L'Era di Apocalisse: i nuovi design di Wolverine e compagni (e come tutto è nato nel cartoon degli X-Men)
L'era di Apocalisse (Age of Apocalypse) è una delle saghe più amate degli X-Men e, più in generale, dei fumetti Marvel degli anni 90. Una delle ragioni principali è che in questo mondo alternativo, senza Xavier e dominato da Apocalisse, gli X-Men hanno costumi, aspetto e vite molto diversi da quelli che conosciamo. Ma da dove saltavano fuori quei nuovi design per Wolverine e gli altri? E davvero tutto è nato dal cartoon degli X-Men? (Sì) [...]
Un po' di contesto: il crossover L'Era di Apocalisse coinvolge, dall'inizio del 1995 fino all'anno successivo, tutte le testate mutanti dell'epoca, che cambiano momentaneamente titolo. Uncanny X-Men diventa così Astonishing X-Men, X-Men muta in The Amazing X-Men, Wolverine in Weapon X, Excalibur in X-Calibre. E ancora: Factor X (X-Factor), X-Man (Cable), Gambit and the X-Ternals (X-Force), Generation Next (Generation X).
Lo spunto iniziale è che il figlio di Xavier, Legione, torna indietro nel tempo per uccidere Magneto, ma fa fuori per errore suo padre. In questa realtà alternativa, Apocalisse e i suoi cavalieri hanno così gioco facile a conquistare il pianeta, e la resistenza è guidata dagli X-Men di Magneto.
La storia dei singoli X-Men e dei vari gruppi di cui fanno parte è pertanto andata diversamente: Wolverine, ad esempio, ha una sola mano e sta con Jean Grey. Rogue è sposata con Magneto. Dei team fanno parte mutanti che sono stati negli X-Men tradizionali solo in passato, come Sole Ardente e Mimo (Calvin Rankin).
Ma chi ha ideato i nuovi costumi? La risposta, essenzialmente, è: un po' tutti i disegnatori coinvolti. L'albetto che vedete qui sopra (nella foto le due copertine, fronte e retro), X-Men: Year of the Mutants - Collector's Preview, pubblicato dalla Marvel a inizio '95, mostra gli sketch di alcuni di quei nuovi look, con la spiegazione a fronte dell'artista che se n'è occupato.
Vediamo qualche esempio significativo.
Il Logan non più "guercio" ma monco, con il costume blu scuro con alcuni elementi rossi, è opera di Adam Kubert, all'epoca disegnatore regolare del mensile di Wolverine.
Kubert spiega di aver creato questo design in un'ora scarsa di tempo: quella che gli era stata data dall'editor Bob Harras per tirare fuori qualche idea. In seguito aveva provato anche altre soluzioni, ma nessuna funzionava come quella. Anche la mano mancante era farina del sacco di Kubert: Wolverine l'ha persa in uno scontro e si è fatto attaccare quella struttura metallica prima che la mano ricrescesse.
Ok, ci tocca parlare anche di Ciclocchio. Questo look decisamente più badass di quello ordinario nasce dalla matita di Steve Epting, artista con un tratto che chi scrive ha sempre trovato deliziosamente elegante. Qui Ciclope è il figlioccio di Sinistro e lavora, insieme a Havok e altri mutanti, per l'Elite Mutant Force, al servizio di Apocalisse. Anche se in realtà...
Il ciuffo copre la ferita e l'occhio mancante, omaggio di un incontro ravvicinato con gli artigli di Wolverine. Con un occhio solo, dopo tutto, il nome da battaglia è ancora più calzante.
Quello della nuova Rogue è uno dei design più memorabili della saga, e lo dobbiamo a Joe Madureira. Nell'albo, Joe spiega che ha voluto dare un look più stiloso al personaggio, che qui è del resto la first lady dei mutanti. Il che spiega le maniche da sfilata abbinate alla tuta da combattimento. Del taglio di capelli non si parla, ma ricorda molto quello di Motoko Kusanagi nel Ghost in the Shell di Shirow. Torniamo su questa cosa tra un attimo.
Il Colosso un po' pirata, un po' signore, con la bandana e le parti corazzate del costume è di Chris Bachalo, che ne dice: "Colosso è un leader e il suo costume riflette il suo background militare, le guerre che ha affrontato". Le parti rosse del costume e la bandana, prosegue Bachalo, servono a coprire le cicatrici e interi pezzi del suo corpo che ha perso in battaglia.
Questa Jean Grey, con il tatuaggio sul volto e un costume con gli stessi colori di quello del suo compagno, Wolverine, è dell'altro fratello Kubert, Andy. "Ho cercato di mostrare con il suo costume il fatto che i viaggi con Logan l'hanno resa un personaggio più tosto, ma comunque elegante e sexy".
E veniamo a quello che è da sempre uno dei personaggi Marvel preferiti di chi scrive, Sole Ardente. Altra creazione di Joe Madureira, questo celebre design tutto fiammeggiante, con la bandiera giapponese sulla maschera, è giustificato dal cambio ai vertici del mondo mutante.
Laddove, spiega Madureira, Xavier spingeva i suoi X-Men a controllare i propri poteri, in quelli di Magneto si deve dare tutto e subito, perché c'è una guerra per la sopravvivenza da combattere. Shiro Yoshida, in questa realtà, è così perché ha spinto al massimo il suo potere, bruciando il proprio corpo fino al punto che sono rimaste solo le fiamme.
Inutile dire che il team sulle pagine di Astonishing X-Men di Madureira, con Rogue, Sunfire, Blink e gli altri, erano e restano per te il volto dell'Era di Apocalisse. Le influenze anime nello stile di Mad erano solo uno dei tanti volti dell'anime invasion in corso negli USA, che aveva investito con forza anche i comics.
Quello che non tutti sanno dell'Era di Apocalisse, però, è che l'idea è nata nel cartoon degli X-Men. Nel quale appaiono già molti di questi nuovi costumi. Com'è possibile?
Gli episodi 9 e 10 della quarta stagione di X-Men: The Animated Series - per la storia del cartoon degli Insuperabili X-Men, com'erano chiamati da noi, c'è questo lungo post - andarono in onda negli Stati Uniti il 9 e il 16 settembre del 1995, quando il crossover L'Era di Apocalisse era già in corso nei fumetti da diversi mesi. Il calcio d'inizio era stato infatti l'albo X-Men: Alpha, uscito il 27 dicembre del '94 (data di copertina: gennaio 1995).
La saga a fumetti era però nata proprio prendendo ispirazione da quel doppio episodio della serie animata, "One Man's Worth", che ovviamente era stato messo in lavorazione molto tempo prima. Nel libro X-Men: The Art and Making of the Series si racconta che uno degli showrunner della serie, Eric Lewald, immaginò le conseguenze di un mondo senza Charles Xavier, ispirato a sua volta da La vita è meravigliosa di Frank Capra.
Quell'idea è piaciuta negli uffici Marvel e si è deciso di tramutarla in un mega-evento mutante lungo un anno.
I due episodi di "One Man's Worth" presentano diversi elementi in comune con quanto visto su carta: l'uccisione di Xavier nel passato (qui opera di Trevor Fitzroy e Bantam su ordine di Master Mold) dà vita a un 2055 alternativo in cui i mutanti guidati da Magneto lottano per la propria sopravvivenza.
Wolverine è sposato qui con Tempesta e pure qui Alfiere è l'elemento fuori dal tempo chiamato a risolvere la situazione. Solo che risolverla vuol dire cancellare l'amore tra Wolverine e Tempesta e la loro vita insieme.
Lewald ricorda ancora oggi quei due episodi come i suoi preferiti in assoluto di tutta la serie animata degli X-Men.
La cosa interessante è che, a un certo punto, la produzione degli episodi e la saga a fumetti si sono evidentemente sovrapposti. In altre parole, tempo di arrivare ad animarli, quei due episodi, e il crossover su carta a essi ispirato era già in rampa di lancio.
Sia pur MOLTO fugacemente, s'intravedono così sullo schermo per una frazione di secondo anche il nuovo Sole Ardente, Sabretooth con Wild Child, Olocausto, Colosso e altri personaggi in versione Era di Apocalisse (tra cui Mimo), impegnati a combattere contro dei simil-Avengers guidati da un finto Capitan America.
Sull'artbook si legge che i look nuovi, come quelli cyberpunk di Logan, Bestia e Ororo, sono di Frank Squillace, mentre gli altri sono stati realizzati partendo "da design esistenti". Tutto torna, insomma.
io all'epoca ero piccolo e non leggevo niente di Marvel, ma ricordo che le copertine di PSM di Joe Madureira mi piacevano tantissimissimissimo.
RispondiEliminaEra sua anche quella del primo numero di PSM (Resident Evil). Sul sito ufficiale di Madureira ci sono tutte le sue cover per PSM USA, con sketch, art originali e qualche inedito: https://www.joemadart.com/updatepages/gen-updates-2018-09-30-joemadart-com-update-31-all-psm-magazine-covers-some-extras.php
EliminaMorrison scrisse che Scott Summers trova sempre il modo di uscire da una situaz di pericolo/minaccia. Più o meno. In almeno un numero della sua ru, mi sembra uno di Igor Kordey, dimostra di aver un bel cestino pieno di opzioni. Lungi da me paragonarmi a Grant, ma penso che il senso del personaggio è nel fatto che Ciclope ti guarda, ti giudica ed emette la sentenza. Alle spalle non ha la legge come Dredd, ma il trauma dell'abbandono e l'incidente che ha "rovesciato" il suo potere mutante è una trovata per rendere catartico il raggio ottico. Anche io trovavo lo Epting di X-Factor elegante, sebbene sentissi la mancanza di quello scatenato e tompalmerizzato degli Avengers. Oggi è sicuramente più fotorealistico, ma nel passaggio ha perso qualcosa nella cinesi, come Deodato jr per esempio. Ho tutte quelle storie e mi fa sorrdere il fatto che siano state un bestseller in America, sebbene almeno un paio di sceneggiatori, Ellis e Nicieza, non abbiano amato lavorare sulle testate mutanti. Come diceva il tale, non è detto che se sul set tutti vanno d'amore e d'accordo, il film poi sarà un capolavoro...
RispondiEliminaOttimo post che sembra uscito dal 2014 (cit.) avevo sempre avuto molte curiosità su questa saga che avevo sempre fatto fatica a collocare cronologicamente (la realtà è la fantasia si intrecciano sul serio)...all'epoca ero fissato con il cartoon da noi presentato come Insuperabili X-Men come poche volte mi è capitato...belle le due filosofie Magneto/Xavier a confronto e soprattutto si comprende come i due si stimassero sul serio...
RispondiEliminaCredo sia il momento di recuperare un'opera omnia per quanto con i crossover la vedo dura...
P.S. Doc e' la prima volta che non ti sento prendere Ciclope per il qlo!!!!
Incredibile a dirsi, ma il Ciclocchio dell'Era di Apocalisse mi stava molto meno sui maroni di quello tradizionale: a lui, l'assenza di Xavier, non aveva fatto che bene ;)
EliminaHo ancora i numeri uno originali di questa saga. Una gran bella idea della casa delle idee
RispondiEliminaDoc, un giorno riuscirò a convincerti che Cyke è un gran personaggio e dipende da chi lo scrive, purtroppo a lui si sono dedicati tanti scrittori che l'hanno un po' rovinato.
RispondiEliminaLa saga mi colpì molto. Mi chiesi perché alcuni personaggi, di fronte a stimoli simili, reagissero in maniera diversa (perché, ad esempio, Scott Summers era rimasto tutto sommato un eroe, mentre Alex era diventato un fior di stronzo? Come era possibile che Hank Mc Coy fosse il sadico torturatore noto come Bestia Nera?), spingendomi a guardare anche le versioni "ufficiali" in modo diverso. Ma la cosa che mi colpì di più fu Generation Next. Sia perché vi era uno dei personaggi più odiosi e disgustosi del fumetto tutto (lo Sugar Man, quanto avrei voluto entrare nelle pagine per farlo a pezzi io stesso!), sia per la durezza della storia tutta, sia per il finale: Colosso lascia indietro la squadra, che lotta con ardore ma senza speranza come gli spartani alle Termopili, per salvale Ilyana, poi orna indietro per aiutare i sopravvissuti, apre a fatica il pesante portone delle miniere dove si stava consumando l'impari lotta, e si trova di fronte una scena di tale violenza e disperazione che chiude il portone, senza né provare a salvarli, né unirsi a loro, per morire assieme in battaglia. Senza parole!
RispondiEliminaScott
Ho riletto il tutto con gli omnibus, qualche tempo fa, e quel Generation Next è davvero un bel capitolo del crossover.
EliminaLa bravura del team di scrittori fu anche quella di andare tra le righe delle caratterizzazioni dei personaggi, senza fermarsi alla loro immagine superficiale. Alcuni aspetti estremi di determinati personaggi furono evidenziati dallo stress test dell'ambientazione del mondo di Apocalisse, evidenziando come l'assenza o la presenza di Xavier fosse cruciale nella maturazione di alcuni personaggi. Ecco perché vediamo un Hank mcCoy così freddo e interessato solo al perseguimento della scienza, mancando completamente ogni bussola "umanistica" dell'educazione alla Scuola. Ci fu anche una storia di Mark Waid, in cui la Bestia Nera tornò nel mondo Marvel ufficiale per sostituirsi brevemente all'Hank di quella realtà, in cui viene spiegata molto bene la sua psicologia. Colosso è un'altro di quelli che colpisce nel suo comportamento, ma negli ultimi anni l'avevamo anche visto abbandonare la scuola ed essere profondamente ferito dalle traversie dei suoi familiari. Altra bella trovata fu il concilio di umani superstiti, pieno di eroi Marvel senza poteri ma comunque in grado di combattere e opporsi.
RispondiEliminaScusa Doc, magari mi è sfuggito, nel paragrafo su Rogue dici che riprendi dopo il riferimento a GitS, ma non mi sembra di averlo visto. E comunque si, il taglio di capelli e la posa è proprio da Kusanagi. :)
RispondiEliminaBeh, dopo ho scritto "Le influenze anime nello stile di Mad erano solo uno dei tanti volti dell'anime invasion in corso negli USA, che aveva investito con forza anche i comics." :)
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