Kentozzi in Apollo Credici (Kentozzi Christmas Special '23)
Una delle cose che la qui presente cumpa di cultori di deboscia voleva rivedere di più, a quanto pare, oltre ai Riassuntoni dei Cavalieri dello Zodiaco ad Asgard, erano le storie di Kentozzi. E allora eccoci a rinverdire una tradizione natalizia dell'Antro, il Kentozzi Christmas Special. Con un altro fotoromanzo vintage in cui Ken e Barbie parlano di mitologia. E il premio che Kentozzi stringe in mano, qui sopra? Ci arriviamo tra un attimo [...]
La cosa meravigliosa della rubrica di Kentozzi, è che quando vai a pescare i fumettini di cui non si è ancora parlato, soprattutto tra quelli vintage de Il giornale di Barbie degli anni 80, salta fuori davvero di tutto. Come questa storia in cui Skipper è a letto malata, chiede con urgenza l'aiuto di Barbie e quella arriva già con la mano sinistra caricata a manrovesci, per rimetterla al suo posto, come si permette?
"Sì, nella mitologia ci sono dei racconti meravigliosi! Mi piace immaginare gli dei dell'antica Grecia: Giove, re [sarebbe padre, ma vabbè] degli dei, Venere, la dea..." eccetera, attacca Skipper con un pistolotto da insopportabile precisina prima della classe.
Per zittirla di nuovo, a Barbie basta mostrarle che pure la mano destra è già carica.
E insomma, quale allegra storiella mitologica racconterà mai alla sorellina? Quella di Dafne e Apollo. Cioè la storia di un dio rattuso e ossessionato che stalkera una povera ragazza indifesa e questa diventa alla fine una pianta? Dai, non è possibile. Sarà una sua versione edulcorata, ti sei detto.
Povero stolto.
Intanto, Apollo è ovviamente Kentozzi, e viene descritto come "bellissimo e imbattibile nel suonare la lira e nel maneggiare l'arco". E infatti la corda dell'arco, tanto che è imbattibile nel maneggiarlo, la sta tendendo con il polso.
Combinato come uno scappato di casa dell'Olimpo, con in testa un elmo fatto con il cartone del pandoro e il capok dei cuscini, insomma come un genuino capokkia, il "divino" chiede a dei marinai/boscaioli/francescani inventori del primo termosifone a tronchi di pino della storia, di costruirgli un tempio di cera e piume, ché la favola dei tre porcellini non gli ha insegnato evidentemente una ralla di niente.
Il racconto viene interrotto da Ken, che se ne esce subito con questo fatto che una volta lo hanno chiamato Apollo. A Roma, e la A era vocativa. Alla risata forte, di naso, di Barbie e Skipper si unisce pure lo spirito di Gian Lorenzo Bernini.
Ok Apollo, ma Dafne? Era, racconta l'Algida - mentre un esaltato Kentozzi ripete "Sì... Sì!" seduto malissimo sul tavolino della macchina da cucire - una ragazza solitaria, indomita e selvaggia che scorazzava nei boschi con i suoi can... I CANI MOSTRO! SONO TORNATI!!!
Apollozzi si imbatte in Dafne, la quale, di fronte a un dio in sottoveste che monta un cavallo con una sella western di tipo duemila anni dopo, fugge comprensibilmente impaurita. Apollo si lancia al galoppo, con tale grazia divina che per poco non si strozza da solo con la corda del suo arco.
Lasciato il cavallo, prosegue a piedi, e sempre per quella cosa della grazia olimpica, ciambuca dopo due passi e rischia di ruzzolare a terra come il peggiore dei pirla.
Qui la faccenda si complica, perché di Dafne è invaghito anche un famoso allevatore di cavalli chiamato Leucippo. Il quale, per avvicinarsi alla schiva Dafne, viene convinto dalla sua amica Cirene, elegantissima con la sua fascia fatta con il nastro argentato per i pacchi regalo, a travestirsi da donna.
Ma intanto la faccenda si complica ancora, perché nel luogo dove Dafne, che ricordiamo è una ragazza schiva e solitaria, va a fare il bagno con un gruppo di amiche per commentare gli over di Uomini e Toghe, non lo so, ci sono altre due tipe che stanno studiando la coreografia delle Bangles per Walk Like An Egyptian, in un bellissimo stagno paludoso al limitare di una tundra siberiana.
Il racconto viene interrotto da Ken, che se ne esce subito con questo fatto che una volta lo hanno chiamato Apollo. A Roma, e la A era vocativa. Alla risata forte, di naso, di Barbie e Skipper si unisce pure lo spirito di Gian Lorenzo Bernini.
Chi si fosse perso le puntate precedenti, sappia che queste mostruosità aliene spacciate (male) per cani fanno di tanto in tanto capomostrolino nelle storie e nelle pubblicità dell'Algida, con l'unico scopo di terrorizzare chi le legge/guarda.
"Venite, torniamo a casa", dice Dafne, che vuole tornare dal padre malato.
"BU! BU! BU! BU! BU!", rispondono i canimostro, con cori rivolti all'ex centrocampista della squadra, oggi in campo con gli avversari.
"BU! BU! BU! BU! BU!", rispondono i canimostro, con cori rivolti all'ex centrocampista della squadra, oggi in campo con gli avversari.
"Ma scusa, Leucippo non poteva scriverle?", la butta lì Kentozzi, che probabilmente pensa che nella Grecia mitologica ci fossero pure le raccomandate con ricevuta di ritorno e la ChriStMaS Card della Omnitel con la foto di Megan Gale.
Skipper lo zittisce con la dolcezza che tutto il barbieverso le riconosce: "A quei tempi, a uno come te, AVREBBERO TAGLIATO LA LINGUA". Barbie nella scena non si vede perché per il suo manrovescio accittatorio sta prendendo la rincorsa.
Non fosse per quel renziano "Rasserenati", che già lascia presagire la tragedia dietro l'angolo.
E IMPERATORI ROMANI.
E la foto iniziale, con Kentozzi che impugna quel premio? Questa storia mitologica di Kentozzi è all'incirca del 1986. Qualche anno dopo, sul catalogo Mattel americano del 1989, appare uno dei pochi, rari, ma diciamo pure unici momenti di rivalsa di Kentozzi, questo burattino senza fichi azzerbinato e genuflesso di fronte al potere dell'Algida. Nella linea "Superstar Barbie" c'era questo Ken elegantissimo, nel suo smoking fatto con l'involucro interno delle barrette kinder e un paio di pantaloni del pigiama.
Lo vediamo, emozionatissimo, mentre ritira un premio finalmente tutto suo, stringendo la mano a se stesso:
solo che non è un Oscar, è un "Barbie Award". E due secondi, tanto, dopo l'Algida si piglia pure quello (foto piccola, nel riquadro a sinistra).
E Kentozzi muto, o viene Skipper e ci taglia la lingua.
Come sempre, un enorme grazie ad Elisabetta/Lilletta Ely per le scan:
seguite il suo canale YouTube!
....tra il povero Pitone della Sila e il cugino degli Arcadia (e le altre millemila arguzie), lo studio legale ricomincia a sganasciarsi.... memorabile ritorno di una delle rubriche più folli e amate, Grazie Doc!!!!
RispondiEliminap.s., la settimana scorsa ho avuto, come giudice, una gara automobilistica in cui gran parte dello staff era di Cosenza e dintorni, compresa la mitica Luzzi.... ovviamente si è parlato del Biondo....
Ahahaha! Il mito imperituro del biondo di Luzzi, aka "Centulì".
EliminaAnche Kentozzi. Qui volano genuini momenti emozione per un ritorno in grande stile dell'Antro.
RispondiEliminaGrazie per il bel regalo Doc!
Non è finita qui: il regalo di Natale alla cumpa arriva il 24 ;)
EliminaKentozzi non si smentisce mai, neanche nella sua versione mitologica :D
RispondiEliminaMa Skipper che così a tradimento ci entra nel campionato dello STACCE?
RispondiEliminaNon c'è più religione (politeista).
Eliminache belli questi revival delle antrorubriche! Mancherebbero giusto giusto le pubblicità di topolino...
RispondiEliminaMa, soprattutto "vorrei che tu BENEDISSI..."??!!
RispondiEliminaHo le lacrime dal ridere! (di nuovo)
RispondiEliminaLa doppietta di STACCE di Skipper a Ken ha reso Olenna molto orgogliosa.
Questo Apolozzi/Kenpollo è veramente uno dei momenti più sublimi del Barbieverso!
Grazie Doc per tutti i regali di Natale sul blog!
"QUANDO ERO PICCOLA mi raccontavi le favole" - perché, adesso cosa sei, razza di servitrice sfidata del Diavolo???
RispondiEliminaIl primo termosifone ad tronchi di pino... Leucippa 😁😁😁😁 Doc sempre in STRAforma!!
RispondiEliminaMamma mia la nostalgia Canalis delle storie del nostro Kentozzi 🥲
RispondiEliminaApollo a Roma con la A vocativa mi ha fatto sgamate in ufficio, lo ammetto 😂😂😂
Mi manca il mago Mirkos
Tra l'altro Giove era dei romani e no dei Greci... fa tanto la precisina ma prende una bella cantonata
RispondiEliminaDunque...riassuntone cavalieri, fatto.
RispondiEliminaListone regali, fatto.
Kentozzi...fatto anche questo.
Beh...che dire se non grazie, Doc.
Di cuore.
Senza scadere nella ruffianata gratuita, voglio dire che senza che tre/quattro post irrinunciabile non e' davvero Natale.
Aspetto quello sugli auguri, come sempre!
Grazie ancora.
Chiedo venia per gli errori.
EliminaLa solita tastiera...
Hanno trasformato Kentozzi in un Dio per raccontare una storia in cui un Dio fa una figura di melma.
RispondiEliminaMolto appropriato.
Sempre qualità altissima delle storie di Kentozzi, e tu Doc sempre in fortissima!
RispondiEliminaGrazie!
*formissima, cacchio di t9
EliminaTi si vuol sempre tanto bene Doc!
RispondiEliminaGrazie per aver ascoltato le mie preghiere su Twix
Attendiamo il regalo dell'Antro e il fine anno con la definizione del 2024
Queste sono le rubriche che ci sono sempre piaciute a noi antristi, anche più di un film zozzo tedesco, grazie Doc!
RispondiEliminaallora c'è speranza anche per Gundamiana....;-p
RispondiEliminaGrazie mille per il ritorno di Kentozzi! Anche se questa storia l’avevi già commentata nel giorno di San Valentino del lontano 2013 è sempre piacevole leggere le tue righe. Ne approfitto per fare gli auguri a te ed a tutti gli Antristi.
RispondiEliminaMax Fiorito
mi aspettavo pero' un commento sul film di Barbie...
RispondiEliminaDiludendo...:D
Ho impiegato almeno un'ora a leggere questo post perche' le lacrime delle risate mi hanno resa 'ngusciata (come si dice a New York downtown) praticamente ogni tre righe. Capolavoro Luminoso, Puro e Salvifico (e dall'Arco D'Argento): sto meditando seriamente di utilizzarlo per una lezione di storia dell'arte greca. (Son sempre mi: RoPuRos in anonimato forzato)
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