa ripescandolo dal torrente. Vista tutta ma proprio non ce la fa... alcune idee sono buone ma nel complesso come dici tu è davvero tutto soporifero. I nemici non sono ridicoli come quelli del Getter ma mai inquietanti come quelli dei Mazinger, il robot è fighissimo ma davvero troppo invincibile e non c'è mai pathos nelle battaglie, e soprattutto trovo che l'ambientazione "western giapponese" sia una delle cose più aberranti che potevano trovare. Invece Mazinger Z ha delle trovate fantastiche, soprattutto considerando che è stata la prima serie di questo tipo. Per dire, è l'unica in cui il robot parte davvero sfigato me viene upgradato in modo sensato durante la serie in base alla crescita delle potenzialità dei nemici. Nelle serie seguenti, nagaiane e non, il robot parte praticamente già con quasi tutte le sue armi disponibili e le battaglie non subiscono mai durante le serie quelle variazioni di ritmo che si vedono in Mazinger Z, basta confrontare lo scontro della prima puntata con quello dell'ultima.
EliminaSarà che sono sempre stato anticonformista ma mi è sempre piaciuto di più Mazinga Z. Forse per la sua aria più da sfigato, da robot incompleto, rappezzato, bistrattato, forse perché Koji Kabuto mi risulta più umano e scavezzacollo (almeno così ricordo), mentre Tetsuya Tsurugi è una vera macchina da guerra, un killer freddo e spietato senza un briciolo di pietà e il suo robot ha una possanza e un'aura di pericolosità e distruttività che al fratellino mancano. Infatti quando sono stato in Giappone ho subito comprato il SoC di Mazinga Z, trovato a prezzo stracciato al mercatino di Asakusa, ci sono affezionato come poche cose.
RispondiEliminaIn altra vita mi recupero tutto.
RispondiEliminaI disegni del film di Ken non mi convince troppo, troppo patinati. Preferisco quello vecchio della serie più sporco. Detto questo lo Stile dell'Acquila Solitaria di Shin mi è sempre piaciuto molto, va detto che i 5 stili principali di Nanto mi piacciono tutti. Il motivo è che incarna le basi dello stile Nanto e mi convince di più rispetto allo stile della Fenice che è lo stile più potente.
PS: Grande Mazinga regna, sempre! :P
PPS: il Matrimonio però vorrei vederlo.
EliminaMazinga Z andò in onda in estate e ricordo che, essendo trasmesso da mamma Rai in un periodo privo di compiti a casa, era davvero impossibile non seguirlo... ero in campagna e lo seguivo su un vecchio televisore in bianco e nero....
RispondiEliminaGrazie Doc.
RispondiEliminaQuindi la Leggenda di Kenshiro merita. Ho visto solo il film di Raoul, gli altri non mi pare abbiano avuto grandi recensioni.
Sinceramente non ho mai capito dove volessero andare a parare con la storia di Julia "prena",almeno fosse stato mostrato qualcosa di questo evento,addirittura ipotizzai che Ryu (figlio di Raoh) fosse nato proprio da lì...
RispondiEliminaBisogna ammettere che nel modo in cui lo hanno trasmesso qui in Italia, era davvero IMPOSSIBILE apprezzarla.
RispondiEliminaArrivata per ultima.
Tagliata e mezza tronca. Con una quarantina di puntate che nel passaggio da Rai a reti private sono misteriosamente sparite nel nulla.
Ma la serie di Mazinga Z merita.
Specie la seconda meta' e la parte finale.
Certo, Il Grande Mazinga continuo a ritenerla migliore, sotto tutti i punti di vista.
Goldrake/Grendizer forse e' un po' meno iconica, nel design dei mostri. E si contamina con altri generi come la soap. In alcune puntate si sperimentano intrecci originali che non prevedano sempre ENTRATA IN SCENA MOSTRO - ARRIVO ROBOT - COMBATTIMENTO.
Pollice su e considerazioni di acquisto futuro per Ken, da quel che scrivi vedo che è una produzione fatta bene e una storia ben costruita. E poi c'è La Frase Mitica.
RispondiEliminaLo special tamarro ci sta, considerando appunto come è partito tutto (Ai Wo Torimodose è una canzone che parla di riprendersi l'amore, letteralmente), e poi fa tenerezza rivedere Crystal King dopo tanti anni sempre con quella voce superbamente in tiro. You Wa Shock, davvero!
Rivedere lo Zeta mi fa tenerezza, anche se ne ho apprezzato di più la presenza nel finale di Great e certe rivisitazioni moderne (Shin e financo Infinity, soprattutto per il character design rinnovato ma rispettoso dei fondamentali).
Però anche per me Gureto per sempre, con quelle trame a volte di una cupezza quasi onirica, il Thunder Break, Boss sfruttato bene come comprimario, Jun meravigliosamente meravigliosa, meno cali qualitativi, musiche stratosferiche... molto più "agile" negli sviluppi e secondo a pari merito con Jeeg nelle preferenze dei miei quando li si guardava insieme, anche se la prima posizione la occupava stabilmente Grendizer.
Ché Duke Fleed era sempre un (bel, avrebbero aggiunto mia madre e la mia sorellina allora in tenera età) principe in cerca di pace che si batteva per la sua seconda patria, rispetto a Tetsuya allevato per essere un guerriero, e come premessa quella difficilmente la battevi. Il finalone con il crepuscolo di Vega in ogni caso ricompensava ampiamente di certi tempi morti durante la serie, e credo sia stata per qualche tempo l'unica serie robotica in cui avevi due membri della squadra principale che erano donne (Maria era pure raccomandata...), escludendo l'equipaggio del Drago Spaziale in Gaiking.
E cominciavi con Komatsumbara al chara, e poi Araki e la Himeno, sono cose che non sono cose. Comunque evviva Ken, evviva i Mazinga.
Goldrake/ grendizer in fondo sta ai mazinger come i vangeli apocrifi a quelli canonici. Non è questione di vero o falso , è questione di quello che ci vuoi leggere tu. Oggigiorno farebbero ovviamente una serie unica, divisa in un miliardo di stagioni, e koji e tetsuya starebbero li a scornarsi un po' per poi diventare amiconi ,con due robottoni fighi ed assolutamente alla pari, e rispettive compagne al seguito. Praticamente Kira e athrun (o Asran che dir si voglia)di Gundam seed in versione super robot.In una visione simile Duke e il suo disco finirebbero probabilmente come Sven Cal bayang ed il suo strike noire. Fichissimi protagonisti ma solo di uno spin off.
RispondiEliminaAl netto di tutto ,come storia ho sempre amato di più zeta che il great: non so se però sia invecchiato meglio di Goldrake. Confronto a jeeg sono tutti e tre,a mio avviso,invecchiato maluccio ciascuno per conto suo. E infatti i vari Shin , infinity etc funzionano meglio con i Mazinga che con Jeeg. Kotetsushin Jeeg è come sbafarsi mezza cassata dopo un lauto pasto, ti tenta, ma rischi seriamente o la pelle o almeno di vomitare tutto.
Nota per il doc. Prena (o anche 'mprena) lo afferrano anche i siculi, anche se non è molto palermitano. Più estremo Oriente etneo o profondo sud agrigentino.
...A dire il vero, anche pregna, in italiano, può avere quel significato
EliminaVero,ma era citata la versione dialettale. Perciò.
EliminaSono quasi sicuro che questa voce esisterà anche in altri dialetti, mi sembra di ricordare qualcosa di simile in Abbruzzese ma non vorrei sbagliare.
EliminaMa pure la Prenatal. Ah, no.
Eliminalo afferrano pure gli inglesi (pregnant)
EliminaTroppi ricordi, i Mazinga e Goldrake (con leggera preferenza per il Grande). Li vidi la prima volta negli anni della materna (che ai tempi chiamavamo "asilo" senza sentirci offesi). Come detto altre volte, sono invecchiati maluccio (puntate tutte uguali, con rari guizzi), ma mantengono una certa dose di fascino e un altissimo tasso di GME/NC.
RispondiEliminaNel 'Derby Mazinger' ho sempre tifato, e sempre tiferò, per il Grande Mazinga (sigla cantata anche al mio matrimonio con altri 10 picciotti della mia combriccola).
RispondiEliminaRimane il fatto che Mazinga Z mi piaccia, soprattutto dopo l'arrivo del Jet Scrander e dopo che Koji\Ryo\Alcor abbia preso dimestichezza con la fortezza d'acciaio.
Garada K7 è sempre stato uno dei miei mostri meccanici preferiti; Minverva X la reputo in bellezza a pari merito della Venus del Great; Afrodite A mi ha sempre fatto kakare (l'ho rivalutata un o' nella serie Mazinger Angels).
Diana Alfa è una 'robottona' onesta, anche se inferiore a Minverva e Venus come bellezza estetica.
Boss Robot sempre un grande...un giorno lui e il Mechadon 2 salveranno il mondo :D
Infatti negli anni successivi alla prima visione li confondevo un po', ma mi ricordavo che il Grande era "quello che volava senza trucchi" :-)
Eliminama nella terza serie di Ken (Scuola di Cento, isola dei Demoni etc.), che fine mi fa il figlio di Ken e Julia? Elseworld?
RispondiEliminaGoldrake,almeno per la mia generazione,non si può giudicare: lui è Dio,creatore di tutto sopra ogni cosa. Invece con i Mazinga viene da fare confronti.Sara’ perché io ho visto prima Mazinga che il Grande,sarà perché da piccolo in ogni modo quando poi vidi il Grande i miei piccoli occhietti si spalancarono modello manga e da quel giorno a scuola era una lotta solo per riuscire a dire per primo “....IL GRANDE MAZINGA SONO IO!!!” e aggiudicarsi l’ambito ruolo che ti faceva vincere su tutti gli altri (fino all’arrivo del Daitan..) dicevo sarà per questo amore d’infanzia che da adolescente,riscoperto Mazinga su Italia 7 e incominciato a seguire la serie non per il robot figo ma per il resto ho apprezzato di più il capostipite: pieno di difetti e non imbattibile che migliora episodio dopo episodio.L’ho da allora,trovato meno monotono e più realistico del successore.
RispondiEliminaAlla prima occasione buona mi prenderò il cofanetto di Ken con tutti i film, quest'ultimo sembra veramente figo.
RispondiEliminaDico la mia sulla questione Goldrake: secondo me, una delle più grandi occasioni perse (se così si può dire di un successo mondiale che ha comunque fatto la storia) per continuare una saga di successo.
RispondiEliminaIl robot era fighissimo (personalmente, il mio preferito dei nagaiani) l'idea degli ufo ottima, il protagonista era interessante.
Primo errore storico: inserire Koji. Niente, dovevano semplicemente lasciarlo in america a farsi i cavoli suoi, e magari farlo tornare nel finale. Non puoi inserire il personaggio iconico della saga e relegarlo a spalla, su trabicoli brutti e inadeguati.
Secondo: appiattire i combattimenti. Goldrake praticamente non subisce mai danni. E' troppo forte, affronta avversari tutti uguali, che sconfigge sempre nello stesso modo.
Terzo errore: puntare ai modellini. A un certo punto si arriva alla MOTO che inforca lo stesso Goldrake. Una roba di una bruttezza rara.
Insomma, peccato.
Riguardo al buon Ken, io non ricordo quali ho visto della pentalogia (mi sembra il primo, che non mi era piaciuto e quello dove finisce con lo scontro con Souther, che non era male). Ma questo magari lo guardo.
Chissà perché poi del figlio di Ken non si è più parlato. Essendo una saga sempre verde, non mi sarebbe dispiaciuto vederne un seguito, anche solo animato.
Scusate, e parlo soprattutto con i vecchietti che evidentemente si sono dimenticati qualcosa di fondamentale. A differenza dei due mazinga ,Goldrake non subisce quasi mai danni per due ragioni.
RispondiEliminaPRIMO: era un'arma speciale ,costruita per la protezione della casa reale,e comunque in vista di un attacco,utilizzando tutto il sapere del suo pianeta.
SECONDO (e forse più importante), ripararlo sulla terra è quasi impossibile. Mi pare proprio di ricordare che in un episodio Proctor accenni alla impossibilità anche dell'ordinaria manutenzione in assenza di actarus.
TERZO: capisco che abbiamo tutti una certa ed i neuroni ormai sono in pensione ( almeno loro), ma come si può pensare di paragonare una macchina fatta per viaggiare nello spazio a velocità luce con due robot che fanno fatica a volare.
Ma questa è la spiegazione diegetica del perché subisce danni. Dal punto di vista narrativo, è però un grosso limite. La kryptonite per Superman, per dire, non l'hanno inventata per caso.
EliminaEsatto, io parlavo di difetti da un punto di vista narrativo.
EliminaE se proprio dobbiamo guardarlo da un punto di vista diegetico, nel manga di Nagai il Grendizer si danneggia tanto quanto i Mazinga e, nella serie animata, sono sicuro che in un episodio perda un braccio. Eppure lo riparano. Quindi decade un po' il presupposto di una invincibilità voluta e cercata.
Io c'ho più il dubbio che dietro ci siano motivi strumentali: il robot non danneggiato e i nemici molto simili erano più facili da riutilizzare negli episodi, risparmiando sul budget. Poi posso sbagliarmi, ma il "soldo" ha pesato più della qualità narrativa nel bilancio di chi ha prodotto la serie.
Poi va a gusti, a me non sono mai piaciuti gli eroi invincibili. Preferisco quelli che lottano, cadono (se sono robottoni, meglio ancora se perdono i pezzi!) e si rialzano. Poi che sempre vinceran, va bene :)
Motivi della soldi dietro alla invicibilita'di certi robot? Anche ma non solo. Negli anni settanta e primi ottanta era una costante che in effetti "colpiva" soprattutto i prodotti che dovevano vendere di più:i robot più commerciali come i vari Daltanious, tutti i God(Mars,sigma etc). Ma finì per divenire uno stile ben preciso che ancora figlia si giorni nostri. Si pensi al capostipite di tutti i Real, pur con tutti i suoi limiti e contraddizioni: in effetti alla fine va completamente in pezzi ( da macchina pseudo realista viene probabilmente ricostruita). Eppure oggi perfino come simbolo visivo da cosa è stato soppiantato RX 78? Dallo Unicorn! In pratica da un robot che con i gundam ha meno a che vedere forse anche rispetto ai due ms principali di Gundam G, che è di fatto invincibile, anche se alla fine va in pezzi lo fa quasi per volontà propria. E che diciamola tutta, quando si trascina dietro tutto l'arsenale non ha niente del fascino del dendrobium o dei Meteor di Seed; sembra più il robot scemo di Arbegas .
EliminaScusate il correttore
EliminaCiao Doc, dopo anni che ti seguo un pò ovunque (in senso figurato naturalmente..) ho deciso di iscrivermi, così per cominciare dico la mia sull'argomento Mazinga Z - Goldrake. Purtroppo la nostra percezione è rimasta un pò distorta dal fatto che le serie da noi siano arrivate cronologicamente invertite per cui non abbiamo subito l'effetto del primo robottone come probabilmente successe in altri paesi, anzi per noi l'effetto brutale fu dato proprio da Goldrake tanto che parlando con varie persone tutti pensano che Mazinga sia un fake di Goldrake (dannata ignoranza). Personalmente comunque ho sempre trovato Goldrake un pò piatto sia nella trama che nei contenuti, quindi per quanto mi riguarda sono per Mazinga tutta la vita. Daitarn 3 a parte naturalmente ))
RispondiEliminaNon c'è nulla da fare, Mazinga Zeta ce l'ho nel cuore, sara stupido, sara pieno di mimmate, ma preferivo Koji/Ryo/Pasquale ai vari Tetsuya e Actarus (troppo fighetto). Peccato che poi Nagai l'ha ripassato in tute le salse e sapori possibili e immaginiabili.
RispondiEliminaNon riuscirò mai a essere neutrale su Goldrake, l'ho visto quando ero talmente piccolo (grazie a sorelle maggiori) che mi è entrato per sempre nella psiche. In ogni caso posso concordare sull'inferiorità dei duelli rispetto ai Mazinga ma la trama ma più ancora i personaggi a me sono sempre piaciuti molto, anche rivedendolo anni dopo e l'ambientazione western, unita al fatto che Actarus sia molto diverso da quasi tutti gli altri piloti di robot fanno sì che per me rimanga una delle serie più uniche. Chiudo con una domanda, ma se per voi è così importante la questione dei danni del robot, anche Daitarn 3 va ridimensionato?
RispondiElimina