Avengers: Endgame, l'ultimo trailer spiegato a mia nonna

In tanti, ieri, hanno scritto in giro che l'ultimo trailer di Avengers: Endgame non aggiunge niente a quanto si era già visto. Facciamo partire in sovrimpressione un discreto #EINVECE e andiamo a vedere cosa abbiamo imparato da quest'ultimo assaggino prima dell'uscita del film [...]

"Sembrano passati mille anni da quando sono scappato da quella caverna", dice Tony Stark, dando il via alla giostra dei ricordi che pesca in tutti questi anni di MCU, con clip prese da Iron Man e Iron Man 3.

Tony sta parlando con Pepper: con ogni probabilità è ancora alle prese con il messaggio che stava registrando per lei nel primo trailer. Si trova a bordo della Benatar, la nave dei Guardiani della Galassia. Chi lo riporterà sulla Terra? Vista la line-up degli Avengers nel film, e la parata a fine trailer, punteresti due miliardi di eurodollari su Nebula.

Quindi tocca a Cap. Il suo giretto nei ricordi parte da alcune immagini del primo Captain America, mentre la voce in sottofondo è quella di Peggy Carter in Winter Soldier: "Il mondo è cambiato e non si può tornare indietro". Il resto lo avevamo già visto: Cap sta partecipando a quello che ha tutta l'aria di essere un gruppo di sostegno per sopravvissuti allo schiocco di dita, Liberty Island è invasa dalle navi dei profughi.

Tony e Pepper, Steve e Peggy, l'amaure.

Se è davvero il suo ultimo atto nel MCU, come sembra, Steve potrebbe ricongiungersi con la sua amata Peggy, morta di vecchiaia in Civil War (a 0,49 rivediamo qualche istante del funerale). Se così dev'essere, o i Russos tirano fuori l'uscita di scena più epica della storia del cinema, o rivolta.

Si sappia.

La scena successiva è molto interessante. Sappiamo già che Occhio di Falco vestirà i panni di Ronin, e l'abbiamo già visto ammazzare gente in Giappone, incazzatissimo. Questo trailer spiega il perché, confermando le prime supposizioni: Clint ha perso la sua famiglia (vista in Age of Ultron) nel se sei felice e tu lo sai schiocca le dita di Thanos.

In particolare, la ragazza con la mira infallibile del padre: potrebbe essere l'equivalente del MCU di Kate Bishop, nei fumetti la seconda Occhio di Falco (lì non parente del primo). Pronta - una volta riportata in vita - per la nuova generazione di eroi della Fase 4, chi te lo dice. Arriva comunque la Vedova, in Giappone, a tenere la manina a Ronin. Lost in Marvel Translation. Perché tanto sono a Tokyo, no? Ogni roba USA ambientata in Giappone si svolge a Tokyo, no?

Il bianco e nero del Chitemmù di repertorio ci porta quindi ad Asgard, a Thor che ricorda il padre Odino, prima di una carrellata di eroi coriandolizzati dal finale del film precedente: Falcon, Pantera Nera e Scarlet Witch.

Cap, invece, sta cercando le chiavi di casa. 

Lo stesso Cap, Bruce Banner e Natasha, con un improbabile capello bicolor alla Mirko dei Bee Hive, stanno discutendo quindi dell'andare avanti.

Scott Lang, intanto, è uscito dal Regno Quantico (l'equivalente nel MCU del Microverso dei fumetti) e non capisce cosa diavolo sia successo. Perché tutta quella gente sia scomparsa, compresi Wasp ed Henry Pym. Resta da capire chi l'abbia tirato fuori dal Regno Quantico, dove era rimasto in ammollo alla fine di Ant-Man and The Wasp, dopo la scomparsa degli altri.

Torniamo su Clint e Natasha. Sì, erano a Tokyo. Il Quinjet è in volo davanti al Rainbow Bridge che porta a Odaiba, sulla sinistra si intravede la Torre di Tokyo. Nella scena successiva, lei ha i capelli quasi completamente rossi. Poi Clint sfugge a un'esplosione all'interno di un tunnel. Sono i fegati dei suprematisti bianchi macho nei loro sogni che stanno ancora cercando di boicottare i film con gli eroi neri o donne, con grandissimi risultati.

E ok, ma quando si mette assieme la banda? Quando si va a prendere a calci in culo il plurimentone, che ha fatto anche qualcosa di buono, ma solo secondo Tajani? War Machine e Rocket Raccoon sono pronti. E sì, la nuova armatura di Rhodey è FANTASTICA. Massiccia, spaziale, probabilmente in più di un senso.

Mentre Rocket ha addosso un celebre costume dei fumetti, quello rosso e blu con guanti e bottoni sul davanti.

"Lo faremo. A qualunque costo", dice Cap, facendo montare la uberSCIMMIA a ogni Marvel fan vecchio e nuovo, mentre tutti insieme si ride dell'acconciatura discutibile di Occhio di Falco. E allora tiriamolo giù, questo cacchio di cinema, dajecazzo.

E questi sono gli Avengers. I VENDICATORI. Che tu sia un dio del tuono, un tizio bravo a lanciare le frecce, una spia con le pistolette, un'aliena dalla situazione familiare difficile, un soldato fuori dal tempo o un microeroe che ribalta le matite, c'è un universo da salvare e non ti puoi tirare indietro.

Also: Thor con STORMBREAKER.

Also: Brividi.

"A qualunque costo", ripete anche Tony dal suo esilio nello spazio. È il momento. L'alba illumina la sede degli Avengers, è ora di gridare Assemble!, anche se nessuno l'ha finora mai fatto. Ma lo faranno. Oh, se lo faranno. E sarà la fine del mondo, tipo. Stai preparando gli striscioni e i tamburi.

Le tute che hanno addosso, secondo il 99% dell'Internet, sono per un viaggio nel Regno Quantico insieme ad Ant-Man. Se ne parla da gennaio, da quando sono saltati fuori i primi pupazzetti del film (che secondo i fratelli Russo erano al 99% fake). Ricordano quelle usate da Lang e Wasp nell'ultimo film, ma per esserne certi, bisognerà aspettare aprile.

Grazie, Capitan Ovviamerico. Prego.

Accanto alla Vedova c'è Tony, che quindi è tornato sulla Terra. Se non è una trappolona come l'Hulk nella carica di Infinity War, presente in quella scena solo nei trailer.

Il trailer, doverosamente privo di gag sceme, si chiude con l'unico sorriso. Thor apprezza Captain Marvel, perché Carol non batte ciglio sfiorata dal suo martello. La Vedova ha i capelli completamente biondi e corti, il che lascia presumere che questa scena si svolge all'inizio del film. Poi ci sta il recupero del tizio finito in Giappone a fare il ninja, e poi tutto il resto, con i capelli infine di nuovo rossi. Questo, o ha rubato il set di parrucche di una cosplayer tifosa del Catanzaro.

E ora tutti a suonare il clacson, sull'autostrada bingobonga che attraversa la giungla di città, fino al 24 aprile. Ancora un mese e undici giorni.

Cazzarola.