I 200 FUMETTI DELLA VITA - PARTE VII

I 200 FUMETTI DELLA VITA - PARTE VII

Nuova e vigorosa puntata del listone globale dei tuoi 200 fumetti preferiti di sempre. Valgono, ovviamente, sempre le regole delle volte precedenti (chi se li fosse perso, trova gli altri post tutti QUI). E cioè si tratta di un elenco totalmente soggettivo e i 200 fumetti sono presentati in ordine casuale, come ti vengono in mente. Questi, in altre parole, NON sono meno belli di quelli dei post precedenti o più belli di quelli che verranno nei successivi. Vamonos, debo [...]


Noto ai più per il film di Terry Zwigoff del 2001, con Thora Birch e Scarlett Johansson, Ghost World non è una/un graphic novel, come leggi ovunque e da sempre, perché Daniel Clowes lo pubblicò all'inizio a puntate, sulla sua testata antologica Eightball, tra il '93 e il '97.

Ghost World è la storia di due post-adolescenti sarcastiche che prendono di mira la cultura pop e gli usi del mondo che le circonda, la solita cittadina yankee senza senso. Ma siccome non sono i Pooh, non possono essere amiche per sempre.

Uno spaccato di vita narrato benissimo, che ha fatto epoca, diventando - nella sua incarnazione in volume - uno dei fumetti indie simbolo degli anni Zero negli USA, bandiera della Generazione X. Daria, già apparsa in Beavis and Butt-Head, avrebbe avuto proprio nel '97 la sua serie personale su MTV: la febbre da Odio tutti dietro i miei occhiali si stava diffondendo, inarrestabile.

Quale edizione comprare? Quanto costa?
Volume Coconino, sui 15 euro. Per chi preferisse leggerlo in inglese, l'edizione USA costa anche meno.


In quanto seguace del culto pagano del grande stregone Alan Moore, culto il cui rito principale consiste nel sospirare ogni volta che passi davanti allo scaffale con le molteplici copie dei suoi lavori, non puoi esimerti da infilare anche in questa parte della lista uno dei suoi grandi classici. Qualcuno nel senso di due.

Il primo è il suo lavoro su Superman, con storie come Per l'uomo che aveva tutto e soprattutto l'iconica Che cosa è successo all'Uomo del Domani? La sua ultima storia di Superman, disegnata da Curt Swan (con chine di George Pérez e Kurt Schaffenberger) e con quel prologo indimenticabile: la Metropolis del futuro, la statua dedicata al suo più grande eroe, scomparso.

È solo una storia immaginaria, ma per Moore era la conclusione perfetta per la saga del vecchio Superman, proprio mentre gli eventi di Crisi sulle Terre Infinite e la barba di John Byrne stavano mettendo mano alla sua storia e al suo mito, rebootando il tutto. Come tale, è una storia perfettamente godibile da chi non ha mai letto niente di Superman, non sopporta il personaggio, whatev.

Trama superclassica e deliziosamente vintage anche allora, trent'anni fa. Per vedere cosa avrebbe fatto davvero lo stregone dell'alter ego di Clark Kent, si sarebbe dovuta aspettare, molto tempo dopo, la decostruzione di un personaggio di Rob Liefeld. Ma tu pensa.

Quale edizione comprare? Quanto costa?
Sono albi pubblicati in Italia più volte. Una delle edizioni più recenti e di più facile reperibilità è il volume Le storie di Alan Moore - Superman della Planeta, che qualche anno fa ha raccolto in un cartonato Per l'uomo che aveva tutto, le due parti di Che cosa è successo all'Uomo del Domani? e il crossover con Swamp Thing. Si trova a una quindicina d'euro.


Non finirai mai, mai, di spendere parole di elogio per una delle serie Bonelli più creative, originali e artistiche, in tutti i sensi possibili dell'aggettivo, degli ultimi anni. No, aspetta: di sempre. Un viaggio folle, cerebrale e psichedelico, quello che ti presenta ogni due mesi il Mercurio Loi di Alessandro Bilotta, in cui l'umano si fa largo progressivamente in mezzo alle orecchie da primate dell'odioso protagonista, sempre più intelligente di tutti, lettori compresi.

In un mondo in cui tutti parlano, anche i colori, e il dramma della vita e della morte è in agguato, tra un nascondino, le pose di una scimmia vera, il viagra da concentrazione e un supervillain che saltella sui tetti. Se non leggete Mercurio Loi, iniziate a farlo subito. Recuperando pure gli arretrati. Se non lo leggete e non avete intenzione di farlo, non sapete cosa diavolo vi state perdendo. Sul serio.

Quale edizione comprare? Quanto costa?
All'inizio mensile, la serie è diventata bimestrale un anno fa. Ne sono usciti in totale 14 numeri, recuperabili in fumetteria, in media, a circa 4-5 euro l'uno. Oppure ci sono i cartonati: Mercurio Loi, che ripropone in grande formato la prima avventura del personaggio, apparsa sull'antologico bonelliano Le Storie, e La Roma dei Pazzi, che fa la stessa cosa per il numero 1 della serie regolare (prezzo di entrambi: 19-20 euro).


Non credi ci sia bisogno di presentare uno dei capolavori assoluti del manga, tra le opere simbolo di Hayao Miyazaki al pari dei suoi film più riusciti. Nausicaä della valle del vento è una creatura molto diversa, su carta, rispetto alla sua celebre trasposizione animata, che copre solo una piccola parte della storia.

È un manga che Miyazaki si è portato dietro per dodici anni, per dar corpo al suo messaggio ecologista incarnato nelle avventure di una principessa omerica di un futuro postapocalittico, nata quando il futuro sensei non sapeva cosa fare dopo la morte in culla del progetto di adattare in animazione il Rowlf di Richard Corben.

Bello da leggere e da guardare, un capolavoro tratteggiato a matita e stampato in color seppia. Senza il quale, ricordiamolo, non ci sarebbe mai stato lo Studio Ghibli e tutti i sogni di jrock and roll che ci ha regalato. Dite perciò tutti grazie alla principessa della Valle del vento.

Quale edizione comprare? Quanto costa?
L'edizione in albetti Granata Press è modernariato da fumettofili: meglio concentrarsi su quella Planet Manga in 7 volumi, ristampata più volte. Molti si trovano facile a 7-10 euro l'uno, per altri dovrete armarvi di pazienza e setacciare la baia o le fiere. O abbracciare e baciare il vostro fumettaro se li ha tutti. Sì, anche se è la copia sputata dell'uomo dei fumetti dei Simpson.


Sandman va letto tutto. Tutto. La serie classica, quella conclusasi nel 1996, consta di 10 volumi, che raccolgono i 75 albetti originali. Presenza obbligatoria nella libreria nonhåipiuspaziø Ikea di qualsiasi appassionato degno di questo nome.

Ma se proprio siete a digiuno delle meraviglia partorita da Neil Gaiman, se proprio non avete mai letto quelle che un certo tizio ha definito "Storie grandiose" che siamo "fortunati ad avere", fate i bravi cristiani/atei/agnostici/pastafariani e partite dall'inizio. Da Preludi e Notturni, il volume 1. Sogno che si libera dalla sua lunga prigionia, Etrigan, John Constantine e il Dottor Destino. Un altro Dottor Destino.

Ah, il certo tizio era Stephen King.

Quale edizione comprare? Quanto costa?
Sandman deluxe 1 della Lion, cartonato, a una trentina d'euro. Per risparmiare, c'è la vecchia edizione Magic Press, meno figa da tenere in libreria ma decisamente più economica. Sulla baia trovate i primi cinque-sei volumi a una cinquantina d'euro, o tutta la collezione sui 100.


Come ci si sente nel dormire accanto a qualcuno per la prima volta? È lo spunto da cui è partito Craig Thompson per realizzare il suo romanzo grafico, Blankets. Storia autobiografica di un ragazzo chiamato Craig, appunto, che cresce in una famiglia di evangelisti negli anni 90.

Una storia d'amore giovanile in parrocchia, che detta così sembra un calendario motivazionale dell'ACR, ma la delicatezza con cui Thompson racconta il tutto, lo storytelling mostruoso e il modo in cui si compongono alla perfezione testi e disegni, rendono Blankets un fumetto difficile da dimenticare una volta finita la lettura. Che poi è il principio di base che stai seguendo in questo listone.

Quale edizione comprare? Quanto costa?
Rizzoli Lizard cartonata, da 24 carte.


Mancavano ancora all'appello, nell'elenco dei fondamentali del pallone batmaniano di questo listone,  un paio di pezzi da 180. Uno di questi è il secondo lavoro di Moore presente in questo post, l'arcinoto The Killing Joke. Dal racconto classico di Superman alla fotografia perfetta del rapporto tra Joker e Batman. Per questo il primo impugna una macchinetta in copertina, ovvio.

C'è chi quella risata, la chiosa dello scherzo finale che è costato la dignità al commissario Gordon e molto, molto più a sua figlia, non la capisce. La trova fuori contesto e fuori personaggio.

Te l'hai sempre considerata la cosa più geniale del tutto, il momento in cui l'eroe scarica la tensione accumulata perché ha vinto e l'altro, proclamata la sua incapacità di curarsi e tornare indietro, è stato sconfitto? Oppure due attori in costume che ridono, dopo l'ultimo ciak, della farsa che i loro personaggi sono costretti a recitare senza fine da cinquant'anni esatti? Choose your own adventure.

Della trasposizione animata si è parlato in questo post.

Quale edizione comprare? Quanto costa?
La softcover Lion o originale DC Comics, tra i 13 e i 16 euro. La vecchia versione Play Press, se ne trovate un esemplare ancora non nuclearizzato o con le pagine tutte scollate, costa sulla baia e in giro leggermente di più.


Troppi ricordi. No, davvero: troppi ricordi. Ti fa così strano che O'Barr l'hai incontrato a Lucca, ci hai fatto due chiacchiere, ti ha disegnato al volo un Eric Draven. Perché l'impatto che il film subito prima e il fumetto a seguire hanno avuto su di te e tanti altri giovani debosciati dei primi anni 90 è difficile da spiegare a parole. E non bastano quelle foto piene di tizi con spolverini di pelle.

Il Corvo, la storia dark perfetta da accompagnare a quei vinili consumati dei Cure, ai tempi in cui l'animo postpunk di un tizio a caso, te, metti, scopriva un intero mondo di letture altre rispetto ai super-eroi, la Bonelli, i manga e Asterix, grazie alla roba indie riversata in quei primi numeri de Il Corvo Presenta.

Hard Looks, poi la Vertigo di Hellblazer, e tutto il resto.

Un tutto il resto nato dalla fascinazione facile per un vendicatore redivivo col facepaint da wrestler (no, aspetta: con Sting era il contrario. Ma ci siamo capiti), nato a sua volta dal lutto del suo creatore e incorniciato nell'immaginario collettivo da un'altra morte, quella assurda del suo interprete. Non l'aveste mai fatto, va letto. Non fosse altro, per tutto quello che rappresenta.

Quale edizione comprare? Quanto costa?
Il volume BD, Il Corvo Edizione Definitiva, a 15 carte.


Il fumetto più famoso di Tuono Pettinato, di cui personalmente adori qualsiasi cosa. È uno di quegli autori, come hai già scritto altre volte, che ti farebbe diventare affascinante pure l'elenco dei programmi della lavastoviglie.

In Nevermind, Tuono racconta la gioventù difficile di Kurt Cobain, e lo fa trasformando la sensibilità di questo ragazzo in un mondo di fantasia, con tanto di Hobbes personale, l'amico immaginario Boddah. Uno di quei volumi magici che può apprezzare chiunque: voi, il vostro pargolo/nipotino, la vicina di casa frantumapeni che fa battutine sui troppi fumetti nel vostro salone.

Anzi no, peni: alla vicina non prestatelo, lasciatela morire annegata nei programmi della D'Urso.

Quale edizione comprare? Quanto costa?
Rizzoli Lizard, vostra a 11 euro, tipo.


Quando si parla di JoJo, in genere si finisce a litigare per JoJo. Perché come per le palle (d'acciaio, di Steel Ball Run), ognuno c'ha le sue, di idee, al riguardo. Qual è l'arco narrativo migliore de Le bizzarre avventure di JoJo, di Hirohiko Araki? Non rispondete, è una domanda a tracobetto.

Ciascun ciclo ha personaggi e collocazione temporale diversi e quindi è tecnicamente fruibile a sé. Personalmente, ti piace molto il quarto, Diamond is Unbreakable, nonostante il taglio di capelli da schiaffi di Josuke. E fin qui è ok, Diamond is Unbreakable piace quasi a tutti.

Però ti garba tanto anche la prima serie, Phantom Blood, perché quando Jonathan Joestar e Dio Brando hanno debuttato sul monografico Star Comics, nel '93, ti era appena esplosa dentro la supernova manga. La serie è andata poi in crescendo, ma quelle prime storie - e i loro personaggi dai polsi slogati - li ricordi con grande affetto, ecco. Fate un po' voi, ma Diamond is Unbreakable è un buon punto di partenza, credi. Tanto più se vi siete sciroppati l'anime.

Quale edizione comprare? Quanto costa?
In amazzonia i volumetti di Diamond is Unbreakable si trovano nuovi a circa 5 euro l'uno. Sulla baia la miniserie completa gira a una settantina di carte.

I CAPITOLI PRECEDENTI DELLA LISTA

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Commenti

  1. Rubrica preferita dal cuore e odiata dal portafoglio.
    Però in questa sezione o ho già in libreria, o non ho interesse. Capita. Ho letto comunque con piacere, è sempre bello sentir parlare di fumetti

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  2. Ogni volta che vedo un listone mi cambia la giornata, serie preferita della storia antrista. In questa lista ci sono almeno 5 dei miei prossimi acquisti, soprattutto sono felicissimo di vedere JoJo qui (anche se preferisco Stardust Crusaders ma ehi, sono tutte fantastiche).

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  3. Grazie Doc! Per recuperare certi volumi di Batman ho dato via un rene, poi arrivi tu e mi piazzi certe bombe davanti...

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  4. 1) Rubrica della vita. Mediamente ogni 10 titoli: 6 già li adoro, 2 sono in lista, 1 lo aggiungo alla lista e 1 no grazie.

    2) Ah, Daria! Ogni tanto lo beccavo su Mtv ai tempi, poi mi sono bingiato per bene la serie un paio di anni fa. Praticamente Lisa Simpson 10 anni dopo doppiata dalla Massironi. Amore, solo amore.

    3) Mercurio Loi ogni 2 mesi porta un po' più in là quello che si può fare col fumetto (come Ken Parker ai tempi?) e quando finirà lo rimpiangeremo. Vi ricordate quando ai primi numeri dicevamo "ah, il colore qui è sprecato, l'avranno imposto per esigenze editoriali", sicuro, come no.

    4) Lo so che JoJo è una trappola ma abbocco lo stesso (SPOILER):
    - Di solito Diamond is Unbreakable mette d'accordo tutti.
    - Ma solo per me Vento Aureo è La Paranza dei Bambini coi superpoteri?
    - Per me Joseph Joestar è il migliore dei Jojo, inteso come personaggio(*): sempre preso bene e l’unico a salvare il mondo veramente da solo; gli avessero fatto usare di più l’energia concentrica in Stardust, sarebbe stato un tocco di classe.
    (*) E gli altri? Grazie per la domanda: Jonathan bamboccione si fa fregare all’ultimo, Jotaro da giovane se la tira troppo e da vecchio trascura sua figlia, Josuke è un paninaro, Giorno è un camorrista (di Jolyne non dico, pora stella…).

    Ogni tanto mi scappa un textwall, perdonatemi se potete.

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    1. Credo di essere uno dei pochi che Diamond is Umbreakble lo detesta.
      Ma personalmente sono uno che in Jojo ha sempre amato prima la sostanza e poi la forma.

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    2. Jacopo, potrei farti presente che la trama di stardust crusader e' jumpismo allo stato puro e che in diamond hai una struttura non lineare che termina come pochi, pochissimi manga fanno (mi viene in mente babil II, anche se me lo hanno detto, non l'ho letto).
      ti ho messo un seme del dubbio in testa? :P

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    3. Textwall quello? Prrr. Dilettante! XD

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  5. A questo giro menziono:
    Sandman 1.: semplicemente stupendo. Mi si perdoni l'ignoranza, ma...e' stata una vera sorpresa scoprire che fa parte dell'universo DC. Ok che e' Vertigo, ma...pensavo fosse una storia legata. E poi c'e' il buon vecchio Constantine...
    The Killing Joke: il finale e' davvero emblematico. Due pazzi che ridono della loro ennesima meenkiata. Senza rendersi conto che l'unico risultato che hanno ottenuto, con la loro guerra senza quartiere, e' di distruggere tutti quelli che hanno la sfortuna di incrociare la loro strada.
    Onore al commissario Gordon, comunque. Come ha fatto a non dar fuori di matto, con tutto quel che gli e' capitato...lo sa solo lui.
    E veniamo alla quarta serie di Jojo.
    Dopo la terza, dove Araki (oltre ad introdurre quel gran colpo di genio denominato STAND) di fatto compiva la quadratura del cerchio e chiudeva tutte le cose lasciate in sospeso...non sapevo piu' cosa aspettarmi. E...sono rimasto stupito.
    Davvero stupito.
    In fatto di "bizzarrie", da li' in poi il manga e' semplicemente decollato. Ormai lo leggevo solo per vedere fino a che punto si potesse arrivare. E ad ogni volume...il buon Hirohiko volava sempre piu' lontano.
    Ha creato l'equivalente delle citta' immaginarie di Calvino (Morio - Cho, dove ogni lettore di Jojo si sente cittadino onorario). E poi una storia che diventa via via sempre piu' corale. Dove Josuke e' il Jojo di turno, ma dove tutti diventano protagonisti (Koichi, Okuyasu, Shigechii, Yukako, Yuuya...). Poi troviamo l'alter - ego stesso dell'autore, Rohan Kishibe. Che in quanto tale puo' modificare QUALUNQUE COSA.
    E una bella storia che sa rendere avvincenti anche le cose del quotidiano. Del quotidiano di un posto stralunato come quello...
    E poi Jotaro Kujo. Il MIGLIOR JOJO DI SEMPRE. Che dopo aver rimediato un paio di figure da cioccolataio all'inizio (se non usi il cervello, ti fanno il sedere a strisce anche se hai lo stand piu' potente del mondo), ad un certo punto si ripiglia e si mangia tutti. Freddo, cinico e calcolatore come pochi.
    Ed infine...YOSHIKAGE KIRA.
    Per la prima volta Araki introduce un tema che riprendera' spesso, anche nelle sue storie brevi. Ovvero l'analisi della follia piu' lucida e al contempo malata, presentando il perfetto ritratto di uno psicopatico omicida.
    Io e Araki abbiamo rotto da Steel Ball Run in poi. Ma adesso ho ricominciato a leggere Jojo da capo. E una volta che ci arrivero'...voglio dargli un'altra chance.
    E comunque...Dio Brando resta uno dei cattivi piu' bastardi che si siano mai visti, almeno in ambito manga.

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    1. Nel senso che Steel Ball Run non ti è piaciuta? Perché a me mi ha lasciato un po' freddino (per carità, sempre meglio di Stone Ocean).
      Miglior JoJo intendi Jotaro o Josuke?

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  6. Questa volta hai tirato fuori l'elenco BreGiZo dei miei fumetti preferiti di sempre, o quelli che rimpiango amaramente di essermi fatto sfuggire (Mercurio Loi, Jojo: ma presto o tardi...).
    Blankets in particolare è stato amore a prima vista, è bastato quello per far entrare Craig Thompson di prepotenza nella mia lista di autori preferiti (con Neil Gaiman, Alan Moore, Daniel Clowes, Manuele Fior, Miyazaki, Gipi,... OH. Guarda. Ci sono quasi tutti in questo articolo).
    Il Corvo è una di quelle robe che ho letto, e poi riletto, e poi riletto, e poi vabbècisiamocapiti. Due dei personaggi più fighi di questo post (Sandman/Sogno ed Eric/il Corvo) siano ispirati a Robert Smith dei Cure. Un caso? O forse in realtà si ispirano tutti a Sean Penn?...
    Nevermind mi manca, anche come amaro rimpianto: terrò presente grazie :D

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    1. Ad aprile lo chiedo direttamente a Ciccio Smith.

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    2. Lo incontrerai??!! Grande!!
      PS: perdonatemi per quel congiuntivo AC-DC (= Alla C@+*0 Di Cane), avevo iniziato la frase in un altro modo, ho corretto e mi è rimasto un "siano" di troppo...

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Whoops...dimenticavo.
    Letto anche IL CORVO.
    Una delle cose piu' cupe, tragiche e disperate in cui mi sia mai imbattuto.
    Con tutto il rispetto per Proyas, ma...il film, pur visivamente stupendo, non gli allaccia manco le scarpe.

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  9. X Gigos:
    Esatto, l'ho mollata a meta'.
    Diciamo che mi aveva preso bene, almeno all'inizio. Ma quando ho iniziato a capire dove stava andando a parare...mi sono stufato.
    Ma voglio dargli un'altra possibilita'.
    Per me il miglior Jojo di sempre e' e resta Jotaro Kujo. Non a caso lo si ritrova anche nella quarta e nella sesta serie. E non e' un caso che sia stato lui a sconfiggere Dio Brando.

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  10. Esatto, anche a me la seconda parte aveva un po' stufato.
    Jotaro gran cartola, anche se personalmente preferisco Joseph per i motivi che spiegavo sopra.

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  11. Anche Joseph e' un grande.
    E' stato il primo a scampare alla maledizione dei Joestar, che da contratto prevedeva che morissero tutti ammazzati. E preferibilmente giovani.
    E poi nella seconda serie si inventava dei trucchi pazzeschi. Giuro che rimanevo di sasso. E la cosa mi creava un senso di inferiorita', per certi versi.
    Voglio dire...uno come me, con l'inventiva rasoterra che si ritrova, con Wamoo, Kars e compagnia bella era SPACCIATO, al suo posto.

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  12. Com'é come non é, mi son quasi commosso a ricordare Ghost World, film che vidi a notte fonda anni fà.

    Blankets ce l'ho, però é riduttivo parlare solo della storia d'amore, non é l'unica coperta lì.

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  13. Eh, Jojo, uno dei miei manga preferiti. Tutto bello fino alla quinta serie, poi c'è stato un netto calo.
    Stone Ocean era ancora bella, sebbene poco ispirata come personaggi e ambientazione, mentre Steel Ball Run per me è stata un po' faticosa da finire, e l'ho terminata dopo diversi mesi di pausa.

    Con Jojolion, per finire, ho avuto una crisi. Lì Araki ha addirittura cambiato genere, con una storia misteriosa ma povera di azione che mi ha costretto a sospendere il tutto. Fra l'altro se nessuno ne parla ci sarà un motivo.

    Diamond is Unbreakable (o come si chiamava prima, "la quarta") è stato molto piacevole, con una storia dalla direzione imprevedibile e molti episodi insoliti. Uno dei miei preferiti era quello al ristorante: da allora tendo a preparare la Caprese sempre con quella ricetta.

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  14. Ah, bè, se si parla di JoJo sono sempre stato in minoranza per via del mio amore sfegatato per la quinta serie, Vento Aureo, e per quel Giorno Giovanna (dite quel che volete, il nome è meraviglioso), personaggio magnifico perché totalmente differente dagli altri protagonisti precedenti.
    E poi, le battaglie, cristo santo! Quella sul treno è una delle mie preferite della storia dei manga in generale, non accetto chi dice il contrario.

    Disclaimer: ho voluto dire la mia in poche parole perché avevano cominciato gli altri, altrimenti avrei accettato l'invito del Doc e non sarei caduto nel trabocchetto.

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    1. Battaglia sul treno che proprio in queste settimane sta ricevendo la sua trasposizione animata.

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  15. Sandman, Mercurio Loi e Jojo erano in lista da tempo. Aggiungo volentieri quel volumetto di superman (15 euro per quattro storie che tutti mi hanno osannato? Affare fatto) e Nausicaa. Killing Joke è in libreria da tempo. Il corvo lo conosco, ma non mi ha mai interessato più di tanto. Sugli altri mi informo un attimo magari.

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  16. Ma in Jojo proprio dalla quarta serie in poi e' un continuo di situazioni assurde e fuori di testa. Ma anche di fine strategia. Perche' la cosa veramente DIABOLICA era che l'autore si divertiva un mondo a piazzare il buono di turno nella peggiore situazione possibile, facendogli affrontare avversari contro cui i suoi poteri non servivano a nulla. E da li' doveva ingegnarsi in mille modi per riuscire a scamparla...
    Ok, Doc. Me l'hai fatta.
    Ma sono ben felice di essere cascato nel "tracobbetto".
    Jojo era il mio manga preferito, e lo consideravo il migliore mai pubblicato qui in Italia. Davvero.
    Roba del tipo ARAKI E' UN DIO ED IO SONO IL SUO UMILE PROFETA.
    Ma poi, da Steel Ball Run in poi, qualcosa si e' rotto...

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  17. JoJo è tantissimo che mi riprometto di recuperarlo, adesso ho uno sprone in più, come pure Blankets.
    Per il resto, conosco e adoro il manga di Nausicää della valle del vento, ed è davvero una meraviglia.

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  18. questa volta della lista ho quasi tutto,blankets mi ha incuriosito , approfondirò ed ora permettetemi uno sfogo su Mercurio Loi,il fatto che un gioellino di fumetto stia passando praticamente inosservato mi manda in bestia,tutti a lamentarsi che erano meglio i fumetti di una volta e che oggi in edicola non c'è più niente di interessante e poi quando esce M Loi non vi è reazione.E' la dimostrazione che il problema non è nel prodotto ma nel mercato,ovvero nei lettori ah come diceva Asimov The Gods themselves

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  19. Parlate così bene di Mercurio Loi che mi sono deciso a recuperare gli arretrati

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  20. Per l'uomo che aveva tutto non solo è una storia molto bella di Superman, ma fu anche adattata in versione animata nel cartone della Justice League. Il quale, nell'episodio "Hereafter", sforna anche una delle migliori "morti" di Superman in assoluto.

    (se ne parlerà del cartone della JLA, vero?)

    Ah, anche per me la migliore serie di Jojo è la quarta, in buona parte anche per il fatto che è palesemente un omaggione a Stephen King: a parte una citazione ai limiti del plagio (andatevi a leggere il racconto breve Campo di Battaglia dalla raccolta A Volte Ritornano) la trama è praticamente: "in una città immaginaria ispirata ai ricordi d'infanzia dell'autore un gruppo di giovani dagli incredibili poteri mentali, tra i quali c'è un avatar dell'autore stesso, da la caccia ad un serial killer", soggetto che sembra davvero uscito dalla penna dello scrittore del Maine.

    E comunque tutte le serie di Jojo hanno i loro punti di forza. Almeno fino a Jojolion, che non ho ancora letto per cui non giudico. Ps.: Echoes miglior stand di sempre a pari merito con D4C. Seguono Sticky Fingers, Killer Queen e Crazy Diamond.

    Detto questo per me la quarta parte di Jojo fa parte della mia personale top 3 degli shonen; il podio lo condivide con Full Metal Alchemist e Ushio & Tora.

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  21. E niente, mi schiaffi con nonchalanche in un unico post Nausicaa, Sandman, The Killing Joke ed Il Corvo. Gran puntata! Ma del resto anche negli altri episodi sempre delle signore perle del fumetto.
    Bro fist.

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  22. Ci vorrebbe anche una sezione i 100 fumetti che ho detestato, sarebbe da pensarci.
    Ad esempio che ne pensate di One more day?

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    1. Amatissimo da tutti (i cugini di Slott. Ma solo di primo grado).

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    2. direi che la pensiamo tuti, spero, allo stesso modo.

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    3. Prima che arrivi qualche PDF: sì, One More Day l'ha scritta Stracchino. È che ogni occasione è buona per prendere per il culo il ragno scritto da Slott, scusate.

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    4. ah io pensavo ti riferissi al fatto he scott ha fatto Un Giorno dopo....

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  23. Clowes va letto tutto! Tutto! Ma proprio tutto!

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  24. In una puntata il mio fumetto (Sandman) e manga (Nausicaa) preferiti!! Splendida questa rubrica

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  25. Ha senso se rispondo dopo un anno e mezzo? Ma chissenefrega, l'importante è parlare di fumetti, giusto? ;)
    - Ghost World. Mai coperto.
    -Superman di Moore. Non conosco, ma "Cos'è successo all'uomo del domani?", se davvero è potabile anche per chi non legge usualmente supereroi, potrebbe interessarmi!
    -Mercurio Loi. Non me lo sono mai filato e 2, ma solo per un mio pessimo rapporto con quasi tutti i fumetti Bonelli (rarissime le eccezioni). Ma se tutti vi sperticate così, magari ci penso. Il problema è capire che antipatia è quella del protagonista. Ché se è uno di quelli che mi fanno salire l'omicidio, so già che andra malissimo... °_°
    -Nausicaa. Celo (prima edizione Panini?). Letto. Non il mio manga preferito, ma solo perché io non amo molto le storie che ricostruiscono regni, rapporti politici fra essi, ecc. Comunque Nausicaa ha dalla sua il disegno del maestro Miyazaki, il tratto seppiato, il messaggio ecologico... Ed è l'incarnazione stessa dello studio Ghibli. Per cui no, magari non è il mio manga preferito, ma è lo stesso uno dei tesori della mia libreria :)
    -Sandman. Celo. Letto un po'. Diciamo che quando ho deciso di dedicarmi anche ad altro del magico mondo del fumetto, che non fossero solo i manga, mi è stata consigliata molto caldamente la creatura di Gaiman. Era il periodo in cui usciva la Serie Oro dei fumetti di Repubblica. Recuperato al volo il volume relativo e... SBAM! "La stagione delle nebbie"! Colpo di fulmine subitaneo! Corro in fumetteria e metto in abbonamento gli ultimi volumi della ristampa Magic della serie, in corso in quel momento. Ma mentre penso a come recuperare il resto, Magic perde i diritti Dc e gli albi di Sandman diventano più rari del Gronchi rosa... >__< Da lì in poi, recupero ciò che posso quando posso, col risultato che ora la mia collezione di Sandman è completa, ma è un patchwork di 4 edizioni diverse. Ma chissefrega, io la amo per com'è! *__* Ovviamente, la lettura ha subito i contraccolpi del recupero avventuroso, per cui ho letto alcuni volumi, in modo non cronologico, non sistematico, non completo. L'anno scorso avevo finalmente iniziato una lettura ordinata, ma mi sono arenata su "Casa di bambola", perché Gaiman è un mostro di bravura e ciò che racconta mi si incide addosso: sulla storia del bambino ho dovuto fermarmi. Contavo di riprendere approfittando del lockdown quest'anno, ma per ora ho letto altro, tra gli arretrati di casa. Vediamo nelle prossime settimane ^^
    -Blankets. Celo. Anche questo in una qualche edizione di Repubblica. Mi è stato molto raccomandato, ma finora è rimasto là in coda...
    -The Killing Joke. Recuperato in una delle ennesime ristampe Lion (ho aspettato al varco un brossurato potabile, ché i cartonati avevano raggiunto cifre assurde), non tanto tempo fa. Lo leggo non appena il Joker in copertina smetterà di darmi l'ansia °_°
    -Il Corvo. Letto negli anni '90, prestato da amici nell'edizione "giornaletti" della GP Press (credo. Erano loro quelli di "Il Corvo presenta"?). Una sorta di must, all'epoca, sull'onda del successo del film (che ai tempi mi era anche piaciuto tanto). Del fumetto ricordo poco, ma è in effetti qualcosa che ha segnato un momento preciso della mia vita. Ci ripenso con affetto, ma non ho mai sentito l'esigenza di ricomprarlo ^^;
    -Nevermind. Nonostante Tuono Pettinato sia uno dei miei fumettisti italiani preferiti, non amo le biografie (per quanto fantasizzate) a fumetti, né peraltro Kobain è mai stato un eroe della mia adolescenza (pur apprezzando la sua musica). Questo perciò l'ho saltato.
    -Jojo. Tutto il mondo ama Jojo. Chiunque parla di Jojo da sempre. E a me non è mai fregato un tubo di Jojo! XD Fatto sta che, dopo anni in cui lo sentivo nominare ovunque, ho provato a recuperare il vol. 1 per due lire e... credo di non essere neanche arrivata a metà volume. Scena tipo "Ma cosa ca**o sto leggendo?!", mollato lì tutto e ho continuato a ignorare bellamente l'opera magna di Hiroiko Araki. Amen ;P

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