Napoletan ninja
E allora anche se Marco stava preparando la guerra dei fischiabotti con il nemico Antoniozzi siamo entrati nell'ibiza di mio padre e siamo venuti a casavatore a trovare la famiglia di Christian e io pensavo solo che lì viveva il mio maestro e dovevo cercarlo e farmi spiegare un'ultima cosa che non avevo ancora capito quel trucco segreto per uccidere i ninja quando sono più di dodici e non c'hai le ciavatte giapponesi ai piedi [...]
Christian c'ha sedici anni ed è un grande appassionato di videogiochi ma solo quelli vecchi perché continua a giocare con un atari 2600 e c'ha tipo tutte le cartucce della storia. E siccome sono le feste di natale siamo stati un'ora e mezza a sparare ai missili che cadono sulla città in un gioco che dice Christian serve per insegnare a quelli di Lampedusa a difendersi da gheddafi.
E allora io ci ho detto Ma scusa Christian non ti puoi comprare un'amiga o almeno un commodoresessantaquattro come tutti e lui ha risposto Ah ah ah! I computer servono per farsi controllare dal governo i veri draghi giocano solo con le console ma cosa stai dicendo?. E rideva come un pazzo.
Allora io ho detto Ma scusa Christian ma allora perché non ti fai regalare il nintendo che è appena uscito e almeno è più bello di questi giochi con le mazzarelle e le linee ci sta pure un robot, ci sta, dice un mio amico che si chiama Sasà che è stato inventato da un giapponese che viene dal futuro che si chiama Hiroshi Saionara? E lui ha risposto Chi lo vuole un nintendo? Un nintendo è un giocattolo per ragazzini! e si è fatto tutto rosso in faccia e urlava e se n'è andato in camera sua e si sentiva che piangeva e diceva Chevitadimerda.
Sentendolo urlare sono venuti di corsa i suoi genitori e i miei che stavano nell'altra stanza e il padre per la fretta ha fatto cadere una parte del presepe si sono cappottati tre pastori e ha detto quella cosa del gettare il sangue e la moglie gli ha dato un coppino forte dietro la nuca dicendo Uè! Che è natale! Poi la madre mi ha spiegato che Christian a natale ha chiesto il nintendo e loro siccome costava troppo e il marito è cassadisintegrato hanno fatto finta di non capire e gli hanno regalato un cardigan di marca giallo finto comprato al mercato che se leggi bene c'è scritto piercadrèn.
Sono rimasto a giocare per un po' da solo al gioco dei missili dell'atari ma non sapevo fermare il bombardamento e alla fine la città era tutta distrutta e il papà di Christian ha detto Guagliò, se ci mettono a te a Lampedusa so o veramente cazzi.
Quando poi Christian si è ripreso ha detto che mi portava alla sala giochi per darmi una lezione e io ho pensato che lì si poteva trasformare forse in delinquente ma mentre eravamo per strada io mi guardavo attorno perché cercavo tracce del maestro. Viveva ancora a casavatore il maestro gigino? Christian mi ha detto che a casavatore non ci sono palestre di arti marziali e nemmeno negozi di armi da usare contro i ninja o di ciavatte giapponesi con sotto scritto pirelli, cioè Ti uccido se mi guardi storto.
Ma mentre stavamo passando davanti a un muro su cui c'avevano scritto Tieni e zizz come chell e colpogrosso ti amo stronza, e Christian ha detto che era stato il suo amico Puparuolo che è uno molto romantico, ho sentito una voce che diceva A soreta, quella bucchì! Non potevo sbagliarmi, era Sabrina la fidanzata del maestro gigino. Ero sicuro.
Le gambe mi tremavano per l'emozione. Mi chiedevo che cosa facesse lì il maestro, perché di sicuro faceva un lavoro pericoloso che solo uno con il suo addestramento e la sua preparazione e tutti quei ninja uccisi in giappone poteva affrontare. Aspe', mi ha detto Christian mentre giravamo l'angolo, ma mi vuoi dire che stavi cercando Gigi, quello della merceria?
Il maestro gigino stava vendendo dei bottoni quadrati a una signora che però li voleva tondi. Mi sono chiesto se quella vecchia con l'abito nero era in realtà un ninja travestito, ma no, era proprio una vecchia. Sabrina aveva detto quella cosa del bucchì a uno per strada che le aveva fischiato e stava entrando pure lei nella merceria, solo che erano in due.
Signò, guardate che bella panza mia moglie! Speramm che nunn'è na femmna!, ha detto il maestro gigino alla signora accarezzando la pancia di Sabrina sotto il cappotto e la signora ha detto Marò che bellezza! Cumpliment! Che gioia del cuore!, ma i bottoni li voglio sempre tondi.
Allora mi sono fatto avanti e non sapevo cosa dire e il maestro mi ha visto e ha detto Guà, Sabrì! C'è o guaglione raa Calabria! E tu che cazz ci fai qua, capacchiò?
Mentre ci mangiavamo una fetta di pizza alla pizzeria a taglio di Michele 'O Nzivat, e Christian nascondeva la testa perché nella pizzeria c'era una che gli piaceva e non voleva farsi vedere con il cardigan giallo del mercato, il maestro gigino mi ha spiegato che la merceria di famiglia è una copertura per non farsi trovare dai suoi nemici ninja. Io ho tirato un sospiro di sollievo e poi ho detto Ma scusa maestro ma come fai allora a combattere i ninja se ti nascondi?
Lui mi ha guardato tutto serio, ha bevuto tutta la peroni ha fatto un rutto abbastanza forte e ha detto M'arraccumann! Ricorda sempre i miei insegnamenti: devi essere tu a decidere dove combattere, non i nemici. E allora io ho pensato ma quante ne sa il maestro gigino! Ed ero tutto felice quando mi ha riaccompagnato dai miei e prima di salutarlo mi sono ricordato di chiedergli qual è la mossa segreta di cui ci aveva parlato tanto a Santa Maria, quella per uccidere i ninja se sono più dodici, che la conoscevano solo lui e bruce lee, però bruce lee poi è morto.
Lui si è fermato un attimo e ha sollevato un dito verso il sole che stava tramontando e ha socchiuso gli occhi e si sentiva solo il vento e io pensavo che finalmente stava per dirmi la mossa segreta che poi eravamo in due a conoscerla in tutto il mondo. Ma ha fatto una loffa e ha detto Ahhh, me la stavo portann arret dalla pizzeria, che liberazione.
Quando siamo arrivati a Sorrento, mio cugino Marco stava combattendo con Antoniozzi da ormai due ore e mezza. Il muro della villa di Antoniozzi era tempestato di cerchietti neri e pezzetti di carta dei fischiabotti schiantati e a terra sotto al muro c'erano così tanti bastoncini di plastica che sembrava il campionato mondiale di sciangai. Vicino ai piedi di Marco c'erano invece centinaia di cerini bruciati e quattro accendini e mio cugino aveva la faccia da pazzo.
Bravo, mi ha detto quando mi ha visto arrivare, bravo che sei arrivato, dobbiamo passare alle armi pesanti.
E hanno cominciato a lanciarsi i raudi e i miniciccioli come se fossero bombeamano da dietro i muri gridando scurnacchiàt e bucchì e vafammocc e altre parole di maleducazione gravi e sono andati avanti per altri venti minuti e si sentivano solo i botti e le signore delle case affianco che alluccavano e i cani di nonna impazziti.
E poi è passata Esterlaura a braccetto con Michael 'a Paposcia, il paninaro con i gins a zombafosso che si fa il bagno nel profumo enricocoveri.
Marco e Antoniozzi si sono impietriti e Marco ha lasciato cadere un minicicciolo già acceso che gli è esploso vicino al piede e non se n'è neanche accorto. Dopo non si sentivano più le esplosioni ma solo il rumore dei passi di Esterlaura e Paposcia che calpestavano tutti gli stecchini dei fischiabotti esplosi. La guerra era finita.
La sera di capodanno Marco era così triste che ha mangiato solo tre piatti di pasta e vongole e uno di cannelloni che era traumatizzato come un reduce del vietnam. Io invece pensavo a quello che è successo quel pomeriggio quando stavamo andando via da casavatore. Mentre lasciavamo il paese, dal finestrino dell'ibiza di mio padre che c'ha il motore porsh con la coda dell'occhio ho visto il maestro che affrontava in un vicolo quattro ninja tutti neri armati fino ai denti.
Però forse erano le amiche della signora dei bottoni tondi con l'uncinetto, il vetro era un po' appannato, ma che ne so.
GLI ALTRI CAPITOLI DI INSEGUENDO 2
Caro Doc, non so nemmeno più trovare le parole giuste per descrivere il turbinio di sensazioni che compare nel mio cervello quando leggo questi raccontini . Gioia, tristezza, divertimento, nostalgia, appartenenza ad un epoca. Insomma, tutto questo guazzabuglio di emozioni va a stampare sul mio volto un sorriso che mi porto poi nel cuore per tutta la giornata. Alessandro, hai un grande dono, grazie di condividerlo con noi. Buon anno!
RispondiEliminaMi è saltata l'apostrofo..un'epoca.
EliminaCome non quotarti... ^^
EliminaChe belli questi nuovi racconti di inseguendo un super santos, doc. Non ne ho mai abbastanza. Ti prego, continua anche nell'anno nuovo!
RispondiEliminaQuarantaadue minuti... anzi no... quarantadue ORE di applausi!
RispondiEliminaForse sarò ripetitivo, ma è quello che mi ispira la lettura di questi post.
EliminaAh, ne approfitto per fare a te ed a tutti gli Antristi gli auguri di buon anno, un pochino in anticipo! Ciao!
Grazie.
RispondiEliminaGrazie davvero Doc per queste oasi di brillante comicità e bruciante nostalgia.
Spero tanto ce ne saranno altre in futuro. 😊
Michel o nzivat e così fine che solo un napoletano può capirla al 100%,ancora oggi quando qualcuno si vanta di essere andato in un ristorante stellato et similia gli dico "e semp magnat addu pepp o zuzzus/o spuorc a Melito/a lota a Giugliano...che ha me fa sempre ridere che ci posso fare
RispondiEliminaPensavo che il maestro avesse messo la testa a posto, invece a quanto pare era solo una copertura per non farsi trovare dai ninja.
RispondiEliminaSono proprio un ingenuo.
Un altro pezzo memorabile, Doc.
RispondiEliminaGia' l'immagine del grande Michael Dudikoff prometteva bene...
Che dire...un'amara verita', quella del tuo amico. Tutti noi sognavamo l' Amiga, oppure il Nintendo. E invece ci arrangiavamo con dei baracconi che stavano in piedi a stento.
Almeno avessi avuto il Commodore 64, come uno dei miei cuggini...manco quello.
Un Commodore 16 vinto con la raccolta punti dell Iperino, ecco cone e' iniziata la mia fulgida carriera di videogiocatore. Con una carcassa che ogni due per tre si scassava e finiva in assistenza (da un non ben precisato figlio di un amico di mio padre. Ma almeno non si spendeva molto a ripararlo), dove stazionava per almeno sei mesi. Per poi tornare e rompersi dopo una settimana (la prima volta dopo un'ora!!).
Un incubo.
E poi si chiedono perche' ho sempre odiato i computer.
Solo da qualche anno ho vinto la diffidenza verso di loro.
Beh, che altro dire se non...
BUON DUEMILA E (come lo chiamiamo?) DICIERRENOVE (ma non CR7) a te e a tutti gli antristi!!
Che figata di racconto, con il maestro e i ninja (anzi ninia come tradotto in una puntata di Magnum Pillai) travestiti da signore anziane, armate! Mi fai venire in mente di quando mio fratello andava a trovare il suo amico Luca e io lo accompagnavo e mi sfidavo con suo papà all'Atari 2600. Sembra passato davvero un secolo.
RispondiEliminaPer Roberto Redferne: casualmente anche un ragazzo che conoscevo aveva vinto il c=16 ed era sempre rotto. Mi ricordo che teneva la scatola per ricordare come fosse, visto che era sempre in assistenza. Suo papà faceva il tramviere e aveva due katane in salotto... Io, se ti può consolare, avevo il vic=20 con l'espansione da 32kb!!
E chi se li scorda...
RispondiEliminaI due cugini sfighe' del Commodore 64. Per la serie...VORREI MA NON POSSO.
Mamma mia, che inferno.
Una voleva farsi una partitella a casa sua e alla fine era costretto ad andarsene al bar. Tra teppa e beoni vari che ti guardavano pure storto...
Niente...poi alla fine, per Natale mi sono accattato la Shenmue Collection a prezzo stracciatissimo.
Maro', che m'ero perso...
Un GIOCONE, gente.
UN GIOCONE. Come non ne fanno piu', purtroppo.
Tanti auguri di buon anno nuovo anche a te e famiglia, Daniele.
Io purtroppo, per problemi di budget, diciamo così, ho deciso di mettere via i soldini, come si faceva da guaglioni, per prendere Resident Evil 2, a fine gennaio... Avevo divorato la versione per psone e penso che questa non deluderà le attese. Shenmue mi ha sempre ispirato ma non ho mai avuto modo di giocarlo, come tanti altri titoli, ma non si può giocare tutto, a meno di non farlo di professione! Ricambio con affetto gli auguri, estendendo anche alla tua famiglia e a quella dell'Antro: almeno quest'anno ha portato qualcosa di buono, il fatto di incontrare delle persone interessanti e intelligenti come te!
EliminaMi hai steso dal ridere.
RispondiEliminaIl samurai-merciaio è il massimo, pura mitologia moderna. Merita un posto accanto ad Achille,Enea, Sigfrido,re Artù etc.
Buon anno a te e a tutta la deboscia.
Il Maestro resta il mio PNG preferito in questa avventura :-)
RispondiEliminaGrazie per questo racconto di fine anno, Doc. E buon 2019!
RispondiEliminaIl pragmatismo della vecchia (quasi ninja) 😂
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