LEO ORTOLANI, DENTRO E FUORI DA RAT-MAN: CINZIA, I DINOSAURI E IL FUTURO


La prima volta che hai intervistato Leo Ortolani qui sull'Antro... beh, è stato tanto tempo fa. Sono cambiate diverse cose, da allora, anche e soprattutto nella vita professionale di Leo. Ne avete parlato in una nuova chiacchierata telefonica, su Cinzia, i suoi prossimi progetti e quella storia di Dylan Dog che forse non leggeremo mai [...]


Doc: Ciao, Leo! Partiamo ovviamente da Cinzia [la recensione, chi se la fosse persa, la trova qui]. Mentre leggevo il finale di Rat-Man, quei numeri avevano un contenuto drammatico via via più presente, il che mi fece pensare Wow, vorrei leggere storie di Leo tutte così. In Cinzia si ride, ma i momenti drammatici non mancano…

Leo Ortolani: Sì, ma si tratta pur sempre di una percentuale minore. Sul 100% della storia ci sarà un 30% drammatico, anche perché ho cercato di fare una storia molto leggera, molto divertente, perché la vita poi alla fine è così. Si passa da fasi drammatiche a fasi, si spera, più divertenti, più da commedia. Infatti la storia di Cinzia la vedo come una commedia, una di quelle in cui c’è il momento drammatico o di commozione, e poi si torna al sorriso. Si vive, si ride, si piange.

La base di partenza è sicuramente drammatica, perché, nonostante sia il 2018, ancora dobbiamo subirci gente che parla come se arrivasse dal medioevo, dall'inquisizione. Lì il dramma è di base. Ma quello che, secondo me, emerge in questa storia, come un fiore che nasce dalla merda - per dirla proprio alla francese - è questa solarità di Cinzia, la sua (chiamiamola così) incoscienza nel cercare di essere se stessa pur di riuscire a ottenere la felicità, come la cerchiamo tutti. Però lei lo fa con un animo più leggero, io l'ho sempre ammirata per questo. Non sarei in grado di fare come lei, sei io fossi nelle sue condizioni, sarebbe abbastanza drammatico per me, resterei in casa e non saprei veramente da che parte ritirarmi, perché ho un carattere molto più cupo di Cinzia.

Doc: Cinzia ha la forza tipica di Cinzia, però l'abbiamo sempre vista con una carica comica quella forza. Qui la tira fuori proprio quando sembra più debole e fragile. Ma volevo aggiungere che visto che Cinzia è strutturato come un film, io l'ho vissuto nella lettura come un film di Bollywood, perché dentro c’è davvero di tutto: il film noir, il momento musical con tanto di Joe Cocker…

Leo: Sì, esatto :D


Doc: Come sa chi legge Rat-Man Gigante, torni spesso sulle tavole che hai già realizzato, scartando delle vignette perché magari le gag non ti sembra funzionino, etc. In Cinzia c'è stata molto questa cosa oppure ti è uscito un po' più di getto su quei punti delicati? 

Leo: No, in effetti no, non c'è stato praticamente nessun ripensamento. Ci sono state delle tavole che ho ridisegnato perché volevo sviluppare magari meglio delle scene, che mi sembravano più compresse come le avevo disegnate la prima volta, oppure ci sono state tavole in cui ho cambiato una gag perché mi sembrava di averne fatta già una simile prima, e non mi piace ripetermi, ma per il resto, la storia è stata buttata giù esattamente e velocemente così come l'avete letta, è stato bello realizzarla anche per quello. 

Diciamo che con Rat-Man, quando hai una storia breve - e per breve intendo fino a 40, 50 pagine - e devi metterci dentro tutto, devi comprimere delle cose per forza. All'inizio di Rat-Man, calcolavo se era un numero divertente dal numero di gag, per cui se c'erano più o meno due gag a pagina, era un numero molto divertente, e in effetti se vai a vedere, più o meno è così. A volte questo conteggio delle gag restava al di sotto della media, perché la storia era nata con un tono un po' più drammatico, avventuroso magari, ma meno comico. 

Qui non mi sono posto assolutamente nessun problema ed è anche molto liberatorio realizzare delle storie di questo tipo. Non dico soltanto Cinzia, ma anche storie in cui non ti devi porre l'obiettivo di far ridere a tutti i costi: si ride quando si deve ridere e quando non si deve ridere si pensa, magari, oppure si fa dell'altro, magari si guardano le tavole. Libero da questo vincolo di dover far ridere a tutti i costi, è andata giù liscia perché evidentemente era parecchio tempo che stava maturando come storia.

Ho tante storie ferme lì, nel retro del cervelletto. Una seconda storia sullo spazio, proprio sulla Luna, con Luca Parmitano, una specie di trattato scientifico alla Comics & Science sui dinosauri e altre cose da anni, già lì. È probabile che quando mi ci metterò a lavorare, il cervelletto le abbia già elaborate e sarà più facile svilupparle. Quando facevo Rat-Man, ogni due mesi dovevo sfornare una storia e l'approccio era diverso. Dovevo piantare il seme, innaffiare, aspettare, veder crescere la pianta e farla fruttare subito. Questa l’ho lasciata crescere invece un po’ selvaggia per poi andare a vedere che frutti ha dato. Ed è una delle piante migliori, direi, perché in un mese e mezzo ho scritto tutta la storia e in due o tre l’ho disegnata.

Doc: Direi che è una pianta con un tronco molto forte, ma visto che è Cinzia, meglio non dirle ‘ste cose.

Leo: Ah ah ah ah, esatto.


Doc: Com'è cambiata la tua vita come autore? Immagino i tempi siano più umani, nel passaggio da una serie bimestrale, con le difficoltà che dicevi di tirar fuori le idee in poco tempo, al poterti dedicare, invece, a dei progetti che escono quando devono uscire e hanno anche, non dico un target diverso - perché i tuoi fan, ovviamente, ti seguirebbero anche se facessi dei radiodrammi - ma un modo di fruizione diverso. Intendo il passaggio dal mercato dell'edicola a uno più virato verso la libreria, con le presentazioni e tutto il resto.

Leo: Ti dirò, sto ancora lavorando in tal senso, perché effettivamente lavoro sempre. Sto cercando di capire, essendo padre di famiglia e avendo veramente una famiglia da mantenere, quanto lavoro posso affrontare. Una serie ti dà anche una sicurezza economica, oltre che un quadro di lavoro preciso. 
Il 2017 è stato l'anno più duro della mia vita a livello lavorativo, non perché non abbia mai lavorato, ma perché ho lavorato veramente al di là dell'umano.
Ho chiuso Rat-Man con delle storie lunghissime per cui anche disegnarle è stato veramente molto, molto faticoso. Poi ho attaccato subito con C'è spazio per tutti, 240 pagine da scrivere e da disegnare, più altre cose. Fatto sta che alla fine dell'anno ero morto e non ho potuto fare più di tante presentazioni, così ho cominciato pure a tagliare anche quelle per cui ero già in parola perché sarei morto in treno :D 

Un giorno torno da Roma, dopo un incontro con il mio carissimo amico Luca Raffaelli, e al rientro mi succede questa cosa, come quando si accende la ventola del computer, perché comincia a surriscaldarsi. Lì mi sono reso conto che non ce la facevo ad andare avanti e mi sono fermato con le presentazioni per prepararmi al meglio all’impegno di Cinzia. Corro sempre, come un criceto, e devo ancora capire, dicevo, quanto lavoro possa fare per gestire sia la mia vita che quella lavorativa. 

Una serie è già lanciata e devi semplicemente fare un numero dietro l'altro. Col progetto singolo è diverso, perché lo devi curare di più, c'è tutta la pre-produzione, la produzione e la post-produzione con la promozione, come fanno gli autori seri, che una volta che è uscito il libro, si dedicano un mese, due mesi a promuoverlo, giustamente. 

La stessa cosa che devo fare io, ma ho ancora delle eredità da gestire, come Rat-Man Gigante che occorre corredare di tavole inedite per i prossimi due anni, cioè 2019 e 2020. Saranno due anni con storie inedite anche abbastanza lunghe, divise in più parti durante l'uscita del mensile. Cioè, da una parte ho una vita scandita da queste uscite mensili, addirittura, dall'altra parte le opere singole che ti accennavo prima.


Doc: Dinosauri! Dicci di più sul libro dei dinosauri! 

Leo: È un libro per Laterza che uscirà nel 2020. Si sono innamorati di Misterius, perciò mi sono detto: “Torno alla mia antica passione e facciamolo!”. Il titolo sarà DINOSAURI CHE CE L’HANNO FATTA. La prossima primavera uscirà la ristampa di DUE FIGLIE E ALTRI ANIMALI FEROCI: lo riprenderemo con Bao Publishing e magari ci aggiungerò delle illustrazioni. Una nuova edizione dedicata alle coppie che vanno ad adottare, per cercare di farle ridere, prima che piangano sangue. Perché nel percorso adottivo ti fanno piangere sangue fin dall'inizio, almeno, con questo libro ti faccio sorridere. 

Poi il prossimo autunno uscirà un altro libro di recensioni cinematografiche per Bao Publishing, IL BUIO COLPISCE ANCORA e, se tutto va bene, il secondo volume sullo spazio. Questa volta parleremo della Luna, a 50 anni dallo sbarco lunare. Che ci crediate o meno, però son sempre 50 anni. Oppure 50 anni dal grande film di Kubrick, ecco. 

Doc: 50 anni di menzogne punto esclamativo, punto esclamativo. 

Leo: Esatto :D Poi i Dinosauri, dicevamo, per la fiera del libro di Torino del marzo 2020, un’altra cosa con Bao Publishing, autunno 2020, un terzo libro sullo spazio, magari su Marte… Chi lo sa, vediamo. Progetti ce ne sono tanti, al punto che sto già pensando a quelli per il 2021, cioè tutti quelli che non riesco a fare nei prossimi due anni e li devo spostare per forza in avanti.

Doc: Che tipo di feedback stai avendo per Cinzia? Quello positivo, ovviamente, lo immagino, ma c'è qualcuno che non ha accettato la cosa? 

Leo: Guarda, non mi è ancora capitato, anzi, sono basito dall'entusiasmo e dalle cose belle che mi scrivono, e mi fa ridere perché ti sembra di toccare le stelle con Cinzia quando non l'ho fatto sul serio prima con Rat-Man che è finito veramente nello spazio. Il primo fumetto a farlo, in un silenzio assurdo della stampa. E invece con Cinzia c'è un entusiasmo tale che non sono abituato, ecco. Sono un geologo, sempre coi piedi per terra, non mi sono mai montato la testa; ma stavolta con Cinzia, ti giuro, ho un po' di ubriacatura da commenti positivi.

Doc: Questo fatto che Rat-Man non c’è proprio in Cinzia…

Leo: Volevo che fosse un libro che non si trascinasse dietro 20 anni di storia, perché era un fardello pesantissimo. Ho approcciato anche il personaggio di Cinzia e il suo passato in modo diverso, l'ho fatto più reale, in un certo senso. 


Doc: C’è un altro personaggio di Rat-Man che ti piacerebbe approfondire? Lo sai che ho la fissa per Clara Brakko, non perché sono uno dei sui 5.000 amanti, ma perché c'ho visto del dramma in un paio di sguardi tristi che fa. Quando una volta ti ho detto questa cosa dello sguardo triste, mi hai risposto “No, no, quello perché se n'era appena andato il tecnico della lavastoviglie”.

Leo: Ah ah ah! 

Doc: …ma al di là di Clara, c'è qualche altro personaggio di cui ti piacerebbe approfondire il background, la storia, la psicologia in un volume come Cinzia?

Leo: Ma, guarda, mi piacerebbe molto fare una storia su Valker. Una versione di lui di quando era giovane. Questo scienziato brillantissimo cresciuto da una famiglia di malavitosi, potenti e dediti a eliminare qualunque ostacolo, per cui lui diventa un assassino pericolosissimo. Ce l'ho in testa da tanto: una mini-serie in cui lui si trova ad aver a che fare con questo mondo di assassini anche perversi (ne abbiamo visti alcuni anche nella serie di Rat-Man), uno spunto che mi è venuto in mente guardando la serie di film di John Wick, soprattutto il secondo. Ho anche il titolo: Inumani. 

Doc: Ma…

Leo: No, I Disumani. Gli Inumani son quegli altri, ah ah ah. I Disumani, personaggi che hanno queste doti particolari e ognuno ammazza in maniera particolare la preda. 


(No, non Inferno Verde, la cui storia è stata raccontata da Leo qui)

Ho in testa da tempo anche quella storia su Dylan Dog, che però è un po’ estrema. Quando l'ho proposta in Bonelli, giustamente mi hanno detto che dovrebbero sentire, nel caso, Sclavi, e io, chissà perché, mi son sentito uno scolaretto, e ho detto: “Ah”. Non avevo pensato che, in effetti, il creatore di Dylan Dog potesse dire qualcosa sul soggetto proposto sul suo personaggio. Sono idee di cui tra l’altro non ho parlato con nessuno, perché la storia è talmente estrema che me la sono tenuta per me. Magari un giorno la faccio su un personaggio che potrebbe essere Dylan Dog ma anche no, perché potrebbe comunque funzionare benissimo.

Il Grouchino l’avevo trasformato nella parodia di Dylan Dog, ma è fermo pure quello, in una busta, perché non riesco a trovare spazio per dedicarmici. Adesso vediamo, insomma, se trovo un escamotage. 

Doc: Le domande sono finite. Nella prima intervista che ti avevo fatto per il blog, ormai un po’ di anni fa, avevamo chiuso con uno scoop pazzesco, perché avevi detto per la prima volta pubblicamente che la serie di Rat-Man sarebbe proseguita oltre il numero cento. Perciò ora ti tocca: fuori un altro scoop.

Leo: Cambierò sesso e mi chiamerete Floriana, ah ah ah. 

Doc: Floriana non è male. 

Leo: Eh, guarda, qualcosa ce l'avrei, però non so se è il caso di tirarlo fuori adesso. Vabbè, niente, inventiamone uno, dai. Una volta scaduto il conto alla rovescia che vedete nelle ultime pagine della serie di Rat-Man, succederà qualcosa. Solo che, veramente, neanch'io mi ricordo se erano giorni, se erano ore… non me lo ricordo più. Avrò fatto un calcolo, una bella cifra, ma adesso non mi ricordo più che cos'era. 

Doc: Se ti ricorderai quale unità di misura hai utilizzato, dunque, succederà qualcosa?

Leo: Sì, sì, esatto. In fondo ho ancora un clone a disposizione, ed è sempre una cosa bella, no?

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Commenti

  1. La frase finale sul clone mi sa di hint clamoroso e sto gioendo di brutto

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  2. Onore al mitico Leo Ortolani che ho la fortuna di avere come illustre concittadino. Avendo seguito le sue opere sin dagli albori (strisce sulla Gazzetta di Parma,ovviamente il Ratto, l'ultima Burba, i ragguardevoli sabati sera,ecc) non vedo l'ora di cimentarmi sulle storie ad ampio respiro da lui create. Mea culpa per non avere ancora comprato il libro sullo spazio creato con Parmitano mentre"Cinzia" l'ho ad esempio comprato ma non ho ancora avuto il modo di leggerlo poichè devo terminare altre letture in corso d'opera. Non vedo l'ora a questo punto..

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  3. Come già detto. Avevo finito con i fumetti da un po' ma sto riprendendo grazie a mio figlio. Dieci anni e va matto per batman (marvel non c'è verso). Io un po' di tempo per Leo Ortolani, a questo punto, potrei pure trovarlo.

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  4. Indipendentemente dalle opere è bello conosce un po' la persona oltre a quello che traspare dal loro lavoro. La cosa che apprezzo di più di un'intervista come questa è proprio sentire le opinioni e le esperienze dietro il lavoro fatto. Quando poi scopri la fatica dietro certi lavori riesci, qualche aneddoto o la genesi di un'idea apprezzo molto di più l'opera, la trovo più familiare.
    Riuscire a carpire quel tipo di esperienze è uno dei motivi principali che mi spingono a Lucca tutti gli anni.
    Detto questo non vedo l'ora di leggere il continuo del libro di recensioni.

    PS: Doc l'autore più interessante che abbiamo conosciuto è "la matta" :P

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    1. Guarda buon Drakkan, io sono QUASI contento di non essermi preso la malattia per Rat-man ai tempi, ma di averla incubata per anni fino all'uscita dei Gigante, proprio perché in quelle pagine, oltre a recuperare una lacuna da cospargimento coatto di ceneri sul capo, i dietro le quinte, gli aneddoti, le storie di come si è arrivati a quelle pagine, permettono di conoscere una parte del "Leo privato", quella che lui stesso ci concede di scorgere, rispetto al "Leo pubblico" che avrei incontrato sulla serie regolare. E mi pare di intravedere, in questo Leo privato, oltre che un eccelso autore anche una gran bella persona. Ed il più grande autore Marvel vivente, certo. :D

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  5. Se penso che ho conosciuto l'Antro con la precedente intervista... mi sento un po' vecchio :P

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    1. A chi lo dici, Gabriele. Sette anni, eh, mica fischiett.

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    2. Quest'anno abbiamo trovato anche una possibile sostituta per portare il cartello del fanclub.

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  6. Grande Leo,non ho letto molto dei suoi lavori,e ne ho li da leggere ancora,ma quelli che ho letto mi sono piaciuti davvero.
    Cinzia mi attira,penso che lo leggerò,menzione per la semi-citazione di De andrè presente nell'intervista

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  7. Ricordo anch'io benissimo l'intervista a Leo, come quella a Zerocalcare..minchia 7 anni sono passati! :D Sono felice che finalmente ristamperanno Due figli e altri animali feroci, è abbastanza introvabile come volume. E sono molto curioso e in scimmia per i lavori futuri di Leo!

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    1. Anche io molto contento per Due figlie e altri animali feroci, me lo son comprato e letto in formato kindle ma quasi quasi me lo ricompro cartaceo... Anche se ho sempre un po' paura dei prezzi della Bao

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  8. Ho dovuto rompere le OO al commesso della libreria perché mi tirasse fuori Cinzia (...) e l'ho preso (...) assieme alla risptampa delle opere Fumetto di McLoud (in aggiunta anche ad un libro su Alex Ross). Soldi veramente ben spesi, tra l'altro anche con lo sconto del Venerdì Nero per cui spesi ancora meglio.

    P.s. non riuscendo a darne una collocazione nella linea temporale del Ratto, alla fine ho deciso che si svolgeva in un universo parallelo in cui lui non c'era e mi trovo benissimo così.

    P.p.s: un po' spiace dirlo ma Ortolani da il meglio di sè nelle storie extra Topo, che ormai si stava trascinando da moooolti anni, pure usando personaggi comprimari. Sarà bello vedere cos'altro esce.

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  9. Premesso che tutto ciò che esce dalla matita dl Leo lo compro a prescindere, se mi butta fuori una miniserie su Valker giuro che la compro due volte.

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  10. Mamma mia la miniserie su Valker!! Spero proprio diventi realtà!

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  11. Ma anche sulla prima squadra segreta sarebbe una figata.

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  12. Che dire...Leo e' un grandissimo, e quando leggi queste interviste lo apprezzi ancora di piu'.
    Ha dato vita ad uno dei piu' grandi fenomeni editoriali dell'ultimo decennio, eppure...e' rimasto umilissimo. Una persona che ha momenti non si capacita del successo che ha ottenuto. Sempre pronto a mettersi in discussione. E che a volte da l'impressione di non essere mai soddisfatto di quel che fa.
    Ha una pazienza e una dedizione certosine. Ti complichi la vita, e' vero. Ma ritengo sia il modo migliore per ottenere il massimo dal proprio lavoro.
    Spesso diceva di essere preoccupato dal DOPO RAT - MAN...io, invece, lo vedo addirittura sollevato.
    Sa che gli deve moltissimo. E sa che si tratta di un'eredita' pesante. Ma...da una parte non vedeva l'ora di finire.
    Voleva voltare pagina, finalmente. Ed ora ci e' riuscito. Ha ancora tante idee, pure sul ratto.
    E tutti noi non vediamo l'ora di leggerle.
    In gamba, Leo!
    E complimenti per l'intervista, Doc.

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    1. Grazie, ma nelle interviste è sempre tutto meritato dell'intervistato. Non lo dico per fare il modesto, ma perché è così che funziona.

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  13. Sempre grandissimo il nostro Leo. Cinzia è un capolavoro e ha il vantaggio non da poco che può leggerlo chiunque, proprio perché slegato dalla saga di rat-man. Ma non fare il modesto, Doc, l'intervista è bella perché l'intervistato è in gamba e l'intervistatore ha fatto le domande giuste :)

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  14. Preso settimana scorsa, letto ieri sera (notte in realtà, se spengi la luce del comodino alle 4 del mattino...).
    Di una sensibilità, delicatezza e signorilità nel trattare l'argomento pari solo a quelli di Cinzia, il nostro Leo nazionale. Sciapò, come dicono i gianfransuà.

    PS: Inviare alla cantante del gruppo con cui ultimamente state mettendo su You make me feel like a natural woman - anzi, Iù mèik mi fil làik a nèciural uòman - della Arethona (contando che poi lei non si studia mai un testo e da prova di, chiamiamola così, creatività di un certo livello) le pagine del Leo con Cinzia e la canzone di sottofondo non ha prezzo.

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  15. Quella cosa sulla ventola del pc surriscaldato spero non implichi qualche acciacco di salute, ché ho conosciuto Leo quando ancora alle sue presentazioni c'erano quattro gatti e due piante in vaso, lo seguo da allora e ci tengo come a un tesoro nazionale.

    Non vedo l'ora di leggere cose sui dinosauri scritte da lui! <3 <3 <3 (sì, sono cuoricini da attacco di fangirlismo XD)

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  16. "guarda, qualcosa ce l'avrei, però non so se è il caso di tirarlo fuori adesso."

    E via che i doppi sensi si sprecano. XD

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