Banana Splits: perché il remake horror ha perfettamente senso

Tra la la tra la la la... One banana, two banana, three banana, four, e giusto ieri parlavi con l'amico e antrista di vecchia data Andrea dei Banana Splits. Oggi ti svegli, e in mezzo alla solita ondata di nuovi teaser e trailer, te ne trovi davanti uno nuovo sul film horror con i Banana Splits. Ripetiamo, il film horror con i Banana Splits [...]

Il trailer è questo qua, il film uscirà in estate direttamente in home video e in digitale (il che sì, non è esattamente una promessa di qualité, ma più che altro un'onesta dichiarazione di umilté che Panuzzi non capirebbe mai), prima di esser trasmesso su SYFY a fine anno.

E, come recita il titolo di questo post, sì, per te un remake horror dei Banana Splits è assolutamente sensato.

Perché i Banana Splits sono SEMPRE stati inquietanti. Per chi non sapesse di cosa diavolo stiamo parlando, facciamo un passo indietro. Lo Show dei Banana Splits (The Banana Splits Adventure Hour) era un contenitore per ragazzi della NBC, andato in onda negli USA per due stagioni, tra il '68 e il '70, e arrivato da noi sulle reti private a inizio anni 80.

Ospitava serie a cartoni come I Cavalieri d'Arabia e I Tre Moschettieri, oltre al live action avventuroso L'Isola della Morte. Se ne parlava in dettaglio in questo post qui. A presentare il tutto, le gag di questi pupazzoni, animali antropomorfi con l'aria da svitati e/o drogati.

Il gorilla Bingo, il leone tossicodipendente Drooper, l'elefante Snorky, il cane Swingo (Fleegle). 

Nella loro band, Bingo suonava ovviamente la batteria, Drooper il basso, Snorky le tastiere e Swingo la chitarra. Adoravi i Banana Splits da rEgazzino, anche perché avevano un fascino leggermente sinistro. Un po' come tutti i pupazzoni con un cristiano dentro, certo, ma di più. Sarà stata la faccia di Bingo. Sarà stato quell'orologio a cucù con le zoomate violente.

Sarà stato soprattutto Drooper, con gli occhiali da proprietario di un p0rnificio.

Ti sei rivisto un po' dello show originale alcuni anni fa, dopo averne recuperato i DVD UK anglé della stagione 1 (quelli della seconda non sono mai usciti, per quanto ne sai). Il box da sei dischi si trova ancora, in amazzonia, a 25 carte.

E rieccolo oggi, Drooper, il leone una vita e mezzo dopo: chiaramente parente di Screech di Bayside School, animatronic assassino nello show dei Banana Splits, alla guida di una banda di robot killer che vogliono ammazzare il loro pubblico in modi creativi, con gag in stile acme, per un po' di insano entertainmento vecchia scuola.

Canticchi da allora, da quando li hai visti in TV per la prima volta - molto, forse anche troppo spesso, a pensarci - la "The Tra La La Song (One Banana, Two Banana)" dei Banana Splits, e ti sei sempre chiesto se avesse davvero ispirato quella parte col Wo yo yo di Buffalo Soldier di Bob Marley.

I Banana Splits padri biologici dell'inno dei tifosi del Cosenza Calcio? Possibile? Se l'è chiesto pure la BBC, un po' di anni fa.

L'anno scorso i Banana Splits hanno incontrato invece la Suicide Squad, in uno di quei crossover DC Comics matti e meravigliosi e disperatissimi con i personaggi Hanna-Barbera rivisti in chiave più o meno seria o realistica. Ma qui non ce n'era in effetti bisogno: i Banana Splits erano seri e un po' inquietanti e sicuramente dediti al consumo di droghe pesanti anche prima, da vari fricchettoni figli degli ultimi anni 60.

Averli trasformati in dei sadici Terminator è solo la chiusura del cerchio. Il trailer lascia intuire che Snorky, l'elefante che fa i versi strani, possa essere l'unico buono della banda. Ma magari ha finito semplicemente la roba.

Non vedi l'ora di vederlo, giuri. Tra la la tra la la la, eccetera.

VIENI IN GIAPPONE CON ME A OTTOBRE!