Perché Bedelia di Leo Ortolani riesce davvero a farti innamorare di una stronza e Scheletri è probabilmente il miglior libro di Zerocalcare

Bedelia Leo Ortolani Scheletri Zerocalcare Capitan Harlock Don Zauker

Microletture
 ospita questa volta una serie di volumi che ti hanno fatto commuovere, ridere, commuovere&ridere, pensare. E scomunicare. Oggi parliamo di: Bedelia di Leo Ortolani, Scheletri di Zerocalcare, Lupo Alberto, il secondo Capitan Harlock francese, Don Zauker, Kaos di Osamu Tezuka e le nuove storie de La taverna di mezzanotte. Si va? Si va [...]

Bedelia Leo Ortolani

BEDELIA
Editore: Bao
Pagine: 172
Quanto costa: 19
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5

"Amerete una stronza", recita, sicuro, il testo in quarta di copertina. Lo leggi e pensi che dai, è impossibile. Non nel senso è impossibile che uno si innamori una volta nella vita di una stronza, quello capita a tutti, ma che si possa amare un personaggio come Bedelia. Incarnazione suprema della mangiauomini senza un briciolo di cuore. La tipa di "Servi della Gleba", quella che a colazione mangia michelizarrilli e poveri cristi come Aldo di Venerdì 12.

Ecco, esattamente come Cinzia, anche Bedelia è un volume completamente slegato dalle storie in cui la protagonista è nata. Se avete letto Venerdì 12 troverete una caramellina lì ad aspettarvi, altrimenti è tutto perfettamente fruibile lo stesso. "Fa ridere?", ti hanno chiesto in tanti quando, giorni fa, ti sei bullato sui social perché a te il volume - che esce oggi - era già arrivato. 

Certo che fa ridere, è un'opera di Leo. Ma c'è anche, ed è forse predominante, una malinconia di fondo fortissima. 

Cosa succede a una dea, una donna divina che ammalia il mondo da mille cartelloni pubblicitari, quando imbocca il suo viale del tramonto, cosparsa di cattiveria e polvere di stelle? Cosa succede quando Bedelia la mangiauomini diventa una donna normale? Può mai succedere, peraltro, che diventi una donna normale?

Leo continua ad applicare con enorme bravura una scansione delle vicende dal taglio cinematografico, portando avanti una tecnica applicata già da anni in molte storie di Rat-Man e messa a buon frutto in Cinzia. Scorri veloce le pagine di Bedelia e con esse la vita di un personaggio che scopri essere ancora tutto da mettere a fuoco. Non tanto, non solo, perché ogni stronza avrà pure in fondo le sue motivazioni, ma perché ti accorgi che quella storia l'hai sempre sentita raccontare da un altro punto di vista, mai dal suo.

E alla fine, per quanto possa essere incredibile, succede davvero. La capisci. E provi pena per lei. E quella lettura t'immalinconisce dopo le ghignate. Succede che amerete una stronza, un'altra volta. Diavolo di un Ortolani.

Scheletri Zerocalcare

SCHELETRI
Editore: Bao
Pagine: 280
Quanto costa: 21
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5

Ché poi tanto Scheletri è facile l'abbiate già letto, invece, visto che è in cima a tutte le classifiche di vendita. La fai perciò breve: tenendo a parte Kobane Calling per il suo senso, il contenuto e l'incredibile esercizio di graphic journalism che rappresenta, Scheletri è a tuo parere il miglior libro di Zerocalcare.  Sì, esatto.

Gli elementi di base sembrano quelli classici di tante storie di Michele, il ritorno a un passato fatto di sale giochi, comitive, vita di quartiere e sostanzialmente un tasso molto pronunciato di maxpezzalitudine, ma Scheletri racconta tanto altro.

È un thriller con un paio di momenti belli feroci, è la storia di come nasce e si sviluppa un'amicizia pericolosa (qui nelle fattezze di un rEgazzino col ciuffo che si fa chiamare Arloc), 

è un'altra tappa del Deserto dei Tartari dell'animo con cui l'autore deve fare i conti, proiettato verso i quaranta, quando tutto il mondo sembra andare avanti tranne te. Succede a quell'età. Minchia se succede.

Scheletri è un racconto che si fa di volta in volta autobiografico per quella storia dell'università, intimo, iper-analitico o minimalista, a seconda dei casi, quando deve esplodere un sentimento e descrivertene le sfumature, o al contrario affidare solo a una serie di suoni e stimoli sensoriali vari il microcosmo di una vecchia sala giochi.

E tu, lettore, non puoi far altro che restare aggrappato, pagina dopo pagina, alla storia. Puoi empatizzare con un ricordo, con quei momenti di vita in comune, e puoi dirti fortunato se non ti sono capitate le sfighe di alcuni dei suoi protagonisti, ma ti senti lì. 

E quel fatto di sentirti lì non è solo frutto delle mille citazioni pop, dell'impalcatura a cui Zerocalcare ci ha abituato. È mestiere, capacità di raccontare, mettendoci cuore, stomaco e stavolta pure le ossa. Di quelle che si rompono, si mozzano o puoi ritrovarti in un vecchio armadio che pensavi nessuno avrebbe più riaperto.

Lupo Alberto 423

LUPO ALBERTO #423
Editore: McK
Pagine: 98
Quanto costa: 5
Dove si compra: Edicola, Amazon (ebook) 
Presidentesse: 4

Nonricordipurtroppochi, ma qualche giorno fa, qui sull'Antro, qualcuno ti ha consigliato di recuperare il nuovo numero di Lupo Alberto. Erano anni che non lo facevi, che non compravi in edicola Lupo Alberto, se devi dirla tutta. E? È stato come tornare a casa. 

Un accorato editoriale di Silver cede il passo a una piacevole storia di Ruparbert (come lo chiama PiKi, che ha voluto sfogliare subito questo giornalino con il personaggio delle caramelle gommose, come dice lei) piena di citazioni, poi a una storia di Silver, a una chicca di alcune strisce per il mercato USA dei primi anni Duemila. 

Quando sei arrivato alla storia di Cattivik pensavi di non farcela. Eri troppo il te stesso dei tempi del liceo che adorava quei personaggi (e non sapeva mai dove mettere gli albi con quel formato). Quanto è bravo Michelon vogliamo ricordarlo? E perché ti senti così male per esserti perso tutto questo pezzo di strada del lupo blu, semplicemente distratto dal resto? 

CAPITAN HARLOCK - MEMORIE DELL'ARCADIA #2

CAPITAN HARLOCK - MEMORIE DELL'ARCADIA #2
Editore: Panini
Pagine: 98
Quanto costa: 48
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 4,5

Dall'Arloc di Zerocalcare all'Harlock vero. Più o meno. Sì, anche se su Amazon (e sul sito Panini) hanno cannato la cover, parliamo del secondo volume (di 3) di Capitan Harlock - Memorie dell'Arcadia. Una nuova storia di Harlock che - dicevamo qui - Jérôme Alquié ha realizzato per l'editore francese Dargaud, con il beneplacito e la benedizione di Leiji Matsumoto (trasformato in uno dei personaggi della vicenda).

Hai iniziato la lettura di questa seconda parte, "Le abissali tenebre dell'anima", piuttosto scettico per come si stava sviluppando la trama, e invece alla fine ne sei rimasto piacevolmente colpito. 

Anche qui non mancano le comparsate di facce note del Leijiverso, ma la cosa migliore, al di là di alcune tavole di grande impatto (metti Harlock al timone dell'Arcadia e sei già a metà dell'opera), è come siano stati rispettati tanto la psicologia del pirata spaziale quanto il tono generale, così prossimo a quello dell'anime classico.  

Sì, è una storia di Harlock made in gianfransuàlandia, ma quando fanno le cose bene va detto. (Mannaggia alla miseria). 

La taverna di mezzanotte 2 Tokyo Stories

LA TAVERNA DI MEZZANOTTE - TOKYO STORIES #2
Editore: Bao
Pagine: 280
Quanto costa: 21
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 4

Anche de La Taverna di Mezzanotte e il suo legame con quella serie su Netflix del cuoco con la clientela strana (Midnight Diner - Tokyo Stories) abbiamo già parlato. Da qualche settimana è disponibile nella linea Aiken, i manga di Bao, anche il secondo volume. 

Un'altra dose di racconti, di notti legate a un cibo particolare chiesto da un cliente molto particolare - le conoscete tutti le vongole stufate al saké, no? E allora - e preparato dal cuoco sfregiato. Si legge in fretta e ti porta per un po' di nuovo lì, nel Giappone da cui manchi ormai da un anno. In un'izakaya di quelle in cui tutti fumano e alla prima birra diventano chiassosi e simpatici. Di quei posti in cui, incredibilmente, senza parlare la stessa lingua o conoscersi, si è per qualche ora tutti amici. Giuri.

DON ZAUKER: LE ORIGINI DEL MALE

DON ZAUKER: LE ORIGINI DEL MALE
Editore: Feltrinelli
Pagine: 128
Quanto costa: 16
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 4,5

Nuovo libro di Don Zauker dei Paguri, con una storia inedita a base di lockdown e gonadi esplosive e il recupero delle prime apparizioni del prete scacciadiavoli più sboccato e sopra le righe di tutti i tempi: le storie pubblicate sul Vernacoliere, a partire dal 2003. 

Da Daitarn 3 citato brandendo una confezione di viagra al fascino vintage delle pagine dell'intimo dei Postalmarket, passando per Topolino e le immancabili dichiarazioni d'affetto nei confronti di Pisa (Emiliano Pagani e Daniele Caluri sono livornesi), c'è davvero di tutto. Ma di tutto, eh. Da non leggere in presenza della zia Caterina, la catechista. 

Kaos 1 Osamu Tezuka

KAOS #1
Editore: J-Pop
Pagine: 352
Quanto costa: 14
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 4

La collana Osamushi Collection di J-Pop continua a proporre titoli pescati dalla produzione pressoché infinita di Osamu Tezuka. Questa volta è il turno di Kaos (primo volume di due), storia di fantascienza pura, con un giovane terrestre alle prese con un viaggio tra le stelle, su pianeti lontani.

Un futuro dallo stile incredibilmente retro, visto che si tratta di un'opera serializzata da Tezuka sulla rivista Weekly Shonen Magazine tra il '78 e il '79. Se togliamo, certo, l'inevitabile influenza di Star Wars e di alcune sue astronavi, alla quale neanche Tezuka - come praticamente tutto il resto del pianeta - sembra sfuggire. Si parla di amicizia, di reincarnazione (tema gettonatissimo nelle opere del Dio dei Manga) e di cosa ci rende quello che siamo. 

Ricordato a voialtri debosciati che tutti i fumetti e i libri di cui si parla sull'Antro li trovate ora elencati anche in questa pagina amazzonica qui, via con la chiacchiera: cosa state leggendo/avete letto di bello in questo periodo?

36 

Commenti

  1. Io ho letto... poi riletto... poi ri-riletto, il primo antologico di "The Goon" di Eric Powell, praticamente la versione "avec bamba tagliata male" di "The Spirit" (fa molto ridere che tra gli illustri prefazionisti c'è uno che lo dice come se fosse una scoperta per iniziati e non una cosa evidente fin dalla prima pagina)

    RispondiElimina
  2. Scheletri è lì, in attesa di tempo che manca, Bedelia correrò a comprarlo nel weekend, ché Venerdì 12 è la mia creatura di Ortolani preferita e so già che amerò la stronza Bedelia.
    La taverna di mezzanotte mi intriga, penso che lo proverò, anche perché sono orfana del dolcissimo Dosei Mansion, altro manga Aiken bellissimo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda, Scheletri appena lo inizi non ti stacchi più e in massimo 2 ore lo finisci, come ho fatto io ieri sera.

      Elimina
    2. Bello, Dosei Mansion. L'ho finito un po' di settimane fa, ma mi rendo conto solo ora di non averne ancora parlato. Doh.

      Elimina
  3. Chiamatemi Nonricordipurtroppochi. Qualche anno fa — non importa quanti esattamente...


    Scherzi a parte ho letto Scheletri ieri sera e al solito ZC non delude. Se volessi trovare un difettuccio direi che per chi ha già letto tutto di Michele non c'è granché di nuovo: l'ambientazione, il ritmo, i personaggi e in un certo senso le riflessioni sono bene o male già visti. Ma fossero sempre questi i difetti.


    Pare a me o il sopracciglio sinistro di Bedelia va per conto suo? Per me l'estetista le ha fatto uno scherzone.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero, il sopracciglio ! Però io ci ho messo un po' a notarlo. Anche se quell'immagine l'ho guardata un miliardo di volte, talmente é bella e magnetica.

      Elimina
    2. Ah, ecco. Grazie per la dritta, Gigos :)

      Elimina
  4. A questo giro sono più preparato. Ho adorato Scheletri. Pianto (tanto), riso (tantissimo), emozionato (Over 9000). Zerocalcare si riconferma un autore che sa centrare il punto: il disagio comune. Sentirsi persi, cercare di trovare un posto nel mondo quando il mondo cambia continuamente e ti lascia senza più punti di riferimento.
    Bedelia in arrivo, non vedo l'ora.
    Lupo Alberto, un must da sempre.

    RispondiElimina
  5. Anche per il sottoscritto é passata una fracca di tempo, dall'ultimo numero di Lupo Alberto.
    Diciamo che lo divoravo in quel periodo in cui avevo smesso di leggere il Giornalino (oh, dite quel che volete. Ma per un lustro circa pubblicavano fumetti della Madonna), i fumetti della Bianconi (Braccio di Ferro, Soldino, ecc.) e il Corriere dei Piccoli.
    I manga non erano ancora esplosi e quindi, complici alcuni compagni di classe, mi ero fiondato sul Lupo e su Dylan Dog.
    Comunque, il numero in questione lo ha ciappato mio fratello e sto aspettando di averlo a prestito per poterlo leggere.
    Vedrò di recuperare anche Scheletri, che ormai Calcare é un appuntamento fisso.
    Tornando al Lupo...alcune storie come quella di Uccello e delle BR (i Bravi Ragazzi, che avevate capito) sono dei capolavori, ancora adesso.
    E trai fumetti collaterali...certo, Cattivik. E pure Zuzzurro e Gaspare. Ma soprattutto Sergio, realizzato da Greg. Si, proprio QUEL Greg.
    Sai...col Lupo é sempre stato un rapporto un pò strano. Diciamo che lo hanno sempre considerato un fumetto troppo adulto per i bambini, e troppo adolescenziale per i grandi.
    Sta nel mezzo, proprio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Dite quel che volete"? Allora dirò che con la scusa che era edito dalle Paoline parecchi si sono persi un giornale che pubblicava Gianni De Luca. E Marcello Cavalli. E Jacovitti. E Franco Caprioli. E Fabrizio Caprioli. Etc. etc. etc. Altro che un lustro, avevano una serie di fumetti spettacolari e ce l'hanno avuta per anni.

      Elimina
    2. E poi Nizzi, Boscarato, Clod, Gavioli, Oneta, Zeccara, Polese, Longhi, Toppi, Micheluzzi, Tacconi, Mattioli (Pinky!!), Piffarerio (i suoi classici della letteratura a fumetti erano spettacolari), Castelli, Pagot (adoravo Micromino), Tarquinio, Giovetti (Il Torneo degli Assi, mamma mia. Me lo ricordo ancora oggi), Bottaro...e tanti altri. Senza contare poi le versioni a fumetti delle storie dei Puffi e di Lucky Luke.
      C'era stato persino Sclavi, per qualche tempo.
      Concordo in pieno. Una rivista pazzesca, per l'epoca.
      E hai ragione: facciamo pure una decina d'anni, và.
      Beh, guarda, da quel punto di vista mi risulta che anche Telenova sia delle Edizioni Paoline.
      Eppure hanno trasmesso a nastro Ken il Guerriero per anni. Anche cinque - sei volte al giorno, persino a notte fonda.

      Elimina
    3. Le avventure di Bobo scritte da un certo T.Sclavi.
      Ci arrivai anni dopo! -.-

      Elimina
  6. Quando ho finito Scheletri ho subito deciso di inserirlo nella top 3 della produzione autobiografica Calcariana. Ma l'impressione che ne ho avuto giù durante la lettura mi ha spinto a osare anche di più, frenato solo dalla bellezza degli altri due titoli della classifica (credo siano gli stessi un po’ per tutti, Kobane Calling a parte che, come dice il Doc, fa storia a sè). Tutti i livelli di lettura, la struttura, i mille strati che ci sono qui come in tutte le opere di ZC sono resi al meglio e mi hanno dato l'impressione di una storia compatta, organica anche nei suoi salti temporali, che ZC ha davvero "dominato" come mai prima d'ora. Come non è successo in Macerie Prime, opera con la quale il paragone è ovviamente quello che viene subito in mente.
    Su tutto, la maniera cristallina, e anche spietata, con cui ZC è riuscito a parlare ancora di sè e di noi. Forse, questa volta, toccando delle corde ancora più sensibili.

    Per quanto riguarda l'intelaiatura della storia, il thriller, alcune scene sono davvero di grande tensione. E devo dire, forse in controtendenza col sentire comune, che la seconda parte mi è piaciuta anche più della prima. Lì la componente di inquietudine forse diventa ancora maggiore, perchè più sottile.
    E poi, grande, grandissimo finale.

    Aggiungo una nota su una tavola in particolare, che mi ha veramente colpito, nonostante fosse piuttosto telefonata: la splash con Secco. Un mix di potenza e tenerezza.

    Per chi non l'avesse letta, su Fumettologica c'è una recensione molto interessante, che inserisce il tema della paternità anche nel rapporto tra Zero e Arloc. E devo essere sincero: non ci avevo pensato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Recentemente un amico mi ha regalato un bellissimo cartonato di grande formato di Cattivik degli anni '90 che stava a casa della madre a prendere spazio (parole sue). Però... però ha anche i classicissimi Io Paperino e Io Paperone che occupano ugualmente spazio, ma quelli non me li ha regalati. Maledetto.

      Sono un tipo riconoscente...

      Elimina
    2. Spero che nel cartonato ci siano le due storie di Cattivik che mi sono rimaste nel cuore "Il Casamento" e "Il Casamento 2, La Vendetta di Natale".

      Elimina
    3. Purtroppo no. Si tratta di Cattivik - Genio Del Male. Raccoglie storie dall'88 al '91. Ho letto varie cose di Cattiivik tanti anno fa, ma in maniera molto discontinua, per cui non so come sia, qualitativamente parlando, questo periodo.
      Ma è un regalo, quindi non mi lamenterei in ogni caso. Forse... 😉

      Elimina
  7. Bedelia la recupero, per quanto riguarda scheletri.... zerocalcare mi piace, ma a volte colpisce troppo vicino all'animo, penso che forse lo salterò. Comunque sto sempre dietro a golden kamuy, one piece e ho cominciato moby dick

    RispondiElimina
  8. Ho letto Scheletri e confermo tutto quanto hai scritto: è davvero stupendo. Ovviamente lèggerò

    RispondiElimina
  9. Ovviamente leggerò anche Bedelia, impensabile non farlo. Ecco ho finito il commento che per sbadataggine avevo troncato!

    RispondiElimina
  10. Abbastanza curioso per Zero e Leo, magari ci faccio un pensiero.
    Per quanto riguarda le letture odierne, be sono abbastanza a corto di novità perchè non mi attira quasi nulla di quello che esce ultimamente immerso come sono nel recupero di vecchie storie e testate in questo momento mariomerolo che attraverso.
    Però c'è la saga "Empyre" Marvel con F4 e Avengia che è partita abbastanza bene, niente di così nuovo ma questo mi aspetto dalla grande M rossa: intrattenimento, guerre galattiche e botte da orbi (a più non posso, A PIU' NON POSSOSSSOO SSO SSOOOOOooooo!!!). Piacevole.
    Anche in casa DC qualche cosa simpatica, dopo l'evento "Leviatan" (alla fine carino) c'è "L'anno del crimine" e la Justice Society in azione che personalmente adoro. Sempre piacevole.
    Poi continuo Judas, l'eroe western pulp e per la Cosmo sono usciti i personaggi Horror/Zozzi 70/80 ehmmm, ecco, "Sukia" non lo avevo mai letto.... -_-

    RispondiElimina
  11. Ciao a tutti Bedelia è in lista di Zero non ho ancora preso niente di bello sto leggendo Strangers in paradise.... avevi ragione Doc è veramente "emotivamente impegnativo " grazie del consiglio

    RispondiElimina
  12. Scheletri l'ho finito due giorni fa. Bellissimo, ma non lo trovo così distante dagli altri lavori di Calcare. Più maturo in alcune parti, meno riferimenti pop e più trama. Ma sui social ne avevano parlato come di un libro del tutto diverso, invece a me sembra la naturale evoluzione.
    Bedelia invece l'ho appena finito. In linea di massima lo trovo un pelo inferiore a Cinzia, ma presumo sia anche per il tema trattato. Più malinconico, ma anche più leggero. Cinzia invece aveva dietro un tema sociale abbastanza più imponente.
    Tuttavia, le ultime pagine di Bedelia ti fanno ricordare la maestria di Ortolani nel narrare una storia.

    RispondiElimina
  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  14. Scheletri è fantastico, ma secondo me il migliore di Zero è "Dimentica il mio nome"... change my mind!
    Bedelia la aspetto con impazienza e dovrei mettci le mani molto presto. Mi fa piacere sapere che Leo mantiene le promesse ma... come dubitarne?

    RispondiElimina
  15. Caspita, non ho mai letto Ortolani. Da dove inizio?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cinzia o Venerdì 12. Per motivi diversi, due ottimi punti di partenza. Prima di recuperare tutta Rat-Man, chiaro.

      Elimina
  16. Ah Bedelia, si ricordava sempre di te, anche se erano passati anni, bastava dirle il numero tatuato nella coscia....

    RispondiElimina
  17. In ritardo di un giorno ma commento lo stesso perché ho saltato la ultime due volte e mi dispiacerebbe saltare anche questa. Tra le robe elencate dal doc scheletri mi interessa, ma di ZC sono più in hype per il volume su Babbo Natale che esce il mese prossimo e credo comprerò... Bedelia non mi ispira particolarmente invece. Don Zauker prima o poi lo inizierò, e anche Kaos ispira.

    Quanto a me:

    La lettera anonima (Camilleri): terzo raccontino di Camilleri letto, e per ora direi che è il migliore perché ha più suspence, oltre che alcuni bei personaggi

    Fire Force #17-20: premesso che è uno shonen bello ma che non aggiunge elementi nuovi al genere (pur avendo le gag più divertenti di tutti i manga non comici che ho letto), nei primi volumi di questa "tornata" l'autore praticamente fa il remake di una saga di una decina di volumi precedente incredibili all'inizio, seguito da un altra ciclo di allenamenti nel solito posto e col solito maestro. Purtuttavia, riesce a cavarsela con un bello sviluppo dei due personaggi femminili principali (e che mi piacciono molto) e i soliti bei disegni. E il capitolo comico su Assault geniale.

    La via del grembiule #2: usual tatsu, divertimento garantito anche se questi capitoli li avevo già letti in scan. Dagli extra mi sto facendo una pessima opinione del gatto di casa

    Orfani #11-12: finita la prima stagione e beh, showdown prevedibile ma ben fatto, nulla da dire. Un po' di perplessità per il seguito (soprattutto, come funzionano le promozioni nel governo terrestre??) ma quando avrò occasione lo recupererò. Angelo grandissima nel volume 11, forse il miglior albo della serie. Ah e copertina stupenda nel 12

    Red Mirror. Il nostro futuro si scrive in Cina. Finalmente letto il libro di Pieranni sulla Cina e la (sua) tecnologia e le sue implicazioni per tutti noi. Breve e scorrevole, pecca magari in scarso approfondimento in alcuni casi e di eccessiva enfasi sull'eccezionalità cinese, che a tratti lo fan sembrare (sottolineo sembrare) un libro propagandistico... Ma d'altro canto ci sta quando penso a quanto poco ne sapessi di molte caratteristiche e soprattutto a quanto tendenzialmente anticinese sia il mainstream nostrano. Comunque lettura consigliata per chi voglia approcciarsi a temi come sorveglianza, sistema dei crediti sociali, smart cities e in generale alle aziende cinesi nei settori più avanzati

    RispondiElimina
  18. Scheletri è fantastico e l'hanno già detto tutti. Parliamo di Bedelia.

    Secondo me è una buona graphic novel e dà al personaggio una conclusione degna. Rosico che non viene spiegato cosa è successo a [OMISSIS] e perché non l* si vede mai. Solo... non so, considerando la relativa brevità e il numero di splash page, paragonato a Scheletri che ha lo stesso prezzo, mi sembra che non valga piena-piena-pienamente i 20 leuri che chiede. Magari ne avrei levigati via 5.

    Da ultimo, ma so che è una fisima solo mia: ma Ortolani MUORE se non mette roba cristiana cattolica in OGNI SINGOLO FUMETTO?

    RispondiElimina
  19. Fatico a leggere Zerocalcare ultimamente ma questo feroce fuoco di recensioni positive mi ha reso molto curioso quindi l'ho comprato, vedremo.

    Parlando di letture sto recuperato Samul Stern. E' circa un anno che alcuni amici mi dicono che leggono le avventure del "Rosso" e che sono molto interessanti quindi mi sono preso i primi 10 numeri in blocco. Sono arrivato al numero 9 e per ora regge bene.
    Il fumetto si inserisce nel solco di Dylan Dog o di Lukas, con tutte le differenze del caso riguardo a personaggi e storie ma il genere è quello. La lotta contro il male che è dentro di noi, un passato traumatico e un protagonista che ha una meta che non conosce ma soprattutto dei poteri inespressi sono dei topos già visti che per ora vengono dosati bene. Ho fiducia che continui ad essere un buon fumetto. Vorrei tanto il parere del Doc.

    Dylan Dog ho letto gli ultimi due numeri e non mi hanno fatto proprio impazzire. Chiaverotti è molto bravo e mi piace come scrive ma spesso e volentieri gli chiedo queste storie dove la realtà, il sogno e l'incubo si mischiano e a me questo tipo di storie mi stufano subito. E' il motivo per cui ho mollato Morgan Lost che era partito in un modo ma poi ha virato sull'onirico. Sono gusti.
    Detto questo continuerò a comprarlo e leggere del buon Dylan.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Di SS ho letto solo i primi due numeri, e purtroppo non mi ha preso.

      Elimina
  20. Doc volevo sapere cosa ne pensi su un certo risvolto narrativo in Scheletri

    --- ROVINATORE ---
    STARE ALLA LARGA
    SPOILER
    ----------------------------------

    Il modo in cui di punto in bianco quel personaggio lì mozzi il dito a quell'altro personaggio là... ecco, l'ho trovato precipitoso e poco chiaro nelle motivazioni... tu che ne pensi?

    -- FINE ROVINATORE--

    Detto ciò, ho veramente adorato Scheletri, è veramente uno di quei fumetti che vorresti non finissero mai per il modo in cui rende vivi i suoi personaggi.



    RispondiElimina
    Risposte
    1. SPOILERAZZ.
      ....
      ::::
      ....
      ::::

      Ci sta. Secondo me ci sta, per tenere in piedi il mistero fino alla fine.

      Elimina
  21. Letto Bedelia la scorsa sera...si ride tanto, ovvio, ma non si risparmiano le mazzate, sia per la malinconia di fondo, sia per i singoli episodi (terrificante quello del tassista...). Solo una speranza:
    Dopo che, grazie anche alla protagonista, ATTENZIONE SPOILER
    .
    .
    .
    .
    .
    Aldo è riuscito a chiudere quella fase, Dulcistella possa dargli un'altra possibilità.

    FINE SPOILER.

    RispondiElimina

Posta un commento

Metti la spunta a "Inviami notifiche"per essere avvertito via email di nuovi commenti. Info sulla Privacy