Odessa, Ortolani, Gipi, i manga di Bao Aiken, One-Punch Man e oh, tanto altro
Lo sentite? Sentite quel tum! Tum! che fa vibrare il tè tiepido nella vostra tazza producendo una serie di anelli concentrici, mentre leggete queste righe? No, non è un T-Rex che si avvicina, ma la pila di fumetti accanto al tuo comodino, ogni volta che aggiungi un altro volume in cima e minaccia di abbattersi sul pavimento. Bentornati nel variegato mondo di Microletture, la rubrica che non si attacca al lavoro del vostro fumettaro, ma può aiutarlo a pagarsi il dentista [...]
DUE FIGLIE E ALTRI ANIMALI FEROCI
Editore: Bao
Pagine: 192
Quanto costa: 18 (6,3 in digitale)
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5/5
Due figlie e altri animali feroci, il "diario di un'adozione internazionale" scritto da Leo Ortolani a inizio decennio per raccontare l'adozione delle sue due bimbe in Colombia, torna otto anni dopo in un'edizione Bao in grande formato e arricchita da molte tavole inedite che accompagnano il testo. "L'avventura di una vita", il diventare genitori, tra l'attesa, i dubbi, il timore nel rapportarsi a due bambine dalla personalità già forte e di cui non conosci il passato. Il tutto sormontato dalla voglia di fare bene, di diventare un bravo papà, perché per certe cose non ci sono i manuali. Cioè, sì, ma mica servono. O hai il tempo di leggerli, tra un pannolino e l'altro.
Ai tempi della prima edizione, il libro formato tascabile di Sperling & Kupfer, non eri ancora padre, tante cose le hai lette senza capirle davvero. Ora è una storia diversa. E il punto di vista è per forza di cose diverso e più consapevole anche in Leo. Nelle tavole inedite, realizzate oggi, c'è tutto l'amore di chi con quelle due creature ha già passato nove anni (il viaggio si svolge a inizio 2010), le ha viste crescere e farsi ragazze, sa che è un attimo che vanno a studiare fuori e vai in sbattimento. Lo sai, perché la tua va per i 5 e ci sei già dentro fino al collo. Quando la prendi in braccio e non si fa spupazzare come prima, ogni volta, è un colpo al cuore.
I figli crescono, i papà (e le mamme)
Credi di esser finito fuori traccia, scusate. Dicevi: Due figlie e altri animali feroci l'hai sponsorizzato ferocemente ai tempi, perché è tenero, sentito e fa pure sganasciare dalle risate, ribadisci il concetto adesso, ché con il materiale inedito e il nuovo formato è pure più figo e sta bene accanto a Cinzia, ecco. Cinque presidentesse da Gogotà su cinque.
IL MONDO MODERNO
Editore: Coconino Press
Pagine: 222
Quanto costa: 21
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5/5
Il secondo volume di storie brevi di Gipi, dopo Boschi mai visti. Un'altra raccolta di inediti e vecchie opere pubblicate perlopiù su rivista, un altro esempio delle capacità narrative semplicemente incredibili di Gipi. Dove per "incredibili" intendi proprio che fatichi a credere, ogni volta, al modo in cui è in grado di passare da storie di paura sulla cacca a folgoranti racconti pulp degli anni in cui il pulp si portava tanto ("pure troppo"). Con quel modo tutto suo di giocare con il lettore, ingannarti con una didascalia, incatenarti a un dialogo serrato, farti chiedere quanto di suo ci sia in quei personaggi, quando gli assomigliano fisicamente, cioè spesso.
Ti sei goduto Il Mondo Moderno quanto e anche più di Boschi mai visti, forse pure perché queste storie sono più recenti e quindi più prossime al Gipi di oggi, e lo consigli a chiunque. Che abbia letto fumetti in vita per tutta la vita o non ne abbia aperto uno negli ultimi vent'anni. Hai visto mai che prende il vizio.
HENSHIN
Editore: Bao
Pagine: 296
Quanto costa: 10,90
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 4/5
Aiken ("cane adorato"), con la mascotte-logo Cliff in versione daruma, è la nuova collana di Bao dedicata ai manga. Si parte da Henshin, un volume autoconclusivo del disegnatore di I Kill Giants, Ken Niimura. Un'antologia di racconti, in parte collegati tra loro, che spaziano da un gatto invisibile a una strana famiglia dotata di superpoteri, da un viaggio in 2CV dalle atmosfere tarantiniane a un gruppo di persone che fa una gitarella in campagna con uno scopo preciso.
Lo stile di Niimura è pure qui quello di un manga rivisitato, per l'inevitabile influsso esercitato dal fumetto occidentale sull'autore (nato a Madrid). Ne viene fuori uno storytelling e un modo di tratteggiare i suoi personaggi che ricorda tanto il manga underground quanto alcuni artisti francesi. Non tutte le storie centrano l'obiettivo, e lo stesso Niimura racconta quanto sia difficile farsi venire un'idea brillante che non sia stata già raccontata da altri (e infatti, quella della gitarella...), ma il filo sottile che lega alcuni racconti, e l'inizio con la fine, non dà quello spaesamento tipico delle antologie. E se siete gattari nell'animo, metti, vorrete anche voi un gatto invisibile a NON farvi compagnia.
FIORI DI BISCOTTO
Editore: Bao
Pagine: 192
Quanto costa: 7,90
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 3,5/5
Anche Fiori di Biscotto è un'antologia, ma qui il filo narrativo è rappresentato dall'ambientazione: la scuola non solo come palestra, ma come corridoio di vita. Nel quale passano e sono passati tutti, dagli studenti che non sanno a quale club iscriversi agli insegnanti ormai anziani. La mangaka Hisae Iwaoka ha uno stile delizioso. Personalissimo, dolce, nostalgico, tremendamente malinconico. Naturale che siano proprio i racconti legati al trascorrere del tempo ad averti colpito di più, bilanciando quelli meno interessanti. È stato un bene, comunque, aver letto prima Fiori di Biscotto, perché ti sei avvicinato all'altro manga di Iwaoka, la terza proposta di Bao Aiken, aspettandoti qualcosa di molto simile. E invece...
DOSEI MANSION #1
Editore: Bao
Pagine: 192
Quanto costa: 7,90
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5/5
...e invece Dosei Mansion è un manga parente prossimo di Planetes e di tutta quella fantascienza distopica e a sfondo sociale che è quanto più adori nell'immaginario sci-fi. È la storia di un lavavetri, membro della working class hero nel livello inferiore di un gigantesco anello orbitante in cui si è ritirata a vivere l'umanità, dopo che la Terra è diventata una riserva naturale. Un ragazzo umile che vuole prendere il posto di suo padre e, frequentandone colleghi e conoscenti, capire cosa gli sia capitato, cosa abbia vissuto, cosa voglia dire starsene là fuori, a pulire dalla polvere le vetrate dei giganteschi appartamenti dei ricchi. C'è un istante nel quale ogni uomo diventa suo padre, cantava il filosofo Frankie Hi-NRG in Un uomo è vivo.
C'è un po' di Rollerball (c'è sempre un po' di Rollerball), in Dosei Mansion, c'è una costruzione riuscita di quel mondo, c'è un ritmo narrativo che procede a un passo tutto suo, fregandosene delle meccaniche da seinen dozzinali. Saranno in tutto sette volumi, a cadenza bimestrale. Non vedi l'ora di leggere il secondo.
ODESSA
Editore: SBE
Pagine: 98
Quanto costa: 5,9
Dove si compra: Edicola, Fumetteria
Presidentesse: 3,5/5
Odessa è la nuova serie science-fantasy di Bonelli, un mensile a colori che ha debuttato in edicola con il primo numero sabato scorso (il numero zero è in regalo invece con l'ultimo Nathan Never). Il mondo creato da Davide Rigamonti e Mariano De Biase parte da un evento cosmico a causa del quale la città di Odessa si fonde con un'astronave aliena e il suo carico di prigionieri appartenenti a tutta una serie di razze extraterrestri. La Fusione interessa da vicino anche il protagonista, il russo Yakiv, e innesca dei presupposti interessanti per la storia.
Il che ti incuriosisce per il futuro, anche se il primo numero non ti ha fatto esattamente impazzire. Un po' è l'esigenza di creare le basi, tracciare il perimetro, tanto più in una serie da edicola, che si è fagocitata tante pagine. Un po' il fatto che ormai ti sei abituato al taglio delle serie Audace della Bonelli, e tornare indietro, all'avventura classica per linguaggio e atteggiamenti dei protagonisti, ti viene difficile. Un po' che la struttura altrettanto bonelliano-classica, con Yakiv e i due pard, ti ricorda tanto un Dragonero versione sci-fi.
Ma il finale del primo numero, dicevi, ha uno spunto intrigante. E se per ora non sembra il Saga italiano (magari non voleva minimamente esserlo, è tutto un trip che ti sei fatto te), può venirne fuori una serie piacevole, se le premesse verranno sfruttate a dovere e non si virerà verso un altro boyscout tormentato dal cuore buono. Incrociamo le dita.
MISTER NO REVOLUTION #5
Editore: SBE
Pagine: 66
Quanto costa: 3,5
Dove si compra: Edicola, Fumetteria
Presidentesse: 5/5
L'hai detto, ti ripeti. Mister No Revolution è una delle serie che ti stai godendo di più negli ultimi anni. È esattamente questo, per tornare al discorso di prima, il taglio che vorresti vedere travasato, un po' alla volta, in tutte le serie Bonelli, anche quelle non a marchio Audace. Dialoghi e storytelling di alto livello, personaggi memorabili, ma soprattutto un fumetto che parla la lingua delle serie TV migliori in circolazione, non concedendo nulla alla tradizione se non per una serie di sentiti omaggi alla storia del Mister No classico. Qui reinterpretato, ricordiamolo, in una versione spostata in avanti di un paio di decenni.
Questo numero #5 brilla come la prima parte della serie, quella sul Vietnam, e andrebbe fatto leggere a chiunque voglia scrivere fumetti. In Italia o ovunque.
ONE-PUNCH MAN #16
Editore: Panini
Pagine: 192
Quanto costa: 4,50
Dove si compra: Edicola, Amazon
Presidentesse: 4/5
Hai sempre immaginato che sarebbe successo, prima o poi. No, non ti sei stancato di One-Punch Man e speri non succederà mai. Quello che è successo è che ti sei ritrovato meno soddisfatto del solito alla fine della lettura di un numero. Non è tanto il fatto che Saitama ormai appare pochissimo, perché è così che funziona quando c'è da stendere alla fine un avversario che sembra imbattibile. Quanto che la storyline di Garo inizia ad esser tirata davvero troppo per le lunghe. Con il paradosso dell'allungamento di brodo da shonen in uno shonen nato per prendere meravigliosamente per il culo gli altri shonen.
In genere, quando questo avviene in One-Punch Man, c'è il rovescio della medaglia rappresentato da un minimo di approfondimento degli altri eroi, quei tizi fantastici e improbabili che si ritrovano sotto l'occhio di bue. E qui ni: Death Gatling e gli altri non brillano quanto un grande, inarrivabile Spatent Rider. Ma sul prossimo numero si chiude 'sta storia, speri. Ah, ma quanto ancora-più-mostro continua a diventare Yusuke Murata, numero dopo numero? Una roba MAI vista.
Bene, deboscia, tocca a voi. Che state leggendo di bello di questi tempi, wild boys?
Ho letto anch'io "Due figlie.." del buon Leo. Fa veramente morire dal ridere (che talento comico è Ortolani?) , e ogni tanto ci si commuove pure. Di Odessa sono molto curioso, ho letto lo Zero e devo ancora prendere il primo, certo la premessa è veramente originale!
RispondiEliminaMi sa che Ortolani tornera' presto a Ratman se vuole campare... Il libretto originale l'avevo letto: simpatico ma niente di piu'...
EliminaPerché Cinzia, tra le altre cose, è stato un successo di pubblico e critica pazzesco, ma stiamo facendo finta di no?
EliminaIo sono nel pieno di Terra di Nessuno...e la Lion non ha ancora pubblicato i DC Essential dei volumi 3 e 4 per chiudere l'evento.
RispondiEliminaTristezza infinita!
Anch'io, ho il primo volume e sto per comprare il secondo... fra poco dovrebbero ristampare 3 e 4, ho visto il box della Clinica dell'Amore e sono in attesa della ristampa di Lamù!
EliminaStesso parere su Odessa, che - non so perché - nella mia testa era una nuova serie Audace, e invece ho scoperto che non lo è. Pure Cani Sciolti a me sta piacendo molto, ed è anche un'operazione politica molto "audace" per la Bonelli.
RispondiEliminaCani Sciolti lo sto seguendo anch'io, e magari la prossima volta ne parliamo.
EliminaPollice su per Cani sciolti anche per quanto mi riguarda. Nel piattume generale che vedo in Bonelli, una serie davvero Audace nel suo parlare di grandi cose, affrontandole con la leggerezza con cui normalmente si parla di quelle piccole.
EliminaReduce dagli acquisti fatti all'Arf, ho cominciato da "Fiori di biscotto", che trovo davvero carino e delicato, una lettura piacevole. Ho dato uno sguardo anche agli altri titoli della linea Aiken e devo dire che mi sembrano tutti titoli interessanti, scelti con attenzione.
RispondiEliminaRecenti, per me, ci sono stati Due figlie, che ho adorato pur non essendo paTre, tra grasse risate e Genuini momenti emozioni© con capatine di Momenti mariomeroli™.
RispondiEliminaSto seguendo i nuovi Hit Girl e Kick-Ass, ma sinceramente per ora niente di comparabile alle scorse saghe.
Notato anche io che in OPM si sta allungando il brodo, capace che il simulcast settimanale su VVVVID rischia di raggiungere il manga...
Prosegue il mio recupero tardivo di Homunculus (presi tutti ma in lettura sono fermo al 9) e pure li ho accusato un po' di stagnamento, vuoi forse per lo sviluppo più volto all'aspetto interiore e psicologico dei personaggi che a "far succedere cose".
Di questa tua tornata mi hanno stuzzicato Henshin e Dosei Mansion. Del secondo, incuriosito, avevo letto le prime pagine nella preview sul sito di Bao, che però non erano riuscite a farmi venire il prurito nel portafoglio necessario ad iniziare una nuova serie... vediamo se nei prossimi giorni la tua pulce farà effetto.
Intanto next-in-queue ho gli ultimi di Alita: Mars Chronicle e Thunderbolt
Al momento vago un po' in una sorta di limbo per quanto riguarda le uscite recenti di fumetti.
RispondiEliminaIn compenso sto facendo un bel tuffo nel passato e dopo aver riletto tutto Corto Maltese, ora mi sono buttato sulle raccolte in inglese delle prime storie di Judge Dredd.
Finito ieri "due figlie e ..", goduto moltissimo. Intanto sto leggendo le novelle di Dunk e Egg di Martin, per sciacquare via quella zozzura di storia che è stato il finale di got. E finora la prima delle tre mi è piaciuta anche più della serie principale !
RispondiEliminaOdessa mi attira molto, è importante recuperare anche il numero 0 ?
Al momento? Pochi fumetti, ma sto leggendo un libro scritto da Graham Allison, alto funzionario della Difesa da Reagan a Obama, intitolato "Destinati alla guerra - Possono l'America e la Cina sfuggire alla trappola di Tucidide?", in cui Allison analizza le differenze fra i due paesi e in cui spiega come l'irresistibile ascesa del fu "gigante addormentato" instilli paura nel colosso americano che domina la scena, facendo così scattare il meccanismo chiamato, appunto, "trappola di Tucidide".
RispondiEliminaLa trappola ha portato nella stragrande maggioranza dei casi alla guerra e Allison cerca di dar idee per evitare che questo succeda.
È interessante leggere di tutte le dinamiche geopolitiche e geoeconomiche che stanno rendendo il "drago asiatico" il numero uno in molti campi da parte di una persona strettamente legata a quell'ambiente.
P.S. La "trappola di Tucidide" è quello stress strutturale che si verifica ogni volta che una potenza in ascesa minacci di rovesciare quella dominante.
Caro DocMan, ti invidio tantissimo perché hai la Forza e la Velocità ( la Forza della Velocità del Flash di Mark Waid ? ) di leggere tanti comics nuovi. Io ho sviluppato un microconcetto simil zen secondo il quale inciamperò in " quel " fumetto quando sarà il momento e due settimane fa la mia strada è stata attraversata dal Mudman di Paul Grist che è stato pubblicato la prima volta nell'anno in cui il mondo sarebbe dovuto finire secondo i calendari pre-colombiani. Io sono un fan di Grist dai gg in cui lessi il suo Kane in inglese - poi tradotto anche da noi - e nel crepascolaverso ci sono un Jerry Drake ed un Jan Dix suoi. Quando sono davvero soddisfatto della mia giornata, mi spingo a ragionare su di un Diabolik di Grist in formato tascabile. Immediato nella prosa e dal tratto sintetico e gradevole. Se avessi dindi a sufficienza, lo pagherei per il remake della prima serie di Nova degli anni settanta. Devo cominciare a risparmiare. Ciao ciao
RispondiEliminaCari tutti, era da un po' che ero indeciso su Due Figlie, poi in libreria ho dato un'occhiata alle prime 2 pagine, e lì in fondo, con il numero 927.325 mi sono visto anche io... chi non è passato per il tritacarne dell'adozione internazionale non ha idea di cosa sia l'attesa (sto parlando di questa in particolare, eh, mica dell'Attesa con la A maiuscola, l'idea platonica. Anche io non ho idea di cosa sia l'attesa di tante cose, mi limito a quella dell'adozione e quella dell'autobus, per dire). Così l'ho preso a occhi chiusi. Poi se è piaciuto anche al Doc e all'omoragno, che non credo siano passati da tante traversie, mi aspetto grandi cose dal libro. Ora finalmente ce l'ho tra le mani e stasera mi ci immergo, e proverò a fare qualche confronto tra la Colombia e Haiti ;o)
RispondiEliminaIn questo periodo sto facendo la raccolta di Taniguchi e me la sto godendo parecchio. Alcune opere le avevo solo accarezzate in libreria e recuperare dei classici è un piacere. Peccato per l'ultimo numero che segue l'adattamento francese con la lettura alla occidentale.
RispondiEliminaHo recuperato gli ultimi due numeri di Samurai Executioner divorandoli in un attimo. La bellezza dei disegni e la profondità di storie e personaggi mi prendono come solo pochi fumetti riescono a fare. Il protagonista dovrebbe essere solo una fredda lama di acciaio ma in realtà nasconde una grande umanità che cerca di declinare nel suo incarico che di umano non ha nulla. Un opera per me irrinunciabile per chi ama le storie di samurai.
Odessa l'ho per osa solo comprato. A pelle non mi ispira per nulla ma voglio dargli una possibilità.
Il numero di One Punch l'ho letto riscontrando quello che dici tu. Acquisendo una trama sempre più definita e volendo dare uno spessore ai personaggi si perde lo spirito iniziale dell'opera. E' piacevole ma rischia di diventare un One-Piece / Naruto qualsiasi. Saitama in questo ultimo numero potremmo dire che è superfluo se non irritante perché non ti fa vedere che fine sta facendo Garo.
Mister NO ho letto i primi due cartonati e mi sono piaciuti tantissimo e continuerò con i cartonati, un'opera stupenda.
Sto diventando un lettore anziano di fumetti che snobba le cose troppo da "giovani".
Buonasera, questa edizione del muro di testo andrà in onda in forma di elenco numerato per venire incontro alla VOSTRA soglia di attenzione.
RispondiElimina1) "degli anni in cui il pulp si portava tanto" Non capisco...ah, forse intendi il PARP!
2) Condivido l'analisi su One-Punch Man ma ricordiamo che SPOILERUZZO Garo è già stato battuto male da Saitama involontariamente(!), il che rappresenta uno dei meravigliosi paradossi di questa serie: tutti si stanno disperando per battere uno che il protagonista ha già asfaltato settimane prima senza neanche accorgersene (Bonus: neanche Garo se ne ricorda a causa della violenta botta in testa).
Sto leggendo:
3) Il Grande Libro dell'Inferno - Matt Groening. Umorismo che scava a fondo, come i Simpson bellissimi del periodo '89-'93. Avevo già letto qualcosa in originale e tradotto perde un poco ma comunque "conigliatissimo".
4) Diario di Sabna Guzz - Sabina Guzzanti 2003. Trovato a caso in una bancarella, di per sé non è 'sto granché ma se in quegli anni seguivi Travaglio e Luttazzi ti dà una botta di berlusconismo nostalgico. Non nel senso che ti manca Purururrini ovviamente (che poi è sempre lì) ma ti tornano i ricordi di quell'atmosfera opprimente, i dibattiti infiniti su satira e censura, il regime strisciante, le leggi vergogna, resistere resistere resistere, ecc. Dolceamaro.
5) Dire Quasi la Stessa Cosa - Umberto Eco. Analisi sulle difficoltà della traduzione. Eco è al solito super interessante e mentre lo leggi ti fa sentire intelligentissimo, ma siccome è solo una sensazione lo leggo pianino, un sottotitolo al giorno.
Ho letto da poco:
6) La Corsa del Lupo - Gigi Simeoni. Finalmente Le Storie mi hanno ridato qualche soddisfazione. Bella avventura attorno a un McGuffin Indianajonesiano. 3 numeri comprati a scatola chiusa sulla fiducia per l'autore, ben riposta.
7) Slow Step - Mitsuru Adachi. Il solito Mitsuru Adachi (quindi eccellenza), per quando uno ha voglia di quella saudade da giappone '80s che forse non c'è mai stato e che il Doc conosce tanto bene.
Oh, con le microletture io mi galvanizzo.
Appena terminata una raccolta dei classici di Lovecraft.
RispondiEliminaSeguendo il tuo consiglio ho recuperato il primo volume di DEATH OR GLORY. Ma prima di leggerlo sono in ballo con altri due libri. LE ACQUE DEL NORD di Ian McGuire e BARZELLETTE di Ascanio Celestini. Poi pensero' a lui.
Quoto la speranza di audace metamorfosi bonelliana delle testate diciamo normali.
RispondiEliminaSegnalo immortale Hulk, unica serie regolare Marvel leggibile, a mio parere. Fosse anche solo per le copertine di Alex Ross, che quando ho saputo che voleva rilanciare i F4 e la Marvel/disney ha detto "no, che i film non li facciamo noi" vorrei crocifiggere mezza topolinia...
Odessa mi odora di trito, impressione personale, ma ovviamente le darò ulteriori possibilità.
Interessante poi l'omaggio a little nemo, little Henry in slumberland della hollow press
Claudiano
Quando tutti condividono le proprie sfighe, Ortolani condivide le proprie gioie.
RispondiEliminaNon lo conosco ma gli voglio bene.
Onepunch era effettivamente noioso questo numero...principalmente perchè sta perdendo parecchia ironia e fancazzismo, speriamo viri di nuovo.
RispondiEliminaOdessa preso sia lo zero (dopo anni ripreso in mano un nathan...che tristezza) che uno. Intrigante davvero l'ambientazione ma effettivamente dialoghi e narrazione classiche classiche classiche troppo classiche, didascalico didascalico troppo didascalico... alcune parti sembrano scritte per duri di comprendonio...speriamo davvero migliori, ci conto; mister no audace avevo preso il primo numero ma ancora non l'ho letto :D...peccato, ma l'ambientazione di mr no non mi ha mai appassionato.
Alcune cose riguardo i fumetti presentati dal Doc:
RispondiElimina> Due figlie e altri animali feroci: non ho ancora comprato questa edizione, ma ho letto il libro ed è stupendo a mio avviso. Apprezzato moltissimo anche se sono lontanissimo anche solo dal voler essere padre. Comprerò quest'altra edizione, per averlo anche in cartaceo.
> Collana Aiken: spiace che la Bao sia entrata nel mercato dei manga. Cioè, ok i titoli un po' originali, ma ha sempre prezzi più alti di tutti e a me i manga piacciono anche perché economici (come rapporto quantità/prezzo). Spero non faccia alzare ancor di più i prezzi nel settore (già la J-pop sta esagerando un po' imho).
> Bonelli: la nuova serie sembra decente, se qualche amico la compra forse me la farò prestare; Mister No invece ispira davvero viste queste recensioni molto positive, ma avendo anche altri acquisti in mente preferisco non lanciarmi ora su una serie in corso e già da qualche numero.
Letture mie:
> sto rileggendo Watchmen, per la prima volta in lingua originale: è complesso, più di quanto mi aspettassi. Al netto di ciò, però, la storia e i disegni rimangono tanta roba.
> Dragonero Magazine #3 (2017): tre storie carine, abbastanza collegate tra loro. Ciò che si vede nell'ultima avrà, chiaramente, ripercussioni nel futuro della saga. Buon numero.
> Dragonero #58-59: sto procedendo molto più a rilento di quanto volessi con questa saga delle regine nere. 58 volume d'azione per lo più, mentre il successivo è più lento e mostra i sentimenti di vari personaggi. Continua a piacere questa saga, anche se la storia sembra andare un po' troppo diritta verso la fine, grazie a certe rivelazioni...
> Volt - Che vita di mecha... s2e2: sarà che leggo principalmente manga, ma questo volume è secondo me uno dei migliori della serie tutta. Anche le vignette de L'uomo Pigro a fine albo sono migliori di quelle dell'altra volta.
> Dragon Ball Super #5-6: Volt fa ridere perché fumetto comico, DBSuper perché fumetto fatto male. In realtà non sono niente male varie porzioni di storia, specie quelle coi personaggi nuovi (Jiren in particolare sembra interessante), ma la fase di reclutamento per il torneo? Aiuto. E soprassedendo a cosa ci facciano lì Muten (non avendo visto Il ritorno di F) o altri personaggi che sono stati forti molte saghe fa, il modo in cui vengono reclutati alcuni combattenti è pessimo. Il modo in cui sono trattati -a livello psicologico, non grafico- i personaggi storici, in primis Goku, mi porterebbe a pensare che sto manga fosse stato scritto da qualcuno che conosce poco l'originale, invece teoricamente lo stesso Toriyama dovrebbe essere coinvolto nel processo di realizzazione della storia... Sono davvero, davvero perplesso.
Tra qualche giorno spero di poter finalmente comprare e leggere The promised Neverland #9, ché voglio proprio vedere cosa c'è dietro quella porta.
Lanterna Verde di Grant Morrison è finalemnte il fumetto spaccacuXXi amerrigano che aspettavo con ansia. Storia intrigante, disegni fantastici e dialoghi da paura. Non ci voleva tanto...
RispondiEliminaC'è la ristampa di Maschera Nera di Max Bunker che è sempre gradevole e l'ultimo nuomero di Nathan Never comprato solo per la curiosità nel numero 0 di Odessa (che tra l'altro non mi ha detto gran che...).
Sono in dietro con Getter Robot DeEvolution, non ho ancora comprato il 4 che poi è il penultimo.
One Punch Man è uno dei due fumetti che mi ha riportato fiducia nel manga moderno (l'altro era l'attacco dei Giganti prima della cantina), è vero che sono un paio di episodi che si allunga un po il brodo sulla faccenda, ma credo sia fisiologico. Spatent Rider è un grande, ma King è un vero mito™!!!
Sarei curioso di sapere se qualcuno ha letto "Erorri Motrali", il fumetto della coppia di youtuber QDSS. E' valido? So che i disegni dovrebbero essere abbastanza elementari perché di proposito l'hanno fatto disegnare a quello dei due che è meno pratico di disegno...
RispondiEliminaChe hanno appena comunicato che sarà acquistabile solo fino al 6 di giugno e poi sarà ritirato... non hanno potuto dirlo espressamente, ma hanno lasciato intendere che la ragione sia che ha avuto successo e che allora ne verrà pubblicata una serie vera e propria, a partire tipo da ottobre...
Questa e' sempre una delle mie rubriche preferite. Stavolta mi ha fatto scoprire dosei mansion, visto che sto sempre leggendo fratelli nello spazio. Poi non vedo l'ora che esca l'omnibus di planetes. Della Marvel ho letto gli ultimi due de l'immortale hulk, splatter, una delle serie che preferisco. Invece spider-Man ha i suoi alti e bassi, Thor mi piace nonostante i disegni , cap lo trovo pesante. Devil e' stupendo, anche se a volte risolvono le cose in modo discutibile. Così come è discutibile una cosa che non nomino ... Sto leggendo anche la biografia di Bob Geldof , che trovo interessante e spassosa. Per ora sono arrivato alla fondazione dei mitici e dimenticati boom town rats. Dimenticavo: Aspetto con molta ansia il nuovo Napoleone di Ambrosini (davvero un signore, secondo me sottovalutato) che uscirà il 12 giugno
RispondiEliminaSono a metà delle fantastiche avventure di Kavalier e Clay e ho finito la Mister Miracle vol.2.
RispondiEliminaConsiglione per entrambi
Io ho appena recuperato il numero 1 di Black Clover nella Discovery Edition ad 1€, perché per un euro comprerei anche il più brutto numero del peggior manga degli ultimi 10 anni. Però ancora non l'ho letto, ultimamente ho letto soltanto il fascicolo su Abbey Road che era con il vinile della DeAgostini in edicola (solo 10€ per un vinile? È mio!), conta?
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