Gon, Carletto, Crisis e un libro per l'estate. Anzi, tanti

Gon, Carletto, Crisis e un libro per l'estate. Anzi, tanti

Nuovo giro di Microletture, con dentro dinosauri amarcord e lottatori, Carletti principi dei mostri, Crisi sulle Terre Infinite, i samurai, gli emaki, il wrestling e, beh, sì, tanto altro [...]


GON COLLECTION BOX
Editore: J-Pop
Pagine: un migliaio
Quanto costa: 36
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 4,5

E non parlavi nell'intro di dinosauri amarcord per caso, eh. Pochi manga richiamano i primi anni Novanta più di Gon di Masashi Tanaka. Le avventure comiche e universalmente fruibili, in quanto raccontate solo tramite le immagini, senza dialoghi, didascalie e onomatopee, di un piccolo dinosauro cocciuto.

Nato nel 1991, Gon ha avuto un successo enorme in Giappone, al punto da diventare uno dei personaggi sbloccabili di Tekken 3. Pubblicato ai tempi in Italia da Star Comics, è stato riproposto da pochi giorni da J-Pop in versione integrale con un cofanetto deluxe (con tanto di finta coda di dinosauro in cartoncino) composto da tre volumi con sovraccoperta e cartoline in omaggio. "Gon ha fame", "Gon ama la natura", ma soprattutto Gon s'incazza. È uno che ha menato pure Jin Kazama e Forest Law, del resto. Team #troppiricordi.


IL PRINCIPE DEI MOSTRI COLLECTION BOX
Editore: J-Pop
Pagine: 440
Quanto costa: 24
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 5

Ma parlando di ricordi. Questo cofanetto da due volumi, Il principe dei mostri, raccoglie una selezione di storie del manga di Carletto, di Fujiko Fujio Ⓐ, finora inedito in Italia, nonostante l'incredibile successo dell'anime che ne è stato tratto. Hai letto dunque queste storie di Tairo Kabutsu alias Carletto, l'Uomo Lupo, Dracula e Frank trascinato da un fiume in piena di saudade, ricordando tutte quelle puntate sciroppate da solo davanti alla TV a casa di tua nonna. Un milione di anni fa, o forse due. E sì, canticchiandone praticamente le sigle durante la lettura.

Belle l'intervista all'autore in calce a uno dei due volumi, e le schede su Mostrilandia, i poteri del protagonista e l'elenco dei mostri principali della serie nell'altro. Occhio che Frankenstein
si sente a pezzi c'ha le pile scariche, eccetera.


CRISI SULLE TERRE INFINITE
Editore: Panini
Pagine: 368
Quanto costa: 34
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 5

Nel proporre il suo nuovo acquisto, l'universo DC, Panini sta ovviamente riprendendo i grandi classici della Distinta Concorrenza. E cosa c'è di più classico di un bel volumone su Crisis on Infinite Earths di Marv Wolfman e George Pérez, la maxiserie in 12 numeri che ha cambiato volto al DC Universe e risolto una volta per tutte il problema delle dimensioni parall... credici.

Battute a parte, un capolavoro del fumetto, di una potenza ancora oggi notevole, e di una bellezza struggente, in tutte quelle tavole di Pérez con 257mila personaggi. Se non avete edizioni precedenti, o se ne cercate una cartonata valida, è da avere. Nota: l'Anti-Monitor odiava tantissimo i CRT, ah ah ah... ehr.


SS TATA
Editore: Edizioni BD
Pagine: 120
Quanto costa: 15
Dove si compra: Fumetteria, Amazon
Presidentesse: 5

Cosa succede alla vita di un "rispettabile scienziato nazista" ultracentenario che vive in Italia, quando gli viene affidata a tradimento una bis-nipote dai tratti non esattamente ariani che sconvolge i suoi piani di clonare Hitler partendo da un paio di baffetti? La metti giù facile: SS Tata di Walter Leoni (gran bello già il titolo) è uno dei fumetti più divertenti che tu abbia letto negli ultimi mesi.

Lo stile di Leoni ti fa impazzire, le gag funzionano, e soprattutto funziona la presa per il culo della scena politica attuale e del pubblico a cui questa rivolge attenzioni e proclami. L'essere nazisti con disinvoltura, trasformando una svastica in un fiore; il populismo facile; le pippe mentali (?) di una sinistra scollata dalla realtà e incapace di rispondere con argomenti agli slogan degli altri. Dice: e cosa c'entra Heidi? C'entra. Oh, se c'entra.


DI SAMURAI, EMAKI E OTORI

Nippoparentesi (nipparentesi?). Giocando in live a Ghost of Tsushima sul canale Twitch dell'Antro, qualche giorno fa, si parlava dei samurai e di alcuni libri sull'argomento che avresti consigliato qui sul blog. E beh, eccoci.

Samurai - Ascesa e declino di una grande casta di guerrieri (Mondadori, 14,5) è un saggio di Leonardo Vittorio Arena sulle contraddizioni di questa casta di guerrieri capaci di tenere in soggezione un intero popolo per secoli. Poeti e filosofi, soldati assetati di potere e troppo legati alla propria spada, cultori del pensiero zen e figure spesso lontane dal mito costruitogli attorno. La cosa che hai apprezzato di più in questo saggio è che non si limita ad elencare una serie di samurai celebri in un vasto quadro temporale che va dal II secolo a.C. all'Ottocento, ma spiega attraverso le loro storie il senso di queste figure.

"Brama di potere e feticismo della spada, tradimenti e scontri tra fratelli", promette la quarta di copertina. Ed è quello che il libro, con uno stile ricercato, racconta. Dalla fuga di Yoshitsune e dalla storia del clan Minamoto all'arrivo dei mongoli, da Ieyasu dei Tokugawa a (inevitabilmente) Miyamoto Musashi, fino all'ultimo samurai. Quello vero, non Tom Cruise.

Per un'introduzione sugli emaki è un saggio dell'amico Marco Milone (Mimesis, 16) sugli emakimono, la costruzione delle storie attraverso immagini pittoriche. Una forma d'arte non a caso indicata spesso come antenato del manga odierno. Il libro di Marco racconta le tecniche, la storia (ovviamente anche qui le radici sono cinesi), la terminologia e poi gli emaki più famosi, divisi in periodi storici, dal periodo Nara fino alla restaurazione Meiji. Si tratta di un testo molto specifico, ma di grande interesse per chi vuole saperne di più su questa forma d'arte capace di raccontare la vita quotidiana e l'uomo del tempo.

Chiudiamo la parentesi con un romanzo. Abbiamo già detto della celebre Saga degli Otori di Lian Hearn (al secolo Gillian Rubinstein. Se ne parlava qui), un'avvincente epopea in un Giappone feudale immaginario. È da poco uscito per edizioni e/o il secondo volume, Le nevi dell'esilio (16,50), con la sua notevole, stilosissima cover di Massimo Dall'Oglio. L'avventura di Takeo, ormai erede del clan, prosegue, e lo stile è quello ipnotico tipico dell'autrice. C'entra niente, ma una vita fa hai letto in inglese i suoi Galax-Arena e Space Demons, libri di fantascienza per ragazzi, e ti sono piaciuti molto.


LE STORIE DI WRESTLING DI MICHELE K. POSA

Michele, voce storica insieme a Luca Franchini del wrestling in Italia da oltre vent'anni, ha scritto diversi libri sulla vita dei bressler. Storie di Wrestling (Chinaski Edizioni, 14) e Io, mio papà e il wrestling (sempre Chinaski, 18) sono però due libri molto diversi fra loro. Il primo è una divertente carrellata di curiosità su decine e decine di lottatori di tutte le epoche: la storia di come Undertaker ha terrorizzato dei giovani wrestler, di come in Messico hanno iniziato a usare le maschere o Shawn Michaels è stato fregato da una giacca. S'imparano tante cose, si sorride, lo stile è quello classico di Michele, non a caso chiamato da sempre Il Bardo.

Io, mio papà e il wrestling, però, è un'altra cosa. È un libro sull'elaborazione di un lutto, sulla scomparsa del padre, e il diario di come si affronta nella vita una prova del genere si alterna al racconto del rapporto tra tanti wrestler famosi e i loro genitori. O ad altri aspetti della vita sopra o attorno al ring legati a - diresti quasi innescati da - un ricordo del diario di Michele.

E anche qui, le curiosità sono tante e il tutto, se si ama lo sport entertainment, si legge con grande piacere. Ma avendo vissuto quelle stesse sensazioni, come tanti della nostra età, in alcuni momenti ti sei ritrovato con un magone considerevole annodato alle corde vocali. Più col cuore di così, un libro sul wrestling, è impossibile scriverlo.

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Commenti

  1. Uè doc, sono un ventenne piangente che ti segue da 6 anni e a cui il tuo blog è stato fonte di supporto durante tutta l'avventura universitaria, ma avrei ancora una domanda, ti sei accorto che i- no volevo chiederti qual'è l'etimologia del LISTONE GIORDANO. pls.

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    1. Beh, è una cosa scema, come quasi tutti i termini del dizionario antristico :D
      Il listone Giordano è un celebre tipo di parquet. Quando iniziai a parlare di Listoni qui sull'Antro, mi venne naturale chiamarli così :)

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    2. Per quanto ne so Listone Giordano arriva dritto dritto da una pubblicità di qualche anno fa, in cui si celebrava il (tuttora esistente) prodotto (https://www.listonegiordano.com/prodotti/).
      Il Doc produce da anni questi meravigliosi post dotati di mille mila "oggetti", che siano pupazzetti, costumi, pubblicazioni, basi di robot, e chi più ne ha, più ne metta, talmente lunghi da non essere comuni liste, ma nemmeno Listoni: sono dei meravigliosamente meravigliosi Listoni Giordano.

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    3. Battuto sul minuto dal Doc himself...

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    4. ahahahahah perfetto :D, infatti sono incappato della marca del parquet, ma pensavo di essere fuori pista, mitici listoni

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    5. come già scrissi, ricordo l'epifania che ebbi passando davanti a un negozio di Listone. Prima mi lambiccavo cercando riferimenti al giocatore della Lazio o all'odiato direttore di Studio Aperto (ora Tg5? boh, chissene). Mi sentii come il cantante dei Gogol Bordello quando dice 'ogni cosa è illuminata'

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    6. Io, fino a quando ho letto questi commenti, ho sempre pensato si collegasse all'unico Giordano che conosco, ossia il fiume palestinese. Il mio ragionamento era: è una lista grande, quindi un listone, ma proprio luuuungo (e dritto) come il Giordano
      .
      .
      .
      Sì, ora mi rendo conto di quanto fosse insensata la cosa

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  2. Sempre graditissimi i post "di leggere"

    Grande Gon. Non so perchè ma il dinosaurello mi fa sempre pensare, automaticamente, a Michael, il gatto, di cui ho letto qualcosa tanto tempo fa (e se non ricordo male c'erano scene un po' più spinte rispetto al cartone 😂).

    Sono contento che uno dei due libri di samurai che posseggo (l'altro è un 1000 lire di cui non ricordo il titolo) sia proprio quello di Arena. Lo presi in un'edizione che dava in omaggio l'Hagakure. Vorrei, però, leggere qualche altro saggio in materia. O forse prima farei meglio a ripassare questo. Vediamo un po'.

    Mi interessano anche i libri sul wrestling. Lo seguivo nei primi anni '90 poi persi interesse. Mi farebbe piacere riconnettermi un po' con quel mondo.

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    1. Aggiungo le ultimissime letture.

      Hayao Miyazaki. Un Mondo Incantato.
      Per fortuna mi è stato regalato, altrimenti mi sarei pentito dell'acquisto. Saggio che offre una panoramica generale, mai particolarmente approfondita, sull'opera di Miyazaki. Tratta un po' di tutto, quindi anche dei manga e delle serie TV, ma si concentra sulle analisi dei film. Non cita alcuna fonte (non è nemmeno presente una bibliografia) per cui il rischio di sovrainterpretazione è sempre dietro l'angolo. Basti pensare che, nonostante le smentite dei Miyazaki e dello Studio, l'autrice si dilunga sulla teoria di Totoro Dio della Morte e sull'incidente di Sayama. Vari errori qua e là (date, nomi, trame) e una carta confusione nel riportare i titoli delle opere, a volte in italiano, altre in giapponese, spesso in inglese, ma senza una logica.
      Apparato iconografico ricchissimo, scelta positiva, se non fosse che la quantità di immagini riduce di molto lo spazio dedicato al testo. E spesso si tratta di immagini che vengono "riciclate": il poster di Mononoke viene presentato diverse volte, con varie aggiustamenti, per dire.
      Non saprei nemmeno se consigliarlo a chi non sa nulla di Miyazaki. Magari giusto per avere qualcosa di veloce da leggere e corredato da molte immagini. E mantenendo la giusta obiettività nei confronti delle analisi dei film.

      Singing From The Floor.
      Questo l'ho appena iniziato. Saggio sulla storia e l'evoluzione dei folk club britannici, che tanta importanza hanno avuto nel folk revival degli anni '50 e '60. Vediamo un po'. Ho letto atri saggi sul folk, in particolare su quello irlandese, e questo promette bene.

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  3. Io mi sono fatto convincere dall'entusiasmo di Sommobuta (e dal fatto che è in dirittura d'arrivo) a iniziare Shingeki no Kyojin, dopo che avevo mollato l'anime una vita fa.
    Sto al volume 13 e mi ha tirato dentro con tutte le scarpe.
    Ero restio per le critiche ai disegni, ma forse per via delle basse aspettative non mi hanno mica fatto schifo, specialmente dopo i primi volumi.
    Una cosa che adoro è il modo in cui i colpi di scena più grossi vengono buttati lì in maniera anticlimatica.

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  4. Di GON ho ancora i volumetti di Storie di Kappa, trae i miei vecchi fumetti.
    Comunque sto preparando anch'io le letture da portarmi dietro al mare.
    Ho in panchina NINJA di Eric Van Lustbader, praticamente il romanzo da cui hanno tratto il film con Dudikoff. E poi tutti i filmacci scrausi a base di ninja bianchi, rossi, gialli e cosi' via.
    Poi abbiamo OUTSIDER di Re Stephen di Bangor.
    Poi c'e' TOKYO EXPRESS di Matsumoto Seicho. Un bel giallo ambientato nel Sol Levante di una volta.
    Ed infine FOCOLAI DI GUERRA di Gareth Powell, un romanzo di fantascienza che ho ritenuto molto promettente.
    Vi terro' informati.

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  5. Doc, come al solito niente da eccepire sulle rece, ma mi permetto un appunto "politico": "incapace di rispondere con argomenti agli slogan degli altri".

    Ecco, secondo me uno dei nostri grossi problemi contemporanei è che cerchiamo sempre e solo di rispondere "con argomenti" quando un "vaffanculo" ci starebbe più che bene.
    Ed è un problema contemporaneo perchè persino il compassato Enrico Berlinguer, di fronte a certa gentaglia, perdeva le staffe e gli sputava in faccia "Voi, senza i mitragliatori dei tedeschi a coprirvi le spalle, siete sempre e solo stati capaci di scappare!"

    E' triste ma è così, la persona ragionevole non è mai vista come "pericolosa" e questo permette al bulletto di fare la ruota. Un calcio in culo ogni tanto va dato.

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    1. Oh, ma su quello sfondi una porta apertissima.

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    2. Se mi posso permettere...come dicevo tempo fa, il problema e' un altro.
      E non credo lo si possa risolvere mettendosi sullo stesso piano.
      Il problema della sinistra in generale (ma non solo qui) e' sempre lo stesso da anni.
      Ma mi riferisco anche ai democratici negli USA, tanto per intenderci.
      Il programma politico non puo' limitarsi al ELEGGETE NOI PERCHE' NON POSSIAMO PERMETTERE A QUELLA GENTE DI SALIRE AL POTERE.
      Sul versante opposto, per quanto deprecabile, un programma ce l'hanno. Anche se e' a base di populismo condito con razzismo.
      Lo ripeto: la sinistra e' la peggior nemica di se' stessa. Lo e' sempre stata.
      Siamo fermi al dopoguerra, come mentalita'. E si continua a ragionare come se si stesse perennemente all'opposizione. Senza rendersi conto che si e' ribaltato tutto.
      Basti pensare che in molti rimpiangono i tempi del Berlusca, quando c'era un bersaglio chiaro e definito a cui dare addosso.
      Qui c'e' un intero paese da rimettere a posto, non da litigare.
      Non si e' voluto controbattere e basta. Ne' con argomenti, ne' con insulti. Perche' si e' ritenuto che non ne valesse la pena.
      Ed ora, per quanto assurdo, e' la destra ad essere diventata la contro-cultura.
      Hanno imparato il giochetto, tutto qui.
      Cio' che non va bene al potere, va bene a noi.
      Scusate, eh. In genere non ne voglio parlare. E poi non e' il luogo.

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  6. Doc per chi ha già il cartonato gigantone Planeta delle crisi, la nuova versione panini é meglio o peggio?

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    1. Questo non saprei dirlo. Sono passato direttamente dagli albetti Play Press di trent'anni fa al nuovo cartonato.

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    2. Io ho i due volumi giganti della Planeta regalati per il 40mo compleanno nel 2008. E' un po' che non li sfoglio, ma sostanzialmente il primo volume contiene la miniserie originale, il secondo una storia aggiuntiva con le matite di Paul Ryan ( scomparso cartoonist di Ravage 2099 , FF , Avengers , Iron Man, Superman, The Phantom etc ) ed un compendium con moltissime informazioni sui personaggi del multiverso e note sui vari tie-ins.

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  7. Sto finendo un libro di cui ho rimandato la lettura troppo a lungo (La vita davanti a sé - Roman Gary), poi ad aspettarmi c'è il vincitore del premio "Tamarrata dell'anno", per riequilibrare le cose. Il titolo in questione è "Murder Falcon" di Daniel Warren Johnson e Mike Spicer, non vedo l'ora di iniziarlo!

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  8. Sto finendo un libro di cui ho rimandato la lettura troppo a lungo (La vita davanti a sé - Roman Gary), poi ad aspettarmi c'è il vincitore del premio "Tamarrata dell'anno", per riequilibrare le cose. Il titolo in questione è "Murder Falcon" di Daniel Warren Johnson e Mike Spicer, non vedo l'ora di iniziarlo!

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  9. Qui tocca partire per Lampedusa tra un paio di settimane e mi sa che il Vittorio Arena sui samurai è un gran bel candidato per la lettura da spiaggia (se la giocano quello e il libro di Calenda. E no, nonostante sappia quanto sia retrogrado e coi paraocchi sui videogiochi, è davvero tra i candidati. Quindi mi sa che vincerà Arena senza troppi sforzi).

    Domanda dell'ovvio ma correlata: ho sentito grandi cose a livello di gameplay e di cura di realizzazione e/o ambientazione su Ghost of Tsushima: review in arrivo nei prossimi tempi anche qui?

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    1. Ne ho scritto un articolo di prime impressioni per IGN: https://it.ign.com/ghost-of-tsushima/171758/blog/ghost-of-tsushima-il-mio-samurai-e-lorso-yoghi

      Sono intanto a una trentina di ore, e confermo quanto detto lì.

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    2. Grazie doc! Darò una letta sicura nel pomeriggio.

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  10. Ma le storie di Carletto sono invecchiate bene e ancora divertenti?

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  11. Ciao. Ci sta un refuso nell'editore di SS Tata (che dubito sia J-Pop).

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    1. È Edizioni BD, ma la casa editrice è la stessa (J-Pop è la sua etichetta per la linea manga). Grazie per la segnalazione, comunque.

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  12. Ciao Doc speravo di trovare tra queste microletture il finale di Dylan dog 666 l'ultima risata... mi puoi dire quante presidentessa avrebbe preso il 406 ? E l'arco narrativo in generale ? Se puoi ti ringrazio ....Altrimenti grazie lo stesso è sempre un piacere leggerti

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  13. Domanda : Ma Carletto e Doraemon sono imparentati?
    E poi Crisi sulle Terre Infinite...capolavoro di trent'anni fa! Come passa il tempo!!

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    1. Sì. Sono entrambe opere degli autori noti come Fujiko Fujio (Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko). Solo che Doraemon l'ha realizzata il primo, Fujimoto (firmandosi Fujiko F. Fujio), mentre Carletto (e Nino, il mio amico ninja) il secondo, Akibo (firmandosi Fujiko Fujio A).

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    2. Gli anni sono quasi 35, figliUolo. E sì, l'ho riletto in originale su un comodo paperback qualche mese fa ed è proprio un capolavoro, al di là delle - spesso mancate - implicazioni di continuity. Marv e George come una mente sola. Sto anche leggendomi tutti i Titans mentre la DC USA li ristampa in PB, tanta roba, spero che Panini segua l'esempio.

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  14. Ahimé ancora il libro di Arena lascia intendere la desolazione pressoché totale di saggi seri in materia "samurai" pubblicati in Italia. Arena non è uno storico bensì uno storico delle religioni. Per i saggi fatti bene meglio rivolgersi alla lingua inglese. Tra questo, Hagakure e Bushido di Nitobe Inazo, si è imposta un'immagine erronea e romanzata dei samurai, che come scriveva giustamente Doc nel commento a Ghost of Tsushima erano in realtà dei pezz'ì'mé ...

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  15. io sono in piena "King mania": adesso sto quasi finendo "l'ombra dello scorpione" che nonostante sia bello grosso, è molto più scorrevole rispetto ad "IT"che ha molte meno pagine. poi nel caricatore ho "la lunga marcia" e "l'uomo in fuga" (non sapevo che il film "l'implacabile" con Arnoldone fosse tratto da un libro del Maestro)

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    1. Ah, King, uno degli scrittori piú importanti della mia vita. Per decenni l'ho seguito libro doao libro. Poi ho smesso.
      L'Ombra dello Scorpione è forse il suo romanzo che preferisco. Però, e qui magari dico una cosa strana e impopolare, lo preferisco nella prima versione, quella pesantemente tagliata (da King stesso, che se accettò a malincuore di mutilare il suo romanzo, pretese di essere lui a farlo). Quando lo lessi a fine anni '80 c'era solo questa versione "breve" (si fa per dire, 600 pagine). Quando negli '90 venne pubblicata la versione originale estesa fu un po' una delusione. In parte perché quella breve va comunque che è una bellezza, ma soprattutto per l'aggiornamento fatto sulle date, tutte spostate dagli anni '70 ai '90. Per me fu difficilissimo abitarmi: le immagini che avevo in mente erano quelle dell'America degli anni '70 e non riuscii a fare il "salto temporale".
      La Lunga Marcia e L'Uomo In Fuga sono opere, per così dire minori, scritte sotto lo pseudonimo di Richard Bachman (ma immagino tu lo sappia), e non mi hanno mai entusiasmato particolarmente. Se non li hai ancora letti, di King/Bachman ti consiglio Ossessione e Uscita Per L'Inferno. Questi sono romanzi bellissimi IMHO.
      Storie realistiche, forti e davvero emozionanti.

      Comunque It è più lungo de L'Ombra Dello Scorpione.

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    2. uscita per l'inferno l'ho letto IT nella versione che ho io sono 1200 pagine e LDS sono 1383 quindi è più lungo quest'ultimo

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    3. Su Amazon c'è una versione che ne 929, di pagine. Quella che ho letto io, se non ricordo male, andava intorno alle 1100. Ma effettivamente ci sono versioni a 1376 e 1392.
      La mia vecchissima copia di IT, per dire, ne ha 1238, ma in giro ce ne sono a 1248, 1315. Formato e caratteri diversi, immagino. Bisognerebbe contare le parole.

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  16. GON sempre Spirito Guida nel suo essere un dinosauro biricchino :) il cofanetto mi tenta , perché ho i vecchissimi,Alberti, ma non tutti :( . Per le letture da Spiaggia il Pratchet della saga di Tiffany

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  17. E molto bello il libro del Bardo, struggente e divertente : Raccomandato per chi ama il Wrestling con quello stile

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  18. Allora... Letto un po' di roba carina ultimamente. Iniziando dalle cose più standard:

    >Dylan Dog #127 (Il cuore di Johnny) e #335 (Il calvario): premesso che non ho mai letto la storia di Johnny Freak (#81), il primo di questi due carino anche se la cosa del cuore insomma; piuttosto bello il secondo: un mistero che resta tale fino alla fine, un misto di comicità e (grande) angoscia, alcune frasi ad effetto che sono anche interessanti. Vi consiglio Il calvario (lol)

    >COme VIte Distanti: ho scritto giusto, giuro. Un bel progetto di Arf! Il festival del fumetto di Roma, iniziato durante il periodo del lockdown nazionale e volto a raccogliere fondi per la ricerca dello Spallanzani. Una sessantina abbondante di artisti hanno realizzato una pagina a testa seguendo il filo di una storia definita a monte dagli organizzatori del progetto, che hanno però lasciato spazio all'espressione dei singoli artisti con una trama orizzontale molto blanda. Per forza di cose alcune pagine sono decisamente più riuscite di altre, ma il livello medio è molto alto a mio avviso. È anche un buon modo per scoprire nuovi disegnatori italiani che non si conoscevano. Il tutto in un cartonato alla francese a colori abbastanza raffinato. Non so se sia ancora in vendita ma lo potete leggere sul sito dell'Arf.

    >La via del grembiule #1: il manga dello yakuza casalingo non potevo non comprarlo. Ho riso un sacco leggendone le scan inglesi (tanta stima a rankarana per le sue traduzioni). Anche a rileggere questo primo volume sono scoppiato a ridere varie volte, pur conoscendo bene le gag. E oltre ad essere esilarante è anche molto ben disegnato. Consigliatissimo

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