Mercedes di Daniel Cuello, Attica, Zerocalcare, Ghost in the Shell, Darth Vader e le altre letture della settimana
Dove per "letture della settimana" intendi che di tanto in tanto ti ricordi di scrivere dell'ultima tonnellata di fumetti letta grosso modo negli ultimi 7-10-15 giorni. È quindi tempo per un nuovo giro di Microletture, tra fumetti italiani, manga, fumetti italiani in stile manga, pizze in faccia, guerriere Sailor, ragazzine portagiornali e Darth Vader. Andiamo? Andiamo [...]
MERCEDES
Editore: Bao
Pagine: 224
Quanto costa: 21
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5/5
Con ogni probabilità, Mercedes di Daniel Cuello è il volume più avvincente che tu abbia letto negli ultimi, boh, mesi? Un altro racconto distopico di Daniel che porta agli eccessi la realtà in cui viviamo, satira efficacissima del mondo politico e di tutto quello che gli ruota attorno. Cioè, appunto, tutto, a cominciare dalla vita delle persone comuni. Protagonista assoluta, tanto da non aver bisogno d'altro nel titolo che il suo nome di battesimo, Mercedes la dea, Mercedes la donna potentissima da prima repubblica, con la sua fuga, i suoi segreti e l'umano nascosto sotto l'imperturbabilità da mostro senza cuore. "Una storia su cosa succederà se continuiamo a far finta che vada tutto bene", recita la quarta di copertina. Non è difficile capire perché.
È un fumetto che ha tutto, Mercedes: la storia, una protagonista che rimane impressa, un ritmo da film. Ecco, sì, ti ha lasciato quella sensazione da pellicola europea da cui non puoi scollare gli occhi neanche per un secondo, per non perderti neanche mezzo sguardo. Storytelling mostruoso, finirà sicuramente nella tua top 3 dei fumetti dell'anno (a proposito, le votazioni sono ancora in corso. Perciò votare!). Leggetelo.
LA SCUOLA DI PIZZE IN FACCIA DEL PROFESSOR CALCARE
Editore: Bao
Pagine: 298
Quanto costa: 22
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5/5
Per praticità hai messo la copertina vanilla, ma a te hanno mandato da Bao la fiquissima Fatality Variant, che si sappia. Dunque. Raccoltona di storie di Zerocalcare che è importante per tutta una serie di ragioni. La prima è che alcune di queste, soprattutto quelle per uaired, te l'eri perse, pur seguendo Michele su talmente tanti social da esser prossimo alla denuncia per stalking. Perché il flusso di notifiche va come va, troppa roba, si perdono i pezzi, etc. La seconda è che i tre inediti sono fantastici, soprattutto quello sul salo... salmone del libro di Borino. La terza è che La scuola di pizze in faccia del professor Calcare è, di suo, una risposta perfetta alle critiche così, a uffo, dei capiscer dell'Internet a cui rode per il successo meritatissimo di Zero. Quelli che non lo capiscono, senza averlo mai letto. Quelli che vorrebbero dirgli cosa fare e come. Quelli che, insomma.
Ci stanno i raccontini sul quotidiano che l'hanno reso famoso, ci stanno quelli di impegno civile, come il celebre Questa non è una partita a bocce pubblicato sull'Espresso, e ci stanno pure le recensioni cinematografiche e televisive. ZC, il suo mondo, le sue idee e, sempre e che va su tutto, più del parmigiano, l'onestà intellettuale dietro ogni singola scelta. A Michele bisogna voler bene e basta. Ah, sì, e dirgli grazie. Per tutto.
ATTICA #1
Editore: Bonelli
Pagine: 144
Quanto costa: 4,9
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 4/5
Un manga in sei volumetti, anzi, in sei tankobon. Un manga scritto e disegnato da Giacomo Keison Bevilacqua. Un manga pubblicato da Sergio Bonelli Editore, che prosegue nella sua sperimentazione di formati e mondi diversi. Ora, la via occidentale al manga è una sorta di El Dorado che in tanti hanno provato a trovare negli anni, ma che pochi (pensi a Last Man) sono effettivamente riusciti a raggiungere. Giacomo deve avere una buona mappa, perché sembra sulla strada giusta. Attica parte bene perché ha tutti gli elementi di uno shonen che funziona: il ritmo, i personaggi, un eroe dal look fichissimo, un bel contesto (un mondo distopico che, pure qui, ricorda fin troppo il nostro e la sua classe dirigente indigeribile), un mistero. E una costruzione degli eventi avvincente, con il prologo infilato in coda al resto. Funziona la storia, funziona il comparto grafico.
Non ti piacciono molto i momenti giovanigiovanotti in alcuni dialoghi, sì, ma credi siano comunque funzionali per il tono che si è voluto dare al racconto. È, del resto l'effetto, che ti fanno i dialoghi di quasi tutti gli shonen, quindi credi sia perfettamente normale. Resti a bordo per il numero 2? Decisamente. Ah, sempre in quanto anziano, ci hai messo almeno venti secondi a capire che no, l'edicolante non ti aveva cancellato una parola del testo in quarta di copertina con un pennarello, per farti un dispetto.
GHOST IN THE SHELL: GLOBAL NEURAL NETWORK
GHOST IN THE SHELL COMIC TRIBUTE
Editore: Star Comics
Pagine: 168 e 240
Quanto costa: 18,9 e 11,9
Dove si compra: Fumetteria, Amazon / Amazon
Presidentesse: 4/5
I due volumi che vedete nella foto qui sopra, anche se concettualmente simili, sono in realtà molto diversi. Si tratta, in entrambi i casi, di antologie di storie che omaggiano il mondo di Ghost in the Shell. Ghost in the Shell Comic Tribute è però un tankobon che raccoglie l'approccio al mondo del maggiore Kusanagi, di Bato, Togusa, Saito e il resto della Sezione 9 da parte di vari mangaka, alcuni dei quali già coinvolti in quel mondo (come Takumi Oyama di GitS: Arise).
È un volumetto molto godibile, perché si passa dalle storie sul background dei personaggi seriose ad altre completamente folli, come quella di Tony Takezaki che chiude l'albo (la parte sul merchandising, penne con donnina nuda anni 70 inclusa, ti ha fatto sbellicare), a quelle più avventurose, cyberpunk, erotiche (Boichi di Dr. Stone dà vita praticamente a un remake della celebre orgia lesbo "in barca" con Motoko Kusanagi del primo Ghost in the Shell). Perché GitS può essere tante cose, anche se il ricordo comune a tutti gli autori coinvolti, quando parlano del loro primo approccio al manga di Masamune Shirow, è che non ci hanno capito nulla. Il che ti conforta, perché la prima volta, da rEgazzino sulle pagine di Kappa Magazine, effettivamente non ci hai capito nulla manco te, nonostante venissi da alcuni anni di letture cyberpunk.
Ghost in the Shell: Global Neural Network è invece un cartonato di grande formato, a colori, in cui a quell'immaginario si accostano autori occidentali. Il tono delle quattro storie è sempre serio e drammatico, alcune sono più riuscite di altre, ma tutte si lasciano leggere con piacere, concentrandosi sul tema di fondo di GitS, l'identità umana, il confine tra uomo e macchina. A renderlo un volume imperdibile è però la quarta storia, illustrata divinamente da LRNZ. Quella tavola con i vari volti del Maggiore riflessi su quello specchio in frantumi è semplicemente splendida. Poster nau, cacchiarola, Lorenzo.
SAILOR MOON ETERNAL EDITION #1
Editore: Star Comics
Pagine: 290
Quanto costa: 14,9
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: SV
Senza voto, sul fronte Presidentesse, perché te non l'hai letto, non avendo molto interesse per le guerriere sailor, di cui continui ad apprezzare solo a) Mars, b) la meravigliosa inutilità da meme di Marzio. Effe ti dice però che questa nuova edizione del manga di Naoko Takeuchi è pregevole per varie ragioni, dalla copertina sbrilluccicosa al grande formato, passando per la carta patinata e la presenza delle tavole a colori. E oh, tu riporti, ché magari interessa.
PAPER GIRLS #6
Editore: Bao
Pagine: 144
Quanto costa: 18
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 4
E da Sailor Moon passiamo a Paper Girls, alé, con un sottile collegamento logico tutto tuo: ché la cartoleria in cui compravi i fumetti a inizio anni 90, quando eri a Sorrento da tua nonna, si chiamava Paper Moon. Ma dicevamo! Sesto e ultimo volume per le ragazze-consegna-giornali a spasso nel tempo di Brian K. Vaughan e Cliff Chiang. Confessi che a un certo punto di questo finale ti eri perso. Non nel senso che avevi perso il filo della storia, ma che questa aveva perso il tuo interesse. Il viaggio, a tratti volutamente incasinato, un paradosso temporale dopo l'altro (gestiti con mestiere, dicevamo la volta scorsa, da Vaughan), ti sembrava essersi incartato proprio sul filo di lana.
Ma pur lasciando insolute alcune domande, la storia si conclude con uno di quei finali agrodolci che dimostrano come gli autori abbiano metabolizzato alla perfezione le basi da NuovoCinemaGuaglione. Non so se l'hai già scritto in passato, ma i colori di Matt Wilson sono davvero splendidi: nel contesto giusto - come questo, con gli anni 80 tutti lucine viola ormai radicati nell'immaginario collettivo, anche se molto più saturi di quelli veri - e se hai gusto, fai meraviglie anche con le tinte piatte.
JUNJI ITO BEST OF BEST SHORT STORIES COLLECTION
Editore: Star Comics
Pagine: 272
Quanto costa: 19,9
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 4
Sei, si è detto più volte, un grande fan degli horror di Junji Ito. Sei perciò molto lieto della pubblicazione a getto continuo di suoi lavori a cui si è assistito nel settore italiano dei manga negli ultimi anni. Quale sia il contenuto di questa Best of Best Short Stories Collection lo dice il titolo: una raccolta, in un volume di grande formato ma softcover, con sovraccoperta plastificata e alcune tavole a colori, di alcune sue storie brevi. Non si tratta però, attenzione, di materiale tutto inedito, visto che alcuni di questi racconti erano stati già pubblicati da Star Comics nei volumi della collana Umami dedicati a Ito, come Remina e Gyo.
Per completisti di Ito e chiunque si voglia avvicinare a uno dei pochi, veri maestri dell'horror a fumetti nipponici.
IL BIZZARRO UNIVERSO DI HIROHIKO ARAKI COMPLETE BOX
Editore: Star
Pagine: 1080
Quanto costa: 50
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 4
Proposta editoriale pesante e regalabile alle persone che se lo meritano e a cui tenete davvero, cioè praticamente a voi stessi. Un box Star con quattro volumi di Hirohiko Araki: Under Execution Under Jailbreak, Baoh, Gorgeous Irene e Magical B.T. La killer sexy Irene e altre storie del creatore di JoJo, nate tutte prima di quest'ultimo (ad eccezione di Under Execution, Under Jailbreak, che è del '94). Figo il cofanetto, ma ha senso se lo beccate scontato in fumetteria o online (su Amazon sta a 42,5), altrimenti conviene prendere i volumi singoli "Il bizzarro universo di Hirohiko Araki", che in rete viaggiano tra gli 8 e gli 11 euro l'uno.
IO SONO DARTH VADER
Editore: Panini
Pagine: 320
Quanto costa: 25
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 4,5
Sull'onda del nuovo film, arriva da Panini questo librone cartonato con un selezione di storie Marvel recenti dedicate a Darth Vader. Fior di autori sia al word processor (Charles Soule, Jason Aaron, Kieron Gillen), sia ai disegni. Le prime tre sono firmate dal tuo amico Cammo Camuncoli, e alle chine c'è Daniele Orlandini. Ai tempi di Rim City lo avevi detto o no che avrebbe fatto strada, il ragazzo? Ottima abbuffata di spadate laser e dogfight nello spazio per chi non ha seguito la pubblicazione in albi, volesse tenere il tutto in libreria in un formato sontuoso, o è alla disperata ricerca di un regalo per chi di Darth Vader a casa ha pure le formine in silicone per il ghiaccio.
Non lo hai ancora iniziato, ma da Panini ti è arrivato anche il volume gemello
Le votazioni per i fumetti dell'anno e del decennio, lo ricordi anotherwolta, sono ancora in corso. Partecipate. Per il resto: voialtri cosa state leggendo/avete letto di bello?
Il librone su Vader lo prendo sicuro e voglio recuperare anche Mercedes e Junji Ito. Devo solo trovare il tempo di leggere perché compro e non leggo nulla.
RispondiEliminaOT
In merito a Guerre Stellari diserterò la prima per "n" motivi, soprattutto di tempo utile per vedere il film visti gli impegni prenatalizi. Rimanendo in tema di Star Wars ieri ho concluso la mia stagione torneistica di X-Wing in un torneo dove non ho giocato male ma che non ho concluso per colpa di una cena con i parenti a cui non potevo ritardare, era a casa mia.
L'anno prossimo il torneo principale di X-Wing è organizzato da Lucca Crea, gli stessi del Lucca Comics quindi potrei rivedere Piazza Napoleone senza gli stand.
In questo periodo oltre a Beastars e Gleipnir che ho già votato (perchè ci sono le votazioni, giusto Doc? No, nel caso che qualcuno non avesse capito CHE CI SONO LE VOTAZIONI PER I FUMETTI PIU' BELLI DI ANNO E DECENNIO), mi è ricapitato sotto mano "Monophobia" di Saki Okuse e me lo sono riletto di un fiato, godendomi la capacità di questo sceneggiatore di fare umorismo scemo e buttar dentro fanservice al limite della denuncia e, contemporaneamente, convincerti che fare l'esorcista, avere i poteri extrasensioriali, non è ESATTAMENTE quella figata che sembra
RispondiElimina"Attica" mi ha sorpreso, mi sta piacendo e resto a bordo anch'io, anche se nella mia fumetteria arriva sempre una settimana dopo la data di uscita ufficiale. Distribuzione efficace. Ma fa niente, dopotutto l'attesa del fumetto non è essa stessa il fumetto?
RispondiEliminaNel frattempo mi sono letta il primo volume de "Le ragazze del Pillar", spinoff de "Il porto proibito" di Radice e Turconi, incentrato sulle storie, appunto, delle ragazze del bordello di Plymouth. Mi ci sono fiondata a bomba, dato che "Il porto proibito" mi è piaciuto tantissimo.
E invece. Per ora abbastanza delusa, davvero troppo troppo verboso, difficile la lettura, non scorre. Sempre meravigliosi i disegni, qui arricchiti dal colore.
"L'attesa del fumetto non è essa stessa il fumetto" me la tatuo cazzo!
EliminaE poi la faccio incidere a basso rilievo nel muro sopra la mia libreria
Ho preso per curiosità Samuel Stern e devo dire che non è male proprio per niente. Ha un po' di quel sapore vintage di quando rileggi una storia di Dyd di 25-30 anni fa. Anche se molto diverso dall'Indagatore Dell'Incubo.
RispondiEliminaSono a metà di questa Odissea di Omero e non è niente male, un po' derivativa forse ma il ragazzo si farà.
RispondiEliminaUltimamente sto recuperando un po' di Hellboy Presenta (un po' molti...) ma grazie come sempre per i suggerimenti, il comodino sgombro è ormai una utopia.
RispondiEliminaAh, per un attimo ho pensato che Alword Processor fosse un celebre sceneggiatore 😂
Doc, ma anche la tua copia della Scuola di Pizze in faccia aveva degli errori di impaginazione? Tipo nella mia il finale della prima storia sul festival del cinema di Venezia è spostato alla fine della seconda.
RispondiEliminaMa sai che è vero? Sì, e non me n'ero accorto: perché quella non l'ho riletta, ricordandola bene.
EliminaAnche la mia :((
EliminaLi avevo già addocchiati i 2 volumi su Ghost in the Shell. Quoto: "... il ricordo comune a tutti gli autori coinvolti, quando parlano del loro primo approccio al manga di Masamune Shirow, è che non ci hanno capito nulla. Il che ti conforta, perché la prima volta, da rEgazzino sulle pagine di Kappa Magazine, effettivamente non ci hai capito nulla manco te..."
RispondiEliminaGrazie per questo commento liberatorio. Per anni e anni mi sono sentito tonto per non averci capito un'acca e la cosa che mi faceva più incavolare erano le note a pié di pagina che spiegavano per filo e per segno dettagli assolutamente marginali e inutili. E genuino momento emozione(TM) per la scena della barca a vela, che ancora ricordo con grandissimo...ehm...affetto.
Per il momento l'unica cosa che contunuo a seguire è One Punch Man, che continua a farmi sbellicare anche se è sempre uguale a sé stesso.
Nulla da segnalare se non la lettura di Rat-Man Gigante #12. Gran bel numero a mio avviso, la storia sulla vecchiaia, Dimenticati dal tempo, ha delle gag che sono divertentissime e al contempo foriere di una depressione coi controfiocchi se ci si ferma ad osservarle un secondo di troppo. Fortuna che poi la storia del matrimonio di Leo e Cate ti rimette il sorriso.
RispondiEliminaCredo comprerò sia Attica (visto che son pochi numeri) sia il nuovo ZeroCalcare, che una roba con storie brevi e divertenti è proprio ciò che fa per me in sto periodo
Per me, lettore assiduo di Zero calcare, la BAO stavolta ha giocato molto sporco non scrivendo né in copertina né in quarta che è una raccolta di storie già edite. Mi sento deluso e imbrogliato da una casa editrice che reput(av)o seria =/
RispondiEliminaLa "Scuola di Pizze in faccia" mi adocchia da tanto e credo che, prima di fine anno, sarà mia
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaDalla recensione di lospaziobianco.it:
RispondiElimina“Mercedes [...] una criminale, una donna senza scrupoli che ha distrutto l’ecosistema del pianeta, contribuendo ad avvelenarne l’acqua, a desertificare interi paesi, a fomentare odio, a piegare la politica a suo piacimento solo per il gusto di farlo.”
Mmh, mi ricorda qualcuno, ci manca solo che si vesta di rosa...
Oddio io mastico troppa politica... 5 minuti a chiedermi quale personaggio della politica potesse essere... poi ci sono arrivato :p
EliminaDoc la tua edizione di mercedes è in prima stampa col logo dorato? cosa c'era di extra? giusto per capire cosa mi son perso beccando su amazon la prima ristampa :p
RispondiEliminaQuella, ma non so se ci sono differenze a parte il logo dorato. Controllo e ti dico.
EliminaFinito di leggere "La scuola di pizze in faccia" e anche se alcune storie le avevo già lette a me è piaciuto. Molto meno l'impaginazione... Un pò più di attenzione penso che noi lettori ed il buon Zerocalcare ce la meritiamo.
RispondiEliminaFinito di leggere "prison pit" di Johnny Ryan: ricordo che con (finta, IMHO*) modestia , interrogato sul suo successo, Alan Moore dichiarava che il suo intento era scrivere fumetti per tredicenni.
RispondiEliminaBene, Johnny Ryan, scrive un fumetto per tredicenni come un tredicenne vero: botte da orbi, sangue, creature allucinanti, vagine giganti, creature lovecraftiane, turpiloquio, sesso alieno, insulti sessisti, onanismo assassino e tanti, ma proprio tanti, piselloni. Ogni pagina un trip allucinogeno che tiene incollato il lettore fino all'apocalittico finale. Fumetto PUNK e lettura dell'anno per radiocarlonia.
Bello, bello, bello.
Cannibal Fuck Face un mito assoluto.
*lo stesso vate (che adoro, sia chiaro) parlando del suo Jerusalem ha affermato di aver scritto l'ulysse del 21° secolo o qualcosa di simile...
Secondo me Moore può permettersi essere modesto, immodesto, falso modesto, ipocrita... tanto è sempre il migliore.
EliminaCiao Doc e ciao a tutti gli antristi,anche se sono silente da un po' volevo dire che ci sono ancora.
RispondiEliminaAlla grande