Neghini neghini nasalucolò, l'alterigia del cavallo Antares, le lacrime da soap di Minerva X (Jeeg Robot d'Acciaio e Mazinga Z, Blu-ray box 2)

Jeeg Robot d'Acciaio e Mazinga Z, Blu-ray box 2

Torniamo a parlare in AnimeRay di Jeeg Robot d'Acciaio e Mazinga Z, perché hai finito di vedere i box 2 in Blu-ray di entrambe le serie. Con tutta la seconda parte di Jeeg e quello che si porta dietro, dall'autogol mostruoso della regina Himika al nuovo cyborg di Hiroshi, e il secondo lotto di puntate di Mazinga Z, di cui prosegue la tua rivalutazione. Sì, mentre va in scena la soap di Minerva X [...]


Come il primo, di cui si diceva qui, anche il secondo e ultimo Blu-ray box di Jeeg pubblicato da Koch Media contiene 3 dischi raggioblù e un booklet di 32 pagine con la guida agli episodi e i bozzetti preparatori di mostri e personaggi. Il tutto a 22 euro circa. Esiste anche la versione DVD del cofanetto, su sei dischi, ma al momento costa paradossalmente di più (33 carte).


La volta scorsa dicevi come guardare finalmente con questa definizione, l'audio rimasterizzato e i sottotitoli fedeli all'originale la prima parte di Jeeg ti abbia permesso di apprezzare tutta una serie di differenze, dettagli, piccole cose che ai tempi ti eri perso. Dall'effettivo livello di Hiroshi come pilota da corsa alle parti di audio mozzate nel doppiaggio dell'epoca.

Per questo secondo e ultimo blocco di puntate, dalla 25 alla 46 (che chiude la serie con un riassuntone degli eventi principali), ti sei concentrato maggiormente sugli eventi. Su tutta la serie di novità che vennero introdotte per tenere vivo l'interesse del giovane pubblico. E, ovviamente, vendere altri pupazzetti magnetici della Takara. 


L'arrivo dell'Imperatore del Drago, aka Signore delle Tenebre, alias Signore del Drago, è una di quelle scene rimaste impresse nella memoria di un'intera generazione di piccoli selvaggi come noialtri. Himika lo invoca con quella cantilena che negli anni avremmo trascritto in cinquanta modi diversi (dice "Neghini Neghini Nasalucolò") e come premio viene uccisa dal nuovo arrivato. Un clamoroso caso di "Stai serena" decenni prima di Renzi.

L'Imperatore del Drago era forte perché incommensurabilmente truzzo. Con il drago a tracolla che poi gli avrebbe copiato lo Skeletor con spruzzino, il capello infernale, gli occhi da true malvagio nagaiano. Anche se ok, i suoi soldati, quella specie di robottini con lo scudo, facevano pena, non allacciavano i sandali ai soldati della regina, con i loro codini tradizionali da regno Yamatai.


Un'altra grande novità è il cambio di look per l'Hiroshi in versione cyborg. Ora, lo confessi: da rEgazzino impazzivi per la seconda versione, per le ragioni che snocciolerai tra un attimo. Ma a riguardarle oggi, l'eleganza (nel contesto di una serie i cui colori venivano sparati sullo schermo da un cannone il cui artigliere era campione nazionale di daltonismo, oh) del primo cyborg, demone dalla faccia rossa come Visione dei Vendicatori, non si batte.


Perché cambia aspetto, il giovine Shiba in versione cyborg? Perché già allora molte serie anime mutano pelle a metà, per non annoiare e, si diceva, per continuare a vendere merchandising assortito. Ricordiamo che Jeeg è nato perché Takara ha chiesto a Go Nagai di tirargli fuori qualcosa basato sull'idea di un giocattolo con le parti magnetiche.
Il cyborg 2.0 ha quell'aspetto lì, da eroe dei Tokusatsu, proprio perché sono i mesi in cui il fenomeno delle serie live action con gli eroi in tutina che picchiano mostri di gomma è esploso sulla TV giapponese. 
Sono i tempi del primo Super Sentai, Himitsu Sentai Goranger creato da Shotaro Ishinomori, e i Kamen Rider (sempre di Ishinomori, papà pure di Cyborg 009. Ma quanto bene gli hai sempre voluto a quest'uomo?) sono già giunti alla quinta generazione. Il nuovo Hiroshi pre-accapuzzellamento, quindi, non è più un semplice pilota di Nagai con il volto rosso. È un tokusatsu con casco integrale e visiera da motociclista.


E un sacco di rosso, giallo (e nero) addosso. Come il Ranger rosso (Tsuyoshi/Akaranger) dei Goranger, appunto. Perché ti piaceva tanto il secondo cyborg di Hiroshi, in quei primi anni 80 trascorsi con gli occhi incollati sul Seleco del salotto (sostituito dopo l'esplosione del primo modello causata dal terremoto)? Perché il suo costume ti ricordava quello, per alcuni versi molto simile, di Actarus in Goldrake. E perché a volto coperto Hiroshi sembrava un super-eroe USA mascherato, saltato fuori da un fumetto della Corno.


Poi sì, la trasformazione era una roba approssimativa con un paio di disegni statici messi in sequenza e avvolti da scariche elettriche. Scopiazzando le note pose anatomiche di Burne Hogart, già saccheggiate in casa Tatsunoko.


E sì, restava il problema DEI COLORI. Il primo Cyborg aveva approssimativamente quelli giusti per trasformarsi, una volta appallottolato, nella capuzzella di Jeeg. Questo no. Troppo rosso, zero verde. Nelle prime puntate la testa cambia magicamente tinta durante la trasformazione.

Qualche episodio dopo, si adotta la soluzione che vedete qui sopra: una testa di Jeeg lampeggiante camuffa la transizione. Inducendo probabilmente crisi epilettiche negli spettatori fotosensibili, certo, ma almeno non si vede che i colori sono sbagliati.


E poi sì, il Cyborg versione 2 combatteva spesso con la sua frusta, aveva più spazio della prima versione, in un paio di casi pure l'ardire di affrontare di petto un mostro guerriero. Almeno finché una perplessa Miwa non chiede a Hiroshi cosa diavolo sta aspettando a trasformarsi in Jeeg, ché non è che a volare in tondo per ore con il Big Shooter il carburante ce lo regalano, neh. Prego apprezzare la chiave articolare bresslinistica, ma anche corteggiamento amoroso dei maschi, con il biondo di Luzzi Hikima nello screen a destra.


Parlando di armi, la seconda parte dell'anime di Jeeg ne tira fuori di ogni tipo. La sobrietà dei leggendari Missili Perforanti (Mach Drill) e del Bazooka Spaziale viene abbandonata in favore di tutta una serie di gimmick magnetici: Takara spinge per far agganciare alle calamite di Jeeg la qualunque.

Dopo i (bellissimi) Scudi Rotanti, salta fuori una quaterna di accessori per tutte le stagioni. Che durante gli episodi vengono riepilogati con schermate come quella qui sopra: Jeeg sceglie praticamente dal catalogo cosa indossare per quella situazione. E i Centurions muti.


La grande mimmeria dei trivelloni (Missili Superperforanti), con tanto di cingoli-ginocchietti e spalline scavaroccia per il Jeeg che ad avercelo a Roma da mo' che s'era completata l'altra linea di metro. Ma anche la genuina inguardabilità dei Componenti subacquei e degli Astrocomponenti (foto in basso, rispettivamente a sinistra e a destra).

Si sarà capito che queste parti speciali non ti piacevano allora, non ti piacciono minimamente adesso. Fortuna che c'era Antares.


Il Modulo H305 Antares (Panzeroid), sparato nel cielo dalla Base Antiatomica e in grado di volare per conto proprio, prima di agganciarsi a Jeeg.


Dando vita in questo modo al robot centauro che ti faceva impazzire da bambino. Ma pure mo', eh. Lo zio dei Micronauti, sfornati da Takara qualche mese dopo riciclandone gli stampi.


L'alterigia con cui Antares guarda il suo padrone, rimasto gambizzato da un riassemblamento non perfetto dei componenti magnetici, diremo, è senza pari. Non ne fanno più cavalli robot fieri così. Anche se Antares s'è chiaramente spezzato la gamba posteriore destra. Come se fossantares.


Ma la seconda parte di Jeeg è anche il ciclo di storie di Flora. Il vecchio topos del nemico redento, del generale delle forze dell'Imperatore che si innamora di Hiroshi, lo aiuta, ritrova la sua umanità dentro uno shampoo alla mela verde.


Questa scena, in cui Jeeg non sta controllando la propria robomanicure, come pur potrebbe sembrare, ma contempla il corpo senza vita di Flora nel suo palmo, ti colpì come un doppio maglio perforante.


Tutto il dramma dell'animazione giapponese, quel modo di raccontare storie in un cartone animato così diverso da tutto quello che c'era stato prima, dagli animali antropomorfi dei cartoon USA, dritto nel petto. La tristezza sotto un cielo chiaramente magenta, perché in Jeeg - ricordiamolo - tutto era fucsia, rosa o magenta.


Tranne il tastone del Fast Forward. Ovvio. 


Per quanto riguarda il Box 2 di Mazinga Z, stesso discorso sul formato: altri tre Blu-ray + booklet. Solo che visto il numero mostruoso di puntate del primo Mazinga, qui i box sono in totale 4, non due. Questo cofanetto 2 costa ora dagli amazzonici circa 27 euro.


Dunque. Parlando del box 1, tempo addietro, dicevi come rivedere in Blu-ray una serie come Mazinga Z, nei confronti della quale non eri mai stato particolarmente tenero, ti aveva permesso di guardarla sotto tutta un'altra luce. E non solo quella blu del laser a 1080p. Sì, in molte scene Mazinga Z è tozzo, ha gli arti troppo corti, le linee un po' goffe. Ma nel complesso Mazinga Z è piena di sequenze disegnate benissimo, di sfondi memorabili, di inquadrature non banali.


Alla fine, pur non arrivando allo splendore del Grande Mazinga, è disegnata meglio di Jeeg. Per il semplice fatto che qui non ci sono puntate su puntate affidate al team Z degli animatori, in cui il protagonista è quasi irriconoscibile e tutto è disegnato a membro di mostro guerriero canide.


Qui Ryo/Koji/Ciccio Kabuto è sempre lui, Sayaka Yumi e gli altri pure, e la cura nell'animazione non subisce cali drastici. Perché, pur se la nostra percezione, con l'ordine inverso con cui sono arrivate queste serie in Italia e la scarsa fortuna riscossa da Mazinga Z nello Stivale, non è così, la verità dei fatti era che Mazinga Z era il primo di una nuova stirpe, una serie importante, di primo piano. Jeeg una come tante, che infatti in Giappone non ha lasciato quasi traccia.

Devi delle scuse, quarant'anni dopo, anche ad Afrodite A: l'hai considerato a lungo il più cesso dei robot-femmina nagaiani, ma col senno di poi era più stilizzata, dalle linee più piacevoli e meno tamarre, rispetto a Venus Alfa con la sua cofana da Cleopatra. Ma lì era il grande amore per Jun Hono a parlare, lo sai.


E anche i mostri meccanici del Dottor Inferno e del Barone Ashura hanno quasi sempre un loro perché. Sono più vari di quei cavoli di dischi volanti ovetto kinder con sorpresa di Goldrake, e pure quando terribilmente naif o kitsch o tutte e due le cose, sono a loro modo memorabili. Come il bombardiere con la faccia da cazzimma e il nome impegnativo, Genocider F9; come il mostro coleottero con il faccione spararaggi sulla schiena, Desma A-1; come la balena con zampe da salamandra meccanica, Granada E 3, con cui Koji ingaggia il bresslinz subacqueo.

Come Satan Claus P10, certo.


Ma c'è anche la grande bellezza di quelle scene dipinte per dei fermo immagine alla Dezaki, scene di ordinaria distruzione di navi, cisterne di carburante, palazzi, centrali elettriche, cisterne di carburante, cisterne di carburante, cisterne di carburante.


O le placide vedute del Monte Fuji, che sono almeno il doppio delle 36 di Hokusai, perché qui il Fuji si vede da ogni luogo. E veglia non su una Mademoiselle Anne, attenzione, ma sull'Istituto di Ricerca per l'Energia Fotoatomica. Prima che baluardo della difesa planetaria, GRANDISSIMO ESEMPIO D'ARCHITETTURA D'AVANGUARDIA, come già ebbe a dire su queste pagine una nota archistar.


Dall'episodio 34 salta fuori un altro nemico memorabile, forse il più nagaiano della cumpa di Inferno, e template poi per i generali del Grande Mazinga. L'ex nazi Conte Blocken, uno che non ha la testa sulle spalle, ma le ciglia demoniache alla Go Nagai pure sul monocolo sì.


E poi sì, c'è la fiera dell'assurdo della puntata di Minerva X (episodio 38, uno di quelli saltati dalla RAI nell'80). Mazinga Z si innamora di Minerva X, il robot compagna di Mazinga, progettato dal professor Kabuto e completato dal Dottor Hell. Robot che grazie al diamante incastonato nella panza, il "circuito compagno", fa invaghire Mazinga. Ma Mazinga non è un robot senziente, perciò tocca a Koji fare la parte di quello invaghito. Di un robot gigante, sì.

Tutta la sequenza è un meraviglioso tributo al WTF cosmico, perciò bellissima. Lui e lei romanticamente seduti su un prato durante il sakura (Minerva con tanto di ghirlanda in testa),


la gelosia di Sayaka,


lo Stacce di Mazinga.


E pissi pissi, l'amaure al tempo del rockettopanci. Ma il Barone Ashura manda il mostro meccanico arciere chiamato appunto Arcerian J5 a centrare con una freccia il circuito compagno. Minerva X piange, diventa cattiva, infine muore.


Piangendo ancora. È uno di quei momenti in cui a Nagai e i suoi non frega niente che queste sono delle macchine. Sono i suoi personaggi, c'è bisogno del dramma, e allora anche i robot, come i ricchi, piangono.


E mentre Sayaka urla probabilmente frasi di maleducazione gravi all'indirizzo dello sfortunato robot defunto, Mazinga Z decide di darle degna sepoltura.


E la getta in mare. Perché sì. E anche perché sticacchi dell'ecologia, è ancora il 1973, oh. Non pensavi l'avresti mai detto, ma non vedi l'ora di andare avanti.
Ri-rochettopanci per tutti.
40 

Commenti

  1. Le scene cin Minerva X vorrei proprio vederle, per capire se siano più commoventi o più assurde XD

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  2. Panzeroid non andare via!.
    Citazioni del menga a parte Antares è sempre meraviglioso ed una delle più grandi trovate, a mio avviso, della robotica giapponese pre Gundam.
    Da adulto anche io ho iniziato a trovare bruttissimi gli altri moduli aggiuntivi di Jeeg. Invece ( sento già arrivare una salva di pernacchie) trovo stupendi i moduli aerei e subacquei di Balattack.
    La puntata di Minerva poi l'ho ricordata bene. È strano ma effettivamente c'è tanto Magari

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  3. L'idea alla base di Jeeg mi è sempre piaciuta. La presenza di componenti specifici per affrontare un determinato nemico o semplicemente Miwa che lanciava i componenti per sostituire quelli persi durante lo scontro era geniale.
    Antares e alcuni componenti usciti dopo mi piacevano ma trovavo l'idea un po' troppo sforzata, come del resto il cambio di aspetto di Hiroshi. Le logiche dietro a tali cambiamenti sono razionali e condivisibili ma non mi hanno mai trovato pienamente d'accordo.

    Cofanetti interessanti che potrei prendere per condividere la visione con la mia Cucciola.

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  4. Con che fa rima Amaso? XD

    Scherzi a parte, mi stai quasi tentando a lanciarmi nell'acquisto della raccolta, anche solo per rimirare Flora e le modalità cyborg di Hiroshi. E, sì l, anche io ai tempi notavo più di una vaga rassomiglianza tra la seconda forma e il costume di Actarus. Però rimanevo nostalgicamente ancorato alla prima versione, che mi ricordava il look dei nemici (e ancora non lo sapevo perché imberbe, ma in seguito avrei scoperto che avevo ragione, dato che la campana di bronzo era in effetti un artefatto Yamatai...).

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  5. Beh Mazinga Z è quello che ha un po piu assurdità all'interno, anche se la puntata di Jeeg con l'autobomba che esplode sulla macchina da rally di hiroshi sotto una certa velocità fu assolutamente copiata da un certo film con sandra bullock anni dopo....

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    1. Quello con la nave da crociera? Ah, no, quello prima :)

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    2. Ma non c'era un panzone col codino sulla nave da crociera? ah no un altro ancora :D :D :D

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    3. Massì, il film era "L'Autobus che Doveva Andare Sempre Speedito".

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    4. "La corriera della morte" faceva in effetti troppo trasporto pubblico calabrese anni 80.

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    5. Reeves per aver detto no al secondo film perse la possibilità di lavorare per qualche anno.

      Mi immagino i titoli dei due film ideati dal mago del doppiaggio italiano: "Il torpedone incessante" e "Il traghetto senza recalcitranza".

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  6. Ho approfittato del black friday lo scorso novembre per comprare TUTTO quello che aveva sfornato la Koch Media (Mazinga Z il cofanetto completo, il Grande Mazinga, Godrake, Jeeg, e giammai pago anche i due cofanetti del Getta sul sito Yamato. Sono ancora in convalescenza dopo l'espianto del rene. Sto guardando tutto con molta calma, certo però è un po' dura, riguardare ora certe opere...

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  7. Dài però Himika, lo sanno tutti: se evochi il demonio, quello la prima cosa che fa è ammazzarti per gratitudine. Ma non li vedi i film?

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  8. Una curiosità Doc, il nome Panzeroid ha un qualche significato?

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    1. Boh. Ho sempre pensato fosse semplicemente frutto dell'assonanza con panzer, "corazza" (e per estensione carro armato) in tedesco. È un cavallo di metallo e quindi... ehr. Non che il nome di una stella (Antares) abbia molto senso, visto che non si combatte nello spazio né contro nemici venuti dallo spazio.

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    2. Ciao Doc, non vorrei fare il pdf ( se così perdonatemi) ma forse il nome potrebbe derivare dal notissimo film Ben Hur dove il protagonista doveva guidare una quadriga di cavalli arabi dai nomi "stellari" ed uno di questi si chiamava Antares. Magari Nagai e soci hanno preso spunto da lì per l'equino meccanico.

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    3. Antares è il nome italiano del cavallo meccanico :) Nagai e soci l'hanno chiamato Panzeroid. Pensavo a qualche collegamento tra quest'ultimo e il concetto di cavaliere da giostra medievale (Jeeg impugna la lancia quando è agganciato al cavallo), ma non me ne viene in mente nessuno.

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    4. O è giusta la prima che hai detto, oppure i vertici Takara ghiotti di panzerotti hanno imposto il nome a Nagai :-)

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    5. Grazie per la precisazione. Beh a sto punto forse i doppiatori italiani avevano in testa Ben Hur. O forse tutto questo è frutto di un lunedì pomeriggio per me troppo pesante. :-D

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  9. Ricordo male o Goldrake e Jeeg andavano in onda in contemporanea in Giappone? I componenti aerei ecc di Jeeg fanno il paio con il Goldrake 2 & co ed erano tutte scopiazzature della serie Getter. Goldrake nella seconda tranche di episodi (dove debbutano i componenti) scontava l'odio per Venusia e le lamentele del pubblico ed era cambiato in corso. Altro che i nazi nerd incazzati per Cap Marvel... Su Jeeg non ricordo campagne d'odio.

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    1. Sono partite lo stesso giorno, il 5 ottobre '75. Grendizer su Fuji TV, Jeeg sull'odierna TV Asahi (all'epoca NET). Ma Goldrake è durata molto di più e si è chiusa sei mesi dopo.

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    2. Adesso capisco perché sono le mie due serie preferite. Questione di compleanni, di lì a qualche ora sarei venuto al mondo io :)

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  10. Premetto che il ribaltone in casa Yamatai non l'ho mai digerito troppo bene.
    Scelte di regia, eh. Ma mi sa piu' di marketing.
    Ma a me mi piaceva la Himika, punto.
    Idem per la trasformazione, anche se in effetti non e' che con la prima ci si potesse combinare gran che.
    Per fortuna, tutto il resto contro-bilancia alla grande.
    Nuovi upgrade per Jeeg, su cui spiccano gli Astro - componenti e ovviamente il modulo Qccp...no, il modulo H725...va beh, Antares.
    Oh, anche a me il Jeeg centauro sembrava una pheeghata spaziale.
    Lo batteva solo il King Star in combo con Sagittarius di Calendarman.
    Poi ovviamente la faccenda del cambio dirigenziale non va giu' ad altri, iniziano gli scontri di potere, Mimashi viene silurato in maniera viulenta e arriva Flora, che c'ha il musetto troppo carino per essere cattiva fino in fondo, e forse con Hiroshi ce n'e' pure...
    Insomma, il tutto rimane su livelli ottimi, per fortuna.
    Ora, io continuo a pensare che se la serie di Mazinga Z non fosse arrivata per ultima, mezza massacrata e pure tronca...staremmo tutti qui a idolatrarlo proprio come i jappo.
    E invece...siamo venuti su col culto di Goldrake, con quelli del Sol Levante che ci guardano perplessi e si chiedono che cavolo ci troviamo di cosi' bello, visto che la' non se lo sono filato di pezza.

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    1. Per quanto mi riguarda, Mazinga Z mi piaceva, ma Koji avrei voluto vederlo mangiato dai cani :P

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    2. Si, non era proprio il massimo.
      Il tipico antesignano del tappo strafottente e raccomandato che tanto sali' agli onori grazie alle gesta dei suoi quattro compagni di sventura.
      Che si facevano il mazzo e poi alla fine i meriti se li pigliava lui.
      Parlo di Seiya, ovviamente.
      Di punto in bianco Ryo/Koji/Alcor/Kay/Corey/Beppuzzo si ritrova un robottone tra le mani, dono nel caro nonnino che in realta' era un pazzo furioso.
      Senza che effettivamente si stabilisca se e' buono per questo mestiere, oppure no.
      Lo deve pilotare lui, punto e basta.
      Poi mettiamoci pure Sayaka che e' una sfrangimaroni da competizione (e qui cito LE PIU' GRANDI PHEEGHE DI LEGNO DELLA STORIA DEI CARTONI GIAPPONESI, il primo post del Doc che ho letto!!), un professore che e' privo di qualsivoglia carisma con quella faccia da impiegatuccio del catasto ed il quadretto e' completo.
      Niente a che vedere con Tetsuya, che per pilotare il Great si e' sottoposto ad allenamenti sovrumani, al punto di entrare quasi in simbiosi col suo robot. Peccato che per contro abbia sviluppato una personalita' egocentrica e misantropa diventando uno sbruffone, un arrogante e un fanatico.
      Sul serio, sulle prime e' insopportabile.
      Sul dottor Kabuto...beh, e' di un'altra categoria. Anche se come padre e tutore e' da denuncia.
      Come tutti i padri scienziati delle serie robotiche, del resto.
      Vogliamo parlare del dottor Shiba?
      E parliamo. Di come ha insuppostato un artefatto miniaturizzato nel corpo del figlio, a sua insaputa...
      Infine Jun. Che dire...lei, insieme ad Evarista ed Ernesta, saranno sempre in un posto speciale del mio c...uore, ovviamente.

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  11. Fosse uscito adesso o dieci anni fa, sarebbero già spuntati gli Hentai con protagonisti Mazinga e Minerva, oppure una bella fanfiction su Wattpad. :-p

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    1. Figurati se in qualche oscuro angoletto dell'internet qualcuno non ci ha già pensato (Regola 34).

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    2. Ma anche negli anni 80 c'era un certo Kazonga, eh.

      https://docmanhattan.blogspot.com/2011/06/kazonga-il-cugino-zozzo-forte-di.html

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    3. Quando esce il chogokin di kazonga?
      Certo in vetrina occupa spazio ma metterlo tra venus e Afrodite.
      Ammorre a primo raggio gamma ( e lui di gamme ne ha tre,quindi...)😂

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    4. Mii, Kazonga...
      Cosa avete tirato fuori, raga.
      E niente battute!!
      Pero' c'e' da notare che al termine della prima battaglia di Riccione rimangono solo macerie e sfollati, come al termine di ogni puntata di Zambot 3.
      Era avanti, altroche'.
      C'aveva una profondita' che levati, c'aveva.
      E niente battute!!

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    5. Ora che ci penso, robottoni spiaggiati sulla riviera romagnola? Non è che Vanzella e Genovese l'ispirazione per Beta l'hanno presa anche da lì?

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    6. Po' esse.
      Gran bel fumetto, tra l'altro.
      Una vera sorpresa.
      E mi hai fatto ricordare che non ho ancora recuperato il secondo volume, mannaggia li pescetti...

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  12. ...in classe nostra fu "Magherini Magherini TolonTolon"... ma ho saputo anche di Nechirin Nechirin Eselincoolò....

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  13. il biondo nello screenshot tratto da jeeg si chiama Ichima e non Amaso

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    1. Giusto. Faccio sempre casino tra i nomi di quei due ministri senza portafoglio della Regina.

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  14. Questi Raggio Blu mi tentano sempre ! E penso che sia giunto il momento di farli miei

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  15. Come tantissimi bambini italiani ho amato Jeeg visceralmente e l'ho rivisto a più riprese in fase adulta, mi sorprende come fin piccolo facessi caso a determinati aspetti di questo anime come la 2a trasformazione che mi ricordava tantissimo Actarus (Grazie Mille Doc per la conferma!) ed alcuni atteggiamenti di Hiroshi che non mi convincevano tanto tra espressione facciale e doppiaggio italiano.
    Mi sono rivisto anche Mazinga Z ed il Grande, il primo l'ho trovato invecchiato non benissimo, molte mimmate e Koji che continuo a non sopportare.
    Al contrario invece trovo ancora oggi bellissimo il Grande Mazinga, adoro Tetsuia e Juno e a 46anni sono rimasto basito davanti a Venus; Bellissima!

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  16. Ma solo io nella struttura dell'Istituto di Ricerca per l'Energia Fotoatomica ci vedo sparato un kana? Uno dei più importanti, tra l'altro, se ben ricordo. Concidenze?

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  17. E niente, riguardando questi screen mi son reso conto che quella cosa lì da nagaiano integralista che c'é a un certo punto in Promare è ancora più nagaiana integralista di quanto ricordassi.

    Che te ne è parso di Promare, doc, l'hai visto?

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    1. Purtroppo non sono riuscito. Temo dovrò recuperarlo in home video, quando sarà.
      Peccato, perché mi intrigava tanto.

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