Masters of the Universe: Revelation, chi sono i cinque eroi del quinto episodio
La recensione di Masters of the Universe: Revelation ve l'ho linkata ieri. Al di là della storia principale, ci sono cinque figure che appaiono nel quinto episodio che hanno suscitato una certa curiosità in chi è rimasto ai vecchi cartoon e giocattoli anni 80 dei Masters. Ecco chi sono e da dove saltano fuori. Ovviamente, spoiler [...]
Ieri, nella recensione, scrivevi che Masters of the Universe: Revelation è pieno di citazioni per i fan. Non solo la parata di buoni e villain, ma idee, personaggi e luoghi ripresi anche dal cartoon del 2002 He-Man and the Masters of the Universe (dai dischi volanti alle decisioni del consiglio dei saggi), dai vecchi fumetti (Andra è nata nel numero 9 della serie a fumetti Masters of the Universe della Marvel, nell'86) ai ruffianissimi e bellissimi art classici usati all'inizio del primo episodio.
Come quello qui sopra, versione animata di un celebre poster dell'artista spagnolo Esteban Maroto.
Pure il bastone che usa Skeletor ha una sua storia: è lo Shaping Staff, usato nell'episodio omonimo del cartoon Filmation (puntata 19 della prima serie). E indovinate chi lo adoperava per assumere un altro aspetto?
Evil-Lyn, che si presentava al castello di Re Randor come "Magestra". Lo stesso nome che la strega usa in Revelation, quando incontra Teela e Andra, nel secondo episodio, camuffata da vecchia.
Ma parliamo dei cinque eroi che fanno compagnia ad Adam nel paradiso, là, Preternia. Fortunelli, ché loro il playset di Eternia ce l'hanno a dimensioni naturali, e chissà quanto diavolo vale quello nuovo su ebay.
Il tipo con la pettorina dorata e la fascia in fronte è He-Ro. Il povero, sfortunato He-Ro. Nel 1987, i giocattoli dei Masters of the Universe avrebbero dovuto ospitare un'intera sottolinea chiamata The Powers of Grayskull, ambientata in un passato preistorico di Eternia. Preternia, appunto (in Masters of the Universe: Revelation il nome è stato riciclato per questo paradiso degli eroi).
Alcuni cataloghi dell'epoca mostrano il prototipo di He-Ro e del suo mentore, Eldor. Ma alla fine vennero prodotti solo i tre dinosauri cyborg e i due giganti, perché la linea anni 80 dei Masters era in caduta libera e si pensava già a un rilancio (cartoon e giocattoli sci-fi dell'He-Man dell'89). He-Ro, presente anche nelle illustrazioni sulle confezioni degli unici giocattoli usciti di The Powers of Grayskull, rimase a lungo un mistero per i bambini dell'epoca.
Per vederne arrivare davvero un pupazzetto, bisognerà aspettare ventidue anni: nella linea Masters of the Universe Classics, nel 2009.
Troppa carne al fuoco... e s'è bruciata!
RispondiEliminaGrande assente, finora, Zodac.
RispondiEliminaNon vorrei dire cazzate ma Evil-Lyn, quando pronuncia la formula per aprire il portale per Preternia invoca Zodac.
Eliminawun dar non è anche un personaggio marvel spuntato in qualche storia di quasar e del progetto Pegasus?
RispondiEliminaWundarr, ennesima versione di Superman (spedito su astronave da bambino ma poi li pianeta onn esplode) incontra la Cosa e soci; poi riciclato come Aquarius.
EliminaIl 'nuovo' castello di Grayskull sembra, anche in questa nuova serie animata, come nella versione toy di Origins, più puccettoso (almeno esternamente) del giocattolo originale anni 80.
RispondiEliminaLi avevo riconosciuti quasi tutti, e quando ho visto Wun-Darr sono quasi cascato per terra: "No, He-Man del pan carrè!". Quasi quasi ci starebbe bene anche He-Mauro dei Fantanauti.
RispondiEliminaKing Grayskull con molta melanina non è certo scandaloso, ma un caso curioso. L'originale per me era bello perchè costituiva una versione più forte e seria di He-Man, senza nome ridicolo o trasformazione - la sua forza era innata, e non proveniva dalla spada.
Leggo ora che il motivo ufficiale è che c'erano troppi eroi bianchi, biondi e belli. In pratica:
"For the power of diversity!" "PC Power"!
Questa serie non è in continuity con quella del 2002, anche se ne riprende alcune idee. King Grayskull poteva essere pure verde e marziano.
Elimina"C'erano troppi eroi bianchi" (tolgo il belli, che suona malissimo nel resto della frase) vale per tutto l'entertainment dell'ultimo secolo. Negli USA, dove questa roba è nato, un cittadino su quattro non è bianco. Uno su cinque è nero.
E dobbiamo essere noi italiani bianchi a giudicare se ce ne sono troppi, quanti ce ne sono, dove ce ne sono? Quali ci stanno bene e quali no? Non credo.
La diversità è un fatto. Possiamo fare finta di niente, e farci dare giustamente dei boomer da un pubblico più giovane, più abituato a vedere le cose come stanno e a vivere in una realtà multietnica. E fare battute su un personaggio totalmente secondario di cui nessuno sapeva niente, che è diventato nero.
O capire che non è com'è andata finora. E che la diversità nell'entertainment è un bene: perché a noi non fa alcun danno, ma aiuta tanti.
A te frega niente, e ci fai le battutine sul politicamente corretto. Ora pensa a uno di quegli americani su quattro.
Ah, prima che qualcuno se ne esca con un "ma un antenato di He-Man come fa ad essere nero?", stiamo parlando di un tizio figlio di una terrestre e di un alieno, che si trasforma sollevando una spada e che ha come animale domestico una tigre verde parlante.
A livello puramente narrativo, senza entrare nel merito della questione, credo che il "campione" fosse cooptato di generazione quindi il primo è stato King Grayskull e non è necessariamente un avo di Adam. Detto questo largo agli esperti.
EliminaAnche questo è vero. Nel fumetto prequel non si parla di parentela (se non con (i due) He-Ro, ma lì è lunga). In Revelation neanche, credo. Ma dovrei ricontrollare.
EliminaSì, "belli" ce l'ho messo io, solo un'iperbole, niente di nazistoide.
EliminaAi fini della diversità però si poteva fare qualcosa di più elegante, come aumentare l'importanza di personaggi trascurati (tipo Clamp Champ, o Ninjor, che non si è ancora visto), o magari creando un nuovo eroe, potente quanto gli altri, ma per cui l'etnia non è importante, perchè non deve creare somiglianze.
Per esempio, nella serie 200X Zodak (con la k) è nero, e il modello non è niente male, dando un po' di personalità a una figura trascurata (all'epoca presi anche il motuc).
Ora che ci penso, non ci toglieranno mica questa versione di Zodak, perchè assomiglia a quello che Spike Lee chiama "Magical Negro"?
King Greyskull è un personaggio che ha un valore simbolico importante ma nei fatti conta zero visto che lo abbiamo visto per pochi minuti e non lo vedremo probabilmente mai più. Cambiare etnia ad un personaggio così la trovo una scelta indolore per i fan, avessero cambiato altri personaggi mi avrebbe stranito.
EliminaPer me vince il ragionamento del Doc. La serie nasca per il mercato statunitense ed ha senso dare a tutti dei personaggi in cui ritrovarsi rendendo maggiormente inclusivo il prodotto.
Tra l'altro, da un punto di vista prettamente grafico questa nuova tendenza alla multietnicità dev'essere una manna per i disegnatori.
EliminaPer inventare un personaggio devi riempirlo di caratteristiche uniche, in modo che lo spettatore lo riconosca immediatamente: se tutti sono maschi, bianchi ed atletici può essere impegnativo (mica impossibile eh, impegnativo). Mi ricordo il pur gradevole Kurogane (ma anche certi manga di Adachi, o l'Attacco dei giganti...), dove ogni 10 pagine mi ritrovavo a dire: "Ah, ma questo personaggio è X? Pensavo fosse Y, devo tornare indietro perché non ho capito una mazza, 'sti qua sono tutti uguali..."
La tipica "squadra a 5" dev'essere nata per un'esigenza simile: 5 personaggi diversissimi, così non si può fare confusione.
Poter inserire donne, personaggi bianchi, neri, orientali, magri o sovrappeso, ecc ecc ti dà subito un'ottima varietà di fisionomie senza far fatica: se poi sei anche un bravo disegnatore non c'è limite a quello che puoi tirar fuori...
Eccomi qua! Premetto che ancora non ho visto un episodio del cartoon per mancanza di tempo, ma questo post, pur spoilreandomi alcune cose, non me lo volevo perdere, troppo potente.
RispondiEliminaHo riconosciuto quasi tutti i personaggi (tranne il "vikingo" e il King Grayskull, il cui cambio di colore non mi ha dato il ben che minimo fastidio). A tal proposito Wun-Dar, come dice giustamente Azel, era un He-man nudo, ricolorato e armato con una spada del potere, che si vinceva collezionando i bollini del pancarrè Wonder Bread (Wonder = Won-Der = Wun-Dar). Siccome era nudo e uno dei primi set di flap sfudi dei Master era quello di Zodiak, ma nero, chi vinceva Wun-Dar tendeva a vestirlo con quel set. Ecco perchè è vestito in quel modo. Wun-Dar divenne in qualche modo canonico tra i pupazzetti standard solo in seguito...
Ciao, Zione.
EliminaNo, quella del Wonder Bread era una teoria ormai smentita. Veniva sì spedito per qualche promozione, ma nessuno sa al momento quale fosse esattamente. Tanto è vero che da tempo la fanbase non lo chiama più Wonder Bread, ma "Savage He-Man". Giusta la precisazione sulle origini del nome, comunque. Grazie :)
Acc.. che figura! Avevo letto la notizia un pacco di tempo fa, non avevo mai letto una smentita ufficiale e pensavo fosse valida, sono caduto nei tranelli dell'Internet ^_^
EliminaAvrei dovuto immaginare comunque che la cosa sarebbe stata citata su questo post avesse avuto un minimo di credibilià, però è curiosa come notizia generica, un po come quella cosa che i bambino di Super Viki era Billy Corregan degli Smashing Punpkins (Fake news che girava quando ancora non andavano di moda...)
Maledetta lobby del pancarrè... (agita il pugno stringendo una fetta di pane)
EliminaChe poi Wun dar era un he man tinto, o he man è in realtà un wun dar coi colpi di sole? Eh sono cose che non sono cose.
RispondiEliminaLa risposta è sempre nelle sopracciglia.
Eliminahttps://imgflip.com/memetemplate/120157163/he-man-wink
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