I tre fumetti dell'anno (e quelli del decennio) - Minollo d'Oro 2019

Migliori fumetti 2019 e del decennio

Secondo round di votazioni per il Minollo d'Oro 2019, people from Ibiza. Dopo i videogiochi, tocca oggi ai fumetti. I migliori fumetti usciti nell'anno, secondo voi, e quelli migliori di tutto il cavoletto di decennio. Sempre più difizile! [...]


Allora, LE REGOLE DEL GIOCO (leggere bene, leggere tutto, leggere forte, se necessario leggere due volte). Per il potere del copiaeincolla di Grayskull del regolamento di un anno fa, ma con alcuni sagaci aggiustamenti di tiro:

1) Dovete scegliere innanzitutto tre fumetti usciti nel 2019. Valgono sia i volumi, sia le testate regolari. Ad esempio potete votare il volume X, oppure l'annata 2019 della serie Y o un suo lotto di storie (l'anno scorso abbiamo provato con i voti per i singoli numeri, è stata una dispersione di-voto-utile totale. Meglio l'annata intera).

Valgono i fumetti di qualsiasi tipo (italiani, manga, USA, gianfransuà, belgi, calabresi), ma pubblicati per la prima volta in ITALIA nel 2019. No edizioni straniere, no digitale: se non sono usciti su carta nel nostro paese, no party.

Quel "per la prima volta" vuol dire che sono escluse le ristampe. Se non vi ricordate che vattelapesca è uscito nel corso dell'anno in edicola e fumetteria, provate a spulciare i post di Microletture. O a guardare cosa prende polvere sul vostro comodino.

Poi, subito sotto, dovete segnalare anche i vostri 3 fumetti preferiti in assoluto tra quelli usciti tra il 2010 e il 2019. Sì, è molto difficile ridurre la scelta a tre titoli, ma è un gioco.

Esempio e template di commento valido:
Fumetti del 2019: 1) Mimmolino Adventure: the Comic, perché Mimmolino funziona in qualsiasi media; 2) La mugghiera di Pino Perrotti numero 7-10, perché nessuno ha mai saputo raccontare così bene la vita nei paesi della presila calabrese; 3) Piki non vuole mangiare la pizza vol. 4, una difficile ma toccante storia di problemi familiari quando bisogna ordinare la pizza a casa.

Fumetti del Decennio: 1) Uno, il primo fumetto ad avermi insegnato a contare, 2) Due, una graphic novel che va ben oltre il dovuto, 3)no dell'amore, portami con te. 

Al primo fumetto verranno assegnati tre punti, al secondo due, al terzo uno. Verranno presi in considerazione SOLO i commenti in cui per ogni scelta ci sia un minimo di spiegazione. Bastano poche parole, come nell'esempio qui sopra, appunto, ma la spiegazione ci deve essere: in pratica, i voti dei commenti senza spiegazione NON verranno contati e il loro autore sarà costretto a girare per due giorni ascoltando Despacito di Luis Fonsi dalla mattina alla sera a volume 19.

2) Non potete scegliere più di tre fumetti dell'anno e tre del decennio, ma se non arrivate a tre e ne volete votare solo due o uno per gruppo, va bene lo stesso (si applicheranno sempre tre punti al primo e due al secondo).

3) I commenti anonimi finiscono come al solito dritti nella vasca dei minolli piranha celestinorosapallidi, tempo perso per chi li scrive.

4) Il termine per votare sono le ore 20 di martedì prossimo, 17 dicembre. Tutti i voti arrivati dopo non contano. Per ogni "Ehhh, ma ho letto tardi" , in regalo una bottiglia di Amaro Amarazzo. A chiusura di tutte le votazioni comunicherai le tue di scelte.

5) Ultima, ma non ultima, fatevi i commenti vostri, non rompete le balle agli altri per le loro scelte. Tutto chiaro? Come ai vecchi tempi, dichiari aperto il teleVoltron. Votare!

45 

Commenti

  1. E niente, io rido a "3)no dell'amore" e "teleVoltron".
    Mi basta così.

    RispondiElimina
  2. I bambini che non mangiano la pizza.
    Pensavo di essere l'unico ad avere questo problema, invece vedo che non sono solo :D
    E' una di quelle cose che sulle prime la tua mente non le registra neanche, "Non mi piace la pizza", avrò sbagliato a sentire: a chi nel mondo non piace la pizza??!! E invece poi cominci a dover credere alle tue orecchie.

    RispondiElimina
  3. Come al solito dai videogiochi sono fuori, perchè ancora non ho rimediato a quella voragine di vuoto pneumatico aperta dopo la playstation one, quindi mi tuffo nei fumetti:

    A) One Punch Man:
    ho detto che ancora adesso lo leggo con l'entusmo che avevo negli anni novanta, ai tempi della prima vera invasione e mi piace ogni singolo numero. Lo aspetto sempre con trepidazione quindi vince.

    B) Murder Falcon:
    fermorestando che per me un gruppo che ha la roba metal dentro con me vince sempre facile, però qui abbiamo tutto. bella storia, bei disegni, il falco antropomorfo bionico scalciaculi, i sentimenti, i mostri... bello.

    C) sorpresa... Samuel Stern:
    devo dire che non ho letto molto di nuovo in questi periodi. Avrei voluto dire Belzebub, ma tra quello e Murder falcon vince il primo. Allora scelgo questa specie di DylanDog che vira verso Outcast. Niente di glorioso, sia chiaro, ma è una delle storie che ricordo di più. Disegnato bene e scritto bene, onesto.

    RispondiElimina
  4. ...e anche qui mi tocca saltare a piè pari la classifica dell'anno perchè tra una cosa e l'altra non ho molto materiale su cui discutere.
    Nel decennio invece colloco:
    3) Dimentica i mio nome di Zerocalcare - tra tutti i suoi racconti a fumetti è quello che mi è piacuto di più. SIl delicato tema trattato, l'assurda vicenda onirica inserita e lo spelndido epilogo del rapporto di parentela me lo hanno fatto apprezzare dalla prima all'ultima pagina,
    2) RAT-MAN La Fine di Leo Ortolani - perchè riuscire a dire la parola fine ad un personaggio come quello creato da Leo non è mai semplice eppure i suo autore è stato in grado di condurre i lettore attraverso un percorso di uscita maturo nonostante l'immancabile ilarità del personaggio. Ortolani si è confermato come autore di grandissimo livello.
    1) Lo strano caso del Dottor Ratkill e di Mister Hyde di Bruno Enna e Fabio Celoni - ho adorato lo stile gotico e le soluzioni grafiche adottate per rappresentare questa parodia che colloco al primo posto della classifica e anche all'intenro della "Trilogia del Terrore" della Disney (gli altri volumi sono il lodevole Dracula di Bram Topker e il meno ispirato Duckenstein). Credo che il racconto originale sia stato sceneggiato in maniera impeccabile e ricontestualizzato a dovere nel panorama Disneyano. Enna ne ha tratto spunto per realizzare uno spendido raffronto tra Topolino ed il suo alter ego. A corollario di tutto c'è il tratto in bianco e nero di Celoni che ha dato il meglio di se!!!

    RispondiElimina
  5. FUMETTI DELL'ANNO

    TERZO POSTO: non pervenuto. No, davvero, come ogni anno si sono aggiunti un sacco di fumetti alla mia lista, molti li ho trovati divertenti ma solo due mi sono rimasti impressi. Quindi, andiamo dritti al:

    SECONDO POSTO: Beastars - Paru Itagaki - Planet manga.
    All'urlo di "Esopo mi spiccia casa!", l'esordiente giapponese riesce a creare una "riflessione sulla società moderna e le sue oscurità" che non è una mappazza emo-angsty ma fomenta, fa ridere e fa emozionare un sacco. I protagonisti buttano carisma a carrettate e manco per un secondo dicono o fanno qualcosa che non sia coerente con la loro personalità.
    I disegni iniziano così-così e migliorano di volume in volume.

    PRIMO POSTO: Gleipnir - Sun Takeda - Planet manga.
    Nota: io NON riesco a considerare un manga uscito il 20/12/2018 del 2018... no, dai, seriamente.
    Detto questo, chi si aspettava uno shonen action ecchi (ok... IO me lo aspettavo), si è beccato delicate palate nei denti (fortunatamente avevo intuito sarebbero arrivate anche quelle fin dalla copertina del numero 1) ad ogni capitolo, con personaggi che riescono ad essere umanissimi nel loro essere disumani e quella percezione che "finirà tutto a schifio".
    A schifio sì, ma disegnato benissimo, con un tratto che ricorda la "linea efebica" di Yoshiyuki "Evangelion" Sadamoto e ne sfrutta tutte le potenzialità.

    FUMETTI DEL DECENNIO
    TERZO POSTO: Macerie Prime - Zerocalcare - Bao
    In realtà lo prendo in rappresentanza di tutta la produzione di Zerocalcare che in questo decennio è, meritatamente, esplosa.
    Di Macerie Prime sopra gli altri suoi bellissimi volumi, ho apprezzato il fatto che l'autore Rebibbiano (Rebibbino? Rebibbiese?) abbia deciso di fare i conti con la sua generazione e muovergli lo stesso rimprovero che io muovo alla mia, di 10 anni più vecchia: "Ma con tutto quello che i nostri eroi ci hanno insegnato, come abbiamo fatto a diventare così stronzi?"(scusate il francese).

    SECONDO POSTO: Kakegurui (e Kakegurui: Twins) - Homura Kawamoto - JPop
    Oh, ma che vi devo dire? So che dovrei atteggiarmi e mettere qualche titolo "più hip".
    Ma lo leggo e lo rileggo gasandomi come uno scemo con questo assurdo "spokon" in cui l'asso prodigio e sregolatezza è una sexy "yamato nadeshiko" che si eccita sessualmente in maniera proporzionale al rischio che corre, il "frenemy" talento e duro lavoro è una bionda tsundere che non vorrebbe saperne mezza e lo "sport" praticato nella prestigiosa scuola privata giapponese è il gioco d'azzardo.
    Privo di senso del limite, spudorato, cialtrone, mi ha fatto divertire per anni e solo ora sembra mostrare un po' la corda. Ma l'ultima volta che ho pensato così, con un salto dello squalo in doppio avvitamento carpiato mi ha fatto saltare sulla sedia ed applaudire isterico

    PRIMO POSTO: I Kill Giants - Joe Kelly / J. M. Ken Niimura - Bao
    Esce esattamente ad inizio decennio, si insedia al primo posto dei miei fumetti preferiti e da lì non si muove più. Disegnato con uno stile unico, sceneggiato "di ferro" e pieno di sorprese e momenti FOMENTO dall'inizio alla fine, lo riprendo in mano ogni volta che voglio staccare.
    E se non siete d'accordo, diteglielo a Barbara e, sopratutto, a Coveleski.

    RispondiElimina
  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  7. EDIT - Mi sono accorto che Jonas Fink è del 2018, chiedo venia.

    2019

    1° Mercurio Loi
    Che la distinzione tra popolare e d'autore fosse una sciocchezza lo si dice dai tempi di Ken Park…Gottfreds...Winsor Mc... Ops, è vero da sempre!
    Perciò se avete amici lettori forti snob che ogni tanto in libreria spiluccano fumetti, ma solo se GRAPHIC NOVEL, regalate loro un albo di Mercurio Loi (arrotolato e spinto giù per la gola) (no, scherzo).

    2° My Hero Academia
    Kōhei Horikoshi sta insegnando agli americani come si fa il supereroistico (tipo Leone con il western).

    (Uffa! Tramezzino di Bacilieri è del 2018!)

    3° One Punch Man
    Prendere un genere ormai sclerotizzato nelle sue convenzioni come il battle shonen, ribaltarlo sotto sopra e farne un capolavoro del divertimento, il tutto alzando continuamente la posta senza calare mai di ritmo, migliorando sempre più nonostante tutti fin dall'inizio scommettessero che non poteva durare.


    Anni '10

    1° One Piece (Dal 2010 circa è iniziato il periodo "post time skip")
    Al di là di tutti i meriti artistici è ormai una saga colossale che ogni settimana unisce milioni di persone in tutto il mondo nel rito della lettura, commento e analisi del capitolo. È da anni parte integrante della vita di molti di noi e quando finalmente tutto si concluderà (molto probabilmente nel decennio a venire) sarà davvero un evento.
    (Doc, hai spiegato diverse volte che non ti ha mai attirato e ci sta, però secondo me ti perdi veramente un'opera enorme).

    2° Rat-man (Saga finale)
    I nostri nonni ebbero Jacovitti, i nostri padri il Gruppo TNT, quanto a noi:
    “Se mai si racconterà la mia storia, si dica che ho camminato coi [ratti]. Gli uomini sorgono e cadono come grano invernale, ma questi nomi non periranno mai. Si dica che ho vissuto al tempo di [Cinzia], domatore di cavalli. Si dica che ho vissuto al tempo di [Rat-Man].”

    3° Jonas Fink - Il libraio di Praga
    La tanto attesa conclusione di un romanzo storico bellissimo, sognante e spietato. Per inciso Giardino è, belgi esclusi, il miglior esponente della linea chiara di sempre.

    RispondiElimina
  8. Libri dell'anno
    1) Gideon falls: storia horror, dai disegni bellissimi che ti tiene incollato al volume. Un twin peaks su carta
    2) saga finale di Rat-Man: una degna conclusione di un Eroe, che mi ha accompagnato per molti anni. Quante risate/riflessioni in questi anni! Peccato che non si veda mai un pene...

    Fumetti del decennio
    1) tre ombre di Pedrosa. Leggere questo libro, diventato per me uno specchio dell'anima, capire che bisogna lasciare andare a continuare ad andare avanti
    2) lo scontro quotidiano di Larcenet, amaro e profetico ritratto della società contemporanea
    3) Providence, di Moore. Disegni bellissimi, la storia ancora di.piu. se siete appassionati di Lovecraft, una graphic novel che rende magnificamente le sue storie, con citazioni ad ogni pagina.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. *Ti devo notificare una violazione delle regole* (commissario di frontiera sovietico)

      Per fare i precisini la saga finale di Rat-Man non è uscita quest'anno, né la versione da edicola né la raccolta completa, sorry

      Elimina
    2. Azz, è vero! Allora solo Gideon falls come primo e basta. Mi rendo conto che di cose uscite quest'anno ne ho lette poche...

      Elimina
  9. Quindi, se ho capito bene, è possibile votare anche per quelle opere che si sono concluse questo decennio ma che hanno avuto la maggior parte di storia editoriale nei decenni scorsi, no?

    RispondiElimina
  10. Partiamo dai fumetti dell'anno.

    3) Volt: che vita di Mecha Stagione 2. Sicuramente una delle produzioni italiane più divertenti degli ultimi anni. Il robottino che vuole diventare fumettistista in un tripudio di citazioni e riferimenti, oltre a personaggi bizzarri tipici da fumetteria. Nella seconda stagione si sta dipandando una trama principale che inizia a prendere ritmo. E poi la parodia dell'Uomo Tigre, l'uomo pigro che è geniale.

    2) Darwin's Game. Sicuramente non iniziato nel 2019 è tutt'oggi una delle poche serie moderne che continuo ad apprezzare e aspettare ansiosamente la prossima uscita. Giusto mix tra action, videogioco e mistery che incollano il lettore.

    1) Daredevil di Chip Zdarsky e Marco Checchetto. Senza dubbio la miglior serie Marvel che sto leggendo. Un ritorno alle atmosfere Milleriane con quel giusto adeguamento dei tempi.

    Passiamo alle 3 serie del decennio

    3) Capitan Venezia VS Capitan Padova: Non uccidere. Primo speciale degli albi che fanno parte dei Capitani Italiani. Un volume che vuole essere da una parte un grande omaggio agli eroi dei comics americani ma che tira un potente pugno nel stomaco nel finale.

    2) Perfect Crime. Personalmente uno dei migliori manga usciti negli ultimi anni. Un thriller psicologico che mette il lettore di fronte a quanto è fragile l'animo umano. Molte storie autoconclusive che hanno portato in seguito ad una trama più ad ampio respiro. Da recuperare almeno il primo volume, uno di quelli che più mi ha fatto sobbalzare.

    1) Black Block. Altra casa indipendente, la Damage Comix, altra piccola perla. Miniserie da sei numeri che introduce i personaggi in un modo per poi ribaltare completamente le carte dando al tutto un significato molto più profondo. Anche qui le citazioni e i riferimenti sono tantissimi e sono solo un ulteriore valore aggiunto ad una storia che è già perfetta così.

    RispondiElimina
  11. Fumetti dell'anno:

    3. Harleen di Stjepan Sejic, retelling delle origini di Harley Quinn; ottima variazione sul tema della Bella e la Bestia, nobilitata dai soliti, fantastici disegni di Sejic.

    2. Beastars di Paru Itagaki; storia di animali antropomorfi a tratti comica, a tratti tenera e a tratti grottesca con caratterizzazioni fantastiche.

    1. House Of X/Powers Of X di Jonathan Hickman; perchè tu pensi di non credere all'impossibile e poi arriva Hickman e ti fa tornare a leggere storie degli X-Men... e che storie!

    Fumetti del decennio:

    3. My Friend Dahmer di Derf Backderf; storia autobiografica dell'amicizia tra l'autore e il famigerato mostro di Milwakee al liceo, prima che cominciasse ad uccidere persone; ancora più inquietante il fatto che sia una storia vera, e che che l'autore quel ragazzo strano il cui nome poi sarebbe diventato associato alla parola "mostro" lo conosceva per davvero. Una lettura che mette molto a disagio, ma che per quanto mi riguarda è stata una delle migliori del decennio.

    2. Occhio Di Falco di Matt Fraction e David Aja: Occhio Di Falco (Clint) e Occhio Di Falco (Kate) visti da questi due autori, tra una storia intrigante, tante soluzioni grafiche innovative...e poi c'è lo strepitoso numero col cane! Miglior fumetto Marvel del decennio (e miglior cane).

    1. This One Summer di Jillian e Mariko Tamaki; da persona che trova il nostalgismo da "ma che ne sanno i 2000" a dir poco ributtante, una storia che mi ha enormemente e piacevolmente sorpreso per come sa toccare con precisione e delicatezza le corde dei ricordi; la storia di queste due ragazzine che stanno diventando grandi e che cercano di capire il mondo intorno a loro in un volume bellissimo e malinconico.

    RispondiElimina
  12. 3) Daredevil di Chip Zdarsky. Non leggevo il diavolo rossk dalla run di Waid, e questa ripartenza mi ha davvero conquistato.
    2) Mr.Miracle di T.King. Mi ha fatto riavvicinare ai super. Molto sentito e divertente, peccato per alcune parti un po' troppo allucinate che rendono la lettura un po' fumosa.
    1) Batman di T.King. Se Miracle mi ha fatto riavvicinare, Batsy mi ha proprio conquistato. E di colpo mi sono ritrovato con un nuovo supereroe preferito e sono ad aspettare trepidante che esca in edicola per sapere con prosegue la storia.

    RispondiElimina
  13. Voto decennio:


    1) Sono noioso e ripetitivo. Quando si parla di fumetto d'autore per me esiste una coppia che non sbaglia MAI: Ed Brubaker e Sean Phillips. Il primo posto va a loro due e dovendo scegliere un'opera tra quelle pubblicate direi Kill or Be Kill (Fatale o Fade Out non sono meno brutti, sia chiaro). L'opera parla di una discesa agli inferi per una persona che non capisce più quale sia il suo posto, che cammina sul fondo della vita e non riesce a districarsi tra realtà o allucinazione. Un fumetto da leggere come sono da leggere tutte le opere della suddetta accoppiata. I disegni e i testi fanno riflettere su cosa facciamo e cosa abbiamo, dici poco.


    2) Master Keaton: è più vecchio del decennio ma in Italia è arrivato proprio in questo decennio. Un fumetto che ti avvolge come una coperta e ti scalda. Un protagonista che diventa un amico che vedi poco ma di cui sei certo che non ti deluderà e che se avrai bisogno lui ci sarà sempre. Qualche anno fa è uscito uno speciale di Master Keaton proprio a Natale e trovare in casella quel fumetto è stato emozionante, mai capitato con qualsiasi altro fumetto.

    3) Lukas: ho sempre visto con distacco il fumetto italico perché sentivo più mio il fumetto giapponese e in parte quello americano. Lukas con i disegni di Michele Benevento ha strappato il velo e mi ha fatto apprezzare fumetti che per svariati motivi non avevo mai letto prima. Lukas è la ricerca di sé, è il paradosso che per smettere di essere un mostro nell'anima devi diventarlo materialmente. Lukas lo vedo tutti i giorni appena svegliato e prima di andare a letto nelle due splendide tavole che ho appese in corridoio. In entrambe c'è Lukas che cammina e sembra che cerchi qualcosa. Un monito molto adeguato al sottoscritto.

    RispondiElimina
  14. La mia terzina per il 2019:

    - 1° posto ex aequo: P - La mia adolescenza trans di Fumettibrutti e Cheese di Zuzu. Perchè giovani, femministe, coraggiose nel raccontarsi e nel raccontare una generazione. In quest'Italia di Felpini e Iosonogiorgie, le due ragazze sono una boccata d'aria necessaria

    - 3° posto: Cinzia - Leo Ortolani. Perchè il Maestro fa come al solito ridere, ma colpisce è lo fa duramente.

    (Doc spero mi fai passare l'ex aequo...)

    Invece per il best del decennio:

    - 3° posto: Leo Ortolani - Decalogia della Fine. La fine gloriosa ed emozionante di uno dei più geniali fumetti italiani.

    - 2° posto: Gipi - La terra dei figli. Bellissimo, duro e diretto, una sorta di "La Strada" in salsa emiliana.

    - 1° posto: Zerocalcare - Kobane Calling. ZC ha cambiato la storia del fumetto italiano e con Kobane Calling ha avuto il coraggio di mettere la sua matita e la sua anima a disposizione del popolo curdo, rischiando tanto sia fisicamente che a livello lavorativo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non me ne ero reso conto prima perché davo per scontato fosse di quest'anno, ma effettivamente Cinzia è del 2018, quindi il terzo posto è di nuovo libero

      Elimina
  15. Allora proviamo di

    Per i fumetti del 2019

    Al Primo posto

    Il numero 10 del Thor nuovo corso prima di War of THE Realm : il racconto di un rapporto padre/figlio così intenso e così personale che mi ha fatto piangere. Dovrebbe essere obbligatorio nelle scuole

    Secondo posto

    Il Devil nuovo corso, che torna alle atmosfere milleriane, restituendo al Diavolo Custode un mondo

    Terzo posto

    L'ultimo numero di Mercurio Loy, troppo intelligente e ben fatto per avere una patria nel Bel Paese di Uomini e Donne


    Fumetti del Decennio

    Al primo posto
    Shinya Shoukudo ( Midnight Diner ) presto su BaoH.
    Uno slide of lire così profondo e delicato da lasciarti a pensare. La vita di una piccola umanità da mezzanotte alle sette del mattino . Accattata villo !

    Al secondo posto
    One Punch Man
    Perché un solo unico pugno risolve tutto. Come ci ha insegnato lo Zio Bud .
    Oppai a tutti !

    Al terzo posto
    Rim City ( e non è' una marchetta ) perché una fantascienza così è' una vita che mancava in Italia .

    Have a nice day

    RispondiElimina
  16. Fumetti del 2019: 1) MOMENTI STRAORDINARI CON APPLAUSI FINTI, perché si soffre mentre si ride mentre si soffre mentre si dice "quanto è bravo gipi?!" 2) LE RAGAZZE DEL PILLAR, per la dolcezza e l'avventura che Stefano e Teresa hanno sempre nel raccontare la vita 3) non assegnato

    Fumetti del Decennio: 1) BLACK SCIENCE, tutta la saga, perché i miei neuroni godono quando leggo Remender 2) LUKAS, per la qualità costante dal primo all'ultimo numero 3) RATMAN, Decalogia finale, perchè mica sempre mi commuovo leggendo i fumetti (comici).

    RispondiElimina
  17. Doc, ma è normale che questo post non sia stato in cima alla pagina neanche appena dopo la pubblicazione? Mi sa che non è stato molto visto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci casco anch'io... il primo che vedi è "l'antrismo scorre potente in..." (quello più visualizzato del periodo.

      Elimina
  18. Fumetto del decennio.
    1- Neonomicon + Providence di Alan Moore metafumetto su-di-con-assieme Lovecraft, complesso pluri stratificato lambiccato ma friubile allo stesso momento anche per chi Lovecraft non lo ha mai letto; situazioni di una pazzia e violenza a volte intollerabili mostrate esplicitamente ma "necessarie" e non autocompiaciute; e i disegni puliti e freddi di Burrows aumentano il disagio. Se esiste un fumetto colto Providence lo è. (NB Siamo nel Caos e non lo sappiamo).
    2-Baltimore di Mike Mignola: la disperazione disegnata su carta. Una galleria di eroi sanguinanti e spezzati dalla vita che combattono il male per le ragioni più impensabili o a volte senza una ragione comprensibile. Disegni secchi ed essenziali, ideali per un mondo spietato.
    3 - La lunga notte dell'investigatore Merlo di Leo Ortolani: ok la prima edizione era uscita il secolo scorso ma la versione a colori ha un tocco in più. Suonala ancora Leo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai, non sono sicuro il terzo posto valga perché il Doc ha detto che sono escluse le ristampe, ma non ho idea se questo valga anche per versioni che, come in questo caso, possono offrire qualcosa di differente al lettore.
      Perché lo sappiamo, fare una versione in b/n e una a colori può non essere la stessa cosa.

      Elimina
  19. Uff, ho preso qualche giorno per decidere perché la scelta è veramente ostica in entrambe le votazioni.
    Non ho letto molti fumetti usciti quest'anno ma quei 6-7 mi hanno fatto venire un'embolia al cervello per sceglierne la tre, la qualità era altissima.
    Avevo pensato di dare la prima posizione ad Invincible che coi brossurati è finito anche da noi, ma ho scoperto che l'ultimo è uscito a dicembre 2018 e l'ho recuperato tardi, quindi ho dovuto eliminare l'unica certezza che avevo. Allo stesso modo Steel Ball Run ho deciso di non considerarlo perché è semplicemente un'altra edizione.

    Fumetti dell'anno

    3° posto: Momenti straordinari con applausi finti di Gipi.

    Non renderei l'idea di cosa sia questo libro perché c'è gente che l'ha fatto meglio di me, dico solo che è toccante come pochi ed è quello che importa alla fine, sta al gradino più basso del podio perché o considero la parte dei cosmonauti un filo troppo pretenziosa o chi sta nelle prime due posizioni mi è piaciuto di più senza un motivo apparente (non so neppure io se considerare "pretenzioso" il filone dei cosmonauti, il fatto è che non saprei come altro motivare il terzo posto del lavoro di Gipi e la mancata vincita della medaglia d'oro).

    2° posto: Black Hammer di Lemire e Ormston.

    Lo dissi l'anno scorso che una tale rilettura dei supereroi, per quanto non originale, se fatta bene funziona a meraviglia e resto dell'idea dopo aver letto il terzo volume.
    I nodi vengono al pettine e saltano i nervi anche a chi aveva resistito fin qui, finisce con un cliffhanger ma il trattamento psicologico dei personaggi resta il punto d'interesse più alto dell'intera serie.
    Dovrei nominare anche lo spin-off The Quantum Age ma secondo me non raggiunge il livello della serie principale e il finale rende quasi una perdita di tempo l'intero libro.

    1° posto: Black Science di Remender e del "parmigiano come me" Scalera.

    Lo confesso, il modo in cui la storia stava volgendo al termine nell'ultimo volume non mi piaceva, sembrava contraddire tutto ciò che Remender narrava precedentemente.
    Fortunatamente si riprende all'improvviso nel modo migliore possibile lasciandomi stupefatto nel finale perché non mi sarei mai aspettato una risoluzione del genere.
    Credo che il finale sia adattissimo per la serie e questo mi basta per votarlo al primo posto.

    Che faticata immane sceglierne tre, ho dovuto omettere fumetti come Lazarus, X-O Manowar, Bloodshot, L'attacco dei Giganti, Monstress e un altro paio.

    Credetemi che la scelta per il migliore del decennio non è stata da meno ma intendo scriverla dopo.

    RispondiElimina
  20. Rieccomi

    Fumetti del decennio

    3° posto: Le Bizzarre Avventure di JoJo - Steel Ball Run di Araki.

    Bizzarrie estreme, spirali ovunque e corsa di cavalli. Cosa si può volere di più dalla vita?
    Beh...Un antagonista fantastico e un duo protagonista eccezionale aiutano molto.
    Questa storia è JoJo nel profondo, racchiude le tematiche trattate da Araki in un'unica parte.
    Dovevo metterla in classifica per dare una posizione a JoJo.

    2° posto: Saga di Vaughan e Staples.

    "Game of Thrones che incontra Star Wars" proprio no, è vero in parte, ma si toccano tematiche attuali e questa epopea spaziale non ha paura di rendersi politica.
    Oltre a quello vuoi vedere dove andrà a parare con tutte le trame intricate tra i vari personaggi.
    Il doppio colpo al cuore dell'ultimo numero è un esempio di ciò che rende grande questo fumetto.

    1° posto: Invincible di Kirkman.

    Maestoso.
    Non si da una rilettura diversa di supereroe, è una lettera d'amore al genere, eppure tutto funziona alla grande, i personaggi sembrano realistici e la continuità per 15 anni è sempre stata tenuta in grande considerazione.
    Non so cosa sia meglio: l'evoluzione naturale dei protagonisti; le storie che all'improvviso ti possono tenere per la gola; la completa sicurezza di Kirkman ad osare sempre di più; villain fantastici; Robot!!!!!!

    Mi spiace dover lasciare fuori pezzi da novanta del genere, che siano giapponesi, franco-belgi, americani o italiani, ma questa è la classifica che sento più vera nel mio cuore al momento, magari fra un decennio guarderò indietro e cambierò idea. Chi lo sa?

    RispondiElimina
  21. Mi limito al decennio

    1)Elric (Juliel Blondel)
    Elric di Melniboné è IL mio personaggio preferito, LA saga epica per eccellenza, e vanta nomerosi tentativi di essere trasposto in fumetto. Uno solo di questi tentativi ha avuto successo. Una riscrittura, rispettosissima del materiale originale ed approvata dallo stesso Moorcock che l'ha definita "migliore del suo stesso lavoro", e non è affatto poco. Mi ha fatto ricordare e riapprezzare le atmosfere di quel mondo distorto che mi fecero innamorare del libro, anni ed anni fa. Peccato che esca un numero ogni morte di papa.

    2) Cinzia (Leo Ortolani)
    Ortolani è sempre stato un po' così, ti fa ridere un sacco, ti fa perdere le speranze che la vicenda che stai leggendo possa anche lontanamente risolversi per il meglio e poi ti butta là la riflessione importante, inimmaginabile a farti riflettere. Cinzia è un'opera più matura, si riconosce comunque lo stile di Leo (nessun altro avrebbe potuto scriverla), i momenti di riflessione sono di più, ma non stanca. O magari semplicemente sono più empatico verso i temi trattati.

    3) Il porto proibito (Turconi - Radice)
    Un'opera d'arte. Come lo stile di disegno scelto a volte si ferma all'essenziale, senza entrare troppo in spiegoni, ma (sempre come lo stile di disegno utilizzato), il risultato è poetico, evocativo e meraviglioso. E poi serviva una rappresentanza di questi due autori, che con le loro opere hanno occupato moltissimo del (purtroppo poco) tempo che ho dedicato alla lettura in questa decade.

    RispondiElimina
  22. La mia selezione annuale non è siginificativa, deriva dalle poche cose nuove lette quest'anno.
    1) La serie "L'immortale Hulk": recupera le origini del gigante di giada per modificare la natura dei suoi poteri e del personaggio stesso, per poi virare nell'horror, e fare analisi introspettiva.
    2) Il ciclo della meteoria di Dylan Dog, in particolare il n. 399 (non ho ancora letto il 400, che spero sia ancora meglio), pur con qualche numero più debole o meno legato alla trama verticale. Nello specifico del 399, era da tempo che per un numero di Dyd avevo un'attesa così elevata e un tale entusiasmo nella lettura: pezzi che vanno a posto, sottotrame che si chiudono, sorprese, matrimoni - e altro - stile Marvel. Qualche forzatura stilistica può lasciare perplessi ma viene "confessata" dagli stessi personaggi (toni, linguaggio, situazioni da action/comic/cinecomic).
    3) Avengers ("Earth's mightiest heroes" o "Volume 8". Nell'ambito di Fresh Start). Dopo "No surrender", delle varie squadre di Vendicatori ne rimane solo una (già solo per questo mi intriga). Un bel roster che mette assieme i tre big, tre eroi portati in auge dai cinecomics e altri ultimamente meno in vista. Excursus sui Vendicatori "preistorici", villain di un certo livello...

    Difficile individuare le migliori letture del decennio. Proviamo, sicuramente dimentico/sottovaluto qualcosa letto all'inizio dei 10.
    1. Il ciclo "Visione" di Tom King, per me una delle migliori storie Marvel recenti, su uno dei miei personaggi preferiti, la consiglierei anche ai non amanti del genere. Le storture della società e degli individui, visti con gli occhi di un androide che cerca di integrarsi e diventare un uomo "normale".
    2. "Kobane Calling" di Zerocalcare. Per premiare il lavoro di Michele, che mi piace e diverte molto e ha stravolto il fumetto italiano spalancadogli le porte delle librerie, scelgo quest'opera, a mio avviso più matura, profonda e coinvolgente.
    3. Sempre in ambito Marvel, Secret Wars (2015–2016): è stato un buon mix tra epicità, equilibrio narrativo tra mille personaggi, semplificazione della selva di universi paralleli.

    RispondiElimina
  23. Allora, come serie-fumetto dell'anno dico "Volt. Che vita di mecha - Stagione 2". Perché mi diverte e mi tiene incollato, e perché oramai Stefano è un amico, anche se non ho mai avuto modo di incontrarlo.
    Non mi sbilancio sul secondo e sul terzo perché leggo talmente poco che non ho grandi strumenti di paragone... ero tentato di dire l'ultimo volume di Drizzit, ma a dire il vero il finale mi ha lasciato un po' di amaro in bocca (opinione personale!) e quindi mi astengo.

    Per i fumetti del decennio, metto al primo posto "Volt. Che vita di mecha" perché sono curioso di sapere come continua e perché spero che questa serie raggiunga il successo di pubblico che si merita.
    Come secondo posto metto "Maschera Gialla", che mi è piaciuta per i disegni e per l'ambientazione... ma quando uscirà la fine della storia?????
    Come terzo posto dico "Drizzit", che, fra alti e bassi, ci ha accompagnati per diversi anni. Come dicevo sopra, il finale non mi ha convinto del tutto (opinione personale!), ma in generale la serie è stata divertente.

    RispondiElimina
  24. Eccomo. Faccio due post, senza commenti a premessa, magari poco interessanti. Comincio col DECENNIO, il più difficile (meno male che la scelta è obbligata sui primi tre, altrimenti...):
    1- IL PORTO PROIBITO di S.Turconi e T.Radice: come un bellissimo romanzo di Conrad e Stevenson, avventure, mare e passione
    2-ATTO DI DIO di G.Nanni: con quei disegni puntinati che colgono in maniera mesmerizzante le luci e le ombre, il punto di vista insolito e allo stesso tempo coinvolgente e i tanti animali
    3-LILITH, la trilogia finale (2016-2017): l'eroina enochiana è cresciuta, gli inganni sono stati scoperti e la storia non sarà mai più la stessa

    RispondiElimina
  25. ANNO 2019, il podio (mio personale, s'intende!):
    1-MERCURIO LOI di A.Bilotta, finale beffardo e circolare, in accordo perfetto col personaggio.Il vantaggio è che si può rileggere senza fine, trovando la mini serie sempre diversa!
    2-NAPOLEONE su LE STORIE 81,82,83 di Ambrosini: ritorna questo indefinibile - collezionista? concierge? detective? avventuriero? spia? - individuo meditativo e così europeo. Avevo perso la serie intera, e me ne sono pentito, meno male che c'è questo ritorno, così si puà sperare in un recupero
    3-LE RAGAZZE DEL PILLAR, Turconi e Radice, un'altra storia entusiasamente e avventurosa, per sognare in mezzo al mare o al sicuro in un porto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mamma mia che botta di nostalgia pura è stata rivedere Camagni e Bacilieri su Napoleone. Bravo, bella scelta.

      Elimina
    2. mi son sempre pentito di non aver seguito la serie come si deve! quando uscì Jan Dix, invece, memore della lezione, me la seguii tutta. Io, poi, Bacilieri, mi piace tantissimo (mi stan venendo in mente i suoi fumetti, tipo quello su Salgari!)

      Elimina
  26. I fumetti del 2019:

    3) "Murder falcon" di Johnson : perché ,vista la mia fissa degli ultimi temi sul METAL, questo volume mi assai divertito come non mai.

    2) "Iron kobra" di AkaB & Officina Infernale : perché un fumetto così psichedelico era da anni che non si vedeva in Italia.

    1) "Ghost in the Shell: Global Neural Network" : perché LRNZ ha ridefinito l'estetica della saga di Shirow e anche Milogiannis non è stato da meno; e poi la Star Comica ha stampato un volume meglio dell' edizione americana.


    Fuori dal podio INN di Jacopo Starace e Kid with guns vol.2 di Capitan Artiglio: notevoli.

    Fumetti del decennio.

    3) "La profezia dell'armadillo" di Zerocalcare perché volente o meno ha dato una scossa al sistema fumetto in Italia ( più un valore storico che artistico)

    2) "Le ragazze nello studio di Munari" di Alessandro Baronciani perché riassume perfettamente l'universo di Baronciani ;

    1) "GOLEM" di LRNZ perché è un volume magnifico e prezioso e perché ha fatto esplodere la supernova LRNZ.

    Ai posteri ardua sentenza.

    RispondiElimina
  27. Fumetti del 2019:
    3) Attica. Anche se e' uscito un solo numero l'ho trovato divertente nelle sue citazioni, i disegni mi piacciono moltissimo così come la storia fantascienza. Voglio vedere se lo buttano giù quel €@%%* di muro

    2) l'immortale hulk. Mi sono piaciute le atmosfere del telefilm dei primi episodi, l'episodio sul commissario spada e il fatto che e' un fumetto horror.

    1) daredevil. I disegni mi lasciano incantato e la storia e' veramente avvincente. E' il fumetto che aspetto con più ansia ogni mese e che mi ha fatto ricordare che cornetto e ' da sempre uno dei miei personaggi preferiti

    RispondiElimina
  28. Madonna che poco che ho letto quest'anno. E le robe nuove sono ancora meno. Ma il Minollo d'Oro va onorato*, quindi ecco qua il mio podio 2019:

    1) The promised Neverland. Di cui quest'anno ho letto meno di metà dei volumi usciti (solo 7-8 e parte del 9) ma che è una gran bella serie, e in questi numeri mi ha tenuto col fiato sospeso più di una volta. Suona strano dirlo visto che non vado avanti da mesi, ma ho ancora un certo hype per i prossimi volumi. Chissà che mi decida a leggerli.

    2) Sherlock #4. Questo manga che credevo ormai in iato permanente mi ha sorpreso con questa unica uscita annuale in cui è racchiusa una storia che è stata per me sorprendentemente piacevole. I volumi precedenti erano stati carini ma non memorabili, mentre questo -sarà perché racchiude solo la prima metà di una storia più ampia- mi è piaciuto molto di più. Non ho capito nulla del mistero -come negli altri- ma la storia è intricata il giusto e ha una protagonista femminile molto carismatica.

    3) Qua ho quasi tirato la monetina per decidere. Ma da questo scontro tra pesi cruiser per il terzo posto, ne è uscito vincitore Volt - Che vita di mecha... Stagione 2. Certo non ne ho ancora letto la conclusione, ma i 5 albi che ho potuto apprezzare finora sono stati divertenti, con una qualità media più alta che nella prima stagione oserei dire.

    Fuori dal podio di poco Fire Force, giusto perché i volumi usciti quest'anno non sono i miei preferiti della serie.
    C'è da dire che tra questi solo TPN è veramente qualcosa di notevole a mio avviso. Come sempre i miei manga preferiti aspetto a leggerli e non riesco mai a metterli in lista... Fortuna che c'è la lista del decennio, così posso parzialmente rimediare.

    Dicevamo, podio 2010-2019:

    1) Hunter X Hunter. Usciva nel 2010 il volume 27 e ora siamo al 36, tuttavia esprimo il mio parere avendo letto solo fino al 33esimo. Beh, che dire, mia serie e cosa in generale preferita, sarà che è il primo manga che ho comprato di mio in età adulta... Comunque boh, adoro la serie e deve stare al primo posto. Anche se l'inizio della nuova saga nel volume 33 mi inquieta un po'. Comunque, i volumi tra 27 e 30, in cui moltissimi nodi vengono al pettine, sono tra i migliori di tutta la serie e quindi si tiene saldo il primo posto.

    2) Okay volevo dire Vagabond -mio secondo manga preferito ad un soffio da HxH- ma mi sono reso conto che ho la deluxe edition che non è la prima uscita in Italia. Non ho quindi modo di sapere quando sia uscito per la prima volta in Italia. Ripiego sulla mia terza serie preferita, The Breaker. Beninteso, solo i primi 10 volumi, non il sequel New Waves. Storia di vendetta a base di suepr arti marziali con un ritmo pazzesco e dei personaggi pazzeski...ehm volevo dire veramente iconici: tutto e tutti sono in tiro in quella serie, dalle persone agli ambienti. È difficile da descrivere, probabilmente non ci sono riuscito, leggete e capirete.

    3) E allora sempre facile facile, dato che volumi singoli non ne leggo molti, quarta serie manga preferita. La scuola senza pudore. Forse ne erano già uscite delle parti, ma J-Pop pochi anni fa me l'ha venduta come la prima edizione italiana integrale, quindi mi fido... Beh che dire, divertentissima serie con gag folli e critica sociale, soldi ben spesi.

    Pensandoci ora anche Rat-Man meriterebbe il podio, ma ne ho letto troppo poco, preferisco dare spazio a una serie meno nota come Harenchi Gakuen.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. *il Minollo d'Oro va onorato = mi piace votare, specie i fumetti

      Elimina
  29. Io non partecipo granché a queste votazioni, perché ultimamente non so neanche cos'ho letto, cosa mi manca, cos'avrei voluto leggere e cosa ho cominciato a leggere ma poi mi sono addormentato a metà. Figuriamoci se mi ricordo cosa è uscito nel 2019 o alla fine del 2018: probabilmente io, di testa.
    Dunque facciamo un bilancio del decennio, sperando di non sbagliare almeno quello :D
    1) Gipi: La terra dei figli
    Ma poteva anche essere Unastoria, che è bello uguale. L'ultimo con gli applausi finti non l'ho ancora acquistato, ma è il prossimo della lista.
    Gipi è Gipi, sarebbe inutile aggiungere altro, ma questo racconto del dopo-disastro mi ha colpito come un pugno allo stomaco. Il linguaggio imbarbarito da social, la riflessione su come una religione nasce dal feroce vuoto interiore e paura dell'ignoto fomentati dall'ignoranza, cosa resta a cui aggrapparsi con i denti quando tutto il resto è andato a scatafascio. Come i migliori racconti di fantascienza, il futuro è un mero pretesto per raccontarci chi siamo noi adesso, una maschera di finta finzione dietro cui nascondersi per poter parlare senza peli sulla lingua. Sublime.
    2) Craig Thompson: Habibi
    Ma poteva essere anche Polpette spaziali, che è bello uguale. O Blankets, o Addio Chunky Rice, che però non sono di questo decennio. Mi sono innamorato dello stile di Craig Thompson dopo aver letto Blankets, ognuno dei suoi libri racconta la stessa storia, una storia di solitudini che si cercano e si perdono, destinate ad instaurare legami preziosi, intensi e fragilissimi. Come per il libro di Gipi, anche qui è sempre presente la questione religiosa, che nella vita di Thompson ha avuto un ruolo fondamentale (lui è cresciuto in una comunità di cristiani rinati, piuttosto rigidi, si è allontanato dalla fede ed è entrato in contrasto con familiari e amici, per cui nei suoi racconti la religione porta sempre una contraddizione tra inquietudine e desiderio di redenzione, che mette in moto la storia in maniere interessanti)
    3) Sandman: Overture
    Una nuova storia di Sandman, scritta da Neil Gaiman, ed anche qui sarebbe inutile aggiungere altro. Di solito quando si riprende un'opera chiusa che ha fatto la storia si corre il rischio di far infuriare le scimmie terminatrici e in qualche caso anche i moderati. Vedi Watchmen, vedi Ghostbusters, vedi la qualunque. Ma qui direi che non si pone nemmeno il problema: la storia continua, ed è come se non si fosse mai interrotta. In più, disegni così belli credo non se ne siano mai visti nella serie originale, ad ogni girata di pagina una sorpresa, perfino nei formati dove inaspettatamente ci si ritrova un poster ripiegato più volte su sé stesso, come i paginoni centrali di quella rivista che... ehr... io non l'ho mai letta eh! ma mi hanno raccontato che... insomma ci siamo capiti.

    Per il 2019 menziono Cinzia.
    Nnnuuoooo, Wikipedia mi dice che è del 2018!! Quindi non ho letto proprio una mazzafionda quest'anno. Vabbè, annullatemi pure il voto, ma il Leo merita di essere citato in una classifica dei fumetti del cuore, no? E Cinzia è la sua opera migliore: un film su carta, commedia romantica all'inglese per nulla scontata, potrebbe essere una rappresentazione teatrale (e infatti), potrebbe essere un film con Hugh Grant. Una storia compatta, leggera, scritta benissimo e che affronta un argomento che più pesanti di così ce n'è pochi. E ha una colonna sonora bellissima.

    RispondiElimina
  30. Fumetti del decennio:
    1) occhio di falco, vita normale. Di fraction e aja. Un fumetto pieno di tormentoni, a volte surreale , con un protagonista un po' sfigato. Disegni bellissimi, la donna rossa me la ricordo ancora
    2) vecchio Logan, la prima saga. L'idea che tutti i cattivi si siano alleati e che abbiano vinto e' terribile. Il personaggio mi piace moltissimo, così come i disegni di Sorrentino.
    3)Bartali la biografia a fumetti. Un ricordo di un grandissimo ciclista raccontato partendo dal tour vinto. Sembra di vederlo pedalare

    RispondiElimina
  31. uuh manca poco quindi mi sbrigo:

    2019
    - 1 : Demon Slayer (n.1-5), per la sua classica freschezza. Sembrava qualcosa di telefonato invece ti sorprende sempre. Miglior shonen dell'anno sicuramente.

    - 2 : Tramezzino, di Paolo Bacilieri,
    una storia d'amore per le strade di Milano. Formato gigante per disegni fantastici. Breve ma intenso.

    - 3 : Jujutsu Kaisen, altro manga in classifica che ho trovato particolarmente fresco. Temi gia visto ma svolgimento particolare e coinvolgente. Purtroppo ho un debole per gli shonen.


    DECENNIO:

    Di cui elenco tre titoli che mi hanno molto impressionato per non infilarci dei classiconi o dei mainstream capolavoroni tipo Rat-Man o One Piece.

    - 1 : Kids di Michael DeForge, un autore che mi ha lentamente aperto il cervello. Sperimentatore dello storytelling con un tratto pulitissimo.

    - 2 : Cosmografie di Tommi Musturi, una raccolta dei lavori del fumettista finlandese che fa una riflessione sullo stile personale. Volumetto secondo me imprescendibile per ogni appassionato di fumetto.

    - 3 : Il Sapore del Cloro di Bastien Vives. Disegni sopraffini per una storia di insoddisfazione e vita comune. Vives maestro moderno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bravissimo che hai votato Tramezzino! (ma è del 2018)

      Elimina
  32. Rispondo in zona Cesarini...
    Il problema del fumetto dell'anno è che ormai le cose che leggo mi si confondono, e non riesco più a ricordare cosa ho letto quest'anno, cosa l'anno prima e così via.
    Mettici pure che seguo sempre meno serie in corso, e che voglio escludere le ristampe dalla lista (altrimenti avrei messo tranquillamente il nuovo volume di Usagi Yojimbo al primo posto, per le classiche ragioni per cui ce lo metteresti, vale a dire che Sakai è un narratore vstraordinario che riesce a raccontartiu con potenza e soprattutto semplicità storie che in altre mani ti sembrerebbero vuote), e che il meglio di alcune cose (Kengan Ashura, per esempio) si vedranno l'anno prossimo, faccio una sola nomination.
    The Ancient Magus Bride, di cui abbiamo parlato a quella cena lucchese.
    Perché appena ho iniziato a leggerlo ho pensato "questo è il Sandman giapponese" e andando avanti la serie non ha fatto altro che confermare la mia idea iniziale.
    Una trama a svolgimento lento ma denso, figure dell'immaginario favolistico occidentale usate a proposito o fantasticamente reiventate. Una lettura da cui è difficile staccarsi.

    Per il decennio, eh, c'é l'imbarazzo della scelta...
    Tolte le menzioni d'onore (Texas Cowboys do Trondheim-Bonhomme, Demon di Jason Shiga, Le Ragazzine Stanno Prendendo Il Controllo di Ratigher) e le ristampe (neglu ultimi anni è stato ristampato tutto Alberto Breccia o quasi, l'Eternauta, Miracleman), ci metterei:

    3) Haikyuu! Perché è il miglior manga sportivo del decennio. Narrazione al cardiopalmo, personaggi che sono effettivamente studenti del liceo, che nel tempo libero cazzeggiano e fanno amicizia anche fra rivali, attenzione anche allesquadre che perdono. Ha tutto.

    2) The Playboy di Chester Brown. Volume che ho atteso per anni (tampinavo i tipi di Black Velvet per la sua pubblicazione). Il rapporto dell'autore con l'omonima rivista, la masturbazione e la propria formazione negli anni dell'adolescenza. Brown non è nuovo nella trattazione dei propri aspetti meno "potabili" con chiarezza spietata (anche il suo "Io le pago", che tratta di prostituzione, ne è un esempio) e questo ne è un fantastico esempio.

    e direi...

    1) Blast, di Manu Larcenet. Larcenet mi aveva già stupito con "Lo Scontro Quotidiano" e qua si ripete. Ancora una volta il ritratto spietato di un personaggio a cui non si perdona l'autoassoluzione, ma la si espone e poi decostruisce.

    Ma il punto è che nell'ultimo decennio ce n'è a pacchi...

    RispondiElimina
  33. Fumetti del 2019:
    1) Kids with Guns 2, Capitan Artiglio. Ammetto di non aver letto molti fumetti usciti quest'anno, ma questo mi è particolarmente piaciuto, come il primo, per la freschezza dell'opera in generale, dai disegni ai colori, senza voler strafare, semplicemente intrattenendo.

    Fumetti del decennio:
    1) Saga, Vaughn - Fiona. Pochi fumetti mi hanno saputo sorprendere così sia da un punto di vista narrativo che artistico. E il fumetto che da 6/7 anni a questa parte consiglio a chiunque anche senza sapere precisamente i loro gusti. (P.s. Sempre curioso di sapere il tuo punto di vista Doc su tale opera, se non sbaglio non ti sei mai particolarmente espresso al riguardo);
    2) Kobane Calling, Zerocalcare. A mio modesto parere non solo il miglior fumetto ma la miglior opera letteraria e giornalistica del decennio del nostro paese. Continuo a regalarlo ed esportarlo ad amici esteri (versione nella loro lingua permettendo);
    3) Cronache di Birmania, Guy Delisle. Opera del decennio scorso ma che se non sbaglio è stata pubblicata in italia solo nel 2013 (altrimenti voterei per C. di Gerusalemme). So che il Doc non si trova d'accordo, ma apprezzo molto lo stile di Delisle nello descivere un altro paese in maniera a tratti irriverente. Posso capire che qualcuno lo possa trovare irrispettoso ma trovo rispecchi in maniere fedele le domande e le incomprensioni che ognuno di noi si pone cercando di conoscere un'altra cultura vivendo in un paese distante dal proprio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come non detto, pensavo di avere letto tutto il regolamento...TRANNE la deadline. Una bottiglia di "Amaro Amarazzo" per me grazie!

      Elimina
  34. Ecco la mia lista di fumetti (manga)

    2019:

    1) Cinzia di Leo Ortolani: perché è la storia, senza veli, di uno dei personaggi che mi hanno incuriosita fin da sempre ed è raccontata con ironia e con lo stile che solo Ortolani ha. Per me è magnifica.

    2) La scelta di Pandora di Yudori: mi ha conquistato subito per i disegni e mi sono innamorata dei personaggi, veramente intriganti. (ora devo solo leggere la seconda parte, ma sarà un acquisto che avverrà a breve, già solo la prima parte mi ha conquistata)

    3) Demon Slayer di Koyoharu Gotouge: penso che sia la rivelazione shonen di quest'anno, mi ha incuriosito per questo, molto probabilmente. Diversamente dagli altri shonen del momento però mi ha conquistato per il rapporto stupendo tra i due fratelli, insieme a dispetto di quello che è successo a Nezuko e soprattutto di come lei riesce a essere in qualche modo se stessa sebbene la peculiarità della trasformazione subita.


    Decennio:

    1) A Silent Voice di Yoshitoki Oima: ho pianto tanto, mi sono sentita completamente immersa nelle loro vicende. Ishida mi ha conquistato, un personaggio vero, concreto e soprattutto con cui riesci a immedesimarti. Uno dei manga più belli che abbia mai letto e a cui ho lasciato un pezzo di cuore.

    2) Golden Kamuy di Satoru Noda: semplicemente magnifico. Mi ha ricordato molto FMA di Arakawa (il mio manga preferito) per il fatto che muori dal ridere in certi momenti, ti disperi in altri e rimani affascinato dalla storia. E poi rimani ammaliato dai miniziosi dettagli accuratamente disegnati e spiegati dal mangaka.

    3) Cinzia di Leo Ortolani: è vero, è anche nella top del 2019 ma questo fumetto merita tanto. Ribadisco che sia magnifico e consigliatissssssimo.

    ps si nota un pochino che leggo più manga che fumetti? XD

    RispondiElimina

Posta un commento

Metti la spunta a "Inviami notifiche"per essere avvertito via email di nuovi commenti. Info sulla Privacy