Cobra Kai 3: Johnny Lawrence è un Saul Goodman ignorante a cui non puoi non voler bene (quando non ha i Power Rangers intorno)

Cobra Kai 3 recensione antro

Ieri hai scritto sui social che le prime puntate della terza stagione di Cobra Kai non ti stavano convincendo (eufemismone) e che avevi trovato una certa cosa molto da ridere. Oggi siete arrivati con Effe in fondo, e questo - senza spoiler - è quello che pensi di tutta la stagione 3. Cobra Kai never dies, ok, ma solo perché continua questa grande operazione di giustizia postuma [...]

Cobra Kai Stagione 3 recensione DocManhattan Antro

Ricapitolando. Personalmente, hai trovato la prima stagione di Cobra Kai, nel 2018, una piacevolissima sorpresa non tanto per il fattore nostalgia - ché anche sticacchi la nostalgia di Karate Kid, che per milioni di persone significa citare male quella frase sulla cera, e punto. Qui si ricordava in tempi non sospetti tutto il resto - ma anche e soprattutto perché prendeva la nota teoria di Barney Stinson sul VERO karate kid e ne cavava un divertente ribaltamento di prospettiva. Era una bella idea. Funzionava.

Risultato ne era che al di là delle presenza dei rEgazzini funzionale al rendere la serie appetibile anche per un pubblico di ventenni di oggi, Cobra Kai brillava quando vedevi il tutto dal punto di vista di Johnny Lawrence, il bullo che era stato bullizzato, a cui avevano portato via la ragazza, e che veniva a un certo punto picchiato da un vecchio giapponese.

I buoni sentimenti delle parti con Daniel-san di mezza età ti hanno sfrangiato praticamente subito i maroni, delle love story di Miguel, Sam, etc, chissene, e ok, abbiamo capito, l'adorazione dell'edicola votiva di Miyagi-sensei. Ma il punto è che era divertente vedere il Cobra Kai da quella prospettiva, vedere dei suoi allievi che in fondo erano dei poveri cristi che volevano diventare più forti. E soprattutto vedere, come loro mentore, un Johnny Lawrence che provava ad essere un uomo migliore.

Un Saul Goodman (anzi, un Jimmy McGill) che cercava di trovare una sua strada, tra una lattina e l’altra sempre della stessa birra. 

E quella strada, partendo dal passato in cui era rimasto affossato, ex villain biondo perduto, redento e umiliato, doveva proiettarlo nell’oggi, Johnny. A costo di imparare a usare Facebook con modi e tempi da boomer, su un vecchio portatile Dell con Windows XP.

Cobra Kai Stagione 3 recensione DocManhattan Antro

Ed è quello che ancora continua a funzionare, pure nella terza stagione di Cobra Kai. Si fa il tifo per Johnny, si vuole vedere Johnny farcela, perché ci prova, e si rende conto dei suoi errori. Sbaglia sempre un sacco, ma ci prova. Quello che dice a se stesso, dopo il party di Natale, è tutto il nuovo Johnny Lawrence, cioè quello vecchio, ma che ha capito che il party sulla spiaggia è finita. Con trent'anni di ritardo, ma oh. L'importante è il risultato.

E poi comunque ai party sulla spiaggia gli diceva male già all'epoca.

Ed è anche la ragione per cui hai continuato a vedere, puntata dopo puntata, tutta questa terza stagione dopo il finale terribile della seconda (ci arriviamo subito) e una prima parte lenta, di palleggiamento degli eventi in vista di quello che arriverà nella quarta. Di certo ha aiutato che gli episodi durano il giusto, cioè poco, e ti sciroppi una season intera in un attimo.

Cobra Kai Stagione 3 recensione DocManhattan Antro

Ma Cobra Kai non è e non può essere, purtroppo, solo lo show di Johnny. Ne sarebbe venuto fuori magari un film piacevole, ma qui siamo alla terza parte di quattro di una roba da almeno quaranta puntate complessive. E allora tocca pupparsi pure le sfighe da imprenditore di Daniel LaRusso e il viaggio dei ricordi che si portano dietro, e l’incredibile e fortunatissima catena di coincidenze che quest’ultimo genera, in pieno effetto Centovetrine.

Tocca sorbirsi la versione 2.0 della terribile rissa Power Rangers della scuola, che grazie al cielo, almeno, questa volta non chiude la stagione nella mestizia. O il passato in Vietnam di Kreese, raccontato con una perizia della messa in scena da sketch del Saturday Night Live. Diretto da Renè Ferretti. E rievocato da quegli sguardi intensi del veterano duro con le mani sotto le ascelle.

E non è un fissarsi sui dettagli, sia chiaro. Sul singolo dettaglio, sul palazzo del governo metropolitano di Tokyo trasformato con una CGI da due yen nella sede della Doyona, di cui si diceva ieri sui social, uno si fa una risata. Ma se i dialoghi sono quello che sono, i continui turn heel-face-heel da wrestling sono quello che sono, se ti dici in continuazione “Ora gli mette uno sgambetto” (e arriva lo sgambetto), “Ora arriva LaRusso” (e arriva LaRusso), perché la trama è quella che è, il succo è che il livello qualitativo del tutto è molto basso.

È un grosso problema, per il tono della serie e il suo scopo? No, ok. Ma è obbligatorio che tutto sia scritto così male e spesso recitato peggio? No, neanche quello. Nel senso, a proposito di acqua calda da scoprire: a scriverla un po’ meglio, poteva essere più godibile questa terza stagione? 

Cobra Kai Stagione 3 recensione DocManhattan Antro

L’obiezione che in genere viene fatta, se dici una cosa del genere, è che Cobra Kai va preso per quello che è, che è trash divertente, che i flashback girati nel parco dietro casa, le risse scolastiche, i cambi di allineamento incrociati alle relazioni sentimentali, le rimpatriate nostalgia (qui, almeno, avviene quella più attesa ed è funzionale alla storia), le lezioni di Hokuto, praticamente tutto insomma ne fanno un enorme guilty pleasure.

Il che ti può anche stare bene, eh. Ma con un paio di riserve.

La stagione 3 si chiude sicuramente meglio della stagione 2, che aveva quel rissone inguardabile, chiamato a soppiantare un torneo di All Valley. In fondo a questa recensione c'è una sufficienza, e all'ultima puntata ci sei arrivato. Ridacchiando anche quando non si doveva ridere, nei momenti drammatici, ma ci sei arrivato. Perciò trash divertente ti sta pure bene. 

Ma credi sia abbastanza palese, pur nella polarizzazione totale di giudizi dell’Internet, il fatto che non siamo al livello della prima stagione, e che questo è comunque un peccato. 

Non si sta paragonando Cobra Kai ad altro, ad altre serie: restando all’interno dello stesso recinto, alcune cose sono venute meglio, e ora, ad allungare il brodo, altre funzionano meno. 

Del resto, per te, che pur c'eri quando tutto è iniziato, che hai visto i film un milione di volte di troppo e che sei stato piacevolmente sorpreso dall'inizio di questo viaggio, il fattore nostalgia per il franchise Karate Kid non basta a farti pensare sia tutto ok, vada tutto bene, solo perché non ci si prende sul serio. 

Cobra Kai Stagione 3 recensione DocManhattan Antro

Speri che la quarta stagione chiuda tutto con questo benedetto torneo, e che Johnny riesca ad essere quello che vuole e forse, dopo una vita e la raddrizzata che sta provando a darle, merita pure. Una persona decente, magari pure un padre decente, non uno che a un certo punto molla come Jimmy McGill. Un buon uomo, non un Goodman. 

Tanto LaRusso ha già incontrato pure i compagni dell’asilo, no? Abbiamo finito con quello, giusto? 

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Commenti

  1. Premetto che detesto la figura dell'ex-bullo pentito, dato che ritengo che uno quando mace testa di cavolfiore lo rimane per tutta la vita.
    Ti potrai anche sistemare e mettere su famiglia, ma una brava persona non va in giro a pestare la gente.
    Parere mio, eh.
    Detto questo, incredibilmente mi ci sono rivisto , nella figura di Johnny.
    Specie quando va in giro in macchina ad ascoltarsi i vecchi classici degli anni 80.
    Il fatto é che il mondo viaggia a una velocità spaventosa, e arriva il punto in cui ti rendi conto di non riuscire più a tenere il passo.
    E allora che fai? Ti rifugi in quello che conosci, e apprezzi. E poco importa se ormai sei fuori dal tempo.
    Le vecchie passioni diventano come una calda coperta.
    Anzi, si direbbe che Johnny e Daniel abbiano molto iù in comune di quanto si pensi.
    Ma il punto é: chi ti stava sulle scatole da pischello può davvero diventare tuo amico?
    Personalmente ci credo poco.
    Concordo sul fatto che la qualità stia scadendo, progressivamente.
    Era partito con un'idea tutto sommato mica male, nonostante giocasse un pò sporco.
    Alla fine del torneo Johnny riconosceva la sconfitta, e con l'appendice del secondo gli allievi del Cobra Kai mollavano Kreese rendendosi conto di quanto fosse balordo.
    Ma si sa che il giramento può essere retroattivo.
    Uno, lì per lì, non ci pensa. Poi, poco a poco, gli sale la carogna.
    Mi é piaciuto anche come la "faida" tra i due si sia ripercossa su figli e discendenti, nella più classica tradizione di amici che tagliano i ponti a causa della famiglie che si odiano.
    Ma si. Divertente, al netto dei numerosi difetti.

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    1. Sottoscrivo quello che scrive Redferne, a proposito un caro saluto con inchino, però vorrei anche fare una piccola considerazione personale. Ciò che accomuna Johnny e Daniel e che abbiamo capito dopo, grazie alla serie, è che entrambi difettano di una figura paterna. Hanno trovato dei surrogati in Kreese e Miyagi che li hanno segnati ognuno a modo suo. Anche questi due uomini sono in parte simili, entrambi hanno avuto la vita sconvolta dalla guerra, portandosi dietro ferite profonde. Il problema è che Kreese è tornato con un grave trauma e la mente rovinata per sempre, Miyagi ha preferito la pace. Queste due filosofie sono alla base anche del loro karate e della personalità dei loro allievi. Però Johnny ha avuto il coraggio di distanziarsi, di crescere a un certo punto della serie, ha imparato a reggersi sulle proprie gambe, mettendosi contro tutto quello in cui credeva. Daniel rimane sempre collegato al passato, senza Miyagi, anche ora che non c'è più, non riesce a fare nulla senza di lui. Quindi Johnny lo apprezziamo per la forza e la volontà di riscatto, di cambiare, di rimettersi in piedi, che poi è la stessa storia di molti di noi, spesso come lui facendo conto solo su noi stessi, senza purtroppo poter contare su un buon padre / maestro di vita.
      Buona domenica 👋

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  2. sempre e cmq d'accordo DOC. In tutto e per tutto. Come dicevo ieri su FB, la parte del vietnam mi ha fatto pensare ad Hot Shots :D

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    1. È tutto Kreese ad essere macchiettistico. Al sedicesimo "Sei dentro o fuori, Johuounny?", ho iniziato davvero ad accurare il colpo. Succede, se in una serie dal tono leggero hai bisogno del cattivo-cattivo e cerchi di renderlo una roba da film di Chuck Norris. Non è male di per sé l'idea di spiegare il passato del villain, ovviamente, il problema è il come. Ma oh, ridere fa ridere.

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. In realtà di stagioni potrebbero essercene sei... a quanto dichiarato.
    A me la terza è piaciuta più della seconda, che però aveva quella puntata magnifica e amarcord.
    Questa è stata più "quotidiana" quasi senza una vera trama, quasi un pretesto per la quarta e il nuovo torneo...
    A me è piaciuta così. Oh, ma che... non vogliamo far tornare anche tutti quelli di KK4?^^

    Moz-

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  5. Allora io non le ho viste perché sono un povero ;-) e non ho abbonamenti televisivi (meeeenkia che modo esprimersi anziano) vari,a parte amazzonia prima,che poi se lo fanno lì non insultatemi,però seguo la versione Zoo di 105,Cobra Kan e non so quanto possa essere aderente ecco....

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    1. Eeeeeh, la sacra scuola veneta del Cobra Kan è davvero tantissima roba, ed il La Russo opulente risulta moooolto più simpatico di quello originale (sia il giuovine negli 80 che il 50erottenne oggi).

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  6. ...la scena della cattura in Viet Nam sembra presa pari pari da una puntata di College!!! Anzi fa pure più ridere, peccato che dovesse essere l'apice del dramma vissuto da Kreese.
    Per il resto la serie si sta diluendo un po' troppo ma continua a reggersi sul rapporto tra Jhonny e Daniel. Peccato per la svendita di uno dei personaggi migliori, la moglie di Daniel San, veramente una bellissima donna, che inizialmente godeva di una discreta scrittura. Fatta eccezione per lo smataflone improvviso a Kreese, ormai alla sig.ra La Russo è stato assegnato il ruolo fisso di riequilibratore magico di tutti i casini tramite una frasetta ad effetto.
    Tra i personaggi più inutili di sempre il figlio di La Russo, cacaminchia saputello arricchito odioso e inutile ai fini di qualsiasi sviluppo di trama. Probabilment é il figlio di qualcuno a cui la produzione doveva un favore, altrimenti non mi spiego il coinvolgimento nel cast!

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    1. Figlio che i LaRusso si ricordano peraltro di avere solo di tanto in tanto. Appare, dice le sue frasette da saputello, scompare per altri dieci episodi.

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    2. Che poi ha perso pure una 20 di kg fra una stagione e l'altra (o magari hanno cambiato l'attore)

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    3. No, ho controllato, è sempre lo stesso attore, che ha lo straordinario nome di Griffin Santopietro :D Secondo me faranno diventare un karateka anche lui

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    4. Se lo dimenticano sì: per dire. Dove stava durante la [SPOILER?]rissa?
      I genitori erano alla festa. La sorella, uatà. E lui?

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    5. Lo menzionano di sfuggita Daniel e consorte: e' a un pigiama party e sperano non si faccia cacciare...

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  7. È chiaramente una serie paracula, che sfrutta l'effetto Barnum (nel cui circo c'era roba per tutti i gusti e ognuno poteva trovarci qualcosa di divertente), ma non riesco a non amarla. La battle royale di fine seconda serie si avvicina al salto dello squalo, qui lo squalo viene saltato con doppio carpiato sia in Giappone che in Vietnam (la fossa... mio Dio, manco nei B-movie).
    Per quanto riguarda gli attori, solo io trovo la figlia di Daniel una cagna maledetta [cit.] sia nella recitazione che nel combattimento?
    [SEMI-SPOILER] Quando avviene la rimpatriata di cui si parla nell'articolo ho temuto si virasse verso altre prevedibili complicazioni sentimentali invece è stata risolta bene, e questo l'ho apprezzato.

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    1. Sì, come ho scritto, quella cosa se la sono giocata secondo me bene.

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    2. la figlia di Daniel almeno è caruccia, seondo me la peggiore è quella che fa Tory, ha un'unica espressione

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    3. L attrice sorrisina figlia di Daniel è tremenda sia come attrice, che vabbè almeno è in compagnia, sia e soprattutto come karateka, dove mostra di essere tutta "papà" visto che pure Ralph è imbarazzante in merito.
      Ma vabbè il karate bella 3 season mi pare si sia preso ferie :D

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    4. Ma quasi tutti i giovani attori impiegati, tranne forse Miguel, mi sembra recitino davvero malissimo. Quella che fa Tory è un cartonato con un'unica espressione, il figlio di Johnny uguale. La tipa che faceva Aisha era brava... ma non sapevano in quale fazione piazzarla, in questa stagione 3, e l'hanno eliminata.

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  8. Ben detto Doc... Il palazzo della Doyona mi sembra un'innocua tamarrata che i più non capiranno... Come detto anche ieri su Facebook il finale della Seconda stagione alla Power Rangers (senza Megazord!) poteva essere il peccato originale in grado di stroncare la Terza Stagione sul nascere...pericolo scampato, adesso la quarta ci dirà se lo squalo è stato saltato o no.

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  9. Personalmente ho visto ancora con piacere questa terza stagione. Non è facile a mio parere tenere botta dopo una prima stagione godibile.
    E' chiaro che il budget di questa serie è quella che è, le location in studio sono quelle che sono. Ma lo scopo di una serie è intrattenere ed anche questa stagione lo fa proprio perché non si prende troppo sul serio. Alcune gag mi hanno divertito, alcuni momenti amarcord mi hanno comunque commosso (come non posso non amare la frase "puoi perdere contro un avversario ma non contro la paura". Perché nella vita di tutti i giorni è quella che bussa alla porta con una certa frequenza).
    Poi sia chiaro che molti momenti love-story sono surrogati dei baci perugina, i turn-hell sono annunciati con spot pubblicitari e le coreografie sono uno sketch di Paperissima Sprint, ma sticazzi se alla fine il tutto funziona e mi spinge a premere sul "prossimo episodio".
    Di spazzatura spacciata come messia ne abbiamo vista tanta. Questa sinceramente fa il suo scopo e per noi figli degli anni 80 ancora meglio. Io sono qui che spero anche nel ritorno di
    Thomas Ian Griffith nella quarta, figuriamoci.
    Quindi terza stagione promossa al netto della parte sul Vietnam che ho skippato alla grande .

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  10. Credo che la prima stagione fosse perfetta perché serviva da traino per tutto il discorso Youtube Premium. Ora che é finita nelle mani di Sony e Netflix allungheranno il brodo a dismisura per poter dilatare l'uso delle poche buone idee rimaste e cicciarne fuori qualche altra stagione.

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  11. È davvero scritto e interpretato malissimo (Ralph macchio santo cielo), ma non riesco a smettere!

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  12. La prima era ok da lì il vuoto. Ma su internet non puoi dirlo o arrivano i fan di Spartacus :D
    Quando la prima la vedevamo in due subbata ed era pure una bella serie nessuno senza filava, ora che sta su retepellicola doppiata (malino, ma vabbè per come è recitata lol) e ha altre due appendici orrende no è bellissimissimo. Meh

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  13. Mi sono sparato le tre serie in 5 giorni ma solo perché rischiavo il collo con la consorte. A me è piaciuta, al netto delle mimmate che comunque ci stanno. Come si fa a pretendere che karate kid diventi salvate il soldato Ryan? Suvvia.

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  14. E via, con i miei tempi, ho finito solo adesso la 3 stagione e questo commento non lo leggerà nessuno. Ma vabbé, anche la prima stagione non se la voleva vedere nessuno e poi è stata un successo!

    Che dire, condivido tutto.

    Penso che la prima stagione sia stato un piccolo miracolo, che dimostrava che non servissero chissà quali milioni per realizzare un sequel (o quel che è) rispettoso dei precedenti e fatto davvero bene.

    Questa terza stagione è stanca. Stanca probabilmente di John Kreese. Lui è troppo fuori tempo massimo, secondo me. Nella prima stagione era comunque tutto credibile, sia Johnny che l'evoluzione dei personaggi. Erano riusciti a riportare le atmosfere ma a rendere il tutto vero, attuale.

    Nella terza è tutto uno scazzottare senza capo né coda.

    Qualche momento godibile c'è, restano dei personaggi interessanti da approfondire. Ma sono rimasto piuttosto deluso. Vedremo la quarta? Certo che sì. Però peccato. Spero correggano il tiro e trovino la strada giusta. Miyagi aiutali tu!

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