Perché gli anime sono così fissati con il tema della crocifissione
È una scena che avrete visto mille volte. L'eroe o l'eroina di un anime finisce in croce, letteralmente, e si ritrova alla mercé del nemico. Ma a differenza di quanto potreste pensare, molte, se non quasi tutte quelle scene con le croci sono una citazione solo indiretta della crocifissione di Gesù. Tutto nasce infatti da un tokusatsu e da un eroe alieno alle prese con invasori da un'altra dimensione [...]
1. EROI MESSI IN CROCE
Prima di ogni altra cosa: sì, la figura dell'eroe crocifisso non riguarda solo gli anime (qui si diceva di Conan e Wolverine), ma è ovunque in film, serie e fumetti di tutto il mondo, perché simboleggia alla perfezione il sacrificio estremo per un bene maggiore, l'impotenza dell'eroe sconfitto e sofferente prima del suo riscatto o del suo salvataggio da parte degli alleati. È un momento superdrammatico, di grande impatto ovunque lo si utilizzi.
Non a caso, era un tipo di condanna che i romani utilizzavano perché era al contempo una pena atroce e un monito macabro, un supplizio definito da Cicerone nelle sue orazioni contro Verre "crudele e orrendo". Nel cinema hollywoodiano troviamo una serie lunghissima di esempi di crocifissioni, a volte anche senza che ci sia bisogno di una croce vera e propria: un esempio su tutti, la morte del sergente Elias in Platoon.
Ma negli anime, soprattutto negli anni 70 e 80, ci sono croci vere, di legno, di ferro, di ghiaccio o in qualunque altro materiale siano fatte, e gli eroi legati a quelle croci subiscono spesso una flagellazione o altre torture. In scene spesso tetre, con il cielo plumbeo rischiarato dai lampi, in tutto un immaginario che sembra attingere direttamente dall'evento cardine del Cristianesimo, la morte di Gesù sul Golgota.
Ma, dicevamo, molto spesso è solo una citazione indiretta. Quelle croci negli anime nagaiani e più in generale nel mondo dei super robot, tutte quelle scene simili e super-drammatiche viste ovunque, da Sailor Moon a Full Metal Alchemist, dai Digimon a (OVVIAMENTE) Neon Genesis Evangelion, hanno un precedente che ha avuto un tale impatto sull'immaginario giapponese da influenzarle quasi tutte.
2. LE CINQUE CROCI DI ULTRAMAN
Nell'estate del 1972, Ultraman Ace, la quinta serie della saga di Ultraman prodotta dalla Tsuburaya Productions, vede in azione tutti gli Ultraman apparsi nei capitoli precedenti. Sono i cinque fratelli Ultra - Ultraman, Ultraseven, Ultraman Jack, Zoffy e Ultraman Ace - che lottano contro creature provenienti da un'altra dimensione, gli Yapool.
Il 7 luglio di quell'anno, va in onda in Giappone il 14° episodio dello show, "Cinque stelle sparse nella galassia", in cui quattro dei cinque fratelli vengono presi in ostaggio e crocifissi dagli Yapool, prima di essere salvati da Ultraman Ace. Le croci hanno il nome dei vari Ultra e il kaiju degli episodi 13 e 14, per togliere ogni dubbio, si chiama バラバ: Baraba.
Anche se Ultraman Ace non ottiene gli ascolti della serie precedente, quella scena si imprime nella testa dei giovani spettatori e diventa un simbolo della cultura pop di quegli anni, perché Ultraman è comunque un fenomeno televisivo enorme.
Nella foto qui sopra, un grande diorama che riproduce il momento clou dell'episodio, fotografato da chi scrive nello store Tamashi Nations di Akihabara, lo scorso anno. Gli ex spettatori bambini sono oggi collezionisti prossimi ai sessanta: per milioni di loro, questa scena fatta di plastica, pietre e cotone idrofilo è un catalizzatore di nostalgia potentissimo.
Torniamo al 1972. Siccome la scena in questione è epica e funziona, gli autori degli anime televisivi, che hanno ovviamente lo stesso target, iniziano a omaggiarla/citarla, creando tutto un filone a tema. I primi, come detto, sono gli anime legati a Go Nagai, sin dai primi episodi di Mazinga Z (dicembre '72).
Nell'episodio 5 della serie, le maschere di ferro di Ashura legano a quattro croci Shiro, Boss, Mucha e Nuke, inscenando nuovamente la sorte toccata ai fratelli Ultra.
Potremmo andare avanti con decine di esempi (qui una lunga lista di quelli robotici), ma basterà ricordare che tutto l'episodio 40 de Il Grande Mazinga è legato a questo tema e si intitola "La fiammeggiante croce della morte".
Spesso è evidente che a venir citato è Ultraman e non Gesù, e a volte le due citazioni si fondono, come in questo folle momento della serie di Lamù (episodio 181). Quello è il gesto tipico di Ultraman, le braccia... incrociate. Già, ma perché una croce?
3. LA FEDE DI TSUBURAYA: UN SALVATORE COSMICO
A Eiji Tsuburaya, il "padre dei tokusatsu", la figura di Gesù stava particolarmente a cuore. L'uomo passato alla storia per il suo contributo alla saga di Godzilla, quando crea con la sua Tsuburaya Productions l'eroe Ultraman, a metà anni 60, lo vede come una sorta di salvatore venuto dallo spazio, pronto a sacrificarsi per la Terra.
La ragione è molto semplice. Eiji Tsuburaya si era avvicinato alla fede cristiana per sua moglie, che era cattolica, e negli ultimi anni della sua vita si è convertito anche lui al Cristianesimo (in Giappone, per chi non lo sapesse, esiste una minoranza di fede cristiana, pari a poco più dell'1% della popolazione).
Questo spiega con ogni probabilità anche perché gli Ultraman, per sparare il celebre Ultraman Beam (kōsen), assumessero quella posa, formando una croce con le braccia. Se devi combattere il male e sei una specie di messia cosmico, ha perfettamente senso.
Ma per capire fino in fondo questa storia, dobbiamo introdurre un'altra figura.
4. IL PIANETA GOLGOTA
Anche dopo la morte di Tsuburaya, scomparso nel 1970 a 68 anni, l'allegoria cristiana della saga di Ultraman viene portata avanti dai suoi collaboratori, a cominciare dallo sceneggiatore Shinichi Ichikawa. Nato a Nagasaki nel peggiore momento possibile, i primi anni 40, Ichikawa ha abbracciato la fede cristiana perché sua madre, venuta a mancare quando lui aveva 10 anni, era stata a lungo ricoverata in un ospedale cattolico della città.
Attivo in Tsuburaya da Ultraseven (1967) in poi, ha scritto - tra gli altri - vari episodi proprio di Ultraman Ace, come il fatidico episodio 14. In quello come in tutti i suoi lavori per la saga di Ultraman, concentrati negli anni Settanta, Ichikawa ha disseminato nomi e figure prese dal vangelo, come gli apostoli, il Golgota, Salomè, etc., che diventavano di volta in volta pianeti o alieni.
In sintesi, è stata esattamente la fede cristiana a generare nella saga di Ultraman un episodio legato alla crocifissione di Cristo, con tanto di Barab(b)a, e quella scena ha avuto un impatto tale da diventare a sua volta una fonte infinita di omaggi negli anime venuti dopo, che a loro volta hanno alimentato il filone fino ai giorni nostri.
Grazie doc, molto interessante. Ho un ricordo di una puntata di Megaloman, pure li con una croce... A questo punto ha più senso:-)
RispondiEliminaSì, negli altri tokusatsu è una citazione ancora più diretta che negli anime. Sono andato alla ricerca della fonte di questa cosa proprio perché non capivo come mai fosse così comune nelle serie dal vivo, e spesso con un numero di croci ben superiore alle tre canoniche della tradizione cristiana. Quando l'ho scoperto, tutto ha iniziato ad avere più senso, sì :)
EliminaPure nel mio amatissimo Jumborg Ace (e nel lungometraggio apocrifo "Gli Uomini di Marte") è presente una crocifissione di massa
EliminaIl primo crocifisso che era venuto in mente a me, ma sarà sicuramente successivo a Ultraman, è Megaloman. Che se non sbaglio viene crocifisso verso la fine della sua serie.
RispondiEliminaSì, Megaloman è del '79.
EliminaIo credo che lo usino perchè vedono un simbolo iconico e potente, ma che, però, non capiscono fino in fondo (in oriente, la fede è soprattutto sincretismo religioso- difficilmente il cristianesimo viene vissuto come parte integrante della cultura, come da noi). Da noi nessuno userebbe la crocefissione con leggerezza (salvo voglia, consapevolmente, fare satira o provocare). . I giapponesi, semplicemente, non si pongono il problema.
RispondiEliminabe', oddio... da noi abbiamo il proverbiale "Crocifisso in sala mensa", preso da Fantozzi...
EliminaSatirico, appunto. La comicità sta proprio nell'esagerazione e nella blasfemia. Paolo Villaggio sapeva cosa toccava con quello sketch, i giapponesi no.
EliminaSi, ce ne sono parecchi di esempi, in merito.
RispondiEliminaAnche gli EVA si sparano la medesima posa, mi ricordo.
Perche' anche in mancanza della struttura apposita, la posizione e' inequivocabile.
E anche Kenshiro finisce uguale (anche se non proprio identico) nel primo combattimento contro Kaioh.
E pure Shu, che viene costretto a portare una pietrone enorme. A forma di?
Croce, appunto.
La puntata del Grande Mazinga me la ricordo bene, anche per il mostro guerriero di turno (Mamires, o Ramires) che e' davvero orrendo.
E per la prima comparsa ufficiale di Demonica, la nuova fortezza volante.
E pure Jeeg finiva crocifisso, nella puntata in cui riportavano in vita Himika.
Al di la' degli inevitabili rimandi al cristianesimo, ho come idea che il supplizio stesso solleticasse non poco la fantasia, da quelle parti (e infatti molti venivano presi pure a frustate, una volta messi in quella scomoda posizione).
Insomma, ho sempre pensato che un minimo di sadismo innato ce l'abbiano sempre avuto, i giappo.
Sbaglio?
Senza contare che i cristiani sono stati perseguitati parecchio anche laggiu'.
E che la crocifissione fosse proprio il metodo preferito per giustiziarli, in spregio alla loro fede.
Solo che li' andavano piuttosto per le spicce: subito dopo essere stati appesi, una botta di lancia nel costato e via andare.
Considerando che e' una morte davvero orribile, forse gli facevano pure un favore.
Leggevo tempo fa un articolo (piuttosto forzoso in certi passaggi, ma che tutto sommato aveva qualche valido spunto di discussione) che molti anime robotici di vecchio stampo avevano un sacco di rimandi al Vangelo.
E che uno dei motivi per cui hanno avuto presa qui in Italia e' stato proprio il fatto che molti di noi, che all'epoca erano bambini e presumibilmente alle prese col catechismo e affini, ci abbiamo rivisto istintivamente un rimando religioso.
Mai stato troppo attratto, eh. Pero' quando ho visto Toki per la prima volta mi sono detto "Ma chi e'? Gesu'?!"
Beh, l'idea che si facesse largo tra i soldati che volevano arrestarlo a suon di pugni mi ha sempre divertito.
Poi sapete com'è'...da un grande potere derivano grandi responsabilita', ho altri progetti, ai piani alti hanno deciso diversamente...e cose del genere, per dirla alla Holden.
Si fa per scherzare, eh. Non voglio offendere nessuno e massimo rispetto per tutti.
Bell'articolo, comunque.
Molto interessante.
Ah, gia'.
EliminaPure Burt, nell'ultima parte.
E la croce su cui Kaioh fa appendere Ken e' a forma di orsa maggiore, ovviamente.
Grande doc, sempre molto interessanti queste spiegazioni! Onestamente non me l'ero mai posto il problema...
RispondiEliminaInteressante. Ho sempre pensato che tale citazione venisse da un evento storico accaduto nel 1597 in cui vennero crocefisse 26 persone come monito per chi volesse convertirsi.
RispondiEliminaNo, le persecuzioni nei confronti dei cristiani non c'entrano. E non c'entra di per sé neanche il fatto che in vari periodi storici si sia usata la croce come supplizio anche nell'arcipelago nipponico (è strutturalmente molto semplice, e non l'avevano inventata se è per questo neanche i romani).
EliminaC'entra, come detto, un precedente televisivo specifico che ha influenzato, sin da subito, ogni tipo di produzione televisiva per ragazzi - vale a dire altri tokusatsu e anime - a partire dal '72.
Se fossi giapponese direi "eeeeeeee", ma siccome no dico solo "super Interessante come sempre". Avevo dato per scontato il parallelismo cristiano ma invece.... Puetroppo mi sono perso il diorama dal vivo per qualche mese d'anticipo mi sa.
RispondiEliminaMa Zoffy è il Franco di Aldo, Giovanni e Giacomo degli Ultramen?
RispondiEliminaL'irreprensibile Zoffy.
EliminaAvendo un ruolo di comando, scelsero questo nome - pare - dal greco Sophia, saggezza. Il suo nome, in katakana, è scritto ゾフィー ("Zofi").