Elden Ring, mortacci de Pippo (Pippo è il cavallo)

Elden Ring docmanhattan Antro

Sì, hai presente che in realtà il cavallo di Elden Ring si chiama Torrente, come quei film polizieschi spagnoli scemi. Ma in quanto destinatario di almeno il 75% dei tuoi improperi - ci arriviamo subito - Pippo, e soprattutto Mortacci de Pippo, ti sembra più adeguato. Stai giocando ad Elden Ring da 45 ore (non consecutive), sei arrivato al livello 70 e sì, il tuo Senzaluce, che all'inizio era pur un samurai, è diventato all'improvviso il cugino scappato di casa di Raoul di Ken il Guerriero [...]

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Non hai ancora finito il gioco, ovviamente, e quindi le tue non possono che essere considerazioni parziali. Ma a furia di prenderle e darle, nell'Interregno, un'idea te la sei fatta, e pure piuttosto chiara. E te la sei fatta perché da quando è uscito Elden Ring non riesci a staccartene, ci giochi appena puoi, 

ed è il primo open world da un sacco di tempo a questa parte che non ti precipita in quella straniante sensazione di vuoto. L'horror vacui del fare sempre le stesse cose, quando quelle cose sono in genere raccogliere funghi e ammazzare animali indifesi. 

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MA PURE QUI SI RACCOLGONO FUNGHI E ACCOPPANO I PARENTI DI BAMBI!

Sì, ma è diverso. Lo è perché l'attività micologica e la caccia sono un riempitivo: utili sì a crearti davvero strumenti di sopravvivenza come frecce, dardi e fialette puzzolenti di Carnevale del '93, ma riempitivo. 

Sei arrivato ad Elden Ring dopo una ventina di ore a Horizon Forbidden West su PS5. Visivamente pazzesco (un altro mondo, davvero), bella storia, ma a un certo punto non ne potevi più di seguire la stessa trafila che gli open world si portano dietro e ti piazzano sotto il naso praticamente dal primo Assassin's Creed. Quindici anni fa. 

Raggiungi il punto X, smantella il covo Y, porta a termine delle missioni secondarie di cui non frega un cavolo a nessuno, ma figurati cosa vuoi che importi a te.

Perché, dirà qualcuno, una mappa la devi riempire, e i free roaming alla fine sono tutti così. Beh, non tutti. Quelli che ti sono rimasti più nel cuore sono i titoli che accanto a questo tipo di attività, una sorta di lavoro che in pratica porti avanti per gioco quando non sei al lavoro vero, hanno infilato sorprese, zippato ovunque possibile cose da scoprire. 

Succedeva negli ultimi GTA e nel bellissimo Red Dead Redemption II, succede in Elden Ring.

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(Burn baby burn) disco Interregno

IL DOLOROSO GUSTO DELLA SCOPERTA

Sì, pure qui c'è del riciclo (visto un drago li hai visti tutti; e lo stesso vale per catacombe, tombe e Legacy Dungeon con le sorpresine kinder dei vecchi Souls), ma la voglia di vedere e scoprire è infinita. C'era già nei Souls, quel brivido di spingerti in un terreno inesplorato, dove tutto era chiaramente al di sopra della tua portata in quel momento, e sapevi che saresti morto alla prima occhiataccia. Qui è semplicemente tutto pompato a mille.

Ogni rudere può nascondere un miniboss, un'arma o un pezzo d'armatura; un bastone che ti aiuti a lanciare degli incantesimi più decenti, le ceneri di guerra (e soprattutto quelle degli spiriti) che ti faranno svoltare al prossimo confronto epico. 

È esattamente quel fantasy pericoloso e oscuro che hai sempre sognato dai tempi in cui guardavi il cartoon di Dungeons & Dragons in TV, in cui una mappa enorme può regalarti scoperte e infamate ovunque. Dandoti però anche tutta una serie di modi diversi per affrontarle.

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(SI CHIAMA DEL RESTO TORRENTE, NON FULMINE)

Già solo il cavallo/caprone Torrente-Pippo, che proprio quando non deve ti scompare da sotto il culo, perché hai cliccato per sbaglio L3 - e ti molla a tradimento davanti alla furia di un boss dal quale stavi cercando di allontanarti - apre tutto un ventaglio di possibilità inedite negli scontri combattuti in sella. Allo stesso modo, dà al gioco una verticalità sconosciuta agli altri Souls. 

Non solo il Senzaluce ora salta, irridendo i suoi predecessori che nei vecchi capitoli si fermavano davanti a un implacabile dislivello di 15 centimetri, ma il suo cavallo magico si esibisce in leggiadri doppi salti alla Super Mario. Ora si scalano con agilità le rocce e si scende sicuri dai dirupi.

L'approccio aperto ad alcuni boss minori (ma anche alcuni di quelli principali, i semidivini figli di Marika, eccetera. Complimenti, Martin, per una storia identica a quella di tutti gli altri Souls) consente ora la fuga e le tattiche di guerriglia. L'assalto a castelli e accampamenti dei soldati incoraggia tecniche stealth e piedi veloci da ninja, come solo in Sekiro

(SI CHIAMA DEL RESTO TORRENTE, NON FULMINE)  Il cavallo/caprone Torrente-Pippo, che quando non deve ti scompare da sotto il culo, perché hai cliccato per sbaglio L3 - e ti molla a tradimento davanti alla carica di un boss dal quale stavi cercando di fuggire - apre tutto un ventaglio di possibilità inedite negli scontri combattuti in sella. Allo stesso modo, dà al gioco una verticalità sconosciuta agli altri Souls.   Non solo il Senzaluce ora salta, irridendo i suoi predecessori che nei vecchi giochi si fermavano davanti a un implacabile dislivello di 15 centimetri, ma il suo cavallo magico si esibisce in leggiadri doppi salti alla Super Mario. Come solo in Sekiro, si scalano con agilità le rocce e si scende sicuri dai dirupi.  L'approccio aperto ad alcuni boss minori (ma anche alcuni di quelli principali, i semidivini figli di Marika, eccetera. Complimenti, Martin, per una storia identica a quella di tutti gli altri Souls) consente ora la fuga e le tattiche di guerriglia. L'assalto a castelli e accampamenti dei soldati incoraggia tecniche stealth e piedi veloci da ninja.

LA DIFFICOLTÀ È NEGLI OCCHI DI CHI IMPRECA

Il discorso sulla difficoltà è uno di quelli che non puoi non affrontare se parli di uno dei titoli FromSoftware. Bene, sarà l'esperienza accumulata nei giochi precedenti - sei ormai campione del condominio di rotolata schiva-incantesimo - saranno soprattutto le meccaniche nuove, come gli spiritelli amici adatti a diversi tipi di tattiche, ma finora stai trovando questo capitolo molto meno bestemmioforo di altri. Soprattutto del citato Sekiro, il cugino nipponico dei Souls, bellissimo e crudele, con quel gameplay feroce, i suoi duelli mortali, i boss che non concedevano scappatoia alcuna.

Qui no. Qui non solo hai degli alleati ectoplasmatici anche in singolo, ma come già nel capostipite Demon's Souls, puoi industriarti per trovare la gabola. Per essere più stronzo del gioco. Quello lo avveleni, a quello attacchi l'herpes zoster, a quell'altro lo stordisci di frecce, lo subissi di cingomma nei capelli e lo finisci sputazzando il riso con la penna Bic.

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IL PICCOLO LORD ANCESTRALE

Se ti serve pompare una delle statistiche, per poter usare un'arma, avere più margine con gli incantesimi o poter evocare un certo spirito, ci sono aree in cui è facile farmare sin dall'inizio. Hai cercato di non approfittarne troppo, ma sei già arrivato al livello 70, con un personaggio non solo sgravatissimo in quanto a forza (in questi giochi sei sempre stato un adepto del melee più ignorante), ma con un bel repertorio di magie, stregonerie, maledizioni, magarìe, insulti gravi sulla famiglia. 

Ci sono ancora un paio di zone nuove in cui fatichi ad avvicinarti, ma nel resto della mappa ti muovi più sicuro e a tuo agio, come uno con un giumbotto nuovo. Tradotto: hai penato con i primi due boss (Morgott, Godrick), ma ti sei bevuto Rennala e Radahn al terzo o quarto tentativo. Usando gli incontri precedenti per studiare una tattica efficace, mettendola in pratica, esultando quando si rivelava vincente. I chitemmù vittoriosi sono molto più dolci di quelli della sconfitta, ovvio.

Elden Ring voto

E insomma, dai. Si va avanti spediti. Da un lato vorresti prolungare l'esperienza, e centellinar... ma chi vuoi prendere in giro? Non vedi l'ora di diventare un mostro super saiyan di massimo livello, e aver piallato ogni forma di vita ostile in tutto l'Interregno. 

Elden Ring è disponibile su PC, PS4, PS5 e Xbox One e Series X|S. Se fate in fretta, magari trovate ancora una copia dell'ottima Launch Edition.


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Commenti

  1. A livello di esperienza di gioco/difficoltà lo consiglieresti a uno che ha adorato/sta adorando Biomutant e Witcher 3?

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    1. L'esperienza è assimilabile, il livello di difficoltà più alto. Ma basta un po' di dedizione (e pazienza), nulla di impossibile.

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  2. Come promesso su FB, una cosa che mi sta aiutando molto nel gioco. Ma davvero molto. Magari viene utile anche a voi.

    [SPOILER]

    Tra gli spiriti evocabili, in assoluto quello che mi è stato più utile finora è stato il mercenario Kaiden (in inglese Kaiden Sellsword Ashes). Si ottiene sconfiggendo il boss di una delle catacombe. Soprattutto dopo averlo pompato un po' - ci pensa la tizia della Tavola Rotonda con la bancarella davanti al fabbro, dandole le piantine rimediate nelle altre catacombe e tombe in giro per la mappa - diventa una macchina da guerra.

    Ha reso semplicissimo stendere Rennala, dandole addosso nella seconda fase per impedirle di scagliare incantesimi, e più in generale mi ha permesso di battere in pochi secondi una dozzina di miniboss in giro per la mappa. È un cavolo di bulldozer.

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  3. Anche io sto sul binomio Horizon e elden ring. Lo ho solo messo e farmaco qualche ora, devo dire con spiriti ed evocazioni minore molto meno difficile del solito ( ho fatto il mio solito sventurato in mutande dall'inizio ma con stats 10 su tutto e livello basso...il top) dopo qualche ora sono già 25 con le peggio armi droppate o trovate, scudi enormi etc, come piace a me nei souls, il tartarugone ignorante ( Havel Is my God). Ora finirò Horizon poi mi ci dedico.

    Martin ha solo cambiato i nomi delle fialette e delle anime (rune) e copiato due cazzate di lore dal signore degli anelli.
    Più probabilmente ha solo incassato l'assegno e i giapponesi volponi fatto quanto sopra :D

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    1. Ah, sicuro.
      "Ci ha messo la firma".

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    2. Ah sopra intendevo FARMARE ma il correttore non era d'accordo.
      Per l'edizione consiglio, se la trovate, non la LAUNCH edition che alle fine ha tutte cosette abbastanza inutile dentro, il posterino niente di che, la toppa da stirare etc, ma la LAUNCH EDITION + STEELBOOK! (che è andata esauritissima infatti e costava quanto la launch edition).
      Quella se la trovate a prezzo di lancia vale assolutamente la pena a mio avviso...se no andrei di versione liscia a meno possibile ;)

      Ah e PPS
      SU PC è BUGGATISSIMO!!!!!!!
      Lo ho dovuto giocare su PS4, lo ho provato su PC ma sulla mia configurazione hardware ha dei problemi enormi, nelle aree aperte i nemici (e spesso anche il cavallo, galleggi in aria) sono invisibili, li vedi solo dopo che ti sei schiantato addosso. Ingiocabile ovviamente.
      Fate attenzione perchè ad oggi non ha ancora soluzione la cosa e dipende dalla sfiga di avere processore e scheda che, pure gestendo tutto a risoluzione massima, hanno sto problema.

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  4. Redferne:
    E rieccoci di nuovo nel vortice.
    A dirla tutta l'aspettavo, la tua rece.
    Sinceramente non capisco le polemiche sulla difficolta'.
    Dopo Demon's, i tre Dark, Bloodborne e Sekiro davvero c'e' gente che non sa cosa aspettarsi?
    Ho parecchie difficolta' pure io a giocarci, lo ammetto. Ma piu' che altro perché non riesco a dedicargli tutto il tempo che vorrei, purtroppo.
    E si sa che non e' certo un gioco da mezz'oretta e via. Al massimo quella la usi per potenziare il personaggio.
    Su Martin me lo immaginavo. Alla fine si e' limitato a incassare l'assegno e via.
    Ma si sa, basta il nome.
    Sono d'accordo sul fatto che ormai in certi punti e con certi mostri siamo un po' alla fiera del riciclo.
    Ma alla fine e' dal primo Dark che Miyazaki riprende scene e contesti, e non mi lamento.
    La struttura, quella e'.
    Ma non mi sono ancora stufato. Reggere, regge ancora alla grandissima.
    E quelle atmosfere da regno in rovina sono irresistibili.

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  5. Se non ricordo male Brandon Sanderson scherzò sull'ingaggio di Martin in quanto persona ignorante dei giochi e della lore, era una semplice battuta ma causò qualche malumore tra i fan. Mi domando come sarebbe stato un gioco con la trama scritta dall'autore dello Utah

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  6. Io sto giocando ad Horizon.
    Non so nemmeno se giocherò ad Elden visto che non sono proprio ferrato nei souls.
    Mi affascina l'open world, che da quanto ho capito è molto più libero di Horizon ( è vero, Horizon è molto guidato ) ma non so se ci proverò.

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  7. Credo che ormai dietro ai Soulslike in generale si nasconda anche una sorta di rito di affermazione delle proprie capacità come giocatori, che potrebbe aver aiutato le vendite del gioco Chissà quanti lo porteranno effettivamente a termine? Anzi molto non battono nemmeno il primo boss.

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  8. Questi sono i giochi che mi attirano sulla carta e che poi non apprezzo nello svolgimento. Sarà l'età, il poco tempo a disposizione o proprio la formula, ma mi passa la voglia dopo 20 metri percorsi all'interno del mondo di gioco.

    E so che è un gran peccato e che mi perdo un gran prodotto, ma proprio non clicca con me. :(

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