La vita di Bud Spencer, Goldorak, Le ragazze del Pillar, Inuyasha, Nathan Never e la Justice League

Goldorak Nathan Never Bud Spencer Inuyasha Pillar

Primo appuntamento dell'anno con Microletture, e vediamo anche di muoverci, ohe, ché dobbiamo parlare di un sacco di cose. Oggi passeremo in rassegna: la biografia a fumetti di Bud Spencer, Goldorak, Le ragazze del Pillar di Turconi e Radice, Refrain di Carlotto, Ruju e Ferracci, le nuove edizioni di Inuyasha e 20th Century Boys, e l'incontro tra Nathan Never e la Justice League [...]

Bud Spencer ReNoir fumetto

BUD SPENCER
Editore: ReNoir
Pagine: 112
Quanto costa: 19,90
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 5

Una biografia leggera e scritta col cuore, quella di Bud Spencer, il gigante buono del cinema italiano, realizzata da Marco Sonseri e Roberto Lauciello. Attraverso un espediente narrativo, è lo stesso Bud a raccontare a un bambino di oggi la sua vita. In particolare, tutta quella parte di quest'ultima che magari è meno nota: il passato da campione del nuoto, il lavoro in Sud America, una certa promessa da mantenere. E ancora, cosa lo ha portato al cinema, quelle gare impossibili a tavola, l'amore per il volo e per la musica.

Il mood è da subito quello giusto, ironico quanto affettuoso, e le parole dei figli di Bud, Cristiana, Diamante e Giuseppe Pedersoli, nella prefazione, generano una commozione pressoché immediata. Come fai a non voler bene a Bud Spencer, con tutte le ore trascorse in compagnia dei suoi film? E, di riflesso, come fai a non voler bene a un fumetto che ne incornicia con questo garbo il ricordo? Impossibile.

Goldorak

GOLDORAK
Editore: Kana
Pagine: 168
Quanto costa: 24,90
Dove si compra: Libreria, Amazon
Presidentesse: 4

Disponibile per il momento solo in lingua originale, cioè nell'odiato idioma transalpino, Goldorak è un sequel a fumetti ufficiale di Goldrake. Scritto da Xavier Dorison e Denis Bajram, e disegnato da quest'ultimo insieme a Brice Cossu e Alexis Sentenac, immagina cosa potrebbe esser successo dopo il finale della serie animata UFO Robot Goldrake.

Tornano quindi in scena tutti i personaggi di Grendizer, Actarus e compagni, anche se qui i nomi sono ovviamente quelli dell'edizione gianfransuà. Molto simili, visto che la versione italiana dell'anime da lì arriva, ma non sempre: Venusia, ad esempio, è Phénicia, e Procton è Procyon. 

E Goldrake è Goldorak, ma questo immagini fosse chiaro.

Il pretesto per la rimpatriata tutto sommato regge, e la storia è un tuffo piacevole nel passato. Piacevole ma non perfetto, visto che i disegni sono sì d'impatto nel ritrarre sia Goldrake che i vari velivoli di supporto (e nel rappresentarne soprattutto la stazza), ma spesso troppo statici. Per un sequel di un anime d'azione? No bueno. E poi c'è quel momento fan-service, super-cringe e assolutamente fuori contesto, dei protagonisti che cantano la sigla francese dell'anime, con un 45 giri in mano. Da doppio facepalm ripetuto. 

Ma nel complesso, comunque, è un bel volumazzo cartonato, con alcune tavole che spaccano. Rispettoso del materiale originale, verrebbe da dire, più di molte reinterpretazioni moderne dei vecchi anime fatte in Giappone. Ah, sì, il fatto che l'abbiano tirato fuori i francesi dovrebbe farci vergognare tutti, come popolo, va detto. Abbiamo fallito.

le ragazze del pillar bao 1 e 2

LE RAGAZZE DEL PILLAR VOL. 1 - 2
Editore: Bao
Pagine: 152 e 136
Quanto costa: 19
Dove si compra: Libreria, Amazon (vol.1 - vol. 2)
Presidentesse: 5

Uscito qualche mese fa, il secondo volume de Le ragazze del Pillar ci riporta un'altra volta nel mondo de Il porto proibito, e in particolare tra le vite delle prostitute del Pillar to Post, conosciute proprio nel pluripremiato capolavoro di Radice e Turconi.

Sono storie speciali, come tutte quelle sfornate da questa coppia di autori. La Plymouth di inizio Ottocento fa da sfondo ad amori, sogni e pure liti delle ragazze del titolo, in un misto di ironia, romanticismo e sensualità. Nel solito, impeccabile connubio tra dialoghi perfetti e matite e colori splendidi. Serve altro? 

inusyasha wide edition star comics 1 e 2

INUYASHA - WIDE EDITION 1 - 2 
Editore: Star Comics
Pagine: 344
Quanto costa: 9,95
Dove si compra: Fumetteria, Amazon (vol.1 - vol. 2)
Presidentesse: 5

L'hai attesa a lungo, una nuova edizione di Inuyasha. E come te, immagini, tanti. Questa Wide Edition della Star rende pienamente giustizia allo shonen di Rumiko Takahashi, con le sgamabate in epoca Sengoku del mezzodemone cane Inuyasha (che porta benissimo i suoi anni, ricordiamolo).

Grande formato, appunto, scritte e inserti dorati sulla cover e sulla costina: fa la sua bella figura in libreria. Il tutto è accompagnato dalle note della signora del manga, che racconta - tanto per iniziare - perché ha scelto proprio un mezzodemone per il suo primo vero eroe shonen. E quella faccenda delle orecchie da cane, sì. 

20th century boys. Ultimate deluxe edition (Vol. 1)

20TH CENTURY BOYS - ULTIMATE DELUXE EDITION 1
Editore: Panini
Pagine: 418
Quanto costa: 14,90
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 5

E a proposito di nuove edizioni. Come ne scrivevi qualche settimana fa sul profilo Instagram dell'Antro (seguitelo, o vi perdete il meglio), la Ultimate Deluxe edition di 20th Century Boys è l'edizione che questo bellissimo manga di Urasawa meritava. Con il recupero delle tavole a colori, un formato più grande, più pagine (ogni volume ne contiene due della prima edizione) e una nuova traduzione.

Un recuperone dovuto per chi non l'ha mai letto, e magari ha scoperto Urasawa dopo (lo leggete tutti Asadora!, sì?), ma anche una tentazione enorme per chi l'ha già fatto, e ne voleva un'edizione più curata. Eccolo qua. Dopo Akira, ci sei cascato di nuovo con tutte le scarpe.

Refrain

REFRAIN
Editore: Feltrinelli
Pagine: 128
Quanto costa: 16
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 5

Che botta, signori. Dunque: un annetto fa, abbiamo parlato in questi lidi di Ballata per un traditore, graphic novel noir ambientata a Milano, scritta da Pasquale Ruju (su soggetto di Massimo Carlotto) e disegnata da David Ferracci. 

Ti era piaciuto abbastanza e scrivevi che avresti voluto vederne un seguito. Ed è arrivato. Pur essendo in effetti leggibile anche a sé, Refrain porta avanti quella storia, puntando i riflettori sul commissario Stefania Rosati. E se, per una qualche ragione, a sentir parlare di poliziotti italiani vi aspettate toni da fiction RAI, beh, siete così fuori strada da esser finiti in un'altra regione. I rapporti di Rosati con le gang criminali di Milano danno vita a un quadro nerissimo, praticamente senza buoni, in cui regnano solo interessi personali e perversione. 

Una giungla in cui per sopravvivere la protagonista giustifica qualsiasi sua azione e in cui, di conseguenza, pagina dopo pagina non sai cosa aspettarti. Il tratto di Ferracci è efficacissimo e dialoghi taglienti come quelli di Ruju sono da far leggere in un qualsiasi corso di sceneggiatura. 

Ne fate presto un altro, sì?

Nathan Never Justice League doppio universo

NATHAN NEVER - JUSTICE LEAGUE 0
Editore: Bonelli
Pagine: 32
Quanto costa: 3,5
Dove si compra: Fumetteria

Senza voto, perché giusto di un assaggio si tratta: un altro numero 0 per i crossover tra eroi Bonelli e DC Comics, e questa volta a incontrarsi sono i mondi di Nathan Never e della Justice League. Scritta da Michele Medda, Bepi Vigna e Adriano Barone, e disegnata da Sergio Giardo, Doppio Universo chiama in causa gli antagonisti più celebri dell'Agente Alfa (e la loro identità, per i fan di Nathan, dovrebbe esser chiara sin dalla copertina...). Ah, a proposito: le cover sono due, e affiancate compongono l'immagine qui sopra. 

Nathan Never 367

Sempre parlando di Nathan Never, recuperatevi il numero 367, uscito a dicembre: Olympus. Un'ottima storia di Michele Medda, illustrata divinamente, è il caso di dirlo, da Massimiliano Bergamo. Ed è subito #TeamLukas (sempre nel cuore).

Ricordato a voialtri debosciati che tutti i fumetti e i libri di cui si parla sull'Antro li trovate  elencati anche in questa pagina amazzonica qui, via con la chiacchiera: cosa state leggendo/avete letto di bello in questo periodo?

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Commenti

  1. Messa in lista la biografia di Bud Spencer (è un caso che sia uscita quasi contemporaneamente alla docuserie su Amazon?) ed il crossover Nathan Never/Justice League (anche se Nathan Never non l'ho mai letto). Le Ragazze Del Pillar l'ho preso a Lucca ma è ancora lì tra le cose da smaltire. Una domanda: nella foto del tuo bottino lucchese avevo visto xhe c'era anche Blue Baron: ne parlerai? Perché l'ho preso anch'io e sono curioso di sentire altri pareri.

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    1. Ecco, grazie per avermelo ricordato: letto subito e messo via, devo capire dov'è finito. La miniserie l'ho trovata molto carina, con quel mood da storie dell'MC2 (Marvel Comics 2). Lo speciale prequel meno, nonostante ci fosse lo zampino di Roger Stern.

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    2. Ho letto anche io i tre numeri di Blue Baron la scorsa estate dopo aver trovato il primo numero come unico fumetto in una edicola sul Garda e ringrazio il DocMan perchè non sapevo dello speciale. Concordo sulla atmo da MC2 . Effetto nostalgia canaglia per chi come me ricorda Our Pal Sal Buscema che attraversa tutte le testate Marvel nei seventies. Ho letto uno zilione di fumetti, ma i suoi Defenders inchiostrati da Dan Green o i suoi Cap e Falcon contro Artiglio Gallo sono un biscottino proustiano. Ron Frenz è da tempo un suo emulo. Segno da cartoon e storytelling chiarissimo. Chissà se Darin Henry e la sua posse si sono ispirati allo special di Cap del bicentenario per l'ineffabile tenuta del Barone Blu...ciao ciao

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  2. La biografia di Bud vorrei comprarla, così come Le ragazze del Pillar.
    Inuyasha ho evitato. Ho la primissima edizione sottiletta e, nonostante sia molto affezionata alla prima parte della serie, la noia che mi ha causato la lenta discesa verso la conclusione non riesco a farmela passare ancora oggi.

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    1. Comprendo su Inuyasha, è vero: finale lento. C'è che con dei tomi più corposi ci si arriva prima :)

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    2. Pure così, sono 30! Takahashi è una macchina da guerra...

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  3. Non avevo capito che Goldorak fosse un seguito, devo dire che l'idea mi intriga! Ma è ufficiale quindi?

    Devo dire che, Inuyasha a parte (bella la storia, i personaggi, ma non sono riuscito a finire la serie animata per la troppa ripetitività) mi interessano tutti.

    Io ho appena preso: "piccoli Marvel - Avengers VS X-men in formato gigante", poi i numeri 22 e 23 di Forza Genki (serie che mi piacque molto da piccolo e di cui, prima di morire, forse riuscirò a leggere il finale!) e il numero 10 della seconda serie di Cestus. Anche qui, spero di arrivare vivo alla conclusione!

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  4. Anche per me Inuyasha (ma me ne sono già pentita, 30 volumi occupano parecchio spazio in libreria, argh!) e le ragazze del pillar, ma devo rileggere il porto proibito perchè non mi ricordo assolutamente nulla.
    A Lucca ho preso anche il fumetto su Saviano, ma devo ancora iniziarlo.

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  5. Ho finalmente finito l Iliade e l'Odissea, mi sono letto un po' di Platone (grazie ma anche no il resto) e ora sto per cominciare Il trono del ghiaccio(che sembra un clonazzo di Asoiaf, ma è un regalo di natale, per cui leggo[e sai mai che non sia carino] anche perché finché cicciomartin non sforna gli ultimi due siamo all'asciutto....).
    Sul fronte manga dopo 2 anni di ritardo finalmente è uscito il nuovo numero di made in abyss, spero si avvicini alla fine perché mi piace ma ste attese son la morte dell'anima...

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  6. Redferne:
    Il librone su Bud Spencer me lo segno, soprattutto in vista di un futuro regalo.
    E ci starebbe benissimo pure quello di Goldrake, sperando che arrivi pure da noi.
    Comunque stanno tentando un vero e proprio revival, nei confronti del robottone dimenticato di Nagai.
    Che da noi e' amatissimo mentre in Giappone non lo filano proprio di pezza, non dimentichiamolo.
    Tra l'altro hanno annunciato il videogame per il 2023, salvo rinvii.
    Qui l'unica iniziativa era stata un vecchio romanzo chiamato IO SONO GOLDRAKE o qualcosa del genere, di cui non ricordo piu' nemmeno l'autore (o forse era un autrice, mi sa).
    Il genere era sulla commedia. Tra l'altro non era neppure un gran che.

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  7. 1) Io ho cominciato Il Conte di Montecristo, ne avrò per un po'. È lungo ma scorre bene, le prime 400 pagine sono più o meno Batman Begins.

    2) In ritardo di 30 anni ho letto Hokuto No Ken. Che dire, i disegni sono sontuosi, la trama si vede che procede un po' a tentoni (retconnata 20 volte e non è che parliamo di chissà che complessità) ma non importa, importa solo la ghigna seria di Kenshiro, il gold standard della tamarraggine, che fa così brutto che riesce a non varcare mai completamente il confine del ridicolo anche quando succedono cose assurde. Premio sfiga a Jagger, quarto fratello incapace/pezzente di Hokuto.

    3) Doc, su Le Ragazze del Pillar (di cui ho letto solo il vol. 1, oltre al Porto Proibito) vorrei aprire un piccolo dibattito. Fermo restando che storia, personaggi, disegni, ecc. è tutto perfetto come al solito, devo dire che io dopo averlo letto non mi scrollavo di dosso una sensazione fastidiosa. Mi è parso che la figura della prostituta fosse un pochino troppo romanticizzata: tutte giovani, bellissime, intelligenti, indipendenti, niente sfruttatori, niente botte, vivono in una bella casa, tutte amiche (quasi), niente malattie veneree, quasi mai clienti sgradevoli... ma davvero era così lieta la vita di una prostituta del XIX secolo (di una città portuale per altro)? Il Porto Proibito non mi ha fatto lo stesso effetto, forse perché il bordello era solo una delle varie location mentre qui è l'ambientazione principale. Comunque, è un'impressione solo mia? Sarei curioso.

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    1. Eh, risposta non facile. Perché non ne so molto del periodo e del contesto, innanzitutto. Poi, chiaro, è tutta una versione romanzata (e romantica) di quel mondo lì. E non mi riferisco solo al bordello.

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    2. Concordo con Gigos: è tutto molto edulcorato: se si paragona l'ambiente de Le Ragazze del Pillar con quello – che so – di Deadwood, c'è qualcosa che non quadra (posto che il target delle due opere è radicalmente diverso)

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  8. Messo in pari con un po' di manga che seguo su MangaPlus... Protect me, Shogomaru! letto il cap.7 giusto ieri ed è stato il migliore finora, non che il livello sia alto ma fa piacere vedere la serie che migliora, si fa più diveretente e forse, ora, anche più avvincente? *incrocia le dita*; Choujin X cap. 15 ormai un mese fa, si chiude un po' il primo lungo arco, un certo hype anche qui, frustrato un po' dalle lunghe attese (ma se l'autore non vuole rimetterci la salute va benissimo); Ghost reaper girl ch.31 beh qui non c'è molto da dire, serie senza grandi pretese ma godibilissima, piacciono sempre le illustrazioni

    Come se non bastassero i simulpub ho deciso di iniziare il nuovo manga illustrato da Obata -che conoscevo solo di fama- così mi sono letto il primo capitolo di Sho-wa Shoten, che ad occhio dovrebbe essere Bakuman dei comici di Zelig, tipo. Primo capitolo che ci sta, la storia fila, l'argomento mi interessa, fa ridere (anche se meno del dovuto imho ma magari è la traduzione), i disegni piacciono

    Le due letture "grosse" (nel senso che erano volumi interi) sono state:
    - A Babbo morto: piaciuto molto. La prima storia è una piccola perla, piace come zc abbia rigirato una trama estremamente lineare raccontata in poche decine di pagine rendendola interessante e sorprendente (e poi c'è il contenuto sociale, che è la parte più importante). La seconda storia mi è sembrata un po' in più ma vabbé, meglio abbondare
    - Iconografie XXI Pattern - Sui rituali del ventunesimo secolo: primo numero che prendo della rivista nata dalla pagina instagram di iconografiexxi, una lettura consigliata se vi piace essere sorpresi. Poi ad esserne in grado ci si potrebbe anche fare delle belle riflessioni sopra, credo

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  9. Doc ma hai letto del nuovo anime di Lamù?

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