Captain Marvel e la missione impossibile: frenare i troll su Rotten Tomatoes e più in generale la barbarie su Internet


Tolti i pochi addetti al settore presenti alla primissima anteprima, nessuno ha ancora visto Captain Marvel, film che arriverà in sala qui da noi il 6 marzo e negli USA due giorni dopo. Questo non ha tuttavia impedito alla solita falange di alfieri del disagio di riversare tutto il proprio odio nei confronti della pellicola Marvel, rea di avere addirittura una protagonista femminile. Che pensa con la sua testa. Nel 2019. Il che ha portato l'aggregatore Rotten Tomatoes a rivedere le proprie regole ed eliminare alcune funzioni per fermare la pratica del review bombing in anticipo. Cosa si otterrà? Oh, nulla [...]


Rotten Tomatoes ha annunciato due giorni fa di aver eliminato il punteggio Want to See, che finiva per esser confuso con i voti del pubblico, e, soprattutto, di aver disattivato i commenti per i film ancora non usciti. In virtù del semplicissimo fatto che, beh, commentare un film che non hai visto, su un sito di recensioni, non ha alcun senso, e se lo fai lo fai solo per trollare. Mossa tardiva, forse (buongiorno, mondo), ma encomiabile. Che però non servirà a niente.

Le scimmie terminatrici che riversavano palta su un film non visto perché interpretato da una donna, e per di più una donna che ha delle idee, addirittura, dovranno semplicemente aspettare l'uscita in sala per riprendere a scrivere le stesse, identiche cose.

Casi precedenti di review bombing, nel giro dei film d'interesse nerd, avevano un'identica matrice: quarantenni bianchi ansiosi di rappresentare tutti gli stereotipi del nerd sfigato single che vive nel sottoscala dei suoi e, per non farsi mancare nulla, è un fascista intollerante totalmente scollato dalla realtà e con lo spessore morale e le capacità di ragionamento di un paramecio. 

E quindi il tentativo (riuscitissimo, eh) di affossare le prevendite di Black Panther con una valanga coordinata di commenti negativi su Rotten Tomatoes, prima dell'uscita. Con Gli Ultimi Jedi era successa la stessa cosa. In entrambi i casi, la motivazione di queste bande di scoppiati era la presenza dei neri. Perché magari sì, qualcuno credeva che un film come Black Panther avrebbero dovuto girarlo nel Cantone dei Grigioni. 

Ora, lo sai. Si fa presto a considerare questi fascistelli, con la maglietta di Lanterna Verde troppo corta sulla panza enorme, dei poveri dementi isolati. Dementi sicuro, ma isolati? 
Ovunque ti giri, su Internet, trovi qualcuno, una persona apparentemente normale, che tira fuori dei pensieri su temi come l'immigrazione da far impallidire la Endlösung der Judenfrage dell'NSDAP. O sulle donne da far rivoltare nella tomba Emmeline Pankhurst.
Può essere, e in parte sicuramente è, che come nel tifo siano i più violenti, anche solo verbalmente, a spiccare. Che sui social e nella vita là fuori, tra tante persone pacate, siano quelle più rancorose, instabili e alla ricerca perpetua di un bersaglio su cui sfogare i propri fallimenti ad emergere. Ma questo spiega solo in parte il problema, e non lo risolve. 

Dire che con l'allargamento degli interessi nerd a fasce enormi di popolazione, con l'estendersi di quegli hobby a una buona fetta degli abitanti di paesi come il nostro, sia naturale la presenza, sotto l'ombrello ormai troppo ampio della parola nerd, anche di estremisti destrorsi fieri del loro camminare in senso opposto all'evoluzione, non basta.

Perché funziona esattamente come il tifo: se vai allo stadio come quelli che si accoltellano, l'ombra del violento finisce un po' pure su di te, in quanto tifoso. E soprattutto perché la cosa non riguarda solo gli impersonificatori del disagio d'Oltreoceano, e l'intolleranza, con le sue frasette senza senso, è presente in QUALUNQUE spazio dedicato a questi argomenti. Anche da noi? Anche da noi. In un paese che per metà si affida a quel tizio e beve i suoi energy drink a base di odio razziale, va' che sorpresa.
Cosa si può fare? Poco, perché le scimmie terminatrici campano di ignoranza e convinzione, anche i fatti non le fermano. 
Ma isolarle? Lasciarle ai margini, quando provano a inquinare con le loro cazzate dei tranquilli angoli di discussione tra persone che si comportano come chi l'asilo l'ha finito da un pezzo? Quello non possiamo farlo. Dobbiamo farlo.   


Ellen Ripley, il femminismo tipico del 2019, dal 1979.

Guardatevi attorno. E ogni volta che qualcuno vi dice che un film ha una donna per protagonista perché ora si porta questa cosa dell'eroina, per una faccenda di femminismo, ditegli che si parla del valore dei film, non del sesso dei loro protagonisti. E che Ellen Ripley, comunque, scalcia culi di xenomorfo da QUARANT'ANNI.

Quando qualcuno scrive su un gruppo al quale partecipate che un film ha dei protagonisti di colore o omosessuali o alieni o whatev, prestate attenzione al modo in cui lo fa. Si può essere o meno d'accordo sul fatto che faccia strano un Johnny Storm nero, certo. O che un attore di Pechino venga infilato a forza in una produzione hollywoodiana per arruffianarsi l'enorme mercato cinese. 

Ma non si può essere mai d'accordo con chi critica a prescindere la presenza di un personaggio non bianco nell'universo di Star Wars - sì, nel caso abbiate vissuto in una grotta negli ultimi anni, è quanto sta succedendo con la nuova trilogia, dove c'è chi se la prende non con un personaggio, ma con il tasso di melanina della sua epidermide -  o la rappresentazione di una minoranza o di diversi gusti sessuali, culinari, nel campo della tassidermia o di quello che è. Non si può essere mai d'accordo con chi critica "tutti gli Oscar presi da Black Panther" senza sapere neanche di quali statuette si tratta. 
Puoi non essere d'accordo su una cosa, ovvio. Ma mai a prescindere, senza conoscerne nulla, perché quello è esattamente l'atteggiamento da urlatori aggressivi della Rete. Che vanno isolati, non imitati. 
Hollywood ha scoperto d'un botto la racial diversity - affrettandosi a recuperar terreno dopo le critiche per gli #OscarsSoWhite del 2016 - non solo per voglia di facile politicamente corretto, ma per seguire quello che il suo pubblico vuole, quello che il suo pubblico rappresenta. 

E questo sì, significa anche che alcune caratterizzazioni o scelte siano dettate più dal marketing che da esigenze creative. Certo. O che l'inclusione sia a volte solo promessa o sbandierata, in una sorta di Schema Ponzi

Ma "a volte" non vuol dire sempre, e credi sia meglio così, meglio tenersi stretta l'esagerazione se nasce da una libertà di poter raccontare tutto. Gli spigoli delle esagerazioni, figli che siano del marketing o della fretta di recuperare, finiranno per smussarsi, resterà la normalità dell'affrontare qualunque tema e di giudicare film e personaggi solo per quello che valgono, si spera. 


Finn e Rose non vi piacciono? Ok. Ma questo non ha niente a che fare con la loro etnia.

Le società, multietniche, lo sono da tanto tempo, se non da sempre (qui in Calabria siamo partiti probabilmente dai greci, 2.500 anni fa. Deal with it) e l'omosessualità è sempre esistita, per buona pace di Giovanardi. E di eroine d'azione o donne con i superpoteri ce ne sono sempre state, anche senza un costume in spandex. 

Solo che il mondo prova ad andare avanti, anche sul fronte dei diritti civili e della pluralità di punti di vista, nonostante gli urlatori analfabeti da social e i loro capitani e presidenti in fissa col calcestruzzo da confine. E il cinema, per interesse, convinzione o entrambe le cose, sta al passo.  Le scimmie, invece, restano indietro. Aggrappate alle loro tastiere, con il succo billy non già alla mela ma alla bile a portata di mano, sui rami degli alberi pieni di pomodori marci.

Il punto è però che le scimmie sono tante, e quanto e più che nei film sul loro pianeta, stanno prendendo davvero il sopravvento. La vera invasione, quella di cui dovrebbe essere terrorizzato chiunque. Perché chi urla fa più rumore, perché gli invasati si notano e fanno proseliti, perché far leva sulla paura e sulla rabbia e sulla pancia e sulla miseria - economica, spirituale o tutte e due - della massa funziona. Purtroppo. Ti giri e vedi milioni di meridionali che votano fieri capitone dimentichi del passato, e nulla sembra avere più senso, ok.

Però.

Far poco è diverso da far nulla. Cedere terreno, perché tanto non serve, vuol dire solo lasciare più spazio alle scimmie. Nel mondo allargato dei nerd, come ovunque. Quel poco dobbiamo farlo. Per tenerci quello che è nostro, evitare che continui ad essere inquinato dall'idiozia. Fosse pure solo un blog, una pagina FB, un gruppo su un social qualsiasi in cui si parla di cinema e fumetti e videogiochi e pupazzetti, Internet, il nostro paese, il mondo. 

Comunque vada, almeno non potremo rimproverarci di non averci provato.

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Commenti

  1. Pienamente d'accordo con il tuo pensiero. Il problema delle scimmie urlatrici è che sono persone ignoranti che fanno proselitismo presso altri ignoranti come e più di loro. Non possiedono memoria storica, non si documentano, prendono per buono ciò che, come sostieni giustamente, viene urlato e fa più clamore, senza cercare di inquadrare le questioni, senza approfondire, senza contraddittorio. Quindi sono estremamente pericolose prima per loro stesse, per la forte chiusura mentale che scivola poi in forme totalitariste, poi per il futuro della società dove viviamo.
    Purtroppo ho esperienza quotidiana di persone di qualunque età, perché non è una questione generazionale, che non hanno più senso morale, educazione civica e un minimo di civiltà. C'è un istinto a prevaricare gli altri, una mancanza generale di rispetto e di educazione che trovo estremamente preoccupanti. Dal lasciare posto ad una persona anziana sui mezzi pubblici, a mettersi a lato delle porte per far scendere gli occupanti dei treni, a qualsiasi piccolo gesto di gentilezza, si è perso tutto, ormai è la norma non guardare in faccia più nessuno, sempre chini sul cellulare e sempre perennemente incavolati con il mondo che li circonda. Tanto che quando sei oggetto di un gesto inaspettato ti stupisci perché senti che è davvero qualcosa di antico, preistorico e desueto.
    Nel mio piccolo cerco di applicare la regola di rispettare le persone e sto insegnando gli stessi principi a mio figlio ma trovo veramente dura ogni giorno che passa subire continue prepotenze da terzi e cercare di non spaccare il muso a qualcuno. Giusto stamattina un troglodita con un camion enorme mi ha tagliato la strada e poi mi ha pure insultato quando gli ho fatto presente che doveva darmi precedenza, brandendo un oggetto contundente nei miei riguardi, senza nemmeno considerare che avevo mio figlio nel seggiolino accanto. E questo è niente, come diceva il buon Egg Shen in Grosso Guaio a Chinatown.

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    1. Scusate, per completezza di citazione che in questo caso mi sembra appropriata volevo anche aggiungere: E questo è niente, Ma è così che tutto inizia sempre: dal molto piccolo.

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  2. Sai che si dice, Doc?
    Che per un cretino che urla e strepita ci sono due intelligenti che tacciono.
    Ma evidentemente, nei tempi dell'internetto la regola de IL SILENZIO E' D' ORO non funziona piu'.
    Visto che ha ragione chi grida e chi si fa sentire per primo. Perche' la gente si volta. Poi rimane ferma al grido e non sente piu' il resto, ma chissene.
    Che fare, quindi? Stare tranquilli aspettando che la buriana passi e la gente si ripigli, oppure scendere nell'arena e iniziare a sbugiardare questa gente usando i loro stessi metodi, prendendosi tutti i rischi del caso?
    Dopotutto...anche i filosofi iniziano a tirare scoppole, quando gli girano.
    Non so.
    Trovo calzante l'esempio di Ripley.
    Il cinema hollywooiano (senza la D) e' pieno di esempi del genere. Solo quelli di Cameron basterebbero.
    La Sarah Connor dei primi Terminator dove la mettiamo? E la Furiosa dell'ultimo Mad Max?
    Persino la Rose di Titanic, a questo punto.
    Ormai lo sanno persino in Giappone (dove gli shonen sono il genere maschilista per eccellenza). Persino li' hanno capito che conta il personaggio, e non il sesso d'appartenenza. Una donna puo' essere grintosa e determinata, e un uomo sensibile.
    Dove vive, certa gente?

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  3. Non vorrei sbagliarmi ma questo è un post politico che lascia trasparire le tue idee e sono idee che abbraccio totalmente. Solo che, per il momento, sia per quanto riguarda i troll sia per quanto riguarda la situazione politica italiana e globale (vista l'onda lunga del populismo da trump in giù) io non riesco ad essere minimamente ottimista. Neanche un po'.

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    1. Non ti sbagli. Essere pessimisti è comprensibile, per l'aria che tira. Ma se si molla, le cose possono andare solo peggio.

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    2. beh...basta farsi un giro sui social, soprattutto al di fuori degli "ambienti nerd" per andare a sbattere contro cose orrende che mai avrei immaginato. C'è un analfabetismo funzionale e scolastico sconvolgente e ti imbatti in personaggi con cui non puoi proprio ragionare e che ti rispondono con i soliti clichè del radical chic, se ci tieni ospitali a casa tua, eallorailpiddì, etc. etc. etc. ...sconvolgente e desolante. Temo che le cose siano destinate a peggiorare.

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    3. Fra l'altro cognome perfetto per un pessimista.

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    4. Secondo me non è un post politico, è un post "civile". Il problema è semmai che certe fazioni politiche ancora cavalchino battaglie da secolo scorso. Sì può essere "di destra" anche senza essere razzisti e sessisti (o neofascisti)

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  4. Caro Doc, stesso mio pensiero e condivido ogni tua parola. Adoro il tuo blog anche per questi tuoi interventi più politicizzati. Sono sicura che siamo in tanti, solo che tendiamo a non fare molto rumore.

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    1. E per educazione a lasciare troppo spazio, sì. E a provare a far ragionare i muri.
      È difficile.

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    2. Hai ragione...io partecipo a manifestazioni, incontri, cose così...e siamo tanti a pensarla come la pensiamo noi...tanti...ma sai cosa? Loro, i redneck nostrani, urlano più forte...

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    3. Siete semplicemente di meno
      Altrimenti le elezioni avrebbero avuto altro esito, senza contare che nei sondaggi dopo marzo c'è chi è quasi raddoppiato

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  5. Risposta in tre punti:

    1) OSCAR BLACK PANTHER: non l'ho visto. Posto che non ricordo con chi se la giocava per le statuette, non giudico su scenografia e su colonna sonora. Per i costumi dal poco che ho visto sembravano fatti bene ma sono lontani anni luce dai miei gusti.

    2) CASTING PARACULO: infilare un nero o un asiatico oppure un gay a martellate in una trama per gridare al mondo che la produzione è attenta a determinati soggetti lo trovo una vaccata.
    Detto questo come dice il Doc siamo una società multietnica e bisogna rappresentare quello che esiste quindi perché lamentarsi. Poi se ambiento in Africa un film ci metto in neri ma se lo ambiento nella Norvegia del 1000 non ci andrebbero.
    Nella serie Discovery c'è una coppia gay ed hanno saputo sfruttarne la presenza in funzione della trama. La serie in generale non è un capolavoro ma l'inventore del motore a spore è un personaggio interessante.

    3) RAZZISTI NERD: questi proprio non li capisco. Posso capire che possano lamentarsi del whitewashing di alcuni personaggi, personalmente anche a me non fa impazzire. Per il resto lamentarsi che un protagonista è nero o donna o gay è da razzisti e basta. Un personaggio funziona o non funziona e può essere trasportato sullo schermo in modo coerente o non coerente, altro non c'è da dire.
    Se domani mi dicessero che la DC ha deciso di fare un film su Authority e che Midnighter è diventato una donna di colore nera etero mi infastidirei perché il personaggio mi piace e l'essere gay, uomo e bianco sono le sue prerogative e funziona proprio per quello, oltre che per il carattere. Il mio malumore comunque andrebbe verso gli sceneggiatori e/o il regista che hanno fatto questa scelta mica verso l'attrice. Logicamente avrei sempre la speranza di ricredermi vedendo il film.
    Mi è capitato con Titan in cui Starfire: non mi piaceva dalle immagini, non perché fosse nera ma perché sembra una professionista del copertone, ma alla fine ho trovato che il personaggio funziona anche se l'hanno vestita da tigre del ribaltabile.

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    1. Concordo al 100% su tutti e tre i punti da te esposti

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    2. Same here... Johnny Storm nero non mi crea problemi, ma avrei preferito fosse di colore anche la sorella, il fatto che siano diventati da consaguinei a fratelli adottivi l'ho percepito come un grosso pugno nello stomaco per mettere un protagonista di colore.
      In Titan Stirfire è un personaggio con due oggetti sferici infuocati e vorticanti come pochi, ma ogni volta che la inquadrano con quel pellicciotto addosso mi aspetto che mi chieda un 50$ per le sue diciamo prestazioni... Non è il colore della pelle ma il vestito che non mi è piaciuto.

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    3. Sul whitewashing/blackwashing penso che dipenda molto. Se fai le trasposizioni hollywoodiane di un anime è inevitabile, perchè di attori asiati di grido non ne abbiamo, e comunque spesso e volentieri graficamente i personaggi degli anime di asiatico hanno pochissimo. Il cambiamento di etnia/genere nei personaggi secondari lo trovo abbastanza irrilevante. Ma se mi fai un film su superman con superman donna trans di colore quello non è più un film su superman :p (e mj, mj deve essere una rossa stragnocca, non se ne esce).

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    4. Dici bene Obo, tutto dipende dal personaggio: in particolare penso che dipenda da quanto il personaggio sia diventato archetipico e abbia quindi fuso la sua essenza con la sua rappresentazione, rendendole di fatto inscindibili. Il caso di Superman direi che sia esemplare in tal senso. Puoi creare decine di personaggi simili ma saranno sempre qualcosa "altro" da Superman.

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  6. Il problema è che ci siamo fatti convincere che tolleranza sia sinonimo di mutismo. Che educazione e civiltà si dimostrino con rassegnata sopportazione.

    Non è così.

    Se Voltaire avesse mai detto "Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu lo possa dire" visto il carattere che aveva, avrebbe probabilmente concluso "Resto comunque dell'idea che lei sia un idiota".

    Ecco: la politica e la civiltà si difendono anche così. Quando si incontra un urlatore ci si prende quel secondo di tempo per dirgli "Cosa urli? Idiota." e poi si prosegue.
    Perdere tempo con un idiota è peccato, ma stare in silenzio è pure peggio.
    "Idiota!" e si tira innanzi.

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  7. Doc...che dire?
    Che, se potessi, ti abbraccerei e ti offrirei da bere!
    Condivio OGNI singola virgola e punto del tuo discorso. Ignorare, ed isolare, questa è la soluzione.
    Non facile, ma ci si può provare.
    Perchè storicamente non esiste "fortezza" che non sia inespugnabile.
    Che poi, mi chiedevo...non è che questa frustrazione razzista e "machista" sia anche dovuta al fatto che i nerd abbiano visto "invadersi" il loro territorio di caccia dalle masse, e che quindi la cosa dei supereroi non sia più elitariamente di loro proprietà? (è solo una curiosità mia, eh)
    Comunque, a me donne, neri e omosessuali non hanno mai dato fastidio nei film (anzi, io adoro "Philadelphia"), e non è certo per quel fatto che giudico se un film sia brutto o meno.
    Io mi auguro che le cose possano cambiare, un giorno.
    Comunque, Eco sta sempre più avendo ragione (qui in Italia, poi...)

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  8. Per quel che vale sottoscrivo e controfirmo ogni parola. Purtroppo ogni giorno di più sembra di combattere una battaglia persa, ma del resto per citare Schiller (e Asimov) "Neanche gli Dèi..."

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  9. Guarda che puoi farlo il nome di Salvini, lui ti vuole bene al contrario di te.

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    1. Lui vuole bene solo alla Nutella e agli idioti. Ma più alla Nutella.

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    2. E non disdegna nemmeno i carboidrati, visto che pubblica sempre foto di pastasciutta abbondantemente condita.

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    3. La sua passione vera è la moda. Prima ha insistito sulla moda delle felpe con le scritte mentre adesso sta tentando di lanciare la modo della divisa, con un discreto successo. Ho visto però che tra molti suoi sostenitori va di moda il bomber.

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    4. Più che una passione mi sembra una necessità, visto che mangia male ed è ciccione (spero di non aver offeso nessuna persona sovrappeso con questo commento).

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  10. 92 minuti d'applausi. In piedi. Con le lacrime agli occhi.

    PS: segnalo un piccolo refuso, Doc, che il link sull'allargamento degli interessi nerd a fasce enormi di popolazione è strano.

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  11. Scusate, la frase è di H. Heine. Cosa vuol dire fidarsi solo della memoria, a una certa età.

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  12. Mi sono fermato a "quarantenni bianchi ansiosi di rappresentare tutti gli stereotipi del nerd sfigato single che vive nel sottoscala dei suoi e, per non farsi mancare nulla, è un fascista intollerante".

    Bene, anche questo blog è stato (ormai da troppo tempo) contagiato dalle frasi politiche trite e ritrite.
    Sicuramente l'autore del pezzo conoscerà le etnie e le età di tutti quelli che hanno commentato su RT, perché la responsabilità di tutti i problemi del mondo è sempre e comunque del Maschio Bianco!

    Addio, per fortuna!

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    1. Addio, per fortuna nostra.

      Chiara

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    2. "White" "Out". Oh, era tutto già scritto.
      Hai ragione, comunque. È diventato un blog per neri. E gialli, rossi, verdi, viola e nettuniani.
      Chiunque si senta offeso da una frase che parla di "fascisti intolleranti" è un fascista intollerante, evidentemente. La Palice uno di noi.

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    3. Per quanto mi riguarda la tua critica non è puntuale. Mi spiego meglio:

      Il post sottolinea come alcuni soggetti (forse richiamati in modo un po' stereotipato) critichino certi prodotti prima di averli visti. La critica viene generalmente dal fatto che non sono dei campioni nella vita e quindi se la prendono con le donne perché non si concedono, con i neri e i gay perché sono diversi. Quindi per loro se un film celebra la forza delle donne, i gay e i neri è merda.
      Potremmo discutere le proporzioni di questo fenomeno ma non possiamo dire che non esiste.

      In merito all'uomo bianco cattivo quello è un ragionamento volto ad autoassolversi. Dico che la civiltà occidentale bianca si auto accusa di tutte le nefandezze possibili per poi dire che non è vero. Certo che non è tutta colpa nostra ma non è altrettanto vero che siamo privi di colpe. Abbiamo delle colpe e per alcune cose siamo corresponsabili con altri.
      L'unica cosa certa è che la civiltà occidentale bianca potrebbe fare di più per far star bene gli altri e di riflesso guadagnarci pure.

      Uno dei minimi comun denominatore dei regimi è trovare una minoranza e dargli la colpa del fatto che le cose vanno male. In Italia non c'è di certo un regime ma chi ci governa ora ha ottenuto molti voti puntando il dito verso "le élite" e gli immigrati, oltre a promettere soldi a spaglio. Direi che i problemi sono altri e non si risolvono regalando soldi.

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    4. che poi si offendono di brutto se gli fai notare che son fascisti...

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    5. In genere sono i tipici "io non sono razzista, ma..."
      Quando iniziano così, io gli rispondo "si, sei razzista!"

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    6. Oddio, fatemi fare due risate, chi sarebbe il fascista/razzista?
      Vediamo quanto ormai il mono-pensiero del "non la pensi come me, sei automaticamente un fassista rassista sessista" sia radicato dietro i monitor senza che si conosca minimamente l'interlocutore.

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    7. Parlando per me non ti ho dato ne del fascista ne del razzista ma volevo sottolineare come la tua legittima critica non colga in alcun modo l'oggetto della discussione, per me il tuo è solo un commento generico e qualunquista. Potrebbe nascondere posizioni razziste e/o antidemocratiche ma non avendolo tu scritto apertamente non posso esserne sicuro.

      In merito al dare del fascista credo che ormai non sia un modo efficace per stigmatizzare esternazioni antidemocratiche. La prima ragione è l'abuso del termine. Benché spesso ci siano dei soggetti che esprimono posizioni antidemocratiche dare del fascista ogni piè sospinto svilisce la forza della parola. C'era un famoso comico americano che in uno dei suoi spettacoli ripeteva ossessivamente la parola "nero ma con la G" e lo faceva per mostrare come questo ripetere ossessivo abituava l'ascoltatore alla parola rendendola sempre meno sgradevole depotenziandola. Detto questo ritengo che le esternazioni di questo governo e soprattutto del ministro dell'interno siano spesso e volentieri antidemocratiche (o "fasciste" come direbbero altri).
      Facendo altri esempi c'è "è un regime", utilizzata dall'opposizione di qualsiasi colore politico per etichettare l'agire della maggioranza. E' una accusa gravissima a cui ormai tutti fanno spallucce perché usata a casaccio.

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    8. Oh, bianchino: "addio, per fortuna", e ventiquattr'ore dopo sei ancora qui?
      Io quella fortuna ci avevo un po' sperato, te lo dico.

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    9. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    10. Baci! /fazzolettisventolatidalfinestrino

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  13. mah... sono in maggior parte d'accordo con te, doc.

    Però ci sono dei casi in cui la dicitura "fascio-nazi-razzista" te l'appiccicano sopra direttamente i produttori (o le quinte colonne che vedono nazi-fasci-razzisti ovunque) per tagliare corto sulle polemiche. Se io dico che non mi piace il pg di Rose in SW 8 (in realtà di questi film mi piace quasi nulla, ma è per capirci) ecco subito arrivare la fazione opposta, quella che riduce il mio intervento classificandolo come "razzista" e "misogino".
    Idem con il "Ghostbusters" al femminile: ad un certo punto la produzione, non sapendo come giustificare il fatto che hanno realizzare un film pietoso, l'hanno buttata in vacca dicendo che in realtà siamo tutti sessisti e non vogliamo apprezzare un film con delle donne protagoniste... la famosa "reductio ad Hitlerum", insomma.

    Bisognebbe capire, anzi, che bollando tutte le critiche solo come figlie del "razzismo" dello spettatore, non fa che polarizzarli, fargli passare il concetto che "in fondo, messo in questi termini, sì, sono razzista, fanculo a tutti, non c'è nulla di male" (quando magari fino al giorno prima Mace Windu e Lando Calrissian erano i suoi personaggi preferiti dell'esalogia di SW oppure che Jyn Erso, un personaggio scritto bene, non da fastidio a nessuno, anzi!).

    E' la stessa cosa che succede in politica: quelli che dicono che TUTTI i migranti sono buoni e risorse sono solo l'altra faccia (contraria ma di eguale valore) dei leghisti che invece dicono che sono TUTTI farabutti, depravati e chi più ne ha, più ne metta... sono "semplicemente" persone: chi buono, chi cattivo, chi viene per lavorare onestamente e chi per delinquere.

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    1. Se critichi il nuovo Ghostbusters perché non ti è piaciuto, nessuno verrà a dirti che sei sessista. A me non è successo. E quella recensione, in cui il film veniva demolito, l'ha letta qualcuno. Vale lo stesso per Rose o per qualsiasi altra opinione motivata che non sia una critica generica a priori gettata lì.

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    2. Sull'esempio in particolare del nuovo Ghostbusters comunque ricordo che James Rolfe (youtuber, Cinemassacre, AVGN) per aver detto che non era interessato a vederlo di critiche se ne beccò parecchie. Sotto quel video ricordo valangate di insulti e qualche sporadico commento che recitava pressappoco: "mi hanno condiviso questo video dicendomi che il tizio in questione odia le donne, ho guardato tutto il video e mi è parso che facesse critiche argomentate e non ho riscontrato tracce di sessismo".
      Anche il politically correct estremo genera mostri.

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    3. Su Internet c'è sempre qualcuno pronto a capire B se dici A. Su QUALUNQUE argomento. Tanto più se a parlare è una persona seguita da milioni di follower, come Rolfe. Questo non vuol dire che, siccome accade, bisogna lasciar campo libero a chiunque. Non sposta a mio modo di vedere di mezza virgola il problema.
      Anche l'equidistanza, di mostri, ne genera tanti. E belli grossi.

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  14. Avevo già detto che la nascita di una figlia mi aveva portato alla deprosciuttizzazione degli occhi nei confronti di manga ed anime, ma anche di fumetti, film e tutto quello che piace a me, a voi. Questo articolo è un capolavoro, visto con il mio nuovo paio d'occhiali lo è ancora di più. Ma sopratutto lo vedo come una tirata d'orecchi, che ci vuole. Perchè in fondo appartengo alla minoranza silenziosa ed in qualche modo complice di tali nefandezze. e non è questo il mondo che voglio lasciare a mia figlia, non è questo il modo che voglio insegnare a mia figlia, non è questo l'esempio che DEVO dare mia figlia.
    una risata li seppellirà tutti, questo è il mio nuovo slogan, ed è quello che d'ora in poi (tempo permettendo) farò quando mi capiterà di leggere cose che non meritano neppure di essere lette.
    Ave Doc, sollevatore di coscienze.

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  15. Quando il primate evoluto incontra il primate involuto, il primate involuto raccatta una serie di FdM che scala prepotentemente le classifiche mondiali

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  16. Tu seguo da un po' e sono molto spesso in disaccordo con te (fortunatamente aggiungerei, perché è dalla diversità di idee che nasce la ricchezza culturale!)... Ma riguardo a questo articolo concordo con ogni. Singola. Parola. E ti ringrazio per averlo condiviso il mondo ormai sembra tornato ai tempi del fascismo, il mondo nerd forse non si è mai schiodato dall'essere estremamente conservatore, ma fa piacere vedere che c'è ancora gente (tu, ma anche i "debosciati" he ti seguono) che crede in qualcosa di meglio... E in questo caso sono oggettivo, non c'è possibilità di scelta!

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    1. Mio nonno e mio padre il fascismo l'hanno vissuto e me lo hanno raccontato (e un fratello di mio nonno è andato in Russia credendo di trovare uguaglianza e socialismo e per poco non finì nelle camere di tortura di Stalin)
      Il mondo è tornato al fascismo ?
      No, decisamente no

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    2. Ciao Alex, anche io ho avuto mio nonno deportato in Polonia e da piccolo ho spesso sentito i racconti di mia nonna Bina (riposi in pace, una grande donna) sul periodo del Fascismo. Il problema è che ciò che sta accadendo oggi in Europa con la ribalta di governi di destra, xenofobi e ultranazionalisti, riporta alla memoria quanto avvenuto negli anni '20 del secolo scorso. Una grave crisi economica e la mancanza di strumenti adeguati per fronteggiarla, milioni di persone senza prospettive per il futuro e con un grande senso di vuoto e inadeguatezza. In quel caso si aveva anche il forte senso di umiliazione delle nazioni sconfitte dalla prima guerra mondiale, però tale sentimento è oggi incarnato dalla discriminazione tra pochi paesi virtuosi e tanti mal messi, come è l'Italia, purtroppo. In queste situazioni alcuni ideologisti particolarmente ispirati riuscirono ad ottenere i consensi delle masse proprio canalizzando il disagio sociale contro chi deteneva ricchezza e potere, con la scusa della supremazia razziale e del riequilibrio della giustizia sociale.
      Ti chiedo scusa per la semplificazione del mio intervento, però quello che mi preme sottolineare e che altri antristi come Luca Magnani hanno espresso in modo corretto e meglio argomentato di me, è il fatto che viviamo di fatto in un mondo molto simile a quello di allora. Abbiamo un debito pubblico grandissimo, un governo che non investe per creare lavoro, un tasso di disoccupazione crescente e pochissime prospettive di crescita e di sviluppo economico, tanto che chi può e ha più coraggio abbandona il nostro Paese per trovare altre strade che consentano di vivere meglio. In questa situazione trovano facile terreno le ideologie estremiste che in un niente si tramutano in movimenti politici. Quindi non non sarei così propenso a sostenere che il Fascismo è una cosa diversa e così lontana.

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    3. Perdonami Daniele, io tutto questo fascismo non lo vedo
      Nemmeno da lontano
      Le crisi di cui parli avvengono periodicamente nel mondo e non per questo ci sono ritorni di fascismo nei vari paesi
      Senza tirare fuori ragionamenti filosofici e previsioni apocalittiche, i motivi della situazione attuale sono molto semplici: un partito che pensa ai primi piuttosto che agli ultimi, che ha un inquisito ogni due giorni, che ha gestito malissimo l'immigrazione mettendo 3-4 centri migranti tutti insieme nei quartieri popolari e nessuno nei quartieri-bene dove ci sono i loro votanti influenti (esplicativa la storiella di due anni fa dove tentarono di mettere un centro migranti a Cortina, sede delle vacanze della intellighenzia di sx e fecero il diavolo a quattro per non farlo mettere questi progressisti col culo degli altri), leggi burletta che non fanno nulla a chi delinque (hanno fatto sentire in tv l'intercettazione di un rumeno che diceva ai compari in patria di venire qui, che con le nostre leggi fanno quello che gli pare)
      Insomma una situazione di disagio non più sostenibile per tanti, guarda che la Lega prima la votavano in pochi aveva il 4% ed ora è salita al 30 e passa i loro votanti sono le persone delle periferie che prima votavano a sx

      Ma prima che un sinistro faccia autocritica finirà l'universo

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    4. Nessun problema caro Alex, siamo in regime di democrazia e ognuno è libero di pensarla come vuole.
      Il mio era un discorso che non voleva essere una critica ad una particolare fazione politica, anche perché sono un dipendente statale e preferisco non esporre pubblicamente ciò che penso, sebbene si possa in parte cogliere da quanto scrivo.
      Quello che mi premeva sottolineare è che mi sembra di percepire una deriva autoritaria che si sta espandendo in tutta l'Europa e che è figlia della grande crisi economica, culturale e sociale che stiamo vivendo. In più aggravata dal fatto che chi governa fomenta subdolamente forme di sciovinismo e razzismo, con la scusa che si rendono necessarie per tutelare le economie nazionali e preservare il benessere delle popolazioni. Queste condizioni mi riportano alla mente quelle che hanno dato luce ai regimi totalitaristici nel secolo scorso, ma non ho la presunzione di poter prevedere come si sviluperanno le cose, spero con tutto il cuore di sbagliarmi e che siano solo dei timori infondati di un vecchio nerd nostalgico. Solo la Storia ci dirà, per ora restiamo a vedere.

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    5. un partito che pensa ai primi ("prima gli italiani!" che sono 60 milioni, quindi sono già i primi), che ha un inquisito ogni 2 giorni (mi pare che il Renzo non se la passasse benissimo sotto questo punto di vista), che ha gestito malissimo l'immigrazione (chiudere i centri come sta facendo Salvini mandando a spasso chi ci vive, senza ricollocarli, ti pare una cosa intelligente? sta praticamente alimentando la clandestinità, vedi un po' te...), leggi burletta che non fanno nulla a chi delinque (qui è più questione di farla applicare la legge e di buchi legislativi ti do atto che ce ne siano parecchi).

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  17. conosci il Joe Rogan podcast? È tipo il podcast più seguito negli USA. nel link qua sotto, puoi vedere tutto quello che hai scritto minuto per minuto:
    https://youtu.be/FDB61Xh3iTY
    uno degli ospiti che dice 'get her the f*ck out of my face' parlando di Brie Larson, perché sono offesi personalmente dal fatto che un supereroe donna possa salvare tutta la combriccola ipermascolina, perché son tutti e tre così offesi dall'n-esimo caso di genderbending politically correct (perché son sicuri che Captain Marvel della loro infanzia fosse un maschio) ... e quando l'assistente, con una gugòl search di due minuti li smerda tutti e tre, non hanno manco le palle di ammettere di aver torto. gli alfieri del 'man up, snowflake!' si vegognano di aver detto una cazzata.

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    1. "offesi personalmente dal fatto che un supereroe donna possa salvare tutta la combriccola ipermascolina". Ecco. Invece di stare a casa a fare la supercalzetta.

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    2. e questi non rientrano nello stereotipo del nerd 40enne sovrappeso. rientrano nell'altro caso, più diffuso, del maschio bianco etero un po' douchebag, che è talmente un duro, talmente sicuro di se, che si sente offeso dallo spot di una marca di rasoi che fa notare che comportarsi da stonzi e tirar su i figli insegnandogli ad essere degli stronzi, è sbagliato.

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  18. Doc io condivido tutto.
    Purtroppo il mio carattere mi impone di non subire angherie da parte di questi minus dotati.
    Al grido di "te sei un coglione! " rispedisco al mittente la vomitevole ignoranza.
    Lo so che c'è il rischio di passare dalla parte del torto e so anche che contro l'ignoranza è difficile spuntarla, ma è più forte di me. Purtroppo la mia tolleranza nei confronti di questi cervelli atrofizzati è terminata.

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  19. Il problema è complesso proprio come dici tu, doc. E non è di facile soluzione, perché di solito, quando si cerca di fare ragionare questi soggetti, magari anche presentandogli dati empiricamente ineccepibili, le loro reazioni vanno dal "LA-LA-LA NON TI SENTO", urlato con le mani che gli coprono le orecchie, al benaltrismo "ealloraquest'altro" al "sì, i dati che mi hai presentato sono veritieri ma ciò non cambia che ipoteticamente potrebbe succedere, quindi io ho ragione e tu sei un ingenuo/benpensante/buonista/coglionazzo". E da buon meridionale, da sempre impegnato in politica, mi sono scontrato fantastilioni di volte con questo tipo di soggetti, vincendo al 99% delle volte gli scontri, ma gran parte di queste volte la controparte non ha capito di aver perso (il che mi fa pensare che, anche se effettivamente la controparte ha perso, io sicuramente non ho vinto). Again, il problema non è di facile soluzione per niente, anche perché potremmo cominciare ad urlare anche noi per argomentare, ma dall'altra parte il grande pubblico dovrebbe fare lo sforzo di ragionare un attimo per capire il concetto, e per i fan degli urlatori è più comodo andare di pancia, senza dover comporre un pensiero critico. Nel mio piccolo, nonostante la stanchezza e il senso di frustrazione, continuerò a battermi per cercare di fare il poco di cui parli anche tu, ma mi rendo conto di affrontare una sfida quasi impossibile da vincere. Nonostante ciò, doc e amici debosci, non molliamo, che se molliamo pure noi è finita!

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  20. Doc, non è che io non andrò a vedere il film perché oh un eroina blah blah woman power ecc ecc.
    Non andrò a vederlo perché, lavoro a parte (il cinema più vicino sta a 90 km da casa), la Marvel ha fatto una campagna pubblicitaria basata sul "supereroina femmina scalciaculi, se non vi sta bene siete stronzi misogini servi del patriarcato"
    Mi è piaciuto black panther, con le sue libertà.
    Mi è piaciuta Gamora, Scarlet Witch, black widow... tutti personaggi che abbiamo visto crescere in 10 anni di MCU, una zuppa che è stata cotta lentamente per dare al palato una buona esperienza.
    Capitan Marvel è l'ingrediente nuovo messo a fine cottura che, senza aspettare la nostra opinione, ci viene presentato come "se non ti piace sei un coglione"
    Ed a me questo dispiace, visto che Carol Danvers come personaggio piace

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    1. Il marketing può dire quello che vuole. Carol è presentato come un personaggio potente perché tutti si aspettano salvi o contribuisca a salvare l'intero, dannato MCU. Hai detto niente. Poi a te il film può importare o meno, come tutti. L'importante è non dar corda ai fanatici che gridano allo scandalo per la sua stessa esistenza, visto il sesso della protagonista. Gli unici coglioni della situazione.

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  21. Leggo da molto tempo l'Antro, commenti compresi, ma sono tendenzialmente pigro e non ho mai lasciato commenti. Mi sono ripromesso di partecipare più attivamente a questo fantastico blog e questo post non può che essere l'ideale per cominciare.
    Sottoscrivo ogni parola. Non bisogna cedere terreno ai soprusi, alla cattiveria, alla paura e alla rabbia. Non bisogna concedere neppure un centimetro. Grazie Doc

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  22. Leggo (ahimè saltuariamente) un blog per nerd perchè mi piace tenermi aggiornato su un mondo a cui, purtroppo, non riesco a dedicare il tempo che vorrei.
    Mi ritrovo questo post e rimango davvero stupito.
    Stupito perchè scopro che c'è gente che nota e si indigna per cose che io non avevo nemmeno notato (Ci ho riflettuto leggendo questo post che Nell'ultima trilogia di Star Wars il protagonista è nero e la sua amica è asiatica e questo rappresenta la pluralità etnica del mondo in cui vivamo... prima di questo post le avevo considerate solo caratteristiche fisiche al pari di "Rey è magra" o "Kylo ren è nasone")
    Stupito perchè il mondo dei "Nerd" ha origine nel mondo dei "secchioni" nel mondo di quelli che sono sempre andati "oltre" il loro piccolo giardino guardando verso nuovi mondi, nuove combinazioni genetiche, nuove razze... un mondo che dovrebbe essere, pur magari nella chiusura della propria cameretta, estremamente APERTO, quindi che insulti razzisti o maschilisti o omofobi arrivino da questo mondo mi sembra tanto incoerente!
    e per finire...
    stupito positivamente nel leggere che. nonostante le scimmie urlatrici, nonostante questo dilagante populismo, le persone che stimo, che seguo e che mi piacciono riescono sempre a dimostrarmi in qualche modo che la pensano come me sul fatto che razzismo, omofobia etc etc siano da condannare senza meno!
    Grazie Doc

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    1. Esatto! Nerd e razzista/sessista/omofobo non dovrebbe essere una contraddizione in termini? O davvero gli X-MEN, Batman e i film degli anni '80 non gli hanno insegnato nulla, o hanno aspettato di crescere per trovare un bersaglio su cui scaricare frustrazioni accumulate. Sicuramente sarò una romantica, ma credo che le storie servano per ispirare e far riflettere, altrimenti hanno ragione quelli che etichettano tutto come roba da bambocci.

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  23. Io da una vita ci provo. Se c'è un film o un videogioco che mi piace. Mi piace punto aldilà se il protagonista è bianco, nero o alieno. Anzi nei videogiochi se è possibile vado sempre di personaggio femminile perché semplicemente mi piacciono di più e trovo le situazioni più interessanti. Poi leggo e sento discorsi che certe persone non vogliono usare protagonisti femminili (come se sono forzati), perché "non ci si trovano " nel gioco. Del tipo che compri Super Mario perché ti vesti di salopette e fai l'idraulico solo, no magari bho sembrerà strano e fuori luogo nel 2019, ti può piacere quel gioco.

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  24. Vivo con questo problema abbastanza frequentemente.

    Nel mio caso, la persona di cui parliamo è un destrorso ignorante complottista della peggior specie (manca solo la componente nerd, pensa che mitologie diverse e storie di fantasia siano opera del diavolo, seriously questa gente è da manicomio, e lo dico da cattolico straconvinto), che crede che il fannullone di Milano sia una specie di salvatore della patria, dimenticandosi da mezzo meridionale cosa veniva detto non molto tempo fa dallo stesso. Queste persone hanno generalmente due problemi aggiuntivi rispetto a quelli che hai elencato Doc 1) memoria a brevissimo termine, indi per cui gente che si contraddice ogni due giorni veniva derisa in piazza trent'anni fa ed ora fa proseliti e 2) non possono aver a che fare con idee diverse dalla loro, non ce la fanno.

    Ora, con questa persona ho una parentela acquisita.Ho sempre pensato che ignorare questi fenomeni da baraccone ignorante fosse la scelta migliore. il problema è che crescono in un ambiente dove chi gli sta vicino è colpevole quanto loro, perché lascia loro fare comizi annuendo e magari anche al contempo ignorando. Il problema è che gli si da adito di pensare che possano farlo liberamente ovunque: mio padre da piccolo mi dava calci in culo per evitare che le cagate che facevo in casa le facessi anche fuori. Se non lo si fa, volenti o nolenti, questa gente si sente "empowered".

    Purtroppo non basta più. Nemmeno mandare a fanculo basta più, perché ti rimandano a fanculo. La soluzione è metterli di fronte ai fatti veri e propri (motivo per cui Trump, apice di questo atteggiamento, ha pressoché censurato alcune terminologie dalla ricerca scientifica, è proprio questo: un populista imbufalito ha problemi grossi con la scienza e la ricerca, perché ne è insito che quello che venga fuori potrebbe contraddire quello che pensavi: uno con due dita di cervello ci convive, uno che non ne ha nega tutto), e vederli balbettare.

    Il problema è anche che il mondo in cui vivono (social vari, whatsapp dove si condividono video, articoli, etc...) funziona ad imbuto in due modi. Uno: i recommendor systems della rete non portano ad ampliare i tuoi orizzonti, come faresti se fossi in una biblioteca cercando al buio, ma ti restringono il campo: l'informazione che ti viene veicolata è sempre più focalizzata ed estremista, perché ti profila progressivamente. E questa gente, giustamente da te definiti bambini dell'asilo, non sanno cercarsi da soli l'alternativa, il pensiero diverso. Quindi da soli non possono togliersi i paraocchi. Due: vivono in un mondo dove, quando non sono da soli, sono in un gruppo in cui si è tutti fotocopie (non riesco ancora a comprendere se questo valga per tutte le categorie, oramai, o meno). Un tempo, un idiota era costretto a non fare l'idiota per appunto, non essere più un idiota in tutto. Ora le masse di idioti si aggregano compiacendosi di quanto siano idioti tra di loro e scemi quelli al di fuori.

    E' un problema per cui fatico a trovare una soluzione, forse dare del pirla in giro servirebbe, ma quanti di questi si chiedono "perché mi ha detto pirla?" poi?

    Argomento affascinante su cui discutere. Scusate il rant post, ma la maggioranza silenziosa credo si stia rompendo i cabbasisi.

    P.S.: che poi, Captain Marvel è una biondazza ariana alta strafiga, com'è che non va bene manco lei? Credo che qui entri in gioco il fattore frustrazione, perché questa proprio non la capisco.

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    1. " i recommendor systems della rete non portano ad ampliare i tuoi orizzonti, come faresti se fossi in una biblioteca cercando al buio, ma ti restringono il campo: l'informazione che ti viene veicolata è sempre più focalizzata ed estremista, perché ti profila progressivamente."

      Molto vero: se dovessi solo seguire i suggerimenti del mio assistentegugol, la rete sarebbe un bel giardino pieno di informazione aperta, progressista, documentata e attenta ai fatti. Immagino che chi la pensa in altro modo veda invece un web pieno di scimmie terminatrici in mezzo alle quali qualche povero idiota/illuso cerca di difendere una causa persa, e se è una scimmia terminatrice anche lui, non si pone neanche il dubbio che la realtà possa essere più complessa. Il profiling come una Balck Mercy collettiva. Purtroppo credo che questo fenomeno sia già a uno stadio troppo avanzato per poterlo arrestare in maniera non traumatica...

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    2. Io il dubbio me lo pongo eccome, perché ovviamente in quella popolazione che stiamo analizzando ci sono sicuramente dei sottogruppi differenti, che francamente non ho ancora capito come facciano a standardizzarsi così velocemente (succede in ogni ambito che si faccia gruppo, si tenda al centro e le differenze si appiattiscano, ma in questo il fenomeno mi sembra particolarmente rapido).

      Sicuramente l'ho fatta molto più semplice di quello che in realtà è, cadendo vittima io stesso del fare di tutta l'erba un fascio, e cioè facendo un esempio che vivo spesso ma che probabilmente è limitante.

      Non ho in tutta onestà compreso fino in fondo se la tua risposta fosse ironica, critica, o concordasse, o un miscuglio di tutte le precedenti, perdonami :)

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    3. Nulla di ironico, e assolutamente d'accordo con il tuo pensiero. Anche io mi pongo molti dubbi, ma quanti sono coloro che credono che il mondo (della rete e per transitività quello reale) sia come glielo propongono gli algoritmi che scelgono i contenuti in base alle proprie stesse preferenze? Se bazzico solo forum e siti che sostengono che il Puffo Quattrocchi sia uno Skrull travestito e trascuro quelli che pensano che sia una bufala, dopo un po' verrò inondato da link a contenuti che sostengono la mia tesi (peraltro, ne converrete, condivisibile), rafforzandomi nella mia convinzione. Questo è il classico meccanismo che genera i complotti, ma si può anche applicare agli haters o a qualsiasi posizione integralista. Paradossalmente è più difficile che un fenomeno analogo si possa generare per chi ha opinioni meno rigide ed è aperto alla discussione, proprio a causa dell'apertura verso vedute differenti, il che favorisce inevitabilmente il proliferare di posizioni ostili, granitiche e aggressive a svantaggio di quelle più aperte e moderate.

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    5. Chiedo venia: cancellato e ripostato perché erano rimasti un paio di "schifezze" sintattiche nello scrivere e rileggere.

      Assolutamente, e se restiamo sull'informatica, credo che dietro a questo ci sia un discorso meramente economico e di convenienza: è più facile profilare progressivamente, è più facile applicare suggerimenti successivi azzeccati (che siano ad, contenuti, link, quello che vuoi...) ad una massa standardizzata e invece diventa complicato al contempo creare "serendipity" (qui i miei studi di IT sulle definizioni sono molto vaghi e molto rimossi) nel navigatore al momento giusto.

      Paradossalmente, il sistema quasi impazzisce ed è totalmente inutile se non sei standardizzato/percepito come tale. Porto il mio caso: se leggi la pagina web del corriere, , ma anche del giornale, di lercio, e guardi youtube per esercizi da palestra, ma vai su amazon a comprare videogiochi che vanno da Pokemon a GOW, visiti l'antro e mangastream quotidianamente, e guardi football americano in streaming, l'unica cosa che il web riesce a propinarmi sono dei voli per il Camerun, dove sono stato di recente per lavoro per un paio di settimane (tra l'altro, sti neri con la G sono di un gentile esagerato, come popolo): come se non riuscisse a processare informazioni contrastanti (tranne quando, magari, sto su youtube due ore sul letto la sera, e immediatamente si applica l'imbuto).

      Questo (ricollegandomi al tuo punto, hai fatto centro al 100%) credo renda molto difficoltoso indicizzare contenuti/spazi più aperti, per la minor prevedibilità dell'utente più aperto, che (non voglio fare il saccente, ma un minimo qui mi sa che tocca) è però anche quello da un certo punto di vista "migliore", teorico, dell'engagement: due utenti integralisti ingaggiano sicuramente ma si mandano a fare in bip, due utenti su posizioni diverse ma moderate hanno potenziale di ingaggio più a lungo e di contenuto probabilmente migliore. Forse, su quest'ultimo punto ci sarebbe il potenziale per lavorarci sopra. Ma credo che, e mi limito all'aspetto tecnico, resti molto, molto difficile da mettere in atto.

      Purtroppo il risultato odierno è che l'utente moderato lascia nella maggior parte dei casi perdere a prescindere. E' una perdita per lui, per la discussione, ma anche e soprattutto per le scimmie terminatrici.

      Perché vorrei vederne tante di ste terminatrici di fronte a M.B.Jordan a fare i ganassa (o la Larson, o chi per loro): prendere un paio di sganassoni (in senso figurato e digitale, eh) dall'utente non terminator gli farebbe solo del bene.

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  25. Volevo solo aggiungere un'altra considerazione: apprezzo molto che ci sia ogni tanto un post come questo, tra tutti quelli sempre interessanti che riguardano le nostre passioni, perché siamo gente adulta inserita in un contesto politico e sociale, ogni tanto dobbiamo fermarci per una riflessione sulla società e sulle derive che sta prendendo, anche se lo spunto è comunque un argomento che riguarda i troll e un film di prossima uscita, ma d'altronde anche questi individui, se così li possiamo definire, sono una parte sempre più preponderante della nostra società. Anche io avrei molto da dire su chi amministra la mia città ma non posso "espormi" perché ho un contratto di lavoro che mi impedisce di formulare giudizi e considerazioni sui governanti, posso solo dire che, mi metto anche io, siamo riusciti a perdere un'altra occasione di rilancio che avrebbe agevolato il turismo e avrebbe promosso il nostro territorio e devo dire che non ho ancora capito le motivazioni di questa perdita.

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  26. Leggo questo sacrosanto post aver letto quello altrettanto interessante di Matteo Bordone su ilpost a proposito della notte degli Oscar (anche se a lui Black Panther non è proprio piaciuto), e un po'mi riconcilio con il mondo. Mi fa molto ridere che certe persone non si siano mai accorti che eroi scalciaculi di ogni sesso e colore esistano da quando esistono i miti, le leggende e la narrativa, ma li vedano solo quando realizzano che la società che li circonda sta cambiando non nel modo in cui la loro fantasia vorrebbe. E ovviamente se la prendono con quei personaggi di fantasia di cui prima ignoravano l'esistenza.
    Forse perché se messi davvero davanti a Brie Larson, Michael Jordan, Samuel Jackson, Michelle Yeoh o qualsiasi altro che sa, fa, e guadagna uno zillione di volte più loro, ma non corrisponde al loro ideale antropomorfico, si comporterebbero come Fracchia di fronte a Gianni Agus.

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  27. Credo che nel revanchismo della destra nerd (l'alt-right è cresciuta nella fogna di Reddit, mica altrove) ci sia un miscuglio di fattori: innanzitutto il timore di perdere il privilegio maschio, bianco, eterosessuale, occidentale. Se a questa gente togli questo, li metti di fronte alla loro pochezza, alla loro inerzia, alle loro responsabilità nel farsi schiacciare. Se a questa gente fornisci un nemico facile perché diverso ("barbaroi" dicevano i Greci che un po' razzisti lo erano) si sentiranno rappresentati: che sia nero, omosessuale, anarchico, writer, paziente psichiatrico. Il nazismo nasce così, in maniera banale dalla "gente per bene".

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  28. Doc,sei da candidare alla Presidenza della Repubblica!!ed è, per me, un’ironia solo in parte,nel senso che (nonostante il rischio di sembrare un fesso a dirtelo)sono sempre tanto fiero di seguirti e di te come persona in generale.Amo questo genere di post!(nel senso che si,minchia,le persone intelligenti esistono ancora e girano loro,legittimamente, pure le balle!)
    P.s.scusa l’assenza dal sondaggio di sabato(molto molto bello ma su cui non mi esprimo essendo chiare le regole)

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  29. grazie doc per il puntuale articolo. di questa faccenda mi sono fatto da tempo un'idea personale. siamo diventati un mondo di contemporanei, ovvero senza un passato storico certo. siamo figli illegittimi di Storia ignota. tu dici "fascisti" ma essa è, ormai, una parola priva di senso compiuto. anche la "protesta" che, credo di capire, invochi e un termine raso al suolo da anni di oblio e demistificazione. distruggere, denigrare, isolare il proprio avversario e una prassi considerata giusta e valida. il pensiero un tanto al kg considerato inattaccabile perche presentato con la ragione del piu forte, nn suscita più biasimo ma plauso. il metodo fascista, il sultanato ideologico soprattutto (e ahimè) nel campo lavorativo, sono l'unica via che ci continuano a ripetere essere praticabile. questi sono i metodi dei totalitarismi che nessuno piu riconosce e di cui si son persi gki anticorpi. quindi, secondo me, nel nostro microcosmo nerd nn è il razzismo a guidare la tastiera della zcimmia terminatrice, ma un modo d'essere mentalmente acritico ma emotivamente senza alcun freno. il passo d'oca è tornato di moda, su questo bisogna insistere e resistere. grazie ancora a tutti x esistere!

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    1. Dobbiamo ringraziare il Doc per avere creato questo spazio dove potersi ritrovare e resistere insieme! Mi sembra davvero uno spiraglio nel buio, un'isola in mezzo al mare. Inutile dire che ci torno spesso per trovare il conforto di persone intelligenti e lontane da stereotipi (e luoghi) comuni. Alcuni, anche se non li ho mai visti in carne e ossa, li potrei quasi definire amici e devo ammettere che sono molto meglio di alcuni amici reali. In ogni caso se dovesse un giorno mettersi in politica il Doc avrebbe sicuramente il mio voto.

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    2. Convengo con te!davvero questa mi sembra un’oasi senza le classiche dinamiche,le classiche stronzate e spacconate di internet,il solito umorismo dozzinale del web,i soliti meme che hanno rotto i coglioni alla razza umana!giuro che intendevo proprio questo,mi hai tolto le parole di bocca!se il Doc fosse in politica lo voterei!

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    3. Grazie compare (non scrivo "compagno" per non fare la parte del solito comunista mangiabambini). Vorrei anche ribadire una tesi che si sposa con quella della proliferazione dei troll e delle scimmie da tastiera. L'Antro ha anche aiutato chi è stato troppo a lungo zitto e chiuso in un angolo a trovare uno spazio dove potersi esprimere e confrontarsi alla pari. Prima di conoscere il Doc mi sentivo una "mosca bianca", incompreso e incapace di trovare persone con cui poter dialogare in maniera serena e pacata. Purtroppo questo accadeva anche nella vita reale. Come scrivevo sopra conosco delle persone che definisco amici ma con i quali spartiamo veramente poco, dalle idee politiche a quelle sportive. Io sono sempre stato controcorrente per natura e anche poco accondiscendente ma ho dovuto spesso sopportare delle opinioni che non condividevo per non rimanere troppo isolato. Certo, ho sempre difeso le mie posizioni, ma con persone dotate di chiusura mentale e poco aperte al confronto non si può ragionare, alla fine si lasciano correre le cose per non dover trasformare ogni volta un'uscita in una carneficina e tornare a casa con il nervoso.
      Da quando però frequento questi lidi ho capito che ci sono tanti che la pensano come me e questo mi profunde un certo ottimismo sul fatto che non sono solo, ci sono ancora persone che ragionano con la loro testa e sanno valutare criticamente le cose.

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  30. La prova del nove che la rete è un gran vantaggio - come recitava una dida presa del Toddster nel suo primo ciclo anche come sceneggiatore di Spidey, per il lato B in era pre rete persino da Howard Mackie nel suo Ghost Rider - perché tutti coloro che vivono ancora nel fantasy ripieno di cinture di castità, Cinderelle e Charles Atlas escono dalle stramaledette pareti , perbaccolina, e bocciano un film che non hanno ancora visto per motivi che lascerebbero perplesso anche Darwin.
    Protetto dal mio nickname, dichiaro che la mia fede in Carol Danvers ha oscillato una sola volta, siccome fiammella di candela nella brezza, quando uno sceneggiatore birichino ( mi sembra Kurt Busiek ) ha deciso che un guerriero ibrido di kree e terrestre, ex spia , ex responsabile di security, ex direttore di magazine , dopo aver vissuto nello spazio con dei simpatici pirati spaziali, torna a casa e smarrisce la via nel fondo di una bottiglia di scotch come un Tony Stark qualsiasi. Pfui. Ti perdono Kurt per qualche storia di Astro City, ma stai lontano dagli Avengers !

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  31. Non per buttare sul ridere una discussione assai importante ma come si fa a rimanere seri quando senti che per certa gente, dopo aver visto in 10 anni tizi con un reattore nel petto, resuscitati vivi da un ghiacciolo, che tirano frecce come se fossero missili SAM e che si trasformano in giganteschi cavernicoli verdi incazzati il problema sia che L'UNIVERSO E' SALVATO DA UNA DONNA? Comunque, ci sono stati gli stessi identici problemi con l'ultima stagione di Dr. Who. Ora io questa stagione la sto guardando e posso serenamente dire che è tra le peggiori che abbia visto ma il problema è nelle sceneggiature, non certo in Jodie Whittataker.

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    1. A me Jodie piace molto più degli ultimi due dottori (Capaldi e Smith)... De gustib us :)

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    2. caro diaspar, altra caratteristica dei totalitarismi e come essi fossero facili bersagli dell'ironia e come si rendessero ridicoli involontariamente. hai proprio centrato la questione

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    3. A me l'attuale incarnazione del personaggio del Dottore non dispiace affatto, anzi... quello che mi resta indigesto è la costruzione degli episodi, spesso caotica e per niente aiutata dalla regia. E' un problema non nuovo comunque, lo avevo già riscontrato nelle ultime stagioni con Capaldi.

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    4. Confesso di aver avuto dei dubbi sul casting di JW alla guida della TARDIS, dubbi sconfessati prestissimo. Però la qualità degli episodi è stata veramente infima, sembra proprio che la serie si trascini stancamente e senza energie. Il rischio cancellazione secondo me è concreto.

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    5. A me questa nuova rincarnazione del Dottore non è piaciuta affatto… storie scritte con i piedi e lei (ed un dottore donna offriva mille interessanti possibilità) la trovo francamente del tutto incapace di affrontare il personaggio… fa sembrare espressiva anche la Nicoletta Braschi… IMHO, naturalmente.

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  32. Assolutamente d'accordo Doc e,come sempre , speriamo di essere un punto di partenza per risvegliare coscienze e pensiero. Quando ho criticato Billy come companion del Doctor Who Capaldi non era perché fosse di colore e lesbica ma perché gli sceneggiati avevano ridotto il suo personaggio a ripeterlo 10 volte per episodio ed a non essere niente altro - in mezzo ad una società la sessuale ed alieni di ogni forma e colore, mentre sto apprezzando il nuovo Doctor Who donna per il tono leggero e più scanzonato delle trame. In ogni caso grazie per essere, ancora una volta, la nostra voce . Antristi Uniti . Ps Ritornerà mai la Pattuglia di Eroi più incredibile dell' Internet contro la Lobby dei Tabaccai ?

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  33. Bisogna provarci. Sempre.
    Grazie doc.

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  34. Per quanto mi abbiamo tacciato spesse volte di essere un oltranzista di destra, sono fondamentalmente d'accordo con te Doc. L'ignoranza e l'idiozia imperante in chi fa del "predominio wasp" l'unica ragione di vita é ributtante. A me piace essere una persona che decide sui singoli casi, e sopratutto in base alla bontà della persona (o personaggio) a prescindere da sesso razza o inclinazione sessuale. L'unico mio (grande) limite è essere un esteta: se un attore/attrice non mi piace, per estensione rigetto tutto il progetto; ad esempio Bosch.. Pur adorando i romanzi non empatizzo con l attore, o Melissa McCarthy, che mi provoca l'orticaria

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  35. Ci si proverà, Doc. Da parte mia la battaglia consisterà nel contestare volta per volta le stronzate che questi decerebrati tirano fuori, cercando di resistere all'impulso di arrivare alle offese. Fatti, e non slogan. Vediamo se ci riesco. P.S. Che poi il vero dramma del film è che Jude Law non iterpreterà Mar-Vell, come tutti credevamo, bensì un tale Yon-Rogg!

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    1. Non molto conosciuto, ma nei fumetti era il co-responsabile dell'origine dei poteri di Carol Danvers: Mar-vell stava combattendo con lui, e l'esplosione dello psicomagnitrone di Yon-Rogg porta alla fusione del DNA di Mar-Vell con quello di Carol, che qualche tempo dopo si ritroverà con superpoteri - quindi Miss Marvel - e diversi anni dopo diventerà Capitan Marvel. Fine PdF.

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    2. Maccosa! Prima mi illudono con Warlock, poi con Mar-Vell!

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    3. Magari sarà davvero Mar-Vell o troveranno una soluzione ibrida (tipo si chiamerà Yon-Rogg ma avrà sostanzialmente il ruolo di Mar-Vell). Comunque sarebbe bello avere nel prossimo MCU anche il Mar-Vell cartaceo, con ingresso nei Vendicatori, ulteriore guerra Kree-Skrull, temi cosmici drammatici (tutto materiale che potrebbe comunque essere "assorbito" da Carol Danvers)... Se invece interessa la questione "origine dei poteri di Carol Danvers" e recente ret-con, ne ho sbrodolato più a lungo qui https://massimosola.blogspot.com/2019/01/capitan-marvel-secondo-trailer-e-novita.html.
      Già c'era una pulce nell'orecchio sul fatto che il personaggio di Jude Law potesse interpretare Yon-Rogg, personaggio che tra l'altro è tornato di recente, ad es. in "Avengers Deluxe - Il nemico dentro", storia incentrata su Carol http://www.comicsbox.it/alboita.php?collana=AVDLXPR_P&albo=AVDLXPR_P_001B) dove si parla nuovamente dello psicomagnitrone

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  36. Concordo pienamente con il post. Non so bene quale sia il modo migliore di ribattere: la modalità "come meritano" probabilmente non convince l'interessato, ma fa presente agli altri che non tutti la pensano come l'involuto; pacato, potrebbe non convincere comunque l'interessato...

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  37. Condivido, troppi razzisti in giro e poi diciamocelo prendersela pure con i personaggi di fantasia sarà pure più innocuo che prendersela con la gente vera, ma fa ancora più imbecille.
    @drakkan (ma non solo). Una piccola precisazione.
    L'uomo bianco occidentale non si sente responsabile di ogni nefandezza ;L'uomo bianco occidentale È responsabile di ogni nefandezza. Ma veramente credete di vivere nel migliore ,o anche solo nell'unico mondo possibile?Si d'accordo altri popoli hanno compiuto genocidi (Dal Giappone fascista fino al Ruanda),ma l'Occidente ha anche la pretesa di voler vendersi come unica oasi di libertà nel globo. Quella libertà che per 50anni era condizionata dalla presenza dell' altro, del nemico oltre cortina. Bene quando quella minaccia si è sciolta come neve al sole, gli spazi di libertà non si sono affatto allargati (e l'est Europa attuale è un esempio lampante). Quale nemico , dopo la caduta di quel fottuto muro, si è intromesso tra noi ed una maggiore equità sociale.Nessuno! Di volta in volta ci si è dovuti arrabbattare a deporre dittatori sempre più improbabili, mentre la qualità dei politici dei paesi Nato va scadendo sempre di più sotto gli occhi di tutti.Questa non è una devianza del sistema occidentale, questo è il sistema occidentale , e di questo era consapevole Keynes , ed ancora di più il nostro Gobetti.Superfluo dire che giacciono entrambe nel dimenticatoio.Di mestiere realizzo impianti tv terrestri e satellitari ,credetemi la sera torno a casa stomacato dalla totalitaria propaganda americana tanto nelle notizie quanto nell'intrattenimento.

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  38. Doc, grazie di tutto cuore su questo post. Comunque sulla questione "cosa fare con le scimmie terminatrici" posso dare la mia testimonianza di persona che bazzicava sui forum musicali negli anni 2000. Ora, ai tempi ascoltavo (e in realtà ascolto ancora) prevalentemente elettronica e rap. E ai tempi frequentare forum online con questi gusti musicali significava dipingersi un bersaglio addosso; io stesso fui costretto a fare i conti con decine di autonominatisi "cultori della vera musica" (leggi: gente che ascoltava unicamente quelle tre o quattro band prog o hard rock famosissime) i quali si prodigavano nel ricordarmi che ero un "truzzo", un "coglione", uno "stronzetto coi capelli ingellati" (magari avessi potuto ingellare i capelli...già ai tempi ero pettinato alla Lex Luthor!), convintissimi che con le minacce di morte ripetute io avrei finito per convertirmi alla loro causa ascoltando unicamente AC/DC e LEd Zeppelin. Vi stupirà, ma non funzionò affatto.

    E questi figuri, così come i "veri nerd" descritti dal Doc, erano misogini a livelli quasi farseschi: per loro la musica al femminile (al netto di rarissime e generose concessioni come Janis Joplin o Patti Smith) cominciava e finiva con le starlette pop di turno, le Rihanna e le Britney Spears, e giù rutti misogini e il quasi ossessivo mantra "troia", additamento e condanna definitiva di qualsiasi donna colpevole di avvicinare le proprie labbra al microfono. Potevi spiegare a queste persone l'esistenza di Kate Bush, di Nina Simone, di Bjork, di Beth Gibbons, di Aretha Fanklyn ecc. ma niente, continuavano imperterriti. E per traslazione non mancavano di riversare ettolitri di bile su cantanti con grandi fanbase a base di ragazzine, i quali erano colpevoli di "uccidere il mondo della musica" (frase che non significava e non significa un cazzo ma che faceva comunque parte dei loro mantra).

    E insomma, si arrivò al punto che l'unico modo per tenere a bada questi qui era di rispondere a tono, e ogni volta in cui qualcuno parlava di "vera musica" si passava al contrattacco . E giunsi alla conclusione che chiunque si autonomini "vero fan" di qualcosa, di quel qualcosa ne ha una conoscenza estremamente limitata. E qui voglio ribadire una cosa che ho scritto più volte: non esiste un approccio giusto per avvicinarsi a certi ambiti dell'intrattenimento, ce ne sono tanti e tutti validi. Il vero cinefilo non esiste, il vero nerd non esiste, il fan della vera musica manco lui si sa dov'è.

    Io che ho superato i 35 e ho a casa tutto Thor di Simonson? Sono un fan di Thor.
    La ragazzina che dopo aver visto i film del MCU si mette a scrivere fanfiction su Loki? E' una fan di Thor. E non è ne più fan ne meno fan di me. Semplicemente esprime la sua passione in maniera diversa dalla mia, in maniera assolutamente legittima. Si diverte? Buon per lei, così come io mi diverto a rileggere i fumetti.

    Vivete e lasciate vivere. Attaccare gli altri non li renderà fan della vostra causa, altrimenti sarei qui ad ascoltare solo hard rock e prog (con tutto il rispetto di chi li ascolta e non importuna gli altri, ci mancherebbe!).

    Poi su Last Jedi (che è a scanso di equivoci un film per me buono ma imperfetto) mi fa ridere la reazione delle scimmie terminatrici che si sono create una realtà parallela dove il film è un flop e Kathleen Kennedy è un'incapace (talmente incapace che la Disney le ha rinnovato il contratto). Però sono le donne quelle troppo emozionali, eh!

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  39. "quarantenni bianchi ansiosi di rappresentare tutti gli stereotipi del nerd sfigato single che vive nel sottoscala dei suoi e, per non farsi mancare nulla, è un fascista intollerante totalmente scollato dalla realtà e con lo spessore morale e le capacità di ragionamento di un paramecio"
    Descrizione che, nella mia esperienza personale (quindi ovviamente senza la minima valenza statistica ma con solo funzione di cronaca), corrisponde anche all'elettore medio Grullino

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  40. Post/sfogo da applausi Doc, lo condivido totalmente.
    Fino a poco tempo fa mi continuavo a ripetere che non era internet a tirare fuori il peggio dalla gente, ma che alcune cose che le persone si tenevano dentro riuscivano ad esternarle solo nascosti dietro una tastiera.
    Ecco, ultimamente non ne sono più tanto convinto. Mi sembra che ci sia stata una escalation, non riesco a capire se legata esclusivamente al più ampio numero di utenti connessi che possono comunicare, o se ci siam osemplicemente assuefatti ad un certo modo di parlare, scrivere ed esprimersi e abbiamo rotto qualche tabù di troppo.
    Sono sempre stato fermamente contrario al "buonismo" (che mi puzza di ipocrisia, il mio nickname nasce da quello), ma ultimamente sembra essere diventato addirittura un vanto avercela col nero/omosessuale/donna di turno, e non credo sia per semplice goliardia.
    Teniamo duro.

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  41. Come si dice? Chi sta zitto è complice. Punto.
    Totalmente in linea con i tuoi pensieri. Purtroppo i social hanno aiutato le scimmie ad uscire allo scoperto e a fare branco (prima se ne stavano in un angolo ad urlare e a tirare noccioline) e le ha dotate di mezzi potentissimi, e ancora non ce ne rediamo conto.
    Non parliamo poi di chi sta al governo, grazie a lui si sono sdoganati modi di dire che 10 anni fa ci avrebbero fatto rabbrividir,e ma che ormai sono entrati nell'uso comune ("mi sale il nazismo" frase che sento ogni volta che qualcuno litiga con qualcun'altro, come se "nazismo" fosse un aggettivo qualunque), per non parlare di quando riprendo i miei colleghi quando fanno battute infelici e mi sento rispondere "ma te difendi tutti, e noi con chi ce la prendiamo? con i neri no, con gli albanesi no, con i gay no, dicci te"
    A casa mia mi hanno insegnato valori come l'amore verso il prossimo e l'empatia, ma mi pare che ora vadano di moda tutt'altri valori. Ci mancano solo i negazionisti dell'olocausto e poi siamo a posto.

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  42. Su Youtube ho seguito un po' due youtuber americani del genere "hater"! Li seguivo per sentire cosa pensavano su Star Trek Discovery...serie massacrata dalle critiche per l'impianto femminista e tante altre cosette.
    Parlavano anche di Capitan Marvel e se ho capito bene la critica non è per la protagonista femminile..perchè quello è un personaggio femminile! La critica è per i commenti dell'attrice protagonista che non sono certo "leggeri" sugli spettatori. La tipa ha fatto accuse precise sul mondo dello spettacolo "maschilista" e "bianco". I fan dei comics sono al 90% uomini e bianchi e se la sono presa annunciando tutti che non andranno a vedere il film.

    Più che razzismo o maschilismo parlerei di infantilismo e permalosità ridicola. Poi sia chiaro liberi di dire la loro e non andare a vedersi il film...cosa di cui dubito.

    Rotten Tomatoes è sotto critica anche per altri motivi...primo fra tutti il divario di voto tra "critici" e "pubblico". I visitatori si sono accorti che il sito non è obiettivo e sicuramente è in mano ad alcune major che lo usano come pubblicità per i loro prodotti. Divari enormi di voto per esempio per Doctor Who e per The Orville e la gente in rete si è incazzata.

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    2. Se non sbaglio ciò che non è andato giù è che durante i press tour Brie Larson ha cercato di dare più spazio alle giornaliste e alla gente di etnia non caucasica che a suo avviso non erano equamente rappresentate, fornendo tra l'altro l'esclusiva della prima intervista sul film a una giornalista di colore, Keah Brown.

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    3. Per fare i PdF, Brie Larson ha detto una cosa perfettamente condivisibile, che le scimmie terminatrici hanno interpretato come "Razzista" (!) e "Sessista" (!?!):
      About a year ago, I started paying attention to what my press days looked like and the critics reviewing movies, and noticed it appeared to be overwhelmingly white male. So, I spoke to Dr Stacy Smith at the USC Annenberg Inclusion Initiative, who put together a study to confirm that. Moving forward, I decided to make sure my press days were more inclusive.
      (Fonte: Marieclaire.co.uk)
      Per chi non mastica, praticamente dice che ha notato come la stragrande maggioranza dei giornalisti fossero maschi bianchi, e ha chiesto la presenza di qualche giornalista donna nera. Questo ha fatto sì che i "quarantenni bianchi ansiosi di rappresentare tutti gli stereotipi del nerd sfigato single che vive nel sottoscala dei suoi e, per non farsi mancare nulla" sono esempi di "fascista intollerante totalmente scollato dalla realtà e con lo spessore morale e le capacità di ragionamento di un paramecio" si siano sentiti punti sul vivo e hanno iniziato a bombardare il sito RT dicendo che loro non sarebbero andati a vedere il film (e chissene, no?) dato che Larson ha fatto commenti, in their words, "racist and sexist".
      Come diceva il sommo poeta Roberto Freak Antoni, "non ho parole, ma tante volte è meglio non averne."

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    4. Grazie Travis, era esattamente quello che volevo dire io ma meglio argomentato!

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    5. Grazie e scusami, il mio lato PdF ha prevalso ;o)

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  43. Che bello leggere questi commenti ad un post di questo tenore!
    Meno male che ci sono ancora posti così, popolati da persone così nell'internetto!

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  44. Per me non c'è soluzione e nemmeno me ne frega molto. Ho scritto una bella pagina della storia informatica italiana e ne sono fiero. Dopo i 30 ho iniziato a capire che le cose stavano peggiorando e di molto. Oggi siamo arrivati a tanto. L'unica cosa che posso dire al riguardo è che se avessi saputo che andava a finire così, la prima volta che ho visto un computer anziché innamorarmene alla follia l'avrei distrutto a martellate senza pensarci due volte PUNTO

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  45. Io non ho mai capito perchè la gente dica "non scendere al loro livello", io al loro livello ci scendo volentieri, scendo anche più in basso per insultarli per i coglioni che sono.
    Tanto i troll non gli fai cambiare idea, meglio trollarli, best case se qualcuno legge il thread vede che razza di bestie siano, worst case ti sei divertito.

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  46. è bello leggere che ci sono ancora molte persone "umane" in questo mondo sempre più disumano, solo che mi piacerebbe che venissero fuori anche idee su come arginare la cosa e, lentamente, invertire la rotta.

    perchè se si continua così fra non molto si arriverà ad un punto in cui la violenza verbale diventerà violenza fisica e piano piano c'è il serio rischio che si ritorni alla legalizzazione delle ronde fasciste, se non pure peggio, in nome della "difesa del territorio" e della "pubblica decenza".

    tempo fa mi misi a discutere con un imbecille che sotto ad un video di Paolo Rossi si mise ad augurare la morte a lui ed a tutti quelli che lo difendevano, ed alla fine ne arrivarono altri come lui (uno con nickname "camerata"): tutti ad invitarmi a trovarsi faccia a faccia così me l'avrebbero fatta vedere loro...
    questo è il loro modo di ragionare: fare branco e minacciarti.

    ed alle minacce come si risponde?

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    1. Purtroppo, secondo il mio modesto parere, non esiste una ricetta precisa per affrontare energumeni di questa risma (che poi lo sono a parole, dietro una tastiera). Sicuramente non bisogna cogliere le provocazioni e cercare sempre di presentare le ragioni corrette, anche quando ci si trova davanti un muro fatto di ignoranza e pregiudizi, anche se in cuor nostro si vorrebbe passare alle vie di fatto e dare loro un paio di ceffoni ben assestati. Il problema è che sono anche stupidi perché le minacce, per quanto vuote, rimangono impresse, come una traccia indelebile sul web e si può sempre riuscire a risalire all'autore, la Polizia Postale ha dei mezzi efficaci per questo.
      Quello che tento di fare è di insegnare a chi ho attorno, a partire da mio figlio, che è un bambino "speciale" in tutti i sensi, quindi con una sensibilità molto più spiccata del normale ma è anche un bestione, perché ha già delle dimensioni importanti che fanno presagire che diventerà piuttosto grossino, dicevo che cerco di trasmettere il rispetto per gli altri e per le regole. Per esempio gli piace andare sul bus? Ci andiamo spesso e se per caso è pieno e vediamo una persona anziana o una donna incinta e siamo seduti le lasciamo il posto. Ma non è che ci alziamo così qualche giovinastro se lo prende, no, chiamiamo la persona e le invitiamo, se vuole, ovviamente, a sedersi. Lo so, è una cavolata, però già questo fa capire al piccoletto che al mondo non siamo tutti uguali e che alcune persone meritano un'attenzione particolare. Magari lo capissero anche gli altri che sono presenti e che guardano il loro telefonino, seduti spesso in modo scomposto e incuranti di ciò che li circonda.
      Non è molto ma le volte successive mio figlio se vede una persona anziana mi ricorda di lasciarle il posto e questo mi fa sperare che quando sarà grande continuerà a comportarsi in questo modo. Come dicevo è una sciocchezza ma bisogna pur cominciare da qualcosa...

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  47. E evidente che non siamo nel 2019 ma in qualche dimensione spazio-temporale alternativa in cui il cervello è rimasto al medioevo.
    E' più facile uniformarsi che pensare con la propria testa, si fa meno fatica.
    Pensare che nel 2019 ci siano persone che pensano che avere un/a protagonista gay o di colore sia una minaccia è una cosa totalmente fuori dal mondo, per come la vedo io. Non guardano il mondo reale ma solo il mondo che si sono costruiti loro stessi, abberrante ed estraniante, non vedono sfumature ma solo contrasti netti e tutto ciò mi rende triste e arrabbiato nei confronti di queste persone che solo se aprissero un pò il cervello avrebbero la possibilità di vivere una vita piena, serena e tranquilla.
    E per tornare su argomenti più nerd Black Panther non mi è piaciuto non perchè sia pieno di neri ma perchè lo trovo un film inferiore ai suoi compagni di MCU.
    Se penso che esistono persone che non ascoltano i Queen o i Judas Priest (sono le prime due band che mi sono venute in mente) perchè i cantanti sono omosessuali mi viene da piangere (ma potrebmmo anche parlare di film o libri o sport).
    Grazie di scrivere questi articoli Doc, è sempre un piacere avere a che fare con persone come te e con gli altri colleghi antristi.

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  48. Io certe volte non posso fare a meno di chiedermelo.
    Ma da dove nasce, tutto questo astio?
    Premetto che non sono avvezzo ai social, e credo che conti molto l'attribuzione di significato.
    Io le paragono a flatulenze mollate in un luogo pubblico. Pero' e' logico che iniziano a mollarle in troppi, l'aria diventa irrespirabile.
    Allora tiro il freno, fermo i vagoni e proseguo a piedi. Per fortuna quel treno lo prendo solo quando mi serve. Ma ci sono altre persone che non possono o non vogliono fare a meno di prenderlo, per le necessita' piu' svariate.
    E non si puo' nemmeno dire ai cafoni di turno GET A LIFE! . Perche' per molti di loro QUELLA, e' la vita.
    Non gli e' rimasto altro. E quindi i social diventano una valvola di sfogo? Anche. Ma credo ci sia dell'altro.
    La cattiveria e' sempre esistita. Non credo che trenta - quarant'anni fossero tutti gentili e cortesi verso il prossimo. E che di colpo ci siamo trovati in mezzo agli Unni.
    Una volta si preoccupavano molto di salvare le apparenze, questo si.
    Forse i social hanno dato la possibilita' a molta gente di fare virtualmente cio' con si sentono di fare nel mondo reale.
    A volte mi domando cosa pensa davvero la gente, nel profondo.
    Il tizio che da un euro al mendicante...in cuor suo e' veramente convinto o gli sta augurando di crepare perche' lo considera un rifiuto della societa'?
    Questa e' la cosa che trovo inquietante, davvero.
    I social hanno liberato il sociopatico che cova dentro molti di noi?
    Da ignorante...trovo che il funzionamento sia identico a quello usato dai fanatici o dalle settegrinfie estremiste per fare il lavaggio del cervello. Con la differenza che qui te lo puoi fare da solo. Basti tu e il tuo terminale di accesso.
    Molta gente si crea una doppia identita', e non pensano piu' ad altro. Si mettono in testa di avere un alter - ego onnipotente, e questa cosa li esalta e li manda ai matti.
    Potrebbe essere una soluzione rendere pubblici i dati personali ad ogni commento?
    Almeno saresti responsabile delle stupidaggini che scrivi.

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    1. A mio parere, caro Roberto, il problema principale è l'invidia sociale che è stata fomentata dall'utilizzo e dalla diffusione dei social. A questa si unisce una componente narcisistica sempre più spinta dai cosiddetti esempi illustri che abbiamo, per dirne uno, Fabrizio Corona, con il messaggio di fondo che è giusto prendere le scorciatoie pur di ottenere ricchezza e successo. Questo mix letale di ignoranza e superficialità ha prodotto i risultati aberranti che si vedono in giro sulla rete, creando dei modelli sbagliati e degli epigoni che li scimmiottano, per rimanere in tema. Una volta c'era meno esposizione mediatica delle ricchezze, non si conoscevano i dettagli delle vite dei ricchi e famosi. Si sapeva a grandi linee che facevano una vita agiata, circondati dal lusso ma non avendo esempi pratici non si sviluppava questa forma di invidia. Ora si vede che il calciatore regala una Bentley alla moglie, che la compagna del presentatore viaggia sul jet privato... È chiaro che chi magari non ha neanche un lavoro o vive di precarietà e magari ha anche degli studi alle spalle si può alterare vedendo queste cose. Personalmente non me ne frega nulla delle vite degli altri, penso semplicemente a dare il meglio che posso alla mia famiglia, ma ho tanti colleghi che si infervorano per questi argomenti ma c'è anche da dire che di solito sono quelli più attenti ai social e alle vicende dei cosiddetti vip.

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    2. Combinazione ero in treno in galleria e non ho potuto completare la mia riflessione...
      Dicevo che questa forma di invidia sociale provoca astio e rancore nelle persone socialmente e culturalmente più deboli e ciò li porta prima a glorificare questi personaggi che sono riusciti a sfondare o almeno è ciò che vogliono far credere, poi a invidiare chiunque abbia ottenuto qualcosa di più rispetto a loro, senza pensare alla fatica e ai sacrifici che si sono fatti e attribuendo la propria situazione a una sorta di ingiustizia sociale che si accanisce nei loro confronti. È ovvio che tali soggetti siano predestinati a diventare dei troll e degli haters seriali. Invece di rimboccarsi le maniche e provare a costruirsi un futuro e delle opportunità risulta molto più semplice denigrare gli altri proiettando su di loro le proprie misere esistenze.

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  49. Scusate...cio che NON SI SENTONO.
    E QUANDO INIZIANO.
    Colpa della tastiera...

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  50. Poi mi e' uscito pure GRINFIE attaccato a sette. Scusate davvero, ma sono di fretta.

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  51. Il tuo articolo riflette il mio pensiero. Stanno facendo la stessa cosa, parlo da antico Trekkie, con Star Trek Discovery: può piacere o non piacere, a me piace 'sufficientemente', ma tante delle critiche dell'Alt_right americana sono del tutto pretestuose, malamente nascondendo i veri motivi dell'odio, che vanno semplicemente ricercati nella presenza di donne 'forti' e, come se non bastasse, di colore… Non parliamo poi dei membri omosessuali dell'equipaggio… Tutto questo ha mandato in tilt i poveri, piccoli, cervelli di tanti giovani nazisti… che poi… guardandoci bene… non sono neppure così giovani… (cit.) L'Alt_right fa grande sfoggio di ipocrisia, appellandosi al diritto di combattere, in nome della libertà, il politically correct, visto come soffocante. Se c'é del vero in questo, sappiamo tutti come certi eccessi americani di PC siano ridicoli, è ugualmente chiaro si tratti di patetiche scuse. Questi attacchi nascondono semplicemente l'eterna paura di questi signori di perdere l'unico enorme privilegio che il caso gli ha donato, ovvero di essere, per nascita, ancora la 'razza' dominante: uomini bianchi, possibilmente 'cristiani'. Cosa ulteriormente fastidiosa, questi attacchi d'odio rendono pure difficile esprimersi con tranquillità (e stiamo parlando di intrattenimento, in fondo !) su cose (per me) indiscutibilmente brutte ma già massacrate a prescindere da questi 'signori'. Vorrei ad esempio poter dire che Ghostbusters 2016 è un'immonda porcata e che l'ultima stagione del Doctor Who è terribilmente mal scritta (e mal recitata)… senza essere annoverato (è successo) come un altro di questi hater di professione: ci distruggono anche la critica costruttiva, motivata. Mala tempora...

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    1. Hai ragione da vendere, è una subdola strategia che mira a distruggere de facto ogni visione alternativa e che purtroppo fa comodo a quasi tutti perché serve, come avrebbe detto il grande Eduardo de Filippo :"a strapparti dei si anche quando i no salgono alla gola".

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  52. La possibilità offerta a gruppi storicamente marginalizzati di far sentire la propria voce forte e chiara, e il fenomeno speculare di chi contrattacca nel nome di uno status quo da privilegiato, sono gli effetti più interessanti di Internet inteso come fenomeno sociale. Provoca eccessi nei due sensi, ma tendo a vedere qui il bicchiere mezzo pieno, laddove quello mezzo vuoto è l'amara constatazione di Umberto Eco che la rete ha dato voce a legioni di imbecilli. Che queste polemiche entrino nel nerdverso, oggi immaginario popolare dominante, mi sembra solo naturale. Ma è interessante notare che l'immaginario nerd, e in particolare quello supereroistico, sembri pensato apposta per dar voce a questa fase di rinnovate spinte identitarie.

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    1. La riflessione di Eco è stata trattata nell'Antro in altri post e rappresenta una generalizzazione un pò ingenua delle possibili aberrazioni mediatiche relative all'utilizzo di un mezzo che rende accessibile la comunicazione alle masse prima silenti. A mio avviso, ovviamente. Il problema principale è che questa forma di immediatezza di informazioni che un tempo non si aveva, per cui le uniche fonti erano la tv, i giornali e i libri, veicolata poi da chi fornisce le informazioni stesse, come ha scritto qualche antrista più sopra, conduce inevitabilmente a una cristallizzazione delle visioni e delle opinioni, che non lascia spazio al contraddittorio e alla discussione critica. È questo il problema principale che si manifesta. Non è tanto dare la parola a degli imbecilli, quanto condizionarne i pensieri e le menti, creando un loop che si autoalimenta, un pò quello che sosteneva Adorno della personalità autoritaria, per cui determinate condizioni esterne esercitavano delle pressioni su menti deboli che erano portate a comportarsi come ci si aspettava da loro, sparendo completamente il giudizio critico e la stessa identità individuale. Questo è ciò che mi spaventa di più nelle nuove generazioni: non hanno più la capacità di mettersi in discussione, sono chiuse sulle loro posizioni, che poi a ben vedere non sono nemmeno loro ma sono quelle veicolate dai social media e tutto ciò che risulta diverso e lontano da quello che pensano viene osteggiato e bullizzato nel migliore dei casi.

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  53. Doc, condivido quello che hai scritto fino alle virgole e ai punti. Sono sempre più scandalizzata da come la barbarie, coniugata all'analfabetismo funzionale, partorisca sempre più scimmie urlatrici adibite a rigiratori di frittata...Non si può più discutere civilmente, non si può più parlare con equità che si viene apostrofati ed etichettati. La Larson passa per razzista e sessista addirittura, per aver sottolineato semplicemente dei dati statistici, che cercava di cambiare come poteva. E non sia mai! Non ti omologhi? Rompi e dunque la devi pagare. Mobbing da piccioni e non costumi da essere umani...E si sa , come dice il detto, che coi piccioni non si deve perder tempo a giocare agli scacchi...

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  54. Mah, mi sembra una opinione un po' estremista, un po' come quasi tutte le opinioni su internet.
    Non entro nel merito di Capt. Marvel perchè so che ci sono polemiche ma non ne so abbastaza anche se da tempo Rotten Tomatoes suscita perplessità sui voti che assegna.
    Uno dei miei personaggi preferiti è Ripley, a me non è mai fregato un tubo come è fatto un personaggio che mi piace, può essere uomo, donna, ermafrodito, di qualsiasi colore, alieno, di qualsiasi orientamento sessuale, procariota, robot ecc. Detto ciò è ridicolo dare del fascista/troll/mentecatto/nerd obeso ecc. a chiunque si azzarda ad esprimere una opinione su un film che ha una storia o dei personaggi brutti, sempre secondo il proprio personale giudizio.
    E' vero che negli ultimi anni alcuni franchise hanno quasi completamente eliminato personaggi maschili bianchi eterosessuali, è un bene o un male? Io lo trovo un po' ridicolo. se qualcuno protesta allora deve per forza essere un fascio primatista bianco costruttore di muri?
    Ridicolo per me è creare tutti i personaggi con lo stampino (tutti wasp, tutti gay, tutti donne, tutti asiatici, tutti biondi ecc.)
    esempio: il personaggio di Mace in Strange Days è una donna nera ed il personaggio è grandioso, anche la protagonista di Star Trek Discovery è una donna nera, è un problema? non per questo, ma è una Mary Sue, il personaggio è uno stereotipo patetico, affermare con educazione che questo personaggio è brutto significa allora essere fasci/troll/klansmen?
    No, non significa questo.
    Confondere le critiche con le trollate è sbagliato e danneggia tutti.

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    1. E qui la confusione tra critiche e trollate, non conoscendo la vicenda, la stai però facendo tu, lino. Il punto non sono mai state le critiche, e questo nel post è pure spiegato. Più volte. Se provi a rileggerlo, serenamente, te ne accorgi.

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    2. Oggi ho l'emicrania ma l'ho riletto come tu hai giustamente chiesto, non garantisco però di dire cose sensate lol.
      Rotten Tomatoes mostrava e mostra voti che hanno suscitato molte perplessità almeno per quanto riguarda The Last Jedi, Star Trek Discovery e The Orville.
      Da nerd/geek anglofilo un paio di cose sulle fandom (non italiane) di Star Wars e Star Trek le conosco bene. Le polemiche nel mondo di Star Wars per esempio sono state "toxic" da entrambi gli schieramenti (major e fans) con una sistematica demonizzazione dei fans critici. Se è vero che esistono purtroppo i troll e che sono attivi sempre più anche troll sponsorizzati è altrettanto vero che le majors usano reviewers accondiscendenti e servizi di Online Reputation Management.
      Una strategia usata sempre più spesso è classificare i fan critici come toxic o peggio.
      tu hai scritto "commentare un film che non hai visto, su un sito di recensioni, non ha alcun senso, e se lo fai lo fai solo per trollare."
      In questo caso specifico mi sfugge la logica dell'affermazione.
      Se non sbaglio, RT permetteva di esprimere il proprio interesse o meno nel vedere uno specifico film, nel caso di Capt. Marvel l'interesse è sceso al 29% e... RT ha eliminato il servizio perchè c'era stato un picco di “non-constructive input, sometimes bordering on trolling”.
      questo è l'atteggiamento: se fai un commento negativo sei toxic o un troll, quindi se la voglia di vedere un film scende al 29% si blocca tutto. Quindi RT permetteva agli utenti di dire se sono interessati a vedere il film Capt. Marvel, un tizio dice che non lo vuole vedere perchè preferisce un Captan Marvel come quello che leggeva negli anni 70 e di conseguenza il tizio è toxic/troll? Deve per forza essere entusiasta per non essere accusato dei peggiori pregiudizi possibili? Chiedi se ti piacerebbe vedere un film, rispondono no e sono per forza troll? Ci sono prove pro o contro questa ipotesi? io non lo so e non credo che lo sappia nemmeno RT, è solo che un 29% ad un film in uscita fa cattiva pubblicità.
      detto ciò...sono solo film, fossero questi i problemi nella vita :)
      "Heidi, Heidi le bollette da pagare ti fanno ciao!"

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    3. Lino sono d'accordo al 1000%
      La ragazza di mio fratello ha la doppia cittadinanza Italia-USA, sai perché in USA ha vinto Trump ?
      Perché la gente comune si è stancata della dittatura (si, dittatura) del politicamente corretto che ti dice come devi comportarti e cosa devi pensare, stanno diventando un paese socialmente oppressivo come lo erano i paesi comunisti di una volta

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    4. Lino, la questione dei fan critici etichettati come toxic non mi appartiene: è una cosa che non ho mai fatto, in quasi quattromila post, non mi metto a farla ora. Il senso di quella frase "commentare un film che non hai visto, su un sito di recensioni, non ha alcun senso, e se lo fai lo fai solo per trollare" è legato al contesto, in un post di migliaia di caratteri. E quel contesto è il motivo per cui in questo e altri casi dei gruppetti di teste calde si sono messi di buzzo buono per demolire un film prima di averlo visto, attaccando la sua interprete per quello che aveva detto.
      Se questo a te sembra normale, e di aiuto per qualcuno, ok.

      Nessuno si sognerebbe mai, almeno qui, di dare del tossico a chi vuole o ricorda un altro Capitan Marvel. Saranno fatti suoi. Ma prova a leggere anche solo i commenti sulla pagina FB dell'Antro. I tizi che danno della stronza alla Larson per quello che si è "permessa di dire". Fallo e ti renderai conto di come il problema - e nel post c'è scritto anche questo - non sono solo venti idioti pronti ad abboccare all'amo, che s'incazzano perché triggerati da un'attrice.

      Infine, una cosa. Tutti sono convintissimi che sia stata una telefonata della Disney a far cambiare le regole a RT. Può essere, eh. Ma: a) se è stato così, questo dimostra ancora una volta a quanto poco servano gli aggregatori, spesso unico argomento utilizzato nelle discussioni sui film su forum e pagine e pagine FB; b) alla Disney non gli è ne sbattuto niente del bombing organizzato per Black Panther , perché in quel caso ha venduto un casino in prevendita comunque. c) TUTTI quelli che vendono qualcosa o offrono un servizio online, dagli alberghi su tripadvisor ai negozi di ebay, non gradiscono le recensioni che non sono recensioni, ma tentativi di boicottaggio per motivi vari. Perché?

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  55. Non capisco perchè mi ha pubblicato il commento come unknown, io ce la volevo mettere la faccia :)

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  56. La rete è un formidabile moltiplicatore e concentratore di interessi. Annulla gli spazi intermedi e favorisce l'aggregazione di gruppi e comunità.

    In un mondo ideale, questo avverrebbe su due livelli: verticale e orizzontale. Siamo interconnessi, e così dovrebbe esserlo la molteplicità delle "cose" - le idee, le esperienze, le relazioni, le identità - da cui ciascuno di noi è formato e che contribuisce a formare.

    Nel mondo reale, lo vediamo ogni giorno, è prevalsa la metafora con cui Bruce Sterling ammoniva agli albori del movimento cyberpunk: quella del ricercatore impazzito che preme a tavoletta l'acceleratore di un darwinismo impazzito.

    L'estremizzazione, il tribalismo. L'appiattimento in luogo del molteplice, perché conformarsi offre comode appartenenze, sostiene il rifiuto del confronto ("civile dialettica" versus "piacere, selvaggio scontro muscolare", secondo una vecchia vignetta di Lupo Alberto), crea una patina di sicurezza di cui ammantarsi, sostenuta magari, anche, di più dall'anonimato.

    Il conformismo e l'asservimento a un'Ideologia Dominante, magari solo nel darci delle scuse per essere peggiori, che non scomoda il Potere ma anzi lo conferma, e consolida chi detta la linea a mantenere la propria posizione o a ritagliarsene una a scapito dei grulli o di noi troppo spesso silenti. Il travisamento e l'appropriazione di simboli per creare narrative che non esistono (la maschera di Guy Fawkes, le felpe, i no vax, "primaglitaliani" e via discorrendo).

    "Su Internet nessuno sa che sei un cane", diceva un adagio degli Anni Novanta della rete, quando potersi porre come qualcosa d'altro da se stessi sembrava più simile a indossare la maschera dello sciamano o la veste dell'attore, a uscire dal proprio seminato per dire qualcosa di diverso, guardarsi intorno, fosse anche solo per animare un gruppo usenet o passare una serata su un MUD.

    Oggi il cane ringhia e si guarda attorno in cerca di qualcuno che lo sfidi. La polarizzazione tra estremi, tra chi alza di più la voce e ripete fino allo sfinimento la propria narrazione della realtà è palpabile: passa per una mistificazione del rapporto diretto, la mentalità di gruppo (stare insieme, darsi delle regole di convivenza per coesistere e prosperare) soppiantata dall'ideologia della folla, la mob mentality, in cui esistiamo soltanto noi e il resto del mondo è nemico, pericoloso, sospetto, fallace.

    Tanti leader che parlando viso in fronte a un occhio sempre aperto (la camera di un tg, di un telefonino, di un pc) in un monologo continuo, uno streaming sì ma senza verifica dei fatti o dei contenuti che si propagano in modo assolutamente orizzontale (chi controlla la verticale, per citare The Outer Limits, sta comunque ai posti alti o ne viene cooptato, e si gode lo spettacolo) e indifferenziato.

    Parlate di più. Cercate la molteplicità e la diversità. E accidenti, arrabbiatevi se qualcosa non vi piace, ma con degli argomenti a sostegno delle vostre tesi, pronti ad accettare che qualcuno la pensi diversamente, ma anche a proseguire la vostra ricerca di un senso e a impegnarvi perché il mondo lo trovi. Non lasciate che l'indifferenza e l'approssimazione oscurino la voce del vero, del bello, della giustizia.

    E soprattutto, amate senza risparmio. Si può fare, anche senza le dirette sui social e l'uso di creme spalmabili come armi di distrazione di massa.

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  57. Chapeau, Daniele.
    "Mettersi in discussione" invece di tuffarsi in una narrativa preformata o di comodo, dove si trafficano conclusioni già tratte e invece in-discutibili. Ed è davvero un problema enorme.

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  58. Il problema sollevato è attuale e, a parer mio, sottovalutato.

    Io non sono un tipo social.

    Questo forum è praticamente l'unico posto virtuale che frequento.

    Aggiungo al praticamente facebook, ma che ogni giorno diventa per me più inutile e vuoto. Come fa ad essere vuoto un posto strapieno di cose? Perché è vuoto di quelle che interessano a me e piene di cazzate, frustrazioni, sfoghi, gente che non legge (né quello che scrivono gli altri, né in generale) ma dice la sua.

    Ora, molto, molto difficile avere un posto dove sia possibile confrontarsi con serenità e, solo occasionalmente, disturbati da troll e hater vari.

    Quindi teniamocelo ben stretto.

    Parlo dell'Antro, eh, maliziosi! :)

    Riguardo a cosa si possa fare per contrastare il fenomeno, a parer mio poco. Se non ciò che nel mio piccolo faccio già: rifugiarmi in piccole sacche di resistenza. Viviamo in un era in cui la tecnologia è incredibile, anche solo paragonata a quella di 15 anni fa. Ma social e simili, vengono usati per lo più per "esternare", non per "comunicare". C'è chi ha cose positive da condividere, altri solo ignoranza e negatività.

    E comunque sono molto curioso di vedere Capitan Marvel!

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    1. Guarda caro Daygo che la tua descrizione corrisponde a una buona fetta degli antristi che frequentano questo forum. Anche io e Redferne forse per ragioni anagrafiche siamo poco social e almeno per quello che mi riguarda frequento solo questo Antro e ogni tanto Facebook per qualche gruppo che mi interessa, tipo gli appassionati del Snes o quello del Doc, per il resto non uso Twitter o altri media, quindi siamo abbastanza simili, da questo punto di vista. Forse per queste ragioni la pensiamo in maniera simile su molti temi.

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    2. Fa piacere sapere di essere parte di un gruppetto. Pochi ma buoni! :)

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  59. Grazie Doc per questi post.
    La speranza è sempre l'ultima a morire. E di questi tempi sta per tirare le cuoia.
    Quindi post come questo cercano almeno di portare un po' di luce nel buoi razzista e sessista che si sta espandendo ovunque.

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  60. Guarda, Daniele...
    Anche le invettive sono sempre esistite. Cosi' come l'invidia sociale.
    Ma e' proprio il carico d'odio contenuto negli insulti ad essere aumentato in modo esponenziale.
    Qui le opinioni personali non c'entrano nulla. Qui si toccano i diritti di un individuo e la sua dignita'. Sia propria che altrui.
    Una condotta simile non e' normale, ragazzi. C'e' qualcosa che non va.
    Puoi essertela passata male o passartela male tuttora, ma nulla puo' giustificare una simile condotta.
    Un simile risentimento non e' normale, lo ripeto.
    Posso capire. In tempi incerti e difficili e' dura pensare al prossimo. Ci si chiude su se' stessi e non si vuol sapere piu' niente di nessuno.
    Ma un conto e' affermare "L'immigrazione e' fuori controllo" oppure "L'immigrazione andrebbe gestita meglio".
    Sono pareri. Magari legittimi sotto un certo punto di vista, e di sicuro opinabili.
    Ma un altro conto e' dire "Che crepino pure tutti. Non me ne frega niente. Ho gia' i miei problemi a cui pensare."
    Una frase simile E' INUMANA.
    E' vero. Sono solo parole. Ma ritengo che tutto abbia un peso. I pensieri, le azioni e anche le parole. E visto che i social fanno parte di noi, ormai...anche quello che digiti a schermo a un peso.
    Iniziamo a rendercene conto.

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    1. Forse caro Roberto la spiegazione risiede in quello che hai scritto prima, sul fatto di salvare le apparenze. Una volta si metteva la faccia e si cercava di nascondere il risentimento, per quanto fosse grande. Ora che i rapporti sono per lo più telematici non esistono più filtri e vengono dette le peggiori cose, senza preoccuparsi di urtare la sensibilità altrui. Quindi viene fuori il peggio delle persone e spesso ne pagano le conseguenze i soggetti più deboli. Buona notte, ho concluso ora la giornata iniziata alle 6.00.

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  63. Ciao, è anni che (in silenzio) ti seguo e purtroppo in questo caso non sono del tutto d'accordo con quello che dici.
    A mio avviso fai lo stesso gioco di chi critichi semplificando il tutto a un "noi vs loro". Perché così facendo porti avanti quella polarizzazione di opinioni che produce di queste aberrazioni. Perché è sbagliato giudicare negativamente qualcosa prima di averla vista in base a pregiudizi. Ma anche positivamente. Quando vado al cinema (o leggo un libro o gioco ad un videogame, etc... ) voglio belle storie con personaggi ben fatti. E giudicarli per questo.
    Non mi importa la loro etnia o il sesso. Non mi importa "l'importante messaggio sociale"
    Non voglio andare al cinema "per fare attivismo" o per farmi "rieducare ai giusti valori (che peraltro in larga parte condivido, tranne negli estremismi). Voglio poter essere io a guardare e decidere, senza che mamma Disney mi urli nelle orecchie "Questa è la cosa migliore mai accaduta all'umanità dalla scoperta del fuoco". Perché è già stato deciso così, non prendiamoci in giro: capt. Marvel nell'idea dei suoi nuovi creatori è un ibrido tra Wonder Woman e Superman, come potrebbe mai fallire? Eppure nei fumetti continua a succedere, questo dovrebbe far sorgere domande. La cui risposta, mi dispiace, non è: "loro razzisti, sessisti, fascisti, etc.. - noi perfetti in pensieri, parole, opere, etc..."
    Scusa per il lungo pensiero, però vorrei chiudere in positivo: continuerò comunque a leggerti con interesse, perché ritengo che possa capitare di aver opinioni diverse. E questo non cambia la stima ed il rispetto per te che ho maturato in questi anni di (silenziosa) lettura

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    1. Pienamente d'accordo!
      Non sono mai stato di sinistra perché detesto chi mi dice: "O la pensi esattamente come noi o sei fascista!"
      Io tengo alla mia libertà e indipendenza di pensiero più di qualunque cosa e ciò non va d'accordo con chi vuole tutti uniformati al pensiero unico
      Odio il politically correct sopra ogni cosa
      Per me il cinema è evasione e appena vedo aria di attivismo o "rieducazione ai giusi valori" (ma come si permettono di volermi rieducare senza che glielo abbia chiesto ?? Emigrassero in Corea del nord!) scappo a gambe levate

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    2. "Perché è sbagliato giudicare negativamente qualcosa prima di averla vista in base a pregiudizi. Ma anche positivamente".
      Pancoast, non lo sto mica facendo. Sai perché? Perché i film li giudico dopo averli visti. C'ho questo serio difetto, lo so :) Il punto qui non è - e c'è scritto chiaramente - giudicare chi un film non vuole vederlo, per qualsiasi ragione, ma chi spala merda su un film prima che esca, per ragioni becere. E quello, sì, porta ad essere razzisti, sessisti e tutto il resto.

      "Quando vado al cinema (o leggo un libro o gioco ad un videogame, etc... ) voglio belle storie con personaggi ben fatti". Come tutte le persone con una testa, fortunatamente. Ed è esattamente quello che c'è scritto nel post. Se non ti fidi, prova a rileggerlo. Grazie per l'intervento.

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    3. Ma dove è stato detto che bisogna essere politically correct? Dove il Doc ha detto che è favorevole ad avere più protagoniste femmine/gay/di colore?
      Mi sembra che il discorso sia chiaro:
      Purtroppo esistono (brutte) persone che impongono con le loro urla il loro giudizio becero ed ignorante SOLO per il secco, l'orientamento o il colore della pelle del protagonista.
      Chi ha un cervello, chi non è omofobo, razzista, maschilista etc etc, dovrebbe contrastare attivamente questo fenomeno! Dovrebbe smettere di dire "Ma guarda tè sti coglioni! e girarsi dall'altra parte" perchè facendo così finisce che si sentiranno solo le loro urla che prevarranno sul buon senso.

      Oltre alle brutte persone citate sopra esistono anche BELLE persone, con gusti personali, che trovano che la scelta di un protagonista donna/nero/gay in un determinato contesto possa essere solo una forzatura per strizzare l'occhio ad una minoranza o per fare la figura dei "belli" ma che stoni nella storia. Se l'opinione è argomentata sicuramente ci sarà qualche scimmia urlatrice della fazione opposta che griderà "Fascista!" ma le persone senzienti capiranno ed apprezzeranno, e mangari ne nascerà un dibattito costruttivo.

      Capisco chi lancia l'allarme sul fatto che a volte anche chi esprime solo un'opinione di dissenso viene bollato come "fascista" ma condivido appieno il pensiero del DOC e l'esigenza di contrastare chi promuove l'odio e la divisione!

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  64. Non lo vedrò!
    Così come non sono andato a vedere gli ultimi star wars: semplicemente non mi identifico con una protagonista femminile, non importa quanto sia bella la storia, punto!
    Poi certo non vado a sputare sentenze su un film che non ho visto, questa è una cretinata, ma occhio a non esagerare pure in senso opposto: non sono né maschilista né politicamente schierato se non voglio vederlo perché non mi identifico
    Eh si, qualche compagno sicuramente lo pensa anche se non lo dice
    In queste cose non ci sono mai solo il bianco e il nero, il fanatismo politico è trasversale

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    1. Ma sai che io invece non vedo l'ora di vederlo, Capitan Marvel?
      Il fatto che ci sia un'eroina donna non mi ha mai creato problemi, tipo per me Wonder Woman è uno dei cine-comic più riusciti (e lei è splendida). Non tanto per l'immedesimazione, visto che non mi posso ovviamente immedesimare in una donna, quanto per il vedere come si integrerà poi in Endgame.
      Discorso diverso su Star Wars, la protagonista lì non mi dice veramente nulla ed ha l'espressività di una saponetta usata.

      Comunque condivido il tuo pensiero del "se non la pensi come me sei automaticamente un fascio demmerda".
      Ormai i veri intolleranti sembrano (sono) loro.

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    2. *(sono?) ho dimenticato un punto interrogativo, che la grammatica è importante : )

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    3. Pienamente d'accordo
      Vedo una sinistra fanatica a prescindere, mai disposta a fare autocritica su certe cose, la stessa che c'era ai tempi del Berluska...
      E quindi temo che come il caimano, Salvini ce lo terremo per i prossimi 20 anni
      La maggior parte dei votanti è apolitica, vuole solo vivere meglio, e non sarà col fanatismo a oltranza che la porteranno a loro

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    4. ...fatemi capire, ma voi fruite di un media solo se "vi rappresenta"? Non vi interessa la storia, il messaggio, o anche solo semplicemente il divertimento che può darvi, ma vi interessa solo "identificarvi" con il protagonista? O riuscite a farlo solo perché il protagonista è "come voi"? (semplicemente in un paio di caratteristiche fisiche) Mi sembra assurdo, poiché allargare i propri orizzonti, vivere uno scorcio di realtà alternativa e meravigliarsi di fronte a qualcosa di mai visto e immaginato dovrebbe essere l'abc del buon intrattenimento; ma allora a maggior ragione dovreste capire perché gli sceneggiatori inseriscano l'elemento "diversity" -perché per decenni milioni di persone non si erano mai sentite "rappresentate", in alcun modo, nei prodotti che venivano loro offerti.

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    5. Anonimo, prima che ti blastino il commento, facci capire perché le persone che per decenni non si sono sentite rappresentate si sono tanto offese.
      Non avrebbero potuto fruire anche loro di un media che non li rappresentava?
      I valori che alcuni eroi incarnano sono sono sempre quelli o no?

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    6. @Anonimo dipende dalle singole situazioni...
      Per esempio a me piaceva Voyager e mi piacciono i film della serie Alien (1 e 2 ) gli altri non li ho mai visti quindi non li giudico)
      In generale però devo identificarmi col protagonista per farmi piacere il tutto e di solito non mi identifico in personaggi femminili

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  65. Apologia di qualunquismo e comunismo pdiocratico piu' becero!
    Non mi riferisco al film ma alle esternazioni politiche a cui demanda il tuo articolo. Non e' la prima volta che ti esponi fortemente contro chi non la pensa come te, censurando molti commenti, magari volgari e nulla piu', e tralasciando invece gli insulti dei tuoi accoliti verso chi vota/ha votato diversamente. Mi dispiace tu abbia preso questa piega.
    Ti seguivo con molto interesse ma da un po' di tempo sei diventato
    "pesante" e pedantesco.
    Spero di rivedere la spensieratezza di una volta nei tuoi articoli. Altrimenti Au revoir!

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    1. I fascisti sono di due tipi: i fascisti propriamente detti e gli antifascisti...

      Sono d'accordo con te...
      Ultimamente in molti blog ci sono stato poco per una serie di problemi personali, ma io pure ho notato questa cosa dell'antro...
      Ah che nostalgia delle 20 cose che non sapevi di...

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    2. Gli unici commenti che finiscono nel cestino, da sempre, sono quelli anonimi come il tuo.
      C'è scritto da tutte le parti, ma leggere è una cosa impegnativa, mi rendo conto. Ti lascio il tempo di leggere la risposta, e bacioni a te.

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  66. Divido il post in due parti che ho ecceduto nella lunghezza, vogliate scusarmi.

    Da zio di due bimbe pestifere vorrei soffermarmi sugli effetti di questa chiusura mentale nella vita quotidiana delle piccole.

    Qualche anno fa la più grande delle due, che allora aveva 7 anni, per carnevale volle vestirsi da Thor, mia sorella ed io la portammo dunque a far compere per poter essere una Thor perfetta; arrivati in cassa la cassiera guardò la piccola e le chiese da cosa si sarebbe vestita a carnevale, alla risposta suddetta cassiera trasecolò con un sonoro “ma Thor è un maschio!”.
    La piccola, che tutt'ora ha la lingua lunga e non si vergogna di niente, rispose “no, è un eroe e le femmine posso essere tutti gli eroi che vogliono”.

    Vorrei fermarmi qua e dire che poi la bimba ha vissuto un bel carnevale con i suoi compagni di classe ma non è così, è stata presa in giro più o meno bonariamente dalla maggior parte degli adulti (uomini e donne senza distinzione) e da una buona fetta dei suoi coetanei, al punto che poi chiese di essere portata a casa trattenendo le lacrime.

    Vorrei poter dire che i genitori che la presero in giro fossero tutti degli ignoranti, incapaci di un pensiero critico, ma tra di loro c'erano anche professionisti affermati e noti per le loro idee progressiste.

    Negli anni di situazioni simili ne abbiamo vissute a iosa: il nipote più grande escluso dai compagni di classe delle medie perché ha un amico pakistano; la più piccolina a cui un parente ha strappato di mano la spada giocattolo perché le femmine non devono combattere; le prese in giro degli altri bambini quando il nipote grande mi accompagnò in rievocazione romanica come figurante (aveva una tunica e quindi era vestito da femmina, secondo loro); il cazziatone che mi son sentito fare da una parente perché stavo insegnando come si usa la fionda alla nipote di mezzo perché quelli son giochi da maschio, e via discorrendo.

    E' un attacco continuo, martellante ed omnidirezionale agli insegnamenti ed agli esempi che cerchiamo di portar loro; il più grande, che ha già 15 anni (sigh), bene o male sa difendersi con le parole ed ha la necessaria faccia di bronzo per cavarsela, ciò che da zio mi preoccupa è il mondo in cui cresceranno le due bimbe da adolescenti.

    Se già ora viene loro rinfacciato di non aderire allo stereotipo da loro accettabile di “brava bambina”, quando saranno più grandi, quando saranno donne in divenire (e sappiamo bene quanto eravamo fragili durante gli anni di quel limbo, maschi e femmine indifferentemente), quanto sarà intenso il bombardamento a cui saranno sottoposte?

    Ciò che poi mi sorprende è che nella maggioranza dei casi questi attacchi arrivino proprio da donne tecnicamente “mature”, che l'attacco alla loro autostima lo hanno subito, che vivono in un mondo molto diverso da quello in cui noi maschi viviamo, un mondo decisamente più severo, più esigente, più cattivo di quanto sia possibile immaginare se non ne vieni a contatto; ho lavorato come guardia ad una casa protetta per qualche mese, il vissuto delle ospiti da me conosciute mi ha tolto il sonno pensando che ciò che è accaduto loro possa capitare alle mie nipoti.

    Ma anche solo pensare alle vessazioni a scuola, alle palpatine sull'autobus (accaduto ieri alla nipote undicenne), a come il mondo del lavoro guarda alle donne è fonte di grande, grandissima preoccupazione.

    Noi famigliari stretti proviamo ad essere un esempio di forza, di fermezza, di correttezza, di accettazione del diverso e delle differenze ma senza un aiuto esterno la lotta è impari.

    Ben vengano quindi Supergirl, Captain Marvel, Merida, Kathrin Janeway, Starbuck e tutte quelle donne che nella finzione del divertimento incarnano comunque un modo diverso di essere donna, fiera, forte, in grado di reagire ai soprusi e di essere protagoniste della loro storia.

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    1. Riallacciandomi al tema della discussione il grosso del problema deriva, a mio modo di vedere, dalla difficoltà di una sempre più ampia fetta di popolazione nell'adattarsi al mondo che li circonda e “cambia” molto più velocemente della loro capacità di adattamento. Sentendosi minacciati si rifugiano nella sicurezza della “tradizione” perché “se ha funzionato per i nostri antenati funzionerà anche adesso”, da qui gli attacchi alle donne fuori dal proprio ruolo di damigelle in pericolo o comunque subordinate al protagonista maschile, le critiche alle “potentissime” lobby per i diritti lgbt, alle associazioni benefiche e più in generale a chiunque metta in discussione il loro status quo.

      Volendo guardare a ritroso nel tempo, la storia ci riempie di esempi simili: in una società viene introdotto un cambiamento x, alcune fasce si trovano scontente da questo cambiamento, il furbetto di turno trova il modo di cavalcare questo risentimento e lo alimenta per il proprio tornaconto, generando una spirale che fermare risulta difficile perché, più si attacca una determinata fazione, più questa fazione tenderà all'ortodossia ed in ultima istanza all'estremismo.
      Questo modo di operare non ha un colore, una collocazione politica o un'etnia, è stato usato nei secoli da chiunque per la difesa dei propri interessi economici e sociali o per unire una popolazione verso un nemico più o meno reale.

      Credo che chi non senta propria la divisione tra le persone, tra i sessi, le etnie, le fedi, ma veda nel diverso una fonte di ricchezza sia personale che sociale, dovrebbe sentirsi moralmente obbligato ad intervenire, un intervento pacato ma costante, inclusivo e basato sui principi dell'umanesimo, la cui forza giaccia nella forza morale e non al volume con cui esprimere le idee.

      Sicuramente il mio è un pensiero utopistico, mi rendo ben conto che è un cambiamento di forma mentis vasto ed in quanto tale necessita di tempo, se operato solo dai singoli. Ribadisco quindi un'altra volta l'importanza di modelli forti e “vincenti” fuori dagli schemi o dalle convenzioni (il Johnny Storm nero di cui parlava, ad esempio... che film orribile...) che vadano ad affiancare quelli “tradizionali”.

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    2. Molto interessante questo tuo commento...
      Un solo appunto...
      Adoravo Voyager e ammiravo Katherine Janeway (e Sette di Nove eheheh)
      Donna forte si, ma le donne forti di adesso mi sembrano diverse
      Ho l'impressione che siano donne che usano la loro forza per umiliare gli uomini, sempre rappresentati come poveri cretini
      Mi chiedo se molti uomini non si siano stufati e sia pure per questo che ci sono tanti haters in circolazione che commentano contro Capitan Marvel e altre eroine...
      Ma forse non si deve dire, va contro il pensiero unico...

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    3. Alex, per cortesia, mi faresti degli esempi delle umiliazioni a cui ti riferisci? Di modo che possa comprendere meglio ciò che sostieni.

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    4. scusami Alex, ma da questo tuo commento si capisce abbastanza chiaramente che ti stai riferendo a qualcosa accaduto a te personalmente.

      vuoi raccontarci l'accaduto?

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    5. No pg667 non mi è capitato personalmente, quindi non si capisce da quali indizi deduci che siano cose capitate a me, tanto meno "chiaramente" visto che non mi sono capitate

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    6. Mi torna in mente il classico Tempesta senza poteri vs Ciclope. Sono passati un po di anni da quel momento, ma mi pare di ricordare abbastanza chiaramente che lo ha ridicolizzato e pure tanto. Pensare che adesso gli sceneggiatori vogliano far ridicolizzare il maschio frignetta dalla superfiga alla soldato jane (anche lì c'è un bell'esempio) mi sembra un volerlo pensare, mi pare chiaro lo facessero anche prima.

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    7. Allora facciamo i seri: problemi di questo tipo, a livello personale, sono molto più diffusi di quello che si pensi. Prendiamo il mondo Cosplay, ad esempio: quante volte si sente, in rete ma non solo, criticare un/una cosplayer perchè ha "osato" interpretare un personaggio pur non avendone le esatte caratteristiche fisiche? E in quel caso, cosa si dice (o perlomeno, dicono le persone che la pensano in un certo modo, tipo me)? Che ciò che conta è lo spirito e non tanto la forma. La stessa cosa vale per qualunque tipo di personaggio... il remake di Ghostbuster era inguardabile ma scritto e girato in quel modo lo sarebbe stato anche se i gender roles fossero stati identici all'originale. Oppure bisogna dire che ciò che conta in Romeo & Juliet è il fatto che sono un uomo e donna ignorando tutto ciò che Shakespeare ci vuole trasmettere?

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    8. "Mi chiedo se molti uomini non si siano stufati e sia pure per questo che ci sono tanti haters in circolazione che commentano contro Capitan Marvel e altre eroine...
      Ma forse non si deve dire, va contro il pensiero unico..."

      Non si deve dire perché si fa una figura dei trogloditi, non altro. Un commento (meglio, una una serie di commenti perfetti), quello/i di Alex, per incorniciare il tema: hater che si sentono intimiditi dai personaggi femminili forti, però forti diversi.

      Io due domande, in chi avverte come minaccia alla propria figura di uomo un personaggio di un film, me le farei, eh.

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    9. C'era pure prima , è vero
      Ma mai diffuso come oggi

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    10. Stai girando attorno alla questione. Il punto non è il prima o il dopo. Il punto è che problema dovrebbe rappresentare (per un uomo, una donna o un cane) una figura femminile forte. Prova, serenamente, a farti questa domanda. Dico davvero, Alex, tanto più se hai più di 7 anni come il tuo nick lascia immaginare. "Che cazzo di problema mi dà il fatto che in un film ci sia un personaggio femminile forte?". E in subordine: "Quanto la mia mascolinità può esser messa in difficoltà da questo?".

      Soluzioni da controllare solo dopo il test: l'unica risposta corretta, per un essere umano, è Zero.

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    11. Guarda Doc, da questo commento si capisce che forse qualche problema lo hai tu, brutta cosa il fanatismo ideologico
      Accusi altri di non saper leggere ma tu fai altrettanto
      Come ho scritto adoravo Janeway, donna forte protagonista femminile di Voyager, e non sento nessuna minaccia al mio "essere uomo"
      Ma per usare la bella definizione di DShark...

      se prendiamo un film di una volta con un uomo che tratta i personaggi femminili da donne-frignetta, giustamente queste se ne risentono
      se prendiamo un film di adesso con una donna che tratta i personaggi maschili da maschi-frignetta, giustamente queste se ne risentono

      Su, non è difficile se rileggi (come dici ai tuoi commentatori) ce la fai

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    12. Non devo spiegarti io che il trattamento delle donne ha avuto un'evoluzione negli ultimi duemila anni, perché non si partiva alla pari. Magari giusto ti fossi perso questa informazione. Non hai capito il senso della frase che hai citato, e fa niente pure questo.
      Oh, uno in amicizia le cose te le dice, ma qui mi sa che è difficile davvero, altro che.
      Buona giornatissima anche a te.

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    13. E allora ?
      Giustissimo che abbia avuto una evoluzione
      Ma questo non significa che una donna possa trattarmi da maschio-frignetta come un tempo gli uomini facevano con le donne, io sono responsabile solo di quello che faccio personalmente e non per quello che faceva mio padre, mio nonno o il mio bis-bis bisavolo

      Quindi se mi trattano in un certo modo reagisco male, senza tante cazzate pseudo-psicologiche (e "politiche") sui maschi timorosi delle donne forti

      Grazie, altrettanto buona giornata a te

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    14. La donna che ti tratta come maschio frignetta immagino sia la Larson, che viene apposta a casa tua per farlo. Tutto ok, tutto chiaro.

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    15. Chiaro solo a te: stai dicendo A ME quali sono le persone CHE IO trovo abbiano comportamenti che mi infastidiscono

      E' uno scherzo, spero...

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    16. a me hai detto che non ti è capitato, al Doc nella risposta delle 11.12 dici testualmente "se mi trattano in un certo modo reagisco male, senza tante cazzate pseudo-psicologiche (e "politiche") sui maschi timorosi delle donne forti" il che mi fa nuovamente supporre che qualcuna ti abbia trattato così.

      a me non è mai successo, pertanto in un film (che ricordo essere appunto finzione) per me le donne possono perculare la mascolinità quanto vogliono e non solo non mi darà fastidio ma non mi farà neanche sentire minacciato in alcun modo.

      vorrei aggiungere un'altra considerazione: qui nessuno ha mai giustificato il regime comunista, nessuno ha mai detto che in Russia, Cina et similia si sia tutti liberi e si viva bene.
      io non ho mai fatto "apologia del comunismo" (anche perchè comunista non sono, di sinistra probabilmente, ma comunista col cavolo...), usare la scusa del comunismo brutto e cattivo (che ti ripeto è una cosa che condivido) è solo per scusare l'altra fazione, ovvero il fascismo.

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    17. Tu essere spuorco comounista muangiabambini! ;)
      Si scherza un pò per allentare la tensione!!

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    18. è ora di pranzo, non sapevo cosa mangiare ma ora mi hai dato un'idea, anche se "bambino arrosto" l'ho mangiato anche ieri.

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    19. Ti consiglio bambino grigliato con patate e salsa ai peperoni, una vera sciccheria!! Slurp!

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  67. Bene dice Grosso, secondo me: il confronto dovrebbe sempre avvenire nel rispetto dell'altro, mettendosi in ascolto. La ricerca di un minimo di empatia e di un terreno comune su cui provare a costruire una dialettica (cavolo, è come dovrebbe funzionare una società in generale) però non può prescindere, almeno secondo me, dall'onestà intellettuale.

    Chiarisco:

    Se gli opposti estremismi sono sempre, come minimo, problematici quando non perniciosi, una posizione ragionevole e ragionata non equivale a sposare una "zona grigia" in cui le differenze finiscono per essere appiattite e annacquate, e quindi tutto è di fatto permesso in ragione del fatto che il mondo è indifferente e viziato all'origine; "sono tutti uguali", "è tutto un magna magna", ecc., semplificazioni del genere, per cui il fine giustifica ampiamente i mezzi.

    Ed è questo che non va, temo, e che a mio modo di vedere fa prosperare i fascismi (veri). La maggioranza silenziosa, che silente approva e si sente vendicata nel proprio vittimismo e svende la propria libertà (personale e di giudizio critico, e quell'enorme dono/fardello che è il Dubbio) per sentirsi dire che ha ragione, e adesso qualcuno penserà a sistemare le cose e a farli sentire nel giusto...

    Vedete amici, il problema non è dirsi le cose con onestà, trovandosi magari in disaccordo ma accomunati dal nostro essere umani pensanti, il problema è che sul confronto non cali il proverbiale stivale di Orwell, premuto con forza sulla nostra faccia senza posa, a tenerci schiacciati a terra.

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  68. Alex67:

    l'ora è tarda (il sonno tarda ad arrivare), ma le donne forti (e capaci, e intelligenti) sono sempre esistite. Spesso hanno significato la salvezza e la continuità di intere famiglie, soprattutto in una società come la nostra che per tanto tempo si è basata sulla famiglia allargata e demandava loro tanti compiti cruciali, pur non considerandole affatto.

    Trovo normale e logico riconoscere che siano protagoniste della Storia (quella grande) al pari di "noi uomini", ne siamo tutti compartecipi, e che lo siano anche di Storie "minori" come i racconti, a film o fumetti o scritti o orali che siano (non era Tolkien che parlava della narrativa come subcreazione?...)

    Anche perché, in buona fine, un autore è libero di scegliere come portare avanti la propria creatura.

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    1. Ma io non ho mai detto il contrario, dove lo avresti letto ?

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  69. Doc, in questi tempi barbari e paraculi, prendere una posizione netta come la tua è un atto di grande coraggio e la mia stima verso di te tocca vette altissime. Come diceva Gramsci "odio gli indifferenti" e sono felice di leggere che parliamo la stessa lingua.

    Tornando al post, come diciamo noi terroni "O'pesce fet' da' cap" e quindi se oggi comandano i Salvini, i Trump, i Bolsonaro, gli Erdogan è facilissimo che i fasci, gli incels, gli omofobi che prima vivevano nascosti, si sentano rappresentati ed anzi incentivati a farsi sentire, ad urlare più forte degli altri. Personalmente "no pasaran" e sono felice che esistono ancora angoli dell'internetto come questo.

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  70. La penso come te, Doc. Sapessi quante volte mi sono imbattuto in gente del genere, guarda caso quasi sempre su internet, che nascondersi dietro uno schermo é più facile, e le persone così sanno che una discussione faccia a faccia non sarebbero capaci di sostenerla perché mancano loro le conoscenze base per argomentare davanti a a qualcuno. E allora sì, è più facile girarsi e ignorarli seguendo il sacro mantra di Zerocalcare "Chittesencula" piuttosto che provare a parlarci con soggetti del genere. Perché come fai a far ragionare uno che si tappa le orecchie e ti fa "LALALALAHHHNONTIASCOLTOOOOH" ?! E gente del genere occupa pure posizioni di rilievo alla guida del pianeta! La cosa che più mi schifa dell'internet è proprio che, come ha messo la comunicazione alla portata di tutti, ha anche dato modo alle scimmie ignoranti di diffondere le loro idiozie.

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  71. Mi beccherò qualche critica ma pazienza... a me sembra preoccupante il fronte contrario... ovvero oltreoceano se provate a criticare Black Panther tutta la comunità "JO NIGGA BRO" insorge in massa per farvi la pelle...circolano molti meme in proposito.
    Le critiche a Capitan Marvel? Fanno parte del gioco, celeberrime quelle a Batman di Tim Burton durante le riprese ( "Jack Nicholson? Ma è troppo vecchio!!!" "Michael Keaton? Un attore comico col fisico ridicolo?").
    Doc se ne era parlato sul post sulle perplessità per la nomination all'Oscar per il citato Black Panther...Hollywood per farsi perdonare sui vizi capitali punta su buonismo, quote etniche e facili consensi (Bohemian Karaoke Rapsody è capitato a fagiolo).
    Onore a Clint che ne "The mule" utilizza la parola "negri" facendo capire che il razzismo non si sconfigge mettendo un personaggio di un colore diverso in un telefilm.

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    1. Le critiche sono critiche. Gli attacchi personali a un'attrice per quello che ha detto (o a un film perché pieno di neri) e i tentativi goffi di boicottaggio che ne conseguono, sono squadrismo digitale. Inefficace, certo, ma non per questo meno aberrante.

      Non facciamo la confusione facile tra critica e insulti beceri mossi da motivazioni becere, perché non è la stessa cosa. Nessuno si indigna se un attore viene criticato perché ritenuto non adatto. A nessuno importa (leggi: dovrebbe importare) se un altro la pensa in un altro modo su un film, gioco, whatever.

      (Concetto che continuerò a ripetere fino alla morte, tipo).

      Il problema nasce quando qualche bifolco è convinto che il diritto di critica includa insultare qualcuno o qualcosa in modo preventivo per convinzioni. La Larson che diventa stronza da zittire, i neri che sono una vergogna in un film su un eroe nero.

      L'uptick in non-constructive input, sometimes bordering on trolling di cui parla il comunicato di RT, appunto.

      Si giudicano i film e gli interpreti quando i film escono. Si può avere voglia o meno di vederlo un film, anche prima, certo (è quello di cui si parla ogni volta che si discute di un trailer), ma le poveracciate sessiste da scappati di casa e il razzismo di risulta vanno fermati. QUI, tanto per dire, non troveranno MAI spazio.

      Dai, è un concetto semplice e siamo tra persone per bene: ci arriviamo.

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  72. Doc, non posso che essere d'accordo con te, io purtroppo tendo a non rispondere a tali scempi per evitare di far esplodere di tutta la rabbia accumulata in anni di degrado culturale, nei quali ho cercato di fare la mia parte e salvare il salvabile, dalla famiglia agli amici alle conoscenze.
    E' che temo di passare dalla parte del torto, mi viene da attaccare briga con i gazebo del capitano di sto c..o e difatti mia moglie mi trascina via ogni volta. Trovo incomprensibile che persone della nostra età, che hanno condiviso i banchi di scuola con noi, che hanno studiato certi periodi storici, si ritrovino a fare gli stessi sbagli.
    E' sbagliato rispondere al fuoco col fuoco, per questo me ne sto quieto in un angolo, per non esplodere. Ed è poco utile, se non per farsi aumentare la pressione, rispondere alle scimmie terminatrici dell'internet. Ormai hanno il cervello in pappa e non capiscono più nulla. Chissà se capiranno quando tutto questo sarà terminato, come i tedeschi dopo il 1945... io spero solo che non si arrivi a tanto ma i segnali sono tutt'altro che positivi, purtroppo.

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  73. mi sono letto tutti i commenti e praticamente non ne condivido nessuno.
    Primo :invito quei quattro fascistelli a sciacquarsi la bocca prima di parlare di Comunismo e anche di Stalin.
    Secondo: leggo "opposti estremismi", ma che siete? democristiani degli anni settanta?
    terzo: giustissimo indignarsi della marea di razzismo montante, giustissimo difendere i diritti dei singoli, ma alla dignità dei popoli, ai sacrosanti diritti delle masse chi c***o ci pensa?. Le star di Hollywood ,bianchi o neri etero o gay hanno un casino di quattrini non hanno bisogno di chi li difende. Ai disoccupati ,bianchi e neri etero o gay nessuno dedica un post.

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    1. Se vuoi ti parlo pure di Mao che ha fatto 10 milioni di morti per il suo "balzo in avanti", e di Pol Pot che nei campi di lavoro ha sterminato un quarto della popolazione cambogiana, altro che Mussolini
      O dello stesso Stalin e delle decine di milioni di morti che ha fatto dalla repressione dei kulaki in poi

      Conosco molto bene la storia, se vuoi affrontarmi su questo terreno finirai male, ma se vuoi...
      provaci...

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    2. La classifica dei supercattivi è da sempre un grande classico di ogni flame war che si rispetti, anzi direi che il livello di combustibilità dell'argomento è inversamente proporzionale al numero di messaggi che intercorrono prima che compaia...

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    3. allora visto che conosci la storia ,saprai che i problemi della Libia, punto nodale della questione migrazioni,nascono proprio nel momento che il tuo caro duce massacrò 500.000 civili libici innocenti (Badoglio e Graziani erano due esperti macellai ,che hanno ripetuto lo schema anche in Jugoslavia e poi anche sul suolo patrio).Quanto a Stalin ,ti consiglio solo un libro ,di un accademico americano al di sopra di ogni sospetto :
      "Krusciov mentì" del professor Grover Furr.

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    4. Quanto a Pol Pot ,uno che aveva la fissa della razza pura Khmer non può in alcun caso definirsi comunista,difatti pur essendo appoggiato dai revisionisti cinesi in combutta con gli u.s.a. venne rovesciato da un vero esercito socialista, quello vVietnamita

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    5. Quello che tu dici, shinkansen, è giustissimo, (anche se qui stiamo solo scambiando idee su un blog, non ci stiamo lanciando sulle barricate per difendere lo stipendio di Brie Larson o le royalties su Capitan Marvel, no?) Però pensa anche a come si deve sentire l'attrezzista, il generico o il falegname di una ditta che magari sta confidando su un sequel per un rinnovo di contratto e quindi lavoro e quindi stipendio, quando vede che il progetto su cui anche lui ha lavorato viene coperto da badilate di melma perché qualcuno - che magari affronta ogni giorno le sue stesse difficoltà! - ha i dolori di pancia e ha deciso che deve sputare veleno sul lavoro altrui, se proprio vogliamo vedere il quadro più grande.
      Come dice Lost Wanderer, per prima cosa rispettiamo il lavoro altrui, non importa quanto super o sottopagato, poi critichiamo, discutiamo, al limite insultiamoci pure, se si fa per parlare, tutte le motivazioni sono buone. Si è iniziato insultando e minacciando i ricchi banchieri e i plutocrati, ma poi ne hanno fatto le spese soprattutto i più umili, non dimentichiamocelo. Con affetto e stima per i tuoi principi.

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    6. Peccato che ci sono migliaia di testimonianze di sopravvissuti e decine di ricerche4 che attestino il contrario :D
      PolPot era comunista eccome, si scontrò con i comunisti del VietNam solo perchè i primi erano filo-cinesi e i secondi filo-russi e al tempo Cina e URSS si contendevano la supremazia sul mondo comunista

      Le fregnacce raccontatele ad altri

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    7. È però innegabile che allora le simpatie del comunismo internazionale erano tutte con il Vietnam e la Cina restò isolata dal mondo socialista (ma stranamente bene accetta dal mondo occidentale). Lo dico da appassionato di storia del regno di Mezzo.

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    8. In Italia Pol Pot era molto ben vista da quelli di Terza Posizione ,proprio per il suo nazional-socialismo (erano i tempi che qualcuno in chiave anti sovietica si inventò lo slogan Hitler e Mao uniti nella lotta)

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    9. Quanto a Stalin io non sono del tutto assolutorio come Shinkansen, però sono anch'io per un più corretto inquadramento storico.Come ha scritto in un bel libro Cristiano Armati senza di lui non sarebbe crollata solo l'Urss ma tutta l'Europa.

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    10. Quanto al massacro dei kulaki ,in una ottica rivoluzionaria (parlo da storico dilettante , ovviamente non lo condivido ne umanamente ne politicamente),esso è molto più sensato del periodo del Terrore della rivoluzione francese

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    11. Niente è piu pernicioso per una ipotesi rivoluzionaria di quella zona grigia che sta tra il proletariato e la borghesia (vedasi in Italia la marcia dei 40.000 o la rivolta di Reggio Calabria)

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    12. Gli Italiani adorano la storia del triste destino dei kulaki, effettivamente cosa c'è di meglio per tranquillizzare la coscienza di un popolo di commercianti evasori fiscali come quello italico.

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  74. Ammetto di essermi leggermente stufato di sentire/leggere il termine "politicamente corretto" usato a volte a sproposito. Quasi nessuno usa il termine "rispetto". Insomma, ci sta il fatto che il film non ti sia piaciuto e ben vengano le critiche... ma dopo che il film lo hai visto e con critiche motivate. E mi sta bene anche che tu, dopo la visione del trailer, non voglia vederlo perchè quell'attore/attrice X non ti piace. Non mi piace però quando si parla a sproposito, e soprattutto senza il minimo rispetto. Quando guardo un film penso sempre che dietro ci sia stato un lungo lavoro, persone che hanno speso tempo e fatica per tirar fuori un prodotto migliore possibile. Che almeno meritino un'occasione!

    Ho due ricordi distinti, per due film diversi: il "Ghostbusters" del 2016 e "Frozen" del 2016. Non frequento molto i social, ma su internet lessi peste e corna di entrambi. E lo ammetto... per quanto riguarda il primo ero davvero poco convinto dopo aver visto il trailer. Ma mi decisi a guardare entrambi (uno al cinema e l'altro in televisione) e mi dovetti parzialmente ricredere: "Ghostbusters" non era una cacca immonda (era per vari motivi inutile, il che forse è anche peggio ^^'') e "Frozen", nonostante una trama piuttosto sempliciotta, aveva il personaggio di Elsa che mi aveva davvero interessato (quello della sorella mi dava fastidio, ma è un problema mio XD).

    Detto questo penso di essere una specie di "sconfitto". Non ho voglia in generale di rispondere a persone che non solo "urlano" ma anche che lo fanno senza darmi alcun motivo di riflessione. Spero sempre che qualcuno tiri fuori l'argomento che mi faccia dire "Cavoli, a questo non ci avevo pensato!" ma in certi contesti raramente succede. Sono arrivato alla convinzione che l'unica cosa che posso fare è cercare di convincere per "imitazione": se curo bene il mio giardino (se mi pongo in un determinato modo) a qualcuno magari verrà voglia di farne un proprio simile. Magari è un'illusione, ma sempre meglio che abbassarmi al livello delle "scimmie urlatrici": lì ne uscirei sconfitto e mazziato ^^''

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