Metopolis, Termite Bianca, Martin Mystère, Orfani Terra, Levius, John Tiffany

Cominciamo la settimana da un nuovo Microletture, ché chi ben comincia è già a metà dell'opera, così mercoledì tiri giù la saracinesca e ci si rivede la settimana prossima. Scherzi! Scherzi! Ché già c'è chi ti è andato in sbattimento per l'assenza del sondaggismo uichendico sabato scorso. Ma oh, c'hai avuto da fare (non è vero, ma suona meglio di "sei rimasto a casa scassato come un Xbox 360 primo modello"). Dicevi? Ah, sì, le Microletture. Oggi parliamo di: Metopolis (Topolino 3189), Termite Bianca, John Tiffany, Levius di Haruhisa Nakata, Orfani - Terra 1, Martin Mystére le nuove avventure a colori #3 . Ascolto consigliato: una bella playlist di Suzi Quatro, tipo [...]

Termite Bianca #1 - 4,90 elichediDNA
Più volte ti eri ripromesso di provare a leggere i volumi di Termite Bianca, saga fantascientifica nata nel 2005, scritta da Marco Bianchini e Marco Santucci e illustrata da Patrizio Evangelisti, ma non l'hai mai fatto. A cavarti d'impaccio ci ha pensato la Cosmo, che ha iniziato a riproporla nel solito formato bonellide. Hai scoperto il primo numero nel consueto appuntamento "Cosmo al supermercato", quando vai a fare la spesa te e hai il tempo di passare in rassegna tutta l'ultima produzione Cosmo (ma non solo, chiaramente) nell'area edicola e vedere cosa t'intriga là in mezzo, visto che dal giornalaio sotto casa il tutto è nascosto dietro al bancone, e vattelapesca. Bene, Termite Bianca #1 sono 98 pagine a colori in cui Evangelisti mette non solo uno stile notevole, ma anche un'interpretazione originalissima di strutture, veicoli e costumi di un lontano domani in cui il pianeta Terra, scomparsa la nostra civiltà, è lacerato da una guerra tra due nuove razze. 
La storia prende, anche se in questo primo albo l'affascinante protagonista si vede poco e più che altro si gettano le basi per quanto verrà presumibilmente dopo, mettendo sulla scacchiera personaggi e sottotrame. Termite Bianca ha quel sapore da fumetto anni 70, un po' francese (ma si vede che è una produzione italiana: non ci sono donnine nude ogni venti pagine), un po' da fumetto argentino, esattamente a metà tra sci-fi e fantasy da remoto mondo post-apocalittico. Ma il taglio è quello da graphic novel e i disegni di Evangelisti non perdono anche in questo formato più piccolo. Accattatevillo. 
John Tiffany - 5,20 proiettili

Sempre Cosmo, sempre pescato al carfùr e infilato nel carrello in mezzo alla birra giapponese. John Tiffany, pur essendo disegnato dall'americano Dan Panosian (che ha disegnato la qualunque in Marvel e Image), si vede che è un fumetto francese, perché qui le donnine nude ogni venti pagine ci sono eccome. Scritto dal belga Stephen Desberg, John Tiffany è la storia di un cacciatore di taglie womanizer e supercool che si trova nella spiacevole situazione di essere per una volta la preda. Chi ha messo la taglia sulla sua testa? E, soprattutto, chi l'ha tradito? 
112 pagine anche qui tutte a colori, una storia autoconclusiva e un Panosian in grande spolvero. Desberg è invece lo stesso Desberg che riempiva le pagine di Empire USA (vedi qui) della stessa logorrea nelle didascalie. Anche qui c'è la collega sposata e incasinata, anche qui c'è il collega che passa tutto il tempo a parlare d'altro (in Empire USA era un agente impallinatissimo di Star Wars, qui un genietto del computer di Hong Kong che vuol diventare ebreo per sposare la sua ragazza). Però la storia, libera dalla zavorra del gombloddone politico e delle vendette reciproche, qui scorre molto di più. Non sarà questo capolavoro, però lo si legge con piacere, in altre parole. Cioè, anche nelle pagine in cui non c'è Magdalena nuda. 
Levius #1 - 5,90 turbocazzotti

Levius di Harahisa Nakata è un manga che ti ha spiazzato. Leggi di combattimenti nell'arena tra pugili meccanizzati e ti aspetti la solita roba supaaa-shonen, e invece ti ritrovi davanti un seinen particolarissimo, con tavole del genere: 
E lo stile a tratti pittorico, a tratti tratteggiato - si perdoni il gioco di parole scemo - quei segni di matita e chine e quelle anatomie stilizzate e nervose, sono solo una parte della faccenda. La storia parla di una giovanissima vittima della guerra, in un Ottocento steamcoso di una nuova era, e alterna ritmi lenti ad esplosioni di violenza, perché in queste arene in cui si affrontano pugili cyborg non si cincischia, diremo, e Levius è un ragazzino problematico che la teen angst l'affronta a modo suo.  
Diverso dal solito, e infatti viene dalle pagine di Ikki della Shogakukan, rivista che proponeva manga alternativi. Proprio per questo non per tutti, magari, ma a te è piaciuto e vuoi sapere come continua. 
Martin Mystére le nuove avventure a colori #3
- 4,90 giovinotti
I primi due numeri di questa versione alternativa di Martin Mystere, giovanotto trapiantato in Italia e con un passato da Detective dell'Impossibile non lasciato evidentemente abbastanza alle proprie spalle, li avevi trovati piacevoli, anche se non ti aveva convinto molto lo stile grafico adottato. In questo terzo numero si va meglio su quel fronte, anche si parte pur sempre dagli storyboard di Artusi (che se n'è occupato per l'intera serie). La storia è piacevole, pur sembrando inevitabilmente un frullatone alla Voyager di spunti assurdi, che Martin - e soprattutto il suo braccio destro Max, energumeno hipster - mandano giù senza batter ciglio. Il fatto che tutti debbano essere collegati al filo che lega i vari episodi rende il frullatone ancora più giacobbico, ma in fondo ci sta. È una lettura pensata per divertire, e quello si impegna a fare. Il problema principale nasce se provi a cercare in questo nuovo personaggio il carattere del Martin classico, perciò tocca ripetersi ogni due pagine che questo tizio non c'entra con quello, è una versione alternativa, fa rima e c'è.
Per ora regge. Vediamo come si prosegue. La battuta su Game of Thrones ti ha fatto però cascare le... braccia. 
Orfani - Terra #1 - 4,50 rottami 
Si portava dire qualche tempo fa sull'Internet che Orfani era un progetto inutile e fallimentare, che non serviva a nulla, che Bonelli doveva tornare al classico e lasciar perdere le sperimentazioni a colori, oppure lasciar perdere il classico e tornare alle sperimentazioni, però di altro tipo. Ché i lettori di fumetti son fatti così, non son mai contenti, non sanno mai bene cosa vogliono. Poi è arriva Juric a mettere tutti d'accordo, visto che è non solo una delle miniserie migliori prodotte in Bonelli negli ultimi anni (per quanto ti riguarda, insieme alle due stagioni di Lukas e alla divertente Hellnoir), ma anche uno dei fumetti italiani più duri degli ultimi tempi. Ve l'aspettavate un personaggio così bastardo e spietato protagonista di una mini Bonelli? Te no. Il problema per Orfani - Terra, sotto quella copertina bellissima di Gipi, è reggere il confronto. E non è per niente semplice. La storia di Terra (scritta da Emiliano e Matteo Mammucari) è però completamente diversa. Si torna alla fantascienza, dopo il mondo quasi-contemporaneo di Juric, e resta la lotta per la sopravvivenza. Un gruppo di rEgazzini cerca la propria libertà in quanto rimane del nostro pianeta, ormai abbandonato a se stesso. Piccole mosche che ronzano attorno al loro nuovo signore, che non a caso si porta dietro un nome da cattivo biblico e sembra sapere come ottenere quello che vuole.
Una storia più convenzionale, nel senso che riprende il filone di Orfani delle "stagioni" precedenti a Juric, ma non per questo disprezzabile. È ancora presto, però, per capire se può prendere il volo o restare come il suo titolo, a terra. 
Topolino 3189 - 2,50 rotelle 
Uno degli aspetti più intriganti delle parodie su Topolino, da sempre, è che si rivolgono al target allargato del settimanale. Topolino è una rivista a fumetti destinata nominalmente ai bambini, ma letta anche dagli adulti. Lo sappiamo noi, lo sa chi la porta in edicola, in una sorta di kayfabe editoriale. Non sorprende perciò che le parodie abbiano affrontato storicamente classici della letteratura come la Divina Commedia o capolavori del cinema di certo non masticati abitualmente da un pubblico in età da scuola dell'obbligo. O perlomeno: bambini di dieci anni che conoscono un film muto espressionista di novant'anni fa non ne hai mai incontrati. Il punto è che Metopolis, questa rilettura di Metropolis realizzata da Francesco Artibani e Paolo Mottura, non è IYO davvero apprezzabile se non conosci il film. Se non hai mai visto la pellicola di Fritz Lang rischia di sembrare la solita storia di Topolino precisino con le fette di prosciutto sugli occhi che si fida del perfido Gambadilegno e s'innamora di Minnie. Le tavole di Mottura sono splendide a prescindere, ma per gustarti la trama devi affiancarla a quella originale, alla sua storia di lotta di classe conclusa nell'idillio dell'amore, ché Lang era pure contrario ma s'è dovuto sciroppare pure lui il super happy ending. 
Per gli amanti della fantascienza che conoscono l'originale, una lettura stra-consigliata. Peccato solo non l'abbiano reso un fumetto muto, con le didascalie-cartello. Veder parlare i personaggi all'inizio fa in effetti un po' strano, ma ci si abitua. Quei disegni di Mottura meritano un volume, quel volume merita posto a casa tua. Ma intanto lo potete leggere con due euro e mezzo.

Okidoki, gente. Voialtri cosa state leggendo/avete letto di bello in questi giorni?
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Commenti

  1. mi intrigano topolino e in misura minore john tiffany.

    ho appena finito di leggere il marvel masterworks numero 5 dell uomo ragno e ho cominciato il numero 1 di gintama , fino ad ora abbastanza intrigante

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  2. Mooolto interessante questa puntata, in particolare per Levius, che è ora nella mia "wish list".

    Nell'ultimo periodo ho terminato il mio recupero della collana Un uomo un'avventura con gli ultimi due numeri, niente male. Il penultimo, sul giappone, si apriva benissimo ma sul finale perdeva molto, mentre l'altro, L'uomo di Rangoon, aveva il ritmo come pregio principale (e la tizia bionda come difetto).I primi due volumi del manga Sherlock, trasposizione (fedele, credo) della serie tv tanto famosa: letto un po' per caso, piaciuto (peccato che nelle poche scene d'azione i disegni diventino confusionari). Visto quanto se ne parlava bene qui sull'Antro, ho recuperato, grazie ad un'amica, le storie #18-19 di Nathan Never (Abisso delle memorie e seguente insomma): non sono un fan di NN, ne ho solo letto qualche storia saltuariamente, e forse è per questo che non son entusiasta come molti altri antristi, però comunque credo sia una gran bella storia, complessa e con dei disegni davvero fighi, Mari è davvero bravo a fare vignette assai espressive, specie quelle più buie.
    Infine, un libro. Dopo la felice lettura de L'amore al tempo dei nerd -consigliatissimo, ho preso l'altro libro di Vitoiuvara, Figli di una dieta minore: mi ci ritrovo meno, è meno lungo, meno divertente... insomma, meglio il primo, ma anche questo è bello, con passaggi molto divertenti (i nomi delle diete!).

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  3. Io tra le altre cose ho letto da poco Barbarossa L'Integrale 7, disegnato da Pellerin: bellissimo.

    Sto ancora aspettando che aarivi in fumetteria il dodicesimo di Don Camillo che ho visto a Lucca :(

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  4. Appena uscito da un Mondadori con Monolith - primo tempo e il Rebirth dell'universo DC.
    Il primo preso dopo aver letto la tua rece, il secondo per pura curiosità (non sono un fan DC), ma in rete avevo visto un'immagine di Batman e The Flash con in mano "quello" smile/spilla...
    Le nuove Avventure del BVZM? le trovo simpatiche, si fanno leggere , appunto, ma qualcosa non mi convince. Forse quelli storyboard? O la mancanza della solita logorroica presenza del personaggio classico? Ancora devo capirlo, per ora proseguo nella lettura.

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  5. Ho finalmente iniziato CONSOLE WARS di Blake J. Harris e...beh, un viaggione pazzesco. Semplicemente perche'le cose che sto leggendo in quel libro le sapevo quasi tutte, tramite le riviste specializzate che divoravo all'epoca. E' come dicevi tu a proposito di Black Mirror. Certe robe ti generano un trip senza precedenti. Provo la stessa cosa di quando vado su youtube e mi ribecco i vecchi spot degli anni '80. E' proprio vero che nel cervello le cose rimangono impresse nei neuroni come i file in un computer. Con la differenza che, a fronte di uno stimolo ben preciso (una parola, un suono, un'immagine) quel circuito si riattiva all'istante, i neurotrasmettitori galoppano e si riscatenano le stesse sensazioni ed emozioni di allora. Meglio di qualsiasi sostanza psicotropa, ragazzi. Riguardo al romanzo, mi sta facendo comprendere la guerra Nintendo vs Sega sotto un'altra ottica (ero nintendaro all'epoca, ed ero convinto che Sega fosse il male; in realta' non ci sono buoni o cattivi, solo profitto). E comunque, nonostante il mio amore per il Super Nintendo (mi spiace, ma loro avevano la Square e i suoi rpg), in pieno retrogaming ho rivalutato molto il Megadrive, e' stata una console con un incredibile rapporto qualita'-prezzo, e con una delle migliori importazioni ufficiali mai viste (per l'epoca: mi ricordo che Sonic 2 e Streets of Rage 2 uscirono a tempo record!).

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  6. Della Cosmo mi sto facendo tutta la serie dei Grandi Maestri (Toppi, Micheluzzi, Wazem, per ora) e, whoa!, che storie. Peccato per il formato piccolino, che castra le tavole (soprattutto quelle di Toppi). Però la collana è davvero eccelsa.

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    1. E a fine gennaio esce pure il primo volumetto della ristampa integrale di Alack Sinner, uno dei capolavori assoluti del fumetti sudamericano! :Q_____

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  7. Io ho ricominciato a spararmi tutti i racconti di philip k. dick. E sto sbroccando. Ma non è colpa mia: sono le cimici dietro gli specchi, che fanno il doppio gioco, ma in realtà non sono io ma un androide uguale che fa le stesse cose vede la stessa gente che però non è la stessa gente lalala.

    Ho finito di leggere il De bEllo Gallico e devo dire che cesare ownava tutti, stile secco, ma efficacissimo; personaggi tratteggiati il meno possibile, ma entusiasmanti; un' opera da leggere.

    E poi sto proseguendo alla grande con la monumentale biografia di Cesare. Sono giunto finalmente al suo arrivo in Gallia e voglio proprio vedere come l'autore interpreterà l' avventura del nostro eroe .

    Certo che quel che stupisce di Cesare è il fatto che eccellesse in TUTTO. Era un finissimo politico, un avvenduto amministratore, un trombeur des femmes, un condottiero, uno statista, un direttore dei lavori fenomenale. Certo nella storia molti altri ingegni lo hanno superato , ma nessuno ne ha mai eguagliato la polivalenza.

    Ad esempio Napoleone era sia un brillante statista che un' ottimo scienziato, ma con le donne era un disastro e le sue opere letterarie erano rivoltanti; insomma era un secchione. Alessandro Magno fu certamente più eroico , ma innovò poco e fu un casinista. Scipione fu superiore nell' arte bellica e pari in politica, ma non scrisse nulla. Andando in eopoche più moderne, i personaggi a uttto tondo spariscono....

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    1. Ocio che Dick va preso con moderazione, altrimenti rischi di cominciare a riprenderti di nascosto per scoprire se sei davvero tu o un impostore con la tua faccia che pilota i tuoi sogni da un mondo parallelo in cui tu sei morto e lui è sopravvissuto perchè...

      Sulla versatilità di Cesare, c'è da dire che anche come personaggio di Asterix spacca di brutto! Complimenti per il coraggio di leggerti il De Bello gallico: già a "Gallia omnia divisa est in partes tres" a me comincia a tornare la tachcardia delle interrogazioni alle superiori...

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    2. guarda francamente molti classici , se letti tutti d'un fiato senza professori rompicoglioni a rovinarteli, sono ancora bellissimi . i migliori a mio avviso restano le Storie di Erodoto e l' Anabasi di Senofonte... che mi hanno ispirato parecchio per la campagna di dungeons and dragons che sto giocando adesso. Certo per apprezzarli ci vuole però una conoscenza solida della storia , altrimenti non si capisce un benemerito orzo gladiatorio. Se ti piace il tema, leggiti i romanzi di Coleem mc culliogh, i giorni del potere in primis. A confronto il gioco dei troni è un balocco da bambini. Il bello è che iniziai a leggere storia tanto per ispirami con le campagne di d&d, cominciai a studiare calcolo delle probabilità per valutare i tiri di dado di d&d, inziai a leggere in inglese alle medie per tradurmi i manuali. Alla faccia dei giochi di ruolo inutili. Anzi un mio amico scrisse nella dedica funebre di gary gigax che lo ringraziava perchè senza d&d non avrebbe conosciuto i suoi migliori amici.. ed è vero anche per me, poffare.

      Dick mi sa che come suggerisci tu me lo sorbirò a rate: cominciio già a non cambiarmi le mutande alla mattina perchè so di essere spiato.

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    3. Se ti stai appassionando ai classici ti consiglio anche la lettura delle Vite Parallele di Plutarco, per me uno dei massimi capolavori che la letteratura greca abbia mai partorito.
      E una delle biografie è pure dedicata proprio a Cesare: in questo modo puoi confrontare come Cesare vedeva sé stesso (nel De Bello Gallico - e nel De Bello Civili), e come gli altri, anche se a distanza di molti anni, lo vedevano ;)

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  8. Certo che Minnie con i capelli biondi è davvero una bella topa...Eeehr, tipa!

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  9. Ho riletto la saga estiva della Grande Corsa di Bruno Enna, in quei 4 numeri di Topolino che costavano un euro nell'estate 2015 (una delle migliori cose fatte con la gestione Panini). Non era praticamente piaciuta a nessuno, ma a me ha garbato parecchio. Enna sa utilizzare i personaggi in maniera splendida, e poi ci sono anche alcune citazioni (e alcune curiosità sul futuro nel mondo disney) davvero belle. Visto che c'ero, mi sono riletto pure Estate a Green Pond, di Radice-Turconi. Diamine, ogni volta mi emoziona tantissimo, quella storia!

    Poi ho recuperato il primo volume di La Storia dei 3 Adolf e mi sta piacendo proprio tantissimo e se, anche se la storia parte col finale, sono davvero curioso di sapere come si collegheranno tutte le vicende.
    Infine ho recuperato i capitoli che mi mancavano per rimettermi in pari di The Promised Neverland: interessante, per ora la storia procede dritta e la curiosità è molta.

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  10. Levius mi ha stranito un filo... ho iniziato a leggerlo alla giapponese e non capivo.. poi mi sono accordo che si legge all'occidentale :p

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  11. Il libro che sto leggendo adesso è Manuale di Diritto dell'Unione Europea, proprio bello, interessante, riflessivo, capace di spingere la mente umana verso orizzonti nuovi e in grado di........è una palla pazzesca, ma se devo passare quel cazzo di esame devo studiarlo a tutti i costi.

    Per il resto, ho letto il terzo volume cartonato di Ms Marvel: Cotta, finora il più debole dei tre, ma più che altro ciò è dovuto al fatto che sia una storia più per adolescenti, non per la qualità del racconto in sè, visto che i dialoghi restano ben fatti, Kamala è il personaggio migliore della Marvel in questi ultimi anni, spero continui a vendere parecchio.

    Poi ovviamente l'ultimo numero di Zagor, che conclude una storia sui vampiri raccontata in maniera esemplare, resto dell'idea che nell'ultimo lustro la qualità si sia alzata vertiginosamente.

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  12. Ho una teoria sul Panosian del secolo di Kirkman e Zerocalcare - io ho una teoria su tutto e nessuna vale nulla - ed è sintetizzabile in Bill Reinhold, che ho conosciuto come matitista arrotondato dalle chine di Mark Farmer sul Punisher di Baron, che , stufo di essere chiamato x inchiostrare le matite di Ron Wagner o altri, è andato a casa di Dan P. con una torta avvelenata e lo ha sistemato in cantina prima di sostituirsi al tizio ed usare i suoi contatti in Image e Marvel per produrre tonnellate di roba stilosa e riconoscibile come maguardail nuovopanosiansembrareinhold.

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  13. Io sono impegnato col concorso per assistenti giudiziari...perché un uomo ha bisogno di un obbiettivo, anche se sa perfettamente che lo mancherà totalmente.

    Per il resto ho appena finito il numero 17 di I AM A HERO di Hanazawa Kengo, l'opera nel suo insieme la trovo molto interessante, si discosta bene dai soliti lavori con gli zompi, che ormai non digerisco proprio più (a quando il 6 di Resident Evil? Prendo il dvd e chiudo anche quella parte imbarazzante della mia vita.) ed il volume in questione mostra lo spaccato di alcuni sopravvissuti "ostaggi" di un megalomane che pensa a diventare il capo di una nuova religione, ma quando sei a corto di speranza immagino tutto vada bene.

    Ho letto ieri LA LUPA #0, e...no, niente, cose varie, proprio non m'ha preso.
    Apprezzo il disegno a pagina tre, mi ricorda molto una eldar oscura di WH40K.

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  14. Letto Monolith, Primo Tempo di Recchioni. Cosa non è LRNZ!

    Ho iniziato La Rabbia di Calcare e compagnia del Crack! Per ora molto underground, forse troppo per me che sono abituato a roba più "commerciale". Vediamo quando finisco.

    Terra l'ho preso oggi in fumetteria e devo ancora leggerlo.
    Piccolo aneddoto in proposito.
    Io: - Ce l'hai la variant?
    Commesso: - Eh guarda, è qui ma non so se era messo da parte per tizi vattelappesca (ndME), 'spetta che chiedo alla proprietaria...
    Proprietaria: - Eh, mi dovevano far sapere...
    Io: - Per info, quanto è che viene la variant?
    Pr.: - 30€.
    Io: - Datejela a loro.

    Cioè, va bene tutto, ma a quanto mi risulta, a parte la cover metallica super-sdru (come piace dire al buon Vito), niente contenuti extra, 30 n€uri? Tiettela!
    Almeno le altre variant di Orfani (che non ho preso) sul sito Bonelli stanno a 6€. Cioè, 1 euro e mezzo per la variant te lo regalo pure, 26 e 50 no.
    Poi io sapevo che alle fumetterie ne regalavano 1 ogni 10 albi regular ordinati. Quindi mi par di capire che il prezzo è deciso dai dettaglianti e non imposto da Bonelli, o sbaglio? Sta bene sullo scaffale.

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  15. Ciao Doc, l'hai poi finito YA di Rrobe? (se l'hai recensito mi è sfuggito)

    Io sto rileggendo ALTA FEDELTA' di Nick Hornby: fa effetto rileggerlo a vent'anni di distanza, quando la musica si ascolta su youtub* o spotif*.

    (quando ci dici i risultati del midollo 2016?)
    abbraccioni

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    1. Sì, e mi è piaciuto.
      Le votazioni del Minollo non sono ancora finite, i risultati arriveranno comunque a inizio febbraio. Stay tonnato!

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  16. Grazie per la recensione sull'uscita in edicola di Termite Bianca e le buone parole spese per noi e per l'impegno che ci stiamo mettendo. Volevo solo aggiungere che stiamo lavorando io ed Evangelisti ad un seguito che dovrebbe concretizzarsi in una graphic novel di 100 pagine tutte a COLORI!!! Marco Bianchini

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  17. Penso che questa sia un epoca d'oro per leggere "Topolino"

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