Mazinger Z Nendoroid: un adorabile Mazinga Z capoccione

Mazinger Z Nendoroid Mazinga Z Good Smile Company

Il principale vantaggio di avere lo yen ai minimi storici nei confronti dell'euro è che se vai in Giappone, lì costa tutto meno. Anche molto meno. Il che si è tramutato, durante l'ultimo viaggio, nella scusa perfetta per tornartene a casa con un sacco di nuove action figure. Come un paio di X-Men della Medicom (ne parliamo nei prossimi giorni) e come questo Mazinga Z capoccione, sì [...]

Mazinger Z Nendoroid Mazinga Z Good Smile Company

Trattasi di un Mazinga Z della linea Nendoroid, della nipponica Good Smile Company. I Nendoroid sono delle action figure in giro ormai da quasi vent'anni, caratterizzate da una reinterpretazione in stile super deformed (o kawaii, o chibi, o come vi pare) dei soggetti ritratti. Corpi piccoli e graziosi, capoccioni enormi.

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Questo è il contenuto della confezione, con vari accessori e basetta di sostegno. 

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L'Hover Pilder (per i nostalgici: Aliante Slittante) di Koji Kabuto, alias Ryo Kabuto, alias Vincenzo Caputo, da inserire nella capoccia di Mazinga, dopo averlo tirato fuori idealmente dalla sua piscina svuotabile copiata dai Thunderbirds, e dopo averne piegato le ali.

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Ora, il look SD può piacere o meno, certo, ma la resa dei colori metallici e dei materiali è ottima, la figure è snodata e rende grande protagonista di qualsiasi scrivania ove si voglia collocarla l'arma suprema dello Z, il mitologico più che mitico Rocket Punch (che Go Nagai ideò ispirato dalla sua Sirene in Devilman).

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Nel senso che c'è tanto d'effetto trasparente per simulare la partenza del rochettopanciiii, con (se volete) onomatopea e punto esclamativo.

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Oltre al pugno a razzo, c'è una coppia di Iron Cutter (Scure Atomica)...

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...e c'è il Jet Scrander, lo zainetto con le ali di Mazinga, con cinturone bianco da agganciare sul davanti. La base trasparente serve evidentemente per esporre il modellino in posa aerea. 

Questo è sostanzialmente quanto. Ma tornando al punto di partenza del discorso, c'è che a Tokyo hai pagato il tutto circa 35 euro: era usato, anche se ancora "unopened". Da noi, in Rete, si trova almeno al doppio, e quei soldi non sai se ce li avresti mai spesi. Probabilmente no. 

Detto ciò (ciò), la tentazione di affiancargli anche il Gureto è - appropriatamente - grande.



Commenti

  1. Mi fa molto "Noi robot" (chi sa, sa!)... :-)

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    1. Un gran peccato che (per ovvi problemi di licenze) il buon Stefano non possa pubblicare in volume anche loro... Adoravo.

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    2. Boh, se non erro li aveva messi come "rubrica" in fondo ad alcuni volumi dell'edizione 2017 di Volt. Non ho idea se i detentori dei diritti si siano lamentati...

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