La storia di Aliens e Twin Peaks, l'ultimo fumetto di Alan Moore e la Silver Age della Marvel in Italia

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Nuovo giro di Microletturenuova carrellatona di libri e fumetti interessanti che hai letto nelle ultime settimane. Oggi parliamo di: La Lega degli Straordinari Gentlemen - La Tempesta di Alan Moore, Ultramega, Dietro le quinte di Aliens, Salvino di Fumeddy, Il Nao di Brown, La Fortezza 4, Decorum, I Borgia di Manara e Jodorowsky, Silver Age del Fumetto Marvel in Italia e un libro che spiega davvero quei dannati segreti di Twin Peaks [...]

LA LEGA DEGLI STRAORDINARI GENTLEMEN - LA TEMPESTA

LA LEGA DEGLI STRAORDINARI GENTLEMEN - LA TEMPESTA
Editore: Bao
Pagine: 256
Quanto costa: 23
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5

Cinque anni fa, nel presentare questo quarto e ultimo capitolo della saga de La Lega degli Straordinari Gentlemen, Alan Moore e Kevin O'Neill lo hanno definito anche come l'ultimo lavoro per entrambi nel mondo del fumetto. Qualora sia vero (e chiaramente speri che non lo sia), sarebbe una conclusione perfetta, soprattutto per la produzione dello stregone di Northampton.

Perché La Tempesta non solo porta a conclusione questa serie, riallacciando il discorso dei tre volumi precedenti e degli spin-off (la trilogia di Nemo e Black Dossier), ma è l'ennesimo, pazzesco atto d'amore di Moore nei confronti di un genere e di un pubblico di cui ama parlar male. I fumetti di super-eroi e i lettori ben più che adulti.

I comics della Golden e Silver Age, in una storia che fonde varie forme espressive (compreso il fotoromanzo) e non si fa mancare nulla: dalle pagine in 3D (sono inclusi nel volume gli occhialini) a quelle della posta dei lettori e alle finte pubblicità. Sì, è un tipo di metanarrazione che abbiamo visto tante volte, anche nei lavori di Alan Moore. Ma quando lo fa lui, appunto, è tutto diverso. Tra mille citazioni (molte delle quali piuttosto oscure, ovvio), invasioni e razzi spaziali da riviste pulp, e lampi di genio. Perché autori come Moore non ce ne sono e non ce ne saranno più in giro.

Ovviamente, per capirci qualcosa tocca aver letto le altre storie della Lega degli Straordinari Gentlemen. Ma se non l'avete ancora fatto, beh, dovreste iniziare. Lo si dice per voi.

DIETRO LE QUINTE DI ALIENS

DIETRO LE QUINTE DI ALIENS
Editore: saldaPress
Pagine: 300
Quanto costa: 69
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5

Abbiamo già parlato altre volte di questo libro, e in particolare della sua edizione in lingua inglese. Quella in italiano l'ha pubblicata a fine novembre saldaPress, per far coppia con il precedente Dietro le quinte di Alien, dello stesso autore (Jonathan W. Rinzler).

Sì, 69 euro non sono pochi, ma parliamo di un libro cartonato di grande formato (‎28.5 x 31.7 cm), che pesa quasi due chili e che, per ogni fan della saga, è una vera bomba. Le foto bellissime a tutta pagina, di illustrazioni, scatti dietro le quinte, bozzetti dei veicoli, prop usati nel film; tutta la storia della produzione di Aliens - Scontro finale, passo dopo passo. Un milione di curiosità.

Abbiamo visto tanto di come Aliens sia stato pensato e girato, ma qui c'è davvero tutto. E resta un volume bellissimo da avere in libreria. Su uno scaffale facilmente raggiungibile. Lo avrai ripetuto almeno tremila volte, ma Aliens è il tuo film preferito dopo Blade Runner. Sono pellicole il cui immaginario, semplicemente perfetto, ti attira come poco altro. 

Perciò, dopo averlo letto tutto, torni spesso a risfogliarti questo libro. Nei giorni in cui ci stai anche rispolverando, a raffiche di Smartgun, tutta la campagna di Aliens - Fireteam Elite, è doveroso, ecco.

Decorum 1 saldaPress

DECORUM 1
Editore: saldaPress
Pagine: 216
Quanto costa: 19,9
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5

Primo volume (di due) della miniserie Decorum, pubblicata da Image tra il 2020 e il 2021. Una scuola per assassine provenienti da tutta la galassia, un'elegantissima killer e un frullato di mondi semplicemente incredibile.

Merito dei testi di Jonathan Hickman, che nel creare dimensioni aliene è maestro, e delle trovate grafiche PAZZESCHE di Mike Huddleston. Una lettura che richiede un minimo di attenzione, ma lascia decisamente il segno. Bello in tutti i sensi, decisamente da non perdere se cercate una fantascienza originale, diversa, raffinata.  

La fortezza 4 Bao

LA FORTEZZA 4
Editore: Bao
Pagine: 288
Quanto costa: 26
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 4,5

Abbiamo già parlato de La Fortezza, di Joann Sfar e Lewis Trondheim: qui, a proposito del primo volume, e qui del secondo. Bao sta pubblicando integralmente questo intrigante fantasy comico, il cui volume più recente, il quarto, è composto da episodi autoconclusivi della serie Mostri della Fortezza, ognuno dei quali approfondisce la storia, appunto, di uno dei mostri del complesso.

Ciascun capitolo ha un disegnatore diverso, alcuni sono dei dannati mostri anche loro (come Yoann, con il suo stile pittorico) e il risultato è un altro viaggio variopinto in una saga riuscitissima. Se giocate di ruolo in un'ambientazione fantasy, peraltro, c'è di che prendere spunto per anni.

I Borgia vol 1 Manara

I BORGIA - VOL. 1
Editore: Feltrinelli
Pagine: 128
Quanto costa: 24
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 4,5

Nella collana "Biblioteca Manara" di Feltrinelli Comics è arrivato anche il primo dei due volumi de I Borgia, frutto di una celebre collaborazione - snodatasi in quattro storie, tra il 2004 e il 2011 - tra il regista e scrittore cileno Alejandro Jodorowsky e Milo Manara.

E se metti insieme una trama feroce buttata giù dal regista de La montagna sacra e Santa Sangre, la sensualità dei personaggi di Manara e la storia (qui molto rivisitata) che ha portato un Borgia al papato, ne viene fuori un fumetto crudo, spietato, con scorci di sublime. Le tavole con il Colosseo semi-abbandonato del quindicesimo secolo sono semplicemente da incorniciare. 

Interessante anche il lungo approfondimento di Boris Battaglia a fine volume, che racconta anche come Jodorowsky si sia avvicinato al fumetto, e del suo rapporto con Moebius. 

Il Nao di Brown Bao nuova edizione

IL NAO DI BROWN 
Editore: Bao
Pagine: 208
Quanto costa: 23
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 4,5

Nuova edizione, con una galleria di schizzi e da due tavole inedite in appendice, per il celebre Il Nao di Brown. Londra, una ragazza per metà inglese e per metà giapponese, i disturbi ossessivo-compulsivi e tanto altro, nell'unica graphic novel mai realizzata da Glyn Dillon. Fumettista (Shade, the Changing Man e altre cose per Vertigo/DC) poi diventato costumista, per pellicole come Star Wars: Il risveglio della Forza e Rogue One.

Nel 2014, scrivevi della vecchia edizione: Il Nao di Brown è un volume visivamente bellissimo. Le pagine di Dillon lasciano semplicemente a bocca aperta per la sua capacità di dar vita ad ambientazioni e stati d'animo, per il suo storytelling a cui spesso non servono i dialoghi. 

La storia ha un paio di divagazioni sul buddismo di troppo e un finale non allo stesso livello delle duecento pagine precedenti, perché scaturisce da una duplice situazione un po' forzata. Nao Brown, però, è uno di quei personaggi che non dimentichi. E con lei, la sua storia arrivati a fine lettura qualcosa ti lascia dentro. Nella migliore delle ipotesi, qualche domanda. Nella peggiore delle ipotesi, qualche domanda. 

Ultramega Saldapress 1

ULTRAMEGA 1
Editore: saldaPress
Pagine: 120
Quanto costa: 14,9
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5

Eri estremamente curioso di leggere questo Ultramega. Un atto d'amore dichiarato da parte di James Harren, non solo nei confronti dei tokusatsu, ma anche verso Devilman, La Casa, Robocop e "l'età d'oro degli anime in OAV". 

Il che, sposato ai colori esplosivi di Dave Stewart, dà vita a una storia originale, che parte da Ultraman per avventurarsi, con uno stacco temporale, nelle guerre tribali da scenario postapocalittico, condite dal grottesco da body horror. Non ci sono solo i kaiju da prendere a pugni, insomma, ma molto, molto altro.

Sorprendente.

Salvino Fumeddy

SALVINO
Editore: Shockdom
Pagine: 288
Quanto costa: 18
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 4,5

E sorprendente è anche il modo in cui Edoardo Testi, in arte Fumeddy, è riuscito a trasporre la satira politica attuale nel mondo di Dragon Ball. Così come il precedente Trumpolino, Salvino e le sette sfere elettorali è una storia che mescola molto bene una centratissima presa per i fondelli dell'improponibile classe politica odierna con rimandi continui e non banali a un immaginario che conosciamo bene. Con disegni curati, che omaggiano molto bene i lavori originali di Toriyama e i suoi personaggi.

Dalla genesi stessa di Salvino/Piccolo, a Bulmeloni, da Renzilaf a Son Konte, il viaggio alla ricerca delle sfere elettorali prosegue esattamente come un'avventura di DB. Solo che qui si sorride amaro quando ricordi che quelle apparenti esagerazioni da fumetto comico sono in realtà slogan veri, usati da anni. 

Ah, indovinate un po' chi fa il maestro Muten, qui?

È accaduto a Twin Peaks… Ma cosa? Dynit Manga

Chiudiamo con la segnalazione di due libri scritti da amici tuoi e dell'Antro. Dopo quello recente su Alien e quello su Evangelion, Francesco Tedeschi è tornato in pista con un altro, meraviglioso libro spiegone. Scritto con Cristiano Brignola e Beatrice Pesente, È accaduto a Twin Peaks… Ma cosa? (Dynit Manga, 22 euro) spiega davvero cosa cavolo è successo a Twin Peaks.

E lo fa, come i volumi precedenti citati, con competenza e ironia: episodio per episodio, e alla fine con uno spiegone che srotola la storia da tre angolazioni diverse (Judy, Bob, Rosa Blu). La lettura scorre quindi in modo piacevole e impari un sacco di cose, alternando nella tua testa i "Lo sapevo!" ai "Ma pensa!". 

Ché, oh, trentadue anni dopo, quella faccenda della Loggia Nera toglie ancora il sonno a un sacco di gente.

Silver Age del Fumetto Marvel in Italia

L'altro volume è Silver Age del Fumetto Marvel in Italia (1986-1994). Frutto di un crowdfunding portato avanti sull'omonimo gruppo Facebook, il libro di Marco Sabatino e Pierpaolo Valenti Gigliotti è un viaggio negli anni della breve avventura della Labor alla nascita di Marvel Italia. Con l'esplosione degli eroi della Casa delle Idee sparsa in decine di testate e una mezza dozzina di editori, tra Star Comics, Play Press, Comic Art, etc.

È, per tanti di noi, il periodo in cui si è diventati davvero dei Marvel fan, e in cui si cerva di orientarsi tra le mille proposte che spuntavano in edicola. Ed è inevitabilmente materiale da nostalgia potente, motore di bruschette oculari mica da ridere: per chi c'era, commuoversi sfogliando questo libro è praticamente inevitabile. 

Ci sono TUTTE le copertine delle pubblicazioni contenenti fumetti Marvel di quegli anni, e in coda delle lunghe interviste ai protagonisti di quel periodo: Lupoi, Cavallerin, Accolti Gil, Loletti, Bottero, Centerba (non è il suo vero nome). La grafica, in stile primo Star Magazine, è un gran bel tocco.

La prima tiratura del volume è andata via alla velocità di Quicksilver, ma sul gruppo FB ci sono i dettagli per partecipare - a breve - a una nuova campagna, per la ristampa.

Ricordato a voialtri debosciati che tutti i fumetti e i libri di cui si parla sull'Antro li trovate  elencati anche in questa pagina amazzonica qui, via con la chiacchiera: cosa state leggendo/avete letto di bello in questo periodo?

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Commenti

  1. Visto che di recente ho ricominciato a leggere fantasy consiglio a tutti Brandon Sanderson, in particolar modo la saga in corso delle Cronache della Folgoluce.
    Non solo leggerete personaggi caratterizzati in maniera che non si vedeva da eoni, non solo leggerete di mondi unici e con caratteristiche stranissime pure per un fantasy, non solo vi verranno i lucciconi (lacrimoni) via via che la storia proseguirà, non solo vi emozionerà il sempre crescendo di Sando che pure nei giorni peggiori ti piazza un finale stupendo, non solo vi prenderà la scimmia di voler sapere di più del sistema magico e della mitologia dell'opera, MA avrete pure voglia di recuperare tutte le opere di Sando del Cosmoverso e oltre. È la droga che dà più assuefazione di tutte, non ci posso far niente, ed io tempo fa di fantasy ne leggevo eh, ma questa potrebbe essere l'opera definitiva del genere.

    Ho recuperato anche la trilogia dei Mercanti di Borgomago di Robin Hobb, facente parte di quel mondo più grande che risponde al nome di Realm of the Elderlings.
    È indubbiamente molto valida, il primo libro prende il suo tempo per partire ma quando lo fa viaggi con i personaggi per tutto il tempo, ti lasci trasportare da sogni, desideri e tradimenti.
    La Hobb poi non si tira indietro dal dare pugni belli pesanti al lettore quando deve, detto questo non è fantasy basso alla Cronache del Ghiaccio e del Fuoco o alla Prima Legge e neppure fantasy alto alla Cronache della Folgoluce, direi più a metà. Promosso a pieni voti, non l'avessi letto subito dopo la saga che ho menzionato sopra si meriterebbe anche di più.

    In ambito fumettistico poco da dire, sto seguendo 20th Century Boys, non la nuova edizione eh, sto recuperando la vecchia e sono circa a metà. Ci ha messo un po' ad ingranare se devo essere sincero, lo sto apprezzando abbastanza ma per ora non lo considero il capolavoro di cui TUTTI parlano.
    Sto recuperando anche I Giorni della Sposa di Kaoru Mori perchè un aniblogger che seguo ne parlava benissimo da anni e mi son detto "Perchè no?", uno slice of life storico e particolarmente curato, l'autrice ha fatto un sacco di ricerche e studi sui popoli dell'Asia centrale e si vede. Poco da dire anche qui, se lo slice of life è il vostro genere questo vi piacerà senz'altro, altrimenti cercate altrove visto che la trama stessa non è lineare, si cambia spesso punto di vista e protagonisti non tornano dopo vari volumi.
    Ah, ho comprato il primo di Something is killing the children di Tynion IV e Dell'Edera e non vedo l'ora di leggerlo, penso Doc che prima o poi prenderò Ultramega, già l'altro giorno mi invitava dalla sola copertina mentre di Decorum lessi la preview tempo fa e lo stile grafico non mi fece impazzire, vedremo.

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  2. Io sto solo portando avanti lentamente cose iniziate da un po' ma ne approfitto per una segnalazione importantissima (per chi non lo sapesse):

    Sull'app SHUEISHA MANGA PLUS quasi tutte le serie sono ora disponibili integralmente (e non più solo i primi 3 capitoli e gli ultimi 3). Al momento è una promozione fino a fine anno.

    Questo vuol dire che vi potete leggere aggràtis legalmente sul tablet tutto quel capolavoro One Piece, tutta quella meraviglia di My Hero Academia, tutto quel gioiellino di Sakamoto Days e decine di altre serie di Shonen Jump, tipo Dr. Stone mi mancava ma ora lo inizio perché i disegni sono di Boichi.

    C'è solo un caveat: bisogna sapere l'inglese (o lo spagnolo o il giapponese o il gianfransuà), per ora italiano nisba.

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  3. Io sto recuperando Akira, fighissimo e visivamente incredibile, non serve dica oltre.

    Leggendo di Decorum mi è tornato in mente Black Science, mi sembra non ne se ne sia più parlato (se in live, mea culpa, le seguo troppo poco).
    Doc lo hai concluso? Piaciuto?

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    1. Adorato. E sì, in tante cose, vuoi solo per il mix di mondi, Decorum un po' ricorda la serie di Remender e Scalera.

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    2. Se dici così Doc mi invogli parecchio, però quello stile temo proprio non sia per me

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    3. È una fantascienza un attimo più complessa, che, come scrivevo, richiede dedizione e non si presta a una lettura veloce e spensierata (come invece tante cose, pur meritevolissime, di Jeff Lemire). Ma se le presti attenzione, ti ripaga con delle storie incredibili. Vale per Black Science, vale - finora - per Decorum.

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    4. Aspetta, mi riferivo ai disegni e al tratto, non allo stile della narrazione.
      Ho adorato il tratto di Scalera, non mi appassionava quello di Huddleston

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    5. Ah, ok. Beh, lì è ancora più facile: Huddlestone CLAMOROSO su Decorum.

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  4. Sul fronte lettura nessun aggiornamento degno di nota, sto andando avanti coi manga che seguo su mangaplus ma molto lentamente... Piuttosto tentato da più di una delle letture del Doc ma dubito avrei tempo e testa adesso

    Piuttosto, segnalo un cambiamnto importante per le serie su mangaplus: da settimana scorsa e per un anno, tutte le serie manga in corso sono ora leggibili per intero (anche se una sola volta per capitolo). Se sapete l'inglese (o una delle altre lingue supportate) è buon modo per recuperare serie lunghe (per esempio One-Piece) senza spendere un rene e pure legalmente

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  5. Io ho appena finito (e consiglio a tutti, se non l'avete già letto) il volume "Bruce Wayne: Assassino?" un bel tomo, che mi ha preso al punto di essermi fiondato sul sito della Panini a prenotare il seguito ("Bruce Wayne: fuggitivo").
    Inoltre consiglio a tutti (sulla fiducia, perché l'ho preso ma non ho ancora avuto tempo di leggerlo) il nuovo numero di Lupo Alberto, che prevede un restyling della rivista con nuovi autori che promette bene.

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  6. Doc, lungi da me voler fare polemica ma, Aliens? Più di Alien? 😅

    Come mai?

    E premetto che, per me, Alien è l'HORROR, quello perfetto, e da questo punto di partenza deriva la mia opinione su Aliens (che comunque rivedo sempre volentieri, eh!).

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    1. Ne abbiamo parlato tante volte. I fattori sono molteplici, ma pur restando il primo Alien un capolavoro, ho un rapporto speciale con Aliens. Perché adoro il cinema di Cameron, perché è un warmovie sul Vietnam sparato nello spazio, perché la sua estetica è pazzesca, perché è difficile girare un action-movie fantascientifico così perfetto, e perché ho vissuto il tutto in diretta, all'epoca. Alien no, quello l'ho recuperato solo in seguito.

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    2. "e perché ho vissuto il tutto in diretta"

      Sarà per quello. Non avendoli vissuti in diretta, ma avendoli visti in televisione (la prima volta), in ordine cronologico, per me il primo è stato quello di Ridley Scott, ed è stata una rivelazione. Tutt'oggi lo considero fra i migliori esempi di cinema horror. È anche per questo che la deriva action del secondo capitolo non mi ha mai convinto del tutto e, per lo stesso motivo, continuo a difendere il terzo capitolo, per quanto non all'altezza dei primi due.

      Detto tutto questo, preso al di fuori del franchise, non posso che confermare la tua stessa opinione su Aliens, ma mi resta il bias di cui sopra, derivante dal deciso cambio di atmosfera.

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    3. Ma infatti sono film diversi, due capolavori che quasi per caso fanno parte della stessa saga. Uno è appunto un grandissimo horror, l'altro il più grande war movie fantascientifico mai realizzato. Poi la preferenza dell'uno sull'altro va a gusti (qui Aliens team)

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    4. A supporto della mia eterna riverenza per il lavoro di Ridley Scott aggiungo che, per quanto sicuramente ci siano stati altri esempi precedentemente, Alien è stato (a memoria) il primo grosso, bel film (anzi, Doc, una serie di classifiche (o semplici liste) di film commistione di generi potrebbe essere oggetto di una serie di articoli qui sull'Antro, che ne pensi?) a portare l'horror nello spazio e nel futuro, unendo due dei miei generi preferiti.
      Con me non poteva che essere un film spartiacque.

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    5. Beh, no. Dan O' Bannon nello scrivere Alien fu fortemente influenzato da Il mostro dell'astronave (It! The Terror from Beyond Space), uscito più di vent'anni prima. I fantahorror esistevano da un pezzo. Questo, però, nulla toglie allo spessore di Alien, pellicola fondamentale nella storia di ben due generi.

      Ma Aliens, appunto, è un film diverso. Tanto che Cameron decise a un certo punto di non intitolarlo più Alien II, e fece di tutto per girare un suo film. Non semplicemente un sequel. Il cambio di atmosfera è stato il punto di partenza del progetto.

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    6. @Dr. Manhattan

      Ma infatti ero sicuro che esempi precedenti se ne potessero trovare a vagonate (proprio per questo, data la mia scarsa cultura sull'argomento, proponevo una serie di articoli su elenchi/classifiche di film in cui si mescolano più generi, come appunto l'horror col fantascientifico, o il noir col fantascientifico, la commedia col fantasy, e così via, i limiti sono solo nella fantasia e in quanto avresti voglia, eventualmente, di portare avanti un discorso del genere), più che altro mi riferivo a quanto Alien fosse stato impattante nella cultura pop rispetto ad altri suoi precedessori.

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