Le grandi interviste dell'Antro atomico: Leo Ortolani
Ogni mattina, quando accendi il mac, come un sacco di altra gente la prima cosa che fai è leggere la posta. Leggi la posta e ci trovi i commenti degli antristi, suggerimenti, qualche occasionale sbroccata del solito fan di Spartacus con la SECONDA elementare, proposte indecenti da parte di attrici e modelle famose che ti vedi costretto a declinare in quanto uomo sposato. Insomma, le solite cose. Solo che una mattina hai trovato lì ad aspettarti una mail di Leonardo Ortolani. QUEL Leonardo Ortolani. Che ti scriveva: "Volevo ringraziarti per tutte le risate che mi fai fare con gli articoli del tuo blog. Ma fino alle lacrime, eh? Grazie, davvero". Ortolani. Che ringraziava te. Per le risate. Il che era un po' come vedersi spuntare, mentre giochi a calcetto coi colleghi dell'ufficio, Zanetti a bordo campo, venuto lì ad applaudirti per le tue incredibili discese palla al piede. [...]
Insomma, una di quelle robe che ti riappacificano con il mondo e che ti danno il diritto di prendere a coppini sulla nuca tutti quelli che conosci per almeno una settimana. E siccome da cosa nasce Cosa, come diceva sempre la Zia Petunia, ne è venuta fuori innanzitutto un'esilarante intervista atomica su Rat-Man e tutto ciò che gli gira attorno. Flettete i muscoli e continuate a leggere.
Doc: Iniziamo ovviamente dalla fine: hai dichiarato più volte di voler chiudere la serie di Rat-Man con il numero 100. Roberto Giacobbo o il presentatore di Misterius ti chiederebbero: perché? Cosa ci sarebbe stato nel numero 101 che vuoi tenere nascosto al mondo? C'entrano forse… i cavalieri templari? Il SANTO GRAAL?
Leo Ortolani: No, solo cuccioli dalmata.
Volevo nasconderli perché non ne facessero una pelliccia, ma da quando mi hanno fatto 101 cacche sul parquet, li regalo.
Perchè tutti, in autostrada, non riesco ad abbandonarli.
Così Rat-Man proseguirà, per forza. Perché son qui che gioco a fare le parodie di tre numeri su Harry Potter e mi ritrovo solo a dieci numeri dalla fine. Ma cosa ci faccio, con dieci numeri? Niente.
Ormai, solo per raccontare che sono stato in posta, ne uso due. E non ho nemmeno fatto una raccomandata.
Insomma, alla via così, che devo svuotare le tasche delle idee.
Però prima o poi finisce, eh?
Non è che sono un completo truffatore.
D: Come, quando, dove e con quale buona scusa nasce Rat-Man?
LO: Eh, non ci sono scuse.
Nasce e va a un concorso per autori incompetenti, quelli che non sanno nemmeno come si tiene in mano una matita. Però, poi, mi accorgo che autori così, in quel concorso, ci sono solo io.
Allora faccio il buffone e mi salvo.
Come nei compiti in classe di italiano. I primi tre cercavo di parlare della letteratura, del Manzoni, della poetica di Brunello Filarini detto il Cazzaro, poi, dopo la sequela di 5 meno meno, facevo il tema libero, quello che scrivevo dentro le cose buffe, e rosicchiavo un sei più.
Stessa cosa qui. Rat-Man viene anche premiato perché fa ridere.
Allora me lo tengo buono, buono, lì accanto, e alla prima occasione lo riciclo in una serie di storielle di stampo supereroistico.
I lettori ridono, la serie vende e io mi trovo nell’imbarazzante situazione di continuare questa serie. Ma avevo finito le gag.
Da allora è un tripudio di avanti e indietro cronologici, metafumettosi, aritmia e respiro affannoso.
E non si fermerà con il cento.
D: Quella di Deboroh La Roccia, come identità segreta di Rat-Man, è stata da subito la tua prima scelta, o hai anche vagliato nomi come Samantoh, Jessico e Chantallo?
LO: Scherza, scherza… ma trovare un bel nome, non è facile… Infatti all’inizio pensavo a Jack Stone, Jack in omaggio a Jack “il RE” Kirby e STONE per via che sono geologo. Poi ho scoperto che Jack Stone è un pupazzetto della LEGO.
Dopo un attimo di tristezza infinita, ho scatenato la mia fantasia, frustandola sulle natiche e ottenendo DEBOROH LA ROCCIA. Che la LEGO voleva fare come comprimario di Jack Stone, ma sono arrivato prima io, gesto dell’ombrello.
D: Solo a me il personaggio di Clara, la moglie di Brakko medaglia d'oro alle ultime sei Olimpiadi di Fedifragismo acrobatico, è sempre sembrato estremamente drammatico e malinconico?
LO: Può darsi. Ma direi che la tristezza Clara ce l’ha in quei quarti d’ora di attesa, lunghi… noiosi… Poi, finalmente suona alla porta il tecnico della lavastoviglie.
Ne avrà cambiate almeno nove.
Eppure ama Brakko.
Le donne sono e restano un mistero grandissimo.
Per questo, la gente cerca i trans. Perché sono dei templari.
D: Questo me lo sono sempre chiesto: la scelta di voler approfondire la storia di Rat-Man, ritagliandogli attorno negli anni tutto un complesso background, è stata dettata più dall'esigenza di allargare il campo e non limitare la serie alle gag, o dalla tua volontà di fare anche dall'altro con Rat-Man?
LO: Già parte della risposta è stata spalmata nella numero due.
Qui posso aggiungere che scrivere è come fare bollire il latte… Pensi di farti una bella tazza di latte caldo, poi passa il tempo, ti scordi il bricco sul fuoco, e il latte bolle di fuori, e si sparge tutto sui fornelli, creando quella patina bruciata che a toglierla ci vuole una mattinata intera, e allora dici delle cose, che se ti sentissero le signore anziane che saluti gentilmente sulle scale, non so.
Ecco, la serie di Rat-Man doveva essere una bella tazza di latte caldo, invece sono ancora lì a pulire il fornello dalla serie.
E non ho ancora lavato il bricco.
D: L'umorismo tagliente, cinico, insomma da personcina a modo di Rat-Man non ha risparmiato temi, soggetti, nomi, cose e città controversi, da Lady Diana ai gatti nei cassonetti, a Gesù che fa comunella con Stallone e quegli altri tizi anziani. Hai mai ricevuto proteste, minacce, o quantomeno qualche email dal tono sufficientemente indignato? Valgono, nel caso, anche quelle da parte di Lupoi.
LO: Ma certamente. Da “vergogna, non si maltrattano i gatti, pensa se poi i lettori imitano Rat-Man”, fino a “mi hai molto deluso, hai fatto pubblicità al messaggio di Gesù, mentre io sono anni che a fatica cerco di portare la gente all’ateismo, questa è concorrenza sleale”.
Io rispondo a ogni lettera, soprattutto a quelle di biasimo, cercando di spiegare che non lo faccio apposta, che da piccolo ho avuto una malattia che ora le storie le scrivo così. La cosa buffa è che se ti scrivono mille lettere di complimenti, fanno piacere, poi non ci pensi più. Se ne arriva una di critiche, ci pensi continuamente. Per mesi. Per anni.
Poi, finalmente, trovi dove abita quello che ti ha scritto.
D: Hai mai pensato di scrivere una storia per un personaggio altrui, già esistente? Te l'hanno proposto? Valgono anche qui, nel caso, le proposte da parte di Lupoi. O le sue minacce, vedi tu.
LO: Be’… Ho scritto MORGAN con Ade Capone, una miniserie di 4 numeri uscita nel 1998, con le idee di Ade a dare la direzione, e la direzione era che la miniserie successiva ci avrebbe portati a fare MATRIX, poi invece è uscito il film, maledetti, e ci ha bloccati, perché c’erano dentro le idee che volevamo usare noi.
Secondo me è stato Jack Stone.
D: Il tuo "Due figlie e altri animali feroci" non è solo il diario dell'esperienza della famiglia "Ottonani" con l'adozione internazionale, ma è anche un libro che fa sganasciare dalle risate. Una roba esilarante dalla prima all'ultima pagina. Ti è venuta voglia di scrivere altri libri? E se non ti è venuta, perché non te la fai venire, eh?
LO: io il libro l’ho fatto quasi per caso, è stata una bella esperienza, ma mi guardi bene. Vede forse in me uno scrittore?
Ho forse la foto grande, in bianco e nero, in quarta di copertina, dove sorrido reggendomi il mento con una mano?
No. Ne hanno messa una che ho un’espressione in cui si vede , è evidentissimo, che mi accorgo di avere una piccola perdita di orina.
Guardi, anche per questi problemi, è meglio che per il momento stia da solo, in studio, a fare fumetti.
D: Quanto questa scelta di vita importantissima per te e tua moglie è stata facilitata dall'aver adottato anni fa Andrea Plazzi?
LO: È stato un ottimo approccio. Adottare Andrea ci ha dato moltissima soddisfazione, come genitori, in quanto già laureato e grande professionista.
Però c’era il problema che noi continuavamo a regalargli le barbi, perché in fondo volevamo una femmina.
Lui ha iniziato a tenere il pizzetto, per lanciarci un messaggio.
A malincuore abbiamo poi dovuto dirgli la verità. Cioè che lui è stato adottato.
Ha fatto una scenata. Non ha voluto toccare cibo per almeno cinque minuti.
D: Facciamo il gioco delle canzoncine? Cosa ti viene in mente ascoltando questa*? *(per capirla dovete leggervi il libro)
LO: Mi viene in mente questo.
D: Ok, ok, basta gioco delle canzoncine, d'accordo. Una volta uno degli sceneggiatori dei Simpson, che per praticità chiameremo in questa sede "Uno degli sceneggiatori dei Simpson", dichiarò che far ridere per mestiere è uno dei lavori più difficili di questo mondo. A parte il fatto che quel tizio non aveva mai sentito parlare evidentemente di molti ministri italiani, te come la vedi?
LO: Esiste un mestiere ancora più difficile ed è quello del ginecologo per nonne. Ma sicuramente far ridere non è facile, soprattutto quando tutto, intorno a te, crolla, gli amici ti abbandonano, i familiari ti voltano le spalle e perdi di credibilità.
E questo solo perché sei un ginecologo per nonne.
D: Le domande sul futuro professionale dell'intervistato sono la vergogna del mondo delle interviste, una roba scontata come i poster di Buffy all'Esselunga lì da dieci anni a prender polvere. Però, se Ortolani è Rat-Man, e Rat-Man al numero 100 ci saluta, dopo che ci sta?
LO: Ah!Ah!Ah! Che domande! C’è Buffy, no?
D: E infine: come hai scoperto l'Antro Atomico? Quando ti sei reso conto di perderci sopra troppo tempo? E, soprattutto, perché Roberto Recchioni non ha mai ammesso che l'avevi indirizzato tu a queste coordinate? Non è affatto una cosa bella da parte sua, diciamolo.
LO: Sono stato attirato, credo, dall’immagine fumettosa del Dottor Manhattan, ma dire come vi sono arrivato, non lo ricordo… forse saltando tra un blog e l’altro, annoiandomi a leggere di pareri autorevoli sul/la graphic novel, formato ormai imperante. Da lì, niente è stato più lo stesso.
Se voglio farmi due risate, vengo qui nell’Antro. Che un po’ mi ricorda l’altro mio mestiere. Il geologo, non il ginecologo per nonne.
Poi ho contagiato Roberto, perché vado sempre anche sul suo blog di ASSO MERRIL e il blog del DOTTOR MANHATTAN si attacca come un virus.
Roberto non ha detto niente, perché non vuole che si sappia della nostra relazione.
Io apprezzo la sua discrezione, ma è ora di dire a tutti che qui si ride.
A me, poi, l’ha detto la Garbo.
Un grazie infinito a Leo per la disponibilità e la magnifica illustrazione del RAT-MANHATTAN.
Insomma, una di quelle robe che ti riappacificano con il mondo e che ti danno il diritto di prendere a coppini sulla nuca tutti quelli che conosci per almeno una settimana. E siccome da cosa nasce Cosa, come diceva sempre la Zia Petunia, ne è venuta fuori innanzitutto un'esilarante intervista atomica su Rat-Man e tutto ciò che gli gira attorno. Flettete i muscoli e continuate a leggere.
Doc: Iniziamo ovviamente dalla fine: hai dichiarato più volte di voler chiudere la serie di Rat-Man con il numero 100. Roberto Giacobbo o il presentatore di Misterius ti chiederebbero: perché? Cosa ci sarebbe stato nel numero 101 che vuoi tenere nascosto al mondo? C'entrano forse… i cavalieri templari? Il SANTO GRAAL?
Leo Ortolani: No, solo cuccioli dalmata.
Volevo nasconderli perché non ne facessero una pelliccia, ma da quando mi hanno fatto 101 cacche sul parquet, li regalo.
Perchè tutti, in autostrada, non riesco ad abbandonarli.
Così Rat-Man proseguirà, per forza. Perché son qui che gioco a fare le parodie di tre numeri su Harry Potter e mi ritrovo solo a dieci numeri dalla fine. Ma cosa ci faccio, con dieci numeri? Niente.
Ormai, solo per raccontare che sono stato in posta, ne uso due. E non ho nemmeno fatto una raccomandata.
Insomma, alla via così, che devo svuotare le tasche delle idee.
Però prima o poi finisce, eh?
Non è che sono un completo truffatore.
D: Come, quando, dove e con quale buona scusa nasce Rat-Man?
LO: Eh, non ci sono scuse.
Nasce e va a un concorso per autori incompetenti, quelli che non sanno nemmeno come si tiene in mano una matita. Però, poi, mi accorgo che autori così, in quel concorso, ci sono solo io.
Allora faccio il buffone e mi salvo.
Come nei compiti in classe di italiano. I primi tre cercavo di parlare della letteratura, del Manzoni, della poetica di Brunello Filarini detto il Cazzaro, poi, dopo la sequela di 5 meno meno, facevo il tema libero, quello che scrivevo dentro le cose buffe, e rosicchiavo un sei più.
Stessa cosa qui. Rat-Man viene anche premiato perché fa ridere.
Allora me lo tengo buono, buono, lì accanto, e alla prima occasione lo riciclo in una serie di storielle di stampo supereroistico.
I lettori ridono, la serie vende e io mi trovo nell’imbarazzante situazione di continuare questa serie. Ma avevo finito le gag.
Da allora è un tripudio di avanti e indietro cronologici, metafumettosi, aritmia e respiro affannoso.
E non si fermerà con il cento.
D: Quella di Deboroh La Roccia, come identità segreta di Rat-Man, è stata da subito la tua prima scelta, o hai anche vagliato nomi come Samantoh, Jessico e Chantallo?
LO: Scherza, scherza… ma trovare un bel nome, non è facile… Infatti all’inizio pensavo a Jack Stone, Jack in omaggio a Jack “il RE” Kirby e STONE per via che sono geologo. Poi ho scoperto che Jack Stone è un pupazzetto della LEGO.
Dopo un attimo di tristezza infinita, ho scatenato la mia fantasia, frustandola sulle natiche e ottenendo DEBOROH LA ROCCIA. Che la LEGO voleva fare come comprimario di Jack Stone, ma sono arrivato prima io, gesto dell’ombrello.
Clara Clain nella versione animata delle avventure del Ratto. Almeno nel cartone lei e Brakko non sono sposati... |
LO: Può darsi. Ma direi che la tristezza Clara ce l’ha in quei quarti d’ora di attesa, lunghi… noiosi… Poi, finalmente suona alla porta il tecnico della lavastoviglie.
Ne avrà cambiate almeno nove.
Eppure ama Brakko.
Le donne sono e restano un mistero grandissimo.
Per questo, la gente cerca i trans. Perché sono dei templari.
D: Questo me lo sono sempre chiesto: la scelta di voler approfondire la storia di Rat-Man, ritagliandogli attorno negli anni tutto un complesso background, è stata dettata più dall'esigenza di allargare il campo e non limitare la serie alle gag, o dalla tua volontà di fare anche dall'altro con Rat-Man?
LO: Già parte della risposta è stata spalmata nella numero due.
Qui posso aggiungere che scrivere è come fare bollire il latte… Pensi di farti una bella tazza di latte caldo, poi passa il tempo, ti scordi il bricco sul fuoco, e il latte bolle di fuori, e si sparge tutto sui fornelli, creando quella patina bruciata che a toglierla ci vuole una mattinata intera, e allora dici delle cose, che se ti sentissero le signore anziane che saluti gentilmente sulle scale, non so.
Ecco, la serie di Rat-Man doveva essere una bella tazza di latte caldo, invece sono ancora lì a pulire il fornello dalla serie.
E non ho ancora lavato il bricco.
D: L'umorismo tagliente, cinico, insomma da personcina a modo di Rat-Man non ha risparmiato temi, soggetti, nomi, cose e città controversi, da Lady Diana ai gatti nei cassonetti, a Gesù che fa comunella con Stallone e quegli altri tizi anziani. Hai mai ricevuto proteste, minacce, o quantomeno qualche email dal tono sufficientemente indignato? Valgono, nel caso, anche quelle da parte di Lupoi.
LO: Ma certamente. Da “vergogna, non si maltrattano i gatti, pensa se poi i lettori imitano Rat-Man”, fino a “mi hai molto deluso, hai fatto pubblicità al messaggio di Gesù, mentre io sono anni che a fatica cerco di portare la gente all’ateismo, questa è concorrenza sleale”.
Io rispondo a ogni lettera, soprattutto a quelle di biasimo, cercando di spiegare che non lo faccio apposta, che da piccolo ho avuto una malattia che ora le storie le scrivo così. La cosa buffa è che se ti scrivono mille lettere di complimenti, fanno piacere, poi non ci pensi più. Se ne arriva una di critiche, ci pensi continuamente. Per mesi. Per anni.
Poi, finalmente, trovi dove abita quello che ti ha scritto.
D: Hai mai pensato di scrivere una storia per un personaggio altrui, già esistente? Te l'hanno proposto? Valgono anche qui, nel caso, le proposte da parte di Lupoi. O le sue minacce, vedi tu.
LO: Be’… Ho scritto MORGAN con Ade Capone, una miniserie di 4 numeri uscita nel 1998, con le idee di Ade a dare la direzione, e la direzione era che la miniserie successiva ci avrebbe portati a fare MATRIX, poi invece è uscito il film, maledetti, e ci ha bloccati, perché c’erano dentro le idee che volevamo usare noi.
Secondo me è stato Jack Stone.
D: Il tuo "Due figlie e altri animali feroci" non è solo il diario dell'esperienza della famiglia "Ottonani" con l'adozione internazionale, ma è anche un libro che fa sganasciare dalle risate. Una roba esilarante dalla prima all'ultima pagina. Ti è venuta voglia di scrivere altri libri? E se non ti è venuta, perché non te la fai venire, eh?
LO: io il libro l’ho fatto quasi per caso, è stata una bella esperienza, ma mi guardi bene. Vede forse in me uno scrittore?
Ho forse la foto grande, in bianco e nero, in quarta di copertina, dove sorrido reggendomi il mento con una mano?
No. Ne hanno messa una che ho un’espressione in cui si vede , è evidentissimo, che mi accorgo di avere una piccola perdita di orina.
Guardi, anche per questi problemi, è meglio che per il momento stia da solo, in studio, a fare fumetti.
Andrea Plazzi |
LO: È stato un ottimo approccio. Adottare Andrea ci ha dato moltissima soddisfazione, come genitori, in quanto già laureato e grande professionista.
Però c’era il problema che noi continuavamo a regalargli le barbi, perché in fondo volevamo una femmina.
Lui ha iniziato a tenere il pizzetto, per lanciarci un messaggio.
A malincuore abbiamo poi dovuto dirgli la verità. Cioè che lui è stato adottato.
Ha fatto una scenata. Non ha voluto toccare cibo per almeno cinque minuti.
D: Facciamo il gioco delle canzoncine? Cosa ti viene in mente ascoltando questa*? *(per capirla dovete leggervi il libro)
LO: Mi viene in mente questo.
D: Ok, ok, basta gioco delle canzoncine, d'accordo. Una volta uno degli sceneggiatori dei Simpson, che per praticità chiameremo in questa sede "Uno degli sceneggiatori dei Simpson", dichiarò che far ridere per mestiere è uno dei lavori più difficili di questo mondo. A parte il fatto che quel tizio non aveva mai sentito parlare evidentemente di molti ministri italiani, te come la vedi?
LO: Esiste un mestiere ancora più difficile ed è quello del ginecologo per nonne. Ma sicuramente far ridere non è facile, soprattutto quando tutto, intorno a te, crolla, gli amici ti abbandonano, i familiari ti voltano le spalle e perdi di credibilità.
E questo solo perché sei un ginecologo per nonne.
D: Le domande sul futuro professionale dell'intervistato sono la vergogna del mondo delle interviste, una roba scontata come i poster di Buffy all'Esselunga lì da dieci anni a prender polvere. Però, se Ortolani è Rat-Man, e Rat-Man al numero 100 ci saluta, dopo che ci sta?
LO: Ah!Ah!Ah! Che domande! C’è Buffy, no?
D: E infine: come hai scoperto l'Antro Atomico? Quando ti sei reso conto di perderci sopra troppo tempo? E, soprattutto, perché Roberto Recchioni non ha mai ammesso che l'avevi indirizzato tu a queste coordinate? Non è affatto una cosa bella da parte sua, diciamolo.
LO: Sono stato attirato, credo, dall’immagine fumettosa del Dottor Manhattan, ma dire come vi sono arrivato, non lo ricordo… forse saltando tra un blog e l’altro, annoiandomi a leggere di pareri autorevoli sul/la graphic novel, formato ormai imperante. Da lì, niente è stato più lo stesso.
Se voglio farmi due risate, vengo qui nell’Antro. Che un po’ mi ricorda l’altro mio mestiere. Il geologo, non il ginecologo per nonne.
Poi ho contagiato Roberto, perché vado sempre anche sul suo blog di ASSO MERRIL e il blog del DOTTOR MANHATTAN si attacca come un virus.
Roberto non ha detto niente, perché non vuole che si sappia della nostra relazione.
Io apprezzo la sua discrezione, ma è ora di dire a tutti che qui si ride.
A me, poi, l’ha detto la Garbo.
Un grazie infinito a Leo per la disponibilità e la magnifica illustrazione del RAT-MANHATTAN.
Colleghi dell'ufficio, preparatevi a una seconda tornata di coppini sul collo.
Almeno fino a quando Zanetti non viene a vederci giocare.
ok due personaggi che mi regalano il sorriso a cadenza regolare insieme. vi voglio bene. e non credo si sia bisogno di aggiungere altro
RispondiEliminaOk, tu sei un mito, sallo!
RispondiEliminaOk, sono uno squallido ignorante ma non ho mai letto RatMan... però considerando che Ortolani mi ha fatto ridere anche solo con una intervista, da oggi pomeriggio conto di colmare questa lacuna :)
RispondiEliminaCommento senza neanche leggere l'intervista (che me la leggo con comodo subito dopo). Ti invidio Doc, una mail di Ortolani che ti fa i complimenti perchè lo fai ridere, da' soddisfazione quasi quanto ricevere una mail da una pornodiva dicendo che le fai sangue. E' il top cavolo...
RispondiEliminaFletto i muscoli e sono nel vuoto!!
Leo Ortolani è un antrista!!! Incredibile!!! Ragazzi, non so se vi rendete conto, ma questo blog lo seguono autori come Faraci, Recchioni, Cajelli... e chissà quanti altri! Doc, stai davvero "vincendo l'internet"! :D
RispondiEliminaDimenticavo di fare i dovuti ringraziamenti a Leonardo per anni e anni di risate.
Un'antrista orgogliosa di essere un'antrista.
Stamattina mi sono spezzati ben due biscotti nel tazzone di latte e caffè, BEN DUE.
RispondiEliminaEro pronto a rinunciare alla giornata di oggi, d'altra parte il presagio non dava adito ad altre interpretazioni: questa sarebbe stata una giornata di merda.
Poi passo dall'Antro e ci trovo un'intervista a Leo Ortolani e, per magilla, i miei biscotti si riattaccano (niente domande, grazie).
Son cose belle che riconciliano con la vita.
Grazie a entrambi.
Commento solo con due parole.
RispondiEliminaNO, VABBE'!
Srsly, questo è praticamente un crossover fra risate nell'internetto e risate nei fumetti degno delle migliori miccette e dei coriandoli fatti con Il Giornale (i più piacevoli da buttare).
Grandi!
Ma grande dottore. E grande ortolano*. Grandi.
RispondiElimina* che vi giuro che Ratman è una delle pochissime cose che mi mancano davvero dell'Italia.
Grande Doc e grande Leo! ^^
RispondiEliminaQui lo dico dinanzi a tutti voi senza tema di errore che lei, Dottore, HA VINTO L'INTERNET!!!
RispondiEliminaMiiiii... non ci posso creedere: il mio blogger preferito intervista il mio autore preferiiito!
RispondiEliminaOrgoglio antrista!!
Idolissimi tutti e due!!!
RispondiEliminaDoc... posso farti una sola critica... non gli hai fatto dire "fletto i muscoli e sono nel vuoto", sennò sarebbe stata l'intervista definitiva e potevo mandare a te i 10 euri che non avevo mandato a Santoro...
RispondiEliminaCordialità
Attila
Invidia.
RispondiEliminaVi amo.
RispondiEliminaA Leo di più.
Vi amo.
RispondiEliminaA Leo un po' di più.
Siete magnifici. :)
RispondiEliminaGrazie per l'intervista.
RispondiEliminaE anche per il blog.
E a Ortolani per i fumetti.
Qui qualche sera fa si è fatto un Nano di Rat-Man di plastilina. Per dire.
Era solo questione di tempo: il genio attira altro genio.
RispondiEliminaBenvenuti a Rapture.
Da lettore fin dal primo numero di Ratman e antrista convinto posso solo dire Grandissimi entrambi !!
RispondiEliminaùellapeppa questa intervista è davvero tanta roba, e se non erro è anche la prima ammissione "ufficiale" che il ratto non si fermerà al numero 100.
RispondiElimina!!!!!1111!!!!1!!!111!!!!UNO!!!!
RispondiEliminaEcco cosa ho detto appena entrato nell'antro stamattina. Son quelle cose belle che ti piombano inaspettate quando ti aspetti una giornata della fungia.
Viva Leo che è un antrista come noi.
Viva il Doc che vince l'internetto ancora una volta (e un RAT-MANHATTAN che buttalo via!)
E complimenti a tutti e due per il lavoro (retribuito in un caso, meno nell'altro) che vi ostinate a fare per darci "le cose di ridere".
È normale che ora mi sento euforico come un bimbo alla vigilia di Natale?
Stima e rispetto. Sparsi. Divideteveli, senza litigare però. =)
E la cosa straordinaria è che il Doc non se la tira nemmeno più di tanto.
RispondiEliminaCapitasse a me una cosa del genere, sarei tutto un "Pe-pè-pepepepè. Jasueira-Jasueiraaaa. A E I O U Ipsilon", ma tipo per anni ed anni...
Comunque, mi sto struggendo perchè non saprò mai che cosa viene in mente ad Ortolani ascoltando la canzoncina dei polli...A meno che il "404 - Not found" sia voluto. ;)
Leo, disgrazieto, ormai lo sappiamo che stai leggendo, e lascialo un commento ogni tanto, no? :-D
RispondiElimina@Marte: basta "sistemare il link". Era questo cmq: http://www.youtube.com/watch?v=WWaLxFIVX1s&feature=related
RispondiEliminaDoc, puoi chiudere il blog qui.
RispondiEliminaPerchè di più è impossibile.
No, non farlo!
Avevo cannato il link del secondo video.
RispondiEliminaL'emozione.
Ora dovrebbe andare :)
Dunque Rat-Man non chiude col 100.
RispondiEliminaArriva la trilogia Rat-maniana su Harry Potter.
Devo comprare il libro.
E' l'intervista dell'anno!
Mando un tweet a Lupoi perchè si offra per la prossima
(considerando quella di Rrobe già sottintesa)
Bè, io sono un fan di Ortolani della prima ora, dato che possiedo quel fantomatico numero di Spot che ha lanciato Rat-man e il suo autore nel bellissimo mondo del fumetto italiano.
RispondiEliminaBellissimo se sei masochista.
Complimenti al Doc e a mr. Ortolani!
RispondiEliminaScommetto che avete una collaborazione già pronta...
p.s. Entro 6 mesi ti arriverà anche una mail di apprezzamento da Alan Moore
Ortolani intervistato dal DocMan è un po' come pensare a Michelangelo che viene intervistato da Leonardo (quelli delle tartarughe ninja ovviamente!)...
RispondiEliminaExcelsior!
Bo, tipo complimenti carpiati al rallentatore caro Doc. Rulli come trattore a pile. Grandissimo!
RispondiEliminaAmmetto di non aver mai letto Rat-Man ma dopo questa intervista spettacolare mi sto pentendo della mia lacuna. Ho idea che provvederò a colmarla quanto prima (e il mio portafoglio, come sempre, ringrazia sentitamente).
RispondiEliminaIn ogni caso intervista meravigliosa, ho dovuto trattenermi per non ridere in laboratorio ^^
Mi chiamo Cinzia, la mia vita non è più la stessa da quando leggo Rat-man
RispondiEliminaHo letto il titolo del post con la bocca aperta e l'espressione da "Oh Signore Dio Santissimo".
RispondiEliminaDoc... YOU WIN!
E complimentissimi a Leo per le spanzate che mi è costato!
Alan Moore si aggiunge alla festa appena può.
RispondiEliminaOssia appena finisce di prendere a sberle Frank Miller:
http://www.honestpublishing.com/news/the-honest-alan-moore-interview-part-2-the-occupy-movement-frank-miller-and-politics/
:)
Grandissimo. Anch'io sono sufficientemente vecchio da aver vissuto il suo debutto su (era SPOT?) un'allegato mi pare a Comic Art.
RispondiEliminaHo smesso di respirare almeno un paio d'ore a causa delle risate. :)
Complimenti al blogger e all'eminentissimo, fletto i muscoli ecc. ecc.
Skull, sei falso come le donne: lo dici a tutti i blogger e a tutti gli autori!
RispondiEliminafonti certissime confermano che anche Todd McFarlane e Rob Liefeld sono antristi sfegatati.
RispondiEliminaChissà se Doc è contento! ;) :P
>> "Due figlie e altri animali feroci"
RispondiEliminama é una citazione (piú o meno) velata di "La mia famiglia ed altri animali" di Durrell?
(scusate, il libro non l'ho letto, magari lo dice giá nella quarta di copertina...)
è sempre un piacere leggere di Mr. ortolani =)
RispondiEliminaleggere interviste come questa è una delle più grosse soddisfazioni che un fan di entrambi, intervistatore e intervistato, si possa prendere (avrò scritto correttamente? sono ancora in catalessi)
RispondiEliminami avete resa felice (anche per la notizia della trilogia che parodizza Harry Potter, lo ammetto), grazie! :D
La giornata odierna entra di diritto nella storia dello Internet, sono commosso.
RispondiEliminacomplimenti a ortolani che mi fa ridere ormai da quando ero in quinta superiore e al doc, chissa quali altri vip si nascondono tra gli antristi!
RispondiEliminaDoc Manhattan e Leo Ortolani...la SANTA ALLEANZA!
RispondiEliminaGrazie ancora per tutte le risate passate, odierne e future!
Buonsalve Doc A.A.Questa intervista ha vinto le mie resistenze alle iscrizioni a blog in genere.Complimentonissimi!Voglio il tuo poster in cameretta...
RispondiEliminaMammamia... che intervista!
RispondiEliminaAd alti livelli... dall'inizio alla fine!
Io per chiedere un intervista devo sudare sette camicie :( ...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaNuooooooooooooo, il Leo!
RispondiEliminaMa che cosa fantastica! I volumi di Rat Man con le "rivisitazioni" dei blockbuster sono le mie personali pietre miliari della risata.
Epic win per il Doc comunque!!!
Stima.
RispondiEliminaTantissima stima per entrambi, null'altro da dire. Grazie di esistere.
Sai Doc, mi accade lo stesso: accendo il pc, declino inviti di belle donne (famose e non)... però non mi arriva nessun email di Ortolani.
RispondiEliminaPiacevole intervista. Piacevole proprio
Aiuto aiuto...! La cosa dei trans-templari mi ha spaccato in due! AHAHAH!
RispondiEliminaGrande intervista! Mitico Leo! Incommensurabile DoC! Tripudio! Fumi! Schizzi di petrolio!
RispondiEliminaCioè, ma cos'altro vuoi dalla vita? XD Un Leo Ortolani!
RispondiEliminaMe la ritrovassi io una sua mail nella posta, credo che morirei.
Bellissima l'intervista! :D Soprattutto perchè non è stata seria nemmeno per due minuti.
" Lasciate ogni risata o voi che entrate... " Grandissimi mi unisco a tutti i complimenti. Come sempre Doc The Genius !
RispondiEliminaGrandissimi e strepitosi entrambi, due maestri della risata!
RispondiEliminaGrazie DocManhattan e Leo!!!
No, davvero.
RispondiEliminaQuesta intervista è epica a livelli indescrivibili!
Complimenti al Doc per la mail ricevuta (un genuino momento emozione) e al grande Leo che è un'Antrista come noi!
Fantastico.Semplicemente fantastico.
RispondiEliminaE stupenda la canzoncina, ora finalmente ne conosco il ritornello!
Grande Doc, e grandissimo Leo!
Mi è scesa una lacrimuccia dal cuore :,) questo post va messo di diritto nelle meraviglie del mondo!
RispondiElimina:,,,) che bellezza!
Non ci credo, dev'essere fake.
RispondiEliminaInvidia e stima a mille :D
La pagina rimarrà nei segnalibri per i secoli a venire
Ebbene gente inginocchiatevi davanti alla potenza dello shogun Doc. Manhattizzu!! E poi c'è quel tipo con il capello finto che va in giro a dire che Batman the Darknight Rises sarà epico!! QUESTA INTERVISTA E' EPICA!! Stima a 1000 per Il Doc. e per Il LEO!!!! E se permettete fletto i muscoli e salto verso casa!!
RispondiEliminaP.S. Ci metto pure che oggi i commenti funzionano alla prima!! E che vogliamo di più dalla vita?
RispondiEliminaE' vero. Con la sola imposizione delle mani di Rat-Manhattan i commenti sono tornati a funzionare normalmente. Incredibbbole.
RispondiEliminaDue miti! Ormai, doc, manca solo Oliviona nostra nel club! :)
RispondiEliminaGrande Leo e forza Rat-Man (povero Brakko)!
Basterebbe farsi girare da Leo il numero di Olivia, figurati se una superstar come lui non ha la rubrica straboccante di Olivie Wilde... xD
RispondiEliminaGrande Ortolani, è veramente esilarante la sua intervista. Doc, con lui hai trovato pane per i tuoi denti! :D
RispondiEliminaP.s. Doc, le proposte indecenti inoltrale a me, grazie. La signora Mannucci non vuole regalarmi Skyrim e quindi presto tornerò signorino.
Ora coltivo un grande sogno: il Doc, Ortolani e Alan Moore nella stessa foto con il corpo freddo di Frank Miller accanto, tipo le diapositive anni 50 con i pescatori e lo squalo,in bianco e nero.
RispondiEliminaEPIC.
RispondiEliminaFUCKING.
WIN.
Capparola! Quasi non ci credevo quando ho letto il titolo del post... posso solo immaginare come sia stato ricevere la lettera di Leo, intervistarlo e scherzare con lui...
RispondiEliminaHo la bavetta solo a pensarci XD
Caro Doc, se con Adriano Carnevali avevi vinto l'internetto, ora hai vinto anche tutto il resto! I complimenti non bastano più, qui si rischia l'idolatria!
RispondiEliminaE restando in tema, due parole al grande, mitico, stratosferico Leo: grazie! Rat-man mi accompagna dal liceo e credo fermamente che sia la miglior produzione italiana degli ultimi 150 anni di fumetto!
Stan Lee sia sempre con voi! (Excelsior!)
a proposito, a che siamo in vena di sincronicità e casualità varie...
RispondiEliminaLeo, sei così grande che secondo me hai già un successore...
http://www.thesparker.com/
(p.s.: tengo a precisare che non lo conosco, che poi mi si taccia di spam! ormai valuto la comicità di un fumetto/autore avendo come modello di riferimento rat-man e la ortolanicità e Stefano Conte vi si avvicina davvero molto! Altro che midi-chlorian!
p.p.s.: se poi tutti e tre uniste i cervelli, penso creereste la barzelletta definitiva di monthypytoniana memoria! ma non credo noi si sia ancora pronti.)
Mi accodo alle congratulazioni: grande Doc, a 'sto giro hai vinto davvero! :)
RispondiEliminaA Leo Ortolani... beh, e che gli vuoi dire a Leo Ortolani...? Fletto i muscoli e sono nel vuoto!!
Grandiosi!
RispondiEliminaVinto l'internetto !!!UNO1UNO111!!
RispondiEliminaSon soddisfazioni ;)
Doc voglio fare l'amore con te!
RispondiEliminaMi so eccitando come un porco a leggere l'intervista!
Ma come hai fatto?
Non è una cosa che accade tutti i giorni!
Ps: con lo scoopone sul numero 100 di Rat-man, sei ufficialmente finito su Wikipedia (qui: http://tinyurl.com/d8j8djx )! :D
RispondiEliminaSe ti dovesse dare fastidio essere citato con nome e cognome, batti un colpo e lo tolgo (è che mi pareva brutto scrivere "intervista rilasciata al buon Docmanhattan"...)
Ciao.
Lo scoopone scientifico.
RispondiElimina(figata, cmq!)
Anche a me arrivano email di ortolani.
RispondiEliminaE pensare che c'è gente che si accende Colorado per farsi quattro risate... e invece quest'intervista è uno dei pezzi più divertenti di tutti i tempi! Trovarsi con le lacrime agli occhi dalle risate per cose così è raro ai giorni d'oggi!
RispondiEliminamessaggio a tutti quelli che non hanno mai letto RAT-MAN ... rimediate subito alla vostra grave lacuna.
RispondiEliminaIo sono un mangofilo, odio i comics, ho sempre schifato il fumetto italiano (per ignoranza, sia chiaro)... però quando ho letto qualche numero di ratman mi sono convertito all'ortolanesimo.
E' semplicemente geniale, un umorismo devastante.
Provatelo, non vivrete più senza.
non so se qualcuno l'ha già scritto, però come dire?... non si vede il pene... (cit.)
RispondiEliminaChiunque dovrebbe leggere la geniale ed incomparabile trilogia manga del ratto.. soprattutto chi legge i manga.
RispondiEliminaK
Aspettavo questo incontro da TIRDimpact da quando ero ancora un Uaglione! Leo Antrista è il levelUP definitivo!! Grande Leo e Grande Doc, vai di Pat Pat e fai uscire lacrime di invidia a tutti.
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