Le grandi interviste dell'Antro atomico (6): Nicola Bartolini "Ryan" Carrassi

Con il suo lavoro di adattamento dei cartoni animati per conto di Mediaset si è attirato le ire di legioni di otaku, ma allo stesso tempo si è incredibilmente reso promotore di alcune iniziative contro la censura. Ha doppiato, tra gli altri, Ataru Moroboshi, il Ranger nero dei Power Rangers, Batman in Batman Beyond. Ha fatto lo sceneggiatore di soap in America, uscendosene con delle trame assurde ANCHE per gli standard del genere. Ha prodotto e portato in Italia tutta una serie di film horror. Il suo nome è Nicola Bartolini "Ryan" Carrassi, è un tuo amico, e in questa lunga intervista difende le sue scelte in fatto di censura, ce ne spiega le ragioni, e già che c'era ci parla della mitologica Alessandra Valeri Manera e di come si riesca a rimorchiare lavorando su Sailor Moon. No, davvero […]

A causa delle censure, i fan non hanno mai potuto apprezzare la vera Sailor Moon.
Che nella versione originale del cartone era un uomo, Mimmo
NB: considerato che il tema è uno di quelli caldi, e che alcuni antristi avevano espresso già a priori le proprie perplessità in merito alla pubblicazione di questa intervista, prima di procedere con la lettura della stessa, e di versare ettolitri di vetriolo nei commenti, si consiglia a tutti di ricordare a) che Nicola è un tuo amico, b) quanto abbiamo detto giorni addietro su chi scrive i commenti sull'Internetto travestendosi da scimmia urlatrice, c) che con moderazione e serenità d'animo chiunque può dire la sua. Che insulti e sbroccate, soprattutto anonimi, verranno atomizzati in un silviosecondo non stai neanche lì a dirlo. Cisiamocapitici. 

DOC: Come nasce "il macellaio Carrassi", per usare uno dei tanti affettuosi nomignoli che ti sei guadagnato sui forum degli appassionati di anime? Quando e come sei finito a fare il braccio destro di Alessandra Valeri Manera a Mediaset?


NICOLA: Le censure agli anime sono sempre state effettuate, sin dagli anni 70, ma si sono intensificate negli anni 80: più cresceva il pubblico, più era necessario "attenuare" alcune situazioni così che non urtassero culture e sensibilità sempre più diverse e numerose. Bastino tre titoli: Lupin, Georgie, Lady Oscar. Il fatto che alcuni miei interventi in fase di adattamento, durante gli anni 90, siano diventati "così famosi" da farmi guadagnare tanti affettuosi nomignoli presso il pubblico degli otaku, non significa però necessariamente che il mio lavoro consistesse solo ed esclusivamente nel censurare e tagliare.

In Hanayori Dango (in Italia con il wertmulleriano titolo di Mille emozioni tra le pagine del destino per Marie Yvonne), infatti...
Già da tempo traducevo ed adattavo le serie per la Merak Film, che da Kiss me Licia in poi si è sempre occupata delle serie di punta delle reti Fininvest/Mediaset sino al 2001. Avevamo la responsabilità di "studiare" la serie prima ancora di andare in doppiaggio. Mi occupavo per la Signora Valeri Manera di localizzare il prodotto, di preparare titolo italiano e nome di tutti i personaggi, di comunicare con chi deteneva i dirittti di publishing e merchandising perché le linee giocattolo, i libri etc fossero rispettosi della serie. Con Cip Barcellini di Merak si discutevano spesso le distribuzioni delle voci, o comunque alcune proposte che da me venivano formulate tenendo presenti le voci originali. Vedi, ciò che mi ha sempre più colpito delle critiche che mi sono state rivolte è che non abbiano mai preso in considerazione il lavoro fatto nella sua globalità e correttezza. In breve, le censura c'era, c'è stata è c'è attualmente (come dimostra il fatto che anche l'attuale responsabile fascia ragazzi, dopo aver cercato di proporre anime non censurati, sia stato "punito" da ascolti ai minimi storici e dalle multe dell'autorità). Durante gli anni 90, semplicemente, questi interventi sono stati SEMPRE discussi con le case di produzione, con gli autori, e nulla è stato fatto "in automatico", tagliando qua e là senza senso. Tanto è vero che in Hanayori Dango il sottoscritto ha preso le distanze da una serie di censure perpetrate senza senso, con ridicoli fermo immagine e stupide sequenze ripetute: una scelta presa da un responsabile della casa di doppiaggio per risparmiare. Censurare la serie senza prendere in giro il pubblico avrebbe significato riversare ogni episodio su una nuova cassetta, così da rendere fluide le scene dalle quali andavano tolte bastonate nello stomaco, sangue, etc. Invece le censure furono effettuate sulla stessa cassetta con insert video cretini e anormali.
Proprio negli anni 90, un miglior lavoro di coordinamento ha permesso di avere una relazione tra manga, anime comics, discografica, giocattoli etc, come con serie del calibro di Sailor Moon. Sono stati anni meravigliosi, in cui scrivevo le canzoni interne alle serie, seguivo la discografia con Fivelandia e gli album monografici e speciali. Mi occupavo anche dei promo di Italia Uno, e di molte altre attività collaterali che mi hanno permesso di crescere professionalmente e personalmente.

Slayers: il cartone, non il gruppo thhhhrashhhh metal, visto che c'è la S finale
D: Perché si censura un cartone animato? Non è più facile non comprarla proprio una serie (pensiamo a "Kiss me Licia") se considerata troppo pruriginosa per gli standard imposti dagli inserzionisti?

N: Le serie disegnate dai giapponesi per bambini, qui in Italia, non sono mai arrivate. E quando sono state proposte non hanno generato gli ascolti e lo share di prodotti come Piccoli Problemi di Cuore, Sailor Moon o Slayers. Nel nostro paese, ma un po' in tutto l'Occidente, cartone animato = bambini. Per questo è sempre stato molto difficile proporre un'animazione adulta, che adesso, a mano a mano si sta ritagliando un suo spazio. Le serie da Kiss me Licia a Marmalade Boy, da Rossana a Sailor Moon avevano le storie giuste e i disegni giusti per piacere al pubblico giovane. Purtroppo alcune situazioni non potevano essere proposte, e non per la volontà di un singolo: questo è il paese del Vaticano, del Moige, di psicologhe come la [OMISSIS DEL DOC, CHE NON HA MOLTA VOGLIA DI PRENDERSI QUERELE] che pur di far parlare di sé affermano che i cartoni animati giapponesi "fanno diventare gay". Se non avessimo adattato, e quindi anche "censurato" alcune serie, queste non sarebbero mai andate in onda. È andato molto bene proporre in TV al grande pubblico versioni CHE ANCHE I GIAPPONESI volevano che fossero così - e chi li conosce sa che non avrebbero mai permesso che una loro opera urtasse il pubblico di un altro paese. Infatti non ho mai capito neppure gli otaku che urlavano allo scandalo e si costituivano parte lesa al posto dei produttori giapponesi che nulla avevano da ridire su certe scelte editoriali -, ancora meglio proporre le stesse serie in videocassetta e DVD in versione integrale. In tempi non sospetti, il sottoscritto propose il progetto PA2 contro la censura, chiedendo alla RAI di creare una fascia notturna per i cartoni animati per adulti. Adesso con il digitale terrestre e il satellite ci sono mille e una opportunità, perché ognuno veda ciò che vuole. È palese che il pubblico dei puristi non eguaglia in numero e forza commerciale quello generalista. D'altronde la maggioranza vince, quindi se il pubblico numericamente più consistente è quello che vuole prodotti adatti alla nostra cultura, il taglio editoriale su un media generalista deve seguirne le esigenze. La Signora Valeri Manera, e nel suo piccolo il sottoscritto, hanno fatto il proprio lavoro con coscienza, spesso perdendoci il sonno, e mettendoci il massimo, una passione che a mio avviso non può essere cancellata dalla mancanza di qualche minuto di animazione. "Piccoli problemi di cuore" è piaciuto, sia adattato che e non, quindi non vedo dove stia il problema.

D: Ok, dai, ora sputa il rospo: i casi di censure/riadattamenti più clamorosi…

N: Si conoscono: la vestizione di Sailor Moon nell'ultimo episodio, le lesbiche, i gay, gli ubriaconi, le prostitute, gli assasini, i pedofili di Dragonball, Slayers, etc etc... Insomma, tutte cose per la fascia pomeridiana da oratorio, no?
Naoko Takeuchi: una donna senza scrupoli?!?
D: Visto che alcuni episodi avevano alla fine poco a che fare con il materiale originale, te ne senti praticamente l'autore?

N: Non amavo mettere le mani nel lavoro di altri. Detesto chi le mette nel mio. Ma negli anni anche i miei prodotti sono stati censurati, o sono usciti in altri paesi con il titolo cambiato. È una cosa che si accetta quando si vende una storia e si cercano i grandi numeri. Altrimenti fai l'artigiano, e fai opere uniche, intoccabili, per pochi. Quando la Takeuchi ha venduto i diritti del proprio manga alla Toei, la storia non è stata forse cambiata (come è accaduto alla maggior parte dei manga)? E c'è davvero qualcuno che pensa che se un autore non VUOLE che un proprio prodotto dell'ingegno, una propria creazione, sia "toccata", "cambiata", "censurata" qualcuno possa farlo? Se si è potuto adattare e censurare significa che c'era la possibilità di farlo. PER CONTRATTO. Quindi, in realtà, gli otaku puristi dovrebbero prendersela con gli autori giapponesi delle storie, che pur di vendere hanno ceduto l'anima al diavolo...

D: Molti otaku italiani considerano ancora oggi te e la Valeri Manera giusto un pelo meno malvagi per l'umanità del mostro di Milwaukee. Perché credi ci sia ancora tanto livore dopo tutti questi anni? Sono solo cartoni in fondo. O forse no?

N: Non sono solo cartoni. È anche vero che chi rosica e fa casino è sempre più appariscente di chi ama ciò che fai. Andavamo in onda facendo punte di quattro milioni di ascoltatori, con uno share del 21%. A fronte di 145.000 persone, ma a stare larghi, che non amavano le nostre scelte editoriali. Sinceramente sarei preoccupato se il mio lavoro piacesse o fosse piaciuto a tutti. Per il resto ci ho sempre messo nome e faccia, anche quando alcune scelte non erano le mie o non erano da me condivise. 
La voce del pervertito Ataru, va detto, gli veniva molto bene
D: Oltre a curare l'adattamento dei cartoni e le loro sigle, hai fatto a lungo anche il doppiatore: qualche personaggio che ti piaceva doppiare più degli altri?

N: Sicuramente Ataru Moroboshi, Genta [di Detective Conan], il telefono di Dott. Slump, Brock, Seiya... insomma, i più pirla.

D: Mai trombata una starlette di Mediaset? Almeno un numero di telefono di quelli buoni? Niente?


N: Sempre… Sai che si vocifera nei blog e nei forum di Sailor Moon riguardo alle mie doti erotiche? Fatti un giro.... ahahahah

D: Dopo l'esperienza in Mediaset sei finito in America a far danni con le soap. Vuoi raccontare ai debosciati follower del blog la storia del prete che si spreta?

N: Una cosa bellissima: arrivo, stanno smantellando la soap di Aaron Spelling, mi tolgono un set dopo l'altro, un attore dopo l'altro. Ecco allora che inserisco nelle storylines un terremoto, uno tsunami, e via così. Insomma scrivo tutto quello che mi viene in mente, compreso i dialoghi del prete figaccione che si ramazza la perpetua dopo essere rimasti bloccati nel crollo di un palazzo sotto le macerie... e la soap guadagna 15 punti di rating… Rimango due anni a Passions e Days of our lives, poi mi stufo e torno in Italia a produrre e distribuire film.
vabbè
D: Ecco, di nuovo in Italia con Mediafilm, in qualità di capoccia dell'home video e di supervisore di alcune produzioni originali come the Pool 2. Dai cartoni all'horror di serie B. La domanda è: sono più incazzosi i fan degli anime o quelli delle robe horror?

N: Perché? Ho i film che ancora oggi vendono un casino ovunque... Li amo... Brotherhood 2 su tutti. Ogni tanto c'è una nuova uscita in Francia, in Russia, vado anche a prendere dei premi, sai?

D: Giura? Ricordiamo che sui cartoni hai anche scritto qualche anno fa un libro, riuscendo addirittura a pubblicarlo con Sperling & Kupfer grazie ai tuoi agganci che la massoneria al confronto ti fa una pippa. C'è una ragione per cui la gente dovrebbe comprare "Il Grande Libro di Cartoni & TV"?

N: Nessuna in particolare... Lo hanno già comprato! :D
Seriamente: quel libro ha chiuso un ciclo iniziato quando avevo dieci anni e ho scritto la mia prima lettera ad Alessandra Valeri Manera ed è finito quando la Signora ha lasciato Mediaset.


D: A cosa ti stai dedicando oggi?

N: A tante cose. E continuo a fare quello che mi piace, quando mi piace, senza dover guardarmi alle spalle e dire "potevo farlo e non l'ho fatto". Insomma, seguo il mio cuore, i miei sogni, le mie passioni. E ci credo. Come in ogni buon anime che si rispetti.

D: Che come risposta di chiusura per un'intervista è bellissima, grazie, davvero. Solo, ora che ti ho intervistato, puoi per piacere rendermi quelle foto scattate con la macchinetta del purikura sulla torre di Tokyo nel 2005? Quelle che hai riempito a tradimento di disegnini osceni? Sai, c'ho famiglia...

N: No. Anzi, adesso ti taggo su FB :P




LE ALTRE GRANDI INTERVISTE DELL'ANTRO:
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Commenti

  1. Massimo rispetto per il doppiatore di Ataru.

    Gli otaku invece, possono andare bellamente a fare in c.

    E poi sono molto meno famosi dei nerd: hanno mai fatto un film chiamato "La rivincita deli Otaku" eh?

    No.

    E allora state nella vostra nicchia da subcultopisti e non rompete il c.

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  2. Ma era normale che non potesse essere colpa loro. Facevano solo il loro cristo di lavoro. Se gli otakuminkia si vogliono incazzare, andassero a piazzare un po' di tritolo a san pietro, o a quel covo di zitellacce che è il Moige.

    Anzi, già il fatto che due personaggi potessero darsi un bacio in bocca, a mio parere è già stato tanto, cartonisticamente parlando.

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  3. Indubbiamente un personaggio complesso, dalle mille sfacettature... Colpisce tra tante attività, come gli venisse incomparabilmente bene -anche a detta sua- dare voce ai pirla maniaci come Moroboshi

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  4. Ammetto di essere stato anche io, nei miei anni teen, uno di quelli.. ^^ Ma solo perché volevo le tette e le lesbiche nei cartoni! Si sa che a una certa età le lesbian tirano..

    Gran bella interviù Doc, ma voglio vedere le foto!

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  5. Grazie, giovane.
    Ma per le foto è decisamente meglio di no -___-

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  6. Io non sono d'accordo, lo trovo un punto di vista molto campanilistico, perchè è mio parere che puzzino di "silvioinformation" sia la frase sull'aver fatto gli ascolti, che quella sul povero manager che voleva riproporre roba non censurata ed è stato sbugiardato...

    Francamente gli ascolti fatti all'epoca d'oro dipendevano DAI CARTONI che erano belli, punto e basta, nonostante la censura, mi stupisce anzi come "ci si sia dimenticati", ma guarda caso, che Lady Oscar è andata nelle prime trasmissioni praticamente senza censura, come altri tra cui gli stessi yattaman e lamù dove si vedevano tette tranquillamente, e nessuno ne abbia avuto chissà che traumi....e alla prima trasmissione lady oscar fu qualcosa di epocale.

    Poi sigla di cristina d'avena e censura totale anche su lady oscar e, potendo raffrontare le due versioni, dire che non ci ha perso è una bestemmia.
    Che non è un discorso di purismo, io capisco che il target italico era "adattare per i bambini", ma secondo me più si è andati avanti più, per evitare problemi, i censori se la sono fatta sotto (difatti per me questo è il motivo della perdita di sonno...)assecondando qualsiasi movimento in difesa dei poveri cuccioli pucciosi (che poi vedono a casa papà e mamma che si bestemmiano contro perchè lui va con le signorine....ma capirai...)

    Sul discorso manager che non ha venduto con le versioni integrali: ci credo pure chissà che mondezza aveva comprato in quel periodo, parlando di storia recente, mediaset....

    IO sono dell'avviso che degli adattamenti li puoi anche fare, ma ammiro molto di più e rispetto quelli anni 70, come il primo di Arale, lo stesso di lamù, doraemon, carletto, i robottoni etc etc, dove comunque non è che si sia fatto questo scempio; che quello che questi signori, ripeto per me con la grossa paura che qualcuno gli venisse a rompere le balle con qualche causa legale, hanno fatto dopo, spesso senza altra cognizione di causa se non quella.

    Che il discorsetto nell'intervista è bello e carino ma campanilistico (e vabbe) e paraculetto ;)

    Poi è perchè se ne parla, da qui a voler dare fuoco a qualcuno perchè non si condivide il poc(hissim)o coraggio nelle sue scelte lavorative ce ne passa e ci mancherebbe, che il sedere non lo rischiavi certo tu che i cartoni te li guardavi....ecco piuttosto è triste che esistano movimenti che crocifiggano i cartoni, quando basterebbe che il tempo perso dietro a queste organizzazioni lo spendessero ed educare i figli, che quando mamma non ci sta si cioccano i pornachos altro che i cartoni "cattivi"....

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  7. Maledetta, maledetta Vera Slepoj.

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  8. Capisco i genitori, il Vaticano, il MOIGE e quant'altro, ma concordo con Wargarv: certe risposte sono state mooolto paracule.

    Cmq al di là di tutto ma che culo abbiamo avuto noialtri anni 80? Dall'Uomo Tigre a Ken, da Lamù a Gigi la trottola, per non dire dei robottoni, ce li siamo goduti tutti al 100% - nonostante doppiaggi a volte imbarazzanti, e quando la censura ha cominciato a farsi più pesante e M$ ha eliminato tutta la concorrenza eravamo già abbastanza grandi per comprarci le cassettine prima e per ravanare su internet poi.

    Chi è cresciuto negli anni 90 invece povero lui...

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  9. Sto passando allo scanner un numero del Corriere dei Piccoli per stasera. Un numero dell'83. Meravigliosamente meraviglioso.

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  10. Tengo a sottolineare che di "piccoli problemi di cuore" sono stati censurati più di 10 episodi, fra l'altro si parlava anche di questioni di adulterio.
    Purtroppo bisogna sempre leccare il culo alla chiesa e quindi non c'era modo di passare in tv questi episodi.
    La categoria degli otakumerda italiani è sempre stata abbastanza deprecabile.
    Troppo straccioni per comprarsi le vhs non censurate, ma con rivalsa facile quando le cose non andavano bene.
    Se uno avesse voluto leggersi l'opera originale bastava comprare il manga.

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  11. Salve Doc, salve Ryan, salve antristi,
    ho una domanda riguardo un particolare adattamento, quello di Piccoli Problemi di Cuore in cui un assorbente si trasforma in un magico amuleto scaccia-incubi (mi pare di ricordare): si possono conoscere i retroscena di questo adattamento?

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  12. Io non ho mai visto nessuno di questi cartoni censurati e quindi poco mi frega. Passino il Vaticano e il moige, anche se non dovrebbero essere una giustificazione, ma mettere gay e lesbiche assieme a prostitute, assassini e pedofili fa pensare che lui non la pensi tanto diversamente da questi soggetti. Ed è molto triste.

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  13. Ragazzi, lasciate stare la Chiesa etc etc
    Nel senso che è bacchettona per definizione quindi non si può pensare che la sua posizione possa essere diversa da quello che è.

    Parlando seriamente.

    Quanti di voi sono padri al momento?

    Io lo sono e vi posso dire che non sarei molto contento se mia figlia quando avrà 8-13 anni (ora ne ha 3) guardando qualche cartone animato nel pomeriggio fosse messa di fronte a sitazioni abbastanza esplicite: sarebbe troppo presto.

    Discorso diverso dai 14 in avanti quando sarà sicuramente (come lo siamo stati tutti) alla ricerca di risposte riguardanti sfera sessuale.

    Quanti sono i padri qui dentro che la pensano come me?

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  14. Giusto per essere un po' pignolo XD Doc è "Thrash" Metal, nn Trash Metal

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  15. @Baron Karza: Io non sono padre, ma capisco i tuoi timori - considerala però pure da questo punto di vista: meglio un cartone animato che presenta sesso e violenza in un contesto più generale, o meglio cartoni animati completamente asessuati affiancati da trasmissioni che oggettificano il sesso e spettacolarizzano la violenza?

    Nel primo caso bene o male c'è uno spazio per ragionarci su, nel secondo invece sesso e violenza o non esistono oppure esistono e sono merce.

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  16. Consiglio spassionato per il Doc. Forse è giunta l'ora di piazzare da qualche parte un bel disclaimer che dichiara che "L'Antro Atomico non è una testata giornalistica, ai sensi della legge n°62/2001.", che decisamente i contenuti spesso virano dal canonico scanzonato neutral-minchioneggiante, col rischio che magari qualcheduno si risente (a torto...). ;) Non si sa mai, vai a saperlo...

    Ad ogni modo, bella intervista!

    Finalmente "conosco" uno dei "responsabili" delle più grasse risate della mia adolescenza.

    Giuro!

    Ricordo ancora con affetto gli adattamenti Mediaset che trasmutavano in maniera creativa tutti i nomi dei protagonisti dei catoni in qualcos'altro. Cose tipo: Kyōsuke (Johnny), Madoka (Sabrina), Hikaru (Tinetta)... TINETTA!!!

    Della serie: ma Lotti, nella versione giapponese, diceva "SPAGHETTI"? :D

    Spettacolo! :D

    Esperienze formative che hanno forgiato la nostra creatività più maligna, tra l'altro!!!. :D

    ANEDDOTO SULL'ARGOMENTTO: Qualche anno fa, in una fumetteria, io ed il gestore del negozio abbiamo scatenato il panico sostenendo con prove ed argomentazioni decisamente credibili che "Naruto" (al tempo in adattamento...) sarebbe stato riadattato in "Renato"... Gente che si strappava i capelli. Ragazzini che minacciavano di bruciare Mediaset... Acqua mutata in sangue. Pioggia di rane.

    Come si ghignava!!! :)

    Tra l'altro, credo che la storia si sia altresì replicata viralmente anche in giro per l'Italia... :D

    Ad ogni modo, in merito alla questione, ho visto cose che davvero non avevano senso, in televisione... C'erano alcune serie animate riadattate con fermi immagine e zoom improponibili.

    Quando "Dragon Ball" è approdato su Mediaset ed ho sentito la sigla ricantata m'è venuto un mezzo coccolone... Sulle censure ho pianto.

    PS: Ma le sigle originali sono proprio inaccettabili!? Cioè, capisco che Cristina D'Avena, Giorgio Vanni ed Alessandra Valeri Manera devono campare, in qualche modo, ma tipicamente tra le sigle originali e le versioni italiane ci sono degli abissi oceanici... :P

    I "Cavalieri Del Re"!!! Riesumatemi i "Cavalieri Del Re", che Riccardo Zara aveva decisamente un suo bel "perchè"! :)

    Ad ogni modo, non è colpa di chi questo lavoro lo fa di mestiere. Credo semplicemente che il pubblico italiano non sia semplicemente in grado di visionare in purezza determinati cartoni animati giapponesi...e la censura si adatta semplicemente per far vedere alla maggioranza delle persone quello che è in grado di tollerare. La minoranza s'attacca per questioni di marketing. :)

    Che poi, riflettendoci su, non è nemmeno una cosa vera da sempre... Il vero business sulla materia è roba degli ultimi 15/20 anni, che quando ero piccolo io in TV passava "laqualsiasi", in confronto ad oggi... :) Perchè, per esempio, una cosa come "Ken Il Guerriero", bene o male è riuscito ad andare in onda... "L'Uomo-Tigre" pure... "Rocky Joe" anche...

    Dai, diciamo che faccio senz'altro parte di una generazione fortunata, io. :D

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  17. Stiamo mettendo su una discussione civile. Sono quasi commosso.

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  18. Bah, io credo che i genitori di oggi, rispetto a quelli di ieri, abbiano il vantaggio di sapere quelli che possono essere i contenuti di un cartone animato nipponico, e quindi possono attuare adeguate contromisure tra cui, banalmente, quella di non lasciare ai bambini la libera fruizione del mezzo e, magari, essere accanto a loro durante la visione di certi anime.
    Sinceramente, se fossi padre, impedirei ai miei figli piccoli solo la visione dei cartoni animati più esplicitamente violenti, mentre non avrei particolari problemi a lasciarli liberi di seguire, magari con la presenza di un adulto, anime con trame sentimentali o con situazioni sessualmente ambigue.

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  19. Bella intervista, come sempre. Io sono sempre contro le censure, ma capisco che per mandare a certi orari certe robe bisogna essere autolesionisti, soprattutto quando i canali disponibili erano solo sei, in tutto!

    p.s unico appunto: si scrive Thrash Metal, non trash :)

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  20. @BrunoB

    Secondo me, in tutti i casi, dipende veramente molto dall'età del bambino/a.
    A 10 anni sei un bambino/a
    A 14 anni sei adolescente

    C'è una differenza enorme tra le due età e ritengo che proprio per "proteggere" i più piccoli sia necessaria una forma di censura alle scene più ambigue.

    @TheMisanthrope

    Se entrambi i genitori lavorano non è semplicissimo seguire cosa fa tuo figlio/a quando torna da scuola.
    Poniamo anche che si istruiscano le nonne (o chi lo guarda) a dovere: la presenza costante "va bene" fino a quando il bimbo ha 8-9 anni (forse è già troppo) ma dopo è sempre più difficile controllare quello che fa o stargli sempre addosso.

    Inoltre è molto difficile dire: quell'anime sì, quell'altro no (quell'altro sì solo per le puntate 1 2 3 4 e 5 mentre la 6 no etc etc)

    Sinceramente preferisco che ci sia una forma di controllo preventiva da chi trasmette queste cose.

    Più che la censura, le cose che aborro sono gli scempi tipo l'ape magà trasformata in femmina per sfruttare la scia del successo dell'ape maia.
    O il ridoppiaggio di Conan!
    O le sigle di cartoni storici rifatte da Cristina e co.

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  21. Congratulazioni a Ryan e al lavoro che ha fatto.

    La censura è una brutta bestia, e varia in base ai tempi. Negli anni '90 mediaset raggiungeva una fetta ben più grande di pubblico, rispetto agli anni '80. Ryan è stato chiaro: siamo il paese del Moige, delle psicologhe etc etc, quindi o fai così, o fai così.

    Non è tanto e tanto un problema di impatto sui bambini, ma di impatto sull'immaginario dei genitori e di persone che vogliono sempre dire qualcosa.

    L'unica cosa che critico è la svolta dance delle sigle dei cartoni animati... quelle di dragonball non le potevo sentire :)
    Ma qui son gusti... :)

    @Baron Kartza, 8-13 anni sono un periodo molto ampio. si parla di 4° elementare e 2°/3° media...
    i bambini si sviluppano in quel periodo...

    Ovvio che le cose vanno viste con criterio, ma molto dipende dal tuo modo di esser padre con tua figlia, più che del cartone in sè. Un vederli insieme, un ridere sulle situazioni più particolari, e un po' di furbizia nei momenti giusti, bastano e avanzano; e sono cose che sicuramente saprai fare al momento giusto.

    i cartoni sono oasi di pace, momenti di crescita, situazioni di divertimento. a bene proteggere i bambini, ma non amputiamoli.

    Fanno molto meno male di quanto si creda.

    (a meno che tu bambino non sia inglese e provi a giocare alle tartarughe ninja!)

    RispondiElimina
  22. @Minkia Mouse

    Riguardo il periodo di età ti dò ragione avrei dovuto essere più "variegato".
    Il concetto era comunque quello che c'è un momento in cui i bambini sono bambini e un altro momento in cui si sviluppano e diventano adolescenti.
    Se per questi ultimi la censura non è necessaria, secondo me per i più piccoli sì (come ho scritto nel mio precedente post è difficile e non è giusto stare sempre col fiato sul collo ai propri figli percui preferisco che alcune situazioni vengano tamponate)

    Riguardo al vedere i cartoni con mia figlia lo faccio già da un po'

    Però sono partito dalle serie pietre miliari come appunto Conan il ragazzo del futuro, Mimì e anche un po' di sano Goldrake, Mazinga e Jeeg giusto per cultura generale.

    E poi va beh... visto che è una bimba allora le ho anche propinato Candy Candy e Georgie (ma per ora solo le puntate dove sono piccoline)

    :-)

    RispondiElimina
  23. Che poi, ad essere pignoli, ci sarebbe anche il concetto di "opera d'arte" o "non opera d'arte" del tutto, da sviscerare...

    Della serie: se i cartoni animati/fumetti/anime sono considerati alla stregua di opere d'arte, chi ne cura l'adattamento dovrebbe avere l'obbligo morale di essere fedele al 100% all'edizione originale, e non dovrebbe poter in alcun modo editare i contenuti. (E' un po' la storia dell'avvento dei primi manga in Italia, con le tavole ribaltate perchè altrimenti la gente non era in grado di leggerli... ?_? Filologicamente parlando il discorso era abbastanza campato per aria e difatti, non appena le pubblicazioni iniziarono ad essere stampate non ribaltate, corredate di istruzioni per la lettura, tutto s'è risolto senza problemi... :) ).

    Diversamente, se un "cartone" è visto alla stregua di un prodotto commerciale qualsiasi, allora è soggetto alle leggi del mercato ed alle manipolazioni/adattamenti del caso.

    Io, a pelle, propenderei per la prima ipotesi... Se non mi si accontenta, al limite mugugno un po' ma poi cerco di buttarla sul ridere, godendomi quello che c'è (o quello che rimane...), che tanto la maschera da troll e l'istinto da terrorista non mi si addicono, più di tanto. :P

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  24. Questa intervista non è esplicativa, anzi è più che altro una sua personale autocelebrazione, non che si debba giustificare per qualcosa, ha fatto il suo lavoro.
    Io sono parecchio per il ''se è adattato male non guardarlo''. Non sono un fissato di cartoni animati, quindi mi cambia poco la pazzia degli otaku o la pazzia di AVM.
    Certamente in quello che dice ci sono delle inesattezze di fondo: per prima cosa quasi scarica la colpa sui giapponesi che si svendono, ma negli ultimi anni io vedo che le case originali sono molto più attente a come viene trattato il proprio prodotto all'estero, ed è da questa attenzione che oggi per fortuna vediamo molte edizioni ''decenti'' su mediaset come one piece, naruto, o sailor moon che ha qualche censura in meno rispetto ad anni fa. Secondo, non penso che sia colpa di chiesa moige o mia nonna bigotta che Un personaggio che si chiama Watashi, venga alla fine chiamato Marietto, questa è tutta colpa degli adattatori, di chi li paga e della scarsa etica generale. ''Non mi piace mettere mano sul lavoro altrui, come non mi piacerebbe che fosse messa sul mio'' questa frase è abbastanza ipocrita, a mio modesto parere, visto il lavoro che ha fatto.
    Parlo solo di adattamento, non di censure, quelle purtroppo è vero che sono figlie del paese in cui viviamo, altrettanto ipocrita...
    Insomma tu doc dici giustamente in una didascalia (parafrasando) ''non è che tali adattamenti hanno trasformato sailor moon da donna che combatte il male a uomo che lavora in una pasticceria'' e io sono anche d'accordo, ma onestamente la storia è stata parecchio riscritta. Insomma se qualcuno traducesse il tuo blog in belgio e ti trasformasse in Mr. Fantastic, il blog del vero milanista, che tratta degli stessi argomenti, ma con un buonismo di fondo che te non hai mai messo nei tuoi interventi, non saresti contento, no?

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  25. @Baron Karza: Ottime scelte! ;)

    Forse allora concorderai con me che è meglio (da un punto di vista "pedagogico") Georgie che "riscalda" il fratellastro, piuttosto che le "morigeratissime" Winx...

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  26. Vejita: ottimo esempio. :)

    Vorrei solo precisare che, gag su Sailor Moon a parte, non ho volutamente espresso un mio parere sulla faccenda nel post. Ho solo pensato che chiedere la sua visione dei fatti a Nicola, in quanto attore del tutto, fosse uno spunto interessante per la solita, trita discussione sulla censura nei cartoni di quegli anni.

    Ah, sono comunque in trattativa con i cinesi per vendere il blog. Dal 2012 c'è rischio cambi nome in L'angolo Anatomico delle Manate e tratti solo di adidas finte e giocattoli pericolosi.

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  27. Intervista interessante,anche se in effetti pure io ho avvertito un certo paraculismo in alcune risposte.Comunque vorrei far notare una cosa ve bene non far vedere certe cose ai più piccoli,ma che serve censurare in Tv se questi di nascosto si guardano di peggio?Mi ricordo di un aneddoto che mi racconto una volta mia nonna,di quando era governante e aveva pizzicato il figlio dei suoi datori di lavoro che si guardava i pornazzi.Se poi ci mettiamo le centomila cazzate che fanno in Tv tra reality e simili finisce che una certa esposizione i bambini se la beccano comunque...
    Inoltre va bene che sono piccoli,ma non rendiamoli più fragili di quel che sono:io a 8 anni mi sono guardato "Ken il guerrieo" integrale e non sono rimasto traumatizzato,nè sono diventato un criminale o simili.

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  28. E chiediamogliela, allora, la sua versione dei fatti, a Nicola, già che ci siamo. :) Che nel mentre ho fatto i compiti per casa ed ho di fatto scoperto che, nel bene o nel male, Carrassi (o Bartolini? ;) ) è coinvolto nel più eclatante caso di "censura" del quale ho memoria (che, diciamocelo chiaramente, tutte le questioni di nomi italianizzati, scene di guida invertite per ripristinare la correttezza del traffico secondo i nostri canoni e riferimenti al giappone rimossi son "reati minori", a confronto... ;) ).

    Della serie: io non sono un fanatico otaku e nemmeno guardavo la serie in questione, ma ricordo che al tempo gli strali e gli strepiti si levarono talmente in alto, ma talmente in alto che hanno svegliato pure me che vivevo solo di pane e robottoni... :D

    I più sgamati avranno già intuito che intendo domandare di "Sailor Moon".

    Nel dettaglio, che cosa è successo veramente?

    La serie v'è lentamente esplosa tra le mani e non ve lo aspettavate o avevate in mente di adattarla in maniera più fedele/rispettosa e poi, a causa delle ingerenze esterne della "famosissima-psicologa-che-passerà-sotto-silenzio-per-l'incolumità-del-Doc-;)" vi siete trovati in una brutta situazione ed avete dovuto metterci in qualche modo una pezza per arrivare alla fine, in qualche modo?

    Perchè per "Sailor Moon", andando a spanne tra i ricordi, si parla di personaggi effemminati/androgini trasformati in donne col doppiaggio, guerriere che nel quotidiano hanno un'identità segreta maschile e si trasformano che vengono adattate come delle coppie di gemelli che si scambiano tra di loro. E poi c'è il fantomatico ultimo episodio della V serie... ;) :P

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  29. Iniziamo col dire che per me è sempre stata avelerimanera tutto attaccato.
    E pensavo fosse un uomo.... ma lasciam perdere.

    Intervista tra amici, nessuna domanda cattiva vera e risposte a duopo paracule dove servono.
    Senza scendere nei particolari delle censure apportate qua e là, il problema di fondo è che Mediaset propone dei cartoni animati che.. come dire... usando parole edulcorate... fanno schifo al katzo, ecco.
    Togli i simpson (che 20 anni fa trasmessi in 3a serata erano pieni di parolacce, poi proposti alle 14:30 li hanno ripuliti e quindi hanno perso glamour) e pochissimi altri prodotti tipo Naruto (forse), gli altri sono cartoni da frocetto e da dementi.
    Quindi il problema è cosa propongono e non come lo propongono.
    Una delle più grosse piaghe della società fu il decreto per cui le TV a circuito nazionale non potevano più trasmettere cartoni animati "violenti", quindi dove si vedevano morti ammazzati; E ciao ciao a mazinga sulla RAI. Questo perchè un emerito cojone disse parecchi anni fa che la generazione degli anni 70 (22/12/1975 presente, ndr) è violenta perchè ha visto questi cartoni... 'Sta testa de katzo.
    Penso l' ultimo cartone sghicio targato fininvest fosse Robotech, trasmesso la domenica in Ciao Ciao al pomeriggio, tipo le 18:00.
    Al giorno d' oggi, se vuoi vedere anime di un certo livello, devi andare sui MTV; dove ho potuto vedere ed ammirare Beavis and Butthead doppiati financo da Elio e Faso, King of the hill, Daria (spettacolare quanto è cinico e realistico, con la Massironi perfetta nella voce di Daria), Evangelion, Aeon Flux, Trigun, Cowboy Bebop, Alexander e altri.
    Sicuramente anche questi hanno subito delle edulcorazioni e adattamenti, ma essendo un prodotto valido alla base, nessuno si lamenta. Unico naso storto mio è stato su Daitarn III ridoppiato...
    fine parte 1

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  30. parte 2
    Tornando a bomba e a finivest/mediaset, io Lady Oscar l' ho visto ai tempi d' oro e la scena di Oscar ignuda non mi ha traumatizzato, Georgie l' ho visto, e solo anni dopo ho realizzato che sta dzoccola una volta capito che non era la sorella carnale se li voleva scopare tutti e due i fratelli, magari in un threesome da panico. le zinne di Lamù, Yattaman e quant' altro, non hanno intaccato la nostra mente, erano momenti divertenti, dopotutto noi siamo cresciuti con i film della Fenech, della Guida e della Cassini, lì sì che partivano i fiotti di sangue dal naso...
    Questo perchè? Perchè avevamo delle famiglie dietro normali, un abbassamento sociale del livello di attenzione a certi argomenti ha fatto sì che si è dovuto cercare il mostro fuori dalle case, ed eccolo lì, i cartoni giapponesi.
    Si è parlato del Vaticano, ma come mai superbook non è mai pasato per RAI e Mediaset? (uichipidia parla di un passaggio 83 su rete4, ma nell 83 non era di Zio Silvio ma della Mondadori e non trasmetteva su scala nazionale ma si appoggiava ala sistema interconnettivo, il primo sistema usato anche da Canale 5, e poi ripreso da Odeon TV, paro stronzo ma le cose le so) eppure era una partnership tra Tatsunoko e CBS.
    Altra nota dolente citata, Lupin.
    Lupin è il caso più eclatante di non voler mollare le zinne della vacca. Si sà che tira pubblico ma non lo si può trasmettere uncutted, ma io l' ho visto per anni senza censura, già dalla prima puntata con Fujiko a zinne all' aria sottoposta alla tortura BSDM del solletico da parte di Skorpio...
    allego footage
    http://youtu.be/abdmaVHVShs#t=5m10s
    La 1a serie si sà, è piena di morti ammazzati e di Zinne volanti non identificate di Fujiko, che poi Monkey Punch l' ha chiamata Fujiko proprio in riferimento alle sue tette grosse come montagne, e allora che volete pure voi?
    Pure la sigla, Planet O, liberamente ispirata a l' Histoire d' O (il fumetto di Crepax è sublime... ndr).

    Una cosa che mi trova totalmente d' accordo è sulla questione diritti, i Giapponesi sono molto meno idealisti di noi, mi pagi i diritti? Sì? Tiè facce quello che te pare al limite me ne distacco, come fece Toriyama per Dragonball GT che comunque produsse, e ce credo, l' hanno pagato...
    Quindi onore al merito a Carrassi per il suo lavoro, che sarà uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve fare.

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  31. Ma ricordo male o pure in "E' quasi magia Johnny" (perché l'ammerica è figa, jappo è strano. e no, questa non è un'accusa ma "accettazione") c'era una scena nell'italica sigla poi censurata nell'anime?

    Dire poi che è colpa dei cartoni incensurati il crollo degli ascolti mi sembra un'esagerazione (per quanto sì l'importanza dell'adattamento non va mai sottovalutata), visto che prima si era parlato di come le storie e disegni eran "giusti" per piacere. Mi sembra leggermente superficiale, se posso avanzare una critica (ripeto: non un'accusa)

    (la voce di ataru... io ne ricordo tipo 3-4 diverse...)

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  32. @Adriano: Sul doppiaggio di "Daitarn III", purtroppo, non si poteva fare diversamente per questioni di anagrafica, dovendo rimasterizzare il cartone...

    Renzo Stacchi è un classe 1944 e, comprensibilmente, oggigiorno non ha più la possibilità di doppiare un protagonista come Banjo, che urla tutto il tempo. ;)

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  33. Leggendo i commenti si è parlato di invertiti e cose simili, allora parliamo del più grande caso di adattamento deviato della storia.
    Magà, l' ape vagabonda... che non è un ape ma un fuco, un fuco con gli occhi da fattone, gay pieno anni 70 con tanto di fazzoletto al collo e mascara... e ce credo che in Italia ce lo hanno trasformato in femmina, solo che poi si reincontra con la mamma (l' ape regina)e la sorella Maya e ridanno vita all' alveare.
    No aspetta un attimo...
    Magà/Hutch abbiamo detto che è un fuco, ergo maschio, con la madre e la sorella ridanno vita all' alveare... INCESTO!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Oddio presto i sali...THUMP!

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  34. Infatti Hutch è abbastanza emblematico, come caso di adattamento decisamente forzato. :)

    @Knup: Per quel che concerne la voce di Ataru, i doppiatori che l'hanno doppiato saranno una decina (Riccardo Rossi, Massimo Corizza, Alessandro Tiberi...).

    Se vai a vederti la scheda di "Uìchipedia", li ritrovi più o meno tutti, con indicazione degli episodi che hanno curato, tra le altre cose... ;)

    http://it.wikipedia.org/wiki/Ataru_Moroboshi

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  35. @Marte
    Come già ho scritto, paro (sembro in romanesco, ndr) stronzo ma le cose le so :D . E' chiaro che esigenze di riedizione hanno reso impossibile l' uso del doppiaggio originale. Se fosse esistito solo l' audio del doppiaggio sarebbe stato possibile, si rimasterizzano dischi di 40/50 anni fa, e non si richiamano cantanti magari morti a rifarla, ma non sono nessuno per poter parlare di un discorso tecnico come l' editing audiovideo.
    poi, per curiosità mi sono andato a vedere info su quest ultimo ep di sailor moon (serie che non mi ha mai preso, la guerriera che veste alla marinara... vabbè sorvoliamo.... *bestemmia a piacere di chi legge*), e devo dire che l' hanno massacrata per benino, 6 minuti tagliati rimontati a cacchio de cane, no bravi complimenti.
    Sono gli stessi trucchi che una rete locale laziale, T9, faceva qualche anno fa (pochi) sui film porno veri che poi trasmetteva a tarda notte in chiaro ma tanto a parte qualche pisello scappato (o fatto apposta?) al montatore di turno, non si vedeva una cippa; trasmisero pure biancaneve sotto i nani... con ciripiri kodak, giuro!

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  36. Oggi scrivo...
    Allora vogliamo parlare di Jenny la tennista EH?
    No dico, una serie più lesbica di questa trovatemela cazzarola!
    C' era sempre quella idea che Jenny più che Jeremi si sarebbe fatta una seratina con Madama Butterly e avrebbero usato le racchette dalla parte dei manici in maniera poco ortodossa... come in un film con Aurora Snow che da qualche parte in qualche hard disk dovrei avere, the violation of Aurora Snow...
    Sì sono un porco. E non solo!
    Ma uno che è cresciuto con Ataru moruboshi come idopo e Sakura come donna ideale cacchio volete?
    Ohhh che vita sopraffina, quando c'è in giro qualche bianca mutandina...

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  37. Giovani, non esageriamo con le immagini colorite e le battute omofobe, su. Buonini. :)

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  38. Sono Brunello Robertetti, ho rispetto per gli omosessuali e i negri, basta che i 2 fenomeni non si presentino contemporaneamente.
    AHAHAHAHAH!!!!!

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  39. Oh, nel mentre io ho trovato un sito che tratta delle censure dei cartoni che è una roba di una completezza maniacale assoluta!

    http://www.ilbazardimari.net/censure.html

    Ve lo giro, dato che siamo in tema, nel bene o nel male. :)

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  40. Per caso, c'è qualche responsabilità per la sigla del cartone di Zelda?

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  41. "Zelda vaiii! Nel tuo regno incantato vivrai...

    ...Il triangolo della saggezza dà tranquillità...".

    :D

    Ok, so che sembra una cosa p0rnachos, "il trinagolo della saggezza", ma in teoria sarebbe semplicemente il nostro beneamato "Trifoce", per capirci. :D

    Ad ogni modo, "Un Regno Incatato Per Zelda"" ("The Legend Of Zelda", in originale. Come il videogame, ne più ne meno...) era un insulto al videogame in 13 puntate e chiunque se lo fosse perso, in realtà deve considerarsi relativamente fortunato. :)

    Come paternità della sigla italiana:

    TESTO: A. V. Manera.

    INTERPRETE: Cristina D'Avena con i Piccoli Cantori di Milano.

    MUSICA: Carmelo "Ninni" Carucci.

    EDIZIONE / PRODUZIONE / DISTRIBUZIONE: Canale 5 Music / Five Record / CGD Messaggerie Musicali 1990/'91.

    Per la precisione. ;)

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  42. Io dico soltanto che, tralasciando la censura di momenti magari ritenuti hard x una fascia infantile, molti dialoghi, senza alcun motivo, nell'adattamento venivano proprio stravolti e ne risentiva il prodotto in qualità. E poi il fatto dei nomi cambiati, vedi Capitan Tsubasa e Orange Road, me lo devono ancora spiegare..cioè...i nomi stranieri cosa hanno di offensivo?

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  43. Leggendo alcuni commenti credo di essere stato fortunato ad aver visto i primi cartoni ed essermi fermato circa a Flo la Piccola Robinson...

    Zelda?

    Santi numi!

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  44. Io sono sempre stato del parere che un'opera,qualsiasi essa sia,vada rispettata secondo la visione impostata dagli autori;se poi non andasse bene meglio non adattarla e basta,si prende altro.Per non parlare dei tagli che molto spesso erano immotivati :per esempio i tentativi di nascondere qualsivoglia elemento della cultura giapponese,non credo che se un bambino sentiva parlare di chesso',una pietanza giapponese cresceva male.

    Non e' questione di essere otaku o meno (anzi,purtroppo molti "otaku" ritengono il doppiaggio come una pratica da abolire a prescindere dalla sua bonta'),e' questione che ritengo sbagliato abbassare il target di un qualcosa che era rivolta ad una precisa fascia di pubblico.

    L'intervista in se poi spiega ben poco e Carrassi passa tempo piu' a incensarsi che a chiarire.

    Comunque,per la cronaca: spesso le produzioni americane sfuggono alla mannaia della censura semplicemente perche' curate dal settore sit-com invece di quello cartoni.Altresi' ricordo anch'io come le prime stagioni dei Simpsons (non a caso mai piu' replicate) avessero un linguaggio molto piu' esplicito di quelle successive,pur non sfociando mai nel turpiloquio.

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  45. Si parla di censurare riferimenti culturali nipponici, ma poi, 'sta censura, avviene solo in certi cartoni.
    Mi vengono in mente un sacco di anime dove tradizioni e cazzi e mazzi vengono non solo lasciati dove sono, ma pure spiegati.
    Sampei è pieno di queste cose ad esempio.
    Qualche hanno fa festeggiammo con la palestra (insegno Karate) assieme alla scuola Giapponese a Roma il Kodomo no Hi, la festa dei bambini maschi, e preparammo i Koinobori, gli aquiloni a forma di carpa, ricordo di averli visti milioni di volte nei cartoni, e infatti come spiegavo 'sta anche ai miei bambini, dicendo che forse li avevano visti nei cartoni loro subito me lo confermavano.
    A conferma che lasciare elementi della cultura Jappo non crea confusione, aumenta la conoscienza del piccolo fruitore che ricordiamolo, non è stupido, è solo bambino.

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  46. @Adriano
    Quante volte hai messo la cera e tolto la cera nella tua vita?

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  47. In 21 anni tante volte.
    L' ultima ieri sera...

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  48. @marte porca miseria! io lamu l'ho visto di sfuggita ma mai seriamente e avevo notato solo quei cambi (tra l'altro su http://www.antoniogenna.net/doppiaggio/anim/lamularagazzadellospazio.htm a scorrere i doppiatori si nota il "rimpasto" manco fosse un governo italiano)

    ma una domanda che scordavo prima... chi nello studio ha convinto gli altri che Ubaldo era più "bimba-friendly" di Umino? (fossi il premier lo cercherei per farmi scrivere i discorsi)

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  49. Salve a tutti.
    Forse in un commento, posso essere meno formale ed 'autocelebrativo' come alcuni mi hanno definito (posso anche fare l'elenco dei miei difetti, se qualcuno ci tiene, così posso sembrare meno narcisista :P)
    In primis il commento di Minkia Mouse ha centrato la questione, e mi solleva dal tediarvi: ha fatto riflessioni giustissime.
    A queste vorrei aggiungere:
    1) non sono andato in Fininvest (poi divenuta Mediaset) per fare 'il censore'. Il mio lavoro era piuttosto vario e per fortuna la faccenda 'macello' , 'censure' o come volete definire, ha occupato il 30% di tempo ed energie.
    2) Tenete presente che le famose censure o gli adattamenti erano il risultato di più elementi che dovevano essere tenuti in considerazione: il pubblico, la concessionaria di pubblicità (quindi gli inserzionisti che vogliono vendere il giocattolo ai bambini, quindi altre priorità come il rispetto di una storia originale o dei nomi etc, neppure è calcolato), la cultura del paese, le multe dell'authority.
    Quindi non si può parlare di censura 'preventiva', tante volte la 'censura' veniva applicata ad uno o più episodi che nella prima messa in onda si erano presi una denuncia, o una multa dall'authority.
    Adattare un cartone animato rappresentava un investimento di tempo ed energie, e vi posso assicurare che nessuno di noi si è mai divertito. Anzi, molte volte eravamo sconvolti da lettere e telefonate che arrivavano a Italia Uno e Canale 5 di gente delirante che accusava la rete di aver mandato in onda cartoni animati che 'corrompevano' la prole (sic).
    Quando vengono nominati 'Sampei' ed altre serie del genere, tenete presente che andavano in onda su canali 'minori'. L'esempio più eclatante è proprio 'Dragonbal': sino a quando è stato trasmesso da Junior Tv (una syndacation di tv locali) la 'censura' praticamente non era presente. Arrivato su una rete nazionale, essendo proposto ad un pubblico vastissimo (che comprende: otaku, Bacchettioni, cattolici, mussulmani, insomma metteteci CHIUNQUE), è stato necessario intervenire, a costo di tagliare. Proprio questa serie era a rischio di cancellazione per aver sollevato la reazione indignata di milioni di ascoltatori. Capirete bene, che in queste condizioni le scelte di un editore non siano molte.

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  50. Insomma, è sempre utile mettersi 'nei panni' delle varie parti, per vedere di affrontare la questione da tutti i punti di vista.
    Concludo dicendo che il sottoscritto è lo stesso che ha diretto e curato i dialoghi della serie 'Slam Dunk'. Quest'ultima, trasmessa da MTV, voleva essere proprio dalla rete 'censurata' nonostante la messa in onda su un canale non proprio 'da oratorio' ed alle 18:30. La serie, replicata su Italia 7, è stata poi difatti censurata. Tutto ciò lo riporto non per incensarmi, ma semplicemente per sfatare la tesi che io sia un bacchettone o altro. Chi mi conosce bene, sa che odio la censura, amo i film horror, ho una grande cultura di film hard, leggo e santifico qualsiasi opera dell'ingegno purchè susciti delle emozioni, a prescindere dalla 'morale'etc. Sapete quante volte mi sono incazzato per aver visto un venerdì 13 o un capitolo di Urban Leggend censurato, rimaneggiato, male adattato etc? Me li sono presi in originale. Insomma, per farla breve: il sottoscritto non sopporta la censura, ne i rimaneggimenti ed è perfettamente d'accordo con chi considera il doppiaggio GIA' un cambiamento ed una variazione dell'opera: sono per l'originale, magari sottotitolato... Solo così si può assaporrare il prodotto del genio di qualcuno. Ok, grazie alla dislessia e alla tastiera wireless scarica, ho seminato abbstanza perle. Vi ringrazio per aver dedicato del tempo alla lettura dell'intervista e vi assicuro che se capiterà di incontrarci personalmente, scoprirete che sono molto più fancazzaro e simpatico del Carrassi ufficiale.
    Buona serata a tutti :P
    Nicola Ryan Carrassi
    PS: Minkia Mause sei un mito, DOC tra poco ti taggo su FB (le fotine fatte alla Tokyo Tower, dopo essere stati seguiti dalle due idol a Shinbuya) così sarà esplicitato con maggior forza il concetto di cui sopra ahahahahahah

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  51. Ciao Ryan, io sono uno di quelli che ha visto della paraculaggine nelle tue risposte, ma ci tengo a precisare che non ce l'ho vista perché ignori quali interessi ci siano dietro e guidino il lavoro di adattamento, ma per i toni che hai usato.

    Esempio: "D'altronde la maggioranza vince, quindi se il pubblico numericamente più consistente è quello che vuole prodotti adatti alla nostra cultura, il taglio editoriale su un media generalista deve seguirne le esigenze."

    Cioè parli di "pubbico" numericamente più consistente, mentre invece la realtà che si evince, specialmente da questi tuoi due ultimi commenti, è che a volere il prodotto "adattato" non sia il pubblico, ma un gruppo vociante costituito da genitori, personaggi in cerca di notorietà ed inserzionisti vari. Gruppo che, a naso, credo che sia una minoranza ancora più ristretta della minoranza otaku che invece critichi apertamente.

    Per questo motivo a me la frase che ho riportato sa di paraculata, poi ovviamente tutti dobbiamo lavorare (capisciammé), però insomma...

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  52. Gli anime sono i cartoni animati giapponesi, che c'entrano ora Beavis & Butthead ed Aeon Flux?
    Vabbè, andiamo avanti. Per me mediaset, la rai o chi per loro possono fare tutte le censure che vogliono, tanto importano soltanto roba schifosamente mainstream per palati grossolani. Ed io gli anime me li vedo in lingua originale, grazie. Perchè pure se gli adattamenti sono immacolati e fedeli, il doppiaggio nostrano, soprattutto quello attuale, fa spesso e volentieri una magra figura rispetto a quello giapponese.
    In conclusione, quelli che si lamentano della robaccia che trasmette mediaset non sono nemmeno degni di essere chiamati otaku, nemmeno nell'accezione più negativa del termine. Sono sfigati e basta. Ignoranti e dai pessimi gusti, per giunta.

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  53. Onestamente penso che è sempre bello poter avere un dialogo.

    Comunque dai commenti della maggiorparte di noi (e mi sembra che nessuno qui sia un otaku sfegatato) si evince una certa accettazione di determinate censure di immagini forti e/o dialoghi coloriti, per quanto si possa discutere le ore su quello che poi si vede e si sente a 10 minuti di distanza dall'episodio censurato.

    Comunque, il problema nostro è il lavoro di ''stupro'' (passami il termine) di determinati concetti di base sulle opere: nomi, rimaneggiamenti di episodi, e senso generale di determinate opere, per non parlare del fatto che le sigle venivano totalmente reinventate, quando si poteva creare una versione italiana sulla base originale (come fa la rai da anni).

    La risposta delle logiche di mercato è scontata, e se ti viene Preziosi con una valigetta piena di soldi per la pubblicità e ti dice ''shishiwatanashi lo chiameremo Piero'' o non ti paghiamo è una immagine grottesca, anche perchè non bisogna essere tecnici per comprendere che rifare una confezione da zero (o attaccarci sopra un adesivo) costa più che partire dalle basi originali per i giocattoli ecc.

    Insomma, quello che in questa intervista non ci hai spiegato, dall'alto della tua esperienza in molti settori, è perchè per anni avete cambiato nome, riscritto opere, cambiato sigle, cancellato riferimenti palesi alla cultura da cui proviene l'opera?

    Insomma del sangue annerito e dello stop motion ce ne frega poco.

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  54. io sono cattolico. ma non per questo mi sento bacchettone. anzi, all'epoca ho visto anche io dragon ball su junior tv e la scena di bulma senza mutande o del maestro che fa le porcellonate fanno ridere e non ci vedo nulla di male. quindi per favvore evitiamo di dare la colpa a persone che non centrano nulla della vostra censura e dei nomi giapponesi cambiati tanto per il gusto di farlo

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  55. Grazie per la risposta che se non altro mi chiarifica il perchè determinate serie di cartoni animati (leggi cose tipo: "Ken il guerriero" :P ) passano prevalentemente su canali tipo "TelePadova". ;)

    Ad ogni modo, capendo senz'altro il discorso generale del bacino d'utenza immenso, ti confido che ho serie perplessità su determinati dettagli dell'adattamento. Piccolezze che personalmente mi sembrano davvero macroscopiche...

    Visto che hai citato "Dragon Ball", piglio la "sfera del drago" al balzo per esemplificare. :)

    "Son Goku" AKA "Kakaroth". Edizione Mediaset: "Karoth" (con la "a" un po' strascicata... ;) ). Cioè... Diciamo che andando ad intuito ipotizzo che la modifica s'è fatta perchè il nome Sayan originale poteva avere dei vaghissimi richiami escrementizi... Ma davvero, avete talmente tante pressioni e minacce dall'esterno, da aver la necessità di intervenire su un dettaglio del genere?! Sono stupito...

    OT/

    Che, tra l'altro, sulla questione, con amici si rideva alla grandissima. C'era "Vegeta", c'era "Caarot"... Al posto di "Bulma" ci stava senz'altro molto bene "Paatat"!

    Donne! E' arrivato l'ortolano!!! :D

    /OT

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  56. Non riesco a capire come mai si cominci a parklare di censura dei "cartoni animati giapponesi" dagli anni '80, quando il più clamoroso caso di censura/distorsione risale al 1979: Capitan Harlock. Talmente tagliato e modificato da non avere alcun senso narrativo nella versione italica, a parte vedere le bordate sparate dall'Arcadia verso l'oscurità.

    Lì, oltre alla censura di tipo sessuofobico (le pubenda delle Mazoniane), c'era anche una vera e propria censura politica, per cui era difficile capire addirittura per cosa combattesse il protagonista e perchè era additato come pirata e non come regolare delle forze della terra.

    Basta guardare i vari filmati in rete dove si aggiungono le parti giapponesi sototitolate in italiano per vedere i vari scempi che non possono nemmeno essere imputati al Moige o alle varie sociologhe...

    Cordialità

    Attila

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  57. @Attila
    Tutto giusto quel che dici, ma LOL, leggere uno che si chiama Attila che parla di scempi :-)

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  58. Bho, francamente non saprei come discutere di questo argomento....
    senzaoffesa, ma Ryan mi pare che comunque si cerchi sempre di discolpare con affermazioni tipo dato che tutti lo fanno, perche' non posso farlo io?
    Che in fondo e' anche giusto, e' comunque un lavoro e le querele le pagano le reti, mica i fan...

    Penso che si sia sbagliato da entrambi i lati: sia dagli otaku che a ogni adattamento che cercasse di rendere piu' commerciabile l'anime, gridassero allo scandalo, che gli adattori con le forbici troppo pesanti.

    Ken non mi e' mai piaciuto, ma posso affermare che Ranma non mi ha mai scombussolato le idee sul sesso, e anzi la presenza del fanservice era talmente leggero che piu' che eccitare, la si vedeva come gag comica.
    Avevo piu' ho meno 8 anni, ora che ne ho 23 (compiuti proprio il 2 giugno) vi assicuro che non sono ne gay, ne provo interesse per donne con il membro.Naturalmente se avessi dei figli preferirei che andassero alle medie prima di guardarsi cartoni come Ken.

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  59. Mah, devo dire che l'intervista mi è piaciuta. Per un motivo: al contrario di ciò che è stato detto da qualcuno, non è mi è sembrata poi così tanto paracula. Credo che a volte, quando sull'internetto si commenta qualcosa, si tende a dimenticare il contesto (che peraltro il buon Nicola si è sforzato di sottolineare). Insomma - vado a intuito - non mi sembra che Nicola abbia scelto questo mestiere con l'intenzione di fare il censore, ma che, al contrario, abbia cercato di salvare capra e cavoli. Chi lavora in tv, soprattutto se commerciale, sa che non può fare il ***** che vuole, ma che deve mediare con gli interessi degli inserzionisti (deve quindi garantire un prodotto che si venda) e, dall'altra parte, con l'esistenza di normative sulle fasce protette (nate proprio in quegli anni). E penso che ci sia riuscito bene se utti noi trent(ehm ehm)enni ricordiamo con affetto tante serie delle jappolandia. Se poi in jappolandia non erano affatto contrari alle modifiche, dove sta il problema? Meglio fare i moralisti in senso contrario e non importare nessuna serie se non potendola trasmettere per intero? Con queste premesse credo che non ne avremmo vista mezza. In fondo tutto è racchiuso nella formula indicata da Nicola: in Italia cartoni=bambini. Stop, negli anni Ottanta c'era poco da fare e oggi la situazione è cambiata di poco.
    Piuttosto, è lodevole la battaglia per ritagliare uno spazio dedicato in altri orari.
    A questo punto però, Nicola permettimi, non è mica facile neanche questa. Ci sono tante di quelle cose che in tv aspettano di avere un loro spazio, che campa cavallo... giusto Mtv ci prova.

    Insomma, tutto sto papello per dire che è facile parlare al di fuori delle situazioni.

    Allora, direte, perché hai scritto tutta sta roba? Ecciavete ragione pure voi. Cià

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  60. "Sono il migliore in quello che faccio. Ma quello che faccio non è sempre piacevole".

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  61. Ma perchè Carassi non spiega perchè Lupin e Dragon Ball sono censurati, mentre i Simpson con le loro battute, le scene equivoche e gli argomenti scabrosi vanno in onda tranquillamente all' una e mezzo del pomeriggio?

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  62. Io credo che anzichè tagliare e censurare un prodotto si poteva rendere meglio la scena adattandola il meglio possibile in italiano.
    Il problema è che chi lavora in quest'ambito ha un'idea malsana del pubblico che segue da casa. Ci hanno sempre creduto dei babbei incapaci di comprendere situazioni "delicate" e il risultato delle loro idee ha mutatao tutta la televisione italiana in un calderone di merda assolutamente inguardabile.
    Riguardo al Sig.Carrassi credo che dovrebbe limitare i giudizi sul proprio lavoro. Non credo che lodarsi da solo gli faccia bene. Soprattutto se queste lodi sono rivolte per prodotti come "Mille emozioni tra le pagine del destino per Marie-Yvonne", "Piccoli problemi di cuore" o "Slam Dunk". Tre prodotti rovinati. Slam Dunk, uscito per l'home video poi, poteva essere un gioiellino ma è stato rovinato da un adattamento ridicolo e da un doppiaggio devastante.

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  63. infatti, io per rispetto non volevo dire nulla, ma non è che Slam Dunk sia questo prodotto eccelso a livello di adattamento...

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  64. Un' ultima cosa, se negli anni 90 gli ascolti erano stellari era sopratutto per la generazione ddi quel periodo e per la qualita' degli anime prodotti.
    I ragazzini di oggi oramai hanno dalla loro che provano tutto precocemente, la prima sigaretta alla topa, tagliandosi cosi' le tappe della crescita e abbandonando i cartoni, reputati da praticamente tutti prodotto per bambini.

    E francamente non capisco i puristi ke si urlano allo scandalo per ogni censura ci sia su un anime, basta un click e me lo posso vedere pure in irakeno, giusto per dirlo,neh.

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  65. molti se la sono presa con lui... alla fine era obbligato a fare il suo lavoro... tutto qua...

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  66. "Marco Grande Arbitro ha scritto: molti se la sono presa con lui... alla fine era obbligato a fare il suo lavoro... tutto qua..."
    E ci sta. Il problema è come fai il lavoro e come ti poni davanti alle persone che seguono quel lavoro.
    Perchè deve far passare un prodotto "di cacca" quale è PPDC per un pezzo d'oro?
    Perchè noi utenti dovremo gioire per un lavoro approssimativo quale è Slam Dunk?
    Persino l'editore che lo ha pubblicato allora non lo ha più ripubblicato tanto era seguito. E questoi per colpa dell'edizione italiana, lo dicono tutti i fans.

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  67. Eccoci.
    Per quanto riguarda la diferenza di trattamento tra caroni com Simpson e Dragonball, è dovuta a ragioni interne alle reti televisive: Simpson faceva capo ad una struttura (e la relativa fascia oraria nella quale era trasmesso9, Dragonball faceva capo alla struttura Fascia Ragazzi (e relativa fascia oraria). Quindi capistruttura diversi, con taglio editoriale diverso e compiti /responsabilità diverse. Poi, per il resto, è sembrata una cosa assurda anche a me sin dall'inizio.
    Riguardo ai nomi dei personaggi, in u primo momento venivano 'controllat' e 'approvati dal capo della fascia ragazzi (e così trasemssi a chi aveva l'eventuale giocattolo o libro etc) solo i nomi dei primi tre/quattro protagonisti. Mentre tutti gli altri nomi, erano lasciati alla fantasia del direttore del doppiaggio della serie, che magari affiancava un Gianni e un Pasquale accanto al nome Toshi. Negli anni '90 abbiamo cercato, se proprio si doveva ccambiare' di armonizzare il utto senza presentare queste situazioni comiche.
    Chiudendo ho nominato Slam Dunk non come esempio di eccelso adattamento/edizione italiana, ma solo come anime ch elasciava inalterate parolacce e situazioni dell'originale, nell'edizione del sottoscritto (si, ok ok, con quanlche aggiunta goliardica) ed è comunque stato censurato. Quindi l'ho citato come esempio, 'controtendenza' rispetto al lavoro fatto in Mediaset. Per il resto, ho sempre messo in discussione la mia pagnotta ogni volta che c'erano cos eche non mi piacevano, non sono mai stato molto malleabile, anche quando chiamavano i ramen 'spaghetti' (ohibò)

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  68. @Ryanworld
    Sapevo già da tempo il motivo della disparità di trattamento sui Simpson rispetto agli anime, ma volevo sentirlo dire da lei, che in questo modo si contraddice.
    Perchè gli anime vengono censurati e i Simpson no?
    Perchè gli ubriaconi, i gay, le lesbische, i baci saffici, le frecciate politiche e le scene a sfondo sessuale dei Simpson sono intoccabili mentre negli anime no?
    Che poi da come parla delle censure degli anime sembra che abbia vietato di vedere chissà quale sconceria, mentre invece si tratta di scene alpiù ridicole o caste che farebbero ridere più di un antrista a vederle.
    Lei parla di come da quando MS censura poco gli anime questi sono calati negli ascolti, ma diciamo che ciò succede perchè da quando c'è internet, il fan sub e lo streaming i fan possono vedersi tutti gli anime che vogliono integralmente e quindi le reti del Biscione non se le guarda più nessuno.
    Perchè negli anni 90 uno non aveva scelta e mandava giù quello che il convento mandava, mentre ora le cose sono ben diverse.
    E forse la massa silenziosa che detestava il vostro discutibile lavoro era molto più dei 4 gatti che credevate e si stà facendo sentire nel modo peggiore per un azienda tv, ovvero non guardando i vostri programmi e e non comprando i prodotti del vostri sponsor.
    E non voglio citare l'orrido adattamento di Slam Dunk , uno dei peggiori mai fatti, con aggiunte goliardiche che dubito sarebbero piaciute a Takehiro Inoue.
    Per non parlare della pronuncia dei nomi tutte sbagliate.
    Perchè anche la Takeuchi era all'oscuro dei massacri che lei e la Manera perpetravate all' anime di Sailor Moon, tanto che poi ha imposto che la serie fosse ritrasmessa in tutto il Mondo in versione integrale dopo un blocco dei diritti durato anni ( e Mediaset ha spostato la problematica 5a serie alla mattina per renderla poco visibile)
    E agiungo Sailor Moon è un anime pennsato per le bambine, e il manga veniva pubblicato su una rivista per bambine.
    Così come lei ancora si contraddice sul fatto che anime per bambini non sono mai stati trasmessi e quelli che sono stati trasmessi non hanno tirato ( o li hanno trasmessi, o non li hanno trasmessi? Si decida).
    E che mi dice allora del successo di anime per bambini come Pollon, Pokemon, Creamy, Candy, tanto per citarne alcuni (che poi li guardassero pure gli adolescenti e gli adulti quello è un altro discorso)?
    A me sembra che gli anime pr i più piccoli tirino eccome.

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  69. Dubito di essermi contraddetto.
    Ho spiegato chiaramente che i Simpson sono GESTITI da persone diverse, responsabili diversi, rispetto agli anime giapponesi e alla loro fascia oraria. La fascia oraria degli anime giapponesi è identificata come 'fascia ragazzi' e questa finisce sotto il codice di autoregolamentazione della stessa voluta dallo Stato Italiano del quale lei fa parte, come esponente della società civile.
    Sul calo degli ascolti c'è da discutere sui diversi aspetti. Resta il fatto che Gundam è stato addirittura cancellato, perchè le tematiche adulte o un 'tono adulto' nei cartoni animati non piace, perchè qui, come ho già detto, cartone animato = bambino. Infatti lei mi da ragione citando Candy, Pollon etc. Che non sono prodotti per 'bambini' ma per adolescenti (e proprio in Creamy è stato tagliato un intero episodio e dun bacio tra i protagonisti).
    Quindi, lei mi sta dando ragione, facendo però un po' di confusione tra informazioni raccolte qua e là. Non so se lei abbia mai incontrato Naoko Takeuchi, il suo staff e i suoi aventi diritto. Io si. La quinta serie di Sailor Moon non è trasemssa una volta alla settimana per passare inosservata, e tutto il resto della serie è stato trasemsso essattamente con il mio adattamento, con l'aggiunta di qualche secondo qua e la, ma nessun cambiamento sostanziale. Tutta la quinta serie è diversa. Se la Signora Takeuchi avesse imposto ciò che lei dice, si sarebbe dovuto ridoppaiare tutta la serie, allora si sarebbe stata fedele all'originale. Invece questo non è successo, e ciò contraddice quanto lei afferma. Prima di salutarla, la informo che Slam Dunk mi ha sempre divertito, mi fa ridere, e ha fatto ridere milioni di spettatori che neppure conoscevano il manga, non lo hanno mai letto e non lo leggeranno mai. Inoltre il Signor Takehiro Inoue (o Inoue san) conosce beneissimo il nostro adattamente, voluto per ampliare il pubblico: Inoue san teneva solo ed esclusivamente all'esattezza delle azioni in campo. per il resto nulla da ridire. La serie è rimasta così, e così la trova anche in DVD. se la guardi e si diverta, e non si sbilanci quando non è sicuro al 100% delle fonti dalle quale attinge informazioni. rischia di dire inesattezze grosse come case. Si fidi! PS= Io non lavoro più a Mediaset dal 2001, quindi molte domande e questioni dovrebbero essere poste ai personaggi che hanno sostituito la Signora Valeri Manera. Salutiiii

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  70. @ Davide Boh
    Piccoli Problemi di cuore, edizione nostra, è stato rivenduto in tutti i paesi del mondo dove Marmalade Boy non poteva essere trasmesso per le tematiche troppo adulte. La seire ha battutto ogni record pomeridiano idi ascolto (punte del 25% di share), e tre episodi sono stati proposti alle 19:50 su Rete 4 e poi riportati al pomeriggio, perhè toglievano ascolti al TG%. Questo fa di un prodotto, DAL PUNTO DI VISTA COMMERCIALE (PER UNA TV COMMERCIALE), un pezzo d'Oro...anzi di Platino.
    Nella tv commerciale valgono i numeri, e Piccoli Problemi di Cuore, anche in replica, ha riempito le casse di Publitalia, come solo Kiss me Licia e Sailor Moon fecere alla prima messa in onda. Inoltre il cast delle voci, la qualità dei dialoghi e la storia hanno ricevuto il plauso della casa di produzione giapponese. Chge piaccia o no agli otaku italiani. Credo di non dover aggiungere altro, tranne che comprendo che non a tutti possa piacere Piccoli Problemi di cuore. Ma il bello del mondo è questo, no?

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  71. Mi spice dirglielo, ma gli anime di Pollon Creamy e Sailormoon sono prodotti destinati per i bambini e considerati tali checcè lei si ostini ad affermare il contrario.
    Che poi abbiano conquistato un pubblico di adolescenti e otaku , quello è un altro discorso.
    Gundam, nel caso si riferisca alla prima serie non è stato cancellato ma spostato il week end alla mattina, ma bisogna considerare che si trattavava di un anime vecchio come il cucco e di difficile presa su un pubblico giovane.
    Io ho capito benissimo che i Simpson sono trattati da gente diversa di chi si occupa deli anime, ma non capisco che differenza ci sia per il Moige se all' 1 e 40 del pomeriggio vanno in onda le volgarità della famiglia gialla o le volgarità di un qualsivoglia anime.
    Non è sempre fascia protetta?
    Se lei non lavora più in Mediaset dal 2001 , come fa a sapere le ragioni per cui SM oggi viene trasmesso integralmente nelle immagini, quando nella gestione sua e della Manera era censurato in molte scene?
    Perchè io sò che la Takeuchi bloccò i diritti mondiali di SM per vari motivi, tra cui il trattamento irrispettoso che l'anime subì all' estero.
    Immagino che costringere a ridoppiare 200 episodi di una serie a tutti i vari detentori dei diritti esteri fosse un obbligo troppo gravoso economicamente e quindi si è lasciato perdere, accontentandosi di un ripristino integrale del comparto video.
    Ma lei lo sa che oggi Creamy viene ritrasmesso integralmente nel video, con l'aggiunta dell'episodio "gli occhi di Marion" anche'sso integrale( episodio saltato negli anni 80 e trasmesso nei 90 censurato) e con la prima video sigla finale, ovvero quella con la scena tagliata del gattino che bacia Yu ( censura assurda vedere per credere
    http://www.youtube.com/watch?v=_Llt9tX7J4w&feature=related
    Notare già la censura con il fermo immagine a 1:04 circa.
    Notare sempre che successivamente, negli anni 90 , Mediaset eliminò l'intera video sigla perchè evidentmente troppo oscena per i loro gusti)
    Quindi, perchè proprio dopo la sua allontanaza da MS le censure si sono calmate e in alcuni casi ci sono stati rispristini di scene tagliate?
    Coincidenza?

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  72. Guardi che in linia generale, stiamo dicendo le stesse cose, da punti di vista differenti. Sono ben felice che Creamuy vada in onda integrale. Inoltre io non mi 'ostino' aa considerare cartoni animati per bambini, destinati ad adolescenti. Mi limito a constatare a quale fascia di età la casa di produzione ha pensato quando ha prodotto la serie. Io non mi sento di contraddirli: se i giapponesi producono e vendono una serie dichiarandola per teens, mi ostino io, o è un dato di fatto?
    Non sono più a Mediaseet dal 2001 , ma continua a lavorare con il Giappone e con le principali case di produzione: quindi so molto, molto bene cosa accade e perchè. Le segnalo che molte scelte editoriali di oggi -cioè ripristinare scene tagliate- sono state MULTATE dall'autorithy. Ergo, faceva bene Alessandra Valeri Manera a risparmiare alla propria azienda multe salate e richiami (nell'ottica di una azienda commerciale). Per concludere, alcune domande dovrebbero essere girate al Moige e alle migliaia di rompiscatole che gridano allo scandalo e goni volta che vedono un bacio o una spalla nuda, intasano i centralini della rete televisiva....

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    1. Mi intrufolo solo oggi poichè ho trovato questa discussioni interessanti.
      Ma come mai la voce di Mitsui (come anche altre verso la fine della serie) sono cambiate? riguarda sempre per il poco tempo a causa di consegnare gli episodi ad MTV poco prima della trasmissione?

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  73. Da noi le cose potevano andare meglio, è vero. Ma sarebbero potute andare molto peggio... http://www.vgcats.com/comics/?strip_id=145

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  74. Da ragazzino sono stato vittima di bullismo: nessuno vedendomi sulle tv locali a condurre programmi, avrebbe scommesso che sarei riuscito a lavorare a Mediaset, con Alessandra Valeri Manera, ad avverare tutti i miei desideri compresi quelli 'fuori programma'. Oggi, dopo 25 anni di carriera, mi dedico ai sogni degli altri, ma anche a tante iniziative. E come ieri i bulli, gli stalker otaku che adesso prendono di mira la mia pagina Wikipedia e continuano con le loro deliranti accuse ed insulti sui forum, non possono e non potranno niente contro di me e i miei traguardi.

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  75. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  76. SECONDA PARTE
    E gli stessi risultati li ho ottenuti sia nel mondo dell'animazione, sia in quello cinema e musicale. Ovviamente anch'io sono caduto, ho fatto errori, ho pianto e mi sono rialzato. Ma non sono mai sceso a compromessi, non ho mai pagato o preso mazzette, non sono mai stato raccomandato o protetto dal potente di turno. Oggi tutte lo storico delle mie attività, riconosciuto in tutto il mondo, è straziato e sfigurato sul web italiano da sciocchi individui che non perdono occasione per dimostrare la loro ignoranza in materia di anime e leggi nazionali ed internazionali che le tv dovevavano e devono applicare. Aveva ragione Alessandra Valeri Manera: 'Il nostro pubblico sono i bambini e le famiglie, siamo i leader, i nostri ascolti la RAI se li sogna. Gli appassionati del giappone sono pochi, arroganti, ignoranti e frustrati. Soprattutto non sono il nostro pubblico'. Quel giorno dissi ad Alessandra che non condividevo il suo pensiero. Oggi, invece, devo ammettere che alcuni otaku (non tutti per fortuna) sono patologicamente instabili, aggressivi, ossessivi, distruttivi e profondamente ignoranti. Pensavo di essere stato un otaku. No, io sono stato un grande amante, e lo sono tutt'ora di anime e manga, della cultura giapponese, delle meraviglie che quel popolo mi ha donato, dallo shintoismo, ai romanzi di Yoshimoto e Murakami.
    Rispetto gli appassionati sani. Da questo momento, dopo anni di tentativi, dopo aver cercato di comprenderne le ragioni, dopo aver cercato di ragionare, posso dire che gli otaku itegralisti, come tutti gli INTEGRALISTI, sono incapaci di avere uno sguardo e un giudizio lucido sulla vita, sugli altri e su loro stessi. Vi garantisco che solo a poche persone frega ciò che volete assolutamente si sappia di me: io ho fatto il mio lavoro adattando i cartoni animati. Il pubblico si è divertito, e ciò che voi denunciate, vandalizzando ovunque tutto il resto che io ho fatto nella mia carriera, può giusto interessare gente morbosa, ossessivo compulsiva, problematica e geneticamente scadente. Da questo momento non dialogherò più con nessun integralista. Volete vedere Sailor Moon nuda, lesbiche, gay e cicli mestruali? Guardatevi gli anime in originale e non rompete i coglioni alla gente onesta, che nella propria vita si è rimboccata le maniche e non è rimasta dietro una tastiera del computer, spesso con nomi fake, ad insultare e a vandalizzare. Se non vi fate schifo è perchè siete fuori di testa. A me fate solo pietà. Una volta provavo per voi compassione, ma mi spiace, per compatirvi dovrei avere la mente corrotta e distruttiva che avete voi.
    Finisco ringraziando tutti i sani di mente, cosplay, otaku, lettori di manga e spettatori di anime, che con educazione mi seguono e che mi hanno anche criticato, ma con i giusti modi, con fare costruttivo, con intelligenza. C'è chi vuol capire e ama gli anime e c'è chi cerca polemica continua e NON AMA MANGA E ANIME. SE LI AMASTE NON SARESTE COSI' PIENI DI RABBIA, RANCORI E ODIO. Inoltre del giappone e della sua cultura non avete capito nulla: lo dimostrano i vostri attacchi e la vostra crociata contro me o contro questo o quello. Siete aridi. Come potete ascoltare la voce del cuore, il suono dell'acqua, o ammiarare il monte Fuji e la sua forma di flan di azuki?
    Lovvo tutti e auguro di rinsavire ai marci di cuore.
    NevErGiveup! NRC

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  77. Quando scoppia una guerra, la prima a morire è la verità. Lo ha scritto qualcuno che penso abbia ragione. Non credo esistano persone completamente buone o cattive. Neppure lavori completamente buoni o pessimi. Fermamente credo nell'etica del singolo: se tu sai di aver messo tutte le tue forse e tutto il tuo impegno, puoi essere in pace con te stesso. A me fu chiesto di far parte della tv dei ragazzi. Di accettare un ruolo che aveva oneri e onori. E delle regole. In Fininvest/Medisaset c'erano delle regole. In Italia c'erano e ci sono delle regole molto serevere per quanto concerne la messa in onda di programmi, soprattutto in fascia protetta. Io ho avuto un capo, che aveva dei capi, e ho lavorato seguendo le mie mansioni sino a quando ho ritenuto opportuno. Non ho mai pedissequamente seguito le regole, anzi, la situazione paradossa era che in Mediaset discutevo perché non trovavo giusti alcuni metodi, fuori -alle fiere e alle manifestazioni- discutevo perché accusato di essre un 'macellaio'. Insomma, discutevo sempre. E' vero che c'è un doppio lato della medaglia: per oltre vent'anni sono l'unico che ha continuato a mantenere un dialogo con un pubblico, quello degli appassionati, che non era il pubblico al quale Mediaset si rivolgeva. Mi piaceva che qualcuno spiegasse o cercasse di spiegare cosa accadeva dietro le quinte (io, quando da ragazzino stavo davanti al televisore, quando non capivo perché mancassero scene da Lady Oscar etc, avrei voluto qualcuno con cui confrontarmi). L'altro lato della medaglia, è che se l'ho fatto è perché ero un patologico entusiasta, che si poneva forse poche domande, e che vivendo un sogno ad occhi aperti, sensazionalizzava tutto, compreso se stesso. Riflettendoci bene, ecco il punto, il problema non sussiste.

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  78. PARTE SECONDA
    La questione non è mai esistita. Quei programmi (Bim Bum Bam, Ciao Ciao, etc) erano programmi per bambini. Alessandra Valeri Manera faceva il capo della fascia ragazzi, e Mediset e Publitalia si rivolgevano ad un pubblico di bambini. STOP. Non c'era nulla da spiegare a nessun altro che non fosse il nostro pubblico, quello dei bambini. E' ovvio che il pubblico degli appassionati giapponesi non potrà mai accettare gli adattamenti, le censure, le scelte di acquistare determinate serie per poi renderle adatte ai bambini. E' impossibile avere un dialogo che porti a qualcosa, perché sarebbe come se il paziente di un medico andasse dal verduraio a lamentarsi degli effetti collaterali di un farmaco. O il verduraio andasse in uno studio medico a brontolare perché la verdura che ha ricevuto è appassita. E io per primo, oggi, a 44 anni, mi rendo conto che l'ottimismo straripante, l'entusiasmo che non a caso ho definito 'patologico', e perché no, anche l'ego e la voglia di apparire mi hanno portato a fare una grande confusione. Facevo molte cose, negli stessi periodi. Al pubblico dei bambini e delle famiglie -ma soprattutto ai miei capi- era giusto che rispondessi, facendo del mio meglio. E la risposta c'è stata (ed evito di snocciolare ascolti etc.). Alle conferenze del fumetto, Oscar dell'animazione mi sarei dovuto limitare a rispondere ad eventuali domande, critiche, osservazioni rigyardanti il mio lavoro con Yamato Video, o con Mediafilm allorchè pubblicai animazione destinata agli 'otaku' o più semplicemente, e rispettosamente, agli appassionati di animazione giapponese.

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  79. PARTE TERZA
    In conclusione, sapete che vi dico? Per quanto fossi fortemente provato e nervoso quando ho scritto il mio ultimo commento nel 2013 credo oggi che avrei potuto scrivere le stesse cose in maniera diversa. Sia ben chiaro: non ritiro nulla e non torno sui miei passi: quel giorno, in quell'anno, la pensavo così. Allo stesso tempo, oggi, sento l'esigenza di fare un passo avanti. Anzi, spero lo sia. Desidero ringraziare Il DOC per avermi intervistato e aver dato spazio ad una conversazione estremamente variegata ed articolata, che ho appena riletto - tutta-. Ringrazio tutti coloro i quali hanno sentito l'esigenza di esprimere il proprio commento, dubbi, critiche. E' un diritto sacrosanto. E lo difenderò sempre. Come mi difenderò sempre e difenderò chiunque si aattaccato in maniera scorretta o sottoposto a cyberstalking o cyberbullismo, come è accaduto a me ma anche a tanti altri. Questo per ribadire, con altri toni, ciò che intendevo sempre nel precedente messaggio. Fondamentalmente credo sia importante progredire. E si può fare. Sono molto felice del fatto che oggi la tecnologia permetta di offrire animazione giapponese sottotitolata (sono un fan di Tokyo Ghoul e di molte altre serie trasmesse in simulcast - serie che avrei dovuto acquistare in Giappone per visione privata nei famosi anni '90). Felice che finalmente le reti televisive si sforzino di accontentare ogni porzione di pubblico, non solo quella più grande o redditizia. Non condivido il fatto che ancora oggi telefilm come Cold Case (tanto per non parlare sempre di anime) siano 'rieditata' per la fascia pomeridiana, o che tutta la tv continui a trattare tutti noi come un unico gregge monocellula (insomma, la legge dei grandi numeri della tv generalista). Non sono genitore, quindi non so come possano sentirsi un padre o anche una madre (ma alcuni dei vostri commenti hanno dato l'idea), quando la tv mette i figli davanti a scene scomode scabrose etc etc. Sicuramente condivido poco gli integralismi e i fondamentalismi. Non penso ci sia una sola verità, e non amo le imposizioni o le aggressioni fisiche e verbali; anche se le seconde sono state la mia arma di difesa per tanti anni, come lo 'snocciolare' i successi ottenuti. Un'altra cosa che ho imparato e 'non giudicare'. Anche perchè nessuno è nessuno per giudicare il prossimo. Si può 'non condividere' e si può, anzi si deve intervenire ogni volta che pensiamo siano commesse prevaricazioni, prepotenze, ingiustizie. E ce ne sono tante.

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  80. ULTIMA PARTE
    Il mio personale desiderio oggi, è che in generale sia possibile progredire ed elevare ogni scambio, di idee, opinioni etc ad una nuova consapevolezza: quella che non ci sono buoni e cattivi, ma solo persone diverse, con idee diverse, con storie diverse. O forse molto più simili in tutto di quanto possa sembrare. Rileggevo la frase del DOC 'Ryan è un tuo amico'... Ora ho capito che cosa intendeva - intendevi questo, vero? XD- Non sono perfetto, e in queste cose, anzi,ho mancato molto. La frase 'Guardatevi gli anime in originale e non rompete i coglioni alla gente onesta, che nella propria vita si è rimboccata le maniche e non è rimasta dietro una tastiera del computer, spesso con nomi fake, ad insultare e a vandalizzare. Se non vi fate schifo è perché siete fuori di testa. A me fate solo pietà. Una volta provavo per voi compassione, ma mi spiace, per compatirvi dovrei avere la mente corrotta e distruttiva che avete voi.' non la scriverei oggi. Scriverei che non condivido i vostri metodi, che è ingiusto perseguitare le persone, perché tutti soffriamo, soffrono le vittime che avete individuato per sfogare il vostro dolore, e soffrite voi---perchè poi alla fine quale può essere la soddisfazione alla fine di una giornata di insulti, persecuzioni e azioni anonime? Ciò non risolverà il vostro disagio, non cambierà il passato, non cambierà ciò che è stato. Allo stesso tempo, la dimostrazione di ciò che può accadere l'avete potuta leggere: chi è attaccato risponde, non sempre bene. E così si va avanti, buttando benzina sul fuoco. E perdiamo tutti. Da una semplice discussione come quella presente in questo forum, alle scelte di tutti i giorni, il nostro comportamento può essere decisivo. Soprattutto per noi stessi. Ringrazio tutti, davvero. Non prendo in considerazione chi non dimostra la buona volontà di ragionarsi e volersi confrontare a priori. Liberissimi di fare come volete, però lontano da me. Che comunque sarò sempre disponibilissimo al confronto CORRETTO. E per questo mi impegno da tempo e mi impegnerò a non rispondere e a non fomentare coloro che si pongono con disagi creando disagi. Grazie per chi ha avuto la pazienza e disponibilità a leggere questa mia nota 'upgrade' al mio ultimo post. Un caro abbraccio #muchlove #nevergiveup #weareone

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