6 forte, la rivista del 1990 che ti regalava un pallone, insegnava a ballare la lambada e permetteva di scambiare un cane con un Commodore

6 forte 1990

Ma anche di leggere un fumetto dei Dino-Riders (o di un altro RatMan) e di sapere già come sarebbero andati a finire i Mondiali di Italia '90, con tre mesi di anticipo. L'antrista Diego ha colpito ancora, e dopo vari cataloghi di giocattoli passati al fil di scanner per questo covo della deboscia, ha riesumato anche il numero 4 (aprile 1990) di 6 Forte. E allora, com'è che ci si divertiva, da rEgazzini del 1990? [...]


6 Forte (Sei Forte) della ALL Right era un magazine catalogo come si portavano all'epoca, di quelli che trasformavano la raccolta pubblicitaria in contenuti editoriali, confezionando le rubriche attorno al prodotto da spingere. Niente di diverso da Magic Boy. Qui gli inserzionisti erano Gig, Clementoni e Mondo, e infatti in regalo con questo numero c'era un pallone. Purtroppo per tutti, si trattava del malvagio Super Tele. Ovviamente da gonfiare.
Su quel "porta il pallone dal benzinaio di tuo papà per il gonfiaggio" (le madri non avevano diritto di scelta in fatto di carburante, pare), ti sei un po' commosso, lo ammetti. 

I maroni frantumati a decine e decine di poveri benzinai, con tutti quei palloni mosci da gonfiare, santapolentataragna. Bruschette e Genuino Momento Emozione©.


Nelle pagine della posta c'è uno spaccato di umanità rEgazzinica del 1990 incredibile. Graziano che scrive molto male, pensa di restare in terza e piange quando sente storie tristi sugli animali (era quindi pronto, Graziano, ad affrontare Internet e i colonnini di Repubblica su cani che incontrano i padroni dopo 98 anni? No, temi di no), mentre Tomas chiama la rivista "catalogo", perché ha capito come vanno le cose.

Matty espone invece l'annoso problema del due pesi e due misure nell'educazione scolastica. E sì, viene utilizzato più volte il termine birbonata. Nella tua scuola, dire a 11 anni "Ho fatto una birbonata" ti sarebbe valso l'ostracismo, se non la lapidazione con le gomme pane da disegno. Ti avrebbe negato il saluto pure la signora delle merendine che era gentile con tutti perché sapeva come tenersi i clienti. 


Ma attenzione, la meraviglia. Anzi, la MERAVIGLIA. Tutti i giornalini e magazine per ragazzi avevano le pagine in cui si scambiavano cose, ok. Il punto è il contenuto di questi annunci: c'è chi vuole Wander Boy (con la A) per Commodore 64 ed è disposto a pagarlo "anche a prezzo normale", chi vuole scambiare un dischetto dell'Olivetti Prodest PC 1285 con qualsiasi altro dischetto (senza dire di che diavolo si tratta), chi ci tenta, proponendo "2 cassette di Jovanotti e un completo da minibasket" in cambio di una "motoretta anche usata". Se nuova e completa di casco è meglio, oh.

Ma in mezzo a macchine radiocomandate e poster di Sabrina Salerno (!), vanno fortissimi anche gli animali. Veri.
"Vorrei gattini al posto di figurine" è, credi, arte pura. 
Ma c'è anche chi vuole un "gattino bianco e piccolo per lire seimila",


chi vuole scambiare la macchina radiocomandata per un siamese e chi il cane lo vuole per forza di razza, se no il padre s'incazza. Un altro giovine vuole "5 gattini siamesi! O un Commodore 16, il registratore ce l'ho già!", mentre l'ultimo chiede "un piccolo cane per 12mila lire. Pagherò quando lo ricevo". Gli spedivi il cane per posta, e poi lui ti mandava i soldi. Chiaro.

Te avresti chiesto pure un elicottero col pieno e una valigetta piena di banconote di piccolo taglio non segnate.


Le pubblicità, dicevamo, erano quasi tutte Gig e Mondo, per le ragioni esposte all'inizio. Qui camion e convogli MicroMachines e la Macchina del Gelato per "fare bella figura con amici e con mamma e papà".


Una rubrica sugli skate, visti come mezzo di trasporto ecologico. Si raccomanda ai giovani lettori di fare attenzione sulla tavola, e infatti nella foto di apertura ci sono due rEgazzini che fanno il numero dei Bulgari di Aldo, Giovanni e Giacomo

e nella pagina successiva c'è uno che si sta addobbando per terra. Naturalmente pure qui c'è della promozione, perché Gig ha messo in vendita la tavola di 6 Forte, con tanto di accessori.


Vanno fortissime le Gig Nikko, ovvio, che imperversavano ai tempi nelle camerette di mezza Italia. Un'intera sezione della rivista è perciò dedicata a quel mondo. C'è la posta in cui Luca racconta di come suo cugino tarocchi i radiocomandi per farli andare più veloce, il Fast and Furious delle Gig Nikko ante litteram (il cugino di Luca, oggi, con duecento euro e due red bull ti trasforma una Panda in una Lambo da 350 all'ora, e gli sbirri della stradale MUTI),


c'è una prima parte del roster piloti del mondiale di Formula 1 del '90 (Senna, Piquet, Prost, Mansell, Alboreto... troppi ricordi)


e c'è un fumetto dedicato all'anfitrione della sezione, il pilota Max Wendell, protagonista di un suo fumetto (di Silvio Bandinelli, Mariella Menci e Antonella Pastorelli).


In questa storia (di cui vediamo qui qualche pagina), Max buca lo spaziotempo e finisce con la sua auto nell'antico Egitto, aiutando gli schiavi impiegati nella costruzione delle Piramidi a sfuggire alle frustate. Il tutto irridendo la religione locale, perché oh, una volta in ballo, balli.


Chiaramente, la sezione è chiusa da una pubblicità Gig Nikko, in questo caso dedicata alle Micro Schegge.


Qui si parla di magia, si imparano trucchi e termini del mestiere del prestidigibiriminipidinizzatore, e si giustappone il nuovo alla tradizione: David Copperfield accanto al Mago Silvan che sega in due qualcuno, felice.


6 Forte ospitava anche i fumetti di Rat-Man. Di un altro Rat-Man. Quello di Leo Ortolani che avrebbe fatto la storia del fumetto italiano aveva esordito l'anno prima su un supplemento della rivista L'Eternauta, ma nel '90 c'era in edicola questo, non correlato al Ratto che conosciamo. Non sono indicati gli autori, anche se quasi tutti i fumetti del magazine erano firmati dalla caporedattrice Mariella Menci. Andrebbe aggiunto a quel vecchissimo post sugli altri Rat-Man.


I Paciocchini, "la banda dei bebè più simpatica che c'è" (uh, guarda) e una rubrica che permetteva di parlare al telefono con un veterinario. Tanti spazi redazionali di 6 Forte erano dedicati all'ecologia, il rispetto degli altri e a tentativi diversi di civilizzare un attimo il pubblico di giovani selvaggi. Si percepiva insomma, al di là dello sforzo promozionale, una voglia di edutainment apprezzabile, col senno di poi, come nelle pagine di Topolino.


Anche la Clementoni faceva parte della cumpa di sponsor, e perciò c'era tutto un blocco di pagine dedicato a Sapientino e avente come testimonial proprio il piccolo, insopportabile reuccio dei precisini della fungia vestito di rosso. Qui raffigurato da un lettore assieme al pipistrello di Batman e circondato da barzellette, perché sì.


Segue, per introdurre le pagine dello sport... sì, esatto, la pubblicità di un gioco Clementoni. Quello ufficiale dei Mondiali. C'erano ancora l'URSS e la Germania Ovest. C'era l'inquietante mascotte Ciao. C'era un numero 10 dell'Argentina che non era Maradona. A proposito del quale...


Tre pagine dedicate al grandissimo Diego,


in cui ovviamente si parla di Napoli (va' Zola! Attento alle monetine, Alemao!) e Argentina. E qui nubi sinistre si addensano sul futuro del Mondiale. 


Perché la pagina successiva a quella dell'Argentina è un posterino dedicato a Walterone Zenga. La Nannini e Bennato potevano pure evitarsi ormai lo sforzo: altro che Notti Magiche, era già pronta la grande delusione, il diludendo calcistico supremo, la beffa di quel colpo di testa del maledetto Caniggia.

Nella redazione di 6 Forte già sapevano. O, senza volerlo, hanno gufato una nazione e soprattutto una nazionale, la nostra. Miseria ladra impestata. Il club dei pacifici era invece un modo per parlare di sport rinnegando la violenza negli stadi. Nessuno, ovviamente, punta ancora sui gol di Schillaci.


Fortuna che c'era un campione per amico, Ciccio Graziani immortalato durante un furioso ballo del geghegè, a rispondere ai lettori, rivelando quanto lo intimorisse Zoff.


In quest'altro fumetto, invece, si fa menzione della maglia rosa di Tacconi. Che fece scalpore, giusto perché ancora non si era visto cosa si sarebbe messo addosso, in un Mondiale, il portiere messicano Jorge Campos.


Ancora Gig. Il carro armato trasformabile in fortezza della linea X-Panders (figata) e i veicoli e velivoli tascabili Pocket Power. Poi ok, scrivere "la velocità si scatena dalle tue mani" in un magazine per rEgazzini non era esattamente il massimo, diremo. Poi se diventavano ciechi, come se lo leggevano il giornalino?


Sul fronte della musica si dà il giusto riconoscimento all'incommensurabile Francesco Salvi, il più grande cantautore italiano, ricordiamolo, (chi è quella gente che lo precede in classifica? Primo e basta)


E sull'onda del successo dei Kamoa si spiega come si balla la Lambada. A dei bambini di undici anni? Eh. Si diceva ieri nello scambio di mail con Diego, che non doveva essere facile riempire ogni mese quasi cento pagine così. E allora chorando se foi quem um dia só me fez chorar, perepere peppe pè.


Posterino di Lorella Cuccarini. Ai tempi ancora la più amata dagli italiani, oggi la più amata da quelli che c'hanno le bandierine italiane su Twitter e postano il loro supporto in caps lock e dalla punteggiatura creativa a un tizio in felpa che mo' fa pure i video su tik tok.


Ma attenzione! Va' la sorpresa. Tra i tanti fumetti autoctoni ce n'era anche uno su licenza: il fumetto Marvel dei Dino-Riders, di cui si parlava nella seconda parte carrellatonissima di quella linea di giocattoli mai troppo lodata, qui.


E qui è figa pure la pubblicità che segue a ruota di Brontosauro. Come qualsiasi cosa riguardasse i Dino-Riders, del resto.


La sòla dei dannati Gig Tiger (se ne parlava giusto qualche mese fa, in un post dedicato)


e altre pubblicità Gig, teh. Transformers Pretenders con guscio mostrillo e collezione di mini armi, che una roba del genere mo' mica sarebbe così facile da pubblicizzare in una testata per bambini. In compenso, di teste di cippa che collezionano armi vere ce n'è quante ne vuoi, là fuori.


Pensavi di chiudere con una delle pagine di barzellette, giusto per la carica di gelo vintage che si portano dietro ("Una signora telefona all'idraulico: 'Venga, il mio rubinetto perde!'. E l'idraulico: 'E chi vince?'"; e alé, neve pure in aprile e a bassa quota),


ma credi sia più onesto farlo con la quarta di copertina. Ancora Mondo, ancora palloni, ma non un pallone qualsiasi: Etrusco, la riproduzione di quello ufficiale dei Mondiali. Mancano due mesi al calcio d'avvio d'Italia 90, ci crediamo tutti tantissimo, è arrivato il momento di alzare di nuovo al cielo la coppa del mondo.

Nella foto c'è però Claudio Caniggia. Mentre fa un colpo di testa. Era tutto scritto. Era tutto già fottutamente scritto, doppio e triplo accidenti.

Ancora grazie a Diego per le scan!

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Commenti

  1. No, questo non lo conoscevo proprio.
    Ok Magic Boy, che di fatto era la mia rivista di videogames prima di passare a roba piu' seria (nel primo numero che avevo comprato c'era il catalogo Nintendo della Mattel. Lacrime).
    E mi ricordavo Magic Piu' o qualcosa del genere.
    Il gioco in scatola di Italia 90 ce l'avevo!! Ed era pure divertente.

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  2. Me lo ricordo perché da qualche parte, su qualche altro giornale, c'era la pubblicità.
    Figo per il fumetto Dino-Riders, in fin dei conti, ma di certo grande testimonianza storica di quel periodo...! :)

    Moz-

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  3. I Paciocchini, minacciosamente intruppati stile "quarto stato", erano pronti per fare trionfare la giustizia proletaria, tragicamente ignari che Rocky Balboa aveva da poco fatto cadere il comunismo tutto da solo. Per la delusione sarebbero di lì a poco confluiti in massa in Forza Italia ma fortunatamente nessuno di loro aveva ancora l'età per votare.

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  4. Ma quanto inquetante e/o maliziosa è la definzione del "Lambadista"? ?__?

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  5. Scusa Doc ma nel video della lambada (e a questo punto IMPLORO il Riassuntone) non c'erano i due rEgazzini ballerini? La biondina e il moretto?

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  6. (L'autografo di Graziani è palesemente un falso. Conplotto!!1!)

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  7. grande Doc!
    1990... avevo 16 anni... e chi se li filava più i giocattoli...
    Però riconosco che il destino della nazionale era già scritto... è tutto vero!
    Rivedo le F.1 della stagione 1990 (emozionante), riconosco carrozzoni come la Onyx, la Eurobrun (mai a punti) e la moribonda Brabham ... e non vedo la terza forza della stagione, la Williams...mah!
    e per finire... è giusto ridere della maglia rosa di Tacconi... il rosa sta bene solo col nero...
    Forza Palermo, Alè!

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    1. Io nel '90 ne avevo 18 di anni, ma i Dinoriders li avrei comprato lo stesso :D

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  8. La meraviglia! <3
    Le letterine sono fantastiche.
    E di "colmi" all'epoca ne eravamo veramente colmi. Ehm...

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  9. Comunque il vincitore è quello che cerca materiale sulla divina Madonna. Io lo avrei riempito di santini...

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  10. bellissimo articolo come al solito. Un solo momento di immensa tristezza nel leggere i Roxette nella classifica, RIP Marie :(

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  11. Doc, hai glissato clamorosamente sul fatto che il mercatino degli scambi viene definito "Il club degli scambisti".
    Ed hai fatto bene direi.

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    1. Tutto torna con il fatto che Silvio Bandinelli è un regista pornografico

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  12. pa-pa-paciocchini pa-pa paciocchini...con loro che avanzano per la strada con sto ghigno che manco una gang di the warrior...che ricordo che hai cacciato fuori, doc.

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  13. Ammetto di non aver letto tutto il post,poi provvedo ovviamente,ma volevo commentare lo stesso.... Non lo ricordo questo giornale ma le cose pubblicate le ricordo eccome.
    Doc hai ragione.. Alboreto,Prost,Senna,quanti ricordi e bruschette..

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  14. ... alla pagina degli scambi mi sono congelato XD... per poi bissare alle "barzellette". Cristo Santo...

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  15. Giustamente una rivista tutta frizzi, giochi e lazzi, riserva delle pagine al momento della riflessione religiosa e della liturgia, celebrando l'unico e solo D10S 😊Di lì a pochissimo (fine aprile, vado a memoria) il Napoli avrebbe conquistato il suo secondo e ultimo (chi ha detto 'Orsato'?) scudetto della sua storia. E probabilmente (sempre andando a memoria) nei primi giorni dello stesso mese venivano dati i due punti a tavolino al Napoli per la faccenda della monetina. Tempi infuocati e indimenticabili, per me, tifoso azzurro (azzurro chiaro, ovviamente) circondato di nemici rossoNeri, in quegli anni. Dei tanti giocattoli che appaiono sulla rivista, invece, mi è tornato in mente proprio quella motoretta gialla tascabile, che avevo ma che non ricordo perché...forse me l'avevano regalata. Certo che anche la prima parte dello slogan: 'Sgancia la potenza'... sì, e poi apri la finestra per aerare i locali 😁

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  16. Mi ricordo inoltre grandi gare cronometriche a pilotare la Microscheggia rossa sul parquet del salotto del mio amico E. Era effettivamente molto veloce la dannata macchinina!

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  17. Ammetto di non rammentarlo. In compenso, ho ancora i Magic Boy in cantina dai miei :D

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  18. A me la lacrimuccia è venuta fuori guardando gli X-Panders. Quanto erano fighi, io avevo il carro armato mentre un mio amico l'aereo. Sarebbe stupendo capire dove siano andati a finire. Parlando sempre di giochi non mi ricordavo gli stupendi camion play-set della MicroMachines. Sicuramente avrei voluto comprarli all'epoca. Un bel post sulle MicroMachines ci vorrebbe, erano stupende.
    Per il resto Ciccio Graziani capellone, e non palla da bowling, che balla è incredibile.

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  19. Mai coperto, evidentemente troppo preso da magic boy e dai fumetti (di dubbia origine) dei Transformers.
    Stranissimo non ne fossi a conoscenza visto che in pratica ero un finanziatore Gig

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  20. Questa me la sono persa nel marasma delle pubblicazioni di quel periodo. Piccole considerazioni spicciole, la lambada ha evitato il calo delle nascite e la cosiddetta crescita zero in quegli anni, che poi è diventata realtà una volta che è passata di moda. Ciccio Graziani ancora con i capelli e il mitico "pube" de oro quando era il mito di una generazione...

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  21. meraviglioso il "scambio due cassette di Jovanotti e un minibasket con una motoretta anche usata"
    ma chi è questo magnate della finanza in erba?

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