Aquaman, la recensione senza spoiler: il grande e bizzarro spettacolo del Signore degli Anelli / Tron sottomarino


Perché magari spettacolare è un aggettivo talmente inflazionato che ormai può significare qualsiasi cosa, ma è la prima parola che ti è venuta in mente durante e dopo la visione di Aquaman. Storia di un altro eroe DC ossessionato sul grande schermo dalla madre [...]


L’Aquaman in sella al cavalluccio marino nei Superamici, il grande chiacchieratore con i pesci. Buco nell’Aquaman. Il sirenetto. L'Internet aveva già un mondo di meme e battute pronti per Aquaman, mesi prima che uscisse. Ma che Aquaman non sia un personaggio figo e superbadass può pensarlo in realtà solo chi non ha mai letto un suo fumetto scritto da Peter David o Geoff Johns negli ultimi venti e passa anni (Time and Tide è del ’96, per dire).

Perché purtroppo quei cartoni con Superman, Wonder Woman e Robin in calzoncini pure nello spazio, o Batman che ti insegna i lavoretti con la carta come un Muciaccia mascherato tra un pistolotto sulla sicurezza domestica e l'altro, hanno trasformato l’eroe di Atlantide in uno zimbello mediatico e meme vivente per decenni.

Ci voleva qualcosa che restituisse Aquaman alla sua vera dimensione nell’immaginario collettivo, come ha fatto Burton per Batman dopo il telefilm volutamente scemo degli anni 60. Ed è essenzialmente, sia pure per tutt'altra via, quanto fa questo Aquaman diretto dallo sgommante James Wan.


La via è quella già tracciata da Wonder Woman, l’unica formula che in Warner hanno capito funzionare, dopo che il progetto di inseguire gli Avengers sul loro terreno, gridando FUJA! come un cavallo del west calabrese frettoloso, è naufragato, tirandosi dietro ogni traccia residua dello Snyderverso, la notte in cui tutti i gatti sono seppiati.

Aquaman è, in nuce, l’esatta trasposizione subacquea di Wonder Woman: un attore fisicamente imponente calato in una storia che mescola epicità e pose supercool e un po’ di battute sceme, perché quelle nei film Disney/Marvel funzionano, e che non ce le vuoi mettere pure qui? E ce le hanno messe. Il risultato, però, ti è sembrato questa volta meglio bilanciato, sintomo - si spera - che la quadratura del cerchio definitiva non sia troppo lontana.

Aquaman è, essenzialmente, un film d’azione spettacolare che offre tutto quello che ci si può aspettare dall’ennesima pellicola del genere, incartandolo in un impatto visivo pazzesco. E aggiungendoci pure del soverchio, ma a quello arriviamo tra un attimo.


Si parte dalle scazzottate fisiche e fisicate che seguono la storia d’amore da Splash una Nicole a Manhattan delle origini di Arthur. La sequenza del sottomarino non getta solo le basi per una delle due rivalità al centro della vicenda: è un manifesto programmatico scritto a cazzotti, in cui ogni singolo colpo è coreografato come il ritorno sul ring a sorpresa di un wrestler face lontano dalle scene per anni. Con tanto di tag team formato da Arthur e da un boccaporto troppo stretto.

Qui e in tutto il resto della pellicola, ti viene detto, qualsiasi inquadratura dovrà essere cool, qualsiasi primo piano o accenno di slow motion la fiera del badass. Le armature, le armi, tutto. A Jason Momoa del resto puoi far fare qualsiasi cosa (tranne Conan) e la farà benone (tranne Conan). Mera buca lo schermo, e non solo per il rosso impossibile da cubista anni 90 che hanno messo in testa ad Amber Heard.

Manca di peso Black Manta, perché il vero villanzone della pellicola è un altro, ma almeno quest'ultimo mette lì un minimo sindacale di motivazioni, giocando a fare il giovin Magneto in fondo al mare.Grasso che cola, visto che negli ultimi anni la figura del cattivo è semplicemente evaporata nei film di super-eroi.

Qui, semmai, è Aquaman a sparire per lunghi tratti, pur essendo sempre sulla scena. Non è un enigma scemo, vuoi semplicemente dire che il ruolo del protagonista lo gioca per decine e decine di minuti l'ambientazione. Il grande e bizzarro spettacolo cui fa riferimento il titolo di questa recensione.


Rispetto a Wonder Woman, Aquaman ha un grande vantaggio: la sua Atlantide e gli altri regni sottomarini non sono uno scenario blando come la Themyscira di Diana, la cui anima guerriera appassisce davanti alla quarantesima freccia scoccata in volo. Sono, al contrario, un trip lunghissimo fatto di luci al neon, popoli ibridati con i paguri, creature gigantesche, barocca archeologia da fondale.

A un certo punto hai sentito il popcorn nel cervello, perché qui si fondevano la tua infatuazione per la fantascienza subacquea e l'amore per le scene con eserciti dalle cavalcature bizzarre, figlia delle mille visioni del cartone Filmation di Flash Gordon e dei suoi uomini falco perennemente in picchiata.
Qui alla fine sono badass pure i cavallucci marini. Dragocavalli più che ippocampi, a loro agio tra sauri oceanici e squali giganti corazzati, ma oh. Con il giusto impegno, si fa funzionare tutto.
Forse anche troppa roba. Troppi mondi, troppe cose, con Arthur e Mera trascinati come buste nel mare, ma dopo che hai visto una piovra suonare i bonghi del parco (acquatico) sempione, o la versione scuba di una battaglia da Il Signore degli Anelli, allora va bene tutto.


C'è un mondo di autoconsapevolezza alla base di questo film. Aquaman, il film quanto il personaggio, sono consapevoli dei propri limiti quanto delle proprie possibilità. E del proprio essere tamarri. Non si ridicolizza l’eroe per buttarla in burla, ci si annoda a un sottile filo di ironia che non sminchia le scene epiche. Tipo un God of War dei pesci. I dialoghi sconfinano in alcuni casi nel terribile e sì, fa ridere ogni volta che pronunciano il nome Aquaman, ma quello solo perché in italiano sembra quello di un dentifricio.

L'umorismo serve innanzitutto per far coesistere e cucire insieme il reietto predestinato ad essere re e il personaggio cazzone e soprattutto sticazzi di Justice League. Se ti prendi troppo troppo sul serio, non stemperando l'epico, rischi di sconfinare nel supercampy comunque, e sei punto e a capo. Rischio che nel finale sembra approssimarsi, prima che una chiosa alla Spider-Man di Raimi mandi tutti a casa.

Certo, si poteva fare anche senza un paio di gag abbastanza sceme (sì al momento imbarazzo selfie, no al momento Axe, per intendersi), ma non si è in fondo esagerato, sono gocce in un oceano di salti, colpi al plasma e duelli. Non c’è, dicevi, l’incertezza sulla strada da prendere che emergeva in Wonder Woman.


La strada è infatti quella pura e semplice del divertimento e si spinge a tavoletta, con il tridente fuori dal finestrino. Hanno scelto un regista come James Wan, l'uomo dei miracoli, apposta. Con una visione per una volta chiara, in casa DC/Warner, di quello che si voleva ottenere. Così, quando spinge, il film ti tira dietro, se spegni il cervello, spalanchi gli occhi e ti godi la corsa. Il pedaggio al casello, tanto, lo paga il cavalluccio marino. E al primo dei signori in ascolto che se ne esce con un questo o quello è poco realistico, un LOL d’incoraggiamento prima di ricordargli di cosa diavolo stiamo parlando.

Il vero problema del film non è la lunghezza in sé, ma che si arriva alla fine leggermente provati. Un po' di sforbiciate assennate non avrebbero fatto male, ad esempio per l’avventura alla Indy nel deserto e tra i pupi siciliani, lunga e all’inizio zeppa di gag sceme. Che magari se sei Indy funzionano, se sei una specie di dio dei mari bastardo che solleva sottomarini, meno.

Non ti è garbato tanto neanche il ruolo rifilato a Black Manta, che fa tappezzeria e viene partorito da uno dei momenti più mimmi della pellicola, anche se era effettivamente difficile cavarne qualcosa di più per i diversi livelli di forza in ballo. Musica elettronica alla Tron di Rupert Gregson-Williams, giustamente abbinata alle lucette. Più i Depeche Mode. Più, la piovra coi bonghi, certo.


In dieci giorni di programmazione da quando è uscito negli USA (in Italia è arrivato oggi), Aquaman ha già superato Suicide Squad e ha buone probabilità di diventare il maggior incasso DC/Warner di sempre worldwide. Ora, del botteghino a te frega sempre molto meno di niente. Se ne parli è perché il successo commerciale di film come Aquaman o Venom dimostra tanto più, perfino alle menti più medievali della Rete, che a spingere le vendite dei biglietti di Black Panther non erano stati i neri con la G, come sostenevano convinti i ragazzotti dell’Internet nutriti a pane e sicumera da robe lette in giro.
È che al grande pubblico non frega niente dei fumetti, della provenienza di questi personaggi, di dove stanno andando. Se stanno andando da qualche parte. 
Se gli dai un film spettacolare con un eroe quasi nuovo, e glielo vendi bene con del marketing adeguato, vanno in massa a vederlo. Perché il passaparola corre molto più veloce di un tempo. E se ci stanno meno eroi e collegamenti incrociati, tanto meglio. Non è un caso che i pregressi di Justice League vengano liquidati qui in due secondi, in una mezza battuta.

Sono i blockbuster anni 90 scanzonati - azione e fantascienza, tutto in uno - dei nostri giorni, le pellicole di super-eroi, e le guardano grandi e piccini. Il dogma Disney, ormai l’hanno capito pure in Warner, realizzando finalmente che farsi da soli il verso al Batman di Nolan non funzionava più, è semplicemente non lasciare indietro nessuno, come i marines. Gonfi lo spettacolo, spendi il giusto per della CGI che non sembri realizzata da tre liceali con un 486, e piazzi davanti alla macchina da presa dei tizi statuari come Gal Gadot o Jason Momoa. I fumetti alla Jim Lee, ma in versione live action.


Volevi divertirti, ti sei divertito. Con una specie di tiratissimo Flash Gordon per sommozzatori, forse eccessivamente lungo nella parte centrale, ma che rende giustizia al personaggio e trascina in un mondo che lascia senza fiato. Il che è anche normale, se non si è muniti di branchie.

Troppi film di super-eroi? Abbiamo già visto tutto? Col cavolo. Non una ma ben due scene di Aquaman ti hanno messo addosso una voglia di vedere un film come si deve su Silver Surfer (sì, esatto) che non avete idea.

I meme, il sirenetto, questo e quello, e invece è un film che nel complesso funziona, e funziona anche Aquaman. Pure quando gli lasciano tutte e due le mani. Ah, e minchia se parla coi pesci. Era tutto il 2019 che non ti divertivi così tant... wait.

66 

Commenti

  1. Visto che pensavo fosse una vaccata mi hai sorpreso.
    Al cinema non ci vado perché gli impegni vanno centellinati ma se capita lo guardo.

    RispondiElimina
  2. Jason Momoa sembra davvero nato per impersonare questo super eroe. In più, oltre alla presenza fisica assolutamente importante ispira anche una naturale simpatia che mi riporta, mi si perdoni il paragone, a Bud Spencer. Lo avevo apprezzato già in Stargate e sapendo dei suoi inizi con Baywatch direi che ne ha fatta di strada. Per fortuna hanno continuato a seguire il solco creato da WW e con il valore aggiunto di un buon regista, a mio avviso il più bravo a girare scene action al momento, si pensi a F&F, quello da lui diretto è il migliore della serie. In ogni caso lo vedrò.

    RispondiElimina
  3. Temevo, perché la Distinta Concorrenza è ormai vista come la compagna sfigata, anche oltre le proprie responsabilità, e perché si, Aquaman è un po' l'eroe buffo della cumpa, con la maglietta arancione e il cavalluccio sotto al cu...
    Mi fa quindi piacere a) che sia un bel film, e b) che abbia incassato bene, in modo da rilanciare il multiverso DC per cui faccio sempre un po' il tifo perché quando ero piccolo i film erano quelli di Supes e di Batman e quindi sono cresciuto con loro. Fino a 2 anni fa leggevo solo manga quindi pure coi fumetti la Marvel non poteva recuperare...

    RispondiElimina
  4. Che una persona di colore possa essere orgogliosa di un eroe di colore è un conto. Ma dire che ha incassato tanto solo per quello, come ancora sostengono i fenomeni dell'internet (non ce l'ho con te, sia chiaro) è ridicolo. Venom allora perché? Perché lo sostengono gli alieni? Aquaman? Per la lobby dei pescatori?

    Sul discorso Nolan ho scritto un'altra cosa. Parlando dell'approccio in WB, che da Nolan era arrivato a Snyder. Non dei miei gusti o di come vorrei vedere io gli eroi al cinema.

    RispondiElimina
  5. Ora che ho visto quel frame con gli squali armati pretendo il crossover tra Aquaman e Jabber Jaw!

    PS E' vero che ero un bimbo ma a me l'Aquaman dei cartoni a cavallo dell'ippocampo mi piaceva un casino! Ed è anche l'unico Aquaman che conosco visto che non leggo comics.
    Ma hanno fatto contento anche me visto che nel frame con la cascata è vestito di arancione e verde come il cartone! Bellissimo costume! Coloratissimo senza sembrare ridicolo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Crossover con Jabberjaw? Già fatto:
      https://docmanhattan.blogspot.com/2018/03/nuovi-crossover-dc-comics-hanna-barbera.html ;)

      Elimina
  6. Buon Duemilaedicirenato, Doc!!
    Era dall'ann...ok, era ieri.
    Davvero una sorpresa. Oddio, gia' ero rimasto stupito a leggere degli incassi stratosferici. Ma quelli li aveva fatti anche Venom, quindi...
    Beh, se l'inizio e' questo...si prospetta una grande annata, per il genere.
    A me la rilettura in chiave realistico/dark di Nolan non era dispiaciuta. Ma sono d'accordo sul fatto che si e' finito per abusarne.
    Per poi sprofondare nell'estetica fine a se' stessa di Snyder (300 mi ha gasato, comunque).
    Oggi come oggi alla gente importa che un film sia ben fatto e divertente.
    E James Wan si riconferma un grande regista. E non solo in campo horror (il primo Saw rimane per me uno dei migliori esempi).
    Puo' anche darsi che ultimamente si limiti a lavorare su commissione (e chi non lo fa, ad un certo punto?), ma...dovunque lo metti, non sbaglia un colpo. Vedi Fast & Furious.
    Ho come idea che gli affideranno qualcos'altro, ben presto...
    Piccola notifica: visto che Ralph 2 lo danno a lo cinema de lo mio paese, a fine mese (fa pure rima. E costa pure meno!)...
    Tra due giorni mi vado a vedere SPIDER - MAN: UN NUOVO UNIVERSO con tutta la famigliola al seguito.
    E vai!!
    Ecco un buon inizio sulla mia ricerca della felicita'.
    Auguri a tutti, di nuovo!!

    RispondiElimina
  7. A volte basta poco diceva Verbal Kindt. Crepascola che affronta coraggiosamente la serpentina asgardiana fino alla cassa, mentre Crepascolino ed io attendiamo il nostro turno per chiedere la combo patatine/aranciata, e si sente dire che per Ralph ripone nella indifferenziata gli youtubers sono ancora disponibili solo due posti in prima fila ed un altro dopo la seconda stella a destra ed eccoci ad Atlantide per oltre due ore. Senza contare il tempo infinito avvitati al seggiolino aspettando che terminassero i titoli di coda per vedere i trench che mangiavano una mano di Art , come di aveva detto quella sagomaccia di Peter David la sera del trentuno nella nostra consueta telefonata di auguri. Concordo con la rece del Doc. Spero davvero che DC e Marvel siano morse da una Parola ai Giurati radioattiva/geneticamente modificata e che mettano in scena nei secoli a venire storie con tanti personaggi senza andare molto oltre i novanta minuti. E mi rivolgo in particolare alla casa di Bats e Supes che mi sembra sia interessata a percorrere anche altre strade oltre agli episodi interconnessi e penso a low budget sulla falsa riga di Duel per licenze come The Question, Human Target e Phantom Stranger, tanto per fare qualche esempio. Buon anno a tutti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Più il sogno di un film su Hawkman, già che ci sono. Se n'era parlato qualche mese fa, no?

      Elimina
    2. Hai una ottima memoria che invidio: io ho già cominciato a dimenticare Aquaman.

      Elimina
  8. Mah, vedrò di recuperare, però personalmente più un film di supereroi si prende sul serio più a me piace (unica eccezione Guardiani della galassia). Sinceramente le battutine buttate così, per far ridere i marmocchi, stonano sempre un po' (mi viene sempre in mente quando in Infinity War stanno facendo l'entrata in scena epica dell'esercito di Wakanda e improvvisamente Bruce Banner inciampa come un minchione. Ma perché?) se non sono addirittura un elemento che contribuisce a rovinare un film (Venom e Suicide Squad, riempiti in corsa con battutine a caso). Poi oh, adesso sto facendo un sacco di ipotesi e magari si rivela il film sui supereroi dell'anno. Vedremo.

    RispondiElimina
  9. "A Erici manca solo nonna Rosetta di Casa Surace". SBROTFL. Ma come ti vengono? XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È il generatore automatico di minchiate. O gli effluvi del ragù lasciato a pippiare.

      Elimina
  10. Attento a scherzare con la lobby dei pescatori che è un attimo a ritrovarsi con una testa di triglia morta sul cuscino.

    RispondiElimina
  11. ma infatti non dimentichiamoci di capitan findus il grande manovratore dietro le quinte!!

    RispondiElimina
  12. Beh devo dire che anche se speranzoso avevo paura che facesse schifo, ma letta la recensione direi che me lo voglio proprio andare a vedere.

    RispondiElimina
  13. Vabbè io Momoa l’ho incontrato per caso al Planet Hollywood di New York per il lancio di Conan,fighissima la magliettina con le scaglie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Conan, uno dei tre film che ho visto in vita mia DA SOLO in un cinema.

      Elimina
    2. Effettivamente era brutto brutto brutto!

      Elimina
    3. Conan 3d é piaciuto al padre di un mio amico.
      E ora che ci penso, lavorava sulle navi.
      Coincidenze?

      Elimina
    4. Eufemismone :D
      BLAST FROM THE PAST: https://docmanhattan.blogspot.com/2011/08/conan-barbarian-3d-due-palle-hyboriane.html

      Elimina
    5. Talmente brutto che giuro , l'ho rimosso . Non ricordo assolutamente nulla della trama e di tutto il resto. Se pensavo a quanto ero scimmiato dal trailer .... mamma mia .

      Elimina
  14. Da cui la famosa espressione Tagliamo la testa al totano.

    RispondiElimina
  15. Buon per te, io ho iniziato l'anno cinematografico di palta con Suspiria. Che dopo un po' suspiriavo io che non finiva MAI. Due ore a mezza di gente sullo schermo che si dimena e fa cose a caso con la scusa della danza moderna. E personaggi che saltano fuori senza spiegazione alcuna per morire due minuti dopo.
    Senza l'ombra di un perché.
    Almeno con Paimon un piano industirale c'era.

    Vabbeh, in compenso sono riuscito a chidere l'anno passato bene, risollevandomi da quella bambocciata di Maggiolino con Ben is Back, filmone con la Roberts che giustamente aveva fatto il pieno in sala.
    E pure al parcheggio.

    RispondiElimina
  16. Non mi interesseva, ma amici e recensioni ieri mi hanno scimmiato un sacco! Soprattutto leggere qui di battaglie alla signore degli anelli

    Doc segnalo una svista: subito prima del voto nomini una certa attrice "Gal Godot", forse i personaggi di Beckett aspettavano una modella-supereroina? Che twist ! :)

    RispondiElimina
  17. X Sebashaw:
    Ok, mi sa che siamo alle solite.
    Suspiria, come immaginavo, e' una meenkiatona.
    Non che mi stupisse, visto che i trailer erano alquanto insipidi.
    E Guadagnino, tanto per cambiare, ha dimostrato di non capire NULLA dell'originale.
    Ma cosa pensava che fosse, quel film?
    Una sorta de IL CIGNO NERO in salsa horror?
    Ma ovviamente la critica(italiana) si e' gia' lanciata in mille lodi sperticate.
    Mi chiedo come andra' a finire quando la parola passera' a noi comuni mortali.
    Scommettiamo? Pernacchie e sale vuote. E soldi buttati con l'ennesima occasione sprecata.
    Forse dovevano darlo a Mainetti...chissa' come sara' il suo prossimo film...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Roberto, a sostegno di quanto dici volevo segnalare che ho sentito in TV un'intervista proprio a Guadagnino su questo film. Devo dire che mi ha fatto veramente una cattiva impressione, di una persona dalla mente confusa e onnubilata, probabilmente in stato di evidente alterazione (o esaltazione), comunque davvero troppo "strano"... Non mi stupisce che uno così abbia partorito un film senza capo né coda, incapace probabilmente di prendere una posizione chiara, in bilico tra voglia di fare qualcosa di nuovo e doveroso tributo all'opera originale, quindi senza anima e mordente, per non scontentare nessuno (tranne il pubblico che va in sala). Peccato veramente perché poteva essere un buon rilancio per il cinema italiano, dando il via magari a un filone horror che potesse riportare in auge opere come Suspiria o Demoni...

      Elimina
    2. Ops, chiedo scusa per il lapsus, volevo scrivere Inferno anziché Suspiria!

      Elimina
  18. Riguardo Black Panther, il problema non è che abbia incassato tanto, ma che abbia incassato tantissimo negli USA; Aquaman e Venom invece hanno incassato soprattutto all'estero, come è normale per questo tipo di film, mentre BP ha incassato più in America che altrove (lo stesso è successo a WW). Per confronto: negli USA Aquaman sta incassando come (e meno) degli altri film DCEU, mentre globalmente potrebbe batterli tutti, e all'estero li ha già battuti tutti; l'incasso internazionale di Venom è uguale a quello di BP (o quasi), mentre quello USA è meno di un terzo.
    Ora, neanche secondo me BP è stato spinto da una lobby nera o cose del genere, ma non puoi negare che un film del genere attragga il pubblico di colore (abbondante in USA, meno altrove).

    RispondiElimina
  19. Oh beh, Daniele...
    Se ti capita di vedere alcune interviste del grande Dario Argento relative proprio a Suspiria, ti rendi conto che anche lui era in EVIDENTE STATO DI ALTERAZIONE, quando ha girato quel film.
    Se non ricordo male...Winding Refn (lasciamolo perdere, anche quello. SOLO DIO PERDONA l'ho tolto dal lettore dopo otto minuti) lo ha definito THE ULTIMATE COCAINE MOVIE.
    Ma non e' l'unico.
    Potrei dire la stessa cosa di Polanski con Rosemary's Baby o Per favore non mordermi sul collo.
    Ci sono scene che a vederle da sobrio le trovi inquietanti. Ti fanno balzare dalla poltrona mentre mormori MAKKEKATZ...
    Ti rendi conto che un regista, A MENTE LUCIDA, non le avrebbe mai potute girare cosi'.
    Comunque, hai ragione sull'impressione che ti ha fatto Guadagnino.
    Anch'io ho visto molta spocchia e presunzione. E supponenza.
    E anche un insito disprezzo per quel genere.
    Ma perche' fai un film dell'orrore se TI VERGOGNI DI VOLERLO FARE?
    Continuano a disprezzare i film polizieschi e gli horror italiani di trenta/quarant'anni fa.
    Ma si dimenticano che sono quelli che riempivano le casse e le pance del cinema italiano.
    Erano film realizzati per essere apprezzati da un pubblico internazionale. E infatti all'estero sono proprio quelli, i film di cui si ricordano.
    Tarantino li adora, guarda caso.
    Io spero nel nuovo film di Mainetti. Che con Lo chiamavano Jeeg Robot mi ha davvero sorpreso.

    RispondiElimina
  20. Anche Gli Incredibili 2 e tanti altri blockbuster hanno fatto il 50% di incassi in patria. E non sono pochi punti percentuale a spostare gli incassi di film del genere. Senza contare che il fattore "cast di neri" ha semmai azzoppato il film in un mercato enorme come quello cinese, come risaputo. Pro e contro si compensano, restano i numeri di un film che è piaciuto al mondo, non solo intotheghetto bro wassup.

    RispondiElimina
  21. Ah, dimenticavo...
    Buon anno, Daniele.
    Tornando al remake...penso non sarebbe cambiato nulla neanche a coinvolgere direttamente Argento (che si e' lamentato di essere stato messo in disparte).
    Il buon Dario, specie negli ultimi film che ha fatto, ha dimostrato di avere grossi problemi con la sceneggiatura.
    Molti partono alla grandissima, per poi afflosciarsi fino a giungere a un finale davvero inconsistente.
    E' il caso de LA SINDROME DI STENDHAL, NON HO SONNO, OPERA...
    E' un peccato, perche' quando si tratta di realizzare scene visionarie e violente, al buon Dario non lo batte nessuno.
    Persino ne LA TERZA MADRE, che e' una vera vaccata. Ma certe sequenze come il primo omicidio, o la parte finale...sono davvero ben fatte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buon anno a te, carissimo.
      Hai perfettamente ragione su Dario Argento, sicuramente quando ha girato il film non era per così dire, lucidissimo, mi ricordo bene di alcune sue uscite che mi hanno lasciato un pò perplesso. Mi sorge spontaneo il dubbio che siano rari i momenti in cui lo sia (sobrio o lucido che dir si voglia), però questo è un altro discorso.
      Diciamo che oltre al suo stato alterato il film deve molto ai collaboratori che si è scelto, da Luciano Tovoli a i Goblin, che hanno contribuito non poco, a mio avviso a creare l'atmosfera giusta. Forse il suo grande merito è stato proprio quello di avere l'umiltà di aver lasciato spazio a chi lo aiutava (anche per il fatto che magari era in uno stato che non poteva sicuramente farne a meno). E qui concordo di nuovo con te sul fatto che Guadagnino, invece, mi sembra un pò troppo one-man-show, uno troppo sicuro di sé e che non accetta molto i consigli degli altri (e questo spiegherebbe anche l'esclusione del buon Darione). Pensa di avere una visione e la segue ostinatamente, però dovrebbe cercare anche di renderla piacevole per chi la guarda, non solo per il suo ego...
      Il problema degli ultimi film è che hanno tutti un che di (troppo) artigianale. Sembrano volutamente dei B movie, realizzati con pochi mezzi, a partire dalla fotografia e poi con delle storie involute, che non si sviluppano bene (oltre che con attori che non rendono abbastanza, penso a un Dionisi, fuori come un cavallo, però bravo in altre parti).
      A proposito di uno dei film citati, girati a Torino, ti devo poi raccontare un anedotto, visto che un mio amico aveva fatto la comparsa.
      Anche Refn, almeno per me, è stato una mezza delusione. Bronson mi era piaciuto e anche Drive, sebbene non mi sembrasse quel capolavoro che volevano far credere, poi ho visto spegnersi la luce e ciò mi ricorda un pò la parabola di Shyamalan, anche se ho discrete aspettative su Glass, dopo il discreto Split.

      Elimina
  22. Ma... solo io amerei vedere il Submariner ? O dite che ho guardato troppo Star Trek ? :)

    RispondiElimina
  23. X Daniele:
    Riguardo a Bronson (che anche a me era piaciuto molto), il merito era anche di un Tom Hardy a dir poco MONUMENTALE (in tutti i sensi).
    Anzi...e' stato proprio quello ad avermi fatto scoprire uno dei miei attori preferiti.
    Verissimo. Se Suspiria e' venuto cosi' il merito e' stato di tutto quanto l'insieme.
    I giochi di luci, i colori accesi e forti,le musiche...tutto ha contribuito a creare quell'atmosfera surreale ed allucinata che e' il punto di forza del film.
    A quelli che hai citato tu aggiungo il sodalizio artistico e sentimentale con Daria Nicolodi, attrice ma anche fervente appassionata di occulto ed esoterismo. E la scelta di usare il Technicolor, nonostante fosse considerato obsoleto (e molto costoso).
    Se penso che in Giappone lo hanno proiettato IN UNO STADIO, addirittura...
    Lo ricordo perche' e' stato uno dei due film che mi hanno fatto DAVVERO SUDARE FREDDO.
    L'altro era il primo Nightmare.
    Forse perche' li ho visti rispettivamente a otto e nove anni...
    Con i miei, ovviamente.
    Lo so. Devo avere qualcosa che non va. Ma ringraziero' sempre mia mamma per avermi trasmesso la passione per i film horror e di fantascienza...
    La cosa particolare dei vecchi film italiani era anche l'impiego di attori stranieri, specie americani. E si vedeva.
    In genere la recitazione da parte dei nostri e' TERRIFICANTE, in questo genere di film.
    Si vede benissimo che sono i primi a non crederci.
    In alcune scene (tipo il finale di NON HO SONNO) si nota che mentre sono sfocati e fuori inquadratura...RIDONO.
    Ma come si fa a realizzare scene decenti, in questo modo.
    Con tutto quel che si puo' dire sui gianfransua'...ma almeno loro ci provano, ogni tanto, con qualche genere diverso.
    L'horror, la fantascienza e il poliziesco sono considerati molto di piu' che da noi.
    Massimo rispetto per Fellini, Rossellini, Visconti e Antonioni...ma quelli ti facevano guadagnare gli onori della critica, specie oltreoceano.
    Ma a fare cassa erano gli Umberto Lenzi, i Bava (padre e figlio) e i Lucio Fulci...peccato che non se li ricordava mai nessuno.
    Manco un caffe', gli offrivano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che posso aggiungere, hai fatto una disanima perfetta del perché il Suspiria originale sia un capolavoro del nostro cinema e quindi difficilmente replicabile da un regista che non apprezza nemmeno il genero e soprattutto l'esponente di un modo di fare cinema coraggioso e originale, ormai dimenticato per lasciar posto a logiche di mercato, senza contare le poche eccezioni che abbiamo detto. Quindi, anche se la ragione si dà sempre ai pazzi (parlando poi della Niccolodi è d'uopo), ma non è certamente questo il caso, condivido pienamente tutto quello che hai scritto. In più vorrei anche sottolineare come dall'unione dell'una con il Darione, sia stata concepita una persona problematica come Asia Argento. Ovviamente con due genitori così non si poteva fare diversamente...
      Per Bronson è vero, molto dipende anche da Hardy che è davvero bravo. Ma se si legge un pò della sua biografia si capisce che non è stato così difficile per lui entrare nella parte.

      Elimina
  24. Oh, quasi dimenticavo...
    E il grande Pupi Avati, last but not least.

    RispondiElimina
  25. Visto stasera. Effettivamente uno spettacolo per gli occhi. A me è sembrato che le (meravigliose) ambientazioni abbiano preso più di una pagina anche dal Dr. Strange, sia l'originale fumettistico (ditko, e poi everett) sia il film. Non che sia una critica, eh. Che ne pensi Doc?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mah, non so. Quando vedo mondi assurdi e spettacolari, la mente mi vola in automatico a quelli di Kirby pieni di Kirby Krackle. Come ho scritto, durante la visione i tre punti di riferimento che mi hanno attraversato la testa più volte sono stati Tron (le luci), Lord of the Onion Rings (le masse) e Flash Gordon (i popoli e le loro cavalcature, ma anche diverse dinamiche della storia). Ah, e Casa Surace per la scampagnata in Sicilia, certo.

      Elimina
  26. Io mi aspettavo di vedere un film differente, ed ero certo che mi sarebbe pure piaciuto. Tuttavia sono rimasto deluso, davvero, perché con tutto quello che viene messo in tavola mi aspettavo un certo livello di coinvolgimento che invece non è mai arrivato.
    E' un film ambizioso, maestoso come nessun film degli Avengers, ma c'è troppo, con un Wan che dimostra di non possedere il senso ed il dono della misura, pur regalandoci dei momenti di assoluta visionarietà... accanto a delle cose che vorrebbero essere divertenti e brillanti, ma che risultano semplicemente trash. Ed ogni sottotrama non viene raccontata/analizzata/messa in scena sufficientemente bene.
    Ero convinto che avrei elogiato l'ambizione della Warner e della DC nel realizzare una storia fantasy laddove la Marvel ha fallito con i primi due Thor, ed invece mi sono trovato curiosamente di fronte ad un film con problemi speculari: se nei primi due lavori dedicato al Dio del Tuono c'è troppo poco, in quello sul Re di Atlantide per un eccesso di ambizione viene infilata tanta roba senza porsi un freno, dalla demenzialità di Ragnarok e dei Guardiani a Lord of the Rings, da Star Wars ai videogiochi, dai dinosauri all'horror di Lovecraft, la Sirenetta e chi più ne ha più ne metta. Un pasticcio. E neanche tanto divertente pur vedendolo a cervello spento.
    Aggiungiamoci, come se non vi fossero già sufficienti motivi per bocciare Aquaman, una CGI spesso invadente e fastidiosa, due villain deludenti nonostante un certo lavoro dietro, ed una recitazione perlopiù pessima anche da parte di grandi attori come Willem Dafoe.
    P.S. Comunque dopo la battuta sulla pisciata, la gag del cesso ed il corpo di Mera mostrato nella sua componente erotica, non voglio più sentirmi dire dai fan del DCEU che i film dell'MCU - in particolar modo Ragnarok - siano cinepanettoni XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il problema di Thor Ragnarok è che le gag sceme non sono tre o quattro diluite in due ore e venti di pellicola, come in questo caso. Sono la spina dorsale del film, che, per scelta, la butta in farsa praticamente da subito, da Surtur in poi.
      Sogno peraltro un giorno in cui questa cosa dei fan DCEU contro i fan del MCU sia solo un brutto ricordo dei tempi bui dell'Internet in cui non ci si poteva godere in santa pace un film sui supertipi che si menano per quello che è, non per il bollino che porta. You may say I'm a dreamer, etc etc, dove ho messo gli occhialetti tondi?
      ;)

      Elimina
    2. Ma di certo Ragnarok è più coerente come film - il fatto che la butti in farsa da subito non cambia il punto.
      Aquaman è letteralmente stridente nel suo passare da un genere all'altro, e non c'entra nulla la faida Marvel vs DC: non capisco come si possa bocciare un Ragnarok per poi promuovere il film su Arthur Curry, che passa con disinvoltura dalla demenzialità all'epica, sfociando però nel trash e nella parodia involontaria.

      Elimina
    3. Basta rileggere le due recensioni (questa e quella di Thor: Pio e Amedeo nello Spazio) per capirlo. Sono scritte in modo semplice :)
      Riassumendo, tre gag sceme in tre ore mi danno fastidio, ma non mi distruggono un film. Avviene in tante pellicole Marvel. Ci sono anche in Infinity War delle gag fuoriposto, o in Strange. Ma non mi distruggono il film (e c'è scritto, con altrettanta chiarezza, nelle rispettive recensioni). Un film tutto farsa, invece, sarà coerente, ma se la farsa è su Ragnarok, Surtur e Planet Hulk, a me fa pena e schifo.
      Rispetto il tuo giudizio (se a te l'ultimo Thor piace non mi cambia niente di niente. Buon per te), ma il mio è altrettanto lineare e chiaro da comprendere, che lo si condivida o meno.

      Elimina
  27. Concordo. Contando Lennon quindi siamo in tre a pensarla così e due dei tre possono anche pesticciare sui tasti del pc. Il terzo non ne ha bisogno e secondo il King Mob di Grant Morrison può anche essere evocato come fa Crepascoluo con Babbo Amazon ed il sottoscritto con King Kirby. Se la cosa non si sgonfia - in fondo negli USA fino a 60 anni fa il genere trainante era il western che nemmeno Tarantino ha rivitalizzato - nei prossimi dieci anno avremo film sui supertipi che si menano nati e cresciuti altrove e non sono in DC e Marvel. Immagina, se puoi le serpentine davanti alle biglietterie di tutto il mondo per vedere Uomini e Donne Bioniche, Turok The Dinosaur Hunter, Man From Atlantis ( ok : difficile dopo Aquaman ) , Mike Danger, Prime ( ok: difficile dopo Shazam ed i problemi penali di Gerard Jones ) , X ( basterebbe indicare che nella ideazione è anche lo zampino di Frank Miller ), Mantra , Babe , The Maxx , Grendel. Eccetera

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dove si firma per quelli su Mantra e Turok?

      Elimina
    2. Sei imprevedibile : non credevo avresti pagato un tallero per vedere un film tratto da quel serial ( disegnato da un implume Terry Dodson ndr per antristi verdi ). Se Prime era il film Big con Tom Hans incontra Captain Marvel/Shazam , Mantra era il film Nei Panni di una Bionda incontra Highlander. Se qualcuno lo chiedesse a me, direi Brad Cooper per Lukasz e Jen Lawrence per Eden.Will Dafoe è Archmage. Mantra non avrebbe il costume da cosplayer dei fumetti, ma sarebbe una maga del tipo Constantine nella run di Azzarello ( il trucco ci sarà pure, ma succede tutto fuori scena come i colpi dei ragazzi della saga di Ocean ). Se non contiamo l'ingaggio dei divi, un film mooolto meno costoso di Aquaman.

      Elimina
    3. Per Turok avete anche il mio voto.

      Elimina
    4. Turok naturalmente non sarebbe un progetto a basso budget. Un nativo americano del 19mo secolo che arriva nel 21mo dove combatte dinosauri cyborgs profughi di una terra perduta. Lo script dovrebbe tener conto della run di Tim Truman e del suo Turok che piange quando vede le ossa dei suoi antenati in una teca di un museo. Potrebbe confrontarsi, come nei fumetti, con un discendente adolescente. Senza ripetere gli errodi di Bats vs Supes, il film potrebbe servire per presentare anche X-O Manowar ( combo di Conan , Venom ed Iron Man ) e Shadowman ( la versione di Bob Hall è di culto, ma io ripiegherei su quella dark di Ennis e Wood ).

      Elimina
    5. Chiedo scusa per l'ignoranza, ma Shadowman sarebbe quello dell'omonimo videogioco per, tra gli altri, N64? Comunque lo spunto del confronto tra il nonno ed eventuale nipote sarebbe intrigante.

      Elimina
    6. Quello. O meglio, quella è una delle versioni del personaggio.
      Tornando a Mantra: ero un tale fan, che ho infilato una grossa citazione dell'eroina Malibu nel mio primo fumetto.

      Elimina
    7. Grazie per la precisazione. Non so come mai ma ero rimasto molto colpito dal personaggio, inoltre ricordo che era anche un bel videogioco. Mamma mia, sono già passati vent'anni da quando è uscito!!

      Elimina
  28. Una idea per chi ha i diritti dei Malibu Comics ( temo sia la Marvel ndr ): un tascabile in b/n disegnato in stile Andi Watson o Seth Tobocman o Marc Hempel con un tizio che per tutta la vita è stato un ottuso capo ufficio in un call center femminile in anni di tv in b/n e targhe alterne la domenica e trasferelli che si sveglia un giorno trasformato in una maga dallo sguardo combo Adriana Asti e donne di Loustal con la missione di sconfiggere il Male ovunque si annidi. Miniserie di sei.

    RispondiElimina
  29. X Daniele:
    Shyamalan per fortuna si e' ripreso dalla caduta libera.
    La cura Bloom (Jason) gli ha fatto bene, a quanto pare.
    Vale a dire basso budget, basso profilo e tanta inventiva.
    Oltre a Unb...oops, volevo dire Split ti consiglio The Visit, che mi e' piaciuto parecchio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio, gli darò un'occhiata. Peccato che mi sia spoilerato la trama, ero troppo curioso di sapere come finiva...

      Elimina
  30. Doc, posso fare il pdf? Il luogo in Italia non è Erici, ma Erice... A meno che mi sia sfuggito il fatto che nel film il nome sia stato modificato. Fine momento Pdf!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, lo so: ho sbagliato a scrivere il nome. Ma dovrei rifare l'immagine della scheda e ora non ce n'è il tempo. Vediamo se riesco nei prossimi giorni. Intanto grazie per la segnalazione e le mie scuse agli amici del trapanese.

      Elimina
  31. Allora... Visto un paio di giorni fa, sono arrivato all'intervallo un po' interdetto. Forse sono io che mi concentro troppo sui dettagli, ma alcune cose per me sono delle minchiate assurde. ROVINATORE PER TUTTO DA QUESTO PUNTO IN POI, SIETE AVVISATI:

    - un macchinario inattivo da secoli di una tecnologia sottomarina che si riattiva con una gocciolina di sudore? vabbè
    - due tizi atlantidei persi nel deserto senza mezzi di locomozione o di sostentamento (perché si sono buttati dall'aereo come due beoti) COME MINCHIA ARRIVANO IN SICILIA??? Con gli stessi vestiti, senza neanche doversi rifare trucco e parrucco. Teletrasporto? vabbè
    - Black Manta Montoya TuHaiUccisoMiPadrePreparateAMorir (motivazione giustificabilissima, anche se magari un po' stereotipata): ti regalano una tecnologia per te aliena, potentissima nella forma in cui ti viene presentata, qual è la prima cosa che fai? SMONTI TUTTO e gli fai la diagnostica con il tuo computer che è magicamente compatibile? vabbè
    - più in generale tutta la parte del Sahara/Sicilia è un vabbè continuo. Non porta quasi niente alla storia e una bella sforbiciata avrebbe fatto bene, avrei focalizzato di più la prima parte sull'addestramento di Vulko.

    Poi però mi fanno la battagliona finale coi granchioni e gli squaloni ed i draghippocampi e il Kraken mi vengono gli occhi a cuoricino. Però poi:

    - Mera fa ad Arthur "Stanno morendo in troppi, dobbiamo intervenire immediatamente! Prima però limoniamo!!!" E procedono alla suddetta limonata per 5 minuti e 42 secondi, mentre intorno a loro sta morendo l'intero ecosistema oceanico.
    - Orm che passa dall'essere un subdolo pianificatore (subdolo, oddio, almeno Nereus non l'hanno fatto un completo idiota), a sovrano guerrafondaio che odia il fratellastro, ma non troppo, a folle genocida; capisco la caratterizzazione e che spesso i cattivi risultano "piatti", ma secondo me qua ci hanno messo un po' troppa roba.
    - Le mamme che risolvono i conflitti (Martha 2, la vendetta). Pure qua, è la mia opinione e come tale opinabile, però il ritorno di Atlanna viva e vegeta era telefonatissimo e Orm che sul finale vedendo la madre quasi si redime mi sa molto di soap opera.

    Voto finale: vabbè.

    Poi ripeto, probabilmente sono io che cerco il pelo nell'uovo, ma mi aspettavo di più. Non sono un detrattore a prescindere della DC, ma non riesco ad essere d'accordo riguardo al fatto che stiano trovando finalmente la quadra per il loro universo cinematografico. Decisamente meglio dal punto di vista dell'azione (ma lì secondo me il merito va molto a Wan), ma in termini di scrittura e di tempi siamo ancora lontani dall'essere su buoni livelli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Porca miseria quanta roba ho scritto... Sarà che ci speravo parecchio in questo film, sono rimasto un po' deluso.

      Elimina
  32. Cioè hai bocciato la terza stagione di daredevil e poi elogi Aquaman... Bah...

    RispondiElimina
  33. Arrivo in ritardo ma pazienza, il tempo e' tiranno. Concordo con il senso della meraviglia che si trascina per tutto lo spettacolo e sulla debolezza della gitarella sahariana. Per il resto trama fin troppo lineare, la versione a fumetti dell'ascesa al potere di Aquaman e' infinitamente più ricca di pathos e colpi di scena (il ruolo di Vulko, molto meno mentore e piu' "King Maker" ).

    RispondiElimina
  34. Visto ieri. Davvero bello, il migliore dell'DCEU. Alcune gag un po' forzate, in particolare rispetto al protagonista, ma sono dettagli.
    Non sono sicuro di aver mai letto un fumetto di Aquaman, quindi per me era un po' quello dei Superamici: è stato un piacere vederlo in versione badass, cercherò di recuperare le storie recenti che hai citato.

    Pare che la piovra dei bonghi sia un omaggio a Topo, amico di Aquaman cui Wan avrebbe voluto dedicare molto più spazio: https://www.polygon.com/2018/12/21/18151641/aquaman-cameo-octopus-drums-james-wan

    RispondiElimina
  35. "Un suo fumetto scritto da Peter David o Geoff Johns negli ultimi venti e passa anni (Time and Tide è del ’96, per dire)". Doc, consigli qualche storia/periodo in particolare?

    RispondiElimina

Posta un commento

Metti la spunta a "Inviami notifiche"per essere avvertito via email di nuovi commenti. Info sulla Privacy