Howard e il destino del mondo: come il primo film Marvel ha cambiato la storia del cinema (senza volerlo)


Sì, primo film Marvel. Se togliamo il serial di Capitan America del '44, che film in senso stretto chiaramente non era, la prima pellicola Marvel ad arrivare sul grande schermo è stata Howard the Duck (da noi Howard e il destino del mondo) nell'86. Prodotta da George Lucas e per decenni in cima alle liste di film brutti, e anche per questo oggi pellicola di culto. Senza la quale la storia del cinema sarebbe stata probabilmente molto, molto diversa [...]


George Lucas, Willard HuyckGloria Katz si conoscono dai tempi in cui erano studenti alla scuola di cinema della University of Southern California. Willard e Gloria si sono sposati nel '69 e hanno scritto insieme a George American Graffiti. Il progetto successivo a cui si dedicano con Mr. Star Wars è quello di una trasposizione animata di Howard the Duck, bizzarro papero antropomorfo della Marvel creato nel '73 da Steve Gerber e Val Mayerik.

Universal si butta a papero sulla cosa, opzionando il copione senza neanche averlo letto, ansiosa di avere tra le mani un'altra macchina da soldi firmata Lucas. Ma si decide di passare a un film live action per colmare un buco nella programmazione delle uscite estive. Lucas fa spallucce: non è un problema, dice. Degli effetti speciali si occuperanno ILM e gli altri ragazzotti Lucasfilm.

E tutto va per il meglio. Per i primi quindici secondi.


Per rispettare la data di lancio, il film viene girato a ritmi forsennati. Willard Huyck, che si occupa della regia, deve rigirare di continuo le scene perché gli animatronic realizzati da Lucasfilm perdono pezzi e piume, vanno in fumo o non funzionano come dovrebbero, e si aggiusta di continuo il tiro, capendo cosa fare e come farlo letteralmente in corsa.

Ci sono dei problemi anche per il protagonista, perché l'attore di piccola statura Ed Gale è ironicamente troppo alto per la parte e a lui fanno fare solo le scazzottate e le scene d'azione, ma la differenza con le altre, girate con un bambino sotto le piume di Howard, è troppo evidente. Alla fine si tiene Gale per tutto, dando a Howard, solo a riprese ultimate, la voce di Chip Zien.


Per gli altri interpreti si punta su una versione rockettara di Lea Thompson, reduce dal successo di Ritorno al futuro, come Beverly Switzler. Accanto a lei, un giovane Tim Robbins e il Jeffrey Jones di Amadeus. I personaggi di Howard e Beverly sono molto diversi rispetto ai fumetti, così come diverso è anche il tono generale: dalla satira e dal surreale si passa a un'avventura condita dal sovrannaturale per infilarci degli effetti speciali da aspirante blockbuster estivo.

Howard è un parente molto lontano di quello Marvel, il vecchio Orestolo il Papero, come lo chiamava la Corno: non è rude e sgarbato come quello cartaceo, e lui e Beverly diventano necessariamente (?) più buoni e gentili per farli accomodare meglio negli standard anni 80 del genere. Gerber, coinvolto nella fase creativa, dapprima non è convinto, ma poi si dice soddisfatto del prodotto finito. Non si sarebbe mai aspettato di vedere il suo papero sul grande schermo, e quella è già di suo una soddisfazione enorme.

Il vecchio Stan ci sta provando senza successo da anni, da quando si è trasferito in California, e poi arriva un Howard the Duck qualsiasi a rubargli il posto in fila. Ma tu pensa.

1986: un personaggio Marvel è finalmente protagonista di un film al cinema. La prima cosa che fa? Aggiustarsi il pacco.

Howard the Duck debutta nelle sale USA il 1 agosto del 1986. Portarcelo è costato alla Universal la bellezza di 37 milioni di dollari. Più del doppio de I predatori dell'arca perduta, il primo Indiana Jones. La critica demolisce la pellicola, gli incassi - magrissimi in patria - vengono risollevati un minimo solo da quelli all'estero.

Alla fine si porterà a casa per il rotto della cuffia all'incirca la stessa somma spesa, ma per un film prodotto da Lucas si immaginava ben altro: l'onta del flop volteggerà sul nome di Howard e il destino del mondo per gli anni a seguire. L'avventura dei personaggi Marvel sul grande schermo non è cominciata decisamente nel migliore dei modi.

Ma prima c'è da fare i conti con le conseguenze immediate di quel buco nell'acqua.

Ma anche: primo film Marvel, e una delle prime battute di Tim Robbins è citare il celebre È un uccello, è un aereo...? di Superman. Ok.

I vertici Universal non la prendono benissimo, per usare un eufemismone. Sidney Sheinberg e Frank Price (l'uomo che aveva salvato Ritorno al futuro, permettendo a Zemeckis di portare avanti il suo film), i due presidenti, assistono impassibili alla proiezione in anteprima e abbandonano la saletta alla fine senza dire una parola. Ohi.

E mentre Huyck e sua moglie scappano si prendono una vacanza alle Hawaii, rifiutando di leggere le recensioni del film, Sheinberg e Price si rimpallano la responsabilità per quella catastrofe nel modo più maturo e professionale possibile: prendendosi a cazzotti. O almeno così recita un'antica leggenda di Hollywoo, smentita dai due diretti interessati. Quel che è certo è che Price lascia la Universal. "Price steso da una papera", titola all'epoca il Los Angeles Times, riportando la frase di un dirigente della major.

Zoofilia, portami via. In quegli anni ancora analogici, ci vollero mesi per capire come far funzionare la scena, uh, dell'erezione delle penne.

Anche gli attori si accorgono della carogna di papera che volteggia sulle loro teste e capiscono di doversi dare una mossa per salvare la propria carriera. Lea Thompson accetta al volo la parte in Un meraviglioso batticuore (Some Kind of Wonderful), che aveva rifiutato in precedenza. "Non l'avrei mai accettata, se Howard the Duck non fosse andato così male", dirà trent'anni dopo in questa intervista. Ironia della sorte, il regista di Un meraviglioso batticuore si chiamava Howard Deutch, e tre anni dopo sarebbe diventato suo marito.

Ma era davvero un film così pessimo, Howard e il destino del mondo? E se lo era, perché è considerato un cult e ricordato con affetto da così tante persone? Una cosa alla volta, partiamo dalla prima domanda: sì, lo era.


Un polpettone troppo lungo, con gli obbligatori inseguimenti da cinema action americano anni 80 chiamati a ravvivare una storia impalpabile stirata su quasi due ore di pellicola, e qui totalmente superflui. Ma soprattutto, un film senza un target preciso. Si potrebbe pensare alla pellicola per famiglie, storia di una coppia bizzarra come il Corto circuito di John Badham, arrivato in sala giusto qualche settimana prima.

Ma in un film per famiglie non si vedono una papera con le tette nella vasca da bagno - uno dei tanti momenti ancora oggi imbarazzanti della pellicola -


e soprattutto una p0rnovasca in un bordello, con dentro la gente che orgasma. Qui non c'è solo l'innuendo di un Chi ha incastrato Roger Rabbit, c'è un protagonista che fuma il sigaro, si ravana il pacco, legge il playboy dei paperi e minaccia un rivale con un rompighiaccio.

Senza contare che quella scena horror del dito artigliato che esce dalla bocca del Dr. Jenning un ragazzino rischiava di sognarsela la notte. A tuo fratello, dopo aver visto Howard in tv con te, è successo.

Allora film per un pubblico più adulto, dagli adolescenti in su, facciamo? Un target alla Scuola di polizia, per capirsi? Avrebbe senso, ma a quel punto mi devi fare un film meno buono e favoletta cosmica, più sboccato e satirico. Un vero Howard avrebbe aiutato, forse. Un buon pizzico di manierismo da commedia action in meno, anche. Almeno venti minuti di metraggio tagliati, pure. Quel che è certo è che così com'è, Howard e il destino del mondo ha poco senso.

Il mostrone finale fu affidato al maestro dello stop motion Phil Tippett.

Perché allora lo status di cult? Perché quello si appiccica ormai di riflesso a tutti i film che ricordiamo perché parte della nostra infanzia. Perché Howard e il destino del mondo è un concentrato di estetica anni 80 e materiale da replica televisiva reiterata, parte di quel substrato - che in mancanza di altri termini migliori chiameresti - culturale, un Cocoon fatto di decine e decine di pellicole, in grado di ringiovanirle dai loro acciacchi al di là dei loro meriti.

Cult, indipendentemente dal valore del film - qui scarso - perché parte di quel mondo di cinema meraviglia, guaglionico e non, degli anni 80. Una luna che brilla solo per la luce riflessa di tante stelle vere. E nel Duckworld da cui proviene Howard, di lune ce n'erano per giunta due, come su Tatooine.

Oppure per il semplice fatto che è brutto e famoso, e YouTube, Internet e i social hanno lanciato da più di un decennio il culto e la riscoperta del cinema brutto in quanto tale, l'esaltazione di ridere dei vecchi campioni di pernacchie ai Razzie come questo. Scegliete voi la spiegazione che calza meglio, se provate affetto per questo film. Non vi giudica nessuno, tranquilli: a tutti piacciono le robe strane.


Il flop di Howard costa molto caro a Ciccio Lucas, che reduce dal costosissimo divorzio con Marcia, si era indebitato fino all'ultima camicia di flanella per pagare il suo Skywalker Ranch da 50 milioni di monetine da un dollaro. Sperava di rifarsi con Howard, solo che ah ah, nope.

Per far cassa, Lucas decide perciò di vendere il Graphics Group, la divisione di Lucasfilm che si occupava dell'animazione computerizzata. Non ricevendo altre offerte, accetta quella di Steve Jobs - da poco estromesso da Apple - che investe di tasca propria 10 milioni di dollari nell'operazione. Quello studio diventa così indipendente e cambia nome, diventando Pixar.

Sì, senza il flop di Howard the Duck, la Pixar come la conosciamo non sarebbe forse mai esistita.


Trent'anni dopo, il tempo ha messo tutto al suo posto, in un certo senso. La causa tra Disney e Marvel per il presunto plagio di Paperino è un ricordo lontano. Marvel, Lucasfilm, ILM e Pixar... tutto di nuovo sotto lo stesso tetto, cioè nelle tasche del topo. Howard riappare in un cameo in un film Marvel, quello dei Guardiani della Galassia, ventotto anni dopo la sua incursione da solista a Hollywoo. Giustamente torvo e incazzato come un anziano al bar che non capisce questi giovani di oggi pettinati strani e che ascoltano musica pessima.

Lui, Howard, i film Marvel al cinema li ha creati, lasciando dietro di sé un campo seminato a sale fino all'uscita di Blade, dodici anni dopo. Creati e distrutti.

E Capitan America muto.

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Commenti

  1. Infatti, in pieno spirito guaglionico, io lo ricordo gradevolissimo. Ci sarebbe poi da fare un lungo discorso sul "senno di poi" perché ad esempio io, solamente adesso che le ho lette in queste righe, mi accorgo delle scene troppo "hard" o troppo "horror". All'epoca avevo 10 anni (o poco più, avendolo probabilmente visto non al primo passaggio tv) ed ero quindi esattamente in mezzo ai due target, non più bambino ma non ancora adolescente, e ricordo solo che mi era piaciuta la storia fantasy-fantascienza senza porre particolare attenzione alle scene di cui sopra. Pensandoci però, questo mi accadeva praticamente con tutte le pellicole di quel tempo (banalmente ed ovviamente per via dell'eta spensierata) e quindi tutto torna al "lungo discorso" affrontabile ogni qual volta si ripropone questo contesto.

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    1. Per il discorso "tette" posso dire che capisco il tuo ragionamento,le prime volte che vidi "Indiana Jones e il tempio maledetto" non notai che nella scena della rivolta in miniera quando lui si pesta col guardiano gigante la sua amichetta era particolarmente scollacciata e ne metteva in mostra un bel pò,lo notai quando rividi il film con un pò più di primavere sulle mie spalle

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    2. Davvero? Indiana Jones? Mai notato, verificherò

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    3. Io da bambino ero un amante di Ghostbuster visto e rivisto fino a rovinare la videocassetta ma la scena di sesso con fantasma l'ho capita anni dopo. Non mi ha mai turbato particolarmente ne mi sono posto molte domande, così un po' con Howard che penso di aver visto qualche volta. Anche sul fumo pernso che ci si facessero veramente pochi problemi... PERCHE' NESSUNO PENSA AI BAMBINI!

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  2. Si Doc,concordo,film decisamente non bello,e poi devo dire che l'erezione delle penne mi ha sempre fatto un po impressione.

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  3. Mai visto quando ancora reggevo 120 minuti di film senza cominciare a chiedermi cosa avrei potuto dire/fare per essere altrove in quel momento, ma apprezzo il tuo tentativo di spiegare cosa cristallizzi la figura del cult movie. Io ho capito di essere ruzzolato verso la irriversibile senescenza quando ho rivisto cinque minuti del Giorno della Luna Nera- considerato micro cult degli eighties ed involontariamenre visionario colla supercar nera che salta da una torre all'altra - e non sono riuscito ad andare oltre.
    Io ho il culto di Steve Gerber e ho letto parecchie storie di Howard via Essential, ma trovo altre sue cose, come Man-Thing e Foolkiller e persino il suo Daredevil che a molti pare bislacco più in grado di resistere alla usura del tempo. Consiglio ai fans di Gerber i primi sette /otto numeri di Sludge della Malibu ( da noi nello Starmagazine della Star Comics ) . Dovrebbe essere un cult.

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    1. La miniserie di Foolkiller del '90: la prova provata dell'inutilità dell'anacronistico comics code, il cui logo era ancora presente su quelle copertine.

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    2. Concordo. Ho letto che Gerber avrebbe voluto la Marvel ristampasse la storia. Se non consideriamo il costume sadomaso da Village People in un fumetto di Milligan tipo The Extremist e cose come una pistola che rende polvere la vittima e naturalmente la guest star Spidey, la miniserie sarebbe traducibile in un film a la Taxi Driver incontra una variante de Il Silenzio degli Innocenti ( per chi non avesse letto il fumetto, un travet decaduto orfano di padre ucciso in una rapina è teleguidato via antenato della rete dal Foolkiller al gabbio ).

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  4. io di questo film (visto un paio di volte, una in replica mattiniera quando su Italia 1 davano i film anni 80 in quella fascia oraria.. bei tempi) ricordo principalmente il papero fintissimo e il culo di Emma Thompson nella scena del letto.. ma mi fece una notevole impressione il mostro finale animate in stop motion; quando arrivò sullo schermo pensai "che figata!", era talmente fatto bene che sembrava appartenere a un altro film

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    1. Lea. Emma ha posato in stile Paolina Bonaparte anni fa sorridente e biotta su di un divano per dimostrare che anche donne non filiformi potessero essere sexy, ma la cosa più vicina ad un papero che ha frequentato è stato l'ex marito Ken Branagh ovvero il James Cagney 2.0 sospeso tra il Bardo e Poirot a cui si perdonano gli sbadigli da Asgard.

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    2. sì vero avevo confuso i nomi :D

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  5. Io l'ho rivisto qualche mese fa con tutta la famiglia. A me è ri-piaciuto, mia moglie mi ha chiesto perchè avessi scelto quel film, mia figlia l'ha classificato "roba da vecchi" e mio figlio si è addormentato più o meno quando lui atterra sulla terra...

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  6. L'ho rivisto poche settimane fa, proiettato sul muro di un locale durante una festa anni '80, ed era esattamente bruttissimo come me lo ricordavo. Credo che il successo dell'Anitra WC debba molto a questo film.

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  7. vedi che sono io ad essere strano... io questo film lo adoravo!

    di sicuro l'ho visto almeno 3 o 4 volte; quello che non mi tornava è che dal momento in cui il Dott.viene posseduto da uno degli Occulti Super Sovrani dell'Universo sembra un altro film, prende tutto un andazzo diverso ed il tutto dura a sufficienza per farci quasi un seguito.

    e gli effetti speciali degli OSSdU erano e secondo me sono tutt'ora magnifici: un fanta horror da teenager.

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  8. Me lo riccordo appena, non mi piacque molto quando lo vidi.

    O.T.: ho trovato un canale interessante per i fan di He-Man, She-Ra e Bravestar, posso postare il link?

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    1. He-Man:
      https://www.youtube.com/channel/UCWV0Qgo4Yz7E5_oNF4VJ6Rg

      She-Ra:
      https://www.youtube.com/user/SheRa

      Bravestar:
      https://www.youtube.com/user/BravestarrOfficial

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  9. Visto al cinema con papà e fratello, devo dire che già allora non mi aveva fatto impazzire, però gli riconoscevo degli effetti speciali veramente ben fatti (per l'epoca) e una storia banale ma comunque realizzata bilanciando abbastanza bene elementi di commedia, action ed anche un pò di horror. Sicuramente gli inseguimenti erano un tantino lunghi per gli standard odierni ma il papero risultava simpatico e Lea Thompson era parecchio caruccia (anche per un undicennne!). Mi ricordo anche che Jeffrey Jones, l'attore che faceva (a mio avviso) molto bene il Professore "posseduto" è stato poi accusato di pedopornografia e altre cose brutte....

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    1. Eww...questo preferivo non saperlo. Per me JJ è prima di tutto il Criswell di Ed Wood, un piacere che mi concedo almeno due volte l'anno. Questa notizia renderà le prossime proiezioni significativamente meno godibili :(

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  10. Io l'ho visto che avevo 11 anni e lo ricordo con affetto. Una copia UK del dvd fa bella mostra di sé in salotto. Avevo letto del flop, ma da ragazzino mi ha regalato piacevoli momenti e gag reiterate nella cumpa, per me è sì.

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  11. Ricordo come se fosse oggi la recensione su un giornale dell'epoca, probabilmente in occasione dell'ennesima replica televisiva.

    Troppo violento e malizioso per i bambini e decisamente troppo scemo per gli adulti.

    Ha tuttavia dimostrato come le cose migliori da Lucas vengono quando le lascia andare.

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    1. Anche io ricordo una mini rece uguale su una guida TV negli anni '90. Probabilmente è sempre stata un'opinione comune.

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  12. Cult anche perché un numero sorprendentemente alto di maschi adulti ricorda ancora oggi la scena di Lea Thompson mezza nuda sul lettone come uno dei primi turbamenti (cfr. la gif alla fine dell'articolo celebrativo dei 400 calci del 2014).

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  13. recuperato solo recentemente, quindi per me non funziona la scusa "ah, mi ricordo quando ero piccolo..." e l'ho trovato una scemata. Peccato, perchè invece il mondo alternativo paperesco mi interessava di più di Lea Thompson simil-Jem.

    Ma la scena peggiore è quella dell'aliante, che ti fa due palle grosse così! Tenerla nel montaggio finale è stato assurdo, perfino in un film amatoriale (dove cerchi di tenere ogni singola inquadratura che ti è costata sudore e denaro) l'avrebbero tagliata...

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  14. Io non lo ricordo brutto. Non lo ricordo neanche bello. Lo ricordo come un buon passatempo e ricordo la sensazione che "non ci stessero dicendo tutto". Al tempo ero già abbastanza grande da essermi visto non solo gli Indiana e i Ritorno, ma anche Ghostbusters, Scuola di Polizia e La Rivincita dei Nerds e quindi "capivo" che alcune battute erano "iniziate ma non finite".
    Mi è sempre dispiaciuto che fosse così: a metà.

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  15. Ma il film/episodio pilota di Spider-Man del 1977 con Hammond?
    Quello non vale?

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    1. Quello è un telefilm. Che sia arrivato pure al cinema è un altro conto, ma sempre di un prodotto televisivo si trattava. Howard era un film vero e proprio.

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  16. Io lo adoravo da bambino, beccato in ogni ripassone tv, lo riguardo sempre con piacere nonostante effettivamente non sia granchè. Ed è pure invecchiato male!! Lo ammetto sono pienamente vittima dell'effetto nostalgia! Ho anche preso il raggioblu in tempi recenti.. probabilmente l'unico venduto!!!

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  17. Dipende da chi lo definisce cult oggigiorno, comunque.
    A me da bambino ( decenne o giù di lì ) piacque e non ho nemmeno bisogno di rivederlo perché mi ricordo molte delle scene ancora adesso.
    Ovviamente oggi ne avrei tutt'altro parere, ma mi pare una cosa normale visto che in quel periodo ero ancora in " formazione " ed amavo in maniera viscerale tutti i film fantastici quasi a prescindere.
    Gli sarò comunque eternamente affezionato.

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  18. adoro ancora oggi questa pellicola, e da bambino mi prese una tale scimmia che mi comprai perfino il videogame per C64 (che ri rivelò essere una palla) e poi appena ci fu il passaggio in tele mi feci un bel VHS che rivedevo sempre e volentieri! Purtroppo già allora percepivo l'inutile lunghezza dell'inseguimento in deltaplano ma ero troppo affascinato dalla figura di Howard e di Beverly. Per molti è un film incompleto, invece per me parte del suo fascino sta prorpio negli enormi ammiccamenti che sottopone allo spettatore. Vogliamo poi parlare della scena del portafoglio di Howard!!! Lì ricordo che al cinema è seguito un coro di vocine che chiedevano all'unisono "cos'è quello"?
    E poi la maestria con cui è stato animato l'oscuro signore dell'universo è ancoraoggi un esempio di sapiente utilizzo della tecnica stop motion.
    Il raggioblù della Pulp Video troneggi asul mio scaffale dle salotto accanto a quello de "I Goonies" e di "Gremlins"

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  19. mi aggiungo alla schiera di persone che lo ricorda con affetto :D, sarà che da reghezzino era tutto più magico o forse perché per i tempi era qualcosa di mai visto prima (non leggevo i fumetti americani quindi non conoscevo il personaggio) un papero spaziale (la versione papera di Tyrion Lannister?) sboccato che affronta mostri pentadimensionali e che si fa una sveltina con lorrain macfly? cioè ma capolavoro !!!!!
    Certo oggi, e forse anche allora, gli effetti speciali fanno ridere, ma forse fa tenerezza per quello, come il musetto di un carlino, è così brutto che fa il giro e diventa bello :D

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  20. Io Amo quel film ! Mi ha dato l'obiettivo a cui puntare nella vita : Occulto Super Sovrano dell'Universo !

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  21. Certo che leggendo la storia che ci sta dietro...ti rendi conto che il destino segue cicli imperscrutabili.
    Riguardo alle sorti di chi ci ha lavorato...siamo davvero alla fiera del What if?
    E non potrebbe essere altrimenti, visto che si tratta di un personaggio Marvel!
    Un film che ricordo volentieri e con affetto, nonostante i vari difetti. Ma anche i pregi.
    Credo che la cosa principale che non funzioni sia proprio l'idea stessa che ne sta alla base.
    Presumo che alla maggior parte della gente il vedere un personaggio simile sul grande schermo possa essere apparso come una roba TERRIBILMENTE BISLACCA.
    Non nego di aver sempre pensato la stessa cosa.
    Era un'idea troppo complessa, per l'epoca. Troppo faticosa ed impegnativa per gli effetti speciali che avevano a disposizione. Nonostante ritenga che i geniacci della Lucasfilm e della Light & Magic abbiano fatto qualcosa di davvero encomiabile.
    Per quanto rozzo e grezzo, Howard resta sicuramente molto piu' credibile e "vivo" di certa roba fatta in CG talmente perfetta da apparire finta.
    Lo so, e' un discorso da vecchio. Ma a quei tempi realizzavano cose davvero pazzesche. A suon di pupazzoni, lattice e protesi. E tanto ingegno e olio di gomito.
    Se guardiamo bene, il concetto e' lo stesso di E. T. Ma non aveva senso farne una copia. E allora, che fare?
    L'unica era puntare su un alieno diametralmente opposto. Ovvero la versione pennuta di uno yuppie in carriera accanito bevitore, tabagista e donnaiolo.
    E infatti la cosa piu' divertente sono le continue allusioni a sfondo sessuale. Tipo Beverly che rovista nel portafogli di Howard e becca un preservativo...
    Un film godibile, sulla falsariga di commedie demenziali fanta/horror come Ghostbusters e Corto Circuito.
    Basti vedere dall'arrivo dell' Occulto Super - sovrano in poi...
    Il loro punto di forza? Che erano horror o film di fantascienza mascherati da film per ragazzi, e non il contrario. E ce ne sono a decine, di esempi simili. Molti gia' recensiti dal Doc.
    Ma quando si sceglie questa strada, bisogna saper amalgamare bene la parte comica con quella piu' seria.
    E da questo punto di vista ci sono film senza dubbio piu' riusciti.
    Per concludere...la classica storia a base di buoni sentimenti, amicizia e spirito di sacrificio (toccante il momento in cui Howard distrugge il varco, pur sapendo che non potra' piu' fare ritorno a casa).
    Forse e' per questo che ci piacevano tanto...
    E parlando di film prodotti o scritti ma NON GIRATI da Lucas...come prossima opera mi permetto di suggerire WILLOW. Sempre che tu non l'abbia gia' recensito, Doc (non mi pare).

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  22. Da ragazzino l'ho guardato diverse volte, penso che lo avessi registrato. Effettivamente diversi passaggi erano di dubbio gusto (ho capito cosa Howard avesse nel portafogli solo a distanza di alcuni anni)... A ripensarci ora, certo che quell'attrice l'hanno fatta passare dall'incesto alla zoofilia, praticamente...

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  23. Visto, rivisto e amato almeno fino al 1990 (i miei quindic'anni), poi venerato da lontano. Lo rivedrei volentieri per capire quanto prosciutto avevo davanti agli occhi.

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  24. Un grazie ad Howard quindi, nel bene e nel male ;)

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  25. per natura non sono nostalgico e in genere se riguardo un film a distanza di tanti anni mantengo il medesimo giudizio. Anche in questo caso Howard era e rimane a mio giudizio una ca...ta pazzesca, ignoravo però tutti i risvolti positivi che ha provocato questo film. Non tutto quel che starnazza vien per nuocere.
    domanda: anche se concepiti per la tv e poi distibuiti al cinema, i film di Spiderman degli anni settanta non valgono come "primi film di un eroe Marvel"? Ho visto Capitan America del '44 almeno 2 volte ed era un movie serial (il cui attore protagonista ha avuto anche una triste fine).
    Si può dire che Howard è stato il primo film marvel concepito fin dall'inizio come tale, concepito male aggiungerei.

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  26. Il film forse perdeva un pò, ma il merchanding era fantastico, addirittura il libro tratto dal film era così buono che lo comprai due volte.

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  27. Eh si anche io lo ricordo con affetto e quando un paio di anni fa finalmente lo fecero uscire in blurey ne fui felicissimo.

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