Neo Geo, la sala giochi a casa (se eri ricco) - Le console degli anni 90, parte 1
Una nuova rubrica? Una nuova rubrica. La storia delle console da gioco degli anni 90 (poi, se la cosa va, recuperiamo anche quelle dei decenni precedenti e successivi), una alla volta. Partiamo dal 1990 e dal sogno proibito di tanti, quasi tutti ai tempi. Cioè, a parte Naomi Campbell. Il Neo Geo di SNK e i suoi cartuccioni, che costavano pure i mezzimilioni [...]
Si scrive Neo Geo (anzi, NEO•GEO, come recita il logo), in giapponese si pronuncia Neogìo, e per tutti era il mostro. Una console che già nel 1991 permetteva di portarti a casa i giochi da sala, esattamente com'erano in sala. Il grande sogno di una generazione ancora alle prese con le conversioni pezzotte per home computer Commodore e con le limitazioni che tanti porting per console si portavano dietro. Anche su Mega Drive (che in Europa arriva nell'autunno del '90, più o meno contemporaneamente al lancio giapponese del Super Famicom).
Esattamente com'erano in sala perché l'idea era proprio quella: gli stessi giochi, su una piattaforma comune.La SNK Corporation di Osaka è un'azienda in giro nel mercato delle macchine mangiamonetine dal 1973, quando ancora si chiamava Shin Nihon Kikaku. A fine anni 80 sviluppa, insieme a una software house allora nota come Alpha Denshi Corporation (in seguito ADK), un hardware da sala giochi che funzioni a cartucce intercambiabili. Nasce il Neo Geo MVS (Multi Video System): presentato a gennaio, debutta nelle sale nipponiche pochi mesi dopo, il 26 aprile del 1990. I primi titoli disponibili sono NAM-1975, Baseball Stars Professional, Magician Lord e un mahjong. È un sistema facile, pratico (basta cambiare una cartuccia e non una scheda) e con dei giochi tecnicamente notevoli. Ed è solo l'inizio.
Uno dei tanti antipasti di futuro serviti in tavola da Neo Geo: la memory card, per portare i salvataggi dalla sala a casa e viceversa. |
L'idea di portare il tutto a casa delle persone, al modico prezzo di un rene, non è però ancora contemplato, in quella torrida estate del 1990, da SNK. I costi sono alti, i prezzi lo sarebbero di più. La versione domestica del Neo Geo MVS, il Neo Geo AES (Advanced Entertainment System) viene presentato infatti come un dispositivo da noleggiare a locali e alberghi. Un modo per intrattenere i clienti in bar e hotel, sfruttando la stessa struttura a cartuccioni e quindi presentando dei giochi identici alla loro controparte da sala.
Il che è a) il futuro, b) una roba da far impazzire i videogiocator... sorry, videogiochisti dell'epoca. Nasce perciò una domanda, costi quel che costi (letteralmente), e SNK decide di compiere il passo successivo e soddisfarla. La domanda, e più in generale l'eccitazione un po' sessuale che la sua tecnologia stava generando.
Il Neo Geo AES viene venduto ai privati a partire dall'anno successivo, nel luglio del 1991. In Giappone alla bellezza di 58mila yen. Al cambio di oggi sono 500 euro, e vabbè, ci sono telefonini che costano il triplo, ma parliamo di soldi del '91. Ma soprattutto, i giochi costano 32mila (270 euro). L'uno. Negli USA, l'AES debutta in un bundle che include Baseball Stars Professional o NAM-1975, a 649,99 dollari. Per fare un paragone, il prezzo di lancio del Mega Drive (negli USA Sega Genesis) era stato di 189 dollari. Il Super Nintendo, il mese dopo (agosto '91), sarebbe stato lanciato a 199.
"A Quantum Leap Forward in Video Entertainment" |
In Italia, le pagine pubblicitarie dei negozi che vendono per corrispondenza - quei listini a fondino giallo o rosa o azzurrino, saturi di nomi e loghi, sulle riviste di videogiochi - parlavano di prezzi prossimi al milione (in genere sopra le 900mila lire) per la console e circa 300/400mila lire per singola cartuccia. E qui non avevi la scusa del computer che ti serviva per lo studio, e neanche gli amici che ti passavano i titoli. Ma soprattutto, non avevi un genitore che faceva l'industriale, ecco.
Mai visto ai tempi un Neo Geo AES dal vivo. Neanche nei negozi di giochini. Per portartene uno a casa avresti dovuto aspettare una quindicina d'anni piena. Ai tempi, chi aveva in casa un Neo Geo aveva anche tutto il titolo di bullarsene. Nascono le leggende, come la figura mitologica di Lord SNK sulle pagine della posta delle riviste Xenia.
Con il progredire della line-up di titoli per Neo Geo - in totale la piattaforma arriverà a contarne circa 120 - aumentano parallelamente sia la qualità dei giochi che il costo delle cartucce. Alla prima ondata di giochi a scorrimento e shoot'em up, come Alpha Mission II (marzo 1991), si affianca un'intera generazione di picchiaduro, che finirà per monopolizzare gran parte della produzione per Neo Geo, in una selva di sequel.
Dal primo Fatal Fury (novembre '91) ad Art of Fighting (1992), seguiti dai World Heroes, dai Samurai Showdown, e ovviamente dalla saga di King of Fighters, con la royal rumble dei migliori buoni e villanzoni e degli altri giochi. Art of Fighting sfonda la barriera delle cartucce da 100Mbit, e i prezzi, dicevamo, salgono. Nei primi anni Novanta, in Italia questi picchiaduro per Neo Geo arrivano a costare anche mezzo milione di lire. Per. Un. Gioco. L'unico titolo abbordabile, si fa per dire, diventa Magician Lord. I negozi ne hanno un evidente surplus, qualcuno lo vende anche sotto le 200 carte. Un affarone, oh.
Ma awesome davvero. |
Il picco di popolarità della macchina, che si stima abbia piazzato in totale 1 milione di pezzi, viene raggiunto a metà decennio. Il gioco più celebre in assoluto dell'epopea Neo Geo, non è però sviluppato da SNK. Metal Slug lo sforna nel '96 una software house nipponica creata una manciata di mesi prima da alcuni esuli da Irem, i ragazzotti di Nazca Corporation. Poco dopo l'azienda viene assorbita dalla stessa SNK. Metal Slug fa epoca, in tutto il pianeta, rullando in bar e sale giochi di ogni continente, diventando icona, mito, forno di bruschette della memoria per i decenni a seguire. Tutti vogliono giocarci e, non a caso, le cartucce per AES di Metal Slug e dei suoi seguiti diventano ambitissime. Su una scala da zero a "oggi costano sulla baia anche diverse migliaia di euro". E altri titoli costano anche di più. Il che vuol dire che i rEgazzini ricchi degli anni 90 che si sono fatti regalare un Kizuna Encounter, metti, ora sono ancora più ricchi. Ah!
E se alcuni appassionati rimedieranno al carogioco per Neo Geo comprando nel tempo delle versioni consolizzate dell'hardware MVS, in modo da poter giocare a casa alle cartucce Neo Geo in versione da sala, molto più diffuse e meno costose, il costo delle cartucce inizia a diventare un problema a metà anni 90 per la stessa SNK. La concorrenza, Sega con il Saturn e la neoarrivata Sony con PlayStation, si è buttata sul CD, supporto che costa infinitamente meno. SNK decide allora di fare altrettanto.
Il Neo Geo CD viene lanciato in Giappone nel settembre del '94, e arriva in Europa a dicembre. La console costa la metà dell'AES, all'incirca, e costano molto, molto meno i giochi. Il NG CD joystickone gigante della sorella maggiore, ma dei semplici pad (gli stick per AES erano comunque compatibili). C'era però il problema di un CD-ROM che viaggiava a un'inebriante velocità di 1X, regalando dei fott*tissimi tempi di caricamento che su cartuccia non esistevano. "Oh, no, loading times!" diventa un tormentone delle riviste USA di giochini del tempo. Ma giusto perché non sapevano che palointheass sarebbero stati gli aggiornamenti dei giochi e del sistema operativo su PS3, per dire. E della tua odissea con l'ultimo Call of Duty, nel duemilaeventi, hai detto sui social.
Un anno dopo arriva una versione migliorata, e soprattutto con un lettore più veloce, il Neo Geo CDZ (cavalierodellozodiaco), che però viene venduto solo in Giappone. In totale, vengono comprati poco più di mezzo milione di NG CD/CDZ. Pochini. Del Neo Geo Pocket (1998), invece, parliamo un'altra volta, in una carrellatona di console portatili del periodo.
La produzione di macchine domestiche Neo Geo termina nel '97. Quell'anno debutta quello che dovrebbe essere il successore della piattaforma MVS sala, l'Hyper Neo Geo 64, per cui viene realizzata però solo una manciata di titoli. I giochi per MVS e AES continuano a uscire invece fino al 2004, sfondando la barriera degli 800 mega di dati a cartuccia. L'ultimo gioco ufficiale per Neo Geo è Samurai Shodown V Special (22 aprile 2004 in Giappone, luglio in Occidente).
Il Neo Geo resta però vivo non solo nei ricordi e nei sogni dei giocatori. I suoi titoli spadroneggiano tra le ROM del MAME, vengono ripresentati in numerose collection, trovano la via della plastica e i circuiti un'altra volta, grazie a operazioni nostalgia come il Neo Geo X (2012) o il Neo Geo Mini (recensito in questo post).
Ogni volta che ti passano davanti agli occhi Soccer Brawl, Super Sidekicks 2 o il bresslinistico e bastardissimo 3 Count Bout, un po' ti commuovi. Da qualche anno, hai i cartuccioni AES di tutti e tre, e di diversi altri giochi Neo Geo (foto qui sopra. Praticamente quelli che a metà anni Duemila circolavano nei negozietti giapponesi a prezzi da saldi, non quelli da un rene in su). Ma cosa ne sa il te stesso rEgazzino dei primi anni 90? Muto.
[CONTINUA]
Bei tempi.(complimenti per il blog)
RispondiEliminaThanks.
EliminaE infatti l'unico del circondario ad avercelo era uno che il papà in garage c'aveva parcheggiata una Ferrari. Sul serio.
RispondiEliminaPraticamente l'unica retroconsole che ho conservato, con tanto di memory card e modifica con universal bios.
RispondiEliminaFelice che tra i giochi di piangere commossi tu abbia citato Soccer Brawl, il gioco Neo Geo per cui ho speso diversi chili di monete in sala giochi. E a cui, con l'amico scimmiato quanto me di retrogames, tutt'oggi giochiamo di brutto.
RispondiEliminaBellissima idea!!! Poi mi fai fare un mega volo nei ricordi e fa sempre piacere!!! Grande Doc, rubrica già mitica e stra approvata!
RispondiEliminaLo stesso dicasi del panasonic 3DO ma con meno appeal
RispondiEliminaUn URRA'! (saiwa) per il Doc!
RispondiEliminaGrande questa nuova rubrica!
A quantum leap forward in nerds' small talk.
RispondiEliminaNon pensavo che qualcuno se ne sarebbe ricordato. #einvece
EliminaGrande, Gigos ;)
Quando leggi e ami un blog da così tanto che è ormai esso stesso una fonte di Nostalgia Canalis.
Elimina/mecommosso :)
EliminaMe lo ricordo lord SNK, che nelle pagine della posta di Consolemania perculava gli altri giocatori pezzenti che si accontentavano di poco coi loro megadrive e supernintendo. XD Anni dopo credo che gli stessi curatori della posta Dave&Paolo ammisero che erano stati loro a scriverla per ravvivare il toni della rubrica...
RispondiEliminaSono felice di NON averla mai addocchiata da bimbo, del resto ero piccolo e troppo preso col SNES.
RispondiEliminaInutile esercizio di "what if": se non ci fossero stati questi costi proibitivi dettati dai limiti tecnologici, la play avrebbe comunque avuto lo stesso successo? I don't pens questo.
Chiaramente bellissima iniziativa Doc. Arigato
Come giustamente dice il Doc, un'intera generazione di videogiocatori ha sognato questa console...mi ricordo come sbavavo sulle foto delle riviste dell' epoca ( manco fossero giornalini zozzi)...
RispondiEliminaCosa non era Soccer Brawl!
RispondiEliminaAi tempi ci avrò speso i milioni, porca la pupattola!
bel post, grazie mille
RispondiEliminaMai vista dal vivo da rEgazzino; l'ho vista qualche anno fa in varie fiere nei padiglioni retroconsole.
RispondiEliminaSo che è assurdo, ma non ha mai battuto la mia console preferita di quando ero un teenager: Sega Mega Drive.
PS: non ho mai avuto nemmeno il megadrive per inciso ahahahah breve storia triste :'(
Fun fact una parte dell'artwork di Fatal Fury è di Yoshiyuki Sadamoto, sodale di Anno per Evangelion (e infatti nel suo artwork Der Mond ci sono anche le tavole di Fatal Fury)
RispondiEliminaAncora sto cercando qualcuno che sia riuscito a concludere Magician Lord che tanti soldini inghiottì all'epoca nel bar sotto casa.
RispondiEliminaAvevo un amico che se ne comprò una di seconda mano, ma la teneva come una reliquia e poteva giocarci soltanto lui.
Volevo solo ringraziare te Doc, per tutto quello che fai. Comunque adesso il NEO GEO dovrebbe chiamarsi OLD GEO. :)
RispondiEliminaAvevo il neo geo cd
RispondiEliminaAll'epoca masticavo beat-em up a ciclo continuo
comunque sono passioni in anni di gioventude e non me ne pento,
sorrido pensando a come reagirebbe il me stesso quindicenne davanti alle raccolte con mezza dozzina di giochi a 20 euro di qualche anno fa
chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane
c'est la vie ,
Ottima rubrica
...e infatti ancora ad oggi non ne ho mai visto uno dal vero. povero anche conto terzi io.
RispondiEliminasi ma però che sogni !! Impazzivo per sengoku e soccer brawl. In sala giochi tappa fissa.
EliminaAver vissuto quei tempi da videogiochista da sala e amare il Neo Geo è un tutt'uno.
RispondiEliminaSempre bramato, sbavavo sulle pubblicità di C+VG col Neo a 800mila lire e le cartucce mediamente a 400mila ("che con 2 giochi ti ricompri la console" [cit.]).
Molti anni più tardi ho saziato parzialmente quella fame, comprandomi direttamente un cabinato MVS (non mame, se no che gusto c'è) e ogni tanto qualche bella cartuccia la trovo e la aggiungo in collezione.
E santo Dio il Neo Geo CD, che caricava pure la schermata di caricamento. Un'agonia!
Possiedo il Pocket Color e devo dire che è davvero una bella consolina. Quello stick a microswitch è favoloso.
Quante partite a Metal Slug....ho giocato in sala poi con la PsOne, per la sezione Combat School (grazie al Doc sono venuto in seguito a conoscenza della superiore versione Saturn). Ho scoperto recentemente le influenze grafiche: vengono dal Daydream Note di Miyazaki.
RispondiEliminaOttima idea, Doc.
RispondiEliminaE bellissimo pezzo. Che mi ha riportato indietro col tempo, con la mente e coi ricordi.
Forse, visto questo periodo, ci si presta.
O magari perche' arriva la bella stagione. Che una volta significava una cosa sola: Mauro Rep...
No.
Significava interi pomeriggi spesi a vasche per negozietti specializzati, il fine settimana.
Il Neo Geo era il sogno proibito degli appassionati, all'epoca.
Che per quasi tutti rimase tale, me compreso.
E fu anche un quadro di come si stava messi.
In ambito videoludico era l'equivalente delle moto e degli scooteroni della stra - madonna che sognavi.
Gran pheegate, ma che non aveva praticamente nessuno. E intanto ti arrangiavi con carcasse su due ruote che stavano in piedi a stento.
Se ti andava bene. Nei casi peggiori, bici e basta. Scassata pure quella.
Probitivo e irraggiungibile.
Per via dei prezzi. Della console e dei giochi, che costavano quanto le schede madri di un cabinato.
Perche' quello erano.
Schede madri, o poco ci mancava.
E a proposito...si fa per ridere, ma ogni tanto qualche epiteto poco garbato volava. Alle suddette generatrici di chi aveva fatto la console, di chi la vendeva a quella cifra infame e a chi, bonta' sua, se la poteva permettere o millantava di averla.
Tipo il famigerato Lord SNK, che dubito sia esistito veramente. Oppure, chiunque fosse, oggi se ne vergogna di sicuro.
Il tutto veniva condito da una sana dose d'invidia.
La lotta di classe fatta videogioco.
Si scherza, eh.
Come fare, dunque?
Come tutti.
A far la spola tra bar e sale giochi varie.
Io avevo la mia mappa e in base a cosa volevo giocare, che si trattasse di Fatal Fury, King of Fighters, Art of Fighting o World Heroes sapevo gia' dove andare.
Mi ricordo un bar sotterraneo nello snodo tra Bisceglie e Molino Dorino (non ancora Rho - Fiera) che aveva una saletta interna che in breve divenne una specie di confraternita.
Ci si trovava li' in settimana, dopo la scuola. E il sabato a Porta Venezia, alla New Roky Games (la sala giochi incastonata nel porticato storico).
C'erano poi le conversioni per le console, ma la maggior parte erano scadenti.
Quella di Fatal Fury 2 era ben fatta, pero'. E con un cheat potevi usare pure i boss!
Parlando di Consolemania...una volta sollevarono una questione interessante.
E cioe' che i giochi Neo Geo erano arcade. Quindi dalla difficolta' bastardissima e dalla longevita' ridottissima, proprio per questa loro natura.
Com'e', come non e'...alla fine un Neo Geo mini me lo sono pigliato, l'anno scorso.
Magari e' stato superfluo, come acquisto. Visto che i giochi li ho recuperati (quasi) tutti. E non vi sto a dire come.
Ma almeno ho pareggiato i conti, in un certo senso.
Massimo rispetto alla SNK, comunque.
Rimasta dura, pura e fedele alla sua linea fino alla (inevitabile) fine.
Ma e' gia' un paio di anni che si vocifera di un successore del Neo Geo.
Chissa' se lo fanno davvero...
Gran bel post, di nuovo.
Dimenticavo...la conversione a cui mi riferivo era quella per Super Famicom.
RispondiEliminaSolo un appunto doc, il cdz con lettore piu veloce 2x è un falso storico che si tramanda dall'epoca. In realtà il lettore era sempre 1x, avevano aumentato la memoria cache in modo che tenesse piu roba in memoria e dovesse accederci meno.
RispondiEliminaNon esattamente. La questione è stata dibattuta a lungo tra gli appassionati. Probabilmente lo è ancora, non saprei. Tutto nasce dal fatto che SNK pubblicizzava il CDZ come un lettore a velocità doppia. C'è chi si è messo a contare i giri al minuto del disco nel drive per verificare la cosa... http://www.neo-geo.com/forums/showthread.php?272951-Neo-Geo-CDZ-Single-or-Double-Speed-Let-s-Discuss
EliminaIl CDZ è un 2x. La panzana del lettore a 1x con più cache deriva dalla disinformazione perpetrata da Game Power o Consolemania.
EliminaSoccer Brawl 😮Non ricordavo di cosa si trattasse...poi ho cercato le immagini...diamine, ci giocavo nella salagiochi della ridente (mica tanto) località montana di Andalo, nel 1992. O tempora!
RispondiEliminaSono stata spesso ad Andalo (un posto che ho nel cuore), e se non sbaglio la prima volta è stata proprio nel 1992! Dove si trova (o trovava) questa sala giochi?
EliminaQuanti "andalesi"! Di sicuro ci siamo incontrati tutti in sala giochi, allora
EliminaLa sala giochi è sempre stata sotto al palazzetto del ghiaccio
EliminaUn sogno proibito, quasi da arrivare a credere che fosse una leggenda per chi, come il me dell'epoca, abitava in uno sperduto bu@o di c@lo dell'entroterra campano. Però era bello sognare, sognare forte e duro. E siamo qui anche perché non se abbiamo perso quei sogni per strada. Thank you Doc
RispondiEliminaChe ricordi le rencesioni entusiaste dei picchiaduro neo geo sulle riviste xenia, e le botte di depressione a guardare i prezzi nelle pagine delle pubblicità dei negozi :°D
RispondiEliminaLo volevo tantssimo ma costava troppo e non me la sentii di chiederlo ai miei genitori (che me lo avrebbero sicuramente comprato).
RispondiEliminaChiesi invece il Mega Drive, in super offerta con 10 giochi, 2 JoyPad e il mitico Arcade Power Stick al prezzo della sola consolle.
Mi tolsi la voglia alcuni anni dopo facendo uno scambio per un mese con un amico che lo aveva, era davvero incredibile ma continuai a preferire il mio MD coi giochi che tanto amavo.
Ricordo ancora la prima volta che vidi un cabinato neo geo, con la scritta max 330 mega e con la possibilità di switchare sullo stesso cabinato tra titoli differenti. Era l'estate del '91 a Fenestrelle, su Ciak presentavano Terminator 2 e a quella visione la mia mascella si è dislocata in più punti... Insomma, sembrava una nuova era videoludica per i cabinati da sala, quando poi scoprii molto tempo dopo che era prevista anche una versione casalinga... Sembrava veramente che la sala giochi potesse trasferirsi a casa tua, però a quei tempi era impossibile, semplicemente non si poteva pensare di pagare un dispositivo di intrattenimento quanto un'utilitaria usata... Tra l'altro lo vidi anche io solo una volta da Queen Computer Shop, una catena di negozi che a Torino spadroneggiava negli anni '90, famosi per la completezza delle forniture e per l' antipatia del personale.
RispondiEliminaBando ai ricordi, ho letto proprio qualche giorno fa che snk vuole proporre una nuova console e non dovrebbe essere una mini... Vedremo cosa combineranno ancora quei ragazzacci!
Queen Computer! Cos'hai ripescato! Ci comprai il mio Mega Drive (meglio, mi fu regalato) e dovetti farmi un pomeriggio sotto il diluvio perché quei furboni non mi avevano dato l'adattatore per la presa di corrente..
EliminaA Torino ricordo due negozi che letteralmente spacciavano videogiochi dal Sol Levante: Flash Games e l'altro di via Carlo Alberto. Uno dei due lo avevamo battezzato "lo squalo" giusto per riferirci alle sue naturali doti di empatia e generosità. Mi spiego: noi eravamo dei veri nerd che spendevano il 100% della loro paghetta in VG che manco un Mottarello ci potevamo permettere e questi con la scusa dell'esclusiva giapponese tentavano di rifilare dei pacchi inenarrabili (privi di qualsiasi review talvolta ci si cascava) oppure se volevi il titolo figo dovevi comprarti pure quello scrauso. E anche sull'hardware ci marciavano come appunto con gli adattatori di corrente dai prezzi altalenanti come le azioni della Tesla. Fondamentalmente il prezzo oscillava in base alla simpatia e potevano permetterselo perché eravamo (a) drogati di roba Jappa (b) ignoranti in materia commerciale e perché loro erano i monopolisti di un cartello dello strozzinaggio.
EliminaQuanto li odiavo... ma quanto si dipendeva da loro :p
Ma Flash games era per caso vicino a Camurati? Invece quello di Via Carlo Alberto lo ricordo bene, ci comprai Donkey Kong 64, anche per avere l'expansion pack da ben 8mb! Bei tempi, anche quando eravamo alla mercé di tali loschi individui. Mi sono venuti in mente proprio in questi giorni mentre rivedo dei vecchi episodi di South Park. 👋
EliminaDio, quelle pubblicità tutte testo su sfondi pastello di fine anni '80 - inizio anni '90.
RispondiEliminaChe madeleine proustiana.
Le scorrevo avidamente, rischiando la vista (già seriamente compromessa per questioni di polso) alla ricerca di quel titolo introvabile che i negozi vicino casa si guardavano bene dall'ordinare.
Poi via, attaccati al telefono a mercanteggiare una prenotazione e cercare di incastrare un appuntamento in luoghi e orari improbabili.
Ah, che bei ricordi.
E, sì, il Neo Geo. Boh. Roba da ricchi. Mai nemmeno incluso per sbaglio nella wishlist, già dovevo arrabattarmi abbastanza per il Mega Drive (vedi sopra: per avere Shining Force II e Soleil ho dovuto fare triangolazioni che nemmeno un esame di Trigonometria).
apperò, 1 milione per la console + mezzo per i giochi... se li cambiavi in monetine ci giocavi un anno al bar!
RispondiEliminaForse unico caso nella storia in cui giocarci al bar costava meno che a casa...
Dipende da quanto giocavi al bar o se ti esaurivi finendo il gioco la prima volta o se invece continuavi a giocarlo anche dopo averlo completato. E comunque avere a casa propria quei giochi e potervi accedere in qualunque momento era il punto della questione. Vedi un gioiello in vetrina e vuoi possederlo, ammirarlo e toccarlo quando vuoi.
EliminaIn termini di prezzi fuori scala ricordo che anche quando uscì la PSOne sulle riviste giravano cifre come OTTOCENTOMILALIRE, che non erano mica poche per l'epoca.
RispondiElimina773 mila lire la pagai io nel settembre 95
EliminaLo so che la mia è ignoranza e grettezza, ma non ho ben capito il discorso della memory card "per portare i salvataggi dalla sala a casa e viceversa".
RispondiEliminaCioè, uno giocava a casa con la console pagata uno sproposito dal papà ferrarista, salvava la partita, metteva in tasca la memory card, usciva e andava fino alla sala giochi dove, PAGANDO in monetine, continuava la partita che aveva interrotto a casa? Ma non poteva starsene sul divano?...
Posso capire se uno la console non ce l'aveva e si comprava solo la card, giocava al bar e si portava a casa i progressi fatti quel giorno, ma se hai il gioco a casa quando vai fuori giochi a qualcos'altro...
Che poi anch'io giocavo a The Newzealand story sia sull'Amiga che in sala, ma tra il cabinato e il computer di casa c'era un abisso: qui era proprio lo stesso gioco!
Oh insomma, chi voglio prendere in giro. Li ho vissuti quei tempi: l'avrei fatto anch'io, oh sì, e mi sarei pure gallato con gli amici.
EliminaChe belli che erano i giochi NeoGeo: vidi Fatal Fury in nave verso una vacanza in Sardegna, rimasi per ore a giocarci, non potevo credere ai miei occhi :D ...
Come dice la pubblicità sopra, "la card consente al giocatore di salvare e continuare la partita in un qualunque momento, perfino in un altro cabinato".
EliminaComunque i port Taito su Amiga non erano affatto male, direi quasi identici agli arcade.
Sogno bagnato del me stesso guaglione... prima che sapessi cosa significava "bagnarsi".
RispondiEliminaAh, il Neo Geo, francamente era più un utopia ai tempi che qualcosa di tangibile. Almeno per quello che riguarda me e i miei amici con la passione dei videogiochi. Ricordo solo di averlo visto inscatolato in una vetrina in un negozio specializzato in computer e nulla più. Inavvicinabile, da non pensarci nemmeno visto il budget da piccola finanziaria necessario per acquistarlo. Ovviamente non conoscevo nemmeno il valore di ogni singola cartridge e pertanto meglio aver puntato i pensieri dritti sul Mega Drive. Di quella console magnifica ed inarrivabile di SNK però ricordo con piacere la possibilità di giocarvi i titoli sia in cabinet all'epoca e tramite MAME successivamente (la panacea di tutti i turbamenti e rimpianti videoludici).
RispondiEliminaCredo che Soccer Brawl ancora oggi mi fornisce quel brivido perverso di giocabilità che la stragrande maggioranza dei titoli di oggi non fa. Sarà l'effetto nostalgia, quel che volete, ma io penso sia soltanto opera della gigantesca giocabilità del titolo.
Epoca splendida comunque per i videogames.
Art of Fighting , Soccer Brawl e Metal Slug (1 e 2 ) i miei preferiti.
Avevo davvero rimosso i prezzi del NeoGeo cartucciato, penso che al tempo aggiungendo 200-300 mila lirette al prezzo di console+cartuccia e contrattando un po' con il losco locatore ti portassi a casa il cabinato usato ancora in perfette condizioni.
RispondiEliminaPoi ancora oggi la SNK mi deve spiegare che idea del (p)azzo fu fare uscire il NeoGeo CD con il lettore 1x, quando nel 1994 mi pare che i 4x o addirittura 8x li trovassi già a prezzi accettabili nel mercato consumer.E poi quei joypad di merd... (ovvero quelli che ha copiato il NeoGeo Mini).
Fossero stati meno "braccini", mi viene da pensare che la storia del videogiochismo domestico sarebbe cambiata.
Dove vivo io a Modena c'era un negozio che ti faceva giocare 1ora o 2 pagando il noleggio.
RispondiEliminaNella ns compagnia uno di noi giocava e un figlio dellammerda a turno di noi gli spingeva il tasto reset sul più bello...
Uno di noi comprò il NEO GEO e nacque per la nostra compagnia il mito di BASEBALL 2020, con annesso esaltamento talmente alto da portarci a giocare nei parcheggi con mazza da baseball e palline da tennis che "TOMMY LA STELLA DEI GIANT" levati per gli home run fatti.
BEI RICORDI...W LA COMPAGNIA DEI LETAMAI!!!
T'ho scoperto cazzeggiando per le sigle. Mo sei bookmarkato, occhio ;)
RispondiEliminaMAME livella del gamer.
RispondiEliminaquesta console era una tale chimera che dalle mie parti non si sapeva quesi nemmeno della sua esistenza! Penso che se da ragazzino l'avessi vista o ancor meglio provata mi avrebbe totalmente catturato, sarei rimasto sbalordito! Certo possederla era impensabile, solo per figli di ricchi borghesi!
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