Rocky Joe vs Uomo Tigre, com'è andata a finire


Rocky Joe vs Uomo Tigre, com'è andata a finire

Visto che questa settimana c'è tempo e modo di farlo, parliamo dei risultati dell'ultimo Saturday Night Fight, della sfida tra Rocky Joe e l'Uomo Tigre. E del perché la tua scelta ha sorpreso pure te [...]


Il risultato: Naoto straccia il buon Joe 82 a 49. Te chi avresti votato? Yabuki e il suo ciuffo. Ci hai pensato a lungo, quando hai deciso l'accoppiata per questo SNF: non credevi esistessero rivali nella tua testa per l'Uomo Tigre... ma non potevi lasciare indietro Joe.

L'Uomo Tigre ti ha trasmesso l'amore per il bresslinz, ha l'immortalità garantitagli da quel tratto sporco, dalla sua storia, da un eroe mascherato figo oltre ogni limite. Però nella tua testa, nel tutto unico formato da anime e manga, Naoto è anche quello un po' da tenerezza del manga, con le sue trovate naif, le auto fermate al volo con un casqué alla Carrà e quelle altre robe che nel cartone facevano figo a prescindere, in mezzo ad ettolitri di sangue versato, su carta insomma.

Resta, per tante ragioni, uno dei manga a cui sei più legato, ma il Naoto del cartone e quello del fumetto sono per molti versi parenti lontani nella tua testa.

Con Rocky Joe è avvenuto l'esatto opposto. Adoravi l'anime, sei impazzito per il manga la prima volta che lo hai letto. E la seconda. E la terza. Perché è semplicemente lo spokon più bello di sempre, con la storia più drammatica e appassionante di sempre. E ogni volta che arrivi alla fine, alla via crucis del povero, testardo, rissoso Yabuki, ti commuove, impastandoti la bocca di cenere amara.

Bianchissima, ma amara.


Naoto era un eroe che si fingeva un pirla, alla Clark Kent, ma fuori dal ring non ti ha mai detto granché. Sì, i regali agli orfanelli, che hanno generato uno dei più meravigliosi casi di emulazione nella vita reale mai visti, ma quel tizio con la coppola non ti interessava fino a che non indossava la sua maschera da tigre.

Joe era sempre Joe, fuori e dentro le corde.

Su quelle spalle magre portava il peso di una generazione di emarginati, simboleggiando chiunque, non solo nel Giappone della ricostruzione, volesse provare a migliorare la sua condizione, lasciandosi alle spalle il ponte delle lacrime. Solo che lui era intrappolato in uno spokon di sofferenza e dolore, e non ne sarebbe uscito sui suoi piedi. Ne scrivevi tempo addietro:

"Siamo tutti Joe Yabuki" è una frase bellissima, non l'avessero usata dei terroristi per dirottare un dannato aereo. Ashita no Joe è una storia di pugni in faccia, ma non solo quelli sul ring. È la povertà all'ombra del Giappone del boom economico, le baracche dietro ai grattacieli che svettano verso il futuro, l'epica di chi ce la mette tutta, sperando che basti. E in genere non basta. 

È il racconto del disagio e dei contrasti di un'era, l'epica dei guantoni e del sudore e del sangue e degli occhi spenti per i troppi pugni presi. Per un domani, come recita il titolo originale. Migliore o anche solo un domani qualunque. Pochi anime e manga ti hanno colpito come Rocky Joe, nessuno ti ha insegnato quello che ti ha insegnato Rocky Joe. Cioè che affrontare le avversità fischiettando e indossando la maschera di chi se ne frega funziona. Beh, quasi sempre. 

Lo pensi ancora. Naoto è un mito personale inossidabile e hai tutta una serie di pupazzetti, gashapon e magliette a ricordartelo, in giro per casa, ma Joe Yabuki è per te un modello: se non di vita, di sentimenti, forza, determinazione. L'idea che puoi rialzarti, anche quando credi di non averne più.

Sì, fan di Naoto per sempre, ma siamo tutti Joe Yabuki davvero.


Alla salute, Yabù (semicit.)

Ok, fine del pistolotto, gente. Come sempre, chi non ha fatto a tempo a votare o volesse semplicemente commentare il risultato, può dire la sua nei commenti qui sotto. A sabato per il nuovo SNF. Ancora più bastardo, ovviamente. Tenetevi pronti.

71 

Commenti

  1. Comprendo il tuo discorso.
    Joe è più drammaticamente umano, a modo suo romantico, da sempre un "canto del cigno" vivente.

    Moz-

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  2. D’altro canto solitario nella notte va
    Se lo incontri gran paura fa.
    C’è poco da fare

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  3. Ecco, come scrivevo ieri nel commento... Guarda, guarda tutte quelle righine, quei colori pennellati, l'espressività... Che meraviglia.

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  4. Nonostante la preventivata sconfitta, ça va sans dire, sposo completamente la tua poetica e quindi quella di Joe Yabuki. Anche per me quando arrivano quei momenti (e ce ne sono stati tanti) in cui pensi davvero di aver toccato il fondo e non rimane più nulla da scavare, in quei momenti in cui davvero vedi tutto nero e la speranza ti abbandona, ripenso sempre al sorriso sardonico di Joe e alla sua capacità di rialzarsi, seppur su gambe malferme, tutto pesto e con le ossa rotte ma pronto a combattere contro chiunque e come se non ci fosse un domani. Questo mi ha aiutato tante volte quando avevo anche dei pensieri "strani" ma non mi sfioravo con la mano, bensì con l'accetta...
    Un pò mi ricorda anche il primo John McLane, prima che diventasse un super-eroe, pesto ma mai domo, con il sorrisetto e la sigaretta quando ancora non era stata bandita dal politically correct.

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    1. Daniele, scusa se te lo chiedo, e ti assicuro che la domanda ha un senso, tu fai sport?

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    2. Sì Scott, sono uno sportivo praticante. Ho praticato arti marziali quando ero giovane, Yoseikan Budo e Kick boxing, quindi uno sport solitario, poi mi sono dedicato a basket e pallavolo, con degli anni in cui ho anche giocato tanto a tennis, avendo la possibilità di farlo senza grosse spese. Ora gioco in una squadra mista nel campionato Volley league di Torino. Ci chiamiamo Valanga 1. Però mi devi spiegare la tua richiesta!!

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    3. ti scriverò su facebook, il mio nome è Salvatore Petracchiola.

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  5. E' bellissimo quello che hai scritto ma vorrei dire una cosa su Naoto.
    Credo che Naoto è uno di quelli che ha dato tutto se stesso per arrivare ed è arrivato conquistando soldi e fama ma voltandosi indietro si è accorto che aveva perso e sacrificato alcune cose. Voltandosi indietro si è accorto che molti che erano come lui non avranno la forza e le possibilità che avrà lui per emergere e che i denari che lui dona non bastano. Decide quindi di mettere in gioco tutto quello che ha conquistato e diventare un esempio. L'essere fuori dal ring un signor nessuno con una bella macchina è da una parte uno modo di proteggersi e proteggere gli altri ma dall'altro un modo di annullarsi perché Naoto Date non serve a nessuno mentre l'Uomo Tigre può aiutare tanta gente.

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    1. Bella visione, ma leggendo il manga la verità è che tutto era semplicemente molto, molto più semplice, ai confini del semplicistico. Da Tana delle Tigri in giù. Il cartone ha incattivito molti aspetti, reso Naoto Date meno un minchietto che inciampa ogni tre secondi per nascondere la sua identità, aumentato a dismisura il tasso di violenza, diminuito l'aderenza alla storia del wrestling giapponese vero, e tanto altro.

      E comunque, ricordiamolo, Naoto se ne va da Tana delle Tigri per una questione di soldi, non per etica :D

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    2. I soldi non versati a Tana delle Tigri servivano a finanziare le attività filantropiche quindi mi sembra più che etico.

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    3. La mia analisi è legata poi all'anime e non tanto al fumetto. Le divergente tra anime e fumetto mi hanno fatto gustare l'anime e reso un po' indigesto il fumetto. La veridicità alla storia del wrestling giapponese vero e al wrestling come attività sportiva, non essendo io un appassionato, non mi ha mai trasmesso un valore aggiunto. Rendere gli scontri più drammatici e crudeli su di me è sempre stato più efficace ma questi sono gusti.

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    4. Il che è esattamente la distinzione tra il Naoto del manga e quello dell'anime di cui parlavo. L'anime è più efficace per tutti, non solo per te. Perché è semplicemente molto meno ingenuo e mimmo, e più violento e drammatico. Meno spokon spiegone, più sangue.

      Joe è sempre lo stesso personaggio nella stessa storia. Naoto no.

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    5. State dicendo che l'Uomo Tigre è stato cacciato perché non effettuava i rimborsi dello stipendio a Tana delle Tigri come promesso? E l'onestà dov'è? Io credevo che fossero diversi dal vecchio magna magna, invece sono Ka$ta anche loro!

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    6. Doveva pagare il reddito di cittadinanza ai lottatori disoccupati, poverini!! Altrimenti mettevano in commercio un video con Naoto senza maschera ripreso di nascosto durante alcune sue "evoluzioni" breslissiche!! Ogni riferimento alla realtà attuale è puramente casuale.

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    7. E' esattamente così. Con tutto quello che abbiamo speso per farti studiare, tu così ci ripaghi... Và che quelli non son mica soldi tuoi, eravamo d'accordo che ci avresti restituito il prestito

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    8. ok, non l'ho detto per il sondaggio, lo dico qui. Naoto non viveva per il wrestling. Gli è servito, ha funzionato da valvola di sfogo, gli ha dato il successo ed i soldi, ma in teoria poteva farne a meno. Sceglie di continuare, di rinunciare alla sua vita, ad un eventuale storia con Ruriko, per dare un esempio a dei bambini orfani, e per dare agli stessi bambini un presente ed un futuro più dignitosi. L'esempio e l'aiuto che lui non aveva avuto. Si sacrifica per gli altri. Fallendo, alla fine, ma nessuno glielo farà pesare. E morirà per salvare un bambino. Jo...gli voglio bene, sia chiaro. Ammiro la sua grinta, il suo coraggio, la capacità di rialzarsi sempre. Ma alla fine combatteva solo per la bestia che aveva dentro. Aveva degli amici, una donna che lo amava, una figura paterna putativa, ed ha scelto di andare avanti incontro al baratro. PER COSA, porca puttana? Per cosa? Te lo farei ingoiare quel sorrisetto sereno, Jo...per tutte le persone che hai lasciato sole, mannaggia a te...

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    9. @Gigos
      Paragonare qualcosa di serio, strutturato e meritocratico come Tana delle Tigre ad altre realtà che non possono vantare le stesse prerogative non mi sembra giusto, per favore smettiamola. Chi non pagava i rimborsi veniva veramente espulso (e successivamente ucciso) senza calcoli di convenienza o doppi pesismi :P

      @scott
      Naoto è il simbolo dell'altruismo, questa è la vera forza dell'Uomo Tigre. Condivido a pieno.

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    10. Drakkan hai perfettamente ragione! Però mi chiedo se avessero anche fatto un'analisi costi e benefici o uno studio di fattibilità per decidere quanti rimborsi fossero da versare alla Tana e quali pene comminare a chi non si atteneva (prima di arrivare all'espulsione "finale").

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    11. Che poi tutti a dare del traditore a Naoto ma lui a Tana delle Tigri aveva già raggiunto i due mandati e come promesso ha fatto un passo indietro.

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    12. Purtroppo anche Naoto era perseguitato dai giudici "tigrati" sicuramente di sinistra, come schieramento, rispetto a Grande Tigre.

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    13. C'era stata una vecchia polemica su di una analisi costi benefici per la costruzione della statua della tigre alata. I capi di tana delle tigri avevano deciso, in accordo con altre associazioni segrete di lottatori, di farla ma poi aveva preso in mano la cosa un lottatore, Grande Tigre Concentrata, che ha commissionato una analisi costi benefici che diceva che costava troppo. Poi un altro lottatore, Ruspa Diabolica credo, si era opposto a questa analisi montando poi tutta una polemica con i lottatori stranieri, ripetendo "facciamoli combattere a casa loro". Uomo Tigre era tornato in Giappone proprio per questo.
      Non ricordo con precisione ma sul Ghepardo Quotidiano trovi tutto.

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    14. Sicuramente tale problematica è figlia della mancanza di uno strumento di grande democrazia come Le Tigrau per garantire una partecipazione più efficace al governo delle tigri.

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    15. E comunque Grande Tigre non è stato eletto da nessuno e questo è indegno di un Paese civile. Se ci fossero ancora i marò fermerebbero questo scempio.

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    16. Buonasera a tutto l'Antro!
      @Scott, codivido al 100% quello che hai scritto!
      @Drakkan, Daniele, Gigos e Capuleius, siete impagabili!
      Mi avete fatto ridere di gusto!

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    17. Hahahahaha!!!! Bravissimi!
      Questo è lo spirito dell'Antro.
      Che forza che siamo!

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    18. Tana delle Tigri ha i suoi difetti, nessuno lo nega, ma prima di giudicarli aspettate i risultati del loro operato! E poi si sa che il mondo del wrestling professionale giapponese è corrotto, quindi scendere a compromessi per sopravvivere è necessario.
      Maalox!

      Torno serio per un momento: grazie per le risate ragazzi.

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  6. Io non ho votato in questo sondaggio proprio perché non sono riuscito a decidere, per le stesse ragioni scritte in questo post. Ma ora, rileggendole e pensando che Joe le ha prese anche questa volta, non posso negargli il mio incoraggiamento: rialzati, Joe, il mio voto sarà sempre dalla tua parte!

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  7. E va beh.
    Parlando di Joe...NON POTEVA NON PERDERE, no?
    Dicono che per un pugile sia molto difficile sconfiggere un lottatore, in un incontro senza regole...
    E ora...la fredda cronaca.
    L' Uomo Tigre tempesta Joe di colpi, prese ed atterramenti per tutta la durata del match ma Yabuki continua a rialzarsi. Poi, all'ultimo secondo, gli spara un diretto incrociato d'incontro che gli fa volare via la maschera.
    A quel punto si va a sedere all'angolo e muore.
    Naoto vince per abbandono ma fugge via come impazzito, perche' ormai tutti hanno scoperto la sua identita'.
    I promoter, vedendo che il pubblico rumoreggia, decidono di richiamare sul ring Ultimate Warrior e Hulk Hogan per la rivincita.

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  8. Scherzi a parte...
    Joe e' un personaggio difficile da accettare. Anche Naoto perde l'incontro finale, da un certo punto di vista. Perche' perde la sfida con se' stesso, tornando ad essere un lottatore violento e scorretto. Nessuno lo biasima, gente. C'era in gioco la sua vita. E poi...il cattivo ha avuto quello che si meritava. Grande Tigre era un essere MALVAGIO, e la fine orrenda a cui e' andato incontro ha rappresentato la giusta punizione per i suoi misfatti. Da un lato dispiace per la caduta di Naoto dal punto di vista umano, dall'altro ci si esalta perche' il bene trionfa, e l'eroe fa piazza pulita di tutti i cattivi. Senza pieta'.
    D'altra parte...l'introspezione psicologica del cattivo alla Ken non era ancora arrivata. E nemmeno il "perdonismo" tipico.
    Pero'...Grande Tigre sara' stato un archetipo di malvagio datato, inverosimile, tutto quel che volete, ma...PERCHE' NON LI FANNO PIU' , I CATTIVI COSI'?
    Erano malvagi e basta. E compivano crudelta' perche' era la loro natura, senza scuse o giustificazioni. E poi...godevi di piu' quando li legnavano, finalmente.
    Con Joe e' il discorso inverso.
    Dopo tutto quello che ha passato, ha patito...avrebbe dovuto vincere. E invece no. Giusto per fare un paragone con Rocky...se Joe fosse nato negli USA, avremmo assistito alla classica storia di riscatto ed ascesa. Ma li' siamo in Giappone. Joe finisce in riformatorio dove trova il tizio sbagliato, nel posto e nel momento sbagliatissimi. E da li' la sua strada prende una piega tortuosa.
    Tra i due nasce una rivalita' che finira' per consumare entrambi. Disputano un match che mai si sarebbe dovuto fare. E uno dei due muore, dopo aver vinto. Per l'eternita'. E l'altro che rimane vivo...e' come se fosse morto dentro pure lui, da quel giorno.
    Dalla scomparsa di Rikishi in poi, sembra che Joe non abbia fatto altro che vagare alla ricerca di un posto dove morire.

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    1. "Pero'...Grande Tigre sara' stato un archetipo di malvagio datato, inverosimile, tutto quel che volete, ma...PERCHE' NON LI FANNO PIU' , I CATTIVI COSI'?
      Erano malvagi e basta. E compivano crudelta' perche' era la loro natura, senza scuse o giustificazioni. E poi...godevi di piu' quando li legnavano, finalmente."

      Parole giustissime, me lo chiedo spesso anche io, quando soprattutto in alcune serie tv il cattivo si redime e collabora che il buono che come per magia si dimentica che fino all'episodio prima ammazzava gente a destra e a manca...

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    2. Grande Tigre rappresenta la malvagità umana primordiale: nient'altro che una mente e un corpo votati alla violenza.

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    3. @Redferne
      l'ultimo cattivo portato in scena come da te descritto è il Joker de Il cavaliere oscuro (che non a caso è un gran film anche perchè ha un grande antagonista)
      "perché certi uomini non cercano qualcosa di logico, come i soldi. Non si possono né comprare, né dominare. Non ci si ragiona, né ci si tratta. Certi uomini vogliono solo veder bruciare il mondo."

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  9. Io ho volutamente saltato questo scontro, non me la sentivo di scegliere. Lo so che sembrerà stupido ma votando uno dei due sentivo di fare un torto all'altro. Tu guarda come sono messo :)

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    1. Non è affatto un pensiero stupido, molti hanno pensato la stessa cosa, secondo me. Il problema è che il Doc è balordo dentro (lo scrivo con affetto) e sa benissimo che giustapponendo due personaggi così si creano queste dinamiche che ti fanno sentire pure in colpa a scegliere uno rispetto all'altro.

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    2. Concordo! Il Doc è proprio un gran balordo!! ;)

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    3. Io ho votato ma con il magone

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    4. @Bluecyber74 e Daniele
      E secondo me questo è il motivo per cui questo sondaggio ha avuto meno commenti di altri, molti si sono astenuti, perchè l'affetto che abbiamo per questi personaggi ci fa dimenticare che sono personaggi di un anime o di un manga, per noi sono vecchi amici a cui non vogliamo fare un torto.

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    5. Presente, sono uno di quelli che non è riuscito a votare , mannaggia, non c'è l'ho proprio fatta.
      Ho provato ma alla fine niente, ho fallito.
      Ora però mi rialzo pronto a prendermi in faccia un altro bastardissimo Saturday Night Fight!
      Forza mena il tuo colpo più duro, non mi fai paura!

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  10. Sapevo che avresti votato per Rocky Joe, mi sarei stupito del contrario.
    E la motivazione è toccante, anche se già letta ai tempi del post, continua ad esserlo anche oggi e forse di più.
    Bisogna sempre rialzarsi e se possibile fischiettare anche.

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  11. E' da sabato che ero in corto-circuito con l'atroce dubbio di aver scambiato "Forza Sugar" per "Rocky Joe"... ho scoperto su Wiki che in alcune TV regionali (compresa evidentemente Super3) la sigla di Sugar era stata usata per Joe!

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  12. ....la sigla... quando parte il "Rocky Joe, sei forte... Rocky Joe, sei grande", con la voce dei De Angelis, il magone mi si ripropone... erano pure gli anni di "Bomber" e di "Fantasy"... che mi porta alla mente il Galaxy Express 999...tutto Oliver Onions....
    che, se la terra fosse davvero piatta, come sostengono i quattro mentecatti fermati ieri (uno di Verona, uno di Savona, uno di Ancona e uno di Messina... tutta la nazione, da sud a nord da ovest a est, è rappresentata), dove andrebbe mai?

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  13. non ho fatto in tempo ma Rocky Joe vince per trama finale e soprattutto per la grandissima sigla!!!

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  14. Joe è sempre Joe. Un mito da quando l'ho scoperto. Concordo pienamente col Doc.

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  15. L'Uomo Tigre è stato il miglior garante del kayfabe per una generazione di giovani italiani.

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  16. Tutto giustissimo, infatti anche io ho votato l'Uomo tigre, ma non si può non ammirare Joe

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  17. Quelle parole di quel post risplendono dell'occhio di bue che illumina Joe tra le viuzze della tokyo più povera, mani in tasca e fischiettando. E' uscito sconfitto anche questa volta Joe, ma il sorriso non l'ha abbandonato, naturalmente.

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  18. Naoto Date tutta la vita, ma neanche Tatsuo Aku ci andava piano. Anche se non è stato altrettanto famoso, era disegnato meglio con tanto di SOOCA al predecessore. E poi la macchina trasformabile non la calcoliamo?
    Non so perché, ma a me Rocky Joe non ha lasciato grandi ricordi. Come anime che si rifaceva sempre al tema della boxe, adoravo Forza Sugar (Ganbare Genki), che forse era narrato da un punto di vista un po' più da bambino. Forse è per questo che lo preferivo.

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  19. Io però, a costo di suonare blasfemo vorrei dire che Rocky Joe mi è sempre sembrato un ottimo manga e un ottimo anime e forse a rivederlo ora mi piacerebbe ancor di più ma quando ero piccolo Naoto lo adoravo, avrei voluto esistesse davvero mentre Joe mi infastidiva parecchio e mi infastidivano i bambini che si comportavano come lui. Immaginandomeli invecchiati, per come li vedo io Naoto sarebbe stato il miglior padre mai esistito, Joe ne dubito. Quindi si può amare di più il manga/anime ma come personaggio Joe mi sembra che di eroico abbia solo la perseveranza e il coraggio, Naoto è Superman terrestre e molto più cattivo (a fin di bene), simile in questo a Kenshiro

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    1. Unendomi a quello che scrivi e semplificando molto, partendo dal presupposto che erano entrambi degli individui segnati da gravi problemi psicologici dovuti a traumi giovanili, si potrebbe identificare Naoto come persona altruista, votata agli altri (anche per un senso di colpa e quindi una sorta di redenzione nei confronti dei suoi atti e delle sue scelte) e Joe come egoista, per quello che scrive Scott, avendo amici, una donna che lo amava, una figura paterna di riferimento, ha preferito soccombere senza pensare al vuoto che la sua assenza avrebbe provocato (ma probabilmente perché la sua essenza era proprio quella, di essere un perdente senza speranza).

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    2. Ti ringrazio per aver ben compreso il mio messaggio confuso e averlo reso più chiaro e lineare!

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    3. Di nulla, Roby, ma non era affatto confuso, solo molto appassionato, come quando si affrontano temi che ci stanno molto a cuore e penso che Joe e Naoto siano entrati nei cuori di molti antristi.

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  20. "le auto fermate al volo con un casqué alla Carrà"
    Wait, what? O_o;

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  21. "Tutti sanno che e' invincibile
    lui sul ring e' formidabile
    nella lotta e' temibile
    il tigre, Tiger Man
    tigre, Tiger Man
    tigre, Tiger Man
    Graurr... "

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  22. Doc, senza voler fare il PDF, hai voluto fare il titolo da clicbait :P perché chi ti segue sa che Joe è stato proprio quello che hai sintetizzato in questo post (mentre era sparso qua e là tra il blog): un simbolo di chi ha dato tutto, vincitore morale, eterno secondo, quello che prende 29 all'esame di diritto privato, l'Italia contro il Brasile nel '70, dopo aver vinto la Germania per 4-3. Chi ha dato tutto fino a bruciarsi e non lasciare che ceneri, senza poter risorgere badassicamente dalle stesse come un Phoenix qualsiasi. E l' avrà pensato pure l'adattatore dell'anime che si sarà detto: "Non può finire così!" perché eravamo abituati a Rocky, agli occhi della Tigre (c'è sempre una Tigre) che nonostante scummati di sanghe si aveva la forza per il papagno definitivo che vincevi l'incontro. Come quelli che fanno gol, l'unico, a calcetto, alla fortissima 2a F anche se poi perdono 10-1.Ecco, forse ha perso Rocky Joe, non Joe Yabuki. E poi la vittoria resta in casa...

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  23. Io non sono riuscito a votare, ma avrei scelto l'Uomo Tigre.

    Per me Naoto è la versione giapponese di Bruce Wayne. Non so se il riferimento sia voluto, non credo.

    Però le analogie sono tante, tralasciando le apparenze (soldi): entrambi sono in fondo cresciuti, senza esserlo davvero.

    Salvano bambini (o li arruolano nella propria vita/battaglia) perché non possono più salvare quello che rimane dentro di loro.

    Si dice che crescendo ognuno smette di sognare, mentre loro non lo fanno. Rimangono per certi versi "puri" nei loro ideali e convinzioni. Certo, Naoto ha un percorso di redenzione più interessante. Credo che sia uno dei pochissimi protagonisti che appare da subito malvagio.

    Tutto ciò, tenendo conto che Joe è stata una scelta più che giusta per dargli un antagonista di pari livello.

    Ma per Naoto, forse ancora più dell'Uomo Tigre, ho sempre provato un'empatia particolare.

    Tra l'altro mi chiedo due cose: avrà mai un seguito Tiger Mask W? E dei due finali (Naoto che muore per salvare un bambino da un incidente stradale o Naoto che semplicemente scompare e non torna più) qual è più adatto/giusto per lui? Il primo è più coerente con la tragicità e la redenzione (sono pochi i cattivi che diventano buoni e vivono a lungo). Ma il secondo... Quanto sarebbe gustosa una serie sugli "anni perduti di Naoto?"

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  24. Tornando al discorso dei cattivi...gia' in Ken si scopre che molti di loro, semplicemente...hanno frainteso. Ho hanno subito un trauma da piccoli e hanno sofferto molto.
    Praticamente l'unico vero malvagio e' Jagi (e' infatti e' scemo).
    E nei cavalieri? La maggior parte delle battaglie nascono da un malinteso tra le due parti in causa.
    Fermo restando che anche la puntata piu' truce di Ken e' da educande, paragonata all'episodio finale de L' Uomo Tigre.

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    1. Sono i cattivi migliori, quelli che hanno spessore e arrivi quasi a comprenderli: da bambino non ti piacciono, perchè vuoi lo Skeletor di turno, inequivocabilmente malvagio e che perde sempre, ma da adulto li apprezzi.
      Lo step successivo sono gli Apostoli di Berserk, crudeli e violenti in una maniera aberrante e poi ti fanno pena perchè... Gatsu è se possibile ancora più crudele e violento di loro.
      E poi ci sono i "cattivi" di Conan (quello di Miyazaki), che da piccolo non mi piaceva perchè non riuscivo a capire chi lo fosse... Perchè sono in realtà tutti personaggi ben sfaccettati, ognuno mosso dai propri ideali e motivazioni, che in alcuni frangenti sono opposti a quelli di Conan (e dunque lui se li ritrova come avversari) e con l'evoluzione della storia arrivano a coincidere (e dunque i nemici diventano alleati, e io a chiedermi: "Ma come, questo era cattivo l'altro giorno, mi son perso un paio di puntate e che è successo?!!")

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  25. Un ultimo appunto sul boss di Tana delle Tigri.
    Da quel che ho capito era un lottatore celebre ma anche piuttosto feroce e violento, che dopo aver vinto svariati titoli a livello intercontinentale, decise di ritirarsi dal ring. Probabilmente perche' aveva trovato un altro sistema piu' redditizio per fare quattrini...
    Da brava e perfetta associazione a delinquere, Tana delle Tigri imponeva il pizzo a tutti i suoi lottatori in attivita'. Se non sbaglio, corrispondente alla meta' dei loro introiti. Il tutto combattendo sempre in modo violento e scorretto, con l'avversario che come da contratto deve finire ferito gravemente, sfigurato o invalido. Oh, c'e' lo stile della Tana da rispettare.
    Se si trasgredisce o si mancano i pagamenti, scattano le spedizioni punitive. Arrivano gli altri lottatori a farti la pelle. Oppure killer prezzolati e appositamente ingaggiati.
    Naoto si caccia nei guai proprio perche' vuole fare una furbata, anche se a fin di bene. I primi guadagni li usa per aiutare Ruriko, Mazuki e gli altri bambini dell'orfanotrofio, finiti accalappiati in un giro di strozzini e cravattari. Riceve una prima visita di avvertimento da Mr. X, e la cosa finisce li'. Ma per appianare il debito dei suoi amici, compie un altro sgarro. E firma la sua condanna a morte. Forse. Perche' vedendo cosa e' accaduto dopo, fossi stato Mr. X gli avrei concesso una proroga.
    I lottatori che cessano l'attivita' vengono comunque riassorbiti nell'organizzazione. Diventano mediatori, allenatori, talent scout e procacciatori di ragazzini, specie orfani. In alcuni casi e se sono sufficientemente carogne, possono diventare addirittura dirigenti.
    Celebre l'esempio dove a Naoto da piccolo e agli altri bambini mostrano le foto di Tigre Nera, Grossa Tigre e del Re delle Tigri, dicendo: "Se massacrerete abbastanza gente, forse un giorno diverrete come loro!!"
    Bell'affare.
    Insomma...la tana aveva una struttura rigida e gerarchica, ma tutt'altro che inaccessibile. Se eri disposto a venderti l'anima e non crepavi prima, potevi fare una discreta carriera.
    Ma...voi ritenete che solo con le tangenti dei loro sottoposti riuscissero a tenere in piedi tutto quel popo' di struttura?
    Non credo. Per me il boss doveva essere impelagato con le mafie di mezzo mondo, aiutandole e fornendo i mezzi per traffici e attivita' illecite di ogni sorta (scommesse, stupefacenti, armi, traffico di organi, gioco d'azzardo, prost...tutto quello che di illegale puo' venirvi in mente).
    Forse la Tana se l'era costruita giusto per sfizio e non era nemmeno la sua attivita' principale, visto che lo si vedeva si e no tre volte l'anno.
    Decisamente un puzzone della peggiore specie, davvero. E uno dei personaggi piu' malvagi che si siano mai visti in un cartone. Naoto ha compiuto davvero un'opera meritoria, a farlo fuori.

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    1. Ottima analisi, caro Roberto, però a mio avviso trascuri il fatto che ai tempi di Naoto fosse operativa una filiale italiana di Tana delle Tigri, retta da un socio occulto, tale Pier Tigro da Arcore, che si occupava di tutte le attività che hai descritto, fornendo ingenti introiti. In più era specializzato nella famosa tecnica della mossa del parrucchino, con la quale riusciva misteriosamente ad avere la meglio degli avversari avvelenandoli con il polonio.

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    3. Stai a vedere che mò si scopre che Grande Tigre faceva affari con Ultra Sombra :D ...

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  26. comunque, nella migliore tradizione del Wrestling, l'incontro era truccato fin dall'inizio (non certo per colpa del Doc, anche se forse mi viene da pensare che volesse confermare l'aura di loser di Joe ;-p). Gran parte di quelli che hanno votato per l'Uomo Tigre, per loro stessa ammissione, da piccoli non avevano avuto occasione di vedere Rocky Joe, ed è dura combattere contro l'imprinting...

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  27. X capuleius:
    Ecco, hai centrato il punto.
    Grande Tigre e' proprio il classico cattivone alla Skeletor.
    O come Sauron. O il Mefisto di Tex.
    Per certi versi risultano persino comici.
    Non hanno motivazioni che li spingono a ragionare a lungo termine, se non quella di vincere e dominare su tutti. E soddisfare la loro sete di potere.
    Sono come i cattivi delle fiabe: crudeli, depravati e senza alcuna morale. Ma hanno il destino segnato.
    Pero' non farebbe male qualche cattivo bello convinto come loro, ogni tanto.
    Voler fornire una spiegazione dei propri atti malvagi equivale a debolezza, per me. Ti senti inadeguato di fronte al buono. E perche' un cattivo dovrebbe vergognarsi di essere tale?
    Grande Tigre non si pente per nulla. Impreca solo alla sua sorte e si maledice per non essere stato capace di sconfiggere Naoto. Gli spiace solo che l'organizzazione finisca a ramengo, dopo la sua morte. E ti credo, con tutti i soldi che ci ha speso dietro...
    Persino Kahyou di Ken mi e' scaduto totalmente, dopo aver rivelato le ragioni del suo odio. E dire che sembrava la reincarnazione di Satana, all'inizio...
    E Raoul? Alla fine abbiamo assistito ad un processo di beatificazione postuma. Per me e' stato una grandissima carogna. Non gliel'ho mai perdonata per quel che ha fatto al povero Rei.
    Al giorno d'oggi si tende a considerare i cattivi come l'eccezione in un mondo di buoni. Prima era il contrario. Erano i buoni ad essere pochi e isolati in un mondo in mano ai cattivi. E quante ne prendevano, prima di iniziare a reagire...
    Alla fine il cattivo perdeva. Ma arrivava davvero a un passo dal vincere.
    Cosa e' meglio, tra le due?

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    1. Kahyou ha ucciso la sorella a mani nude, resterà sempre uno stronzo. Raoul...bhe, le infamate fatte di persona sono quelle a Rei e a Ryuken, ma come parziale scusante possiamo dire che in un caso, se non avesse agito così, sarebbe stato fatto a fette, e nell'altro, se avesse risparmiato il padre adottivo, questo lo avrebbe trovato, prima o poi, e gli avrebbe tolto le sue conoscenze marziali, quindi un minimo ci può stare.

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    2. Dico una cosa che forse potrà stupire qualcuno, ma in realtà non è così strana.
      Raoul non ha nessun processo di beatificazione postuma perché... è uno dei buoni.
      Enorme, spaventoso, violento ed implacabile come un dio della morte, ma pur sempre uno dei buoni. Autoproclamatosi re di Hokuto, persegue con ostinazione il suo sogno di dare al mondo martoriato dall'apocalisse nucleare l'unico tipo di ordine sociale che in una società morente come quella può funzionare: la dittatura, sotto la guida di un condottiero forte che possa radunare e tenere a bada tutte le canaglie che altrimenti razzierebbero senza controllo ogni cosa.
      E infatti la sua figura è intrisa di quella retorica un po' (tanto) destrorsa dell'uomo forte tipica del samurai ma anche, per esempio, di Mussolini (che secondo me non a caso era alleato dei giapponesi durante la seconda guerra mondiale): basti pensare al duello con Fudo, in cui dà ordine ai suoi soldati di ucciderlo se avesse indietreggiato oltre la linea tracciata (ricorda tanto il motto "Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi"). Ma Raoul è anche un guerriero nobile, lontanissimo dalla marmaglia con cresta di gallo che tormenta i deboli e soccombe contro i forti: quando i suoi disobbediscono agli ordini e colpiscono Fudo anziché lui, li massacra senza pietà; dopo aver ucciso Juza delle nuvole gli tributa dei funerali con tutti gli onori perché riconosce in lui un combattente valoroso; assiste al combattimento tra Ken e Sauzer consapevole del fatto che se il fratello dovesse perdere toccherà a lui fermare quel pazzo, ecc.
      Il suo errore, che è poi il motivo per cui non è lui il successore della Sacra scuola, è che non è riuscito a mettere da parte le passioni e le ambizioni personali per farsi strumento del karma, come invece fa Kenshiro, dunque come ogni dittatore è pericoloso perché accecato dall'eccessivo potere. Apprendendo la trasmigrazione attraverso satori si libera dal suo demone interiore e diviene degno della successione, ma ormai per lui è troppo tardi.
      In ogni caso mi affascina più di Ken, perché l'eroe imperfetto, forte esteriormente eppure preda del tormento all'interno, è per me più interessante e pieno di posibilità narrative. Ken è così all'inizio della storia, quando è sconvolto dalla perdita di Giulia, poi man mano si libera di tutto raggiungendo il vuoto, il che lo rende simile al Buddha ma monotono.

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    3. Vorrei puntualizzare una cosa, che magari può non essere chiara ad una lettura superficiale.
      NON sto assolutamente facendo un'apologia di fascismo eh, ma un'apologia di Raoul, che è cosa ben diversa. La retorica del "Se avanzo... ecc" è molto pericolosa se portata da un'opera letteraria alla realtà, proprio perché affascinante: ammirati da un tale comportamento (apparentemente) valoroso, perdiamo il lume della ragione ed acclamiamo la persona sbagliata.
      In un'opera narrativa funziona perché le opere di finzione presentano sempre situazioni più "estreme" di quelle che si dovrebbero vivere nella realtà: se qualcuno ci puntasse una pistola alla testa potremmo restare sconvolti a vita dalla paura, ma in un film o un fumetto è ordinaria amministrazione...

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    4. Tranquillo Cap (posso chiamarti Cap?) era chiaro che non stessi sicuramente facendo l'apologia del Fascismo o la rivalutazione storica di Mussolini. Ti voglio solo far sapere due cose: la prima è che mi fa molto piacere che parli del bro di Kenshiro, perché ne sono un grandissimo fan, penso esattamente come te che fosse un buono, però anche un idealista estremo, capace di compiere gesti estremi ed eclatanti pur di rimanere fedele ai propri principi, quindi "schiavo" del suo essere, mentre Ken è il fratello libero, quello che segue il suo istinto e non deve rendere conto a nessuno. Quello che ho sempre ammirato di Raoul è la grande sicurezza ostentata e il fatto che sembrasse sempre quale fosse la decisione giusta da prendere. In ogni caso la seconda cosa è che mio figlio si chiama Raoul anche per questo e poi mi fa anche piacere che non l'hai scritto alla maniera ispanica, ovvero Raùl!!

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