Child of Eden: nel paradiso sinestetico di Mizuguchi, chiaramente senza Kinect

Lumi: davvero niente male per un fantasma digitale vecchio di duecento anni
La verità è che quando hai preso Ocarina of Time per il 3DS in realtà volevi comprare Child of Eden. Lo volevi fortissimamente, anche se non hai avuto/non hai/non avrai mai un Kinect. Sì, per giocarci col pad, come fanno le persone a cui non piace coprirsi di ridicolo. Ma l'ultimo gioco di Mizuguchi non c'era, non l'avevano ancora tirato fuori dai cartoni, ti ha detto una commessa svogliata del mediauordo, con un'aria da non sa, non risponde. Allora hai fatto per andartene, ma un raggio di sole ha illuminato proprio in quell'istante proprio quello scaffale, proprio quel gioco, proprio quell'omino verde sulla copertina che si chiama Peter Pan Link, come la scimmia assassina di un film di millemila anni fa. Qualcuno a questo punto potrebbe sottolineare come la tua versione dei fatti sia un attimo romanzata, visto che di finestre nei mediauordo non ce ne sono, e quindi che raggio di luce e raggio di luce d'Egitto. Beh, qualcuno, non facciamo i soliti precisini della fungia, per piacere. Qualcuno, fatti i cazzi tuoi. Dicevi? Ah, sì, che alla fine hai comprato Ocarina of Time 3D. Giovedì, però, sei tornato. Sei tornato e la commessa piena di lasciami stare non c'era. Al suo posto c'era Child of Eden. Un'intera, immensa colonna verde e fortunatamente non viola di confezioni di Child of Eden. Hai sorriso. Hai sorriso forte […]

World of silence (trad: "lo spazio cosmico e ancor di più")
Tre giorni dopo, hai già ammaccato una sull'altra qualcosa come quindici ore di gioco. Dice: com'è? Beh, provate a immaginare la cosa più meravigliosa del mondo
tipo questa
Ci siete? Bene. Adesso provate a immaginare qualcosa di ancora più meraviglioso
tipo questo
Child of Eden non arriva chiaramente a tanto. Ma per un po', quando sei lì con i cuffioni da diggèi immerso, al buio, in un delirio/deliquio/delinquo di suoni, colori, luci, nomi, cose, città, animali domestici, quando riaffronti con sicumera per la quarta volta lo stesso livello perché il gioco ti costringe a farlo, ci si avvicina moltissimo.
blinkin' farthest light (trad: "dammi la vita, dammi l'amore")
Child of Eden è un'esplosione di mille soli nel tuo cervello, a ritmo di musica e senza tutti quei fastidi dei raggi UVA aggressivi per la pelle. Un trip senza lo sciroppo per la tosse. Uno Strange Days senza la Bassett. Un orgasmo senza interazione fisica col proprio puparuolo. Una discoteca immaginifica in cui non balla e non si ubriaca nessuno, neanche tu. Ma in cui il DJ è Dio. E ci si sta comunque una favola.
rard of brightness (trad: "riprova ancora e non ti fermare")
Child of Eden è Rez ma con l'aggiunta (che cambia tutto) di un secondo tipo di fuoco ikarugo per combattere i nemici lilla, come la mucca del cioccolato. È più gioco di Rez, più gratificante e sul finale anche più bastardo. È la caccia all'high score per un posto al sole nelle classifiche, se proprio ci tieni, altrimenti è un lasciarsi trasportare dalla corrente e ciao.
I will get there (trad: "sciolgo le trecce e i cavalli, corrono")
Tu a Tetsuya Mizuguchi ci hai sempre voluto un po' bene, anche prima che si bevesse il cervello e si tramutasse nell'Andy Warhol dei videogiochi giapponesi, quando ti faceva sgommare in sala giochi con i Sega Rally. Poi è arrivato Rez e te lo sei calato di brutto. Poi è arrivato Lumines e ti ha tenuto incollato a una PSP per tutte le notti insonni del tuo primo soggiorno in Giappone. Poi l'hai conosciuto di persona, Mizuguchi, in quella presentazione a Milano, quando si scusava per la musica dimmerda di Lumines 2 e c'aveva quel sorriso inquietante (occhio che qui si risale addirittura a uno dei primissimi post del blog. Quando ancora non usavi la seconda persona singolare. Omigidio). Ma se Rez e il primo Lumines erano stati gli amori passionali dei sedici anni, di quelli che bruciano in fretta e quando ti lasci non ti ricordi che le limonate sotto il portone, l'approccio con Child of Eden è più cerebrale, più amore maturo. È lì e sai che te lo godrai per tanto tempo, senza fretta, mentre gli dici Noi non ci lasceremo mai, con la stessa sicurezza con cui l'avrebbero fatto Wess e Dori Ghezzi.
and shinin' (trad: "e le tue gambe eleganti, ballano")
Resterebbe il discorso sulla periferica. "Prestazioni migliori con il sensore Kinect", promette l'amaray là in alto. Giocarci col Kinect, dice qualcuno (qualcuno = giopippa, nella recensione su videogame), è un'esperienza totalmente diversa che farlo col pad, da provare.
No, cioè, ci credi. Ma a te, comunque, di quell'esperienza diversa frega zero. Il Kinect*, come il Move, come il Wii U, come qualsiasi cosa che comporti giocare in piedi agitando le braccia, deve morire. Ricordiamolo. Tu a Child of Eden ci giochi con il pad. Sentendo le vibrazioni che aumentano di intensità a ritmo con la musica che ti martella le orecchie, man mano che scendi nell'allucinato mondo di un livello/archivio, immerso nel colore, nello stupore, nello specchio della natura sinudyne. Ha la mente di Tetsuya, tutto il resto fai un po' te.
*Kinect di cui abbiamo una bella diapositiva:


shinin', shinin', shinin', eccetera (trad: "balla per me balla balla, eccetera")
Quello che volevi da Child of Eden era un flash audiovisivo con del gioco che fosse abbastanza gioco dentro. Un lampo con dentro un tuono con dentro una musica che ti entrasse forte nel circolo timpani, cervello, cuore. Quello che volevi era un altro Rez con la musica di Lumines (ma senza Gwen Stefani e quelle altre zarrate del suo seguito). E beh, l'hai avuto. C'è perfino un acìvmenz chiamato Total Eclipse of the Heart. Applausi. Applausi veri.
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Commenti

  1. Una recensione a dir poco epica.

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  2. Concordo in ogni virgola su Child of Eden ma l'astio contro il kinect (almeno per questo gioco) è assolutamente ingiustificato: non c'è niente di meglio che invitare qualche amica geek e vederla cominciare a sculettare per seguire il tempo mentre blasta gli anemoni spaziali. Aggiungici tutti gli effettoni visivi, la musica dei Genki Rockets e la serata procederà di conseguenza.

    Altro plus del kinect è lo scontro col mostro finale: Luni rinchiusa in una sfera mentre ti porge la mano: blastando con le mani ti vien quasi l'impulso di afferrarla per tirarla fuori, è una sciocchezza ma, come ogni cosa in questo gioco, estremamente originale e ben fatta.

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  3. No al Kinect!
    Ma 'sto gioco non mi interessa proprio...ho letto per fedeltà antrista. :D

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  4. TeraPeta, sarebbe facile, trascinati dall'emozione, concedere una tregua al kinetto nella nostra sempiterna lotta al gioco gesticolato.
    Sarebbe facile, ma sbagliato.
    Abbi la forza di dire no al kikecoso, anche a costo di andare in bianco con l'amica geek.

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  5. Doc, mi è venuta voglia di provarlo e... OLIVIA WILDE!!!

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  6. Seconda persona singolare? Sempre usata, quando scrivo... ;)

    Fa molto introspezione. Una sorta di pirandelliano "vedersi vivere" condito con un'abbondante spruzzata di verve cabarettistica da monologhista incallito. :D

    C'è affinità intellettuale, ragassuolo! :)

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  7. Doc, questa recensione mi ha emozionato. Come dici tu, un autentico momento emozione.

    E' bello trovare giochi del genere.

    Da prendere e... perdercisi.

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  8. Semi OT/

    C'entra marginalmente col post, ma indubbiamente la lettura di questa recensione mi ha fatto pensare ad un videogame indie che potrebbe intrigarti... ;)

    The Polynomial: Space Of The Music.

    http://dmytry.com/games/

    Enjoy! :)

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  9. Marte: per quanto possa sembrare strano, la prima persona mi imbarazza. E faceva troppo diario di Poochie per usarla. Ah, grazzzie per il link :)

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  10. Io sono un fedele Retrogamer e inutile dirti che accendo ancora più il Dreamcast che PS3 e X360... detto ciò sai che il mio paragone è con quel monumento di REZ, spero che questo sia davvero un degno seguito e che siano soprattutto soldi ben spesi.

    Ps. sai se è region free? ho la 360 jap.

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  11. Pietrangelo: è REZ 2, a cominciare dal titolo (chi sa, sa). Le versioni USA e JAP sono region free, immagino lo sia anche quella PAL.

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  12. Il kinetto mi ha già convertito alla sua religione dopo Dance Central: una serata con amici, qualche birra e giù risate a sfascio. Io credo che il problema del kinetto sia che finora ci han sviluppato solo dei family games veramente orrendi, son curioso di vedere cosa tireranno fuori integrandolo col pad.

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  13. La prima cosa che mi son chiesto è che effetti potrebbe sortire un gioco del genere dopo un cannone a doppia cartina kingsize. Per carità, no alle droghe eh.

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  14. Prima o poi la temperatura qui a Bologna tornerà sotto i 30°... Ed allora non ci sarà nulla che potrà impedire al mio Kinotto di tornare ad agitare la testolina su e giù a tempo di Child of Eden!

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  15. epico, veramente epico, come la recensione

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  16. interessante.
    Appena le possibilità economiche lo permetteranno, sarà mio.
    Faremo una colletta per regalartelo sto kikkakkiokoso, visto che ti piace tanto!
    crj

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  17. Killer app per kinect? Penso proprio di sì... la morosa è contenta per i giochi di fitness e ballo, e io mi sparo i trip con child of eden... altri giochi non-family in uscita per kinect? Mass effect 3 e basta?

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  18. Non ho ancora capito se Balla di Balsamo è nel soundtrack del gioco... :)

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  19. Difettando di console appropriata, suppongo che potrò a malapena guardare i video sul tubo.

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  20. @Leomax: se ti riferisci al possedere una PS3 no problem: a settembre esce anche su console Sony :)

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  21. Non è roba per gente grezza come me, senza contare il fatto che il solo guardare dei video del gioco, mi ha fatto schiumare dalla bocca. Credo che opterò per lo sciroppo per le mie serate psichedeliche! :D

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  22. Fico fico, quando esce per PS3 lo accatto. Sperando in una conversione decente. Invece Rez è recuperabile in qualche collection/PS network?

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  23. Rez HD è uscito solo su Xbox Live. La versione vanilla aveva visto in compenso la luce anche su PS2: se hai una PS3 retrocompatibile, quindi, ti basta rimediare il gioco sulla baia.

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  24. Troppi bei videosuòrghi ancora da comperare. La versione PS3 com' è?

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