Rising Sun e l'importanza di pugnalare alle spalle i tuoi amici

Rising Sun gioco asmodee recensione

Come promesso, è giunto finalmente il momento per Antro Board, la nostra finestra sul mondo dei giochi da tavolo, di occuparsi di Rising Sun. Ovvero uno dei principali motivi, se non IL principale motivo, per cui ti sei riaccostato al genere. Un giorno, in fumetteria, hai visto quelle miniature dei e bèm come il mostro umano, c'eri dentro con tutte le scarpe [...]


RISING SUN
3-5 giocatori
94 euro
Link Amazon

Rising Sun di Eric M. Lang (autore di Blood Rage e tanti altri board game) nasce due anni fa su Kickstarter, dove la sua campagna porta a casa oltre 4 milioni di dollari, e viene quindi pubblicato da CMON. In Italia lo distribuisce Asmodee.

Si tratta di un gioco strategico ambientato in una versione del Giappone feudale popolata da mostri e divinità, in cui ciascun giocatore (da 3 a 5) deve portare alla vittoria il suo Clan nel corso delle stagioni in cui si articola ogni partita.

La componentistica, si diceva, è la prima cosa che balza all'occhio in Rising Sun. Perché le illustrazioni di Adrian Smith sono bellissime, e perché le miniature sono davvero qualcosa.


Sull'enorme tabellone, lungo quasi 90 cm (ci vuole almeno un tavolo da sei posti. O un bel tappeto, se non siete troppo anziani nel fisico per star seduti a terra) si dispone tutta una serie di segnalini in plastica e cartoncino, ma i veri protagonisti sono ovviamente gli eserciti dei clan e i mostri.

Ciascun clan è formato da un Daimyo, 3 Shinto (sacerdoti) e 6 Bushi, i guerrieri, e ha le sue miniature specifiche: non cambia solo il colore passando da uno all'altro. In un attimo, nel guardare qulle miniature, sei precipitato ai tempi dei soldatini Atlantic di egiziani e antichi romani ereditati da uno zio una vita e mezza fa.


Poi ci sono i mostri. Otto miniature stupende, che a colorarle, avendone capacità e tempo e mezzi, ti diventano delle ministatuine di un certo livello. I mostri vengono aggiunti ai clan nel corso del gioco attraverso l'Addestramento. Sono dei Pokémon veteronipponici scalciaculi superfighi, in pratica. Carrellatina di foto:


(e i mostri Haniwa di Jeeg muti)


Il setup del gioco non richiede una decina scarsa di minuti. Ciascuna stagione si apre con una breve fase di preparazione, a cui segue la Cerimonia del Tè. Qui si stipulano le alleanze valide nel corso di quella stagione. L'Onore è uno dei fattori di maggior peso nel gioco, visto che un apposito indicatore tiene traccia del livello di onore di ciascun clan, e questo determina chi ha la meglio nel caso di un pareggio.
Ma trattandosi di un gioco competitivo in cui devi far ingoiare alla fine la nippopolvere a tutti gli altri, alleanze, corruzioni e negoziati di qualsiasi tipo, che il gioco incoraggia spingendo sull'importanza della diplomazia, possono essere mandati in frantumi, perché non sono mai vincolanti. 
Tipo Gomorra, metti.


La fase successiva è la Fase di Politica, durante la quale i giocatori utilizzano le carte dei Mandati. Queste servono a schierare altre miniature, mandare i propri Shinto a pregare presso i santuari del tabellone, muovere le miniature sulla mappa, addestrare mostri, ottenere monete dal raccolto.

Al di là degli effetti che si applicano per tutti, la parte bonus prevista da una carta Mandato si applica solo a chi è in possesso del mazzo in quel turno e al suo alleato.

C'è una sola carta Mandato che non si estende al proprio alleato: è il Tradimento, rompe le alleanze, fa perdere onore, ma ti permette di sostituire delle miniature altrui con le tue. E i carrarmatini di Risiko muti.

Il turno dei Kami garantisce quindi una serie di bonus sponsored by le divinità presenti nei santuari (la cumpa di Amaterasu, Fujin, Susanoo, Raijin - il dio del fulmine e del tuono a cui sei particolarmente legato. Qualcuno che incrocia a queste coordinate da tempo magari si ricorderà pure perché - Ryujin, Hachiman, Tsukuyomi e Franco).


A chiudere la stagione, la Fase di Guerra. Si assegnano le varie Provincie in guerra a seconda della Forza di ciascun Clan nelle stesse, determinata dalle miniature. In caso ci siano due giocatori alleati, non avviene alcuna battaglia: la Provincia va semplicemente a chi ha schierato più Forza (lavoro) in quel punto della mappa. Ma se i giocatori non sono alleati, la sorte di Edo, Kyoto, Hokkaido, etc. è decisa da una battaglia.

Le battaglie si svolgono mediante una sorta di asta al buio. Dietro ai propri Schermi del Clan, i duellanti puntano le proprie monete su alcune opzioni, i Vantaggi di Guerra. Chi punta di più su ciascuno, ovviamente, si aggiudica quel vantaggio e può utilizzarne gli effetti: prendere in ostaggio una miniatura avversaria, ingaggiare Ronin, acquisire Punti Vittoria per i nemici uccisi.

O commettere Seppuku, uccidendo TUTTE le sue miniature in quella Provincia, in cambio di Onore e Punti Vittoria.

Alla fine, tolti suicidi e rapiti, e aggiunti i ronin, si contano di nuovo le forze in campo per vedere chi ha vinto la battaglia ed è il nuovo Ras del quartiere del Kansai e può andarsene in giro con uno di quei giubbottini tamarri e bellissimi con i draghi e le carpe.


La Stagione Invernale chiude la partita. Dopo quell'ora e mezza / due spese tra accordi, battaglie a suon di monetine e a bullarsi per chi ha il mostro più figo, si contano i Punti Vittoria in base ai segnalini delle Province conquistati e a vari bonus. Chi ne ha di più, è il padrone assoluto del Giappone della vostra cucina/fumetteria/cumpa.

Rising Sun è un gioco avvincente perché a un immaginario figo come quello del Giappone feudale (se ne parlava qualche giorno fa a proposito di Sekiro) abbina delle meccaniche basate su strategia e diplomazia. Le battaglie non hanno nulla di casuale e non sei schiavo di alcun dado o carta germanica pescata a caso, ma responsabile delle tue scelte nel puntare monetine di plastica bucate. Ma più in generale, è la pianificazione delle proprie mosse a contare. E la scelta delle alleanze.


Le regole sono semplici (il manuale è molto chiaro e zeppo di esempi per ogni fase o passaggio) e si impiega pochissimo a spiegarle a qualcuno. Il che è anche estremamente utile, perché l'unico vero problema di Rising Sun, se così lo possiamo chiamare, è che non si può giocare in due.

Per il semplice fatto che non avrebbe senso: il gioco di alleanze e tradimenti funziona benissimo quando si è in quattro o cinque, anche se giocando in tre, soprattutto all'inizio, si avverte una maggiore libertà d'azione.

Il costo (94 euro) è giustificato dalla quantità notevolissima di miniature e, soprattutto, dal loro livello qualitativo elevatissimo. I mostri, lo ripeti, sono tanto belli che è un peccato riporli nella scatola a fine partita.

La voglia di lasciarli sulla scrivania, a prender polvere in mezzo ai tuoi robot ed eroi del wrestling, la cosiddetta banda di Leopaldon, è sempre tanta.


Infine il discorso espansioni. Ne sono uscite ovviamente diverse, due delle quali da poco disponibili in versione retail italiana per Asmodee. Rising Sun - Kami Unbound è intrigante, perché porta direttamente in campo i kami di cui sopra, con 7 miniature dedicate a Raijin e compagni, oltre a nuove carte. I do vojo.

Rising Sun - Dynasty Invasion aggiunge invece due nuovi clan (Sole e Luna), porta a 6 il numero massimo di giocatori e butta nel mix nuovi mostri, per un totale di 27 miniature aggiuntive.

Te, per ora, giochi sempre con il clan viola villanzone del Loto. Ribattezzato Clan del Minoru, ovvio.


28 

Commenti

  1. Ma che figata. Le miniature sono bellissime.

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  2. Gran bel. Gioco che ha mutuati da Diplomacy alcune meccaniche arricchendosi di bellissime miniature. Per ora ancora troppo caro ma al cuore non si comanda ..

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  3. Ultimamente la mia mini cumpa di giocatori (siamo in 3) vede in costante gara me un altro amico a chi butta via denari in modo più compulsivo. Il mio amico ha comprato tutto Rising Sun (gioco + espansioni) ed ha verniciato i kami e gli oni (Doc potevi mettere un paio di foto).
    Ci abbiamo giocato una volta sola in 5 ed è stato avvincente. Non è proprio il mio genere visto che le battaglie, come scritto nella recensione, si vincono con il numero degli omini e basta. Il numero è dato dalla bravura nella diplomazia e l'abilità nel riuscire a concentrare le forze. Influenzano moltissimo anche le aste ma sono una cosa che personalmente odio.
    Nel complesso bel gioco, miniature stupende ma preferisco altro.

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    1. PS: ho vinto io perché un mio amico a cui non piacciono i giochi di guerra si è alleato con me e mi ha letteralmente tirato la volata per tutto il gioco.

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  4. Questo weekend c'è il play di Modena, appassionati di board game presenti? Io, a meno di sfighe improvvise, vado domenica.
    Spero di provare qualche bella novità, da spammare nel prossimo appuntamento della rubrica... ^^

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  5. Pare davvero fico! Mi ricorda un altro giuoco simile, con controllo provincie e fasi di guerra, ma SENZA mostrilli vari... però mi pijassero a botte se mi ricordo qual'è

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  6. Voglio a prescindere* le miniature dei kami dell'espansione.
    *A prescindere dal fatto che ora mi cerco altri due amici per giocarci.

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  7. Ora lo necessito. Farò presente alla cumpa che non possiamo più vivere senza.

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  8. Doc, la citazione era a quel tuo vecchio racconto con gli dèi del fulmine che si ritrovano su un tetto in un trionfo di cazzimma e sincretismo?
    E se sì, dove lo ritiro il no-prize?

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    1. Esattamundo. Ti arriva a casa con la posta priorimmaginaria.

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  9. Molto, molto belle... caspita che dettagli! Magari l'hai anche scritto da qualche parte e mi è sfuggito, ma quanto sono alte le statuine?

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    1. Se non ricordo male una decina di centimetri. Dipendente anche dalla miniatura.

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    2. I soldati dei clan circa 30mm, gli oni e gli altri mostri circa 10 cm.

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    3. Parlavo appunto dei kami e degli oni.

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  10. Preso giusto la settimana scorsa grazie ad un'offertona irrinunciabile. Spero di poterlo intavolare questo fine settimana!

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  11. CHE FIGATA DI MINIATURE!!!
    Sì, il gioco sembra interessCHE FIGATA DI MINIATURE!!!
    Ehm... Dicevo: un buon equilibrio di strategia e combattimento, con un occhio allaCHE FIGATA DI MINIATURE!!!

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    1. Devi vederle verniciate. Il mio amico le ha verniciate tutte. Avevo l'oni rosso come miniatura e faceva un figurone, oltre ad essere fortissimo se sei basso in onore.

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  12. Mi è sparito il commento quindi riscrivo... Nel Kickstart ci stava pure la miniatura del Daikaiju ovvero Godzilla... Goduria

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  13. La qualità delle miniature mi ricorda quella di Kingdom Death Monster

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  14. Con estermo rammarico devo lasciare questo titolo sullo scaffale.
    Benché mi ispirino moltissimo l'ambientazione e le miniature, le meccaniche che prevedono in modo esplicito alleanze non fanno proprio per me: ho l'impressione che da un'alleanza un giocatore tragga sempre più vantaggio degli altri e questo aspetto urta i miei processi di freddo ottimizzatore germanico.
    Malgrado ciò, ho comunque in collezione un titolo che gli si avvicina: Shogun, di Dirk Henn (Queen Games), ritematizzazione orientale del teutonico Wallenstein.
    Pianificazione, stagioni, ottimizzazione, eserciti (più per azione dissuasiva che per una campagna volta al massacro), rivolte, maggioranze. E poi la torre in cui lanciare i tuoi cubettosi soldati vale da sola il prezzo del biglietto.
    Difetti? Anche in questo è 3-5 (no sfide a due) e una battaglia sbagliata può attirare come avvoltoi gli altri giocatori a pasteggiare sul tuo cadavere. Nonostante ciò, bello bello.

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    1. Spesso quando gioco, scherzando, cito una frase presa da uno dei tanti adattamenti del Riccardo III: "anche le belve provano pietà, io non ne provo quindi non sono una belva".
      Questo per spiegare che il sistema delle alleanze funziona solo con le persone giuste, non devi avere remore e valutare la convenienza immediate e a medio termine sulla partita. Logicamente uno gioca con gli amici e mettersi a fare certi giochi con loro non è sempre gradevole.

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    2. Con gli amici E con la moglie...

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  15. Ah, che brutto che è non avere soldi da buttare :(

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  16. Ah, il fascino della Sengoku Jidai che fa diventare questo gioco da tavolo praticamente uno Shogun: Total War ma senza PC, per la gioia di chi gli tocca già starci davanti intere giornate. Gameplay complesso e articolato ma chiaro, il gioco ti piace e si vede. E adesso piace anche a me.
    Statuine parecchio cinesizzanti magnifiche, mi piacerebbe avere *capacità e tempo e mezzi*, come giustamente sottolineato, per colorarle, anche perché ho già curiosato sul webbe per cercare esempi ed è uscita fuori roba pazzesca.

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  17. Ma un Minollo d'Oro per i board game è possibile/pensabile/realizzabile?
    chiedo scusa se è già stato chiesto, ultimamente riesco a leggere molto poco i post, e ancor meno i commenti.

    Rising Sun non ancora provato, essendo un 3-5 dubito lo comprerò mai, devo poterci giocare a casa con la compagna.

    Sabato c'è il Modena Play, temo per quello che potrò comprare.....

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  18. C'È qualcuno che ci gioca in Toscana???

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