L'italiano di Toto Cutugno: il Riassuntone del video, un video vero

L'italiano toto cutugno video Riassuntone

Devi ammetterlo. Wham! in clima ciobar e 883 con l'alto tasso di Maurorepettinità erano solo un antipasto. Quello a cui puntava sin da subito questa neonata rubrica di Riassuntoni™ di video musicali a loro modo rivoluzionarotfl era L'Italiano, di quel mito assoluto di Toto Cutugno. Perché il video, pur privo di canarini sopra la finestra, era strepitoso quanto la canzone. Anzi, di più. Molto di più. Molto molto di più. Parola [...]


Allora. Innanzitutto, dove ambientare questa canzone che parla di un italiano, un italiano vero, che vuole lo lascino cantare perché ne è fiero? Dove andrà a gridare il suo Buongiorno Italia, gli spaghetti al dente, Toto, l'eroe dei due mondi (l'altro è la Russia)? A Parigi, in un finto ristorante italiano, dove gli serviranno degli spaghetti di merda, e muto. Ovvio. Cacchio di domande, pure voi.


Ed eccolo, lui, l'epico Toto, che guarda il menu all'esterno del bistrot Teatro Romain, come un qualsiasi turista connazionale spasulato preso dalla disperazione perché l'unica parola che conosce dell'inutile e malvagia lingua dei gianfransuà è bidet, e lì manco serve a niente. Il turista Toto perde la sua anima rivolgendosi alla cucina finto italiana, ecco qua. Con le mani in tasca, si prostra alla dura legge degli originali SpaGeTi BolognesA.


Ma attenzione. La lenta carrellata scivola da una fontana sullo sfondo alla fontana di capelli anni 80 del giovane Toto, seduto al tavolo del ristorante. Cosa spunta lì in basso a sinistra? Un grissino gigante.


No, aspetta, diversi grissini giganti.


No, aspetta, una selva di grissini giganti.


No, aspetta, un'invasione di grissini giganti da mezzo chilo l'uno. 


Ma ecco che una cameriera vestita come uno stereotipo agghiacciante gli porta i suoi spaghetti scotti e privi di condimento.


Lui, per non farsi mancare niente, veste allora i panni dell'italico marpione dai pantaloni rossi e lancia baci, le accarezza il viso, fa di tutto insomma perché lei chiami la gendarmerie e lo faccia manganellare per molestie.


Subito dopo, Toto contempla gli spaghetti che gli hanno portato, chiedendosi, con la sua allegria e spensieratezza tipica, che minchia ci sia andato a fare in quel paese di vandali dove nella mano destra al posto dell'autoradio della canzone quei maledetti tengono una baguette.

Ma chi è la Maria del testo, con gli occhi pieni di malinconia?


È la ragazza di questo quadro, capolavoro del grande maestro di Pigalle Teomonde Scrofaleau, Fille aux yeux pleins de mélancolie. Ma Toto non se ne fa passare una, ne ha anche per il padre eterno.


Con un mano sul petto, per tenersi il bellissimo gilet verde e rosso che col bianco della camicia fa bandiera e pendant con la cameriera molestata prima, chiede all'Onnipotente se sa che c'è anche lui. Buongiorno, eh, Dio. Sveglia!!1!


Ma bisogna lasciarlo cantare, quest'uomo, con la sua chitarra in mano e la sua canzone piano piano, davanti all'Arco di Trionfo degli Champs-Élysées, come simbolo di cultura italiana portata all'estero, fratellanza dei popoli con i gentili vicini di casa d'Oltralpe, e soprattutto promemoria del fatto che è il 1983 e pochi mesi prima noialtri si è diventati campioni del mondo in Spagna e la squadra di Platini non è riuscita invece manco a vincere la finalina per il terzo posto contro la Polonia, teh, soocare, merde, po-po-po-poppo-po-po-po.


Ma dicevamo. Toto canta, con la sua chitarra in mano e in piedi sopra a una fontana circondato dalle felci, perché lui ne è fiero, è un italiano, un italiano vero, e dell'umidità se ne sbatte il belino.


La carrellata d'immagini che accompagna quindi le immortali parole del testo scritto da Popi Minellono raggiunge vette di arte concettuale talmente alte che temi sia difficile renderle il giusto merito. Come l'inguine di questa statua di Venere quando Toto canta della crema da barba alla menta.


Viva il rasierte che è pratico e diverte, avrebbero detto anni dopo gli EELST, ma purtroppo per loro arrivati secondi sul tema dopo l'audace precursore Toto.


Un secondo dopo, Toto fissa in un quadro delle vacche. Un caso? In una canzone in cui si parla di italiane sempre meno suore, no, ovviamente no.


Ma attenzione! La cameriera del finto ristorante italiano, vestita da bandiera, è tornata! E ce n'è! E Toto le accarezza il viso di nuovo, mentre canta Buongiorno, Maria.


O forse le sta pizzicando fortissimo il mento, non si capisce. È lei, Maria, con gli occhi pieni di malinconia? È quella che vende l'erba nel museo, e di questo in realtà si parla? Non importa. Dettagli. C'è dell'intesa, tra i due, e si prendono dolcemente per mano.


O almeno ci provano. 


Toto, intanto (intoto? Intertoto?), sul palchetto è scatenato. Galvanizzato dal pubblico di passanti che guarda e non capisce, dimentica di avere tra le mani una chitarra acustica e si lancia in una schitarrata alla Jimi Hendrix che fa fumare le corde dello strumento.

Tra i turisti lì sotto c'è un giovane britannico cresciuto a Los Angeles, Saul Hudson, che folgorato da quella visione decide di abbandonare la fisarmonica e di passare alle chitarre, scegliendo il nome d'arte Slash perché Totocutugno era già preso.


Ma le emozioni non sono finite. Nel montaggio di quadri, nella sequenza di paesaggi bucolici e pescatori, appare anche la cameriera Maria, fattasi quadro anchMINCHIA PROFONDO ROSSO!


Toto chiude il suo pezzo puntando l'indice contro la macchina da presa. È un italiano, lui. Un italiano vero.


Anche se mezzo secondo dopo affretta il passo, scende dal palchetto e fugge, perché ok che Buongiorno Italia che non si spaventa, ma la gendarmeria, per quel tizio capellone arrampicatosi sulla fontana, l'hanno chiamata davvero. Fine.

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Commenti

  1. Inutile dire che questa canzone e' finita legata a doppio filo al trionfo degli azzurri al mondiale dell' 82.
    Ed infatti nel 2006, nel bel mezzo dei caroselli, mentre tutti sparavano a palla quel cacchio di PO - POPOPOPOPOOPOOOOO...
    Indovinate che ha fatto il sottoscritto?
    Ovvio. Ha tirato fuori la mitica canzone del Cutugno nazionale.
    Oh, gente...erano tipo ventiquattro anni che aspettavo.

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  2. Questa canzone la conoscevo per via indiretta( di sfuggita alle radio più nostalgiche, magari qualche parente che canticchiava) ma adesso che l'ho sentita e vista, più che altro, mi ha cambiato dentro. Non in meglio, ma mi ha cambiato! Buona epifania, Doc!

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    1. è l'effetto che fanno questi riassuntoni; ti prendono un grande classico, te lo scompongono negli elementi essenziali e te lo ricompongono regalandoti una lettura nuova, che ti cambia dentro. Quanto al meglio non so, diciamo che ti sposta sempre più verso la deboscia

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    2. Qualcosa ti sposta, sì. Magari è il pancreas.

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  3. Faccio outing? Va bene, lo faccio: di questa canzone acquistai all'epoca il 45 giri. E, colpevolmente, ancora ce l'ho! Ben nascosto fra quelli ormai inascoltabili, fetecchiosi o irrimediabilmente rigati, ma ce l'ho. Dev'essere da qualche parte, almeno credo. Forse.

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    1. Prova sotto al canarino. O alla mano destra che regge l'autoradio.

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  4. Tu mi stai dicendo che per l'intro di "Sweet child of mine" e per l'assolo di "November rain" devo ringraziare il grande Toto? Ah, Doc e antristi tutti, ascoltate questa, e rabbrividite https://www.youtube.com/watch?v=evD7XA2oAnY

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    1. È la STORIADELLAMUZIC che ce lo dice, mica io, oh!

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    2. Marilyn Manson è diventato quello che è diventato perché il padre lo portava da piccolo ai concerti di Richard Benson, quindi tutto è possibile.

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  5. Gemma composta come un intero inno anti-gianfransua dal Toto Nazionale,che per poco non abbiamo avuto come Presidente ..., e che resosi conto del mutamento dell'Italia qualche anno dopo intonerà "Vogli andare a vivere in Campagna "

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  6. Ma allora l'assassino lo avevamo già visto nei primi minuti!!! Il quadro in realtà era uno specchio!!!

    Come sempre grazie per le risate Doc, alla prossima spero di vedere Wild Boys, o ancora meglio, Paninaro (oh oh oh).

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  7. Vorrei sottolineare la perla neanche troppo nascosta del Doc ad inizio post... Parola.
    Rievoca il famoso finale di "Al Bar dello Sport" con Jerry Calà e Lino Banfi, assoluta perla cult della nostra cinematografia anni 80.
    Il "muto" Parola, zitto per tutto il film alla fine parla mentre Lino Banfi sta ballando con una fanciulla sulle note de L'Italiano di Toto Cutugno.
    Per tutto il resto devo dire che la resa dei riassuntoni sui video WTF come questo e quello del Mauro nazionale la dicono tutta! Lunga vita a questa rubrica.

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  8. Combinazione l'ho rivisto proprio qualche giorno fa, prima dell'uscita del riassuntone. Quello che mi ha colpito di più è la pochezza dei mezzi utilizzati, girato con una cinepresa amatoriale e con due / tre ambientazioni di cui la maggior parte probabilmente appartenevano a un amico ristoratore di Toto...
    Toto era comunque un gran marpionazzo, nessuna pulzella poteva resistere al fascino dell'italico capellone... !!
    In ogni caso un vero inno all'italianità che fu, malinconoia a gogo!

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  9. Se la mela e' cotogna, il Toto e' cotugno.

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  10. Se la mela e' cotogna, il Toto e' cotugno.

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  11. Questo video sembra avere un coefficiente di disagio spaventoso!

    Non so se si accettano suggerimenti, ma vorrei candidare al trattamento riassuntonizzante il video ufficiale della canzone Tex dei Litfiba: l'ho visto proprio poco fa e il disagio c'è tutto secondo me.
    Ma sarebbe molto bello anche avere un'altra dose di Repetto danzante

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  12. Capolavoro assoluto questo post, ho le lacrime....

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  13. la tipa mi sembrava una hostess dell'alitalia!
    gran bel post :D

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