Il nuovo look di She-Ra. Parliamone

She-Ra netflix look
Non le fanno più le principesse del potere di una volta. Nel senso che la nuova She-Ra di Dreamworks e Netflix ha l'aspetto di una rEgazzina anziché di un femminone. Ma perché è così? Chi c'è dietro? E come mai è in atto da anni questo processo di stilizzazione-disneyzzazione-doralesploratricizzazione di ogni cartone USA? [...]

Adora e Catra

First things per prime. Dietro la nuova She-Ra and the Princesses of Power, serie che esordirà su Netflix il 16 novembre, c'è un'artista giovane e in gamba. Noelle Stevenson è l'autrice di Nimona, ha solo 26 anni e ha convinto la Dreamworks - licenziataria di tutta la baracca di Etheria - a concederle una chance non solo come designer, ma come showrunner di questa nuova serie. E un fantasy spaziale a base di arcobaleni, unicorni e tizie improbabilissime gestito dall'autrice di Nimona, e perciò votato alla caratterizzazione dei personaggi un attimo meno sogliolesca dell'originale, ti sembra una bella idea. Ma non è di quello che sta parlando l'Internet nelle ultime ore. Perché tutti sono troppo incazzati per la She-Ra rEgazzina.
Adora, Bow di colore e Glimmer taglie forti

Guardando queste prime foto (provenienti da he-man.org), non si può far a meno di notare la trasformazione del personaggio: una giovane donna nell'originale anni 80, una giovinetta e basta in questa sua nuova incarnazione. Una giovinetta che sembra uscita dal Voltron Netflix o da una qualsiasi delle serie USA odierne che ammiccano forte forte allo stesso stile. Che problema c'è? - dirà qualcuno - la stessa She-Ra vintage non era fatta con la carta copiativa?
Perché sì, la She-Ra Filmation era sostanzialmente identica, capelli fluenti a parte, a tanti altri personaggi femminili dei cartoni di Lou Scheimer. Era Teela, era le sue stesse nemiche, era J.B. di BraveStarr, era la principessa Aura di Flash Gordon. Ché in Filmation si riciclava pure la carta igienica, se necessario, per risparmiare il risparmiabile. Ma era lo stile Filmation, riconoscibilissimo come tale. E quelle erano donne, e i pochi uomini che apparivano in She-Ra erano uomini. Per quanto totalmente privi di testosterone come Bow (che qui è pure nero per far inviperire i fasci del web che hanno imparato a memoria due parole, buonista e radical chic, e ne sono felici perché ora di vocaboli ne padroneggiano addirittura 6).
Il punto credi sia proprio la desessualizzazione totale del personaggio. Da super-eroina forte e risoluta quanto e decisamente più del fratello minchietta con la frangia ninodangiolesca, e pure decisamente gnocca come tutti i personaggi femminili Filmation, a ragazzina problematica tra pari. Non a caso, il titolo della serie parla di principesse del potere. Plurale, ché fa molto Disney di suo.
Riassumendo, può starti bene il nuovo stile se ne esce una serie interessante, e hai fiducia nella Stevenson al riguardo, ma - qui come altrove - il ringiovanimento estremo era proprio necessario? 
Esistono serie stilizzatissime nel charadesign che però presentano comunque personaggi adulti (Samurai Jack, metti).
Un attimo, però. Siccome non sei nato né ieri né ieri l'altro, lo sai. Sai perché lo fanno, quanto sia più semplice poi tradurre in merchandising un prodotto per le bambine se lo fai ad altezza di bambina. E sai anche che i donnoni Filmation sono ormai anacronistici. Ma una via di mezzo? E soprattutto, comprendi quando certe scelte le adottano i network televisivi, alla disperata ricerca di un nuovo pubblico da accalappiare con vecchie idee, ma su una piattaforma di streaming come Netflix, che limiti non dovrebbe porsene? Per un prodotto che, ovviamente, puntando sul nome dovrebbe intrigare le ex bambine e gli ex bambini ormai cresciuti di trent'anni fa, affinché convincano i propri figli a guardare insieme questo nuovo cartone al posto di quella stronza di Ladybug?

Lo ripeti, a scanso di fraintendimento da precipitevolissimi del web: non è la serie e quello che avrà da offrire il punto. Ma il concetto che non potesse avere una donna come protagonista.
Perché c'è chi è pronto a giurarvi che sia infantile non accettare le versioni moderne e giovani con tante g di cartoon storici. Ci sono fior di siti siamo-nerd-anche-se-non-vuol-dire-più-un-cazzo che vi diranno che è tutto ok, che va benone il Thundercats versione Gumball di Thundercats Roar, perché tanto la serie originale era ridicola. Così come sarà superok una She-Ra che va alle medie con Cioè nello zainetto, perché la She-Ra vintaggia era la fiera del campy. E sono solo degli idioti immaturi questi yankee che s'incazzano perché gli hanno sminchiato l'immaginario dell'infanzia, get a life, diciamo no alle pippe.

E può essere, eh. Ma se si gioca con serie e personaggi di cui non ci frega molto è facile fare i superiori. Chi se ne sbatte dei Thundercats, in fondo, o dell'unicorno arcobaleno e del castello di cristallo. Ma cosa diremmo davanti a una serie Netflix con un Lupin III quindicenne che alla vita dà sempre del tu come Pierino, accompagnato da una Fujiko senza tette e da un Jigen biondino di Luzzi armato di fionda? Saremmo tutti così scialla, chissene, questi americani che non c'hanno un'esistenza cosa se la prendono a fare, signora mia, lol, sfighé?


102 

Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Adoravo She-Ra. Avevo la bambolina ed ho desiderato fortemente il costume di carnevale, senza ottenerlo perché mia madre diceva che faceva piuttosto schifo (immensa delusione). Da super estimatrice della principessa del potere non so che pensare, mi ha spiazzato vedere il suo nuovo aspetto. Ok, è pensato per affascinare le nuove generazioni di bimbe e la She-Ra degli anni 80 non ha di certo un aspetto super-mega-ggggiovane-yeahyeah. Di sicuro la storia sarà stravolta e la biondina non sarà imparentataimparentata neanche da lontano con caschetto d'oro per ovvi motivi. Ci sta, deve sempre far presa sul nuovo pubblico. Appunto! Non potevano far saltare fuori dal cilindro un progetto totalmente nuovo a questo punto? Ovviamente, queste sono mie considerazioni a caldo, staremo a vedere.

    RispondiElimina
  3. "Ma cosa diremmo davanti a una serie Netflix con un Lupin III quindicenne che alla vita dà sempre del tu come Pierino, accompagnato da una Fujiko senza tette e da un Jigen biondino di Luzzi armato di fionda? "

    Ho appena vomitato la colazione, rammentando quell'orrore di serie mai realizzata (Thanks God!) dove Jigen ciucciava un leccalecca perché la sigaretta faceva brutto.
    Detto questo, la questione è complessa, effettivamente. L'esempio che hai fatto è paradossale ma abbiamo anche visto quanto la gente sia uscita di testa all'idea di Ghostbusters donne prima ancora che arrivasse il film (oggettivamente orribile) solo per il vilipendio portato a una serie cinematografica e animata che "funzionava".
    Però è proprio la "riciclabilità" e piattume originale di serie come She-Ra, My Little Pony, Lady Lovely Locks, persino Jem e le Holograms (anche lì, il film faceva schifo ma l'idea di rinfrescarle non mi è dispiaciuta) a renderle "vittime" ideali di questi stravolgimenti. Io, nata nel 1981, ricordo più il merchandising che le serie animate in questione quindi probabilmente significa che il cartone animato in sé valeva una cicca o poco più e probabilmente al giorno d'oggi vedere sullo schermo una Princess of Power con l'età di una trentenne non è appetibile per le ragazzine, che di quest'epoca hanno bisogno di modelli comportamentali e sì, anche "fashion".

    Io ammetto di essermi spaventata giusto per il character design della trasformazione, perché le altre foto che hai pubblicato non mi fanno gridare all'orrore, quindi probabilmente darò una chance alla serie (anche perché sono una di quelle che adora sia il nuovo My Little Pony sia i Teen Titans GO!, che sicuramente a molti antristi sembreranno un'aberrazione) e mi riserverò di capire se come prodotto merita e se, effettivamente, lo stravolgimento ha apportato qualcosa di buono per il pubblico di riferimento, a prescindere dallo svuotare le tasche a voi poveri genitori :)

    RispondiElimina
  4. triste.... tutto è omologato, banalizzato, rimminchionito a misura di un certo settenne di oggi... che se è molto più avanti di noi settenni del 1980 o giù di lì, per certe cose, se gli togli tablet e smartphone, è pericolosamente vicino alla lobotomia... detto ciò, la battuta sui sei vocaboli di certuni, me la rivendo (cit. la fonte però...)

    RispondiElimina
  5. Guardando un po' di cartoni con mia figlia ho notato un'altra grossa differenza rispetto ai cartoni che guardavo io da piccolo: l'assenza totale di "epica".
    Mi spiego: He-man era un cartone scemo, però al suo interno i personaggi prendevano seriamente le minacce che affrontavano; nella loro ingenuità rischiavano veramente la pelle, e in qualche modo te lo facevano sentire.
    Oggi la stragrande maggioranza dei cartoni mi sembra siano scritti come parodie di quelli che guardavamo noi da piccoli: anche in quelli di taglio più "avventuroso", la minaccia non è mai seria, tangibile, veramente pericolosa. Prendiamo ad esempio l'ultima serie dei Teen Titans: ogni situazione drammatica è funzionale solo a gag o battute. Di per sè non sarebbe una cosa negativa, parodiare gli stereotipi del genere può anche essere divertente... però ha senso se quegli stereotipi li sai riconoscere. Su 5-6 serie avventurose ce ne può stare una satirica/comica/parodistica... Ma se sono tutte così, i bambini di oggi non sono in grado di riconoscere questi stereotipi perchè non li hanno mai visti.
    L'unica eccezione meritevole credo sia TrollHunters (che infatti è rivolta ad un pubblico un pochino più grande)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono abbastanza d'accordo con te ma Teen Titans è una parodia e funziona proprio per quello. Prende volutamente in giro i super tizi ed è volutamente scema senza mai prendersi sul serio. Se vedi il trailer del film dove perculano Deathstroke dicendogli che uguale a Deadpool con lui che ci tiene a ribadire che non è lui la copia certo non cercano il pathos.

      Elimina
    2. Concordo, si cerca di rendere tutto una burletta. C'è un sacro timore dei simboli e dell'epicità: un esempio lampante è quello che succede alla povera spada di Luke Skywalker all'inizio di TLJ, o all'imbarazzante Thor: Ragnarok. Tutto deve per forza essere ridotto a una battutina, a una gag, tutto deve essere ridimensionato, niente può più essere testosteronico e fico. E noi, pur vivendo in un mondo diverso e forzatamente meno da action heroes di quello che sognavamo una volta, in cuor nostro lo sappiamo tutti e ne soffriamo. Non penso sia un caso che Fury Road sia stato coperto da una valanga di premi: in un'epoca di amicizia e sentimenti, magici unicorni e balletti spaziali, è l'unico film ad aver avuto il coraggio di donare allo spettatore quello che intimamente ogni uomo voleva da sempre pur senza saperlo, ovvero un chitarrista che suona riff metal usando un lanciafiamme mentre è legato a un camion in corsa in un deserto post-apocalittico pieno di esplosioni, donne guerriere seminude, motociclette e proiettili. Sono gli ultimi battiti di un cuore morente, quello dell'intrattenimento virile, ferito mortalmente dal morbo dell'ironia millennial.

      Detto questo, Teen Titans è in effetti una parodia.

      Elimina
    3. E' una cosa su cui riflettevo anch'io. Nei cartoni di oggi, probabilmente per non turbare le giovani menti, hanno completamente eliminato il conflitto, che è l'anima della storia. Senza conflitto che trama vuoi che ci sia? Nessuna: solo tizi che vanno di qua e di là, fanno cose e vedono gente.
      Esempio: un cartone su aerei che si trasformano in robot. Negli anni 80 diventa subito epica guerra planetaria contro automobili-robot per il controllo del Cubo di Energon o epica guerra intergalattica contro una razza aliena gigante che non ha mai sentito parlare di amore, oggi il meglio che si riesce ad ottenere è un gruppo di robottini cicciotti che consegnano pacchi a bimbi che devono fare la festa di compleanno.

      Abbiamo fatto vedere i Puffi a mio figlio, gli è venuta paura. Perchè l'unica cosa buffa di Gargamella è l'aspetto caricaturale del disegno: il personaggio è un negromante che cuoce pozioni ed evoca demoni e dà la caccia ai Puffi per ucciderli. Per un bambino che ha visto solo cuccioli che aiutano le tartarughine ad attraversare la strada questo è un horror.
      Per noi era un respiro di sollievo tra Kenshiro e Zambot 3 :D

      Elimina
    4. Detto questo, i disegni mi piacciono, così come mi piacciono i disegni del nuovo Voltron. Ma se poi le storie si ridurranno alle giornate di una giovane donna intenta a vivere il prodigio del suo ciclo mensile ostentando sicumera (ma magari! sarebbe comunque una trama...), tanto vale limitarsi a guardare gli screenshot su internet.

      Elimina
    5. "Mi spiego: He-man era un cartone scemo, però al suo interno i personaggi prendevano seriamente le minacce che affrontavano; nella loro ingenuità rischiavano veramente la pelle, e in qualche modo te lo facevano sentire."

      Onestamente? Io questo senso di minaccia non lo sentivo. E anzi, molti cattivi americani dell'epoca erano praticamente molto fumo e poca sostanza. Un Mumm-Ra, uno Shredder, un Megatron intimorivano ma alla fine le prendevano sempre. Mai una gioia. Tanto lo sapevi che il buono vinceva e che ti faceva la lezioncina morale a fine puntata.

      E poi perchè Skeletor, nonostante l'aspetto spaventoso, aveva una vocina nasale ed era circondato da scagnozzi col QI di un ministro del M5S? Perchè all'epoca non potevi andare oltre un certo limite con i cattivi, dovevano essere "cattivi ma non troppo". Non a caso gli sceneggiatori di He-Man dichiararono che ad un certo punto cominciarono a scrivere diversi episodi dove He-Man e Skeletor collaboravano in modo da poter dare al poveraccio qualche sembianza di vittoria.

      E comunque l'aspetto non fa la cattiveria. Anzi, io adoro i cattivi americani "camp", tipo Lui delle Powerpuff Girls*, Aku di Samurai Jack, il Joker del DCAU ecc. Tutta gente in egual misura buffa e pericolosa. O ancora Bill Cipher di Gravity Falls, che è un triangolino col cappello a cilindro... che però ha interamente sterminato la sua dimensione e può permettersi di dire "uccidere",mentre il povero Shredder si deve prendere un'altra lavata di capo da Krang perchè ha inevitabilmente rimediato una figuraccia.

      * A proposito delle Powerpuff Girls, qualcuno è fan dei Gorillaz?

      Elimina
    6. Ho rivisto recentemente tutte le puntate di He Man, I cattivi erano volutamente minkioni , concordo, ma i pericoli erano reali. Su tutta la serie ci sarà stata una puntata parodia ( quella in cui trap jaw e Beastman catturano Orko e lo obbligano a fare magie assurde),: Per il resto i pericoli ci sono sempre; invasioni aliene, popoli schiavi di gladiatori cosmici, meteoriti , skeletor che vuole dominare Eternia, attacco di draghi, attacco del popolo formiche, amici pietrificati . Ci sono i buoni ed i malvagi, tutto molto manicheo, tensione poca perchè si sa che vinceranno i buoni, ma almeno si danno da fare..
      Prendiamo invece un cartone non parodia pensato per i piccol e che odio, super wings.Le missioni sono insegnare ai bambini a ballare al carnevale o portare loro il cappello per un costume. Cosa ci sia di interessante non so, infatti questi questo cartone è stato immediatamente dimenticato e non mi raccontano mai nulla di quanto accade nelle puntate .
      Diverso paw patrol. pur essendo infatti il cartone decisamente infantile, i problemi spesso ci sono e sono seri , da protezione civile ( allagamenti, black out, incidenti ferroviari..) con l' occasionale minkiata.
      DIciamo che uno su mille ce la fa, come direbbe Morandi, ma com'è dura la salita...

      Elimina
    7. @Jacopo
      Daccordo su tutta la linea, qusta cosa della mancanza di una linea epica si riscontra non solo nei cartoni americani di ultima generazione, ma anche in molte serie anime moderne devo dire

      Elimina
  6. Il discorso è il punto di vista come dici tu. Effettivamente She-Ra era una sorta di valchiria, la principessa del potere invincibile contro l'orda di Hordak e non una teenager. Svecchiarla come immagine era necessaria ma così mi sembra eccessivo. In questo modo le serie non sembrano manco lontane parenti.

    La sensazione che si prova a vedere questo tipo di reboot è quella che confezionino un prodotto per giovani con moltissime g appiccicandogli sopra un franchising utile ad attrarre anche 30/40enni. Serie che richiamano solo nei nomi e nelle ambientazioni quelle originali ma che parlano di tutt'altro o quasi.
    Preferisco un approccio diverso. Trasformare opere che nascevano anni fa per ragazzini in opere per adulti, provando ad alzare l'asticella. I presupposti e la caratterizzazione rimangono intatti mentre il tono viene reso molto più maturo, superando tutte quelle limitazioni di trama che ti devi importi se narri una storia ad un ragazzino come la violenza esplicita e la sessualità. Per esempio la She-Ra del fumetto di He-Man a me era piaciuta molto visto che inizialmente veniva presentata come uno dei generali di Hordak a cui era stato fatto il lavaggio del cervello.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. era un generale rinnegato anche nella serie originale Filmation ( he man e il potere della spada)

      Elimina
  7. Faccio un altro mini-esempio: di recente ho visto non ricordo che serie per bambini con protagonisti un elfetto e una fata; la puntata verteva su di un drago che sembrava brutto e pericoloso ma che alla fine si scopre essere un cucciolone bonaccione. Il fatto che il drago fosse pericoloso lo si capiva solo perchè gli abitanti del villaggio scappavano ogni volta che lo vedevano, però mi son chiesto... mia figlia ha mai visto rappresentato un drago "veramente" pericoloso?? Tipo quello de "La bella addormentata" Disney? Senza questo background di conoscenza, rimane solo un cartone scemo ancora più scemo.

    RispondiElimina
  8. La motivazione "ufficiale" fronita dalle majors per cui i cartoon USA odierni sono tutti dal tono comico e dal character design umoristico-grottesto è perché i pischelli d'oggi l'avventura la trovano già nei videogiochi, quindi nei cartoon cercano solo divertimento.

    RispondiElimina
  9. Mi pare l'ennesima cagata moderna e sono triste per aver scoperto che esiste. Credo che la desessualizzazione del personaggio non sia tanto per realismo, quanto per una questione di paraculaggine: se avessero usato come personaggio principale una ragazza bionda con un bel fisico sarebbero incorsi in infinite polemiche su racism, ableism, fat-shaming e chi più ne ha più ne metta. Con il redesign hanno ora un personaggio nero, una cicciottella, una furry e una ragazzina: nessun tipico eroe USA anni '80, quindi nessuno che possa lamentarsi (almeno in teoria, dato che sicuramente ci sarà chi accusa She-ra di appropriazione culturale o di essere troppo magra o di essere eterosessuale o che so io).
    Concordo sul fatto che gli imbecilli saltano su parlando di buonismo e radical-chiccheria per i motivi più disparati (io stesso mi sono beccato del buonista per aver detto a un tassista che postare video da lui ripresi col cellulare mentre guidava con passeggeri a bordo era da idioti), però va anche detto che gran parte delle scelte di design/casting del giorno d'oggi sono spinte da un altro tipo di estremismo di segno opposto, quello cioè della diversity over everything else. La diversity, intendiamoci, non è assolutamente un male, tuttavia quando la priorità diventa non infastidire le femministe anche a scapito della qualità del prodotto allora abbiamo un problema, IMHO.

    RispondiElimina
  10. She-Ra è una regazzina indisponente bella zio perché ormai tutte i cartoni d'avventura USA hanno smesso di usare gli adulti come protagonisti: Adventure Time, Steven Universe, Starr vs the Forces of Evil, Gravity Falls e potrei andare avanti un bel po'.

    La differenza col remake dei Masters è che qui non si e voluto puntare a far appassionare sia vecchi che nuovi utenti ma solamente le nuove leve, in più a vederlo questo mi sembra più un cartone, come dicevamo da piccoli, "da femmine" esattamente come la linea di giocattoli dell'epoca, mentre il cartone originale era più pensato come uno spin-off di He-Man, riproducendo lo stesso tipo di storie, quindi più gender neutral se non proprio fatto per lo stesso pubblico di ragazzi maschi che guardavano He-Man e che parteggiavano per She-Ra, Glimmer e le altre non per identificazione ma perché erano gnocche.
    Stavolta invece hanno voluto puntare al target originale della linea di giocattoli, le ragazze/ine.

    Ora il vero problema di questo cartone, giudicando le immagini, è che potrebbe diventare l'ennesimo cartone brutta copia di un anime, come Totally Spies o l'inguardabile Martin Mystere, ma per ora è presto per giudicare.
    Gli darò comunque un'occhiata...ma se mi hanno rovinato Hordak m'incazzo a morte!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Totally spies mi pare molto piu "sessualizzato" di questo, paradossalmente!

      Elimina
    2. Decisamente molto di più, ma il mio paragone con TS era il voler scopiazzare lo stile e le espressioni facciali degli anime, e finora gli esempi che ho visto fanno pena e schifo e sanno di brutta copia, non di omaggio o di apprezzamento dello stile.

      Elimina
    3. Se non lo hai visto e hai voglia, pure se ASSOLUTAMENTE nasce come scimmiottamento degli anime che "vanno di moda" (perchè i giapponesi li hanno fatti col computer :D :D), prova Avatar la leggenda di Aang e la Leggenda di Korra.

      Elimina
    4. ewwwww no grazie , ho troppi anime veri ancora da recuperare per guardare le brutte copie XD

      Elimina
    5. LO stile è una cosa ma non è una copia, anzi, molti personaggi sono molto buoni.

      Elimina
  11. Sicuramente il primo impatto visivo, mi ha fatto storcere il naso (avendo ovviamente in memoria immagini completamente diverse), avrei preferito se nel restyling avessero mantenuto l'età del personaggio, quindi principessa adulta e non ragazzina. Vedremo com'è la sceneggiatura della serie.
    Al massimo andrà a finire nel grande buco nero del NPM (non per me).

    RispondiElimina
  12. quando hai fatto l'esempio di Lupin me lo sono immaginato... e stavo per mettermi a piangere, sul serio.
    ne morirei.

    comunque ritengo che questa "moda", chiamiamola così, dipenda soprattutto da un fatto: i nostri miti d'infanzia erano quasi tutti eroi adulti, problematici, violenti, in mondi devastati, in pernenne conflitto e pericolo ma tutti dal cuore puro e votati a bene, guardando Ken quello che mi arrivava era che il mondo è complicato e solo diventando eroe del proprio tempo puoi migliorare le cose, combattendo e sacrificandoti se serve.

    oggi gli eroi non devono esistere, i ragazzi non devono crescere ma devono rimanere dei lobotomizzati a vita, perchè questo rende più semplice il manipolarli. quando ero piccolo se volevo un giocattolo troppo costoso se andava bene lo ricevevo per il compleanno o per natale e vedi di farlo durare per anni senza romperlo.
    oggi a 5 anni già hanno uno smartcoso da un centinaio di €, ricariche mensili appena iniziano ad essere grandicelli, il nuovo smartcoso perchè quello vecchio ha già un anno o perchè l'hanno sfasciato contro un muro in un impeto d'ira quando il genitore non l'ha fatto uscire perchè non ha finito i compiti (io se avessi sfasciato un oggetto da 200.000 lire per rabbia sarei finito a lavorare in miniera...), devono rimanere controllati, controllabili ed omologati più a lungo possibile, magari pure per sempre.

    RispondiElimina
  13. Conoscendo i lavori di Noelle, sicuramente si butterà sulle relazioni, conflitti e identità sessuali tra i personaggi. Però mi aspetto anche combattimenti veri e bei plot twist. Poi sinceramente a me il design nuovo piace e sono nato nel 87 quindi seguivo la She-ra originale che più donna, mi sembrava semplicemente una barbie con la spada.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "...sicuramente si butterà sulle relazioni, conflitti e identità sessuali tra i personaggi..."

      Boia, interessantissimo: hai appena messo la pietra tombale su una qualsiasi possibilità di vedere questo già pessimo reboot

      Elimina
    2. A me in effetti sembra un transessuale sta nuova scera...mi rifiuto di usare il VERO nome per questa cosa.

      Elimina
  14. She-Ra, sebbene costola di He-Man (la mia serie preferita di tipo sempre), mi è sempre piaciuta.
    Una principessa guerriera, bella, forte, e per certi aspetti anche più riuscita della sua controparte maschile barbaro-smutandata.
    Vederla ridotta così mi devasta.
    Sembra (è?) la solita rEgazzina in piena crisi adolescenziale, che quando si trasforma (prima foto) sembra una fatta di crack, circondata dal solito gruppo di amiconi ormai stereotipato-consolidato; l'amica del cuore con la taglia forte (e le gambette disegnate malissimo, quelle lineette mi fanno uscire il sangue dagli occhi), l'amico politically correct, Catra che sembra ancora più complessata...
    Solita operazione bimbominkia per rEgazzini che invece di immedesimarsi in, e avere come modelli di riferimento, personaggi magari altrettanto stereotipati ma almeno forti, devono farlo attraverso il solito pantheon di casi umani.
    Prossimamente, o magari cameo nella serie, He-Man cinese.
    Sipario.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bè, dai, per essere onesti il "gruppo di amiconi stereotipato-consolidato" non è un male unicamente di quest'epoca. Sfido chiunque a dire a botta sicura il titolo di "quella serie anni 80 dove i 5 protagonisti erano un pdf, un bassista carismatico, una donna, un ciccione e un bambino" :D

      Elimina
    2. In alcune serie animate sicuramente sì, ma forse più quelle Jap tipo il già citato Voltron e decine di altri robottoni, per non parlare di tutto il filone Yattaman, Calendarman e compagnia, dove c'erano sempre i due eroi giovani, e i tre cattivi in configurazione bonazza, magro col nasone, tizio robusto :D
      Quelli dei Masters erano praticamente tutti modelle ed energumeni disegnati uguali...tranne Orko e Ram-Man :D
      Anche lì super stereotipone, ma personalmente l'ho sempre visto come "positivo"; preferisco un eroe che rappresenta un ideale superiore, anche difficile da raggiungere, che non uno "della porta accanto". Oggi probabilmente è il contrario.

      Elimina
    3. @Whiteout "...Solita operazione bimbominkia per rEgazzini che invece di immedesimarsi in, e avere come modelli di riferimento, personaggi magari altrettanto stereotipati ma almeno forti, devono farlo attraverso il solito pantheon di casi umani..."
      Stretta di mano e pacca sulla spalla virtuale

      Elimina
  15. Stringato: i tempi cambiano, i gusti cambiano, i trend vanno e vengono, gli anime hanno conquistato l'America*,chi usa il termine "buonismo" senza alcuna ironia non andrebbe preso sul serio, se hai più di 20 anni niente può rovinarti l'infanzia perchè bambino non sei più e Gumball è uno dei cartoni per bambini più geniali degli ultimi anni. Pace.

    Ps. Nimona lo lessi anni fa, quando era ancora pubblicato online come webcomic. Certo che certa gente riesce veramente a farsi una carriera in pochi anni. Capitasse a me,eh...

    Ps 2. Proprio stamattina ho visto due fanart di All-Might di My Hero Academia disegnate da Jim Lee e Rob Liefeld e mi ha fatto un effetto strano...

    RispondiElimina
  16. Nuooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!111!!!!1!1!1!!1!1!

    RispondiElimina
  17. Lo dico: a me questo nuovo chara-design piace.

    Dico di più: mi aspetto anche un certo tipo di trama, da questo chara-design. So già che questo sarà più difficile, ma sperare non costa nulla.

    Detto questo: la grafica non fa il cartone, anche se le eccezioni si contano sulle dita della mano di Capitan Uncino (Steven Universe).

    E non sono nemmeno contro il ringiovanimento a prescindere, per venire incontro al presupposto target determinato dalle teste d'uovo del marketing.

    Forse il problema è nella nostra generazione: abituati dalla massiccia iniezione di cartoni giapponesi (non necessariamente dedicati ai bambini, agevoliamo ricordarlo) a confrontarci con eroi che dimostrano quasi sempre un'età maggiore di quella dichiarata (Seiya ha tredici anni nella prima serie dei CdZ, Kenshiro ne ha 18), fatichiamo ad adattarci ad un nuovo canone che vede protagonisti con una età grafica e alle prese con temi meno adulti di quelli con cui ci confrontavamo noi.

    Resta il fatto che i nuovi Thundercats sono una mer*a: il loro nuovo look rimanda in modo anche troppo diretto al mondo di Gumball e alla sua ridicola e deleteria inutilità (davvero, mai visto un cartone con tale assenza di qualsivoglia valore educativo, anche solo l'affrontare le conseguenze delle proprie azioni non è assolutamente contemplato in quel cartone, con tutte le conseguenze del caso. Ecco, possiamo dire che qui c'è perfetta identità tra design e temi: tutta roba da sciacquone).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "abituati dalla massiccia iniezione di cartoni giapponesi (non necessariamente dedicati ai bambini, agevoliamo ricordarlo) a confrontarci con eroi che dimostrano quasi sempre un'età maggiore di quella dichiarata (Seiya ha tredici anni nella prima serie dei CdZ, Kenshiro ne ha 18), fatichiamo ad adattarci ad un nuovo canone che vede protagonisti con una età grafica e alle prese con temi meno adulti di quelli con cui ci confrontavamo noi."

      Verissimo. Essenzialmente molte serie giapponesi dell'epoca vedevano gli adolescenti come adulti in miniatura anche nell'aspetto fisico, invece oggi si preferisce che l'adolescente la sua età se la godi appieno.

      Per me un'altra distinzione importante da ricordare quando si parla di animazione americana è che per noi italiani l'età dell'oro dell'animazione giapponese è costituita dagli anni '70 e in parte dagli '80. Per gli americani invece la golden age è costituita dai '90 e dai primi 2000. Quello che per noi sono stati i vari Capitan Harlock, Candy Candy, per gli americani invece è rappresentato da cose come Trigun, Cowboy Bebop o da Utena e Sailor Moon. Che è il motivo per cui Zerocalcare cita anime degli anni 80 a nastro mentre in Gumball (che a me piace ma soggusti e va benissimo così) recentemente hanno animato una sequenza che faceva da omaggio e parodia alla sigla di Cowboy Bebop.

      Elimina
  18. Siamo ai confini della realtà, purtroppo, da anni sull'intrattenimento di animazione made in Usa, sarò "rassista", ma non vedo niente di degno da una vita, non certodalla sola She Ra.
    Perchè se il fenomeno pony è stato solo una gemma nel mucchio della rumenta, è da una vita che gira mucca e pollo, leone cane fifone, spongebob e altra roba simile e da li sono stati tutti così: disegnati in maniera approssimativa, veloci, divertenti(?) e soprattutto senza quell'epica, già citata da altri, dove i pericoli, per quanto scemi, appaiono reali: vedi He-Man, vedi She-Ra, vedi gli Erculoidi, vedi il cartone di Star Trek, vedi Blackstar etc etc etc.

    Perchè ci può stare che "E sai anche che i donnoni Filmation sono ormai anacronistici", per carità (anche se la principessa Daphne buttala via, pure se era di Don Bluth :D), ma se in ogni avventura gli si deve PER FORZA inserire a calci e sputi il "differente" per me l'effetto è opposto e forzato.
    I personaggi "differenti" ci dovrebbero essere senza doverci fare la puntata speciale a parte, senza doverli evidenziare con lo spiegone per far capire che oh, quella è grassa ma va bene eh! Se no che senso ha doverli integrare a viva forza, buttare lo spunto li una puntata e poi ciao io il lavoro mio lo ho fatto?
    E' stato più moderno in questo Avatar (un altro dei RARISSIMI americani ben fatti) con Korra che tante altre serie buttate li.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il differente e il grasso ci sono sempre stati, il problema è che sono sempre stati relegati a macchiette comiche nel ruolo di ghiottoni-pasticcioni-vigliacchi, anche in produzioni moderne come Trollhunters.
      Sull'inserimento di personaggi con una corporatura più robusta ma che non rientrino nel classico canone sopra descritto io invece mi trovo molto d'accordo.

      Elimina
  19. Praticamente le Winx. Salterò a pie' pari. Nel mio cuore saprò che non c'è mai stato nulla di tutto questo.

    (O.T.: non vedo l'ora che si parta per il Tokyo game show. Non parteciperò, ma la foto delle due tizie in fondo al post mi ha sderenato.)

    RispondiElimina
  20. in pratica diventerà un majokko-sentai, ma la cosa peggiore è che sarà made in usa... ewww...

    RispondiElimina
  21. Mi pare molto interessante come idea, sicuramente darò un'occhiata alla serie, che probabilmente carburerà nel medio periodo.

    RispondiElimina
  22. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  23. Come già detto da altri, questa tendenza a togliere epicità, sessualità e una certa “durezza”, la trovo davvero spiacevole. Ma probabilmente sono i miei valori ad essere passati di moda.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. più che altro secondo me è una tendenza commercialmente idiota : i cartoni finiscono per assomigliarsi tutti, avrebbe senso invece differenziare il mercato distinguendo cartoni epici dai più leggeri per chi preferisce l' uno o l'altro

      Elimina
  24. Fujiko senza tette? Lupin giovanissimo, Jigen biondino?

    Dove dove dove dove? :D

    RispondiElimina
  25. Boh... a me pare che Adora ancora ancora (hahahah ala rima...), ma Sheera sembra più un ragazzetto moccoloso che si è vestito da maghetta.. yep, ragazzetto.

    sorvolo sul resto... Sono gusti e, per me, questo design nuovo americano non dice nulla di nulla. In caso vedremo se fanno qualcosa di bello sulla storia, ma temo già la direzione che prenderanno.

    Cheers

    RispondiElimina
  26. Io onestamente credo che il problema sia fondamentalmente uno: che di He-Man e compagnia salvo gli afficionados più stretti ha smesso di fregare a chiunque già prima che finissero gli anni '80. Della mia generazione, classe 94, forse solo i frequentatori di fumetteria abbastanza accaniti hanno una vaga idea di chi sia (io faccio eccezione perchè, da super fan dei transformers, ho conosciuto collateralmente tutta una serie di cartoni coevi. Ma c'è da dire che a) i transformers hanno avuto tutta una serie di reinvenzioni anche parecchio intelligenti che li hanno mantenuti a galla b) pure la serie a cartoni storici dei transformers non fa tanto schifo quando quella di he-man.

    Tutto questo per dire che sostanzialmente sarà una serie del tutto nuova con un nome vecchio appiccicato sopra, perchè sia mai che escano fuori nuove IP belle per i bambini, devono campare dei rigurgiti anni'80 dei cartoni dei loro genitori. Meno male che c'è Del Toro che fa Trollhunters e serie correlate. I fan anziani o se ne stanno alla larga o se la guardano sapendo che sarà tutt'altro.


    Fra parentesi, a breve esce transformers cyberverse, che dal character design pare un'operazione del tutto analoga fatta per i transformers.

    RispondiElimina
  27. Da maschietto quarantenne comunque gli darò una possibilità senza pregiudizi, l'importante e non mettersi a guardare aspettandosi chissà cosa, anche se il fatto di mettere in scena un determinato franchise inevitabilmente ti porta a fare paragoni. Lo dice uno che si è fatto prendere in simpatia la nuova serie di Voltron , (che almeno nella seconda stagione diminuisce un po' la carica dell'umorismo molesto. Un poco eh?)

    RispondiElimina
  28. "Ma cosa diremmo davanti a una serie Netflix con un Lupin III quindicenne che alla vita dà sempre del tu come Pierino, accompagnato da una Fujiko senza tette e da un Jigen biondino di Luzzi armato di fionda? "

    tipo Yattaman night? Ma di esempi giappi di rielaborazione delle icone anime-manga ce ne saranno a bizzeffe

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Yattaman non aveva i temi adulti di Lupin. Non ho usato quell'esempio a caso. E possiamo citare tutti i crossover con Detective Conan o le giacche rosa del mondo, ma il mondo di Lupin è rimasto in gran parte quello. Come dimostrano i film recenti o la serie di Fujiko.
      E no, il punto non era ovviamente neanche la "rielaborazione delle icone" in sé. Quello in Giappone non esiste a bizzeffe, esiste da sempre.

      Elimina
    2. il punto è che in realtà non è importante e nemmeno dovrebbe far discutere l'età dei personaggi o lo stile usato se lo si decontestualizza dal prodotto finale, che poi potrebbe essere merda e criticato. Yattaman night alla fine era molto più serio di Yattaman pur avendo quei personaggi lì.
      Comunque Lupin dalla seconda serie in poi non è che fosse sempre serio, anzi. Nemmeno farei paragoni.

      Elimina
    3. e una serie Lupin coi ggiovani se fatta bene la gradirei assai

      Elimina
    4. Adulto non vuol dire serio, eh. E quello era un esempio, non un paragone. Tu rispondi con uno che per me non c'entra, Yattaman cavolatina, ti ho risposto perché per me non calzava come accostamento. Poi l'età dei personaggi o quello che è fa discutere chi ne vuole discutere. Se tu vuoi aspettare il prodotto finale prima di dire a, fallo. Ma qui si parlava del look e di un processo di ringiovanimento dei personaggi, non del prodotto finale.

      Elimina
    5. "e una serie Lupin coi ggiovani se fatta bene la gradirei assai".
      Ah, ecco. Capisco. A posto così.

      Elimina

    6. Perchè, a te non piacerebbe una serie con Lupin giovane se fatta bene? E comunque She-ra che era "adulto"? Se paragoni roba per bambini (She-ra) con adulti con roba per adulti non sempre seria e sovente con bambini (Lupin) allora io posso portare ad esempio roba per bambini con adulti (Yattaman) con roba per poco più adulti con bambina (Yattaman Night). Comunque il mio post sta appunto nel non farsi tanti segoni e aspettare e nel caso facesse schifo chissene'. A me il chara di per sè piace e visto che hanno voluto sfruttare un brand per bambine per non spendere in nuove IP (perchè boh se non ci fosse dietro un merchandising) allora non trovo assurdo che si segua l'attuale moda delle protagoniste pre-adolescenti come il target.

      Elimina
    7. "Perché, a te non piacerebbe una serie con Lupin giovane se fatta bene?"
      No. Non mi interessa, ma grazie lo stesso per il pensiero.

      Elimina
  29. Francamente il nuovo look di she ra mi fa abbastanza schifo. Il discorso è complesso , non voglio dilungarmi troppo qui. IL punto è che praticamente tutti i restyling non conservativi di personaggi storici hanno toppato; per " non conservativo" intendo " che stravolge i caratteri identificativi del personaggio fino a renderlo irriconoscibile". Ora ditemi se aveste visto le immagini online senza sapere per certo che era Shera de l' avreste riconosciuta... dubito fortemente. Batman con l' armatura o vestito da samurai è sempre Batman; She-Ra non c'azzecca un castello di cristallo.

    Nel dettaglio:
    1) la spada . Se c'è un dettaglio che è chiaro ed inequivolabile della coppia dei fratelli Eternia è la spada del potere. La versione del 2002 a mio avviso s'era già discostata anche troppo ( infatti la spada faceva schifo). Quella di adesso sembra una lama sopra un dolcetto siciliano alle mandorle.
    2) le spalline " imbottite" fanno veramente pena. Roba da fantascienza di serie B anni ' 30. Pena.
    3) i fuseaux sotto la gonnellina li metti per fare le pulizie del garage
    4) lo stemma a fiore diventa una stella
    5) i paraginocchia degli stivali degni di un pattinatore fanno ridere
    6) ma il peggio è : la TIARA. Signori miei, la tiara è la corona di una principessa. Questa povera sfigata ha le recchie da Pokemon o un' armatura da Asterione che fa rima con Oronzo.
    il succo del vestito di Shera è una " armatutina " di Saint Seya omega.


    Glimmer ( anche lei una principessa) è conciata invece come la classica quarantenne che va a dormire con dieci maglioni perchè si è rotto il riscaldamento.

    L? unico che finora mi pare meglio dell' originale è bow. Non ho mai sopportato l' originale bow per l' ombelico a nudo da ballerino della Cuccarini; per l' improponibile cuore nell' armatura modello orsetto del cuore ; per il capello col taglio base all' italiana da impiegato di banca; per quei baffetti da sparviero da ufficiale prussiano in disarmo.Meglio la versione attuale dove sembra Cyborg di Teen Titans Go un pelo cresciuto.

    IL punto è che un restyling deformed ci può anche stare , e può essere compatibile con tematiche adulte. Guardiamo ad esempio Final Fantasy Tactics. Anche esteticamente è stato fatto un lavoro egregio recentemente; guardate ad esempio il look di Tappers of Grayskull o degli altri pupazzetti dei Masters usciti di recente. Ma qui no, mi spiace, non c'entra un caxxo con la versione originale ed è pure brutto da vedere.

    Infine. La dicotomia She-Ra - Adora non è forte come quella Adam-He man, ma indica comunque un doppio livello: adulto e bambino. Tanto Adam è infantile e superficiale, tanto He Man è solido e attento alle propruie responsabilità. Certo il " risparmio economico " filmation li ritraeva uguali, ma era facile capire che dei due l' importante era l' adulto; sarebbe stato inconcepibile ritrarre He Man come un adolescente . I bambini giocano a fare gli adulti e si immedesimano con personaggi adulti che " hanno il potere". E ora racconto una parabola. Quando al compleanno di mio figlio sono venuti gli amichetti di 4 anni, hanno trovato i Masters e il castello di Grayskull , sono rimasti fulminati. Improvvisamente tutti gli altri giochi sono stati messi da parte, hanno giocato con i personaggi tutto il pomeriggio e tutti hanno iniziato a chiedere ai genitori dove si potessero trovare i "personaggi muscolosi". Se guardiamo il documentario dei Masters dicono che era stato fatto uno studio sui bambini da parte degli psicologi. A mio avviso l' effetto di questo studio è stato sottostimato .
    Infine.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'idea di ritrarre Adora come una minkiona stile Adam era probabilmente misogina ed è stata eliminata, eppure questo ha indebolito il personaggio. Ora tutti ricordiamo la minkioneria di Adam,ma Adora purtroppo è molto più piatta .
      She-ra era forte ed elegante al tempo stesso; questi erano i tratti del personaggio. Non vedo nulla di sbagliato in una donna forte ed elegante, anzi; conosco parecchie colleghe del genere .
      HO letto articoli online che indicano come corretta la scelta di rimuovere l'atttrattiva fisica del personaggio in quanto simbolo di una "società del pene dei 30 enni sfigati". Peccato che She-Ra fosse stata pensata per delle bambine delle elementari. A volte pare di essere tornati al peggio dell' epoca vittoriana...
      She- era era forte, era elegante, era pure sexy ( e questo lo si sapeva anche alle elementari) , e nessuno mai ci ha visto un problema fino a ieri.

      Elimina
    2. Concordo che tutta questa guerra alla bellezza (Miss America?) faccia il lavoro inverso, ossia quello di dire che se una donna é bella é stupida o che ha ottenuto la sua posizione solo per il suo viso.
      Oltretutto la bellezza é un VALORE, anche commerciale, i turisti vengono a vedere le antichità in Italia perché sono BELLE, e per me chi fa la guerra alla belezza é semplicemente qualcuno che odia il genere umano.

      Detto questo: perché Adora minchiona no ma Adam si?
      Sarà questo sessimo, o no?

      Elimina
  30. Leggendo l'articolo, tra un colpo di vomito e l'altro, non ho potuto che rammentare con tetro disappunto che questa gente sta realizzando il remake della saga delle Dodici Case dei Cavalieri dello Zodiaco...ho freddo, ho paura, tremo & temo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, no. Prodotto per Netflix, ma da un team giapponese in Toei. Regia di Yoshiharu Ashino, etc. Il che non vuol dire niente in quanto a qualità finale (e la CGI mi preoccupa), ma in comune con la nuova She-Ra c'è solo la destinazione e il fatto di essere un remake.

      Elimina
    2. limitando il discorso agli anime passati su Netflix, confesso la mia delusione per il continuo ricorso alla CGI, ed in particolare alla tecnica del Cel-shading (vedi cyborg 009, call of justice).
      Tornando alla nuova She-Ra, a 'sto punto avrei preferito uno stile più estremizzato ed in linea con quello di Nimona piuttosto che questa via di mezzo.
      Vai poi a sapere quanta carta bianca sia stata data a Noelle Stevenson per questo restyling!
      Di certo fa uno strano effetto notare come la protagonista sia femminile nei panni di Adora e maschile nei panni di She-Ra (tolti i capelli; fisico e aspetto sono quelli di un giovane atleta maschio). Strano effetto, perché lancia un messaggio opposto a quello "girl-power" che ci si aspetterebbe.

      Elimina
    3. Doc staff tecnico giapponese ma sceneggiatori Marvel.
      Io un po' di dubbi ce li ho.

      Elimina
    4. Dai, Eugene Son viene da Ben 10 e... LOL.
      Dicevo: lo staff non garantisce di per sé nulla, sottolineavo solo che c'è una differenza tra i cavalieri della computer grafica e la nuova She-Ra.

      Elimina
    5. Quoto Pandazzo, Adora "trasformata" è praticamente un maschio, a quanto pare si è volutamente persa qualsiasi traccia di femminilità: braccia grosse, zero tette, quegli shorts da runner sotto la gonna...ma perché? Quale pubblico di riferimento vogliono raccattare mi chiedo?
      Mah, di sicuro non sarà un mio problema, però fa pensare...

      @Doc la questione CdZ mi tranquillizza già di più, ma neanche poi tanto viste le ultime produzioni inerenti ai Cavalieri, tra Omega e Sho, senza contare che l'unica serie che aveva ragione di proseguire (Lost Canvas) l'hanno segata dopo la seconda stagione lasciando tutto aperto...e poi come dici c'è il problema del digitale sempre lì a dar pensiero...vedremo, ma sarei comunque più tranquillo se le serie anime prodotte da Netflix veleggiassero almeno sulla media del "guardabile", e purtroppo non è così

      Elimina
  31. No, cioè... NO! She-Ra è stata tra le mie prime attenzioni sessuali insieme a Lamù, Occhi di Gatto, Rensie la strega (per colpa della sigla) e la strega mutaforma del primo film di Conan il Barbaro. Perchè ora tutto questo? Mi state rubando i migliori ricordi d'infanzia, rimpiazzandoli con le vostre menate para-monetizzatrici.
    A parte questo, va detto che She-Ra (così come tutti i MOTU) era comunque debitrice di un forte immaginario fantasy (fortemente influenzato da autori come ad esempio Franzetta) tipico dell'epoca. Quello che a me fa male (personalmente) al di là dello snaturamento del personaggio è il volere a tutti i costi proporre questi character in salsa modernista, per strizzare l'occhio un po agli adulti di adesso con la speranza che "bimbo mio ti compro il pupazzo con cui giocavo anche io da piccolo". Però sinceramente non credo che funzioni così. Ma io dico, se vuoi vendere pupazzi o videogiochi di una principessa che si trasforma e con gli unicorni e i castelli, caxxo, fai "Pi-Na, la prinipessa adolesciente", inventati qualche stxxxta nuova! C'è sempre bisogno di andare a ruspo tra le vecchie cose? Magari un po ricopia, ma cambia i contenuti= cambia i personaggi, possibile che non ci sia più la fantasia manco per vendere le robe, e ticca sempre appoggiarsi al passato? Ristampa il passato allora!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. PS.: sui ThunderCAZ infelici e brutterrimi non mi esprimo per niente...

      Elimina
    2. Guarda, invece io credo che questo cartone prenda più lo spirito del giocattolo originale che non la serie classica.
      Il prodotto originale era un accozzaglia di Barbie+MiniPony+Spadine, erano giocattoli completamente "da femmine", dovevano essere i Motu delle ragazze, con riferimenti ai Motu ma completamente staccati come linea, tanto che le proporzioni erano diverse, era stata pensata credendo che avrebbe sfondato una linea a metà strada tra lo sword&sorcey dei Motu e il glamour di Barbie.
      é stata la Filmation a sessualizzare i personaggi, ad abbassare di parecchio il livello di glamour nel cartone e a inserire un sacco di personaggi originali dei MOTU, Hordak in primis, facendolo diventare di fatto una continuazione del cartone di He-Man, dove infatti apparivano tutti i nuovi personaggi della linea Motu.

      Elimina
    3. Io avevo Flutterina.
      E sono maschio.

      Elimina
    4. Io avevo She-Ra, l'unico personaggio che presi perché non mi piacque com'erano fatti i modelli, mi ricordo che erano molto più alti dei Masters e non riuscivo a vederli interagire insieme

      Elimina
    5. @Itlas "dovevano essere i Motu delle ragazze" sì vista la popolarità della serie all'epoca, credo abbiano cercato di avvicinare anche le ragazze al mondo dei MOTU.
      Anche perché nel mondo di He-Man c'erano giusto un maschiaccio. una darkettona, e la donna uccello :D tutte e tre belle ma non proprio il massimo per immedesimare le bambine dell'epoca.
      E allora via di principessa guerriera e relative amiche fatine-patonze (più arciere-california dream man con baffo da pornodivo incluso).
      Molto bella la genesi di She-Ra, quella del lungometraggio.

      L'unica cosa buona di questo remake, spero sia il far uscire le serie mancanti in DVD, la Dolmen è fallita lasciando il lavoro a metà : ((((

      Elimina
  32. In un mondo dove dominano le MILF i cartoni sono nettamente in controtendenza....e questo fa parecchio male

    RispondiElimina
  33. Eh, vabbeh cosa vogliamo farci? per i bambini di oggi ormai, vanno tutte queste eroine adolescenti e preadolescenti (abbastanza sulla falsariga delle eroine giapponesi). She-ra è stato un mio personaggio preferito, per un certo periodo della mia infanzia. Avevo sia la bambola che il cavallo, rosa e trasparente :D. La serie mi piaceva un sacco, e così come la Filmation aveva disegnato She-ra, l'adoravo perchè era come una sorta di sorella maggiore, fortissima e coraggiosa.

    RispondiElimina
  34. No.
    Sar razzista, fascista, seguace di fusaro, ruspa e a casa loro ma no.
    Come l'ho vista ho pensato a un transessuale.
    No.

    Facessero la parodia, così come hanno fatto per Mazzinger Z ancora ci starei...ma questa non sarà una parodia, quindi no.

    RispondiElimina
  35. Al di la' del character design che puo' piacere o meno...inutile rammaricarsene, gente. Ormai la tendenza e' quella. Gli anime hanno preso piede anche li'. E sempre piu' spesso i cartoni sono co - produzioni nippo - europee o nippo - yankee.
    D'altra parte...c'e' crisi.
    Tipo Miracoulous Ladybug, che ti diro'...sorvolando sul fatto che e' per meta' gianfransua', la trovo meno peggio di tante altre. Almeno combattono...e i personaggi sono ben caratterizzati.
    Ok, dicevamo...lo stile puo' piacere o non piacere, ma l'importante e' che ai ragazzini (e alle ragazzine di oggi) piaccia. Perche' e' a loro che si rivolge il mercato, non a noi.
    Tocca farsene una ragione. Che a noi piaccia o non piaccia a quelli non frega nulla.
    Di sicuro sara' INNOCUO come tutte le altre serie odierne. Non accadra'nulla di male, questo e' sicuro.
    E qui si apre un discorso interessante.
    I cartoni di oggi mancano di pathos, indubbiamente.
    E' pur vero che quelli yankee di una volta avevano il lieto fine incorporato. Ma la cosa non e' certo un problema.
    La sappiamo tutti. E' logico che i racconti e le storie per ragazzi finiscano bene. Ma non per questo non appasionano. In un romanzo d'avventura che si rispetti accadono casini tremendi. Il bello e' vedere come faranno i buoni a risistemare tutto!
    I cattivi arrivano ad un passo dal vincere, ma poi...perdono. Perche' sono cattivi, il loro destino e' segnato.
    E' la classica storia dei fortino assediato dagli indiani (e non voglio mancare certo di rispetto ai nativi, per carita'): il forte viene invaso, i soldati fuggono ma poi si riorganizzano e lo riconquistano. Sudando sette camicie.
    Oggi manca tutto questo. Si risolve tutto in cinque minuti, senza fatica. Tutto rassicurante. Pero'...
    Pero' da genitore cominci a vedere le cose in modo diverso.
    Questi cartoni sono inoffensivi, paragonati a quelli che vedevo io. Ma va bene cosi'. Al mondo ci sono gia' abbastanza brutture.
    Nello scorso sondaggio si parlava di cartoni inquietanti.
    Siamo sinceri: fareste vedere Bem, L'Uomo Tigre o Ken a vostro figlio?
    Una volta avrei risposto di si.
    Oggi, da papa'...dico NO.
    Avete capito bene. NO.
    Non fraintendiamo: li adoravo, quei cartoni. Ma proprio grazie a loro ho sviluppato un senso critico. Quanto basta a capire che non sono adatti ad un bambino.
    E non nego che mi abbiano insegnato qualcosa. Ma, in fin dei conti...MI HANNO DAVVERO INSEGNATO QUALCOSA?
    O i valori che vedevo in loro in realta' erano gia' dentro di me, e mi ci identificavo proprio perche' li riconoscevo?
    Intendiamoci. Una testa di cavolfiore non diventa una persona migliore guardando Ken. In quel cartone ci vedra' solo il sangue e la violenza.
    Una brava persona ci vede dell'altro. Vede l'amicizia, la lealta', lo spirito di sacrificio...
    Insomma...deve essere un genitore a trasmettere i valori ad un bambino, non un cartone animato.
    Per il resto...cio' di cui fruiamo, che guardiamo, giochiamo, leggiamo o ascoltiamo non e' che uno specchio in cui riflettiamo cio' che siamo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La grande differenza è che ai nostri tempi in Italia non c'era una cultura dell'animazione così sviluppata come lo era in Giappone.
      In Giappone già a quell'epoca c'era la consapevolezza che l'animazione poteva raccontare storie molto più profonde rispetto a quelle per bambini, sapevano che gli anime potevano avere diversi target: Ken, Bem, L'Uomo Tigre, non erano stati pensati per un pubblico di bambini ma di adolescenti: Yattaman, Carletto e Doraemon erano per i bambini.
      Mentre invece in Italia negli anni 80 regnava la cultura del cartone disneyano, di Tom&Jerry, di Daffy Duck, per gli italiani i cartoni erano per bambini, qualsiasi cartone, non c'era distinzione tra i corti di Pippo e le puntate di Bem, erano tutta roba da bambini.
      Quindi no, non si può dare la colpa agli anime giapponesi o ai loro creatori ma a chi ha importato questi anime in Italia senza curarsi del target a cui erano rivolti e mischiando tutto in unico format dove andavano in onda sia Doraemon che L'uomo Tigre.

      Poi intendiamoci, la generazione di genitori di oggi non è che sia meglio, tutti fenomeni che vogliono i cartoni all'acqua di rose ma che poi comprano senza problemi GTA ai figli minorenni.

      Elimina
    2. La mia risposta invece é si.

      Perché fin da bambino sono stato educato al BELLO, opere come La morte di Marat, Giuditta e Oloferne, La Libertà che Guida il Popolo e molte altre ce le ho davanti agli occhi fin da piccolo e per me il bello é un valore.

      Elimina
    3. "Questi cartoni sono inoffensivi, paragonati a quelli che vedevo io. Ma va bene cosi'. Al mondo ci sono gia' abbastanza brutture."

      Le favole, in quanto tali, non devono rassicurare. Devono preparare i giovani e i giovanissimi, con le metafore, ad affrontare le brutture del mondo non a nasconderle e a presentare un mondo tutto rosa e zuccheroso che non esiste. Devono dare modelli a cui ispirarsi (da qui un minimo di pathos e epica) e non buttare tutto in farsa

      Elimina
  36. Non mi piace questo stile Cartoon Network, spero che la trama sia decente.
    Per il resto quello che non mi piace nelle serie americane è l'assenza di contenuti, di idee, di un qualcosa che faccia pensare.
    Sarà che sono cresciuto con prodotti giapponesi dove ad un certo punto il protagonista deve smettere di essere un ragazzo che gioca a fare l'eroe e diventa adulto, non so, piuttosto faccio rivedere a mia figlia Conan di Miyazaki,con la comune socialista di High Harbor contrapposta all'esportatore di democrazia Indastria; uno può non apprezzare l'idea politica pacifista di fondo ma almeno c'è,'quante serie degli ultimi 20 anni hanno un messaggio?
    Questo è per me il problema: abbiamo le fasce 0-3 3-6 6-13 ma un qualcosa che sia 13+ inteso come messaggio è assente.
    Miseria! Persino una delusione come Darling in the Franxx ha un messaggio ( e lo fa malissimo, ma almeno ci prova)!

    RispondiElimina
  37. Ho iniziato a leggere il post al volo, con la distrattazione tipica di questi tempi smartfonici
    Ho ricominciato a leggere perché arrivato a metà avevo ancora in testa l'immagine iniziale e ho pensato: ma che mi frega se fanno il remake di sailor moon?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. “Io sono una paladina della legge, una combattente che veste alla marinara.... Sono She-Ra, e sono venuta fin qui per punirti... in nome della Luna ...”
      No, aspé, ho sbagliato.

      I cartoni di oggi hanno la grafica, i cartoni di una volta avevano la trama e la giocabilità …
      No, aspé, ho sbagliato di nuovo.

      Elimina
  38. Io continuo a non capire!
    Non capisco perchè usare un marchio famoso se poi lo stravolgi, ti rivolgi a un pubblico nuovo ecc.

    Stai facendo un prodotto per la nuova generazione? Allora perchè scomodare vecchi brand! Fai un cartone nuovo e basta!

    Lo fanno apposta! Lo so. E' ovvio. Lo vediamo nel mondo Marvel e DC, lo vediamo nei mille reboot e remake.

    Ma perchè? Essendo maericani la ragione può essere una sola...il vil denaro! Ma non capisco come usare un vecchio brand, facendo subito capire ai 40enni che non è roba per loro , possa portargli soldi.

    Ho pensato: Forse pensano che un 40enne ora papà (o mamma) vada subito a comprare i giocattoli di una linea che vedevano da bambini. Deve essere questa la ragione. Io per boicottaggio non comprerei mai un prodotto del genere che mi prende chiaramente in giro! A mio figlio gli faccio vedere i cartoni originali non queste copie furbe e politically correct.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vari motivi:

      1) Generi attenzione mediatica e interesse da parte delle vecchie leve (se fosse stato un fantasy generico e non She-Ra non staremmo qui a parlarne)

      2) Non devi sbatterti a reinventare tutto, hai già i personaggi pronti che bisogna solo rielaborare un po' , ma hai già ambientazioni e design già belli e pronti, risparmiando sul lungo processo creativo necessariao a creare un prodotto originale

      Elimina
  39. È palese. Il mondo e i costumi dell’occidente stanno cambiando a una velocità impressionante. Io mi sento come un brontosauro che si abbevera ad una pozza stagnante circondato da libellule grandi come fenicotteri, mentre si intravede in cielo il bagliore del meteorite che spazzerà via me e quelli come me.

    La nuova She-ra, in una serie con un target dai 6 ai 12 anni, ovviamente è una lesbica molto mascolina, con un love interest per Catra (più femminile), Bow ovviamente è diventato nero.

    Forse è necessario sbattere questioni gender e razziali in faccia anche ai bambini tra elementari e medie, forse è proprio così, forse io sono solo un brontosauro particolarmente ottuso anche per essere un brontosauro, che fissa con espressione ebete il tenue bagliore del meteorite, più intenso di secondo in secondo.

    Al di là di tutto, la nuova She-Ra che forse è un maschio - senza gonna bensì con i ciclisti perché signora mia, la gonna è sessista - mi fa letteralmente VOMITARE.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda, i pantaloncini sono in realtà l'unica cosa sensata di tutte 'ste immagini che mi fanno sanguinare gli occhi. Ti sfido a indossare una gonna e andartene in battaglia con quella. Le mise delle eroine fantasy & co. sono sempre state la cosa più irreale e perculabile dell'universo mondo, dalla notte dei tempi. Nessuna persona sana di mente andrebbe incontro al nemico in minigonna e reggiseno...

      Elimina
    2. E' per quello che sono eroi.
      Loro salvano il mondo in gonnella.
      Tu per andare in bici o ti metti i pantaloni o alla terza pedalata il pareo ti s'impiglia nella catena e rovini per terra.
      E' per quello che LORO sono eroi.

      Elimina
    3. Il riferimento alla “gonna” non era relativo alla praticità... ma alla tendenza a criminalizzare qualunque caratterizzazione di genere.

      Detto questo, attivando la modalità nerd-da-ricovero, la cara vecchia She-Ra indossava una sorta di corpetto / armatura frontale e un gonnellino corto svolazzante.
      Ho praticato thai boxe 20 anni indossando i tipici trunks larghissimi, molto simili a... un gonnellino svolazzante! :D

      Discorso analogo per gli opliti greci e i legionari romani...

      In sostanza non ho mai visto nessuno nel passato o nel presente andare in battaglia con dei pantaloncini da ciclista... tantomeno portati sotto un ridicolo gonnellino vestigiale giro-vita.

      Elimina
    4. @Stefano si oggi le questioni gender e razziali vanno affrontati sin da piccoli, perché a differenza della nostra generazione i bimbi le questioni razziali le affrontano già dalle elementari nelle loro classi.
      Quanto al gender, se si riesce a far scomparire nelle nuove generazioni la cultura dell'odio per il diverso si sarà raggiunto un gran bel traguardo

      @minty che le armature fantasy femminili siano puro fan service è verissimo, ma non sono un paio di shorts che proteggerebbero She-Ra e fracamente la gonnella con gli shorts non ha senso, o mettono uno o mettono l'altra, ma così è ridicolo, non è nè un look eroico nè un look sportivo.
      In più ricordiamoci che He-Man è sempre andato in battaglia vestendo mutande di pelliccia e un harness sadomaso e nessuno ha mai detto niente.
      Ma va bene così perché sia He-Man che She-Ra sono invulnerabili e non hanno bisogno di armature.

      Elimina
    5. Non credo proprio che creare confusione di genere nei bambini possa "far scomparire nelle nuove generazioni la cultura dell'odio per il diverso". Tale visione, in quanto a pragmatismo, mi ricorda un po' il discorso di una corrente "antifa" nordamericana che per eliminare il razzismo vorrebbero sterminare tutti i maschi bianchi tra i nascituri. Grazie a ciccio. Rispetto comunque il tuo punto di vista, a ciascuno il suo.

      Sono andato poderosamente off topic: mi scuso e torno nel mio container sepolto 6 metri sotto terra a giocare a Space Invaders su Atari 2600 mangiando fagioli in scatola, finché il generatore regge.

      Elimina
    6. Comunque leggendo i commenti sul fatto che non sia molto femminile mi sta venendo il dubbio che questa She-Ra nelle intenzioni degli autori possa essere genderfluid o a-gender.

      Elimina
    7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    8. Itlas, se non capisci il tono di certi commenti, provo a spiegartelo con un esempio:
      Il remake di Priscilla la Regina del Deserto.
      Dove Priscilla é una donna bianca molto sexy alla Sarah Connor che gira nel deserto Siriano su un mezzo corazzato con due suoi compagni bianchi iperpalestrati e eterosessualissimi a caccia degli ultimi terroristi dell'Isis.

      A me l'originale é piaciuto, ma anche questo remake non mi sembra male, in fondo é stato mantenuto il nome originale del film!

      Elimina
  40. Boh forse per una volta s'è deciso di fare un prodotto seminuovo con target giovane e non una copia/diversa con target 30/40 con neckbeard. Ci stanno rivendendo la nostra infanzia rigurgitata da anni. Il nostro mondo sembra quello di Ready Player One almeno in questo caso s'è provato a fare qualcosa non nuovo ma quasi.

    RispondiElimina
  41. Non lo so, mi sento molto talebano in questo frangente... Rivisitare, aggiornare, rendere più "moderno" un cartone dell'epoca è un conto, stravolgerlo no. Nel senso: "Star Blazers 2199" mi è piaciuto tantissimo, seppur cambiando alcune cose ha mantenuto il "senso" della serie, i personaggi, le dinamiche.
    Qui si va a prendere un'opera dell'epoca e la si stravolge per renderla omologata agli standard attuali. Lo trovo (passatemi il termine brusco) un po' uno stupro. E non lo accetto.
    Che poi metti andando avanti così che un giorno mi fanno Ken il Guerriero con Kenshiro emo e le turbe sentimentali...gnaaa fo.
    Vabbe'. Punto tutto su Adrian, di Celentano
    (sigh)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per disgrazia i jappi l'hanno già fatto. Kenshemo emo liceale.
      Pubblicato anche in Italia.

      Elimina
  42. Io la chiamo sindrome da young adult, e in un certo qual modo, sociologicamente spicciolo ma suggestivo, mi sembra una faccia di quella generale tendenza all’adolescenza infinita come nuovo mantra sociale, perfettamente incarnato dall’utente medio di Facebook, dall’ età emotiva di un dodicenne. Nella fiction, questo vuol dire una sostanziale rimozione dell’adulto come figura aspirazionale, in favore di protagonisti “teen” in linea con il target designato, al quale si fornisce la via di un’identificazione immediata. Dal punto di vista del marketing capisco che funzioni, e in Occidente l’abbiamo imparato con Harry Potter (in Giappone assai prima).
    Dal punto di vista più generale, si è creato un grande spazio intermedio fra prodotti per bambini e per adulti, che una volta erano distinti in maniera più chiara. In nome dell’ossimoro “young adult” si è di fatto creato il nuovo mainstream “per tutti”, in cui si posiziona felicemente anche l’attuale nerdismo di massa. Ce ne deve fregare qualcosa? Sì per due motivi: primo, l’abbassamento della soglia del mainstream significa che lo spazio propriamente “per adulti” si è ridotto a nicchia (intendo qui “adulti” non dal punto di vista anagrafico né da quello del rating, ma come utenti alla ricerca di un accettabile livello di qualità e complessità). Secondo, perché anche per i ragazzi di oggi si riducono le possibilità di accedere a contenuti più interessanti, creando le premesse per un circolo vizioso da cui ci vorrà del tempo per uscire.

    RispondiElimina
  43. i cartoni animati sono sempre stati uno specchio della società, 30+ anni fa la società tendeva a mettere un confine netto tra infanzia ed età adultà, i bambini sognavano di diventare adulti forti per poter fare quello che ai bambini dell'epoca era escluso ...il potere (cit.)...e quindi gli eroi dei cartoni erano quasi sempre adulti o giovani uomini. Vero c'erano protagonisti bambini, soprattutto negli anime giapponesi, ma erano quasi sempre orfani afflitti dalle peggio tragedie, quindi bambini che sono dovuti diventare grandi in fretta , cioè il cartone più "allegro" era "l'isola della piccola flo" che era una cacchio di naufraga su un'isola deserto LOL

    mentre oggi, i bambini hanno piena libertà e crescono dannatamente in fretta, tanto che non hanno il tempo di maturare, non c'è più il sogno dell'essere adulto, anzi il contrario, si vuole rimanere bambini, eterni peter pan, gli stessi adulti cercano di rivivere l'infanzia con giocattoli e appunto cartoni animati (una volta un quarantenne che guardava i cartoni animati sarebbe stato visto con diffidenze se non peggio) e quindi gli eroi dei cartoni, telefilm, film sono sempre più giovani ....chi ha detto super eroi dell'asilo in pigiama? .... non solo giovani, ma le storia quasi infantili (non sempre eh sia chiaro, ci sono cartoni deformed con marmocchi che sono più maturi di molta roba della nostra infanzia) proprio per rimanere in questa bolla di innocenza

    verrà il giorno che questa eterna giovinezza comincerà a stufare e si passerà a toni più maturi, il mondo gira, le mode e le influenze cambiano, stringiamo i denti e aspettiamo che passi :D

    RispondiElimina
  44. Così ad occhio, mi piace decisamente di più quella nuova. Sarà laggiovinezza (mia).
    Ma poi chissenefrega, ciò che conta è la trama, ho imparato da un pezzo che l'estetica quasi sempre ti frega.

    RispondiElimina
  45. Mai piaciuto il cartone originale di She-Ra più di tanto (impazzivo invece per He-Man chiaramente), il reboot potrebbe piacermi di più, ma non mi convince per nulla il nuovo character design.

    RispondiElimina
  46. Mmmmh... io non rinnegherò mai e poi mai le vecchie serie della mia infanzia e Thundercats, almeno a quanto ricordo, per me era una serie che scalciava cooli a nastro (nonostante avessi capito da mio padre musicista che era un incrocio tra He-man e il musical Cats con gli sfondi di Voltron). Però quando mi guardo qualcosa di nuovo io VOGLIO vedere qualcosa di nuovo e se queste serie danno una ventata di aria fresca ad un brand già straviziato o vecchio e fuori tempo massimo allora mi tengo le versioni anni 80 nel cuore e parto in quarta a vedermi l'ennesimo reboot. Prendiamo i transformers , ad esempio: il vecchio Commander dalla voce limpida di Pietro Reggente che grida "trasformatevi" oggi è stato sostituito da una versioni in computer Graphic in serie come Prime o RID altrettanto stilose ma anche dal robottone-patchwork con problemi fonetici e dal marcato accento di Harlem delle cagate di Bay. Sad but True... aspettiamo di vedere cosa tirano fuori e poi godiamoci quel che l'età ci permetterà di apprezzare. Secondo me avremo qualche bella sorpresa...

    RispondiElimina
  47. Ah io comunque il film di Captain Power, reboot o meno, fatto bene o a minchia di Bulldog, lo voglio. E, toccandola PIANISSIMO , lo farei girare a Rodriguez. Con Danny Trejo nel cast.

    RispondiElimina

Posta un commento

Metti la spunta a "Inviami notifiche"per essere avvertito via email di nuovi commenti. Info sulla Privacy