Sì, ma com'è il remake di Toki su Nintendo Switch e quali sono i nuovi costumi nel secondo DLC di Spider-Man su PS4?
Ve lo ricordate Toki, lo scimmiotto che sputava palle d'energia, in sala giochi, su home computer, su console, un po' dove gli pareva? Certo che ve lo ricordate. Beh, è tornato, con un remake su Nintendo Switch bello e bastardo come l'originale. Ma ieri hai dato fondo anche al secondo DLC di Spider-Man su PS4, Territori Contesi (Turf Wars), e dobbiamo troppo parlare dei tre nuovi costumi. Hey, ho, vabbuò [...]
Ah, Toki. Ah, quanti moccoli. Ma che meraviglia di gioco, quello di TAD Corporation. Un tarzanide trasformato in primate da uno stregone (Vookimedlo) che gli ha pure rapito la fidanza (Miho), già che si trovava.
Il casco da football, la gita sottomarina, i boss di fine livello. E soprattutto quella cazzomannaggia attitude che un'intera orda di nemici la tiri giù a sputi, letteralmente, come un anziano in canottiera smontato da un 127 d'epoca. Roba da mandare a memoria, in gioventude, nemico dopo nemico, per poi far sfoggio in sala o a casa di amici, seduti attorno al fuoco di bivacco di un'Amiga o di un Atari Lynx, di memoria muscolare da ninja.
Bene, Microids ha sfornato un remake per Nintendo Switch graficamente davvero figo, tutto completamente ridisegnato e affidato alle cure di Philippe Dessoly e Pierre Adane, che magari non sapete chi diavolo sono, ma dietro quei gianfransnomi si celano i tizi che nel '91 hanno curato la grafica della versione Amiga, quella che buona parte dei presenti ha giocato. Doppia bruschetta senz'aglio, signò.
Si tratta di un progetto portato avanti da Dessoly per oltre dieci anni, e si vede per la cura riversata nei dettagli di personaggi e fondali 2D (per fare i vecchietti: parallasse! Tanta!). Nelle foto non rende forse altrettanto bene, ma vederlo in movimento è davvero una roba.
Quanto al gioco in sé, si fa presto, perché questo Toki per Switch è, dalla sigla in poi, una trasposizione molto fedele dell'originale dell'89. E quindi un run and gun in cui il protagonista non corre manco per niente e anzi è lento, e lo spazio di manovra ristretto, il che rende farsi largo tra i mostri difficile e impegnativo.
Se eravate dei mostri a Toki all'epoca, basta riprendere un attimo la mano. Se i giochi legno di una volta vi fanno paura, uh, lasciate direttamente perdere.
La cosa che manca sono gli extra digitali. Niente materiale storico sul coin-op e le sue conversioni, il che dovrebbe essere - si diceva la scorsa settimana - il sale di ogni operazione di ludonostalgia.
E ok che TAD Corporation ha chiuso i battenti venticinque anni fa (dopo soli cinque giochi in cinque anni di vita, ma almeno tre dei quali superstorici e supersonici: Cabal, Toki e Blood Bros.), ma è un gioco su licenza, un po' di contenuti grafici, volendo, si trovavano facile.
Quello che manca in digitale viene compensato dagli extra di lusso dell'edizione fisica, la Retrocollector Edition, che include un fumetto, delle litografie, un foglio di sticker e soprattutto un mini cabinato assemblabile IN LEGNO per alloggiarci lo Switch. Il tutto al ragionevole prezzo di una cinquantina di carte.
Per chi ricorda con nostalgia una specie di gorilla magico con casco da football e vuole aumentare la dose di vecchie glorie sul proprio Nintendo Switch, già pericolosamente ai livelli di guardia.
Passando a PS4, ti sei staccato un attimo da RDR2 per giocare il secondo DLC di Spider-Man. Dopo quello sulla Gatta Nera, il secondo capitolo de La città che non dorme mai ruota attorno alla capoccia di Hammerhead, quel vecchio capaabomba di Testa di Martello.
Per farla semplice, Territori Contesi (in originale Turf Wars) è un DLC tutto basato sugli scontri. Tutto nel senso di tutto. A parte un giro sullo Spider-Bot, non ci sono fasi stealth o che. Si menano le mani dall'inizio alla fine.
Per completarlo, anche per via del fatto che non ti fa andare da una parte all'altra di Manhattan giusto per allungare la durata come il primo DLC, bastano un paio d'ore, e non è esattamente una roba memorabile.
La storia è incentrata sulla crisi d'identità di Yuri Watanabe, piuttosto prevedibile per chi conosce la sua controparte a fumetti, ma non è ovviamente questo il punto. Lo è il fatto che l'evoluzione del personaggio avviene così in fretta da sembrare frutto di Gigino il Precipitevolissimo, sceneggiatore che esce dall'ufficio sempre cinque minuti prima.
Non aiuta il fatto che due ore di zuffe con tizi anonimi sono due ore di zuffe con tizi anonimi, e che le attività secondarie (covi di Hammerhead, sfide di Screwball, crimini in città) sono, uh, altre due ore di zuffe con tizi anonimi.
A un certo punto dimentichi di essere nel Marvel Universe e ti senti calato nel mondo tamarro e aggressivo di Double Dragon, tipo. E immagini che rompersi le balle per quattro ore non sia esattamente la definizione migliore di enterteinmento.
Ma allora perché lo fai, disperato ragazzo di quartiere mio? Perché questa cosa dei costumi sbloccabili è una fottuta droga. Che domande.
Altre tre tutine in questo DLC, tutte pescate dai fumetti, e per ottenere la seconda e la terza devi prima completare le missioni principali, poi ripulire tutto il resto. Il primo costume è la prima Spider-Armor, da Web of Spider-Man #100 (vedi qui). Solo che una versione così figa non s'era mai vista.
Mentre eri appollaiato su un lampione, pronto a piombare sul party di sgherri numero 564 o 768, non ricordi, tanto sono tutti uguali, le goccioline di pioggia cadevano sul ragnone metallico sulla schiena e la maschera emetteva una sorta di effetto claudiobagliore sotto le luci della città. Masterpezzo, cavolo.
Il costume numberotù è l'altra armatura, l'Iron Spider con i colori del Catanzaro, il regalino di Stark, alle soglie della FINE-DI-TUTTO nella storia del Ragno (vedi sempre qui). Le zampone erano uno dei poteri già presenti nel gioco base, e siccome i poteri si possono abbinare a piacimento a qualsiasi costume, là, fatto.
Tremila tutine, e ancora niente costume nero, se non salta fuori nel prossimo DLC (Silver Lining, dicembre) scatta la rivolta. No, davvero.
Sul serio.
Parola.
Giuri.
DLC con tutto il brutto dei DLC. Villanzone che fluttua fiero nel mondo del machidiavolotisinkoola, zero varietà - sì, ce n'era poca anche nel gioco base, ma qui è peggio - storia troppo veloce, che brucia lo spunto interessante che dovrebbe far colpo e invece cilecca, cicale, cicale. E vabbè. I costumi restano una delle cose più meravigliose viste nel mondo dei videocosi negli ultimi anni, e per la giuoia dei vecchi cuori Marveliani, si fa visita a un certo posto.
E dentro ci stanno i flipper della meraviglia, tipo.
Bene, deboscia. Voialtri a cosa state giocando? Che state aspettando?
Fortuna che non c'è su Steam Toki se no sarebbe l'ennesimo gioco che compro e lo gioco 5 minuti netti e poi smetto perché devo fare altro o mia Figlia mi dice che ci vuole giocare lei. Adesso è presto ma tra un po' si metterà anche lei a giocare con i video giochi.
RispondiEliminaPS: qualche consiglio per un buon joypad per PC.
Quando gioco su PC mi trovo molto bene con quello per Xbox con cavetto. Uno del 360, ma ci sono anche quelli per Xbox One.
EliminaA me toki, fin dagli esordi in sala giochi, non ha mai suscitato particolare interesse, sorry.... Son comunque contento che ne abbiano fatto un remake decente. Dlc di spiderman? Non pervenuto 😈
RispondiElimina1) Toki sono bruschette con cipolla cruda e tabasco.
RispondiElimina2) La Spider-Armor è sempre stata di un brutto che desta meraviglia (IMHO).
3) Sul costume mangaverse mi viene in mente una precisinata che nessuno mi ha mai spiegato: Ma Spidey se indossa le scarpe come fa ad attaccarsi ai muri coi piedi? La gente vuole risposte.
Ma qui praticamente tutte le tute hanno le sneaker ai piedi :D
EliminaToki è uno di quei giochi che non sono mai riuscito a finire, neanche coi gettoni infiniti del MAME.
RispondiEliminaMa la limited... che bella è la limited?
Mannaggia, era meglio se non lo leggevo.
Ho "messo in pausa" dopo aver quasi-finito Hollow Knight (maremma quant'è bastardo quel titolo, mi manca il "vero" boss e un po' di DLC da terminare) perché altrimenti andava a finire a schifìo.
RispondiEliminaPer rilassarmi ho ripreso in mano Wonder Boy - The Dragon's Trap e lo sto portando avanti nei ritagli di tempo.
Poi ho lì il nuovo Pokemon con tanto di controller a palla, regalo di compleanno richiesto dalla figlia (giuro) che sarà draconianamente aperto solo tra due settimane per rispetto della scadenza.
Di roba all'orizzonte in realtà non attendo niente; diverso il discorso per cose che "vorrei vedere" uscire sulla Switch: una compilation di Turrican, i giochi D&D della Capcom, un JRPG come si deve...
Toki un mito, quanti pomeriggi non ci ho perso su gli amici.
RispondiEliminaToki... Scoperto in campeggio durante una vacanza in Spagna con i miei. Ricordo l'eroe che ogni giorno arrivava, si sedeva e lo finiva con un gettone.
RispondiEliminaIl cugino spagnolo di Mimmo Merlino.
EliminaDopo aver compleato God of War, ho rispolverato il buon vecchio Bats poiché a pochissimi euri avevo preso il DLC "L'era dell'infamia"...turni di lavoro permettendo, per 1h di gioco a sera per una settimana, dopo aver messo a nanna i piccoli, devo dire che non è stato per niente male.
RispondiEliminaOra sono di nuovo "in pausa", mi porto avanti con i film direct-to-video della DCUAOM, e poi, in ritardissimo, credo di iniziare Bloodborne.
Molto interessante la retrocollector di Toki. Se avessi una Switch probabilmente quei 50 € li avrei spesi. Al contrario del padrone di casa ho deciso di rimandare la giocata a Territori Contesi e continuare a testa bassa le avventure polverose del cowboy Arthur che scavalcava il mur. Spero che giocando insieme i due rimanenti DLC del Ragno la ripetitività del secondo mi pesi meno.
RispondiEliminaMa non puoi giocarli insieme, temo. Ciascuno ha la sua campagna separata.
EliminaAh giusto! Disdetta
EliminaIniziato RDR2, penso basti come risposta alla tua domanda doc! Veramente poco tempo a disposizione, ma si arriva all'una di notte senza accorgersene, con relativi problemi il mattino dopo.
RispondiEliminaMi riprometto di concentrarmi di più sulla storia-missioni principali, anche perchè sono curioso dell'online, che proverò finito il single (dopo i vari aggiornamenti).
Per il tempo che ci sto dedicando, direi che sono apposto fino a febbraio
La storia del mini - cabinato di Toki e' una gran pheegata.
RispondiEliminaIl gioco me lo ricordo bene. Davvero stupendo, con l'unico difetto di avere una struttura RIGIDISSIMA.
In stile Ghosts 'n' Goblins, se non peggio. Cannavi una mossa ed eri morto. E quando pensavi di avercela fatta...sbucava fuori qualcosa dal nulla e ti seccava. Ok che tutti i platform dell'epoca erano cosi', ma...questo era uno di quelli decisamente SOPRA LA MEDIA.
E tra poco ho visto che esce R - Type.
Sono sempre piu' convinto che la Switch si presti benissimo, a questo genere di giochi.
Per il resto, complici i saldi...ho preso un po' di roba dal Playstation store, all'ingrosso.
Horizon - Zero Dawn, Hotline Miami 2 (LA DDROGA, gente), Titan Souls, il beat - em up di Bud Spencer e Terence Hill (fantastico. Quando parte la sigla di Bulldozer stavo per fare la ola. L'unico problema...e' che il compare guidato dalla CPU e' un po' troppo invadente. Praticamente se lo lasci fare, li stende tutti lui), Hollow Knight (belliFFimo) e Iconoclasts (mi ricorda Gunstar Heroes, non so perche').
Una cosa, Doc: ti e' capitato di vedere il trailer del live - action di The Lion King?
Ecco, il film di animazione ai tempi lo schifavo. Poi l'ho rivisto con la piccola, e da padre di famiglia...mi si e' ribaltata la prospettiva e mi ha sconvolto.
E adesso...quando ho visto la scena iniziale, con QUELLA MUSICA...
Brividi.
Sta a vedere che per la prima volta in vita mia mi sale il primate per un classico Disney...
Leggi il post sul Re Leone per la faccenda del cambio di prospettiva.
EliminaIo sono sempre su Zelda BOTW con il mio nano. Il problema ora e' che il controller sx della swicth e' disintegrato, ho letto che e' un difetto un po' comune ma penso che l'aver abusato fortnite non gli abbia fatto bene.
RispondiEliminaQualcuno ha problemi simili con i controller della switch?
toki, classico esempio di come ridisegnare BENE un remake...
RispondiEliminaBellissimo Toki!!! Domanda da un miliardo di (doppi;) dollari: si può giocare anche in due contemporaneamente , come si faceva in sala giochi?
RispondiEliminaNope. Praticamente non esistono opzioni, salvo il selettore di difficoltà (e ovviamente è impegnativo anche giocando a Facile).
Eliminagrazie
EliminaToki mi ricorda una storia.
EliminaMetà anni 90, hinterland casertano. Io e il mio migliore amico delle elementari (avevo 9 anni all’epoca) andiamo, accompagnati, dal padre di questo, in una delle sale più belle della provincia, due piani pieni zeppi di arcade con l’immancabile pista da bowling che era un must da queste parti (ora quel locale, almeno l’ultima volta che sono sceso, è diventata una sala bingo in cui mi raccontavano che succedevano cose non proprio carine).
In ogni caso, dopo aver giocato a super sidekicks 2 (che rimane insieme a Kick Off il gioco di calcio della mia infanzia), andiamo a provare Toki. Io perdevo sempre nel livello acquatico, e questo mio amico bonariamente mi prendeva in giro perché lui arrivava all’ultimo livello ma perdeva. Anche quella volta sfotteva, insieme al padre.
Io però quella volta sentivo che tra quella giusta, e allora superai il livello sott’acqua e finii il gioco con gli ultimi tre gettoni rimasti.
Silenzio assoluto dei due, che duro anche durante il viaggio di ritorno, io dentro di me che festeggiavo.
Ciao Doc, Toki è un gioco che ho amato molto su Amiga e che mi riporta davvero indietro nel tempo. Qualche giorno fa ho approfittato del Black Friday su Amazonia per prendere il pandora's box, con un migliaio di vecchie glorie, tra cui lo stesso Toki, che ho provato quasi subito. Inutile dire che la difficoltà di quei tempi è davvero l'unica cosa che non mi manca...
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